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Cap.1, Un tempo di presagi.


Crees

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Daleor, stregone umano, quartiere dei giardini

Khalya sembra non condividere le mie preoccupazioni ed è sicura dei suoi mezzi. La sua fede è incrollabile ma non comprendo come si possa decidere di affidarsi ad un potere tanto incostante come quello divino. 'Le sue doti sono dovute a suoi meriti personali più che ai capricci di una Dea, sebbene cerchi di convincersi del contrario' penso, con una punta d'invidia.

Nel frattempo coloro che si erano trattenuti all'interno della Villa si riversano frettolosamente per le strade del quartiere dei giardini, scomparendo presto alla vista.

Durante l'intera conversazione i miei pensieri sono rivolti alla verde pietra, non posso fare a meno di immaginare quali poteri si celino dietro le sue antiche rune; rimango basito quando Khalya decide di mostrarmela. Con un gesto lento e controllato prendo la gemma dalle mani della Paladina, e la osservo con attenzione, cerco di leggere ogni singola runa¹.

'Deve essere mia! Ma non devo agire in modo avventato, devo capire cosa Khalya voglia davvero', i miei pensieri si focalizzano sulla Paladina: 'Possibile che sia davvero ciò che appare? Una donna il cui unico scopo è quello di distruggere il "male", lo escludo è pur sempre un essere umano e - come tutti gli altri - desidera qualcosa, scoprirò cosa², ma ci vorrà del tempo. Qualcosa su di lei mi è chiaro, apprezza la verità. Forse parlare con sincerità sarà sufficiente a farmi consegnare la pietra'.

Spoiler

¹. Discernere Realtà: 2d6+SAG = 2d6+0 = 3+6 = 9

  • Chi ha davvero il controllo della situazione? (Mi piacerebbe poter rispondere alla domanda "Chi è il vero nemico che dobbiamo combattere Magister?"

². Il Prezzo Dell'Anima (@Crees @Marco NdC non sono sicuro che si applichi): 2d6+SAG = 1+4+0 = 5

IL PREZZO DELL’ANIMA

Quando passi del tempo a prendere confidenza confidenza con qualcuno, tira +WIS. Con 10+, i tuoi servitori ti sussurrano una cosa che quella persona desidera veramente. Con 7-9, scopri qualcosa che loro desiderano veramente, ma loro percepiscono qualcosa della tua vera natura.

@Crees @Marco NdC @luisfromitaly prima di concludere rispondendo a Khalya vorrei avere la risposta al Discernere Realtà.

PS: Scusate l'attesa!

 

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Wilfrido Baax, druido elfo

 

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Ho riletto gli ultimi interventi e ho notato che Khalya ha detto ai presenti che la testa è di Mellario; successivamente in fiction io ho scritto:

Lascio quindi la villa e mi avvicino alla strana coppia che vedo intenta a parlare. Vorrei sapere chi sia stato il proprietario della casa, visto che non è la misteriosa donna incappucciata che peraltro ho abbandonato nell’interrato.”

Me la gioco come se W abbia sentito K ma non sia certo che Mellario fosse il proprietario della villa.

 

Le vite degli Umani passano veloci come il vento per noi Elfi che viviamo secoli, e i loro volti sono trasparenti come l’acqua: con la mia vista acuta infatti riconosco chiaramente la cupidigia negli occhi del Magister e l’espressione di sfida della Paladina.

Invece mi sorprende sempre la duttile potenza del Caos: in mezzo a loro la gemma è ancora attiva. Ora che è stata esposta si sta nutrendo degli ultimi bagliori provenienti dall’incendio e li riflette con impercettibili impulsi malvagi.

Ahi cieca sventatezza!  Quanti arcimaghi si son perduti convinti di poter incanalare l’Arvil, e quanti Santi son crollati all’incedere continuo del Caos, convinti che il loro Dio li preservasse! Eppure la corruzione è inesorabile, per tutti: per noi Elfi e ancor più per gli Umani, le cui esistenze scorrono così velocemente.

Dovrei consigliare alla Paladina di riporre la gemma, anzi, di liberarsene subito perchè compromette lo spirito di ogni essere e di ogni cosa* intorno a sé, ma desisto: per quel che so potrebbe essere un’altra esponente troppo zelante del clero e accusarmi di praticare il Caos. 

Peró posso tentare di avvicinarmi alla Paladina in modo diverso:

<< Perdonatemi: ho aspettato il momento propizio per dirvi che, Paladina, penso di dovervi qualcosa. Prima avete menzionato Mellario, vero? Il proprietario di questa casa era molto ricco oltre che molto corrotto.  Penso di aver scoperto un suo socio di malaffare, e direi che se non sacrileghi sicuramente di illeciti affari, dato l’enorme ammontare di danaro che ho visto. Forse è il caso d’indagare, probabilmente sará qualcosa di grosso. Vi posso portare là. >>

E racconto del mio tentativo di ripagare la bontà della signora Aneta Hammel e di quello che ho appreso dopo dal marito: Den, locandiere, di cui ho intuito i numerosi contatti e i traffici, partecipa all’organizza del prossimo torneo e l’astronomica nota di credito firmata da Mellario.

 

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* nella manuale ( scheda del Druido ) si menzionano anche gli spiriti delle cose, non solo degli esseri viventi.

 

ho riscritto la parte finale in modo che non interferisca con l’eventuale furto della pietra da parte di Daelor

 

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@Knefröd @Marco NdC @luisfromitaly

khalya, Daleor e Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere dei Giardini, Ora del pasto serale.

Li senti, magister. Mille voci in una, sussurranti ti implorano, ti lusingano, ti promettono potere e grandezza. Immortalità. Esse si allungano come braccia di donna, cingendoti il collo, la mente ed il cuore. C'e' qualcosa di tremendamente familiare, come se il potere che ti e' stato gia' concesso, fosse un assaggio di quello che intravedi ora attraverso il gioiello. E la', oltre la soglia di questo mondo, in una oscurità pulsante e ricolma dell'energia entropica del Caos, vedi Sigvald, Il Principe Oscuro. La piu' giovane delle divinita' perniciose. Un colosso radioso e slanciato, la cui parte sinistra e' mascolina e l'altra di donna. Emanazione di un potere terribile e spaventoso da cui nessuno e' al sicuro. Perche' non si tratta di una grezza forza elementale che puo' essere evitata o affrontata con spada e scudo, ma e' la personificazione dei desideri e delle brame nascosti nell'anima. Quanti, nella capitale, inavvertitamente saranno scivolati nel suo tenero abbraccio, soccombendo ai peccati dell'autoindulgenza? Sicuramente molti, ma forse non la giovane donna davanti a te. Sembra cosi' retta, cosi' giusta e mentre quel pensiero ti travolge, portando il tuo sguardo ad incrociarsi con il suo, sei certo che lei abbia visto in te molto piu' di quello che tu riesci a vedere in lei. I tuoi occhi sono irrorati di sangue e la tua mano  si e' chiusa istintivamente sulla pietra rendendo cosi' palese come la tua naturale ricerca di potere finisca per controllarti.

Paladina, l'uomo davanti a te e' consumato dalla brama di potere, questo ti e' ancor piu' chiaro ora che lo vedi stringere le sue dita sul gioiello. Forse c'e' un modo di salvarlo e lui forse lo desidera, ma altre forze sono all'opera per trascinarlo nelle tenebre. La misericordia della tua signora vuole che lui non possa mentirti e questa e' una gran fortuna, ed e' mentre aspetti che lui parli, che il singolare elfo si avvicina a te rivelandoti un ennesimo collegamento su cui indagare ed infittendo la trama di ragnatele che purtroppo, sembra essere solo all'inizio. 

