Vai al contenuto

Cap.1, Un tempo di presagi.


Crees

Messaggio consigliato

Wilfrido Baax, druido elfo

 

Spoiler

“...Intanto tu, Druido, osservi con i tuoi occhi animali la figura demoniaca che...  Il suo odore e' simile a quello mortale, ma avverti anche qualcos'altro, qualcosa di piu' selvaggio che non riesci ad identificare.”

 

@Crees presumo che “osservi la figura di demoniaca” sia una svista dato che W ancora non ha capito che Ren sia un demone. Inoltre, nonostante l’udito fine da giaguaro non penso di aver carpito il sussurro di Ren all’orecchio di Khalya. Se sbaglio, correggimi; ora useró l’aggettivo “diabolica” ma in senso lato.

Skaj’en ( accidenti ), la dama è diabolica! 

Forse la paladina non è più in pericolo, ma preferisco mantenere le mie nuove sembianze fintanto che la dama incappucciata è qua tra noi. Agito la coda nervosamente e mi avvicino al corpo della paladina riverso a terra. So che è ancora viva, la sento respirare. Daelor pure, è estremamente pallido, ma chissà come trova la forza di scappare e lo sento lanciare le sue maledizioni contro la Paladina.

Siamo ancora in tre. Mi volto verso la dama, artiglio il terreno, e sento nuovamente quell’odore selvaggio;  digrigno le zanne,  e le mando un chiaro avvertimento: 

ROOOAR! 

Vattene via. 

 

 

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Spoiler
9 ore fa, Crees ha scritto:

khalya, Daleor e Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere dei Giardini, Ora del pasto serale

Un sorriso incomprensibile si palesa sul volto del demone che estrae lo stiletto dal tuo corpo Khalya, mentre ti continua a stringere a se per sussurrarti qualcosa all'orecchio, prima di lasciarti cadere sulle tue ginocchia. << Se lo giuri io ti credo e potrai vivere per rispettare il tuo giuramento, ma sei cosi' ingenua. Chi credi abbia dato i poteri ad Ansell quando non era altro che un uomo? >> . La verita' ti gela mentre ti afflosci ed i tuoi occhi incrociano quelli pazzi e sofferenti del Magister che con sforzo allunga l'unica mano che gli resta per raccogliere il gioiello. Quando lo stringi Daleor senti il suo potere fluire dentro di te. Esso e' puro e cristallino, e' verita'. Sai che avrai bisogno di tempo per capirlo ed utilizzarlo ed ora piu' di prima sei consapevole di quanto potere aveva accumulato il Marchese e sei dubbioso sul fatto che si sia fatto decapitare cosi' facilmente. Il tuo ponderare e' comunque fallace e soffre della tua mutilazione che sanguina sul terreno. Se non blocchi il sangue la tua vita si concludera' ben prima che tu ottenga quello che vuoi. Intanto tu, Druido, osservi con i tuoi occhi animali la figura demoniaca che si volta verso di te con aria di sfida per un attimo, prima di darti nuovamente le spalle per aiutare Daleor. Avresti voglia di saltarle addosso, ma sai che non serve. Essa ha lasciato la paladina che come il magister e' prostrata a terra dalla ferita, e non e' quindi piu' una reale minaccia, non al momento almeno. Il suo odore e' simile a quello mortale, ma avverti anche qualcos'altro, qualcosa di piu' selvaggio che non riesci ad identificare. Che cosa fate?

 

Khalya, paladina di Yvet Lorne

Gli dèi solo sanno quanto vorrei giacere al calduccio del mio Capitolo, confortata dalle amorevoli cure delle consorelle.
Ma lungi da me quello che voglio. Conta solo quello che devo fare.

Tuttavia una forma di conforto mi è stata data: il felino è al mio fianco per proteggermi.
Lentamente, faccio perno a mo’ di bastone sulla spada, per rialzarmi e rimettermi in guardia.

All’improvviso riaffiorano le parole e i gesti dell’elfo.
Ricordo della sua gentilezza quando voleva aiutarmi a portare il sacco, della sua integrità riguardo i malaffari di Mellario, e adesso il suo coraggio, che permette di ricompormi sotto gli occhi del demone, senza farmi temere per le sue scorrettezze.
Nonostante le tracce di Caos, e l’uso non autorizzato della magia, so che l’elfo ha un cuore buono.
E noi figlie di Yvet Lorne guardiamo innanzitutto a quello: il cuore.

«Sei una pessima compagnia per il mio amico Daleor», riprendo all’indirizzo di Ren.
Già, ancora chiamo Daleor “amico”.
Il dolore nel vederlo scappare susciterebbe ulteriori cocenti lacrime. Ma le trattengo per non darle soddisfazione.

«Bene contro Male. L’eterna lotta che si ripete. Ti ho detto che proteggerò Daleor, ed inizierò dal proteggerlo da te…», concludo puntandole la spada.

Modificato da Marco NdC
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Wilfrido Baax, in forma giaguaro 

 

Ammiro la risolutezza con cui la Paladina si rialza e, benché ferita, affronta la dama misteriosa. 

È proprio un osso duro quest’Umana. Avrà mai trepidazioni la sua anima? ...mi sorprende.

Faccio eco alla sua dichiarazione con un basso brontolio, agito la coda, e snudo le zanne con un forte soffio in direzione della donna che odora di ...qualcosa che vuole sembrare un Umano.

Modificato da luisfromitaly
Link al commento
Condividi su altri siti

@willyrs

Caronte, Inverno, Ciclo quinto, giorno 11 - Forestern, confini nord dell'impero.

<< Se sarai in grado d'impressionarmi a sufficienza piccolo mortale. >> una risata distorta e' l'ultima cosa che senti mentre torni alla vita.

Sei steso nel fango. L'aria entra dolorosamente nei tuoi polmoni vuoti ed i tuoi occhi si aprano su un cielo terso che sta piangendo gocce fini e taglienti che si gettano sulla tua pelle martoriata ed incrostata di sangue rappreso. Non c'e' nessuno vicino a te. Il campo dei barbari e' scomparso, solamente i segni del loro passaggio rimangono. I corpi dei soldati imperiali morti ed i fuochi da campo spenti. Se provi ad alzarti senti i muscoli e le articolazioni intorpidite, ma la cosa che piu' di sconforta e che ti fa sentire nudo e privato di tutto, e' il calore della Luce, quasi del tutto scomparso. Esso e' flebile come una brace morente. Forse essa ha ancora fede in te, ma tu? Un marchio concentrico e frastagliato di punte appare ora dove l'ascia si era conficcata nella spalla. Un segno distintivo del favore di una delle divinita' perniciose. Se continuerai ad ingraziarla forse saranno altri i doni che ti concedera', o almeno questo e' quello che credono i popoli del nord. Che cosa fai?

 

@Knefröd @Marco NdC @luisfromitaly

khalya, Daleor e Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere dei Giardini, sera.

Ren ha lo sguardo di un tigre messa alle strette e tu Druido sai esattamente cosa vuol dire. E' piu' pericolosa che mai. Senti la sua aggressività e la sua rabbia montare e potrebbe attaccarvi o piu' probabilmente tentare una fuga rocambolesca, circondata come e'. Sicuramente non si fara' prendere senza combattere. Dall'altra parte, paladina, tu sai quanto sarebbe piu' utile tentare di catturarla viva, chissa' di quali segreti e' a conoscenza. Certo, ogni secondo che passa, il magister e' piu' lontano. Lontano si, ma tremendamente ferito. Daleor superi l'angolo della magione in fiamme, davanti a te si aprono due strade, una che sale verso le sedi del governo, e l'altra che discende la capitale, fino al quartiere dei mercati, quello degli elfi, il porto ed infine ad uno dei portali della citta'. Il vero problema e' che la tua ferita sanguina e copiosamente lasciando una scia che sarebbe facile da seguire anche per un bambino. La fasciatura che tenti di fare si apre malamente mentre fuggi via e se vuoi ritentare la manovra dovrai nuovamente strappare un lembo dalla veste. La testa ti gira. Non potrai fuggire a lungo in queste condizioni. Che cosa fate?

