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[5e] [TdG] Hoard of the Dragon Queen


Beppe63

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Achuak

già pronto ad essere usato come cibo per l’assedio, riesco a sospirare quando l’uomo ferma le guardie. Senza aggiungere altro, e non volendo aspettare che qualcuno decida che non si fida dei coniugi, seguo il resto del gruppo verso la scalinata Achuak Darastrix, druido di Silvanus, al vostro servizio 

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Daardendrian Shamash (draconide guerriero)

Mentre non sono per nulla sorpreso della diffidenza nei nostri confronti da parte della gente, non posso fare a meno di preoccuparmi quando il drago appare attaccando il forte e trasformando inevitabilmente la diffidenza in aperta avversione ed ostilità. Non voglio fare male a queste persone ma mi sarei visto costretto ad impugnare le armi per difendere me ed i miei amici se ci avessero aggredito e non semplicemente allontanato.

Per fortuna un uomo che ha tutto l'aspetto di essere il capo o nobile del villaggio o perlomeno il comandante delle guardie giunge in nostro soccorso, richiamando gli uomini. Accanto a lui il nano che a giudicare dalla capigliatura deve essere senza ombra di dubbio il castellano di cui ci aveva parlato il braccio destro del mercante.

Ringraziati i civili che avevamo salvato per aver cercato di difenderci, saliamo in gruppo le scale e ci presentiamo ad i due individui in armature di piastre. "Faccio parte del Clan Daardendrian, il mio nome è Shamash. Vengo, come Balasar,dal Tymanther. Piacere di conoscervi." dico con un certo orgoglio ed atteggiamento militare mentre porgo la mano ai due.

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Tamien elfo del sole guerriero

Guardo male l'armigero che ha lasciato inascoltata la mia richiesta, "E' questo il ringraziamento per avervi aiutato?" lo apostrofo mentre mi dirigo verso l'uomo e il nano. Arrivato al loro cospetto dico eseguendo un inchino." Mi chiamo Tamien, al vostro servizio. Avremmo bisogno di medicamenti, per servirvi al meglio."  

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Rawdon

Prima di rivolgermi verso gli spalti, avvicinandomi di qualche passo verso le due figure, guardo in cagnesco gli armigeri che ci stavano puntando contro ingiustamente le armi.

Il mio nome è Rawdon, vi ringrazio per aver richiamato agli ordini i suoi uomini, che se hanno così tanta voglia di combattere, possono andare fuori a salvare donne e famiglie. Ah no...a quello ci han abbiamo già pensato noi, e per noi intendo anche i tre dragonidi qui presenti, gente di valore, si fidi di me.

Ma diteci...cosa sta succedendo, perché siete sotto attacco?

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13 MIRTUL 1489 CV, SERA

[DM]

I compagni di ventura cominciano ad avviarsi verso le scale che salgono sugli spalti del fortilizio, ma molti sguardi continuano ad indugiare sui dragonidi, sguardi che nonostante tutto traspaiono paura e qualcuno anche sentimenti più cupi. Quando i sei salgono sul parapetto del Maschio trovano l'uomo ed il nano che stanno guardando oltre la merlatura. Da lì, nel buio della serata illuminata solo dall’ultimo quarto di Selûne, si ha una visuale completa della cittadina. L'oscurità è rotta dalle fiamme degli incendi appiccati dai briganti, ma quelli più lontani stanno già esaurendosi sostituiti da resti fumanti. La leggera brezza porta odore di legno e paglia bruciata. L'accerchiamento intorno al Maschio è quasi completo, ma le truppe dei briganti si sono fermate ad una certa distanza a formare un cerchio intorno alla collinetta e non sembrano intenzionate al momento ad avanzare. Fra le sagome umanoidi sono visibili anche alcune creature a quattro zampe simili a grossi lucertoloni lunghi quasi tre braccia, ma non sono bene identificabili a causa della distanza e della scarsa illuminazione. Sul camminamento che percorre tutto il perimetro del Maschio ci sono altri sei soldati dislocati in modo da tenere d'occhio l'area circostante in tutte le direzioni.

