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Confronto e gestione


Crees

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@luisfromitaly

In merito a:

7 ore fa, luisfromitaly ha scritto:

Per coerenza, possiamo ora dire che W sia a conoscenza:

1. che Mellario fosse il proprietario della villa?

2.e del capanno sul porto?

3.e che egli fosse proprio il cadavere decapitato? 

4.che il ragazzo con le zanne fosse un demone?

5. che Khalya sia una paladina di YL?

6. e che Ren sia una “compagna di avventure” di Daelor?

Direi che dipende da come lo racconti.

Es., se dici: "Durante il tragitto racconto tutte le disavventure da quando ho messo piede a Castelfranco"

Comunque tieni conto che... ora non ho una memoria freschissima, ma ricordo che Will abbia anche commesso dei reati, omicidi compresi, e che il Khalya è tenuta a far rispettare la legge (o almeno indagare o far indagare denunciando ad altri), seppur con un occhio più benevolo - così dice la fiction - rispetto un Maglio Imperiale.

Stesso discorso.
Se dico "Racconto a Will tutto quello che è successo"
Allora sì.

---

Un'altra cosa. Nel tuo post hai deciso che:

7 ore fa, luisfromitaly ha scritto:

Quando vedo la Paladina riporre la gemma malefica nelle tasche, i due paiono essere al termine di una sentita discussione: immagino quanto possano essere contrastanti i loro sentimenti riguardo la pietra

Il che ci può anche stare... ma a me sembrava più interessante lasciare al Magister la possibilità di decidere liberamente come agire.
Magari, chessò, anche strappandomi la gemma di mano.

Mi ero fermato al punto in cui aveva la gemma "sotto il naso", proprio per questo ;)

Modificato da Marco NdC
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@Marco NdC hai ragione, correggo subito, avevo dato per scontato che la gemma tornasse nelle “tue”tasche. 

Riguardo allo scambio di informazioni scambiate tra i 3 pg, con Crees si era convenuto di non svilupparlo in modo dettagliato in fiction per evitare di bloccare il gioco per una settimana o più - addirittura lui proponeva di concordarlo qua in Confronte&Gestione.  

Io non sapevo che il paladino fosse una sorta di “poliziotto religioso” : allora il mio pg ne è a conoscenza ... faccio prima a cancellare tutto il post e aspetto Knefrod

Modificato da luisfromitaly
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38 minuti fa, luisfromitaly ha scritto:

@Marco NdC hai ragione, correggo subito, avevo dato per scontato che la gemma tornasse nelle “tue”tasche. 

Riguardo allo scambio di informazioni scambiate tra i 3 pg, con Crees si era convenuto di non svilupparlo in modo dettagliato in fiction per evitare di bloccare il gioco per una settimana o più - addirittura lui proponeva di concordarlo qua in Confronte&Gestione.  

Io non sapevo che il paladino fosse una sorta di “poliziotto religioso” : allora il mio pg ne è a conoscenza ... faccio prima a cancellare tutto il post e aspetto Knefrod

In questi giorni sto leggendo al volo le discussioni, e forse mi è sfuggito qualche passaggio. 
Da come ho capito, correggimi se sbaglio, il "problema" sarebbero i dialoghi troppo lunghi in forma di "io dico, tu dici". 
Vero, ma non devono essere necessariamente così.

"Racconto tutto quello che mi è capitato da quando ho messo piede a Castelfranco", è più che sufficiente.
O passivamente:
"Ascolto tutto quello che Khalia e Daleor hanno da raccontare sulla faccenda", e nel nostro post descriviamo cosa... ma sempre in due righe, volendo.

Dai primi post (ma anche dallo scenario e dai background) emerge, che l'ordine sacro nell'Impero svolge anche/soprattutto un ruolo da inquirente, giudice e, all'occorrenza,  boia, in particolare nella lotta contro il Caos. 
Ma che le Rose siano una sorta di contraltare rispetto il rigore dei Magli. 

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@Marco NdC presumo sia dovuto al mio non aver mai giocato a Warhammer, ma, per me, paladino non vuol dire automaticamente poliziotto religioso dell’Impero, semmai un cavaliere col suo cv religioso in “ottimi rapporti” con il clero, un’elite combattente di cui il clero si serve in determinate circostanze.

