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[TdS] I Figli della Lupa


Beppe63

Messaggio consigliato


2 ore fa, Brenno ha scritto:

Ragazzi, dovrei prendere il personaggio che era di The Machine, ho riletto TUTTO il TdG fino circa a pagina 15, dopo il combattimento con i ragni-lupo sul ponte. Per velocizzare, chi ha buon cuore per farmi un bel riassuntone di quello che mi manca? Cioè della seconda metà dei post? 😅

Cavolo mi ero dimenticato!!!! 😄  😄  😄

Dunque dopo l'incontro con i Ragni-Lupo la mezzorca si rivela essere solo un'apparizione o qualcosa di simile ed al suo posto si palesa una figura eterea che dice di essere la dea Luthic. L'aspetto è quello, Egut, sua sacerdotessa ne è convinta, mentre altri del gruppo nutrono dubbi.

La dea dice con fare diretto e dispregiativo che l'oggetto che hanno trovato, quello all'interno del cilindro argentato, non va dato alla regina Nesea perché quell'oggetto è una parte di un artefatto molto potente che in mano della Regina verrà usato per aiutare un potente essere chiamato la Regina del Caos a liberare il suo servo e sposo per riprendere una guerra interrotta millenni fa... l'oggetto ricostruito più un rito che causerà il sacrificio di tutti gli abitanti di Hillmound libererà la potente creatura. Inoltre la dea vi dice di ritrovare voi stessi tutti i pezzi dell'artefatto ed una volta completato usarlo per uccidere prima Nesea e poi La Regina del Caos stessa.

Sparita l'apparizione tra i componenti degli Spacca-Teschi nasce una discussione su cosa fare ed inizialmente proseguono il viaggio verso Hillmound, ma sul percorso incontrano Sieg, un membro esterno degli Spacca-Teschi che ha fatto qualche missione con gl'altri sei membri del gruppo d'élite, che è stato mandato dal Comandante degli Spacca-Teschi, Dragak Tov, che ha avuto una visione della dea Luthic circa lo stessa cosa, ed anche quest'umano che porta il messaggio dice a sua volta da aver avuto la stessa visione.

A questo punto decidono di vedere il contenuto del cilindro (il cilindro è di colore argento o proprio d'argento, è lungo circa una spanna della mano di un mezzorco e non sembra particolarmente pesante. Alle estremità, leggermente bombate come fossero dei tappi, ci sono in rilievo delle decorazioni floreali o simili, mentre sul tubo centrale ci sono delle incisioni che sembrano una scritta del tutto incomprensibile ed aliena. Una delle due estremità pare possa essere stappata per accedere all'eventuale contenuto) che si rivela essere una specie di asta lunga poco meno del cilindro. Una estremità dell’oggetto è di metallo lavorato e termina con una punta non affilata, ma tondeggiante, mentre l’altra parte è nera e lucida come l’ossidiana e sembra fatta di un materiale diverso dal metallo. Guardando con attenzione la sezione dell’estremità nera si notano un insieme di sfaccettature geometriche molto complesse con sporgenze e depressioni che danno l'idea che sia possibile attaccare qualcosa, ma non c’è alcuna filettatura o punto di aggancio. Tenendo l'oggetto in mano si sente al tatto qualcosa di fisico, ma non dà né la sensazione che sia leggero né la sensazione che sia pesante.

Dopo ciò e su spunto di Gork il gruppo decide di andare verso sud nella speranza di prendere contropiede gli eventuali scagnozzi che Nesea sguinzaglierà sulle loro tracce. La sua idea è arrivare in una città di nome Surkh e da li muoversi via acqua con l'intento di arrivare fino a Candlekeep dove raccogliere informazioni sull'oggetto che hanno trovato e dipanare un po' di dubbi che attanagliano la maggior parte degli Spacca-Teschi.

Quindi si dirigono verso l’estremità sud del Lago Impresk dove, dopo tre giorni di viaggio solo di notte a marcia forzata, non molto prima che questi si trasformi nel Fiume Shalane che a sua volta si getta nella Grande Erosione, il più grosso lago d’acqua dolce del Golfo di Vilhon, sorge la cittadina di Carradoon.

