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Ricchezza per livello


Edward Volth

Messaggio consigliato

Salve a tutti. Vengo dalla 3.5 e vorrei approcciarmi alla 5e. Inizio con la prima domanda. Ricchezza per livello. Nella 3.5, nel manuale del DM, era presente questa tabella indicante la ricchezza media di un avventuriero in base al suo livello.
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C'è una tabella simile pure per la 5e? ho sempre immaginato che la ricchezza della 3.5 fosse un po eccessiva. Nella 5e ci sono modifiche?

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  • Supermoderatore
17 minuti fa, Edward Volth ha scritto:

Salve a tutti. Vengo dalla 3.5 e vorrei approcciarmi alla 5e. Inizio con la prima domanda. Ricchezza per livello. Nella 3.5, nel manuale del DM, era presente questa tabella indicante la ricchezza media di un avventuriero in base al suo livello.

C'è una tabella simile pure per la 5e? ho sempre immaginato che la ricchezza della 3.5 fosse un po eccessiva. Nella 5e ci sono modifiche?

Nella 5E non ci sono delle indicazioni così specifiche livello per livello, ma a pag 38 della DMG sono descritte a grandi linee fasce di "ricchezza" che indicano sulla base di livello del personaggio e magia nella campagna un possibile equipaggiamento e denaro di partenza. Ricorda comunque che diversamente dalla 3.5 la WBL e (soprattutto) gli oggetti magici non sono parte integrante del bilanciamento del sistema

Comunque per fare un esempio un personaggio di livello 5-10 in una campagna standard avrebbe a disposizione 500 + 1d10x25 monete d'oro più l'equipaggiamento standard di partenza della classe,in una campagna High Magic un PG di 11-16 avrà 5,000 + 1d10 x 250 mo, tre oggetti magici non comuni, un oggetto raro e l'equipaggiamento standard di partenza della classe, in una campagna low magic un PG di 17-20 avrebbe 20 ,000 + 1d10 x250 mo, due oggetti magici non comuni, l'equipaggiamento standard di partenza della classe.
 

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@Edward Volth ciao. :)

D&D 5e parte con l'assunto che gli Oggetti Magici siano opzionali, ovvero che non siano obbligatori (nella 3.5, invece, erano conteggiati nella matematica di base,motivo per cui il sistema si aspettava che per forza i PG accumulassero un certo quantitativo di Oggetti Magici....da qui la famosa tabella).

Nella 5e il gruppo ha la possibilità di scegliere se usarli o meno, in modo da poter decidere di giocare a campagne High Magic (pieni di oggetti magici e magia) o Low Magic (con rarissimi oggetti magici e magia). Come base, la 5e non pretende che gli oggetti magici siano facilmente accessibili, tanto che nemmeno è scontato che i PG ne trovino nei negozi (anzi, il DM può decidere che nemmeno si vendano, ma si possano trovare solo durante le avventure).

In ogni caso, a pagina 38 della Guida del DM è presente una tabella che fornisce una linea guida sul denaro e/o equipaggiamento magico che i PG possono avere all'inizio della campagna,  in base al loro livello e al tipo di campagna (Low Magic, standard, High Magic).

Nulla di paragonabile, però,alla tabella della 3.5.

@Alonewolf87 Mi hai ninjato. :D

Modificato da SilentWolf
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Mi sa che il passo più grande per capire la 5e è slegarmi da tutte le regole della 3.5 che per ora sono insite in me :D 
Per quanto riguarda il discorso degli oggetti magici, essendocene nella 3.5 a migliaia, sto facendo in modo che i miei pg ne trovano di "prescelti" ogni tanto, in maniera estremamente limitata (per fare un esempio, sono 6 pg di livello 6 ed ora per la prima volta hanno trovato degli anelli +2 alle caratteristiche, e basta). 
Questo lo faccio anche e soprattutto per cercare di allinearmi con quella tabella di ricchezze. Giustamente, dargli circa 15k a testa e loro possono comprarsi al più armi e armature non magiche (quindi dell'ordine di massimo 1k mo), mi sembrava controsenso.