Certo in fiction abbiamo letto di Khalya incaricata di indagare ( per me era poteva anche un’esigenza di gioco di Crees ) ma abbiamo letto anche di inquisitori che investigano nella quarantena: per me era ovvio che gli Inquisitori fossero i “poliziotti religiosi” ( e anche i Chierici ). Ho appena riletto la tua scheda, e anche là non è scritto chiaramente nulla al riguardo.

 Ad ogni modo ne prendo atto: i Paladini sono il braccio armato della “Polizia Religiosa” e gli Inquisitori sono i “pubblici ministeri e giudici”?  e i Chierici? 

A questo punto, quando ho letto in fiction la prima volta “ Magli dell’Impero” sono andato a cercarmelo sul vocabolario... che differenza abbiamo tra i Magli e i Capitoli? La giustizia è amministrata esclusivamente/per lo più dal Clero per conto dello/piuttosto che dallo Stato? 

so che sei impegnato, quando vuoi/puoi rispondimi pure.. tanto qua leggerà anche Crees e dirà la sua. 

Modificato da luisfromitaly
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Allora, preciso che questo non è warhammer anche se prende largamente spunto. In ambientazione siamo stati generosamente non specifici su molte cose proprio per dare modo alla fiction di portarci dove volevamo. Se arrivati a questo punto ti servono dettagli, si può tranquillamente ,in game, giocare un declamare conoscenze , o comunque sfruttare la fiction per rendere parte dell’ambientazione i dettagli che si vogliono. Per farti un po’ di chiarezza. È un impero basato sulla religione, forse perché la lotta alle divinità del caos, di cui gli eroi divinizzati sono diventati poi le controparti,   è stata la spinta ad unire le genti in un unico regno. I capitoli rappresentano degli aspetti di questa religione, fondati da questi eroi divinizzati che incarnavano particolari virtù. Loro sono il braccio armato della chiesa, chiesa al cui vertice c’e La figura dell’imperatore. In un ambiente dove la paura per la corruzione è dilagante come la corruzione stessa, sono nati gli inquisitori ed i cacciatori di streghe, Come descritto in fiction mi pare, mentre i cacciatori vengono solitamente dal volgo, gli inquisitori potrebbero essere membri di alcuni capitoli che hanno fatto della lotta , interna al regno, contro il caos la loro principale occupazione. Riguardo le figure specifiche, i paladini sono i guerrieri del clero, i chierici il supporto se vogliamo, o comunque quelli che fanno più affidamento sui miracoli ed i responsabili delle funzioni, gli inquisitori potrebbero essere i giudici ed i cacciatori di streghe la polizia.

 

Modificato da Crees
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@Crees grazie, no, non pretendevo una spiegazione dettagliata dell’ambientazione, ci mancherebbe! 

Mi ero fatto influenzare dall’idea che tu avessi bisogno di “raggruppare” noi pg per lo sviluppo della narrazione per cui avevo previsto uno scambio d’informazione tra K,D e W.  

Solo che scopro che Magli, Rose, Consoli e Paladini sono ordini armati dello stato ( pensavo solo del clero ). Nel mercato c’erano delle guardie che rincorrevano Lonne: non portavano stemmi religiosi sulle uniformi, quindi non erano membri - nemmeno laici - di alcun Capitolo... e quindi pensavo che vigesse una relativa separazione ecc ecc ecc

comunque , no problem, ne prendo atto e mi scuso.

 

@Knefröd grazie, ma fai pure come credi. il mio post diceva solo che K rimetteva in tasca la gemma e W si avvicinava cercando di ottenere informazioni. Ma ormai l’ho cancellato

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@luisfromitaly

Quoto @Crees e ne approfitto per estendere il concetto.
Di base un paladino è questo:

“L’Inferno attende. Un’eternità di tormento nel fuoco o nel gelo o qualunque altra pena meglio rappresenti i peccati commessi dalle orde di dannati di Dungeon World. Sei l’unica cosa che si frappone tra la salvezza dell’anima e le cupe fosse della tortura. Sant’uomo, macchina da guerra in armatura, templare del Bene e della Luce, giusto? Il chierico potrà pregare di notte agli dei che abitano il cielo. Il guerriero potrà impugnare la sua spada affilata nel nome del “bene” ma tu sai. Solo tu sai.