Willfrido, questi giovani umani giocano con poteri che non capiscono ed hai giustamente timore che essi potrebbero corromperli prima che se ne rendano conto. Forse non e' un caso che le vostre strade vi abbiano fatto incontrare. Che la seguace del magister ti abbia condotto li e che sia proprio un uomo in affari con quel Mellario, ad averti offerto un lavoro. La natura trova sempre un modo per proteggersi, anche attraverso i suoi servi piu' vicini, anche quelli che hanno abbandonato la via come te. Forse minacce piu' grosse di quelle che si sono rivelate a voi, tramano nell'ombra. 

Che cosa fate?

Spoiler

Come effetto delle due mosse dure, @Knefröd Sopratutto per la precedente, se vuoi staccarti dalla pietra dovrai tirare uno sfidare il pericolo, immagina di essere Frodo con l’unico anello !

@Gizekh

Shank, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere Elfico, imbrunire.

La porte del giardino non sembra aprirsi, potresti forzarla, ma senti i passi del tuo inseguitore tentennare sulla porta. Fai appena in tempo a nasconderti all'ombra di uno degli armadi che il Cacciatore di Streghe fa il suo ingresso. Lo sciocco e' rumoroso e non vigile quanto dovrebbe, quando la tua lama gli taglia la gola gli occhi si aprono per la sorpresa. Lo accasci dolcemente a terra. L'altro probabilmente sta ispezionando l'altra sala. Hai qualche minuto di tempo e varie strade davanti a te. Potresti ispezionare il corpo o nasconderlo, mentre tendi un agguato anche all'altro inseguitore. Scassinare la porta del giardino, oppure scappare per la via principale. Nulla ti vieta di rubargli i vestiti. Che cosa fai?

@willyrs

Caronte, Inverno, Ciclo quinto, giorno 10 - Forestern, confini nord dell'impero.

Il mastodontico guerriero ti osserva con rabbia. Egli si scaglia contro di te, caricandoti a corsa. Il suo passo e' pesante ma sicuro sul terreno disastrato. Il suo scudo davanti a se per difenderlo. Cercherà di spingerti a terra e travolgerti. I barbari ti urlano offese che non comprendi mentre invochi la protezione del tuo Dio e ti prepari a difenderti. Il cielo si fa rapidamente carico di nubi mentre un vento leggero ti accarezza la fronte imperlata di sangue e sudore. Oltre di loro, la steppa si apre senza fine apparente nella desolazione del Caos. Tu sai cosa succederebbe se le divinita' dell'estremo Nord riuscissero ad allungare le loro adunche dita sull'impero e sai che quelle razzie cosi' vicine al confine, potrebbero essere il preannuncio di un invasione piu' grande. Tuo e dei tuoi fratelli, e' il compito d'impedire che cio' accada. Non puoi morire sul quel campo di battaglia. Che cosa fai?

 

 

 

 

 

 

 

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Caronte, Chierico Umano

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Caronte, Inverno, Ciclo quinto, giorno 10 - Forestern, confini nord dell'impero.

Il mastodontico guerriero ti osserva con rabbia. Egli si scaglia contro di te, caricandoti a corsa. Il suo passo e' pesante ma sicuro sul terreno disastrato. Il suo scudo davanti a se per difenderlo. Cercherà di spingerti a terra e travolgerti. I barbari ti urlano offese che non comprendi mentre invochi la protezione del tuo Dio e ti prepari a difenderti. Il cielo si fa rapidamente carico di nubi mentre un vento leggero ti accarezza la fronte imperlata di sangue e sudore. Oltre di loro, la steppa si apre senza fine apparente nella desolazione del Caos. Tu sai cosa succederebbe se le divinita' dell'estremo Nord riuscissero ad allungare le loro adunche dita sull'impero e sai che quelle razzie cosi' vicine al confine, potrebbero essere il preannuncio di un invasione piu' grande. Tuo e dei tuoi fratelli, e' il compito d'impedire che cio' accada. Non puoi morire sul quel campo di battaglia. Che cosa fai?

Il mio rivale si scaglia contro di me come un bue, ma sono pronto a contrastarlo: pianto i piedi sulla mia posizione e colpendo il suo scudo con la spalla cerco di bloccare la sua spinta. Sperando che il mio blocco lo colga di sorpresa, mi metto in posizione di attacco e tento il tutto per tutto. Aggiro velocemente il suo scudo come posso e cerco di colpirlo con un fendente obliquo.

Spoiler

Pianto i piedi sulla mia posizione: Uso una presa per "dimezzare il danno l'effetto dell'attacco" e non cadere a terra, mi restano due prese

Mi metto in posizione di attacco: non posso più usare le prese finché non ricomincio a difendermi

Cerco di colpirlo con un fendente obliquo: Hack and Slash, 2d6+FOR: 3+4+1 = 8

Danni: 1d6 + 1d4(arma magica) = 3+4 = 7

 

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Daleor, stregone uman, quartiere dei giardini

Le mie mani scorrono sulla pietra, quasi accarezzando le rune scolpite sulla superfice. 'Ora che è nelle mie mani non permetterò a nessuno di portarmela via!' la mia mente può solo immaginare quali poteri potrà concedermi la gemma, le voci nella mia testa continuano a sussurrare promesse di grandezza. Devo controllare ogni muscolo per celare ai presenti il vorticare nei miei pensieri.

I miei occhi incrociano quelli di Khalya, il suo sguardo è cupo, mi osserva e mi giudica. 'Lei non può comprendere! Dietro la sua scintillante armatura, dietro il suo valore in battaglia, dietro la sua incrollabile fede, si nasconde una grande paura: la paura dell'ignoto. Piuttosto che aprire la mente e cercare di scoprire la vera natura dell'universo, preferisce brandire una spada e uccidere tutto ciò che non può capire. La sua visione del mondo è binaria: divisa tra Bene e Male. Eppure è lei ad avere il controllo della situazione!' questi pensieri mi fanno ribollire il sangue 'Non posso cedere alla rabbia, devo trovare un modo per tenere la pietra'.

"Le rune accennano ad un certo Sigval, il Principe Oscuro ma non riesco a decifrare tutte le incisioni, ho bisogno di più tempo e dovrò sfogliare alcuni volumi della biblioteca dell'Accademia. Porterò la pietrà con me, per studiarla¹." esordisco risoluto, in attesa della reazione della Paladina e dell'elfo.

Spoiler

@Crees @Marco NdC @luisfromitaly scusate il ritardo, ma come dicevo ieri sera ho perso il post che integrava una versione più articolata dei deliri di Daleor :D.

¹. Io l'ho interpretato come uno Sfidare il Pericolo su Carisma salvo Ostacoli.

Pericolo: Perdere la pietra
Ostacolo: L'attenzione particolare di Khalya per le mie parole, inoltre la Paladina conosce la mia vera natura.
Carisma perchè cerco di convincerla con le parole, condividendo con lei parte della verità riguardo la pietra.

Tiro Ostacolo (di Khalya): 2d6+Legami (2) = 2d6+2 = 5+6+2 = 13 :(
Tiro: 2d6+Car-2(Ostacolare) = 2d6+2-2 = 4+6+2-2 = 10

Ovviamente io ho interpretato così la situazione, a @Crees l'ultima parola.

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Wilfrido Baax, druido elfo

 

La situazione è in stallo e potrei risolverla io molto semplicemente: un guizzo e la pietra sarebbe mia, tanto i due non se lo aspettano. Poi me ne libererei nel modo più appropriato.