All’arrivo degli avventurieri i due si girano ed ascoltano le presentazioni. L’ultimo a parlare è Rawdon “Il mio nome è Rawdon, vi ringrazio per aver richiamato agli ordini i suoi uomini, che se hanno così tanta voglia di combattere, possono andare fuori a salvare donne e famiglie. Ah no...a quello ci abbiamo già pensato noi, e per noi intendo anche i tre dragonidi qui presenti, gente di valore, si fidi di me. Ma diteci...cosa sta succedendo, perché siete sotto attacco?

Alle parole dell'umano il nano lo guarda storto e dice con un tono duro "Io sono Castellan Escobert il Rosso, e lui è il Governatore Tarbaw Nighthill!" queste ultime parole le dice come a voler sottolineare la cosa. Il nano ha una barba rossa abbastanza corta per la sua razza, ma estremamente curata, a differenza dei capelli che sembravano delle fiamme in movimento. Sopra l'armatura indossa una specie di palandrana in cuoio con rivettature metalliche. Il governatore ha uno sguardo sofferente, ma non è chiaro se è più dovuto alle evidenti ferite che lo segnano o alla vista della sua cittadina in quelle condizioni. Poi il nano prosegue con tono piccato “E se per caso le fosse sfuggito le vorrei far notare che oltre alle persone che avete scortato voi, all’interno del Maschio ci sono molti civili… e la maggior parte di essi sono qui anche grazie ai miei uomini!

L’umano appoggia la mano non ferita sulla spalla del nano e dice "Non c'è problema Escobert, in questo momento le priorità sono altre." Quindi volge lo sguardo ai nuovi arrivati "Prima di tutto vi ringrazio per aver aiutato alcuni dei cittadini a raggiungere il Maschio. Nonostante siate degli stranieri avete fatto un ottimo lavoro." poi guarda Rawdon ed aggiunge con una nota di disappunto sul volto "Non abbiamo idea del perché siamo stati attaccati e nemmeno da chi siamo stati attaccati. Erano quasi due decenni che non subivamo un attacco di tale portata... ma quella volta si è trattato di briganti disorganizzati e non erano certo così numerosi... e soprattutto non avevano con loro un drago!" la frase del governatore riporta a tutti alla memoria la leggendaria e terribile creatura, ma guardando il cielo in ogni direzione al momento non se ne vede traccia.

Il governatore fa un cenno verso il nano e prosegue "Mi fa molto piacere che siate qui, abbiamo assolutamente bisogno di aiuto in questo difficile frangente. Un paio di sopravvissuti che sono riusciti ad arrivare al maschio prima di voi mi hanno riferito che diversi civili sono rimasti intrappolati nel Tempio di Chauntea." e nel dire ciò solleva il braccio sano ed indica nella direzione opposta rispetto a dove siete arrivati. Grazie alla posizione leggermente elevata del Maschio ed al fatto di essere in cima alle mura, verso est, dopo diverse abitazioni, è abbastanza visibile, una struttura che spicca sulle altre essendo più grossa ed alta e che è circondata da un robusto muro di cinta. "Quindi chiedo nuovamente il vostro aiuto. Sareste disposti a cercare di raggiungere la struttura senza mettervi troppo in vista e cercare di scortare chi vi si è rifugiato qui al sicuro nel Maschio?"

Per tutto il tempo che il governatore parla, Escobert continua a lanciare occhiate verso i dragonidi e sul suo volto si leggono gli stessi dubbi che i dragonidi hanno letto nei volti dei civili e dei soldati nella piazza d'armi. La sua mano destra continua ad armeggiare con il manico del grosso martello da guerra che porta al fianco e fa sempre in modo di essere sulla linea tra gli avventurieri ed il governatore.

Infine Lord Tarbaw volge lo sguardo verso Tamien e dice "All'interno della torre c'è una piccola cappella dedicata a Torm il Giusto." e nel dire il nome della divinità si sente reverenza nella voce del governatore "Padre Bran è anziano e magari non potrà fare molto per le vostre ferite, ma in qualcosa potrà aiutarvi. Purtroppo il vero curatore della cittadina, Padre Eadyan, è anche lui nel Tempio."

Modificato da Beppe63
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Tamien elfo del sole guerriero.

"Credo che nessuno di noi vorrà lasciare degli inermi in difficoltà in balia di questi briganti" e di un drago dico a completamento di ciò che il mio compare ha detto. "Tuttavia, ciò che ci chiedete è qualcosa di molto rischioso e sono sicuro che abbiate pensato ad una forma di compenso, per bilanciare i rischi che correremo." buoni si, ma stolti no. 