 

 

 

 

 

 

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Spoiler
1 ora fa, Crees ha scritto:

khalya, Daleor e Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere dei Giardini, sera.

Ren ha lo sguardo di un tigre messa alle strette e tu Druido sai esattamente cosa vuol dire. E' piu' pericolosa che mai. Senti la sua aggressività e la sua rabbia montare e potrebbe attaccarvi o piu' probabilmente tentare una fuga rocambolesca, circondata come e'. Sicuramente non si fara' prendere senza combattere. Dall'altra parte, paladina, tu sai quanto sarebbe piu' utile tentare di catturarla viva, chissa' di quali segreti e' a conoscenza. Certo, ogni secondo che passa, il magister e' piu' lontano. Lontano si, ma tremendamente ferito. Daleor superi l'angolo della magione in fiamme, davanti a te si aprono due strade, una che sale verso le sedi del governo, e l'altra che discende la capitale, fino al quartiere dei mercati, quello degli elfi, il porto ed infine ad uno dei portali della citta'. Il vero problema e' che la tua ferita sanguina e copiosamente lasciando una scia che sarebbe facile da seguire anche per un bambino. La fasciatura che tenti di fare si apre malamente mentre fuggi via e se vuoi ritentare la manovra dovrai nuovamente strappare un lembo dalla veste. La testa ti gira. Non potrai fuggire a lungo in queste condizioni. Che cosa fate?

 

Khalya, paladina di Yvet Lorne

Il mio polmone morde ad ogni respiro, e non facile pianificare una strategia lucidamente.
Ora come ora una mia carica contro Ren sarebbe dolorosa e impacciata.
Preferisco giocare d’attesa e, come estrema ratio, contrattaccarla con un movimento più circoscritto.

Se il demone invece optasse per la fuga, non ci sarebbe gara.
In condizioni ottimali già non avrei speranza di tener testa alla sua agilità. Men che meno adesso, nelle mie condizioni.
Io non potrei… ma il giaguaro sì.

Ci studiamo per interminabili attimi, mentre il Magister si allontana sempre di più, perdendosi nel buio di chissà quale nascondiglio.
Boccheggio vistosamente… non ho dubbi, sono costretta a concederle la prima mossa.

«Anche se non sai cosa significhi “pietà”, sappi che provo solo questa per la tua natura», riprendo rivolgendomi alla ragazza, che, nonostante si veda circondata, non perde il suo fiero sguardo di sfida.
Continuo: «In un certo senso sei innocente. Non hai scelto di essere quello che sei, e se non mi costringerai non ho intenzione di farti del male.»
«Questa è dunque la tua possibilità: Per l’autorità che mi è stato concessa, ti ordino di arrenderti senza opporre alcuna resistenza.»

La stanchezza affievolisce la persuasività del mio tono.
La spada resta puntata tra di noi, e le mie parole vorrebbero essere un suo prolungamento. Ma in cuor mio sento di non averla scalfita nemmeno...


“Per l’autorità che mi è stato concessa, ti ordino di arrenderti senza opporre alcuna resistenza.”

Io Sono la Legge
Quando dai un ordine a un PNG basandoti sulla tua autorità divina, tira+Car. Con un 7+, il PNG sceglie un'opzione: • Fare ciò che dici • Allontanarsi con prudenza e scappare • Attaccarti Con un 10+ in aggiunta prendi +1 al prossimo tiro contro di lui. Con un fallimento, il PNG fa ciò che vuole e prendi un -1 al prossimo tiro contro di lui

1 +2 +2(CAR) = 5;
Un simpatico fail xD

---

Narrazione condizionale.

- Se Ren mi attaccasse,
aggiungo la seguente narrazione:
“Quando scatta verso di me cercando di evitare la lama tesa, con un passo laterale cerco di mandare a vuoto il suo affondo, per poi colpirla a mia volta”
1 +3 +1(FOR) -1(Io Sono la Legge di prima) = 4;
Very good!

- Se Ren decidesse di scappare,
per il giaguaro sarebbe gioco facile raggiungerla e atterrarla da tergo.
“«Beh, è tutta tua», rivolgendomi al felino, con i muscoli tesi per scattare.”

Link al commento
Condividi su altri siti

Spoiler

Caronte, Inverno, Ciclo quinto, giorno 11 - Forestern, confini nord dell'impero.

<< Se sarai in grado d'impressionarmi a sufficienza piccolo mortale. >> una risata distorta e' l'ultima cosa che senti mentre torni alla vita.

Sei steso nel fango. L'aria entra dolorosamente nei tuoi polmoni vuoti ed i tuoi occhi si aprano su un cielo terso che sta piangendo gocce fini e taglienti che si gettano sulla tua pelle martoriata ed incrostata di sangue rappreso. Non c'e' nessuno vicino a te. Il campo dei barbari e' scomparso, solamente i segni del loro passaggio rimangono. I corpi dei soldati imperiali morti ed i fuochi da campo spenti. Se provi ad alzarti senti i muscoli e le articolazioni intorpidite, ma la cosa che piu' di sconforta e che ti fa sentire nudo e privato di tutto, e' il calore della Luce, quasi del tutto scomparso. Esso e' flebile come una brace morente. Forse essa ha ancora fede in te, ma tu? Un marchio concentrico e frastagliato di punte appare ora dove l'ascia si era conficcata nella spalla. Un segno distintivo del favore di una delle divinita' perniciose. Se continuerai ad ingraziarla forse saranno altri i doni che ti concedera', o almeno questo e' quello che credono i popoli del nord. Che cosa fai?

Caronte, chierico umano

Il Dio mi risponde con una risata, dopodiché ritorno alla vita: tutto mi duole come se fossi stato sdraiato a terra per ore.. E forse è andata proprio così: credendomi finito, i barbari hanno smontato il campo e se ne sono andati. Intorno a me c'è uno spettacolo raccapricciante: mi muovo in mezzo ai cadaveri imperiali mentre cerco il mio equipaggiamento o qualcosa di simile, almeno per coprirmi il tatuaggio ambiguo che mi è comparso al posto della ferita sulla spalla.

Mentre cammino, mi torna in mente la povera schiava dello stregone legata a lui con una catena.

Avevo promesso di salvarla e portarla con me.. Ho fallito. La luce ha fallito tramite me. E con questo fallimento, ho scoperto il fallimento più grande: quello di Fenrir. Ma è questo quello che voglio? Cadaveri di persone che stanno solo cercando di difendere sé stesse dalle barbarie altrui? No.. non può essere.

Metto la mano su quello che penso essere il simbolo di Tchar, mentre al mio collo è ancora appeso quello di Fenrir: una bilancia. Una bilancia per la verità, una bilancia per la giustizia...

AAAAAAAARRRRGGGGHHH !!

Un grido poderoso mi fa squarciare l'aria, mentre il mio cuore cerca la pace e la calma nella luce ma anche il potere che mi potrebbero dare le divinità del nord.

E se usassi il potere di Tchar per il bene? Se riuscissi a combatterlo con le sue stesse armi, allora la luce mi abbandonerebbe? Ho bisogno di risposte. E le troverò solo in un luogo, in una persona... Ulfrig Karlsson.

Spoiler

Discernere Realtà: 1+4+2 = 7

Cosa qua è utile o di valore per me?

 

  • Mi piace 3
Link al commento
Condividi su altri siti

Shank, ladro umano.