<< Siete sicuro Magister? Vi ho appena salvato la vita e ora vi esponete ad un pericolo ancora più grande: quella pietra è malvagia e troppo pericolosa >> 

So che non mi ascolterà, ma non voglio fare altro perchè non voglio inimicarmelo. Peró la Paladina capirà che sono dalla sua parte.

A proposito, e se invece la rubasse lei?

Sono all’erta: mi guardo tutt’ intorno cercando la donna incappucciata.

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Shank, ladro umano

Tagliando la gola al mio nemico ho riscoperto una sensazione che non provavo oramai da molto tempo. 

Resto lì fermo, immobile, per qualche secondo contemplando la vittima e a tratti la mia mano bagnata di sangue. 

Questa sensazione,questo tepore.. Era tempo che non provavo ciò.. È da tempo che non pongo fino alla vita di qualcuno, da quando.... 

Il rumore di cianfrusaglie smosse nell'altra sala interrompe i miei pensieri. 

Ed ora pensiamo a te! 

Inebriato dalla sete di sangue, attraverso la porta che da sulla sala principale e mi dirigo verso l'altra porta con leggiadria cercando di non fare rumore. 

Avvicinandomi di soppiatto, noto una credenza antica la quale si regge in piedi oramai per miracolo e decido di utilizzarla come copertura. 

Nascondendomi dietro di essa noto che non potrebbe garantirmi una copertura completa dato che la sua età è direttamente proporzionale con il numero di buchi che possiede.

È tardi oramai per scegliere un altro nascondiglio, la vacca sta tornando indietro. 

Mi siedo a terra tenendo solo i glutei a contatto con il freddo pavimento, le gambe piegate verso il petto con i piedi distaccati da terra, la mano destra poggiata a terra ad aiutarmi a mantenere l'equilibrio mentre la sinistra tiene parte del mantello aderente al mobile per chiudere l'enorme buco che, altrimenti, darebbe sul mio viso. 

Esci fuori bestione! Vediamo se riesci a resistere di più del tuo amico. 

Spoiler

Sfidare pericolo (camminata solenziosa) 

3 4 + 2 = 9

Sfidare pericolo (nascondersi) 

3 3 + 2 = 8

Un 10 nemmeno a pagarlo🤨

P.s. La seconda mossa è un po' lunga però mi serviva a giustificare il mio sfidare il pericolo + DES 😂

 

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Il 16/4/2018 alle 16:12, Crees ha scritto:

khalya, Daleor e Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere dei Giardini, Ora del pasto serale.

Li senti, magister. Mille voci in una, sussurranti ti implorano, ti lusingano, ti promettono potere e grandezza. Immortalità. Esse si allungano come braccia di donna, cingendoti il collo, la mente ed il cuore. C'e' qualcosa di tremendamente familiare, come se il potere che ti e' stato gia' concesso, fosse un assaggio di quello che intravedi ora attraverso il gioiello. E la', oltre la soglia di questo mondo, in una oscurità pulsante e ricolma dell'energia entropica del Caos, vedi Sigvald, Il Principe Oscuro. La piu' giovane delle divinita' perniciose. Un colosso radioso e slanciato, la cui parte sinistra e' mascolina e l'altra di donna. Emanazione di un potere terribile e spaventoso da cui nessuno e' al sicuro. Perche' non si tratta di una grezza forza elementale che puo' essere evitata o affrontata con spada e scudo, ma e' la personificazione dei desideri e delle brame nascosti nell'anima. Quanti, nella capitale, inavvertitamente saranno scivolati nel suo tenero abbraccio, soccombendo ai peccati dell'autoindulgenza? Sicuramente molti, ma forse non la giovane donna davanti a te. Sembra cosi' retta, cosi' giusta e mentre quel pensiero ti travolge, portando il tuo sguardo ad incrociarsi con il suo, sei certo che lei abbia visto in te molto piu' di quello che tu riesci a vedere in lei. I tuoi occhi sono irrorati di sangue e la tua mano  si e' chiusa istintivamente sulla pietra rendendo cosi' palese come la tua naturale ricerca di potere finisca per controllarti.

Paladina, l'uomo davanti a te e' consumato dalla brama di potere, questo ti e' ancor piu' chiaro ora che lo vedi stringere le sue dita sul gioiello. Forse c'e' un modo di salvarlo e lui forse lo desidera, ma altre forze sono all'opera per trascinarlo nelle tenebre. La misericordia della tua signora vuole che lui non possa mentirti e questa e' una gran fortuna, ed e' mentre aspetti che lui parli, che il singolare elfo si avvicina a te rivelandoti un ennesimo collegamento su cui indagare ed infittendo la trama di ragnatele che purtroppo, sembra essere solo all'inizio. 

Willfrido, questi giovani umani giocano con poteri che non capiscono ed hai giustamente timore che essi potrebbero corromperli prima che se ne rendano conto. Forse non e' un caso che le vostre strade vi abbiano fatto incontrare. Che la seguace del magister ti abbia condotto li e che sia proprio un uomo in affari con quel Mellario, ad averti offerto un lavoro. La natura trova sempre un modo per proteggersi, anche attraverso i suoi servi piu' vicini, anche quelli che hanno abbandonato la via come te. Forse minacce piu' grosse di quelle che si sono rivelate a voi, tramano nell'ombra. 

 

Khalya, paladina di Yvet Lorne

‘Cosa sta facendo!?’, chiedo a me stessa quando Daleor allunga la mano sulla gemma.
Non era assolutamente mia intenzione che arrivasse nemmeno a sfiorarla.
Un flusso di adrenalina ed un terribile presentimento mi attraversano con ondate di brividi, mentre osservo le fiammelle dei suoi occhi, prima concupiscenti ma comunque chete, ora divampare, quasi facendo l’eco al rogo della magione che si staglia poco lontana.
‘Avanti… ridammela Daleor… non costringermi a farlo…’

I miei nervi sono tesi, pronti a scattare, mentre una goccia fredda scivola giù dalla fronte, aprendosi un varco sulla pelle affumicata.
Sembra che l’elfo dica qualcosa, forse su Mellario, ma è indistinto, lontano nel tempo e nello spazio, come se fosse al di fuori della nostra “bolla”.
Sono concentrata sul Magister.
Sulle sue dita più esattamente, che girano e rigirano un artefatto intoccabile, e alle cui malie nessuno resisterebbe.
Nessuno: né Daleor, né l’elfo, né io stessa, se gli dèi non mi facessero velo con la loro santità.

“Porterò la pietrà con me… per studiarla”: queste le parole che non avrei mai voluto sentire.
Il Principe Oscuro, Sigval, ormai lo aveva preso per mano, e lo stava trascinando con sé.
Una lacrima scivola giù, aprendosi un secondo varco sulla mia pelle affumicata, e la mia spada scatta dal fodero con un “ZAC!”, spietata come una tagliola per orsi.

 


Il Principe Oscuro, Sigval, ormai lo aveva preso per mano, e lo stava trascinando con sé”

Interpreto questo passaggio in senso lato e in senso più letterale (la mano è il punto di contatto tra la gemma e il Magister), per giustificare il gesto che segue.

---

la mia spada scatta dal fodero con un “ZAC!”, spietata come una tagliola per orsi”

Taglia e spacca, il cui tiro (FOR +1) lascio a @Knefröd, preceduto eventualmente da uno di Ostacolare.
L’intento è di amputare, con un colpo netto, la mano di Daleor (tanto poi gliela riattacco… beh, forse xD), sia per shockarlo e farlo tornare alla realtà, sia per “arginare il veleno” che dall’artefatto si sta insinuando nel suo corpo (per possederlo attraverso il contatto fisico, o almeno così lo immagina Khalya), sia per tenere strategicamente la gemma chiusa nel pugno, evitando dunque che schizzi chissà dove (soprattutto in direzione di Ren) con un altro tipo di colpo.

