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Tre Passi nel Delirio. Capitolo I : Le Voci nella Testa


Thorgar

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Hanz

Nota: uccidere gli spettri dev’essere più facile che bandirli. Non controllare 

Perfetto, direi che è andata dico accasciandomi a terra, lasciando che siano Velkan e Attila ad ispezionare la stanza. Ci metto qualche secondo a rialzarmi ed a raggiungere Aurora Vi sentite bene? Non dev’essere stato piacevole neppure per voi

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Aurora Revancha

Il rituale è decisamente pesante, sia per il mio corpo che per il mio spirito. Devo combattere contro l'influenza malevola della strega, che prova a pentrare nel mio animo sotto forma di un fumo denso e appiccicoso. Mentre la mia bocca pronuncia le parole scritte nel libro, la mia mente rivolge preghiere a Valera, che ben presto si spostano in vere e proprie suppliche a mio padre. E dopo interminabili minuti, riesco finalmente a scacciare il male contenuto in questa stanza. Ci sono molte altre cose che avremmo potuto chiedere al nostro confratello, ma non sarebbe stato giusto lasciarlo soffrire ancora. Ora puó finalmente riposarsi. Sento le gambe cedere per lo sforzo e mi appoggio alla spada come se fosse un bastone. Annuisco alle parole di Hanz, aiutandolo ad alzarsi con un sorriso stentato quando lo vedo ancora in difficoltà. Non credevo potesse essere tanto pesante per il mio corpo. Mi faccio forza e parlo agli altri É un gesto che normalmente non farei mai, ma dobbiamo aprire queste tombe. Abbiate il massimo rispetto dei nostri confratelli caduti e della sacralità della morte. Mi avvicino poi alle tombe, facendo forza per aprirle, usando comunque tutta la delicatezza necessaria richiesta dalla situazione.

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Vi riorganizzate e vi avvicinate alle tombe dei vostri confratelli. Le aprite con rispetto una per una e con calma spogliate i cadaveri dei sei uomini. Trovate un diario scritto da Von Liebenstein, in cui racconta del maleficio di Umar, della paura di rimanere maledetto e dei tentativi falliti, di esorcizzare il male. Pochi giorni fa era davvero il centennale della sua morte. Avete fatto luce sugli inquietanti rumori del cimitero e avete escluso una pista, ma questo purtroppo non vi ha aiutato, a capirne di più sugli strani omicidi del villaggio. 

Addosso ai sei corpi trovate la seguente attrezzatura:

2 corazze di piastre, 1 corazza completa, 2 armature di cuoio borchiato e 1 cotta di maglia. 1 balestra a ripetizione leggera, 1 balestra a ripetizione pesante, 1 balestra a mano, 3 balestre pesanti. 20 quadrelli d'argento e 20 con la punta in ferro freddo. 60 quadrelli normali. 2 paia di guanti d'arme chiodati. 2 paia di guanti d'arme con sicura. 1 mazzafrusto, 1 stocco, 1 ascia da battaglia, 1 spadone e 1 martello da guerra. 

Fino a qui il tesoro non è nulla di particolare. Trovate però un anello di platino con degli strani bagliori, che cattura la vostra attenzione. Inoltre quello che presumete fosse il Cavaliere, ha una spada lunga, con la lama che è piena di bagliori guizzanti rossi. E per finire, trovate un elmo in platino con delle ali dorate sui fianchi.

Come disse lo spettro, potete prendere tutto quello che volete.

 

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Attila

Non capisco niente di queste cose.

Non trovando nessun passaggio segreto nè anfratti nascosti lascio che siano loro a valutare ciò che abbiamo trovato, di quella roba io non me ne faccio niente, il mio equipaggiamento è studiato appositamente per me, aspetto solo di capire cosa ne esce fuori da quegli oggetti particolari che hanno un'aura strana.

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Aurora Revancha

Metto il diario nello zaino, ripromettendomi di leggerlo con cura, prima di catalogare l'equipaggiamento dei guerrieri. Per lo meno sarà un modo per imparare come essere una vera donna dell'Ordine e a non cedere di fronte alle difficoltà. I soldati sono armati con parecchia attrezzatura comune, ma hanno anche delle reliquie chiaramente magiche. Soldato Valerious, soldato Hanz, analizzate quegli oggetti. Rimettiamo il resto a posto: non ci servono questi oggetti, non saccheggiamo inutilmente queste tombe.

