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Chi comanda? Background o classe?


Messaggio consigliato

Ciao,

avete mai costruito un pg creando prima il background e traendo da questo la classe?  Che cosa ritenete più importante tra background e classe e perchè?

Personalmente mi immedesimerei meglio in un pg di cui non ho ancora tirato le caratteristiche, ma di cui ho una storia relativa al suo passato ben definita in mente. E voi?

Modificato da Ascella Violenta
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Sì.

Uno stregone brutale con "lievi" problemi di personalità, apparentemente pacifico e timido e senza poteri, ma se messo alle strette la sua seconda personalità ne veniva fuori assieme ai poteri.

Mi piaceva l'idea del pg inutile che improvvisamente tira fuori letteralmente artigli e malvagità.

Più spesso però faccio una via di mezzo. Costruisco il personaggio in base a classe e bg

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Dipende dalle volte.
In certe occasioni preferisco partire da un concept generico e scriverci sopra il Bg. Da qui traggo la classe e la build vera e propria.
Altre volte vedo un artwork che mi piace particolarmente, allora cerco di costruirci sopra un personaggio completo.
Ma ci sono anche situazioni in cui mi ritrovo davanti ad una meccanica o classe che mi piacerebbe provare: allora il background viene costruito dopo, per essere adatto alla classe. 

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Diciamo una via di mezzo. Quando creo un PG penso sempre un idea a grandi linee, riassumibile in una frase breve (esempio: spadaccino esperto nella telecinesi, pilota di astronavi in pensione, meccanico dei bassifondi...). Parto poi da questa per sviluppare l'impianto meccanico e ampliare il background.

Se proprio dovessi scegliere, direi il background: difficilmente uso la classe come scritta, cerco sempre di ridescrivere (reskinnare in gergo tecnico) le varie capacità per adattarle al PG.

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Dipende molto dal gioco di ruolo in questione: alla fine tutto deve essere ridotto a classi pre-stabilite almeno in D&D - AD&D. Purtroppo è possibile fare questo e non altro. Niente vieta quindi di scrivere un background anzi, ma che tenga present di questo. Altri GdR più "fluidi" invece (penso a Gurps,  o anche Vampiri) sono pensato per fare l'opposto o comunque valorizzano di più il background come parte integrante del personaggio.

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Solitamente (Tralasciando appunto quei casi dove si deve giocare un ruolo ben definito per necessità del Master o del Party stesso) creo prima il concept del PG che vorrei giocare, ovvero personalità, descrizione e qualche punto in mente su come sarà il background. A volte anch'io, come @Pippomaster92, vengo suggestionato da un artwork che mi piace e modifico (o creo direttamente se ancora non ho nulla) il mio personaggio partendo da quello.

Solo quando ho un'idea abbastanza definita di background o aspetto passo al costruire il mio personaggio con le meccaniche, in fondo penso che classe e tutto ciò che ne deriva sono solo strumenti necessari in termine di meccaniche di gioco, quello che andrò a giocare non sono i suoi dadi, ma la sua personalità.

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Il 20/1/2018 alle 07:22, Dr. Randazzo ha scritto:

alla fine tutto deve essere ridotto a classi pre-stabilite almeno in D&D - AD&D. Purtroppo è possibile fare questo e non altro. Niente vieta quindi di scrivere un background anzi, ma che tenga present di questo. Altri GdR più "fluidi" invece (penso a Gurps,  o anche Vampiri)

mhà... se non ho frainteso...  in qualsiasi gioco inclusi gurp e vampiri se il mio personaggio è A il suo bg sarà relativo a quello che fa ed è A. Classe pre stabilita? dipende cosa intendi. Ovvio che se gioco un guerriero difficilmente avrò il bg di un tizio che si è dedicato all'arte magica con successo. Allo stesso modo, (non conosco vampiri anche se ho una cugina che ci gioca/vive) se il mio pg è il conte vampiro tal dei tali, difficilmente avrà il bg di un contadino.

Il bg è il percorso che ha portato un pg ad essere quello che è, quindi, onestamente, faccio fatica a capire quello che hai scritto.

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Penso che Randazzo intenda dire che in certi giochi, come D&D, ci sono dei ruoli/classe determinati e determinanti. In altri sistemi, come GURPS, sei più libero perché non ci sono classi vere e proprie ma sistemi di regole che permettono di personalizzare il personaggio in modo diverso.

In realtà, comunque, non concordo pienamente. Vero, se faccio un Chierico in D&D bene o male sto interpretando un seguace degli dei. 
MA non è detto che questo influisca nel bg più di tot: ci sono moltissime opzioni e possibilità, imho, e l'esistenza di razze/classi non le limita minimamente.