Comunque il danno l’ho tirato, e sarebbe di 11 se il colpo andasse a segno (7+).
10 +1 (spada lunga)

Nota per il GM: Aldilà della questione danno, che è comunque ingente (11), anche se il tiro fosse un 10+ non è automatico che stacchi la mano di Daleor (l’arma non ha il tag [devastante]).
Quindi al GM stabilire se sia plausibile che possa farlo comunque.
L’arma è una spada lunga, il polso del Magister non è corazzato, i danni sono 11, e dipende da come verrà narrato l’eventuale Ostacolare… da qui il “casino” con questa mossa, perché richiederebbe un ulteriore (anche breve) post di Knefröd.

---

Da qui è tutta narrazione condizionale.
Se la manovra andrà a buon segno, aggiungo:
“Mentre il Magister arretra con gli occhi stralunati, che fissano il moncherino ancora zampillante, metto il piede sulla sua mano mozza, quasi a rivendicarne la proprietà. Con la spada tesa per difendere il mio lo spazio, mi abbasso lentamente per recuperarla, e l’unica cosa che riesco a dire è: «Perdonami…»”

(Eventuale) Difendere:
1 +3 = 4;

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@willyrs

Caronte, Inverno, Ciclo quinto, giorno 10 - Forestern, confini nord dell'impero.

Come un onda contro uno scoglio inamovibile, il capotribu' s'infrange contro la tua difesa, che ne assorbe la carica, per poi sottrarsi abilmente, privando il guerriero barbaro dell'appoggio e lasciandolo fuori equilibrio. La tua lama disegna una riga profonda e vermiglia sul suo volto. Uno squarcio che distrugge un orecchio ed apre una fessura nella guancia, permettendoti di vedere l'interno della sua bocca, in un nuovo ed inquietantissimo sorriso. Il silenzio improvviso del popolo del nord ti rivela che nessuno piu' ti sottovaluta adesso. Lo stesso stregone appare concentrato su di te come non lo era poco fa. Il tuo avversario reagisce come un leone ferito, attaccando con piu' ferocia. La mano armata dell'ascia segue il corpo dell'uomo, che contorto per il fendente subito, si rigira contro di te. La lama della scure, alta verso il cielo, ricade verso di te, provando a prenderti sulla testa indifesa. Che cosa fai?

@Gizekh

Shank, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere Elfico, imbrunire

I tuoi passi sono velluto sul vecchio pavimento cigolante. Lo stesso pavimento che ti rivela l'arrivo dell'altro cacciatore. Le ombre ti sono amiche da tutta la vita ed anche in questa sera d'inverno esse ti celano alla vista, mentre nascosto alla meglio dietro il mobile mangiato dai tarli e dal tempo, osservi l'uomo uscire dalla stanza e sfilarti davanti, dirigendosi verso la sala dove il suo compagne giace in una pozza di sangue. Un grosso topo sfugge da qualche anfratto del muro, passando dai piedi del Cacciatore di streghe che lo calcia nella tua direzione. Il suo sguardo lo segue e presto incontrera' la tua figura rannicchiata. Che cosa fai?

Spoiler

Diciamo che secondo me non avevi realmente bisogno di fare un tiro per fare quello che hai fatto, ma per renderti le cose piu' interessanti... ;) 

 

@Knefröd @Marco NdC @luisfromitaly

khalya, Daleor e Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere dei Giardini, Ora del pasto serale

Lontano, oltre la grande desolazione del caos, fra picchi metallici, bufere elettriche e cicloni di cristalli di ghiaccio, un Dio sta sorridendo. 

La tua spada paladina saetta precisa tranciando di netto la mano del Magister, che si accascia sulle ginocchia, stringendo d'istinto il moncone con la mano sana e gettando un urlo di dolore. Esso attraversa l'aria come una lancia scagliata da un guerriero, ed il dolore e' suo quanto vostro, Khalya e Will. Lo sentite nell'orecchio e lo vedete con gli occhi. I pochi curiosi rimasti si dileguano rapidamente, lasciandovi da soli in strada, difronte all'edificio in fiamme. L'appendice mozzata giace a terra fra di voi. La pietra al suo interno brilla, come nutrita da quel gesto di forza, oppure dalla breve corruzione iniettata nel cuore dell'incantatore. Il suo potere erutta prosciugando la forza vitale rimasta nella mano staccata dal corpo, che avvizzisce. Mentre ti chini su di essa per raccogliere il gioiello, Khalya, un dolore lancinante ti trafigge le costole. Ren ha sfruttato il momento per scivolare silenziosa come solo un demone sa essere, ingannando i vostri sguardi attratti come falene da una luce e conficcando un stiletto affilato fra le trame dell'armatura, fino ad un polmone. Come un cane fedele ha difeso d'istinto il suo padrone, o forse lo ha fatto obbligata dagli inscindibili patti che la legano a te, Daleor. Qualunque sia la verita' essa mantiene salda la presa sull'impugnatura della lama che si trova nel corpo di Khalya e benche' il dolore t'impedisca di ragionare lucidamente, sai come questa situazione possa degenerare velocemente. Ma forse e' quello che vuoi. Quella schiava della luce ti ha privato di una mano e della pietra, e la pietra ti serve, ti serve il suo potere ed e' li ad un passo da te ancora al suolo. Tu lo avevi predetto, Druido. Il Caos e' manifesto, li nella capitale, per colpa della stoltezza degli uomini. Ora devi fare una scelta. Tu sai di quali poteri ed influenze e' capace un Magister, per questo lo hai aiutato prima, ma anche di quanto siano intransigenti e senza pieta' le forze armate del clero. Aiutare la Paladina potrebbe inimicarti l'incantatore, oltre al fatto che devi combattere con quella donna inumana e spaventosa. Ucciderla invece, oltre che relativamente piu' semplice e forse giusto, visto che lei non avrebbe esitato ad attaccarti se ti avesse incontrato per strada per le tue diversita', aumenterebbe il debito di Deleor nei tuoi confronti. Certo se la chiesa venisse a conoscenza di una atto del genere non avresti luogo sicuro in tutto l'impero. Ma chi potrebbe testimoniare? 

Che cosa fate?

Spoiler

D8 per la staffilettata, niente per il buon magister, gli lasciamo solo perdere la mano, se non va contro le regole.

 

 

 

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Caronte, Chierico Umano

Spoiler

Caronte, Inverno, Ciclo quinto, giorno 10 - Forestern, confini nord dell'impero.

Come un onda contro uno scoglio inamovibile, il capotribu' s'infrange contro la tua difesa, che ne assorbe la carica, per poi sottrarsi abilmente, privando il guerriero barbaro dell'appoggio e lasciandolo fuori equilibrio. La tua lama disegna una riga profonda e vermiglia sul suo volto. Uno squarcio che distrugge un orecchio ed apre una fessura nella guancia, permettendoti di vedere l'interno della sua bocca, in un nuovo ed inquietantissimo sorriso. Il silenzio improvviso del popolo del nord ti rivela che nessuno piu' ti sottovaluta adesso. Lo stesso stregone appare concentrato su di te come non lo era poco fa. Il tuo avversario reagisce come un leone ferito, attaccando con piu' ferocia. La mano armata dell'ascia segue il corpo dell'uomo, che contorto per il fendente subito, si rigira contro di te. La lama della scure, alta verso il cielo, ricade verso di te, provando a prenderti sulla testa indifesa. Che cosa fai?