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Velkan Valerious

Osservo il rituale di liberazione della maledizione del cavaliere in disparte, con la spada in pugno pronto a balzare in direzione dello spirito qualora si dovesse liberare dall'incatesimo e avventarsi sui corpi dei mie compagni impeganti nel rituale. I movimenti di Hanz come me lo aspettavo sono precisi e fluidi, le parole ferme nonostante l'enorme potere che la magia richiede, un enorme sforzo non solo dal punto di fiscio ma anche mentale. Anche Aurora completa la sua parte a dovere, non essendo un tessitrice dell'arte la sua determinazione ha conpesato alla sua mancanza di conoscenza. Era fondamentale che la sua voce rimanesse ferma e decisa, e così è stato, grazie alla sua forza di volontà è riuscita a portare a termine l'incanto e concedere finalmete la liberazione dalla non morte all'anima del cavaliere Von Liebesten.

Volgo un cenno di saluto con la mia lama all'essenza del cavaliere scomparso e mi avvio a sorregere Aurora, dopo essermi assicurato che riesca a sorregersi con le sue gambe ed essermi congratulato apertamente per la sua determinazione, mi avvio a ispezionare le bare dei soldati del Grifone, caduti nella lotta alla strega Uma.

Concordo con voi Cavliere Ravencha, che i guerrieri continuino il loro riposo eterno in compagnia delle loro fidate armi rispondo alla richiesta di Aurora nel riposizionare le armi comuni nelle bare dei caduti, quindi mi avvio a prendere la spada lunga, la soppeso e ne valuto la fattura, la faccio roteare tre volte, provando qualche affondo per sentire la bilanciatura della lama, al che mormoro anriche parole nella lingua dei draghi e mi presto ad analizzare la vena di magia che scorre nell'anima di metallo della spada.

Una volta terminata l'ispezione della spada mi avvio verso l'elmo di platino del cavaliere.

Spoiler

Casto individuazione del magico e faccio doppio check di sapienza magica e conosoce arcane entrambe a +15 

 

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Hanz e Aurora si rimettono in sesto, aiutati dagli altri. Prendete quello che vi necessita e riponete il resto. Risalite e trovate Fuscus e il chierico Elestar. Sopra la situazione è stata tranquilla e non è successo niente di strano. Tornate al villaggio di buona lena. La nebbia è diventata sempre più fitta. Fate fatica a vedere a un metro da voi. Prima di giungere alla locanda, sul piazzale principale Elestar si stacca dal vostro gruppo, sollevato che sia andato tutto bene e torna in chiesa. Il tempo è trascorso veloce e quando siete davanti alla taverna, sono quasi le 22. Entrate e Vivienne vi accoglie con un sorriso. L'atmosfera dentro non è delle migliori. La gente è preoccupata, ma quando vi vedono alcuni sorridono e vi salutano rispettosamente, con sguardi carichi di speranza. Il bardo sta suonando una elegante ma triste ballata. Stasera gli animi non sono festosi, come fino a poco tempo fa. Venite accompagnati ad un ampio tavolo in una sala secondaria. Così avrete la vostra intimità e non sarete disturbati, messeri. Abbiamo messo un tavolo qui apposta per voi. Solitamente tutti i clienti stanno nella stanza principale. Spero che sia di vostro gradimento. Il tavolo è ampio e già apparecchiato. Pane, acqua e vino sono già presenti, mentre una ragazza bionda sopraggiunge e raccoglie con voce timida le vostre ordinazioni.

Ora potete finalmente tirare le somme di questa lunghissima e intensa giornata.

Ballata del bardo

 

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Attila

Quell'elmo no? Indico lo strano elmo ..non vi piace.

Alla fine della fiera decidono loro, a me non serve un elmo e lascio che facciano come meglio credono, anche se mi sembra un errore lasciarlo lì

Tornati alla cittadina ci fanno già trovare il tavolo per noi. Ottimo. Voglio essere il primo a prendere parola con il poco che ho scoperto

Il tizio che ho seguito era da solo. Chiuso in casa bofonchiava qualcosa, sul lavoro e sulla nostra visita. Ha detto qualche frase del tipo "te lo avevo detto Philippe, di stare attento a correre dietro alle giovani", "tua moglie è una strega, ti farà il malocchio e ti ucciderà", "correre dietro alla figlia del conciatore, che stupidaggine.. Oh Philippe".
Ho controllato i suoi mobili e non ho trovato nulla di interessante. Vestiti, un paio di romanzi d'avventura, un sacchettino di monete.