Termino il mio scatto a pochi metri dal soldato e vedo il corpo accasciarsi contorto a terra. 

Il lancio è stato così preciso da non avergli concesso nemmeno la più piccola speranza di sopravvivenza. 

Mi avvicino al corpo, estraggo il pugnale dalla gola e lo pulisco addosso ai suoi vestiti. 

Il cuore batte ancora forte nel petto e la mia mente non è ancora così lucida, annebbiata dalla sete di sangue, da poter ricominciare a ragionare. 

Con calma controllo i corpi dei cadaveri prendendo tutto quello che reputo importante o più semplicemente, costoso. 

Mi blocco di colpo mentre salgo la scalinata.
Le immagini ora sono vivide, il mostro incatenato nel mio corpo è fuoriuscito.

"È accaduto di nuovo? È stato come quella volta.
L'anima imprigionata come in un sogno, senza avere possibilità di uscita eppure ora ricordo, non tutto però qualche brandello sì!
Ricordo solo di essermi ritrovato alle strette, mi sono nascosto e poi.... Questo!"

Alzo le mani insanguinate verso il viso, serrandole.

Chissà se non sia capitato lo stesso anche quel giorno.. No non può essere.

Scaccio i pensieri scrollando il capo capodanno e continuo a perlustrare la casa.

" Come sia andata ormai non ha importanza... La priorità, in questo momento, è sbarazzarsi dei corpi.

Spoiler

Ma più o meno quanto mi manca all'incontro? 

L'ispezione include anche lo scassinare la porta che da sul giardino. 

 

Scassinare serrature. 

3 5 + 2 =10

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Daleor, stegone umano, quartiere dei giardini

'Non smette di sanguinare! Se non fermo l'emorragia al più presto perderò conoscenza.'

Il mio volto è coperto di snague, stringo i denti per non essere sopraffatto dal dolore. La mia vista è annebbiata, un senso di stanchezza sembra avvolgere ogni muscolo del mio corpo rendendo difficile ogni movimento. Trovo riparo dietro un carretto fermo sul ciglio della strada, estraggo lo stiletto e con fatica taglio un piccolo pezzo di legno da una delle travi del carro. Strappo un'altra striscia di tessuto dalla veste e provo nuovamente a fasciare il braccio a monte della ferita questa volta inserendo il pezzo di legno tra stoffa e il braccio. Giro con forza il bastoncino fino a quando riesco a sopportare il dolore¹.

Sistemata la fasciatura faccio appello a tutte le mie energie e corro verso il quartiere elfico.

Spoiler

¹. Sfidare il pericolo ( @Crees COS (+1) o INT (+0)?): 2d6+(1 o 0) = 2+4+(1 o 0) = 6 o 7 :(

@Crees @Marco NdC @luisfromitaly @willyrs @Gizekh scusate il post breve, dal 27 avrò un pò più di tempo per scrivere :).

 

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

@willyrs

Caronte, Inverno, Ciclo quinto, giorno 11 - Forestern, confini nord dell'impero.

Non sapresti dire quale ora del giorno e', ma senti i venti freddi dell'inverno attraversarti l'anima ed e' forse per questo che i tuoi occhi vedono nei corpi morti e martoriati dei tuoi fratelli prima di tutto un occasione per vestirti. Abitii logori di fattura imperiale, un corpetto di cuoio che ha visto tempi migliori, dei calzari anch'essi di cuoio. Purtroppo per te non ci sono ne pellicce ne manti e quindi gia' sai che quando giungera' la notte dovrai aver trovato un riparo appropriato e magari un fuoco. Oltre ovviamente a qualcosa per sostentarti, acqua e cibo dovranno anch'essi essere fra le tue priorita'. Non vi sono vere e proprie armi, a parte alcuni bastoni appuntiti che dall'odore dovevano essere stati usati come grossi spiedi e tre frecce conficcate per terra vicino ad un tronco abbattuto. Per tornare alla capitale non devi far altro che discendere a sud, almeno la direzione da prendere ti e' chiara. Che cosa fai?

 

@Knefröd @Marco NdC @luisfromitaly

Khalya, Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere dei Giardini, sera.

E' come l'incrinarsi di un vetro. Una riga che corre in un attimo, cosi' veloce che l'occhio non la registra, eppure cosi' profonda da cambiare tutto. Ren e' a terra con il cranio cornuto fracassato. Sopra di lei il corpo del druido che lentamente riprende la sua forma umanoide. Will, senti le influenze dell' energia entropica del caos influire sulle tue forme e ti chiedi quanto il tuo corpo possa ancora sopportare certi tipi di mutazioni e se queste saranno piu' o meno durature nel tempo. Intanto i tuoi occhi che hanno mantenuto la percezione del felide indagano il volto della donna che hai appena salvato. Khalya, la seguace demoniaca del magister aveva deviato la tua spada dal suo corpo con una facilita' sconfortante e saresti probabilmente morta se la fiera non l'avesse prontamente abbattuta. Certo qualsiasi cosa la donna sapesse, ora non potra' piu rivelarlo a nessuno. La ferita ti duole, ma l'armatura sembra comprimere abbastanza da prevenire ulteriori danni. Che cosa fate?

Spoiler

Mi tengo il tuo fail per un altro momento , @Marco NdC

Daleor, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere dei GIardini, sera.

Scegli tra:

Riesci a bloccare il sanguinamento, ma il dolore che ti assale e' troppo forte e ti accasci svenuto accanto al carretto di legno. Quando ti svegli sei nudo in un letto morbido. La stanza ha luci soffuse, grandi veli esotici che coprono le finestre e molti cuscini di varie forme sul pavimento. Il suono di voci e risate proviene da oltre l'unica porta di legno nero.

Riesci a bloccare il sanguinamento e restare lucido. Forse e' il potere della pietra di Mellario che t'impedisce di svenire. Prima che tu decida cosa fare, da oltre un piccolo archetto una singola guardia cittadina palesa la sua figura a pochi metri da te. << Cosa stai facendo li rannicchiato? Va tutto bene? >>. Sul suo volto scorgi preoccupazione per la tua condizione prima che sospetto. E' un anima buona, ma non appena ti sara' vicino e realizzera' che sei un magister potrebbe anche cambiare idea... o forse no.

Che cosa fai?

@Gizekh

Shank, Inverno, Ciclo quinto, giorno 3 - Quartiere elfico, ora del pasto serale.

La casa e' forse stata utilizzata da alcuni senza tetto per dormire e non offre altro che giacigli improvvisati, mobili rotti, un po' di vino scadente, topi e muffe. I due cacciatori invece, si rivelano essere decisamente piu' redditizi da controllare. Simboli sacri in ferro, un anello d'oro, una decina di monete d'argento, un pugnale, due spade corte e una balestra con una decina di quadrelli. Uno di loro ha anche una lettera con degli ordini di un inquisitore. 

"L'inquisizione non vuole correre alcun rischio, bruciate ogni casa in cui sospettiate vi sia passato un contagiato dal morbo. Il Torneo e' alle porte e non vogliamo un epidemia con tutta questa gente in piu' fra le strade della capitale. Alec Craine"

Questo potrebbe spiegare i vari roghi nella piazzetta davanti all'ingresso del porto, oppure le case carbonizzate che hai visto venendo dal quartiere dei mercati. Mentre ripensi a questo,con mani agili e sapienti, schiudi la porta del piccolo giardino. Esso come il resto della casa non offre molto, se non un vecchio abbeveratoio in pietra pieno di mota, ed un piccolo capanno per gli attrezzi con all'interno una pala da giardino ed un rastrello. Che cosa fai?

Spoiler

Diciamo che per perlustrare la mossa sarebbe discernere realta'. Ho quindi esposto come se tu mi avessi fatto le domande di rito.