Tu sei gli occhi, le mani degli dèi, pietoso esecutore del loro giudizio di morte. Tuo è il dono della rettitudine e della virtù, della giustizia, anche della Vista. Una purezza d’intenti che ai tuoi compagni manca.

Perciò guida questi sciocchi, paladino. Imbraccia le armi per la tua nobile causa e porta la salvezza a questo mondo scellerato.

Vae victis, giusto?”

[Classi -> Paladino]

Per quanto sia una descrizione generica e stereotipata… è già comunque fiction. Ossi stabilisce qualcosa nel mondo di gioco.
Stabilisce che il paladino è un Sant’uomo (donna nel mio caso), una macchina da guerra, un templare del Bene e della Luce, un “braccio” degli dèi, un esecutore del loro giudizio di morte, che ha il dono della rettitudine, virtù, giustizia e della “Vista”. In fine lo si definisce come un leader (guida questi “sciocchi”, paladino).

Nell’ambientazione specifica, risulta che i paladini sono riconosciuti dall’Impero come persecutori del Caos. In particolare come contaminazione nelle religioni non riconosciute, e nell’esercizio della magia non supervisionato dall’Accademia.
Questo vale in generale per tutti i Capitoli (Consoli di Ferro, Magli Imperiali, Rose Bianche, Ali d’Argento), ognuno esercitante il proprio ufficio con carismi specifici ed altre peculiarità.

(Apro e chiudo una parentesi per il GM: sarebbe uno spunto interessante sul come reagiscono le divinità ai miracoli dei loro ordinati.
Ad esempio un fail nel guarire dei chierici di Yvet Lorn, famosi per le capacita' curative miracolose, non dovrebbe essere come quello di un guarire per un Maglio Imperiale. Discorso inverso incantesimi tipo Arma Magica, considerato il “furente e spesso ceco ardore” con cui combattono i Magli, etc..)

Poi c’è il mio BG, che una volta accettato dal GM, diventa anch’esso fiction.
Il BG stabilisce che Khalya è ferrata nella teologia e nella giurisprudenza (conosce le leggi degli dei e degli uomini),
E
“come tutti i paladini dell’Impero perseguo il male con sete di Giustizia.”
Ma
“Come Rosa Bianca sono tenuta ad amministrare anche la Misericordia, espressione della benevolenza della Dolce Signora”
Inoltre
“Mia, e solo mia la possibilità di accordare la Sacra Dispensa, ossia la remissione della colpa agli occhi delle autorità civili e religiose, alle mie insindacabili condizioni.”

Quindi ci sarebbe la priorità nella lotta contro il Caos nello specifico, ma in secondo luogo resta l’autorità anche sul rispetto della legge in genere, che perlopiù è demandato alle autorità civili, anche, immagino, per ragioni meramente pratiche: il numero dei paladini e drasticamente inferiore rispetto quello delle comuni guardie, e non avrebbe senso spendere le mie giornate a rincorrere i “ladri di mele” xD
 

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Leggendo l'ultimo post di @Knefröd, do uno spunto al GM.
Visto che riguardo la gemma, il 

Il 13/4/2018 alle 17:57, Crees ha scritto:

Brami dal desiderio di possederla,

è stato posto come mossa dura (in rosso), vedrei adeguato uno Sfidare il Pericolo (presumibilmente +SAG), in cui il pericolo è quello di non voler/saper/poter restituire la gemma a Khalya.

Il che allungherebbe non poco la conclusione della "giornata lavorativa" xD

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40 minuti fa, Marco NdC ha scritto:

Mia, e solo mia la possibilità di accordare la Sacra Dispensa, ossia la remissione della colpa agli occhi delle autorità civili e religiose, alle mie insindacabili condizioni.”

A mio avviso è troppo: non è giusto arrogare al tuo personaggio pure la funzione di insidacabile dispensatore di giustizia terrena solo perché lo hai scritto in BG.  Già è l’unico che puó lanciare incantesimi liberamente ( la classe dei Maghi in questa ambientazione non puó ) e usare la spada ( insieme a Caronte ) ...