Il duello contro Gaz al Dun si fa sempre più cruento: con la spada riesco a squarciargli parte del volto fino addirittura a vedere il suo malvagio sorriso attraverso la profonda ferita. Tutti sembrano stupiti della mia mossa, dandomi già per spacciato, e intorno al nostro combattimento si forma un silenzio che ha quasi del sacro.

Ma il mio avversario reagisce velocemente: mi mira con un colpo di ascia dall'alto verso il basso che tento di schivare buttandomi addosso al mio avversario, cercando di colpirlo con il pugno chiuso sull'elsa della spada proprio sulla ferita, cercando di ampliarla e magari di rompergli qualche dente sperando così di farlo arretrare per non soffocare nel suo stesso sangue.

Spoiler

Sfidare il pericolo+COS = 2+3= 5... DAI MA BASTA

Se decidi che riesco comunque a colpirlo... 1+5+1= 7

Danno: 1d6+1d4(arma magica) = 1+6= 7

 

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@willyrs

Caronte, Inverno, Ciclo quinto, giorno 10 - Forestern, confini nord dell'impero.

Gaz al Gun è il più forte della tribù per questo li guida e tu stai imparando duramente quanto questo sia vero. Tu avanzi, lui arretra una delle gambe, tutto per farti sfilare di lato. La sua ascia cade ed anche se non colpisce dove vuole, colpisce comunque. Essa si conficca nella spalla, frantumando l’osso e lacerando malamente la carne Se fosse stata più affilata ti avrebbe tranciato il braccio. Il tuo scudo cade, non riesci più a sorreggerlo. Il tuo colpo va comunque a segno in qualche modo. La faccia del barbaro è orribilmente aperta, come quella di un demone immondo, ma lui non si ferma, non sente dolore e cerca di calciarti il petto. Se ti prenderà finirai a terra. Stai veramente per giocarti il tutto per tutto chierico. 

Che cosa fai? 

Spoiler

Danni d10

 

 

 

 

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Caronte, Chierico Umano

Spoiler

Caronte, Inverno, Ciclo quinto, giorno 10 - Forestern, confini nord dell'impero.

Gaz al Gun è il più forte della tribù per questo li guida e tu stai imparando duramente quanto questo sia vero. Tu avanzi, lui arretra una delle gambe, tutto per farti sfilare di lato. La sua ascia cade ed anche se non colpisce dove vuole, colpisce comunque. Essa si conficca nella spalla, frantumando l’osso e lacerando malamente la carne Se fosse stata più affilata ti avrebbe tranciato il braccio. Il tuo scudo cade, non riesci più a sorreggerlo. Il tuo colpo va comunque a segno in qualche modo. La faccia del barbaro è orribilmente aperta, come quella di un demone immondo, ma lui non si ferma, non sente dolore e cerca di calciarti il petto. Se ti prenderà finirai a terra. Stai veramente per giocarti il tutto per tutto chierico. 

Che cosa fai? 

Il mio piano fallisce miseramente: il mio avversario arretra a sua volta interrompendo il suo attacco e la sua ascia cade prepotentemente sulla mia spalla, lacerandomi la carne e arrivando fino all'osso.

La mia vista inizia ad annebbiarsi.

Le mie ginocchia cedono.

Mi ritrovo faccia a terra, non sento più suoni, né odori, né il mio corpo a terra.

Ho solo le forze per sussurrare una parola in mezzo al fango dell'arena: Fenrir..

Spoiler

Danni subiti: 1d10 = 10 = 0 PF

ULTIMO RESPIRO AIUTO TI PREGO TI PREGO TI PREGO: 1+6 = 7

 

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Wilfrido Baax, druido elfo

 

Cupidigia. Violenza. Corruzione. Sangue.

Questa è la follia che la pietra si sta portando dietro..  e poi, questa dama, impossibile che io non l’abbia vista! 

Reagisco subito, non ho alcun dubbio su cosa debba fare. Chiudo gli occhi. 

Ho già la tua vista, Spirito del Giaguaro: ti chiedo di completare ora la tua Essenza Perfetta in me. 

Riapro gli occhi e sono nuovamente il più nobile dei felini della foresta: letale, veloce. Mi muovo in cerchio intorno alle due prede, e le fiuto: sangue, fuliggine.. che odore ha questa dama?* Lei di schiena, intenta forse intorno al pugnale. 

 

Spoiler

Ho già la tua vista.. = mutaforma: 

5+1+2SAG: 8  prendo due prese 

mosse: arrampicarsi, atterrare, demolizione del cranio.

il BBcode è a fine spoiler

————————————————————

che odore ha questa dama? * @Crees mi dirai che odore percepisco? 

————————————————————

Mi muovo in cerchio intorno alle due prede = sfidare il pericolo:come da accordo qua tiri tu per me.

La mia intenzione è di salvare la paladina rendendo inerme la dama col cappuccio. Non m’interessa ucciderla, per quello ci penseranno altri, ma renderla inerme : se possibile spenderei la presa per staccarle una gamba. 

 

 

 

BBCode:1 5

 

 

 

Modificato da luisfromitaly
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Daleor, stregone umano, quartiere dei giardini

Rimango allibito quando vedo Khalya estrarre la sua lunga spada dal fodero. In un istante il freddo acciaio penetra nelle mie carni, il taglio netto amputa la mano all'altezza del polso. Sangue sgorga copioso dal moncherino, il dolore mi acceca, l'aria della notte è come vetro rotto sulla superfice sanguinolenta della ferita.

Porto istintivamente il braccio vicino al mio corpo nell'estremo tentativo di proteggerlo da ulteriori danni. Il mio grido disperato rompe il silenzio del quartiere dei giardini, mentre le mie lacrime si uniscono agli schizzi di sangue sul volto.

Dentro di me si alternano rabbia, tristezza, paura e desiderio di vendetta. 'Maledetta, mi ha reso storpio! Maledetta! Mille volte maledetta'.

Osservo la mia mano rotolare a terra, la pietra ancora stretta tra le dita. Nel giro di pochi secondi l'arto avvizzisce consumata dalla gemma.

Mentre la Paladina cerca di recuperare la pietra un ombra scivola alle sue spalle, dai movimenti sinuosi capisco che si tratta di Ren.

Stringo i denti, nonostante il dolore il richiamo della gemma è ancora forte in me. 'È la mia unica occasione.' facendo appello a tutte le mie forze ignoro il dolore e scatto in direzione della pietra e tento di afferrarla con l'unica mano che mi rimane¹.

Spoiler

¹. Forse uno Sfidare il Pericolo salvo Ostacoli, ma non so se su COS o su DES (comunque il modificatore è lo stesso: +1). Inoltre ho questa mossa:

LA FORTUNA DEGLI SCIOCCHI
Quando subisci danno, prendi +1 a Sfidare il pericolo.

Io direi che si applica, ma sta a @Crees decidere se per subire danno si considera solamente perdere punti ferita.

Quindi: 2d6+1+(1)-(2)

Attendo con ansia il tiro :o.

 

Modificato da Knefröd
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Shank, ladro umano. 

Quando il topo viene calciato verso di me noto che il cacciatore sta per porre il suo sguardo sul mio corpo rannicchiato. 

Accidenti! Da questa posizione non ce la farei mai a saltargli addosso senza essere prima notato. 

Mi alzo da terra, seguito da un gemito ad indicare lo sforzo che stavo facendo in quel momento per rimettermi in piedi. 

