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[Dalamar78] - Gli Eroi del Magnamund - Atto XII


dalamar78

Messaggio consigliato

Falco della Tempesta

Il tentativo di forzare il blocco si rivela un successo, ma non un' esperienza troppo tranquilla. Un proiettile esplode sul ponte, ferendo in maniera significativa me e alcuni degli altri membri dell'equipaggio, tra cui i miei compagni di ventura.

Per fortuna tutto fila liscio e superiamo lo sbarramento di navi nemiche senza perdite umane e senza danni gravi all'imbarcazione. Stranamente, mi unisco anch'io ai festeggiamenti dell' equipaggio. Un po' perché sono contento io per primo, un po' per fraternizzare con questa gente, che sta rischiando la vita, per aiutarci. Sarebbe stata una carneficina. Dico seriamente verso Ditolungo. Ma ormai è alle nostre spalle. Meglio non soffermarsi troppo sul passato, una volta che si è scampati al peggio. Ringraziamo la nostra buona stella e curiamoci dalle ferite. Affermo guardando il cielo.

@Dm

Spoiler

Uso guarigione 1. Il Ramas può curarsi di 12 (livello di classe) danni x 4 (1 +3 mod Sagg) volte la giorno.

 

 

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  • Supermoderatore

Soren

Quando infine incrociamo le navi nemiche le mani mi iniziano a fremere, in attesa di uno scontro fisico per finalmente scaricare la tensione delle ultime ore. Ma ben presto scopro che la realtà delle battaglia navali è ben diversa da quella cui sono stato abituato finora e posso solo assistere impotente al bombardamento e alle varie manovre elusive dell'Intrepido.

Nonostante la potente arma dei nemici che falcidia il nostro ponte riusciamo a sfuggire agli inseguitori e dopo essermi occupato di guarire le ferite mie e di Ditocorto mi dedico ad assistere l'equipaggio. Infine vado a congratularmi con il capitano Ottimo lavoro capitano, la sua nave e i suoi uomini meritano davvero la fama di cui godono a Sommerlund.

@dalamar78 

Spoiler

con imposizione delle mani curo 15 danni a me, 15 a Ditocorto, poi il resto (oltre a varie prove di guarire) sull'equipaggio

 

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Master

I vostri alloggi sono molto stretti e puzzolenti, sistemati come sono tra la cambusa e la chiglia della nave. Nonostante la mancanza di spazio e il fetore di pesce marcio che vi fa ricoltare lo stomaco, riuscite a schiacciare un pisolino di un paio d'ore prima di svegliarvi al chiarore della grigia foschia mattutina che entra dal vetro dell'unico oblò

Salendo sul ponte principale della nave, vedete che il Capitano è da solo vicino al parapetto di poppa a scrutare l'orizzonte con il suo cannocchiale

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Falco della Tempesta

I nostri alloggi non sono proprio il posto più ospitale del mondo. Non mi lamento, ma voglio prendermi una pausa dall'odore di pesce. Quindi salgo sul ponte. Li trovo il capitano e Soren. Ridacchio alla sua battuta. Già.. Ho scoperto, che anche io non sono un lupo di mare.. Sorrido al mio compagno. Rimango in attesa di una risposta del capitano, mentre anche io mi metto a scrutare l'orizzonte, nella sua stessa direzione.

 

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Falco della Tempesta

Noto che il viaggio, sta minando il buon umore del mio vecchio compagno di avventure. Quindi gli metto una mano sulla spalla, sfoggiando un sorriso incoraggiante. Effettivamente anche a me, manca la terra ferma.. Dico pacatamente, girandomi verso il comandante.

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  • 2 settimane dopo...
  • 2 settimane dopo...

Master

Il Capitano legge la missiva segreta e poi solleva lo sguardo su di voi

E' una missione coraggiosa e piena di rischi quella in cui vi siete ficcati, ma questi sono tempi duri. Posso solo immaginare quello che vi aspetta dopo il viaggio fino al Dejkaata, ma di una cosa potete stare certi: farò tutto il possibile per condurvi fin la sani e salvi

Poi da immediatamente l'ordine di virare e di prendere una nuova rotta: nord, nord-ovest. L'equipaggio reragisce con non poca sorpresa all'improvviso cambiamento ma, nonostante i pericoli cui sanno di andare incontro, nessuno osa contraddire la decisione del proprio capitano

Per due giorni e due notti l'Intrepido continua la sua navigazione fra le acque agitate e battute dal vento gelido che soffia dai ghiacciai di Kaltenland. Il mare sta diventando sempre più mosso e violenti temporali si scatenano uno dopo l'altro senza un attimo di tregua. Ma all'alba del terzo giorno ecco arrivare la nebbia. Si tratta di un vero e proprio muro grigio, senza vento e senza suoni, che impedisce di vedere più in la di un braccio e lascia l'equipaggio intirizzito e tremante di freddo. Molti guardano con invidia i vostri mantelli di Kalkoth mentre sono costretti a compiere il loro servizio mattutino in quell'atmosfera davvero poco invitante

Maledizione alla nebbia borbotta il capitano Bose osservando il muro bianco e grigio che attanaglia la nave E' molto meglio una burrasca o una tempesta di vento che una cosa del genere! Per un numero interminabile di ore la nave continua ad avanzare silenziosa e lenta sulle acque gelide di quel mare senza fine. Osservando quel muro di nebbiaè facile immaginare strane creature che si nascondono chissà dove e quel silenzio glaciale non contribuisce affatto a placare la superstiziosa paura dell'equipaggio. Quando all'improvviso la quiete è turbata da un banco di grossi pesci rossi e blu, più di un uomo si mette ad urlare per l'inaspettata sorpresa

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  • Supermoderatore

Soren

Grazie Capitano, mi rendo conto che sia un grosso rischio per lei e apprezziamo la sua collaborazione.

Dopo qualche viaggio tutto sommato tranquillo rimaniamo invischiati in un denso banco di nebbia, che limita pesantemente la visuale e inquieta l'equipaggio, ma anche noi. Ad un certo punto però i marinai si agitano vedendo arrivare un banco di pesci colorati Come mai questa reazione? chiedo anche io

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