E se io avessi scritto in BG che il mio Druido è anche il più fervente seguace di Yvet Lorne di tutte le terre occidentali? Allora chiedo invocazioni simili a quelle del chierico, o del paladino, e che possa per lo meno somministrare insindacabili sentenze? 

All’inizio citi la descrizione da manuale della classe del Paladino, ma esso prevede un background tradizionale, più bilanciato dove un Daelor non è un sorvegliato speciale, dove varie forme di magia sono esercitabili senza costrizioni, dove le razze partono dallo stesso livello. 

Ovviamente posso sbagliarmi!

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@Marco NdC @Crees mi piace l'idea dello sfidare il pericolo: 2d6+0 = 4+5 = 9. Dato che sono un paio di volte che Daleor si trova in situazioni simili potremmo anche pensare di scrivere una mossa personalizzata.

@luisfromitaly per quanto riguarda cosa sa Will, possiamo discuterne tranquillamente ora che Khalya e Daleor finiscono con la pietra, usando il discorso indiretto per velocizzare: per me Will conosce tutto eccetto quello che è successo al porto. A questo punto sarebbe interessante capire in che modo coinvolgere Will in modo coerente. Io ho provato ad aprire a Will un paio di post fa dicendo che "I nostri destini sono incrociati", magari Will potrebbe continuare a seguire il mio PG in attesa della sua ricompensa.

@luisfromitaly ti consiglio di dare una lettura al sistema BITs di The Burning Wheel (In realtà credo che dovrebbero leggerlo tutti i giocatori di ruolo!), con poche frasi ti permette di definire gli obiettivi del tuo personaggio e i suoi istinti, aiuta il master a capire come far girare la storia intorno al personaggio, aiuta il giocatore a sapere spempre cosa il suo personaggio sarebbe portato a fare e in questo caso più aiutarci a capire come coinvolgerlo nella trama di Khalya e Daleor.

Modificato da Knefröd
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1 ora fa, luisfromitaly ha scritto:

A mio avviso è troppo: non è giusto arrogare al tuo personaggio pure la funzione di insidacabile dispensatore di giustizia terrena solo perché lo hai scritto in BG.  Già è l’unico che puó lanciare incantesimi liberamente ( la classe dei Maghi in questa ambientazione non puó ) e usare la spada ( insieme a Caronte ) ...

E se io avessi scritto in BG che il mio Druido è anche il più fervente seguace di Yvet Lorne di tutte le terre occidentali? Allora chiedo invocazioni simili a quelle del chierico, o del paladino, e che possa per lo meno somministrare insindacabili sentenze? 

All’inizio citi la descrizione da manuale della classe del Paladino, ma esso prevede un background tradizionale, più bilanciato dove un Daelor non è un sorvegliato speciale, dove varie forme di magia sono esercitabili senza costrizioni, dove le razze partono dallo stesso livello. 

Ovviamente posso sbagliarmi!

Non è questione di cosa giusto o meno, ma piuttosto di cosa è funzionale e coerente con ambientazione e fiction. Tu hai descritto il tuo druido come un cacciatore, e questo difatto ti attribuirà caratteristiche che ad un “Druido” diverso avrei permesso previo sfidare il pericolo. Riguardo la nostra ambientazione è coerente che khalya abbia determinate caratteristiche e determinati vantaggi, vantaggi che non saranno così evidenti quando vi muoverete nei territori fuori dalla capitale. Quanto potere potrebbe avere il nostro ladro se le avventure vi portassero a dover affrontare un viaggio all’interno di un mondo sotterraneo governato dalla Gilda dei ladri, oppure tu nel caso dei reami elfici. Quindi credo sia tutto molto situazionale.

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OK, grazie per la spiegazione, solo storco il naso al valore assoluto di insindacabile e mia, solo mia in un gioco dove la narrazione è portata avanti dai giocatori stessi.

Ipotizziamo una scena tipo tribunale sommario. Tu  @Crees ci descrivi i png che si muovo intorno a Khalya: 

tre sacerdoti di altri Capitoli, due soldati semplici accusati di furto, un alto ufficiale dell’esercito, ed un locandiere che lamenta un furto subito. Ci narri anche che i sacerodoti e l’ufficiale sono favorevoli all’assoluzione dei due. 

Poi tocca a Marco che narra che Khalya condanna a 100 frustate i due ... I PNG sono quindi obbligati a seguire l’insindacabile giudizio del Paladino?