«Aaaah... Alla fine mi hai trovato! Devo proprio dirti che a differenza del tuo amico sei stato più abile. 

Lui starà ancora cercandomi, mi sarà passato davanti una dozzina di volte e nemmeno per una volta ha pensato di guardarsi intorno.» 

Faccio spallucce come per sottolineare la mancanza di abilità del socio. 

«hehe.. Beh ovviamente, sono io quello astuto dei due» scoppia in una grassa risata pentre con la mano so regge il ventre. 

«Direi però che ora tu vieni con noi.. Abbiamo qualcosa che ti farà sicuramente piacere» mi sorride mentre colpisce con il lato piatto della spada la sua mano. 

«Beh, hai vinto. Direi che oramai non ci sono scappatoie per me.» annuisco e mi avvicino verso di lui cercando di fargli dare le spalle alla stanza dove giace il suo amico. 

«mi chiedo solo una cosa.. Come farai a portare sia me che il tuo amico?» gli rimando il sorriso con tanto di cenno con la testa verso la porta. 

La sua faccia diventa di colpo seria, come se la sua sicurezza fosse svanita con una frase. 

«Cos... Che cosa gli hai fatto?» 

«Ma niente, niente... È solo caduto ed ha battuto la testa... Guarda tu stesso» lo invito con la mano ad aprire la porta posta qualche passo dietro di lui. 

«Se gli hai torto anche solo un capello... Giuro che ti strozzo, maledetto!» 

«Hey, hey! L'ho solo imbavagliato e legato come un capretto... Non ricordo però se gli ho lasciato modo di respirare» faccio spallucce «chissà.» 

L'uomo fa lentamente qualche passo verso la porta mentre, nervosamente, torna a guardare nella mia posizione, pronto a difendersi qualora gli saltassi addosso. 

«Hank!?» grida l'uomo mentre apre la porta. 

Aperta la porta, rivolge subito il suo sguardo verso di me poi guarda nella stanza e poi di nuovo rivolge il suo sguardo teso verso di me come se si aspettasse una mia mossa. 

Per tutto il tempo sono rimasto fermo, immobile, ad osservarlo finché non arrivò il segnale. 

L'uomo aveva guardato velocemente nella stanza ed in più era concentrato su di me quindi ci ha messo un po' a metabolizzare quello che aveva visto. 

I suoi occhi si spalancano accentuando la sua espressione di paura e di orrore. 

Rapidamente rigira la testa verso il suo amico e spalanca la bocca. 

Il corpo dell'amico giace in una pozza di sangue, allargatasi rispetto a quando lasciai la stanza. 

Il corpo giace sul ventre, i piedi in direzione della porta,  mentre la testa del corpo è  innaturalmente rivolta all indietro e, in quel momento, l'espressione sorpresa del defunto fissava quella dell'amico, prossimo anch'esso alla morte. 

È il momento!! 

Con un rapido movimento, faccio due passi nella sua direzione mentre afferro due dei miei pugnali da sotto il mantello. 

Il primo lo afferro dalla punta e lo tiro nella sua direzione facendolo roteare in aria. 

Mentre il primo coltello è in aria e segue la traiettoria del nemico, passo quello che mi rimane alla mano destra e con uno scatto, mi precipito nella sua direzione per dargli il colpo di grazia. 

Sei mio!!! 

Spoiler

@Creeslo so però non avevo quasi mai tirato e mi pareva brutto😂

Raffica

4 5 + 2 = 11

Finalmente! 

Danni

7

Mi sembra non debba aggiungere nientr ai danni, giusto? 

Per la parte melee non so se devo tirare un taglia e spacca o uno sfidare il pericolo. In entrambi i casi non ci sono ancora addosso quindi aspetto tue direttive. 

 

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Spoiler
20 ore fa, Crees ha scritto:

khalya, Daleor e Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere dei Giardini, Ora del pasto serale

Lontano, oltre la grande desolazione del caos, fra picchi metallici, bufere elettriche e cicloni di cristalli di ghiaccio, un Dio sta sorridendo. 

La tua spada paladina saetta precisa tranciando di netto la mano del Magister, che si accascia sulle ginocchia, stringendo d'istinto il moncone con la mano sana e gettando un urlo di dolore. Esso attraversa l'aria come una lancia scagliata da un guerriero, ed il dolore e' suo quanto vostro, Khalya e Will. Lo sentite nell'orecchio e lo vedete con gli occhi. I pochi curiosi rimasti si dileguano rapidamente, lasciandovi da soli in strada, difronte all'edificio in fiamme. L'appendice mozzata giace a terra fra di voi. La pietra al suo interno brilla, come nutrita da quel gesto di forza, oppure dalla breve corruzione iniettata nel cuore dell'incantatore. Il suo potere erutta prosciugando la forza vitale rimasta nella mano staccata dal corpo, che avvizzisce. Mentre ti chini su di essa per raccogliere il gioiello, Khalya, un dolore lancinante ti trafigge le costole. Ren ha sfruttato il momento per scivolare silenziosa come solo un demone sa essere, ingannando i vostri sguardi attratti come falene da una luce e conficcando un stiletto affilato fra le trame dell'armatura, fino ad un polmone. Come un cane fedele ha difeso d'istinto il suo padrone, o forse lo ha fatto obbligata dagli inscindibili patti che la legano a te, Daleor. Qualunque sia la verita' essa mantiene salda la presa sull'impugnatura della lama che si trova nel corpo di Khalya e benche' il dolore t'impedisca di ragionare lucidamente, sai come questa situazione possa degenerare velocemente. Ma forse e' quello che vuoi. Quella schiava della luce ti ha privato di una mano e della pietra, e la pietra ti serve, ti serve il suo potere ed e' li ad un passo da te ancora al suolo. Tu lo avevi predetto, Druido. Il Caos e' manifesto, li nella capitale, per colpa della stoltezza degli uomini. Ora devi fare una scelta. Tu sai di quali poteri ed influenze e' capace un Magister, per questo lo hai aiutato prima, ma anche di quanto siano intransigenti e senza pieta' le forze armate del clero. Aiutare la Paladina potrebbe inimicarti l'incantatore, oltre al fatto che devi combattere con quella donna inumana e spaventosa. Ucciderla invece, oltre che relativamente piu' semplice e forse giusto, visto che lei non avrebbe esitato ad attaccarti se ti avesse incontrato per strada per le tue diversita', aumenterebbe il debito di Deleor nei tuoi confronti. Certo se la chiesa venisse a conoscenza di una atto del genere non avresti luogo sicuro in tutto l'impero. Ma chi potrebbe testimoniare? 

 

Khalya, paladina di Yvet Lorne

Mi strazio nel cercare il fiato per le parole. Boccheggiando cerco gli occhi di colei che mi ha trafitta, ma il mio non è uno sguardo di condanna.
«Sono felice che qualcuno protegga Daleor», le sorrido «ed anche se non l’hai capito, è quello che poc’anzi ho fatto anch’io…»
Non mi illudo di parlare al cuore nero di un demone, ma alla sua intelligenza sì.
«Ren, non mi importa del tuo attacco… ma ora Daleor va protetto solo da sé stesso. E se non vuoi che serva gli interessi di un altro padrone, dovrai aiutarmi a distruggere quella gemma.»