Per sicurezza e per non dare nell'occhio solo i due umani del gruppo, Sieg e Shari, entrano in città per acquistare provviste per proseguire il viaggio. Qui Sieg sente parlare di un mago-eremita che vive in una torre non molto lontano dalla cittadina in direzione sud-ovest verso le pendici delle Montagne Innevate, tale Belisarius. In qualche modo riesce a convincere gl'altri a provare ad andarlo a trovare per scoprire qualcosa sui tatuaggi che portano e che sono stati imposti loro da Nesea e magari anche sul cilindro.

Ma la forte ritrosia verso la magia di alcuni Spacca-Teschi ed il fatto che qualcuno abbia, volontariamente o involontariamente, fatto riferimento al cilindro ed al suo contenuto fa saltare tutto ed il gruppo ritorna sui suoi passi tornando a dirigersi verso est (a quanto pare questo Belisarius oltre a comunicare attraverso la mente in qualche modo poteva leggere nella mente, almeno così hanno supposto in molti).

Da qui il gruppo procede seguendo la pista che va verso sud-est fiancheggiando il Fiume Shalane che collega il Lago Impresk con il Lago Shalane situato nella Baronia di Shalanar ed arriva alla città di confine Avery che attraversano velocemente e senza intoppi oltrepassando il fiume attraverso il Ponte Impresk posto sulla Strada del Tethyr.

Durante il viaggio verso la tappa successiva trovano abbarbicata su un albero una giovane ragazza mentre sta per essere attaccata da un puma di montagna. Fatto fuggire il puma e salvata la ragazza vengono a scoprire che lei è Katernin Bersk, una giovane promessa sposa di Lheshayl in viaggio su una carrozza scortata da alcune guardie e guidata da suo zio Ivor, che si stava dirigendo verso Riatavin per conoscere il suo futuro marito. Purtroppo la carovana è stata assalita da un gruppo di banditi mentre viaggiavano lungo la Strada del Tethyr e, dopo aver ucciso tutti, lei è stata portata via dai briganti, che volevano usarla per chiedere un riscatto. Nel frattempo però è stata sottoposta a cose inenarrabili. Nel tardo pomeriggio approfittando del fatto che i banditi, dopo essersi sfogati con lei si erano ubriacati, lei è riuscita a scappare dal loro accampamento, ma poi durante la fuga si è imbattuta nel felino e per sfuggirgli si è arrampicata sull'albero.

Egut sostiene con forza che questo è un segnale inviato dalla dea Luthic e che devono riportare la ragazza a casa. In realtà è il fatto che Lheshayl sia lungo la strada e che ci sia la possibilità di avere una ricompensa a convincere della cosa gl'altri Spacca-Teschi, più che la teoria di Egut.

Arrivati a Lheshayl il gruppo si dirige alla casa della ragazza dove conoscono il padre, Kosef Bersk, e dopo un iniziale accoglienza piuttosto fredda vengono poi ospitati per un frugale pranzo e viene data loro l'agognata ricompensa (120 mo). Sempre dall'uomo si fanno indicare una locanda dove fermarsi per la notte, viene scelto il Ladro Ubriaco che è più economico e che poi scoprono essere condotto da una mezzorca di nome Dardna non molto loquace, e scoprono che la torre nella piazza centrale della città è la Torre Dotta condotta e custodita da seguaci di Oghma e che funge anche da biblioteca della città. Purtroppo questi seguaci di Oghma sono piuttosto restii ad accettare persone all'interno della torre e Gork chiede se Bersk può aiutarli in questo senso. L'uomo non promette nulla ma vedrà cosa può fare.

A questo punto gli Spacca-Teschi vanno in locanda dove passano il resto della giornata e della nottata e la mattina successiva ricevono un messo di Bersk. (qui ti riporto i miei tre ultimi post in lista così sei pari).