 

 

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Velkan prende la parola. Ho esaminato attentamente l'elmo e la spada. L'elmo è un comune Elmo della Gloria. E' molto diffuso nel Saethwyr e viene spesso dato ai comandanti sui campi di battaglia, per renderli più carismatici e quindi infervorare meglio gli animi delle truppe. Rende inoltre chi lo indossa più determinato e lo aiuta a sopportare qualche ferita aggiuntiva. Ma niente di eccezionale. Magari può allungare la resistenza del portatore di una freccia in più o di un colpo di spada. E' spesso dato in dote ai rampolli dell'alta società, quando prendono i voti di cavalieri del reame. Riguardo alla spada, è una spada con un lieve incantamento di potenziamento e un potente incantamento basato sul fuoco. Ogni suo colpo è infiammato e brucia la vittima. Colpi particolarmente ben assestati sprigionano una quantità di fiamme ancora maggiore. Inoltre una volta al giorno può investire un nemico fino a qualche metro da lei, con un potente raggio incandescente. Il raggio ha un più che buono potenziale distruttivo.

Afferma sorridente, facendo roteare la spada in aria un paio di volte. Fa una breve pausa. Tornando al nostro caso invece, ho ancora qualche informazione da condividere con voi compagni e con lei, Cavaliere Revancha. Dice in tono serio, sorridendo prima agli altri e poi alla giovane, ma sempre con aria rispettosa. A parte l'aver scoperto delle voci sulla strega, pista che ahimè al momento si è rivelata infruttuosa, scoprii alcuni particolari sui cadaveri dei coniugi Turelle, che non sono mai riuscito a condividere con voi, a causa dei continui contrattempi. Come già dissi, ho esaminato più che attentamente i coniugi Turelle. Non vi erano ferite sui loro corpi. Probabilmente era morti più o meno 7 giorni prima della nostra autopsia. Sembravano morti per un qualche strano effetto magico e una gran dose di maledetto terrore. Afferma in tono serio. Non vennero torturati o percossi. Le loro bocche vennero cucite post morte e entrambi avevano gli occhi alzati, come se fino alla fine avessero guardato negli occhi il loro assassino o i loro assassini. E come avevate riscontrato anche voi, sul luogo del ritrovamento vi era un'aura magica molto potente. E questo è quanto. Qualcuno vuole aggiungere qualcosa su di loro o su gli altri casi??

Chiede gentilmente ai suoi compagni.

 

 

 

Modificato da Thorgar
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Aurora Revancha

Prendiamo i tre oggetti e ci rechiamo alla locanda, nonostante le mie iniziali resistenze. Non possiamo provare a vendere questi strumenti del bene, sarebbe irrispettoso! Arrivati in paese ci accorgiamo dell'ora tarda. Parlo quindi al chierico prima che se ne vada. Domani mattina vorremmo celebrare una piccola veglia funebre per le vittime di questa follia. Avvisi gli abitanti del villaggio, per quanto possibile. Entro poi nella locanda e saluto Vivienne con un sorriso, che rivolgo al resto della popolazione. Non ho bisogno di un'investitura per sentirmi Cavaliere, mi bastano i loro sguardi. Mi siedo al tavolo e ordino una cena frugale, senza eccedere né in quantità né in raffinatezza. Quando sento il resoconto di Velkan sui due oggetti, prendo l'elmo e lo passo nelle mie mani, aggiungendo Se per voi non ci sono problemi, penso che prenderó quest'elmo. È esattamente ció di cui avevo bisogno. Ascolto poi il racconto dei due soldati, iniziando a tirare i numeri. Una giovane conciatrice e una strega per moglie? Questi sono elementi interessanti, ma che non ci sono stati comunicati. Io e il soldato Fuscus non abbiamo scoperto molto: i Turelle avevano avuto un passato come mercanti, quindi avevano lavorato a stretto contatto con Bouchon. Era una sorta di vecchio socio per il padre di Ligeia, ma non un amico di vecchia data. Conoscevano anche Lucille, era stata la loro domestica. La signora Turelle si era affezionata a quella ragazza. E sembra che si siano allontanati senza lottare, seguendo spontaneamente il loro rapitore. Erano in giardino, ma non abbiamo trovato indizi in quel luogo, pur avendolo setacciato.