Allora non hai un appuntamento, il giocatore da cui hai preso il personaggio aveva solamente detto, che sapeva dove trovare il suo contatto. Quindi in questa taverna che puoi descrivere a tua discrezione, sai che dopo lavoro, questa guardia portuale va a bere. Puoi rileggerti i primi post per avere qualche idea.

 

Modificato da Crees
  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Spoiler

Caronte, Inverno, Ciclo quinto, giorno 11 - Forestern, confini nord dell'impero.

Non sapresti dire quale ora del giorno e', ma senti i venti freddi dell'inverno attraversarti l'anima ed e' forse per questo che i tuoi occhi vedono nei corpi morti e martoriati dei tuoi fratelli prima di tutto un occasione per vestirti. Abitii logori di fattura imperiale, un corpetto di cuoio che ha visto tempi migliori, dei calzari anch'essi di cuoio. Purtroppo per te non ci sono ne pellicce ne manti e quindi gia' sai che quando giungera' la notte dovrai aver trovato un riparo appropriato e magari un fuoco. Oltre ovviamente a qualcosa per sostentarti, acqua e cibo dovranno anch'essi essere fra le tue priorita'. Non vi sono vere e proprie armi, a parte alcuni bastoni appuntiti che dall'odore dovevano essere stati usati come grossi spiedi e tre frecce conficcate per terra vicino ad un tronco abbattuto. Per tornare alla capitale non devi far altro che discendere a sud, almeno la direzione da prendere ti e' chiara. Che cosa fai?

Caronte, chierico umano

Recupero con riluttanza i logori abiti e indosso corpetto e calzari che mi offrono una protezione ben più scarsa di quello a cui sono abituato, ma la situazione purtroppo è quella che è.. Raccolgo anche due bastoni appuntiti molto rovinati: sembrano molto fragili e sicuramente non sono adatti per combattere, ma forse saranno sufficienti per catturare qualcosa da mangiare, ammesso di trovare qualcosa in questa landa desolata e fredda.

Mi dirigo a sud mentre invoco la benedizione di... non so bene chi, per cercare di recuperare un po' di forze per evitare che la mia ricerca di cibo si ritorca contro di me.

Luce.. Tchar.. chiunque sia che mi sta ascoltando.. che le mie ferite vengano curate oppure questa rivelazione che mi è stata concessa sarà stata vana! Date un senso alla mia vita, vi prego!!

I muscoli iniziano a sciogliersi e la stanchezza ad alleviarsi.. tuttavia mi sento ancora molto debole e decido di rincarare la dose

E' tutto qui quello che sapete fare?? Oh potente Luce?! Oh potenti dei del nord?! Datemi almeno le forze di tornare all'impero, dannazione!! Curate le mie membra stanche dei vostri giochi!

La luce o le crudeli divinità nordiche (o forse addirittura Fenrir nella sua forma caotica?) rispondono alla mia chiamata, aggiungendo ristoro alla mia condizione.

Riprendo quindi il cammino, allontanandomi dall'accampamento verso la capitale, cercando di viaggiare il più silenziosamente possibile per cercare di incontrare qualche piccolo mammifero lungo la via di cui posso cibarmi.. ammesso di riuscire ad usare quei bastoni semi bruciacchiati come arma..

 

Spoiler

Mi sono levato dalla scheda tutto l'equipaggiamento e mi sono segnato le cose che ho raccolto, guarda se va tutto bene :)

Non avendo nessuna razione non si innesca la mossa del viaggio, né posso innescare la mossa "accamparsi", quindi l'unica è cercare qualcosa da mangiare prima..

Miracolo: 6+6+2 = 14! TCHAR SEI UN GRANDE

Cura: 3.. vabeh ammazzati allora

Siccome con 14 immagino non succederà nulla di male, mi sparo un'altra cura sperando vada bene.. altrimenti se è troppo cancello questa seconda azione dopo

Miracolo: 1+4+2 = 7. Decido di non poter più lanciare questo miracolo finché non torno in Comunione

Cura: 6

Per il cercare cibo attendo tue istruzioni, così magari prima mi descrivi anche fino a dove arrivo con le mie forze!

 

  • Mi piace 1
  • Haha 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Wilfrido Baax, druido elfo

 

Riacquisendo le mie sembianze sono inaspettatamentr goffo su solo due piedi: incespico e mi ritrovo sdraiato sul cadavere della dama. È solo rialzandomi che mi rendo conto del costo della mia ultima trasformazione.

Gli artigli!

Rivivo in un turbine di emozioni la mia giornata: ...la rabbia per gli elfi, i cadaveri al porto, i miei tre omicidi, la non umana con le corna, le pulsazioni maligne e corrotte della gemma, le mutazioni del mio corpo...  

Provo solo squallore e stanchezza, è stata una giornata decisamente pesante. 

 

Spoiler

interrompo qua perchè non so ancora come si comporterà Khalya.. 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Spoiler
6 ore fa, Crees ha scritto:

Khalya, Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere dei Giardini, sera.

E' come l'incrinarsi di un vetro. Una riga che corre in un attimo, cosi' veloce che l'occhio non la registra, eppure cosi' profonda da cambiare tutto. Ren e' a terra con il cranio cornuto fracassato. Sopra di lei il corpo del druido che lentamente riprende la sua forma umanoide. Will, senti le influenze dell' energia entropica del caos influire sulle tue forme e ti chiedi quanto il tuo corpo possa ancora sopportare certi tipi di mutazioni e se queste saranno piu' o meno durature nel tempo. Intanto i tuoi occhi che hanno mantenuto la percezione del felide indagano il volto della donna che hai appena salvato. Khalya, la seguace demoniaca del magister aveva deviato la tua spada dal suo corpo con una facilita' sconfortante e saresti probabilmente morta se la fiera non l'avesse prontamente abbattuta. Certo qualsiasi cosa la donna sapesse, ora non potra' piu rivelarlo a nessuno. La ferita ti duole, ma l'armatura sembra comprimere abbastanza da prevenire ulteriori danni. Che cosa fate?

  Rivela contenuti nascosti

 

Khalya, paladina di Yvet Lorne
 

L’attacco del demone, il balzo letale del felino.
Tutto accade velocemente, il che è un bene visto che non c’è tempo da perdere: Daleor è sempre più lontano.

«Ti devo la vita», dico al giaguaro, mentre il vento della notte fa mulinello tutto intorno, quasi a strappar via l’anima dannata di Ren, che ancora aleggia sinistramente da qualche parte.
«Non conosco il tuo nome, e non c’è tempo per i ringraziamenti, né per altri convenevoli», ormai parlo all’elfo che sta riprendendo la sua abituale forma.
Non posso non notare che le sue mani non lo seguono nel processo, restando artigliate e insanguinate: il Caos ha lasciato un segno su di lui.

‘Non importa’, le raccolgo delicatamente tra le mie.
«Ti dirò come vorrei sdebitarmi…»
«Come ben sai, in tutto l’Impero, l’esercizio non autorizzato delle arti arcane è perseguibile con la pena capitale. Ed è proprio il reato che hai commesso.»
Il mio tono non è severo. Dico solo un fatto nudo e crudo.
«Ma gli dèi ti benedicano, perché hai agito in difesa della Sacra Chiesa che rappresento, ed il tuo è un cuore nobile», lo fisso quasi come a scorgerne una traccia proprio in quel momento.
«Con il tuo consenso vorrei presentare ufficiale richiesta all’Accademia, affinché tu possa godere di una loro regolare licenza, così da far fruttificare liberamente i tuoi talenti», continuo mostrando tutto il mio rispetto per essi.
«Verresti esaminato da una commissione severa ma obiettiva. Dopodiché saresti affidato alla custodia di un tutore, di qualcuno che si assicuri che i tuoi poteri non diventino un pericolo per te stesso e per gli altri.»
«Chiederò di essere io quel tutore, e con me serviresti l’Impero sposando una giusta causa. Una causa che già conosci, che già hai abbracciato in questa notte: combattere il Male.»
«Saresti sotto la mia responsabilità, è vero, ma ti assicuro che la tua libertà con me sarebbe piena, così com’è piena la fiducia che dopo gli eventi di questa notte, ripongo in te.»
«Ma la mia è solo una proposta. Pensaci, non devi darmi subito una risposta.»