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Saliman - Umano Incantatore

"Più che altro, siamo gravemente feriti" dico provando a sollevare il braccio destro a fatica. Probabilmente non è rotto, ma poco ci manca. "Non è una questione di prezzo, non stiamo contrattando...ma forse potremmo andare assieme a qualche guardia? Con il numero compenseremmo le nostre ferite"

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Daardendrian Shamash (draconide guerriero)

"Vediamo cosa può fare il sacerdote di Torm, ma in ogni caso abbiamo bisogno di un poco di tempo per riposare ed escogitare un piano. Per esempio: come possiamo uscire e poi condurre i civili qua dentro con i briganti che ci circondano? C'è per vado un passaggio segreto che sbuca da qualche parte oltre il cordone d'assedio?" dico in tono sicuro e fermo.

x tutti 

Spoiler

 

Consiglio un riposo breve e tirare il dado vita per recuperare qualcosa oltre le cure del chierico.

saliman, achuak voi recuperate slot magia o abilità di classe con un riposo breve?

 

 

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Achuak

Concordo con Shamash, ci serve un po’ di tempo per curarci ed elaborare un piano, uscire di qui urlando e buttandoci in mezzo ai nemici servirà solo a farci ammazzare. Purtroppo per recuperare le energie mi servirebbe troppo tempo, ma qualcosa lo faremo lo stesso

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Rawdon

"Fermi un attimo...non vi state dimenticando di qualcuno?" Mi rivolgo poi al nano dopo che si è presentato col suo nome "Escobert, piacere, proprio colui che stavamo cercando, anzi che il nostro 'datore di lavoro' aveva detto di cercare al maschio. E' un tuo amico, così ci ha detto, ma noi lo conosciamo solo come 'il Mercante'. Eravamo con lui e il cocchiere Roseg, lo stavamo scortando, ma ora è fermo fuori dal paese, spero non gli sia successo nulla, ci eravamo lasciati che avrebbe cercato un posto sicuro."

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Tamien elfo del sole

"Concordo con voi che riposare sia una necessità, il problema e che se ci attardiamo troppo qui dentro potremmo non avere occasione di uscire." guardo i briganti alla base della collina. "Una volta completato l'assedio sarà impossibile muoverci non visti e se inizia l'assalto alle mura, avremo altro da fare. Ad ogni modo, dovremmo muoverci in maniera più accorta, lontani dai sentieri, senza fare rumore e senza ingaggiare battaglia, a meno che non sia necessario."

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13 MIRTUL 1489 CV, SERA

[DM]

Alla richiesta di un compenso Escobert ha un piccolo sobbalzo, ma ancora una volta il Governatore lo tiene a freno "Ho chiesto il vostro aiuto, ma non siete obbligati ad accettare. Avete già fatto tanto portando in salvo alcuni paesani e per me questo è più che sufficiente, se poi posso contare sul vostro aiuto qui all'interno del Maschio ve ne sono ancor più grato. Ma quello che mi preme è salvare più vite possibili e sicuramente sarà più facile farlo qui dentro, protetti dalle robuste mura del Maschio che dal muro di cinta del Santuario. Qui ci sono gli uomini di Escobert e stiamo armando la milizia cittadina, quindi non vi è dubbio che se i civili rintanati nel tempio potessero essere portati qui avrebbero sicuramente più possibilità di salvezza!" Fa una breve pausa ed aggiunge "Però possiamo offrivi equipaggiamento, armi e cibo, e quello che riuscirà a fare Padre Bran per aiutarvi a lenire le vostre ferite."

Alle parole di Saliman riguardo ad una scorta di guardie interviene Escobert "Mi sono rimasti solo undici soldati, quattro sono deceduti poco dopo l'attacco dei briganti perché erano la scorta di Lord Tarbaw che in quel momento si trovava fuori dalle mura del Maschio. Hanno dato la vita per far sì che il Governatore e molti dei civili che vedete qua dentro riuscissero a raggiungere incolumi il Maschio." il tono del nano è mesto ed una nota di dolore passa anche negli occhi di Lord Tarbaw. "Quelli che sono rimasti mi servono per tenere sotto controllo il Maschio ed essere pronti ad ogni eventuale sviluppo della faccenda... i miliziani invece sono solo gente del popolo che si veste come un soldato, ma non può esserlo in tutto e per tutto." e lo sguardo del nano si sposta verso la piazza d'arme sotto di loro dove appunto alcuni civili stanno ricevendo armature ed armi per aiutare nella difesa del fortilizio.