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Hanz

Quanto alla casa di Lucille: è la classica casa da contadini, io Attila e Velkan l'abbiamo letteralmente rivoltata, ma non c'è nulla di sospetto, libri, amuleti o erbe che facciano supporre Lucille come strega o connessa alla stregoneria. Però, se mi permettete, faccio notare lo stesso che la ragazza pare aver lavorato o essere stata a stretto contatto con tutti gli spariti: ha fatto da domestica per i Turelle ed ha lavorato presso lo studio mercantile di Bouchon, questo purtroppo mi fa propendere per considerarla in qualche modo collegata, anche se magari non di sua spontanea volontà. Ah, un'altra cosa: stando al sacerdote, la vecchietta nel bosco è una strega in tutto e per tutto, chi ci ha parlato ha qualche sospetto su di lei?

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Caelius Fuscus

Stanco ed irritato per la giornata apparentemente tanto faticosa quanto infruttuosa accolgo di buon grado il tavolo che ci hanno riservato alla taverna. Tra tutte le delusioni della giornata almeno la cena si salva...gli dei sono stati misericordiosi ad insegnare agli uomini a cucinare l'arrosto! Ascolto meditabondo e silenzioso ciò che i miei compagni hanno da dire, ed intervengo per ultimo solamente dopo aver spazzolato tutto ciò che avevo nel piatto è in situazioni come questa che mi rendo conto di quanto terribile sia la cucina di Balànca o della Mano!

È stata una giornata lunga ma assai povera di scoperte, mi pare. Il colpo di scena di maggior rilievo è stato il confratello maledetto al cimitero, per il resto...calma piatta. 
Fratelli, credo che per ora l'unica pista che potremmo seguire è quella del tizio che Attila ha seguito: dietro a tutta questa storia potrebbe esserci la vendetta di una moglie tradita ma in tal caso dovrebbe esserci qualche elemento che collega gli omicidi...cosa che però sembra non esserci. La piste sulla megera nel bosco, sulla giovane nobildonna orfana e del cimitero sono ad un punto fermo, in nessun caso abbiamo trovato indizi o tracce se non qualche leggera aura magica che tuttavia non abbiamo riconosciuto. 

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Hanz

Beh, il cimitero abbiamo capito dove portava, quindi potremmo eliminarlo dalle possibili piste. Dove avete trovato l’aura magica, di preciso? Magari si potrebbe indagare più a fondo, e inoltre mi offro volontario per andare a parlare con la megera nel bosco, credo sia comunque possibile avere qualche informazione da lei, anche solo sulla strega bruciata anni fa

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Caelius Fuscus

Ho percepito l'aura, come altri di voi credo, proprio nel bosco. Attorno a quel grottesco siparietto che abbiamo visto...non mi lo leverò dalla testa quello spettacolo agghiacciante per un bel pezzo! Il vile barbaro che ha conciato così quei ragazzini la pagherà cara! nel giardino della nobildonna invece, dove dice che sono scomparsi i genitori, non ho percepito nulla.

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Aurora Revancha

Inizio a riflettere sui dati che raccogliamo durante questa serata, prima di rispondere all'intervento di Caelius Soldato Fuscus, è sicuro di poter escludere completamente la colpevolezza della donna del bosco? E lei, soldato Hanz, ha capito il motivo delle accuse del sacerdote? É semplice superstizione o c'é qualcos'altro sotto? In tutto questo continuano ad esserci elementi che non tornano: i bambini, ad esempio. Da dove vengono? Chi sono? Perché l'assassino li ha portati qui? Se l'obiettivo è portare il male in questo villaggio, non capisco perché coinvolgere degli stranieri. Il mio pensieri mi indica immediatamente un collegamento che finora non avevo analizzato, a cui mi affretto a dar voce Ragioniamo un momento: i bambini che son stati brutalmente uccisi assieme a Bouchon non sono di questo luogo. È chiaro che l'assassino li stava nascondendo da qualche parte. Guarda caso, due mesi fa è arrivata una ragazza scomparsa assieme all'inizio dei disordini. Lucille potrebbe non essere la vittima che crediamo. La sua casa, a quanto mi avete detto, poteva essere quella di una persona rapita cosí come quella di qualcuno che si fosse allontanato volutamente. Parlatemi di quello che avete trovato al suo interno con maggiore precisione. Chiedo a Velkan, Hanz e Attila, mentre continuo a pensare amareggiata all'anima perduta di quella ragazza, destinata in qualunque caso alla sofferenza.

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Hanz

La casa di Lucille non presenta nulla di particolare, ripeto: abiti e oggetti erano ancora al loro posto, non c’erano erbe usate per filtri o libri sospetti, non c’erano passaggi, doppi fondi, nicchie nascoste o simili. L’unico particolare strano era la buon fattura del tavolo e del baule, quest’ultimo conteneva i classici indumenti di una ragazza di campagna

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