Mentre l'elfo riflette su quanto ho detto, chino il capo e prego intensamente, affinché gli dèi lo liberino dalle deformità del Caos.
Così il miracolo si ripete: le sue dita tornano affusolate ed armoniose come quelle di tutti gli elfi, mentre sulle mie sento solo un pizzicore maligno, furente, che però subito svanisce.

Lascio le sue mani, per riprendere la spada.
Con un colpo deciso decapito il demone che giace poco più in là.
Afferro la sua testa cornuta e ancora digrignante, e la dispongo a mo’ di macabro trofeo, in cima al sacco dei tesori di Mellario.
Sarà un monito per chiunque oserà avvicinarsi, mentre il vento riprende il suo turbinante brusio, quasi fomentato dal gesto appena compiuto.

«Per ora lasceremo qui il sacco. Devo fare almeno un tentativo di recuperare il Magister. Anche lui era sotto la mia responsabilità… ma ha tradito la mia fiducia», il mio sguardo si vela di amarezza.
«Ma credimi, lui non è malvagio. In questo momento è ottenebrato dalla brama di potere. Posso capirlo. Ma se riuscissi a trovarlo presto, c’è ancora la speranza che non ne sia totalmente divorato.»

«Una cosa però devo sapere subito da te: quali sono esattamente i tuoi poteri…»

 


Aggiungo il Legame:
Will ha combattuto al mio fianco e posso fidarmi.

----

“Chino il capo e prego intensamente, affinché gli dèi lo liberino dalle deformità del Caos.”

Imposizione delle Mani (Car)
1 +4+2(CAR) = 7;
Con un 7-9, lo guarisci come sopra, ma i danni o la malattia sono trasferiti a te.
Immagino che sia un effetto del Caos che si trasferisce su Khalya, ma fai tu. Al limite riedito.

----

«Una cosa però devo sapere subito da te: quali sono esattamente i tuoi poteri…»

Narrazione condizionale.
Se Will mi racconterà della capacità di trasformarsi in qualsiasi animale della sua terra, continuo così:

“Restando profondamente affascinata dal suo dono, gli racconto di un pirata conosciuto in una bettola di Lanciadoro, di quelli che hanno navigato per il mondo, e tanti figli ne hanno sparsi, e tante ne hanno viste, da non sapersi dire dove finisce la fantasia ed inizia il vero.
«Mi raccontò degli unicorni dei boschi della tua terra. Creature rare, sfuggenti, che cavalcano veloci e liberi come il vento tra gli alberi, ma che accettano di essere montati solo da creature senza macchia. E quando questo avviene, tra i due si stringe in legame ‘sì forte da poter quasi condividere i loro stessi pensieri…», mi lascio brevemente trasportare da quell’idea.
«Ma forse era solo il suo modo da brigante per adularmi», riferendomi al pirata.
«Ne sai qualcosa in merito?»”

Tecnicamente sto chiedendo Aiuto a Will, per un tiro di Declamare Conoscenze (+0).
Alternativamente sarebbe Khalya ad Aiutare (+1) Will a Declamare Conoscenze (+?).
Siccome non conosco i suoi modificatori, e soprattutto non ho idea se voglia venirmi dietro in tal senso, lascio tutto nelle tue mani @Crees (tiri compresi) e in quelle di @luisfromitaly.

Per inciso, un Declamare Conoscenze non deve avvenire per bocca di chi parla. Puoi usare qualsiasi espediente narrativo, chessò, un libro impolverato, un vecchio saggio, o la memoria di questo o quel PG. Cambia la forma non la sostanza.
Indipendentemente dal risultato dei dadi, sei libero di confermare in toto, in parte o in niente, quello che ho detto sugli unicorni.

A causa della attuale debilitazione polmonare di Khalya, l’idea sarebbe un epic moment cavalcando Will all’inseguimento di Daleor (ammesso e non concesso che voglia farlo).

Modificato da Marco NdC
Link al commento
Condividi su altri siti

Wilfrido Baax, druido elfo

 

<<Nonostante la fretta avete preferito curarmi: vi ringrazio! Mi avete liberato dagli effetti di quello che noi Elfi chiamiamo Arvil, la corruzione del Caos. Presumo voi non siate state ad Ovest e non sappiate molto di noi Druidi: ci trasformiamo accogliendo gli Spiriti in noi e ne acquisiamo le fattezze terrene. Combattiamo per preservare la Purezza e a-bor-ria-mo il Caos.>>  Aggiungo anche quest’ ultime parole perchè voglio rinsaldare la sintonia che mi sembra si sia creata tra me e la mia interlocutrice.

La sua armatura è logora e non si vedono più i simboli del suo Capitolo, ma dai modi gentili deduco che sia una Rosa di Yvet Lorne: finalmente un po’ di fortuna oggi, perchè se mi fossi imbattuto in un Paladino degli altri Capitoli...

Mentre ella mi parla di un pirata e di un unicorno, controllo nuovamente le mie mani: sono tornate normali, ma non gli occhi, anche se avrei pensato che la sua benedizione mi potesse purificare completamente*.

Mi ha anche fatto la proposta bizzarra di presentarmi al suo Capitolo: è una proposta estremamente ardita ma interessante e va ben ponderata ...per ora meglio glissare.

<< Rosa di Yvet Lorne, cosa avete detto degli unicorni? >>

Spoiler

* avevo dato per scontato che il suo potere avrebbe purificato completamente W, invece funziona come un cura ferite ... ok capito. comunque avrei ben sfruttato gli artigli 😏 

 

Modificato da luisfromitaly
Link al commento
Condividi su altri siti

Spoiler
Il 24/4/2018 alle 17:50, Crees ha scritto:

Khalya, Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere dei Giardini, sera.

E' come l'incrinarsi di un vetro. Una riga che corre in un attimo, cosi' veloce che l'occhio non la registra, eppure cosi' profonda da cambiare tutto. Ren e' a terra con il cranio cornuto fracassato. Sopra di lei il corpo del druido che lentamente riprende la sua forma umanoide. Will, senti le influenze dell' energia entropica del caos influire sulle tue forme e ti chiedi quanto il tuo corpo possa ancora sopportare certi tipi di mutazioni e se queste saranno piu' o meno durature nel tempo. Intanto i tuoi occhi che hanno mantenuto la percezione del felide indagano il volto della donna che hai appena salvato. Khalya, la seguace demoniaca del magister aveva deviato la tua spada dal suo corpo con una facilita' sconfortante e saresti probabilmente morta se la fiera non l'avesse prontamente abbattuta. Certo qualsiasi cosa la donna sapesse, ora non potra' piu rivelarlo a nessuno. La ferita ti duole, ma l'armatura sembra comprimere abbastanza da prevenire ulteriori danni. Che cosa fate?

