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Come vuoi ucciderlo?


Edward Volth

Messaggio consigliato

Salve a tutti. Questa è una discussione sia per DM che per giocatori :) 

(Per DM)

Nel momento in cui il PG riesce ad uccidere un cattivone, voi come narrate l'azione? Chiedete al PG "Come vuoi ucciderlo?", descrivete il modo in cui lo uccide (senza chiedere niente), o altro?

(Per PG)

Voi come preferite? Che vi si chiede come volete uccidere il mostro, oppure che fa tutto il DM? O non ve ne frega niente?

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Come GM descrivo io la scena, ma dal momento che utilizzo un sistema in cui all'inizio del round un giocatore è tenuto a dichiarare le intenzioni del proprio personaggio, la mia descrizione dell'evento non può prescidere dalla suddetta dichiarazione; va da sé che, in un contesto simile, da giocatore cerco descrivere per bene che cosa intenda fare il mio personaggio e poi lascio la palla al GM.

Ovviamente, tutto ciò potrebbe cambiare radicalmente a seconda del gioco: in 13th Age, per esempio, avrei un approccio senz'altro diverso.

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Il dubbio riguardava pure la questione del climax. Dicendo "Come vuoi ucciderlo?", il giocatore, ad esempio, ti dirà:

"Voglio tirare una freccia giusto al centro degli occhi del goblin"

e tu, DM, descrivi al meglio come il giocatore spara la sua freccia proprio al centro degli occhi del goblin. In questo modo generi automaticamente nei giocatori un sollievo/esaltazione per aver sconfitto il nemico, prima ancora di descrivere come.

Viceversa, se per esempio, sempre il nostro arciere uccide il goblin, e non chiedi "Come vuoi ucciderlo?", e dici:

"L'arciere tende con grande forza l'arco, chiudendo un occhio e trattenendo il respiro per essere più accurato, fin quando non scocca la sua freccia che fende l'aria e si conficca nel petto del goblin..."

crei tensione, suspance, proprio perchè non si sa l'esito di questo attacco, per poi concludere dicendo:

"Il goblin allora, accecato dalla rabbia inizia a rincorrere l'arciere quando... cade a terra, privo di vita"

e qui c'è il climax.

Entrambi i modi hanno pro e contro:

  • "Come vuoi ucciderlo?"
    • Pro: per un giocatore, descrivere come decide di sconfiggere un nemico lo fa sentire un eroe, e sempre più dentro il suo personaggio
    • Contro: il climax avviene troppo presto, saltando lo step "suspance" e andando direttamente al sollievo finale
  • Il DM descrive a modo suo
    • Pro: si riesce a creare un climax più intenso, grazie ad uno step intermedio di suspance
    • Contro: il giocatore non si sente totalmente nei panni del proprio PG, visto che è qualcun altro (il DM) a descrivere cosa fa

Ecco il mio dubbio amletico :D 

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Il sistema "dichiarazione-descrizione" accennato prima (e utilizzatoin  un sistema di combatitmento astratto con round da 1 minuto di tempo di gioco) è sostanzialmente un ibrido tra i due modi di cui parli: il giocatore mi dichiara le intenzioni del personaggio ("mi avvicino, cerco di spingerlo per farlo cadere e se ci riesco infierisco a colpi di morning star") e io, a seconda dello svliuppo dell'azione, interpretando anche i tiri di dado, descrivo la scena: se per esempio il tiro per colpire è fallito potrei descrivere una cosa del genere: ti avvicini e riesci a spingerlo...lui barcolla per un attimo e stai per abbattere la tua morning star, ma poi improvvisamente si riprende con inaspettata agilità e con un breve balzo ti è addosso con il pugnale che punta dritto al tuo stomaco...[segue tiro per colpire avversario]" e via dicendo...potrei farti tanti altri esempi, spero questo renda l'idea.

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2 minuti fa, Checco ha scritto:

Il sistema "dichiarazione-descrizione" accennato prima (e utilizzatoin  un sistema di combatitmento astratto con round da 1 minuto di tempo di gioco) è sostanzialmente un ibrido tra i due modi di cui parli: il giocatore mi dichiara le intenzioni del personaggio ("mi avvicino, cerco di spingerlo per farlo cadere e se ci riesco infierisco a colpi di morning star") e io, a seconda dello svliuppo dell'azione, interpretando anche i tiri di dado, descrivo la scena: se per esempio il tiro per colpire è fallito potrei descrivere una cosa del genere: ti avvicini e riesci a spingerlo...lui barcolla per un attimo e stai per abbattere la tua morning star, ma poi improvvisamente si riprende con inaspettata agilità e con un breve balzo ti è addosso con il pugnale che punta dritto al tuo stomaco...[segue tiro per colpire avversario]" e via dicendo...potrei farti tanti altri esempi, spero questo renda l'idea.

Quindi l'idea è di far dichiarare al giocatore, nel suo turno, cosa vuole effettivamente fare, e non semplicemente "attacco il goblin", ma "cerco di dare una spadata sul braccio del goblin" e magari far seguire a tale dichiarazione, anche delle conseguenze, come "Se lo colpisce al goblin gli cade l'arma" (ad esempio), oltre che ad offrire una narrazione ibrida (come hai giustamente detto tu) tra ciò che vuole il pg e ciò che vuole il DM

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Sostanzialmente sì (anche se, volendo essere precisi, la dichiarazione non avviene al turno del personaggio, ma proprio prima che il round abbia inizio), ma bada che ciò é possibile anche perché il sistema che uso mi viene incontro (con altri sistemi, per dirne una, il disarmare il goblin seguirebbe una procedura codificata).

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In questo momento, Checco ha scritto:

Sostanzialmente sì (anche se, volendo essere precisi, la dichiarazione non avviene al turno del personaggio, ma proprio prima che il round abbia inizio), ma bada che ciò é possibile anche perché il sistema che uso mi viene incontro (con altri sistemi, per dirne una, il disarmare il goblin seguirebbe una procedura codificata).

Quando dici "per il sistema che uso", ti riferisci all'iniziativa introdotta da Mike Mearls? 

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No, mi riferisco alle prime edizioni (in particolare all'alternative combat system dell'OD&D, che sto attualmente giocando).

Ho giocato alla 5e e in 5e non ho adottato un sistema simile, prima di tutto perché i round sono di 6 secondi e non di 1 minuto e quest'ultimo punto cambia parecchio il livello di astrazione del combattimento (spero di essermi spiegato decentemente, ma se vuoi posso approfondire l'argomento se t'interessa).

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4 minuti fa, Checco ha scritto:

No, mi riferisco alle prime edizioni (in particolare all'alternative combat system dell'OD&D, che sto attualmente giocando).

Ho giocato alla 5e e in 5e non ho adottato un sistema simile, prima di tutto perché i round sono di 6 secondi e non di 1 minuto e quest'ultimo punto cambia parecchio il livello di astrazione del combattimento (spero di essermi spiegato decentemente, ma se vuoi posso approfondire l'argomento se t'interessa).

No tranquillo mi è chiaro. A questo punto sperimenterò un ibrido e nel caso vi terrò aggiornati ;) 

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