La mattina scendono presto nella sala e viene servito loro del prosciutto, un formaggio dal sapore e odore pungente, dello yogurt di capra e delle pere. Mentre stanno facendo colazione un giovane entra nel locale. Indossa abiti da servitore e non avrà più di venti primavere. Dopo essersi guardato in giro si dirige verso gli Spacca-Teschi. Il passo è un po' indeciso e l'espressione sul volto non è molto convinta, ma una volta arrivato vicino si schiarisce la gola e con voce leggermente incerta dice "Mi manda padron Bersk. Mi ha detto di consegnarvi questa e di presentarvi a metà mattinata davanti alla Torre Dotta e di consegnarla alle guardie davanti all’ingresso." Nel dire ciò appoggia un rotolo di pergamena chiusa con un sigillo di ceralacca sul tavolo dove stanno mangiando e senza aggiungere altro si volta e se ne va come se non vedesse l'ora di farlo.

Gork afferra la piccola pergamena e la mette via. Gli Spacca-Teschi finiscono la colazione e quando è l'ora escono dalla locanda per dirigersi verso la Torre Dotta. Un sole caldo picchia sopra le loro teste preannunciando anche oggi una giornata afosa. Nonostante ciò le strade di Lheshayl sono già brulicanti di persone e quando arrivano alla piazza il mercato è in piena attività con i rumori e gli odori tipici della vendita all'aperto.

Le solite due guardie li seguono fin dalla locanda, mostrandosi palesemente, mentre per le strade continuano ad attrarre sguardi curiosi, impauriti o infastiditi. Superata la cerchia delle bancarelle i sette si avvicinano alle due guardie davanti all'ingresso della grossa torre esagonale. Sui loro tabarri campeggia l'emblema di una pergamena srotolata e senza scritte, il simbolo di Oghma.

Le due guardie bloccano l'ingresso agli Spacca-Teschi, ma Gork porge loro la pergamena ed uno dei due rompe il sigillo di ceralacca e ne legge il contenuto "Bene, siete attesi." dice con un tono di voce neutro che non denota alcuna emozione evidente, restituisce la pergamena al mezzorco dicendogli di consegnarla all'usciere e vi fanno entrare.

Oltrepassata la grossa porta di ingresso il gruppo si trova in un ampio atrio circolare da cui partono tre porte chiuse e davanti ad ognuna di esse c'è una guardia. Sulla loro destra c'è una bella e ampia scrivania dove è seduto un funzionario con ai lati altre due guardie. Alle sue spalle c'è un grosso armadio chiuso. L'uomo fa cenno ai sette di avvicinarsi e porge la mano. Gork gli consegna la pergamena e l'uomo con un tono di voce acido e leggermente fastidioso dice "Intanto che faccio preparare una stanza per l'incontro con il Fiero Sapiente Grim Amblecrown, vi chiedo di consegnare tutte le armi ed il vostro equipaggiamento che verrà conservato qui e vi verrà restituito quando ve ne andrete fra una candela esatta."

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Solo per @luisfromitaly aka Zevanur:

Spoiler

Passiamo di qua per questo cose, è inutile intasare il thread di gioco.

Scusa, ma se avesse visto “gruppi di o/m-orchi in città ” passati per la sua locanda sospetti come lo siete voi l'avrebbe detto, ma non l'ha detto. Se invece la tua domanda era in generale qualsiasi orco o mezzorco ti ha risposto anche in questo caso "Se si tratta di un mezzorco o due o di una famiglia di mezzorchi..." è vero non sono mai risposte dirette o complete, ma possono far dedurre alcune informazioni. 😉

 

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azz, ho sbagliato thread! 

 

@Brenno

eccomi, ovviamente l’ho scritto e per rispondere subito a beppe sono riuscito a cancellare tutto il riassunto... datemi un fucile! 😫

allora,

dopo l’incontro con i ragnolupi tiriamo giù dall’albero, intrappolata, la mezz’orca... che peró si “trasforma” in un’apparizione di un’orchessa dotata di poteri magici.