  Rivela contenuti nascosti

--------------------------------------------

10 ore fa, luisfromitaly ha scritto:

Wilfrido Baax, druido elfo

 

<<Nonostante la fretta avete preferito curarmi: vi ringrazio! Mi avete liberato dagli effetti di quello che noi Elfi chiamiamo Arvil, la corruzione del Caos. Presumo voi non siate state ad Ovest e non sappiate molto di noi Druidi: ci trasformiamo accogliendo gli Spiriti in noi e ne acquisiamo le fattezze terrene. Combattiamo per preservare la Purezza e a-bor-ria-mo il Caos.>>  Aggiungo anche quest’ ultime parole perchè voglio rinsaldare la sintonia che mi sembra si sia creata tra me e la mia interlocutrice.

La sua armatura è logora e non si vedono più i simboli del suo Capitolo, ma dai modi gentili deduco che sia una Rosa di Yvet Lorne: finalmente un po’ di fortuna oggi, perchè se mi fossi imbattuto in un Paladino degli altri Capitoli...

Mentre ella mi parla di un pirata e di un unicorno, controllo nuovamente le mie mani: sono tornate normali, ma non gli occhi, anche se avrei pensato che la sua benedizione mi potesse purificare completamente*.

Mi ha anche fatto la proposta bizzarra di presentarmi al suo Capitolo: è una proposta estremamente ardita ma interessante e va ben ponderata ...per ora meglio glissare.

<< Rosa di Yvet Lorne, cosa avete detto degli unicorni? >>

  Rivela contenuti nascosti

 

Khalya, paladina di Yvet Lorne

Ascolto le parole del Druido. In altre circostanze le avrei approfondite con molte domande.
Ma adesso i miei nervi fremono per mettermi sulla scia di Daleor.
Lo immagino scapicollarsi per le vie di Castelfranco, città tentacolare e labirintica, ma semi-sconosciuta dalla forestiera del sud quale sono.
Forse è tutto inutile.
Forse dovrei denunciare subito la sua diserzione all’Accademia.
Ma in tal caso sarebbe ricercato in tutto l’Impero da cacciatori che, a differenza mia, non andrebbero troppo per il sottile.

Non posso…  chiudo gli occhi e per un attimo mi quieto. Mi rincuorano la sincerità ed i nobili intenti dell’interlocutore dal buffo sopracciglio. L’orgoglio per la sua terra, la sua cultura, e soprattutto la missione che condividiamo: preservare l’armonia minacciata dal Caos.
Sono gli dèi che ci hanno fatto incontrare.
La mia calma ora è di nuovo perfetta.

«La tua fonte di potere è portentosa, ed in origine buona», lo premetto con il dovuto rispetto, mentre riapro delicatamente le palpebre.
«Ma la purezza della natura che ti sostiene, è assediata da interferenze maligne, invisibili, instancabili ed imprevedibili. Possiamo solo pregare e sperare nella protezione di Qualcuno di superiore. Qualcuno che trascenda la natura stessa.»
Il mio pensiero vola verso Colei che mi dà la forza, mentre alzo lo sguardo alla luna.
«In gioco ci sono forze ben al di sopra delle nostre limitate capacità di comprensione. Abbandonarsi alla Fede rimane l’unica ancora di salvezza.»

Mentre parlo, le mie pupille oscillano febbrilmente, come per districarsi dal flusso di pensieri che mi attraversa.
«Non farti ingannare dalle apparenze. Quella sugli unicorni non era una digressione nostalgica. Ho una mentalità militare, ed in questo momento sto vagliando diverse strategie.»
Poggio una mano sulla sua spalla.
«Stanotte possiamo sconfiggere un nemico e salvare un amico. E se in te alberga lo spirito dell’unicorno, è arrivato il momento di tirarlo fuori.»
«Will, mi condurrai veloce e leggero come vento tra gli alberi, verso il nascondiglio del Magister. Una volta trovato, valuteremo insieme il dà farsi», sottolineando la parola “insieme”, sicura di vedere nel Druido non solo un formidabile alleato, ma anche un uomo saggio, affidabile.

«E se gli dèi hanno voluto lasciarti questi begli occhi felini, è per meglio seguire le sue tracce nel buio della notte», sorrido mentre gli riassetto il sopracciglio.
«Ci vuole Fede, Will. Soltanto Fede… anche quando tutto sembra perduto…»
E così concludendo, recupero la mano avvizzita del Magister per portarla con me.
 

 


Se Will acconsente “volerei” con lui verso l’ultimo punto conosciuto in fiction.
Vado a memoria (non ho tempo di rileggere adesso), ma dovrebbe essere un carretto a lato di una strada, verso il quale il Magister avrebbe lasciato tracce di sangue, che “anche un bambino” sarebbe stato in grado di seguire.

Una volta lì faccio la mia solita "Individuazione del Male", e un Discernere Realtà (+1) se non troveremo il Magister.
- Cosa qua è utile o di valore per me?
- Che cosa qui non è ciò che sembra?
- Che cos’è accaduto qui di recente?

Lascio a te @Crees eventuali lanci di dadi, poiché è tutta narrazione condizionale.

Modificato da Marco NdC
  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Wilfrido Baax, druido elfo

 

Alle parole infervorate della Paladina inarco il sopracciglio: il mio primo pensiero è che non so se sia giusto asservire la Purezza di uno Spirito ai desideri di un umano che per di più incensa le divinità imperiali. Peró bisogna altresì dire che il suo intento è giusto e da noi Druidi perseguito...mi prendo qualche secondo per considerare l’idea. 

Spoiler

...ancora non so se posso definire in ambientazione che l’unicorno sia un animale o un essere magico delle mie terre. 

EDIT: Sensai Marco ha chiarito nuovamente il dubbio 👍🏻

 

<< Rosa di Lorne, la vostra tenacia m’ispira ed io, quindi, non cederó alla stanchezza. Una volta che l’Essenza dell’Unicorno si sarà manifestata voi potrete parlarmi ma non aspettatevi risposte. E tenetevi bene, dato che non monterete in sella >>

Sollevo il capo e osservo le Sette Stelle per cercare la loro benedizione: che la Khivà ( in elfico: Purezza ) illumini il mio destino e che la Madre degli Spiriti mi conceda i suoi favori. 

L’ Essenza dell’Unicorno ha accettato e si manifesta.

Alla luce delle stelle vedo il mio manto bianco risplendere di Purezza e la stessa luce risplende soave sul volto della Paladina: è un chiaro messaggio che gli Spiriti sono con noi.

Tutto mi appare chiaro ora: il nostro incontro non è stato casuale, la Rosa e il Druido devono riportare la Khivà qua a Ovest nell’Impero.

Con la nuova consapevolezza di aver trovato un senso al mio cammino ormai così lontano dalle origini, attendo che la mia nuova alleata monti, dopodiché mi lancio per le strade della città. 

La Paladina blocca subito la mia irruenza e mi chiede di rallentare: le orme mostrano il passo incerto tipico di una preda confusa che arranca. Le seguiamo e queste ci portano ad un carretto: là la Rosa di Lorne invoca l’aiuto della Dea.

Spoiler

In versione animale la mutazione del caos ( gli occhi in questo caso ) permangono?

Sollevo il capo...= Mutaforma in unicorno 

5+2+2SAG= 9 —> 2 prese + mutazione da Arvil.

per aiutarti, @Crees, ti scrivo una lista di caratteri acquisibili: zoccoli, manto bianco, criniera, corno, occhi, bocca, orecchie, testa, arti

————————————————————

Aggiungo Legame:

Ho permesso alla Rosa di Lorne di cavalcare gli Spiriti: insieme siamo invincibili contro l’Arvil.     va bene come legame?

 

 

ps: non adava il copia&incolla e ho rilanciato la pagina di lapo per copia-incollare nuovamente il tiro.  Automaticamente Lapo mi ha rigiocato i dadi per la mossa di Wilfrido ma il tiro originario è quello delle 9:33 di sta mattina

 

HTML: <a href="http://dadi.lapo.it/1524814380">2 5</a>
BBCode: 2 5

 

Modificato da luisfromitaly
Link al commento
Condividi su altri siti

@willyrs

Caronte, Inverno, Ciclo quinto, giorno 11 - Forestern, confini nord dell'impero.