Certo, può sembrare così perché l'esistenza delle classi certamente appare limitante. C'è un numero finito di opzioni tra cui scegliere, e al giocatore meno esperto può sembrare che non ci sia altro...ma anche per questo abbiamo speso, come forum, molto tempo dietro agli articoli delle classi per la 5a Edizione: per far capire come il lato narrativo-interpretativo sia a totale discrezione del giocatore e non sia per nulla limitato dalle meccaniche. 

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Come per altri, per me dipende dal gioco: se esso prevede un sistema a classi, tendenzialmente parto prima dalla classe e poi sviluppo il resto.

32 minuti fa, Albedo ha scritto:

onestamente, faccio fatica a capire quello che hai scritto

Presumo intenda che in giochi in cui la classe riveste un ruolo preponderante nella definizione generale di un personaggio, è inevitabile che tale classe limiti un po' il campo d'azione e indirizzi il background a includere inevitabilmente determinati aspetti rispetto a altri.

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Eccomi qua a precisare: l'importanza di un background in D&D, AD&D, D&D 3.5 etc. è talmente essenziale (?) da essere optionale o non previsto proprio. Le altre edizioni successive non le conosco (quindi forse dipende dalla edizione a cui giochi). Questo è già di per sé indicatore di quello che volevo intendere. Nel gioco che ho indicato (Vampire masquerade, Secoli Bui, Victorian Age, etc.), il Background fa parte integrante del personaggio a tal punto che oltre a essere obbligatorio e vincolante per il passaggio successivo: la scelta delle abilità, ma devono essere giustificate dal background. Questo rende un personaggio più "descritto" e tridimensionale. La cura che si ha verso la sua personalità e storia più evidenziata per forza di cose. Questo gioco pone infatti più accento alle reazioni sociali, alle conoscenze, influenze (esempio personaggio non giocante ricattato o comunque vincolato ad esempio) contatti con personaggi non giocanti terzi (che devono essere precisati nel background con situazioni, motivazioni) rispetto a D&D in generale che è invece basato solamente su abilità, talenti e magie derivanti dalla classe che scegli e poco altro. Certo nulla ti vieta di scrivere un background e di precisare chi hai conosciuto nella tua vita fino ad ora, in che rapporto sei con lui, ma è una cosa in più, il gioco non è basato su quello. Discrezionalmente gestito dal master. Come dicono @Pippomaster92 e anche @Checco le opzioni che hai in D&D sono limitate rispetto a altri GdR in generale come anche Gurp dove riesci, partendo da un'idea di personaggio "che fa certe cose", hai più possibilità di farle: non esistendo una classe codificata, modellare un'idea di personaggio (scegliendo tra infinite abilità) hai facilità maggiore a ricrearlo nel gioco. Ad esempio se tu vuoi fare un personaggio che lancia Palle di Fuoco e usa una spada sacra, semplicemente lo fai. In D&D invece devi far biclassare il personaggio nel corso dei livelli. Le abilità di classe sono codificate e da esse devi passare per ottenere il risultato voluto. Questa è una restrizione dettata dalle regole. @Albedo quindi rispondo a te e a @Ascella Violenta che ha aperto il topic con la domanda: "Che cosa ritenete più importante tra background e classe e perchè? " con la risposta: "Dipende a mio avviso dal GdR a cui giochi".

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@Dr. Randazzo non condivido appieno. Imho un sistema che obbliga a scegliere un bg secondo delle regole precise (vedi Vampiri) non è diverso da uno che ti costringere a scegliere tra una lista di classi. La libertà narrativa è solo apparente. 
Sinceramente preferisco un gioco dove il BG sia per lo più al sistema di regole: c'è più libertà da parte di giocatori e DM nel gestire la cosa. 

Per esempio, la 5a Edizione di D&D implementa il BG come terza scelta da compiere alla creazione del pg (le altre sono razza e classe). Il BG ti fornisce alcune capacità minori, ma abbastanza importanti da essere ben percepibili. Per esempio, concedendo l'addestramento in alcune abilità tematiche o la competenza in qualche tipo di strumento o oggetto. Ma soprattutto i BG presentati sui manuali sono solo esemplificativi, perché sono così semplici e "leggeri" che con pochissimi accorgimenti un DM può modificarli a seconda dei gusti e desideri dei giocatori.  

Comunque, nonostante la discussione sia interessante, suggerisco di restare in IT e soffermarci sulla creazione del personaggio in sé, a prescindere dal sistema di regole (anche se poi Randazzo alla fine ha ben ragione, molto dipende dal gioco).

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