Alcuni di noi la reputano la Dea Luthic, altri una maga che ci sta ingannando: ad ogni modo costei ha un atteggiamento sdegnoso nei nostri riguardi e ci chiede di non restituire il Cilindro Magico alla Strega Nesea, Regina di Hillmound, perchè quest’ultima se ne servirebbe per il suo piano segreto di riportare in vita la Dea del Caos ( Tiamat? la mia teogonia dei FR si ferma qua ). La presunta dea/maga svanisce guarendoci completamente , ma lasciandoci piuttosto confusi.

Gork, che è il Sergente del corpo militare gli Spacca Teschi, decide di provare a informare l’ufficiale superiore ( Grakav Tor..? qualcosa del genere ) di quanto appreso in quest’incontro prima di decidere se tradire la Regina Nesea o no. 

Ma ecco che sulla strada incontriamo un viaggiatore solitario: dice di esser stato mandato da Grakar Tov in persona, ed è uno sciamano/mago/stregone di nome Sieg. Ci racconta che il comandante stesso ha avuto un visione della dea Luthic in cui gli chiedeva di assolutamente non consegnare il cilindro alla Strega Nesea ( che vorrebbe tradire tutti i suoi sudditi di Hillmound sacrificandoli per riportare in vita la dea del Caos ), ma di cercare le altre parti del misterioso e potentissimo oggetto magico.

Come esperto di arti arcane Sieg si adopera subito per investigare sul misterioso cilindro, ma non ne ricava molte informazioni precise, se non che siamo “osservati” da qualcosa/ qualcuno.

Abbiamo quindi tradito Nesea ( decidendo di non consegnare il cilindro), e siamo partiti con il piano di fare un lunghissimo viaggio fino alla città di X ( Candledeep? non ricordo, è sulla Costa della Spada ), perchè questa città è considerata la città del sapere, rinomata per le sue immense biblioteche ecc ecc dove forse potremmo avere informazioni su questo misterioso oggetto.

Viaggiamo come clandestini e la prima tappa ci porta a Carradoon: vi entrano solo i due pg umani ( Sieg e Shari ) per rifornire il gruppo delle razioni sufficienti per il viaggio successivo. Là Sieg viene a conoscenza dell’esistenza del mago Belisarius specializzato in oggetti magici e che vive non distante dalla città in una torre nelle Montagne Innevate

Decidiamo di andarci per provare a risolvere i nostri dubbi sul cilindro magico e per chiedergli di rimuovere i tatuaggi magici che la Regina ci ha impresso alla nascita  ( sospettiamo che siano un collegamento magico con lei ).

L’incontro si risolve in un nulla di fatto poiché nel gruppo esplodono delle tensioni che erano già più o meno latenti, date da numerosi fraintendimenti ( dovuti in parte alle personalità dei nostri pg e in a parte anche alla diffidenza e ai pregiudizi tra razze diverse ). 

Accade infatti che il Mago sappia comunicare con la mente e legga nelle nostre menti i ricordi/pensieri del cilindro prim’ancora che Gork abbia deciso di parlargliene. Quando il Mago ci chiede informazioni sul cilindro, Egut scoppia con una “caccia alle streghe” sul chi sia stato a tradire ( ho esagerato la cosa, perchè sto riscrivendo un po’ di getto .. ) e Gork si scaglia contro lo sciamano Sieg chiamandolo traditore... ( rimando a fine riassunto questo scontro tra i nostri pg  @Brenno )

Insomma, data l’intensa zuffa verbale e la mancanza di fiducia tra di noi, Gork decide di lasciare subito la torre rinunciando all’aiuto del Mago con l’idea di continuare il nostro viaggio verso la città di Surk: da là continueremo forse per mare/fiume/lago fino a quella famosa Città del Sapere di cui ora non ricordo il nome.

Nel viaggio salviamo dall’assalto di un felino affamato una giovine fanciulla dispersa nei boshi: era partita da casa come la promessa sposa illibata, figlia di un alto cittadino della citta di Shelayl ( ...dove siamo ora insomma ) , ma un gruppo di rozzi banditi ha depredato tutto la sua dote per il matrimonio nonché il suo giuovine corpicino per poi abbandonarla nei boschi.

La riportiamo sana ( si fa per dire, è sconvolta ) e salva fino alla sua città. 