Poi il governatore risponde a Shamash "Una volta che avrete fatto visita a Padre Bran potrete sicuramente prendervi un po' di riposo per approntare un piano, ma vi prego di non tardare troppo il vostro intervento... non vorrei che ci muovessimo troppo tardi." è più che evidente la preoccupazione stampata sul volto dell'uomo. Quindi prosegue facendo un cenno d'assenso "Sì, c'è un vecchio tunnel sotterraneo che in realtà non è mai stato usato e che sbuca sulla riva del torrente che scorre a sud di Greenest. Era stato costruito insieme al Maschio e pensato come via segreta per permettere di rifornirsi d'acqua in caso di assedio, ma non ce ne è mai stato bisogno... fino ad oggi." Notate che quando il Governatore parla del tunnel istintivamente Escobert sposta la mano sinistra verso un anello di ferro che porta legato alla cintura e dove sono infilate diverse chiavi.

Quando invece c’è l'intervento di Rawdon il nano solleva un sopracciglio e lo guarda con aria quasi infastidita. Non è chiaro se l’espressione è dovuta al diverbio che hanno appena avuto sull'aiuto ai civili o su quello che il Ffolk gli ha appena detto, sta di fatto che risponde con un tono secco "Non conosco nessun Mercante, né tantomeno un certo Roseg..." quindi volta lo sguardo verso il governatore quasi a cercare conferma delle sue parole ed aggiunge "...e non stavamo aspettando nessuno in particolare."

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Shamash Daardendrian (draconide guerriero)

"Sì il carro e noi con esso come parte della scorta eravamo solo di passaggio; intendevamo fermarci a Greenest per la notte piuttosto che all'aperto. Comunque al momento non è importante, sono sicuro che si saranno nascosti." dico in tono pratico, rivolgendomi al nano ed al nobile, per chiudere l'argomento.

"Con il vostro permesso Lord Tarbaw, adesso andremmo a farci dare una sistemata da Padre Bran e a valutare il da farsi. La ringrazio per averci accolto fra le sue mura." dico in tono rispettoso, preponendo di concludere la conversazione.

Modificato da Pyros88
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Balasar

"se non c'è altro, io andrei da padre Bran per vedere se riesce a rimettermi in sesto, come avete detto giustamente non c'è tempo da perdere, io accetto il vostro incarico, spero di riuscire nel compito" faccio un leggero inchino e poi mi dirigo verso dove si trova padre Bran.

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Tamien elfo del sole guerriero

Faccio anch'io un inchino e mi dirigo verso padre Bran. Non dico nulla, la mia voce potrebbe far trasparire il mio disappunto.

Maledetto taccagno, ha sicuramente capito che saremmo comunque andati al tempio e ha pensato bene di approfittarsene per non pagarci nulla. Comunque meglio fuori le mura che dentro, se dovesse tornare il drago.

Prima di entrare nella torre e andare alla cappella, passo dall'armigero che distribuisce le armi, per recuperare un pò di frecce. Ho bisogno di rimpinguare la faretra, ho tirato delle frecce ma non ho avuto il tempo di raccoglierle.

Fatto ciò mi dirigo anch'io da padre Bran.

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Seliman - Umano Incantatore

"Bene, ci riposiamo qualche istante e poi partiamo, dunque. Con permesso" faccio un mezzo inchino con il busto e seguo gli altri da padre Bran.

Una volta con gli altri, lontano dalle orecchie del governatore, sogghigno "Beh, non si è reso conto di quanto ci ha perso in questo affare...avete idea di quanto costi consultare un tomo sui draghi? E io ne ho visto uno così da vicino che potrei scriverci un breve trattatello! C'è un sacco di materiale interessante per degli studi focalizzati sul comportamento delle creature draconiche..."

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Tamien elfo del sole guerriero

"Sai bene che apprezzo quanto te lo studio di tali creature, e che mi piacerebbe dissezionarlo, per approfondire le tavole anatomiche del tomo" Magari confrontandola con l'anatomia interna dei nostri compagni. "Ma pensare che ci rimette lui, mi sembra un pò eccessivo, in confronto ai rischi a cui andiamo incontro."

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