Il potere degli Dei perniciosi e' grande a nord, lo senti fluire fra la terra sporca di sangue e nell'aria satura di umidita'. Esso ti cura, ma nel farlo allontana ancora di piu' la Luce dal tuo cuore. Se continuerai a pregargli, essi potrebbero renderti sordo e ceco al suo calore ed al suo volere, ricordatelo. Mentre rifletti su questo lasci quello che era il campo dei predoni dirigendoti a sud. Sei stanco, hai sete e fame. Le pozzanghere d'acqua piovana formate nel terreno argilloso potrebbero dissetarti, benche' correresti il rischio di contrarre qualche intossicazione, mentre alcuni arbusti bassi mostrano bacche nere e rosse, che potrebbero essere commestibili come no. Potresti provare anche a cercare le tracce di qualche animale, ma potrebbe non essere cosi' semplice, soprattutto visto che non ti rimangono molte ore di luce. Davanti a te la steppa si apre incontaminata, accarezzata dalla pioggia fine. In lontananza vedi alcuni alberi solitari, e nulla piu'. Sai che potrebbe servirti almeno un giorno, se non due prima d' incontrare un centro abitato. Che cosa fai?

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Caronte, chierico umano

Spoiler

Caronte, Inverno, Ciclo quinto, giorno 11 - Forestern, confini nord dell'impero.

Il potere degli Dei perniciosi e' grande a nord, lo senti fluire fra la terra sporca di sangue e nell'aria satura di umidita'. Esso ti cura, ma nel farlo allontana ancora di piu' la Luce dal tuo cuore. Se continuerai a pregargli, essi potrebbero renderti sordo e ceco al suo calore ed al suo volere, ricordatelo. Mentre rifletti su questo lasci quello che era il campo dei predoni dirigendoti a sud. Sei stanco, hai sete e fame. Le pozzanghere d'acqua piovana formate nel terreno argilloso potrebbero dissetarti, benche' correresti il rischio di contrarre qualche intossicazione, mentre alcuni arbusti bassi mostrano bacche nere e rosse, che potrebbero essere commestibili come no. Potresti provare anche a cercare le tracce di qualche animale, ma potrebbe non essere cosi' semplice, soprattutto visto che non ti rimangono molte ore di luce. Davanti a te la steppa si apre incontaminata, accarezzata dalla pioggia fine. In lontananza vedi alcuni alberi solitari, e nulla piu'. Sai che potrebbe servirti almeno un giorno, se non due prima d' incontrare un centro abitato. Che cosa fai?

Sento che il potere concessomi dalle divinità del nord mi allontana sempre di più dalla luce: non ho ancora deciso cosa fare della mia esistenza, quindi non posso assolutamente permetterlo, non ancora. Proseguo il mio giro di ricognizione raccogliendo un po' di bacche e un po' di acqua creando alla bell'e meglio un piccolo otre utilizzando gli stracci che trovo a disposizione sui cadaveri. Una volta raccolto un numero sufficiente di cibo e acqua per rifocillarmi e avanzarne, mi siedo a terra in una piccola zona non fangosa che posso utilizzare per appoggiare tutto vicino a me.

Luce..Concedimi ancora la tua grazia cosicché io sappia che non sono stato solo un misero strumento nelle tue mani e che non mi abbandonerai perché ho scoperto la verità.. 

Passato un po' di tempo in contemplazione, i morsi della fame si fanno sempre più sentire. Impongo quindi le mie mani su quello che ho raccolto e lo santifico nel nome della luce. Spero che non siano gli dei del nord a rispondermi perchè non voglio ancora troncare i rapporti con la Luce ma è una cosa necessaria se voglio sopravvivere.. 

Il cibo e l'acqua davanti a me si purificano da ogni agente dannoso e deteriorante come inondati da una forza superiore. Decido quindi di consumare il pasto senza esagerare e fermarmi a riposare in questo luogo solitario, stando comunque attento che nessuno si avvicini, cosa che comunque non mi aspetto essendo in mezzo ad una pianura desolata e lontano da ogni centro abitato..

Una volta rifocillato impacchetto il cibo che ho avanzato e mi appendo il piccolo otre al corpetto, avviandomi lentamente ma con determinazione dirigendomi a sud, verso il centro abitato più vicino.

Spoiler

Comunione: preparo incuti paura e ferite leggere.

Una nota: Caronte è convinto che questi incantesimi gli siano stati concessi dalla luce stessa siccome si è rivolto a lei, ovviamente decidi tu se questo è vero oppure no

Miracolo: 1+4+2 = 7. Rinuncio a lanciare Santificare un'altra volta finché non torno in comunione

Accamparsi: +10PF, vado a 19/20

Se decidi di far avvicinare qualcuno o qualcosa al campo, questo è il mio tiro di Fare la Guardia: 4+6+2 = 12: Con un 10+, riesci a svegliare il campo e a preparare una risposta adeguata, tutti prendono +1 al prossimo tiro. 

Sono andato un po' avanti con la narrazione visto che ho fatto 12..  Se decidi che ho raccolto abbastanza razioni per affrontare il viaggio, tiro anche  per intraprendere un viaggio pericoloso, scegliendo di concentrarmi sull'esplorazione (quindi i tiri di quartiermastro e apripista sono da considerarsi dei 6- visto che posso coprire un solo ruolo)

Intraprendere un viaggio pericoloso: 2+3+2 = 7: l’esploratore si accorgerà di eventuali pericoli abbastanza rapidamente da permettervi di prenderli di sprovvista.

 

 

 

Modificato da willyrs
typo
Link al commento
Condividi su altri siti

Daleor, stregone umano, quartiere dei giardini (verso il quartiere elfico)

Spoiler

Riesci a bloccare il sanguinamento e restare lucido. Forse e' il potere della pietra di Mellario che t'impedisce di svenire. Prima che tu decida cosa fare, da oltre un piccolo archetto una singola guardia cittadina palesa la sua figura a pochi metri da te. << Cosa stai facendo li rannicchiato? Va tutto bene? >>. Sul suo volto scorgi preoccupazione per la tua condizione prima che sospetto. E' un anima buona, ma non appena ti sara' vicino e realizzera' che sei un magister potrebbe anche cambiare idea... o forse no.

Il dolore è insopportabile ma sembra che questa volta la medicazione sia riuscita a fermare l'emorragia. Prima di rimettermi in cammino rimango vicino al carro lottando per non perdere conoscenza. 'Ho un pessimo presentimento, spero che la ferita non si infetti. Devo trattarla quanto prima con del vino bollente.'

In lontananza scorgo una guardia ma è troppo tardi per cercare un nascondiglio. L'uomo si avvicina, sembra preoccupato alla vista del sangue e chiede quale sia la causa delle mie ferite. Con il braccio sinistro indico verso la Villa del Marchese, anche dal vicolo è possibile osservare l'alta colona di fumo che ha origine dalla un tempo elegante dimora di Mellario. "Il mio nome è Daleor, Magister dell'Accademia, dovevo portare a termine un incarico all'interno della Villa di Lord Mellario quando - insieme alla mia scorta - sono stato aggredito e ferito. Sono dovuto fuggire, ma ora non c'è tempo da perdere: devi aiutarli. Quando ho lasciato la villa gli assalitori stavano avendo la meglio. Non sono più in condizione di combattere, altrimenti non li avrei lasciati. Ma ti prego, non preoccuparti per me, corri a dar loro una mano. Tornerò tornare all'Accademia, alla fine della battaglia troverò un modo per ricompensarti¹."