Là ci dividiamo: Gork dà a Zevanur ( il mio pg ranger ) il compito di ottenere informazioni su eventuali mezzi orchi che ci danno la caccia, e gli altri proseguono per la casa del padre della ragazza. È ricco e potente ( non so cosa sia successo esattamente in quella casa, la narrazione era in spoiler ) e ci fornisce molti aenar ( monete d’oro ) di ricompensa nonchè una lettera di raccomandazione per entrare nella Torre Dotta.

La Torre Dotta si trova proprio nella piazza principale di questa città ed è la sede di un ordine religioso dedicato al culto di un dio della conoscenza ... insomma, pensiamo che là dentro potremo  trovare maggiori informazioni sul cilindro che abbiamo recuperato....

 

 

... in quella famigerata zuffa si era creata una spaccatura, che forse ora è sanata, forse no... si vedrà insomma. 

Da un lato avevamo Sieg umano sciamano/mago, Egut la chierica del gruppo che ha preso le sue difese sin dall’inizio rischiando di prendere essa stessa degli sganassoni dal boss Gork, e Shari, l’altro pg umano, una donna.. mi sembre sia una guerriera ( non ricordo )

Dall’altro Gork, il Sergente, e più o meno tutti gli altri. Devo aggiungere che il mio pg Zevanur in questa discussione si era incacchieto con Egut perchè non condivideva il suo appoggio totale senza se e senza ma al nuovo aggiunto del gruppo, e non condivideva nemmeno l’idea di lei che gli SpaccaTeschi non fossero più  un’unitá militare senza un capo,  ma un clan famigliare.

due righe sui pg:

Gork, the boss , concede una certa democrazia per le decisioni del gruppo. Mi sembra sia ateo.

Egut, chierico, si considera mamma orca/orchessa ( non so quale sia giusta ) di tutti noi

Sieg, stregone umano, si sente( si sentiva ? ) escluso dal gruppo ma non per questo ha moderato la lingua: è sempre pronto a sostenere e a ribadire le sue idee anche se in contrasto con l’idea dei più

Roik, ladro, piuttosto solitario si distingue per le sua satira tagliente . Mi sembra sia ateo.

Shari: umana guerriera, da molto nel gruppo degli Spaccateschi. Ben accetta, anche se forse debba ancora scontare la sua diversitá.

Zevanur: il mio ranger è molto legato alla vita marziale ( chiama Gork sempre “capo” ) ed è altresì molto religioso. Se puó preferisce rimanere da solo. 

 

ps: spero non ci siano troppi errori.. ho le dita distrutte.

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@Beppe63

Spoiler

scusa, troppe notifiche ed ho invertito i thread .. ho dovuto pure riscrivere tutto il riassunto che avevo fatto per Brenno. 

comunque, a questo punto mi dici che cosa Zevanur abbia capito? io mi sono perso tra il detto e il non detto. 

zevanur puó dedurre  che non sono stato visti m-orchi armati in città?

 

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@Beppe63 

Spoiler

 

cosa sa Sieg sul culto di Oghma (religione +3), nello specifico sul loro rapporto con informazioni e segreti e sul loro impicciarsi negli affari del mondo (in sostanza per capire quanto sia possibile fidarsi nel nominare il cilindro).

Ed anche: rune e simboli sui corpetti dei  due giovani hanno qualche significato? (Arcana +3)

 

 

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Solo per @Khitan aka Sieg:

Spoiler

Sieg sa che è un culto dedito alla conoscenza, alle invenzioni e all'ispirazione. Tra le sue fila ci sono diversi bardi olre che saggi, studiosi e maghi. Di solito sono per la diffusione della conoscenza e per la diffusione delle idee e dell'inventiva. Inoltre sono fautori della verità e cercano di smascherare le falsità. Questo come dogma generale, ma ogni membro o cellula può avere le sue peculiarità.

Secondo Sieg le rune ed i simboli sono semplicemente dei ricami e comunque lui non li conosce.

 

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34 minuti fa, luisfromitaly ha scritto:

il mio pg sa qualcosa sull’allineamento del dio Oghma? è neutrale , legale..? 