‘Già… distruggerla’
Il rimorso di non averlo fatto prima, è come subire un’altra staffilata.
Giorno dopo giorno il Caos guadagna sempre più terreno, manifestandosi imprevedibilmente qui o là.
Studiando quell’artefatto volevo finalmente conoscere un nemico sfuggente, sapere dove o in chi cercarlo, anziché continuare alla cieca.
E invece…

Vorrei avvertire l’elfo di non toccare la gemma, ma le parole mi si spezzano in gola quando lo vedo mutare forma.
O è il dolore a farmi vaneggiare?
No, è proprio lui che adesso ci accerchia con fare predatorio, nelle fattezze di un grosso felino.
Che intenzioni ha?
Con un balzo potrebbe essere su chiunque di noi, in qualsiasi momento…

La mia attenzione però si volge verso qualcosa di peggiore.
Il Magister, incancrenito nella sua sete di potere, ha già superato lo shock della mutilazione.
Sta per avventarsi di nuovo su quel maledetto artefatto.
Non deve succedere!

«Ren…», le sussurro con un filo di voce «devi prendere tu quella pietra. Ti prometto che difenderò sempre Sir Daleor, anche a costo della mia stessa vita
Mi accascio confidando nella sua velocità sovrumana, ma soprattutto nel suo immutabile arbitrio morale.
Se per l’eternità Ren non ha speranza di redenzione, non ne ha nemmeno di ulteriore corruzione. La sua natura di demone l’ha concepita già nella massima corruzione possibile per lei, e se ne dimostra solo una piccola parte, è solo perché costretta da qualche patto sovrannaturale.
Lei è l’unica che in questo momento può prendere la gemma, senza subirne il fascino.
 

 


Ti prometto che difenderò sempre Sir Daleor, anche a costo della mia stessa vita”

Parlamentare su Ren: 2 +6 +2(CAR) = 10;

In realtà non sono sicuro che la mia sia una manipolazione.
Da quanto ho capito, di per sé Ren già non vorrebbe che servigi di Daleor siano divisi con un altro padrone, magari con interessi non del tutto coincidenti.
Es.: il Magister a chi avrebbe dato il potere nel magazzino al porto? Ad Ansell? A Sigvald? Metà e metà?
Ma questo è un ragionamento mio, che potrebbe non  coincidere con la logica di Ren, quindi ho tirato per precauzione un Parlamentare.

---

1d8 danni per la staffilata = 3,
e scheda PG aggiornata

Modificato da Marco NdC
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@willyrs

Caronte, Inverno, Ciclo quinto, giorno 10 - Forestern, confini nord dell'impero

Era al tempo stesso il giorno precedente e secoli prima. Il giorno prima e secoli addietro. Perche' nel Reame del Caos, il tempo non scorre come nel mondo mortale, ma si interseca con esso in modi bizzarri e imperscrutabili, cosicche' il tempo come lo avevi conosciuto una volta ti sembra in quel luogo un concetto fuggevole e banale. Pioggia d'acqua putrida sale verso il cielo invece di cadere, formando fra le nuvole bianche e grigie strane pozze alcune ramate altre del color vermiglio del sangue appena versato. I tuoi piedi poggiano sull'erba corta e verde di una grande pianura sterminata, uno di quei paesaggi che puoi trovare solamente nell'estremo nord. Non sapresti dire da quanto sei li, testimone inconsapevole di qualcosa che potrebbe essere successo molto tempo prima oppure che dovra' ancora accadere. Un uomo in armatura combatte contro un grande demone alato, impugnando un martello riccamente intarsiato, mentre una cappa bianca sventola seguendo i venti magici provenienti dalla terra. Quell'uomo e' Fenrir Heldenhammer, lo sai, lo senti, eppure e' ben lontano dall'immagine sacra che hai studiato, pregato e servito. Un uomo mortale, che sanguina, che soffre, che perde e s'inginocchia. Prostrato davanti al suo avversario supplica per la sua vita. Il grande demone umanoide poggia la sua mano ricoperta di scaglie sulla fronte dell'uomo, che quando si rialza non e' piu' un uomo, ma un campione del Caos, un prescelto delle divinita' Oscure. Erano trascorsi secoli, oppure era davvero solo il giorno prima, ma ti e' stato permesso di vedere sotto il velo di uno dei piu' grandi inganni della Santa Chiesa. Senti l'occhio delle divinita' perniciose sulla tua testa. Esse sono divertite del tuo stupore, dalla tua incredulita'. Una di loro si fa avanti. Volti mutevoli brulicano sulla sua pelle, mentre ossa appuntite escono dal suo corpo. Una cupa e greve nube di energia entropica si muove attorno a lui come fumo liquido, formando disegni sconvolgenti e intricati. Egli e' Tchar, manipolare di destini, conosciuto come il Fluire Incarnato. I suoi piani sono inevitabilmente involuti, vasti e si sviluppano per infiniti eoni, inesplicabili e contraddittori per tutte le menti mortali. << Piccolo soldato, hai spirato lontano dalla Luce che hai servito e che ti ha cosi' profondamente mentito. Oh, io la capisco, voi gli servite e chi mai combatterebbe per lei se si sapesse che tutti i suoi campioni periscono a nord, senza santi ne ascensioni, ma solo martiri e convertiti. Ma tu sei fortunato, Radam figlio di Sergid. La tua vita mi diverte e voglio vederti ancora camminare su questo mondo, servi il tuo impero se e' quello che ancora vuoi e prega pure la Luce se ti piace il suo caldo tocco ed i suoi deboli doni. A me non importa quando strenuamente lotterai contro la nostra venuta o se deciderai di agevolarla demolendo i templi dei tuoi falsi Dei o rivelando la verita' ai tuoi fratelli d'arme. Ma ad un certo punto, tu saprai quando, dovrai uccidere per me, o altrimenti mi riprendero' quel labile soffio di vita che ti separa dai tuoi avi. Cosa ne dici? >>

La Luce che hai strenuamente servito si e' sempre mostrata a te con un aspetto fasullo, per nascondere la debolezza di un suo campione o per sfruttare un falso araldo per acquisire discepoli nella sua lotta contro le divinita' del Caos. Forse sei l'unico a saperlo, o forse le alte cariche dell'impero ne sono a conoscenza. Questo non cambia contro cosa lottino, le invasioni dei popoli del nord hanno sempre portato morte e distruzione, ma di certo potrebbe cambiare la tua opinione, soprattutto secondo i precetti che hai seguito per tutta la tua vita, di Giustizia e Verita'. Una menzogna a fin di bene e' comunque una menzogna, e la giustizia che insegui non e' detto che sia dal lato per cui hai sempre combattuto. Hai molto su cui riflettere, se deciderai di tornare alla vita. Che cosa fai?

 

@Gizekh

Shank, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere Elfico, imbrunire

Le tue bugie si sono rivelate migliori di quelle con cui hai tentato di ingannare la prima volta che ci hai provato. Esse forse trovano terreno fertile nella situazione tesa, o forse sfruttano la baldanza e allo stesso tempo la paura del Cacciatore, fatto sta che egli viene sorpreso dal tuo pugnale, che gli si conficca dritto per dritto nella gola. Muore velocemente ma dolorosamente, soffocando nel suo sangue. Forse quello che si dice per le strade di te e' vero. Sei un assassino pericoloso. I corpi dei tuoi inseguitori sono ancora caldi e tu hai un po di tempo per decidere cosa fare. Continuare a seguire la strada dell'ormai famigerato Lonne, oppure dirigerti alla taverna dove il tuo contatto nelle guardie portuali solitamente passa le serate, per vedere di portarti avanti con la richiesta del Marchese. Che cosa fai?

Spoiler

Diciamo che qui ci stava uno sfidare il pericolo per ingannarlo, ma non volevo tirare troppo per le lunghe questo scontro. Ricordatelo per la prossima volta. Se poi non serve non te lo considero.