 Lo so che l’esempio è un po’ estremo...

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2 ore fa, luisfromitaly ha scritto:

A mio avviso è troppo: non è giusto arrogare al tuo personaggio pure la funzione di insidacabile dispensatore di giustizia terrena solo perché lo hai scritto in BG.  Già è l’unico che puó lanciare incantesimi liberamente ( la classe dei Maghi in questa ambientazione non puó ) e usare la spada ( insieme a Caronte ) ...

Troppo rispetto cosa? Sei ancorato ad un sistema di bilanciamento alla D&D, che non ha motivo di esistere in un gioco fiction based.
Il mio PG nel suo insieme (mosse, ambientazione, BG, etc.) brilla sotto alcuni aspetti, il tuo brilla sotto altri aspetti.
Per brillare si intende dare un contributo figo alla storia. Non c’entra il chi ne ammazza di più, o chi trova più tesori, etc..
Il mio PG brillerà in veste di giustiziere, il tuo quando si potrà intrufolare come topolino in un luogo inaccessibile a tutti gli altri, ascoltare una conversazione segreta, trasformarsi in un orso e fare una strage senza nemmeno toccare i dadi del Taglia e Spacca (la mossa più rischiosa di DW).
Hai sentito qualcuno dire che “era troppo” quando hai volato per la città, e al volo ti sei trasformato in un giaguaro uccidendo sul colpo un demone.
Nessuno dei PG in game potrebbe fare una cosa del genere, tu l’hai fatto.
In questo caso hai brillato, non è perché eri “troppo” forte, ma perché hai fatto qualcosa di figo nella storia.
Altro es.: Io non posso raccontare bugie, tu puoi dire quello che ti pare.
Ma non è una questione di bilanciamento, è una questione di caratterizzazione dei personaggi.


 

 

2 ore fa, luisfromitaly ha scritto:

E se io avessi scritto in BG che il mio Druido è anche il più fervente seguace di Yvet Lorne di tutte le terre occidentali? Allora chiedo invocazioni simili a quelle del chierico, o del paladino, e che possa per lo meno somministrare insindacabili sentenze? 

Se al GM fosse andato bene questo BG, non vedo il problema.

2 ore fa, luisfromitaly ha scritto:

All’inizio citi la descrizione da manuale della classe del Paladino, ma esso prevede un background tradizionale, più bilanciato dove un Daelor non è un sorvegliato speciale, dove varie forme di magia sono esercitabili senza costrizioni, dove le razze partono dallo stesso livello

Quello che c’è scritto sul manuale è un “Il guerriero è questo”, “Il Mago è questo”, “Il Ramingo è questo”.
Io non avrei potuto fare un paladino asservito al male, prendendomi solo le sue mosse, perché nella sua descrizione ciò non è previsto.
La sua descrizione è fiction, e segue tutti i principi di non contraddizione previsti dalla fiction.Tu consideri solo la parte meccanica che, ripeto, in un gioco fiction-based, è la parte meno importante ;) 

20 minuti fa, luisfromitaly ha scritto:

OK, grazie per la spiegazione, solo storco il naso al valore assoluto di insindacabile e mia, solo mia in un gioco dove la narrazione è portata avanti dai giocatori stessi.

Ipotizziamo una scena tipo tribunale sommario. Tu  @Crees ci descrivi i png che si muovo intorno a Khalya: 

tre sacerdoti di altri Capitoli, due soldati semplici accusati di furto, un alto ufficiale dell’esercito, ed un locandiere che lamenta un furto subito. Ci narri anche che i sacerodoti e l’ufficiale sono favorevoli all’assoluzione dei due. 

Poi tocca a Marco che narra che Khalya condanna a 100 frustate i due ... I PNG sono quindi obbligati a seguire l’insindacabile giudizio del Paladino?

 Lo so che l’esempio è un po’ estremo...

Semplicemente lo decide la fiction, le regole (lanci di dado), etc.. 

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Non è mai tutto o bianco o nero. Gli altri sacerdoti potrebbero essere di grado superiore, oppure la maggioranza di voti ha potere sul singolo. Tutto dipende dalla fiction e li sta ad il master rendere interessante il gioco per i giocatori. 

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