Spoiler

Parlamentare: leva -> promessa di una ricompensa, 2d6+CAR = 1+2+2 = 5 (Una serie di tiri fantastici. Però, se non ho tenuto male il conto, ho 8 punti esperienza quindi appena c'è una pausa nel gioco salgo di livello, sempre che sopravviva)

 

  • Haha 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Shank, ladro umano. 

Adesso capisco tutto... I roghi, le evacuazioni, il disordine... Ovviamente, se il morbo dovesse infettare abbastanza gente, rischieremmo tutti cara la nostra pelle. Grazie Alec Craine, starò attento. 

Metto via, nella borsa, la lettera assieme alle dieci monete d'argento e infilo in una fessura della cinta il pugnale. 

Resto qualche momento a fissare l'anello d'oro e, guardando all'interno, trovo un'incisione oramai quasi del tutto cancellata a causa dell'usura e le uniche lettere che si riescono a leggere sono "--ary". 

Ispezionato con cura, lo infilo al mio anulare sinistro e mi alzo in piedi, scrollandomi di dosso la polvere depositata sulle mie vesti. 

«Questi due li lascerò qui.. Inutile stare a sprecare energie e tempo per seppellirli. Sicuramente a loro non dispiace.» 

Mi avvio verso il portone mentre rimugino sul da farsi. 

Non appena esco dal portone noto che il sole sta iniziando a calare

Direi che è ora di cercare quell'ubriacone di Denser Woolfstrog.. Di sicuro sarà già arrivato alla locanda a sperperare i suoi soldi. Chissà se avrà anche qualche notizia su Lonne o su di un qualche elfo mezzo matto con un animale. 

«Eccola qui,  la locanda 'la Cernia Sbronza'... Un nome un programma.» 

Mi appresto ad entrare quando sento una mano poggiarsi sulla mia spalla e un attimo dopo, sono gia faccia a faccia con il tizio e la mano sul pugnale, pronto a difendermi. 

«Hey Shank! Sei già nervoso di prima serata?» 

Riconoscendo la faccia di uno dei scagnozzi di Clargo, abbasso la guardia e replico. 

«Beh, se tu la smettessi di comparirmi alle spalle e mi cominciassi a chiamare, di certo semplificheresti tutto» 

Gli tolgo la mano da sopra la mia spalla. 

«Che cosa vuoi?» 

«Clargo si chiede se hai già scoperto qualcosa oppure se hai passato tutto il pomeriggio a sollazzarti in qualche bordello scadente» il suo tono si fa duro e mentre parla si avvicina di un passo verso di me, mantenendo il suo sguardo fisso sul mio. 

«Vedi Giok, c'è una cosa che mi manda su tutte le furie» estraggo il pugnale e glielo punto alla gola prima che lui abbia avuto modo di deglutire «odio gli strafottenti e chi mi pedina quindi, mio caro e brutto leccapiedi, faresti bene ad abbassare le arie d'ora in poi» 

Shockato dall'inattesa e fulminea risposta alla sua minaccia, china il capo in segno di inferiorità 

«S-scusami Shank, non era mia intenzione sfidarti.» 

«Lo spero! Porta un messaggio a Clargo e digli che necessito di tempo e se non gli dovesse andare bene, può benissimo alzare il suo grosso culo dalla sedia e andarselo a cercare da solo. Ah Giok?» 

Estraggo una moneta d'argento e la gliela lancio facendola roteare in aria «vatti a comprare un paio di mutandoni nuovi» e senza attendere risposta, mi giro e mi avvio all'entrata. 

Quanto mi piace questo posto, anche se ti vedono minacciare qualcuno, si fanno i loro affari senza intromettersi. 

La locanda si presenta molto piccola, superata la porta si nota subito la disposizione dei tavolini alla bene e meglio; in totale conterà una ventina di posti a sedere. 

Il bancone è situato subito sulla sinistra, all'angolo della stanza mentre, sparsi per tutta la stanza, ci sono dei tavolini di fortuna con dei barili al posto delle sedie e in fondo, una piccola arena dove si possono guardare gli incontri tra galli. 

Mi avvicino al bancone e salutando il barista, mi siedo e ordino da bere. 

«Shank è un piacere vederti. Come vanno gli affari?» 

«Al solito, Grunt. Dammi una pinta che oggi ne ho proprio bisogno.» 

«Arriva!» 

L'omone dietro al bacone,  con la faccia coperta da una folta barba rossa ed una cicatrice che gli solca la guancia, afferra un calice in legno con degli intarsi fatti a mano raffiguranti delle persone che festeggiano ubriacandosi in una locanda. 

Niente di più ridondante. 

«Ecco a te! Direttamente nella tua tazza preferita» dice accompagnano la frase con una risata. 

«Si certo, la mia preferita!» ribatto sarcasticamente e poi aggiungo «hai visto Denser per caso? Mi aspettavo fosse già qui» 

«Eccolo lì, infatti. Oggi ha deciso di sedersi da solo» 

«Grazie Grunt!» lascio una moneta d'oro sul bancone ed aggiungo «Compra un boccale nuovo». 

Wolfroog era lì, seduto ad un tavolino che contemplava l'interno del suo boccale, probabilmente vuoto da tempo. 

L'uomo dovrebbe avere una quarantina d'anni però è come se ne dimostrasse almeno dieci di più. 

La sua "passione" per le scommesse lo hanno portato verso la rovina ed ora si ritrova con un figlio a carico, mentre la moglie si fa sbattere da un nobiletto nella sua villa in città. 

Mi siedo al tavolo e dopo aver preso un bel sorso di birra, gli dico

«Ho un lavoretto per te, Denser.» 

L'uomo non mi risponde al che continuo ad illustrare quello che avrebbe dovuto fare 

«C'è una nave la quale  ha bisogno di rimanere celata... Non so se mi spiego» 

Non ricevendo risposta dal mio interlocutore, continuo con voce più lieve. 

«Diciamo che nessuno deve azzardarsi ad avvicinarsi. Il cliente tiene alla sua privacy» 

«Cosa importa.. Tanto sono un uomo morto.» replica senza staccare gli occhi dal boccale. 

«Suvvia Denser non fare il pessimista, lo sai che non ti si addice.» 

«Clargo mi ucciderà quando scoprirà che non posso pagarlo» 

«Ti ho già detto e non te lo ripeterò più, che con Clargo ci parlerò io quindi, stai tranquillo... E comunque con questo lavoro riceverai un bel gruzzoletto.» 

Picchietto una moneta sul tavolo. 

«Che ne dici? Sono  soldi facili eh? Non dovrai fare niente, solo accertarti che nessun controllo si avvicini alla barca.» 

«E questa nave come La riconosco?» 

«Ogni cosa a suo Tempo, ti dirò tutto quando sarà il momento, accetti?» 

«La paga. Quant'è?» 

«Spilorcio che non sei altro» 

Afferro un sacchetto con 50 monete d'oro e lo lascio cadere sul tavolo. 

«Sono 50 peZZIper un lavoretto facile e veloce» mentre prova ad afferrarlo, l'anticipo e lo riprendo in mano, inserendo altre 10 monete d'oro. 

«Un ulteriore incentivo di 10 pezzi se mi assicuri che andrà tutto bene e se mi saprai fornire delle informazioni su Lonne ed un certo elfo che se ne va in giro con un qualche animale. Dato che ci siamo, gradirei anche delle informazioni in più riguardanti il morbo» 

Spoiler

Si hai ragione, è che ogni tanto mi confondo con d&d e non tiro convinto di potermi prendere il classico 20 di dado dato che non sono in pericolo e sto facendo tutto impiegando il tempo necessario. 

Parlamentare 

5 6 + 0 = 11

 

  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti

×
×
  • Crea nuovo...