Questa è una risposta che sinceramente è difficile da dare in senso stretto e riferito all'allineamento. Per favore non guardate all'allineamento come ad una camicia di forza, ma solo come un'indicazione generica sull'indole di una persona/creatura. Grazie al cielo in 5e l'allineamento è stato messo più in secondo piano rispetto alle edizioni precedenti. 🙂

Comunque un credo/religione/associazione che promuove la conoscenza ed il sapere si può definire neutrale, ma tra le sue fila si può trovare praticamente di tutto.

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Scusate ma non mi è chiaro un passaggio:

@luisfromitaly aka Zevanur dice in Daraktan:

<<Capo, non potrei scommettere su ogni praticante di questa culto, ma  il mio istinto mi dice che questo sapiente è un uomo leale. Dato che prima o poi dovremo affidarci a qualcuno... stavamo per farlo con quel mago, ma perchè non con costui?>>

@Pyros88 aka Gork risponde in Daraktan:

"Può darsi, ci stavo riflettendo anche io. Al momento però pensavo di parlargli dei nostri tatuaggi e se sappia capire quali effetti abbiano e come rimuoverli." dico in orchesco alla devota di Luthic.

@Pippomaster92 aka Egut pensa:

Mi fa piacere che Gork tenga in considerazione la mia opinione, e annuisco in segno di assenso. Sono ancora scombussolata dalla dimostrazione di magia del Sapiente.

 

Perchè sulla riflessione di Zevanur, Gork parla/risponde ad Egut? A quale opinione fa riferimento Egut? Quando l'ha espressa?

Scusate ma mi serve per capire esattamente questo passaggio perchè non vorrei che mi è scappato qualcosa. 🙂

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12 minuti fa, Beppe63 ha scritto:

Scusate ma non mi è chiaro un passaggio:

@luisfromitaly aka Zevanur dice in Daraktan:

<<Capo, non potrei scommettere su ogni praticante di questa culto, ma  il mio istinto mi dice che questo sapiente è un uomo leale. Dato che prima o poi dovremo affidarci a qualcuno... stavamo per farlo con quel mago, ma perchè non con costui?>>

@Pyros88 aka Gork risponde in Daraktan:

"Può darsi, ci stavo riflettendo anche io. Al momento però pensavo di parlargli dei nostri tatuaggi e se sappia capire quali effetti abbiano e come rimuoverli." dico in orchesco alla devota di Luthic.

@Pippomaster92 aka Egut pensa:

Mi fa piacere che Gork tenga in considerazione la mia opinione, e annuisco in segno di assenso. Sono ancora scombussolata dalla dimostrazione di magia del Sapiente.

 

Perchè sulla riflessione di Zevanur, Gork parla/risponde ad Egut? A quale opinione fa riferimento Egut? Quando l'ha espressa?

Scusate ma mi serve per capire esattamente questo passaggio perchè non vorrei che mi è scappato qualcosa. 🙂

Egut intende che è contenta che Gork le chieda la sua opinione sui tatuaggi (invece che chiederlo e basta ai sacerdoti di Oghma, implicitamente sta chiedendo a Egut se per lei è una buona idea).
Ho interpretato la cosa come Gork che risponde a Zevanur e poi si rivolge ad Egut. 

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1 minuto fa, Beppe63 ha scritto:

Io sono rimasto che chi ha tatuaggi troppo visibili li copre con il trucco quando entra in una città/cittadina, o mi sbaglio? Io fino ad ora ho trattato il vostro ingresso e permanenza a Lheshayl come se i tatuaggi non fossero in bella vista...

Esatto. Egut però ce l'ha sul bicipite, quindi ptrebbe semplicemente sollevare la manica arrotolandola abbastanza da mostrarlo, se volete. 

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1 minuto fa, Pippomaster92 ha scritto:

Esatto. Egut però ce l'ha sul bicipite, quindi ptrebbe semplicemente sollevare la manica arrotolandola abbastanza da mostrarlo, se volete. 

Sì, certo, non è questo il problema. Stavo già per postare in questo senso. 😉

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