 

@Knefröd @Marco NdC @luisfromitaly

khalya, Daleor e Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere dei Giardini, Ora del pasto serale

Un sorriso incomprensibile si palesa sul volto del demone che estrae lo stiletto dal tuo corpo Khalya, mentre ti continua a stringere a se per sussurrarti qualcosa all'orecchio, prima di lasciarti cadere sulle tue ginocchia. << Se lo giuri io ti credo e potrai vivere per rispettare il tuo giuramento, ma sei cosi' ingenua. Chi credi abbia dato i poteri ad Ansell quando non era altro che un uomo? >> . La verita' ti gela mentre ti afflosci ed i tuoi occhi incrociano quelli pazzi e sofferenti del Magister che con sforzo allunga l'unica mano che gli resta per raccogliere il gioiello. Quando lo stringi Daleor senti il suo potere fluire dentro di te. Esso e' puro e cristallino, e' verita'. Sai che avrai bisogno di tempo per capirlo ed utilizzarlo ed ora piu' di prima sei consapevole di quanto potere aveva accumulato il Marchese e sei dubbioso sul fatto che si sia fatto decapitare cosi' facilmente. Il tuo ponderare e' comunque fallace e soffre della tua mutilazione che sanguina sul terreno. Se non blocchi il sangue la tua vita si concludera' ben prima che tu ottenga quello che vuoi. Intanto tu, Druido, osservi con i tuoi occhi animali la figura demoniaca che si volta verso di te con aria di sfida per un attimo, prima di darti nuovamente le spalle per aiutare Daleor. Avresti voglia di saltarle addosso, ma sai che non serve. Essa ha lasciato la paladina che come il magister e' prostrata a terra dalla ferita, e non e' quindi piu' una reale minaccia, non al momento almeno. Il suo odore e' simile a quello mortale, ma avverti anche qualcos'altro, qualcosa di piu' selvaggio che non riesci ad identificare. Che cosa fate?

Spoiler

@Marco NdC Allora ho considerato il tuo parlamentare in relazione che promettendo " di proteggere Daleor" Ren decide di smettere di attaccarti perche' le saresti di fatto utile, mentre riguardo il raccogliere la pietra, lei ti ignora, visto che come ti ha confermato, non ci sono contrasti ma solo gerarchie. Ed e' quindi nell'interesse anche di Ansell che Daleor acquisti maggior potere, potere che proviene comunque dalle divinita' perniciose. Dimmi pure il tuo pensiero, visto che non sarebbe la prima volta che la mia interpretazione delle vicissitudini e quello che tu dovresti ottenere per il tiro del dado non corrisponde allo spirito di DW.

@Knefröd niente sfidare il pericolo, perche' non c'e ostacolo. Ovviamente le ferite pesano, e si riflettono in una mossa morbida, ferma il sangue. ( Sto lavorando su una mossa specifica per te, riguardo le situazioni in cui dovrai prendere delle scelte, relative ai tuoi morbosi desideri di potere)

@luisfromitaly niente tiro per te, visto che hai specificato che non intendevi attaccarla se lasciava la paladina, altrimenti avrei portato avanti la tua azione con il relativo lancio del dado. Sto uscendo, non appena torno a casa ragiono un attimo su quale caratteristica ti rimane nuovamente per la tua trasformazione ( tira il dado) in presenza dell'Arvill.

 

 

 

 

 

 

 

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Caronte, chierico umano

La visione spettrale di Fenrir che rinasce come campione del Caos mi lascia nel cuore un vuoto che forse resterà per sempre incolmabile: io ho da sempre pregato questo essere? Oppure era la luce che mi rispondeva come entità a sè stante? Come farò d'ora in poi a richiedere l'aiuto di chi mi ha da sempre mentito e illuso?

T'Char mi offre un patto, mentre ancora sono scosso dalla visione appena conclusa e sento una lacrima calda scorrermi lungo la guancia.

Tutto questo era necessario, o Luce? Non avremmo comunque combattuto al tuo fianco pur sapendo che la nostra lotta era senza speranza? Forse la luce non crede a sufficienza nel cuore degli uomini. Forse quindi io non dovrei più credere nella forza della luce?

Senza quasi rendermene conto, mi ritrovo nuovamente in ginocchio e in lacrime, davanti al Fluire Incarnato che attende con impazienza la mia decisione, mentre una sfilza di divinità malevole e indistinguibili mi osserva come un cucciolo curioso intento ad esplorare per la prima volta il mondo.

Raduno le mie forze per rialzarmi in piedi e rispondere al Manipolatore di Destini. «E' così crogiolante osservare una vita distrutta? Uriah, Arthen, Yvet.. Anche loro sono caduti? E se è così perché la luce ha ancora la forza di resistere al caos?»

Continuo ad osservare attonito quell'essere spigoloso, e che mi risponda o meno io ho già preso la mia decisione. Quella di T'Char è una proposta, non un obbligo. Non posso passare all'altra vita senza scoprire a fondo la verità di tutto questo e non posso continuare a pregare un falso dio. So che dentro di me continuerò a seguire la Giustizia e la Verità e non ho paura di rifiutarmi di rispettare il patto se penserò che sia un'azione sbagliata, morendo.

Ma come posso ancora parlare di verità in nome di Fenrir? Parlare della sua giustizia? D'ora in poi, sarà la MIA verità. La MIA giustizia. E se scoprirò che la Luce è una flebile fiammella destinata a ingannare l'umanità per l'utopistica idea di non spegnersi, forse la strada migliore è quella di smorzarla del tutto.

«T'Char. Manipolatore di Destini. Fluire Incarnato. Sei tu il mio nuovo dio?»

Spoiler

@Crees Ho deciso di assecondare T'Char e al massimo rifiutare il patto quando mi si presenterà l'occasione di onorarlo, tuttavia non ho intenzione di continuare ad adorare Fenrir. Decidi tu che cosa mi succede a livello di classe, se vuoi farmi cambiare dio oppure farmi cambiare proprio classe oppure cambiare i domini dei miracoli.. mi affido a te! Se vuoi accordarti su qualcosa ci sentiamo sul topic di gestione!

 

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Daleor, stegone umano, quartiere dei giardini

Devo sforzarmi per non vomitare davanti allo spettacolo di carne sanguinolenta all'estremità del mio braccio, dove fino a pochi istanti fa sorgeva la mia mano. "Vendicherò il tuo affronto donna! È una promessa! Il tuo ordine, l'impero, morirete tutti!" grido prima di voltarmi di scatto e fuggire¹. Lascio scivolare la pietra nella tasca della cappa da Magister.

Con l'unica mano rimasta strappo una circonferenza di tessuto dalla larga manica della veste, la avvolgo intorno al braccio monco dopo di che giro nuovamente la fascia in modo da avere due cerchi più piccoli separati da un incrocio, faccio passare il braccio mutilato all'interno della seconda circonferenza. Ripeto gli stessi gesti fino a quando la lunghezza della stoffa me lo permette, nel tentativo di creare una fasciatura in grado di bloccare l'emorragia².

Spoiler

¹. Forse Sfidare il Pericolo su DES, lascio a te @Crees il tiro in base alle azioni di Khalya: 2d6+1+(1 Fortuna degli Sciocchi).

². Non sono sicuro che si capisca dalla descrizione, l'azione è simile a quando si prova ad avvolgere un elastico intorno ad un dito. Anche qui credo Sfidare il Pericolo su DES, non so se posso applicare Fortuna degli Sciocchi: 2d6+1+(1) = 1+3+1+(1) -> Fallimento

 

Modificato da Knefröd
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