In soldoni, per quanto riguarda la ricchezza e i beni dei pg nella 5e devo considerare quella linea guida di pag 38 (che quindi in confronto alla 3.5 è frazionata pesantemente), e, ai fini dei livelli incontro e quant'altro, posso portare avanti una campagna sapendo che se i miei pg sono di livello 10 e affrontano un incontro con LI 10, senza oggetti magici, riescono comunque a farcela, giusto? Perchè questo per esempio non sempre avviene nella 3.5, dove si è quasi costretti ad avere oggetti magici per fronteggiare un LI del proprio livello.

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  • Supermoderatore
30 minuti fa, Edward Volth ha scritto:

(per fare un esempio, sono 6 pg di livello 6 ed ora per la prima volta hanno trovato degli anelli +2 alle caratteristiche, e basta). 

E guarda già questo potrebbe essere considerato "tanto" dato che la filosofia di fondo dell'edizione è che gli oggetti magici sono opzionali di base (poi ok praticamente quasi chiunque li usa ma quello è un altro discorso).

30 minuti fa, Edward Volth ha scritto:

Questo lo faccio anche e soprattutto per cercare di allinearmi con quella tabella di ricchezze. Giustamente, dargli circa 15k a testa e loro possono comprarsi al più armi e armature non magiche (quindi dell'ordine di massimo 1k mo), mi sembrava controsenso.

Questo serve anche ad invogliare ad investire le eventuali ricchezze in cose utili al personaggio ma non necessariamente "portatili", dal mettere in piedi un'attività commerciale o mercantile a crearsi una roccaforte o un piccolo esercito personale ad assoldare una rete di informatori. Un'occhiata alle attività di downtime potrebbe fornire spunti interessanti

30 minuti fa, Edward Volth ha scritto:

In soldoni, per quanto riguarda la ricchezza e i beni dei pg nella 5e devo considerare quella linea guida di pag 38 (che quindi in confronto alla 3.5 è frazionata pesantemente), e, ai fini dei livelli incontro e quant'altro, posso portare avanti una campagna sapendo che se i miei pg sono di livello 10 e affrontano un incontro con LI 10, senza oggetti magici, riescono comunque a farcela, giusto? Perchè questo per esempio non sempre avviene nella 3.5, dove si è quasi costretti ad avere oggetti magici per fronteggiare un LI del proprio livello.

Giusto per precisazione quella tabella è di base pensata per la creazione di PG di livello superiore al 1° non riflette necessariamente un ammontare minimo di ricchezze che i PG devono raggiungere entro un certo livello (anche se può servire come linea guida in tale senso). Sulla base della campagna i PG potrebbero ottenere molti meno o molti più soldi entro quelle fasce di livello.

Sì il bilanciamento dei livello e degli scontro è pensato completamente slegato dalla prenza di oggetti magici. Al massimo se i tuoi PG ne avranno mai veramente tanti potrebbe toccarti rivederli un pò al rialzo.

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Quindi voi come stabilite i quantitativi di soldi ?
Io nella 3.5 facevo così. Vedevo il loro livello (es tra il 6 e il 7), vedevo la tabella di prima della ricchezza (circa 15k a testa), facevo 15x6 (con 6 il numero dei pg nel party), e questa somma, 90k, era l'ammontare delle ricchezze che alla fine di quella quest gli avrei fatto trovare, composta da oggetti d'arte, gemme, ed occasionalmente (come nell'ultima quest), oggetti magici (gli ho fatto trovare 6 anelli +1 al modificatore caratteristiche, dal valore di 4k l'uno).
 

Nella 5e mi trovo leggermente in difficoltà. Ho visto che c'è una tabella a pag 136 del DMG, individual treasure, ordinati per grado sfida di un singolo incontro. Dovrei basarmi su questo? Però in questo modo, se una quest prevede molti "incontri sociali" e pochi combattimenti, significa che prenderanno molti pochi soldi. Al contrario se invece sono presenti molti combattimenti, ne avranno moltissimi. Come gestite voi le ricompense?

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  • Supermoderatore
4 ore fa, Edward Volth ha scritto:

Nella 5e mi trovo leggermente in difficoltà. Ho visto che c'è una tabella a pag 136 del DMG, individual treasure, ordinati per grado sfida di un singolo incontro. Dovrei basarmi su questo? Però in questo modo, se una quest prevede molti "incontri sociali" e pochi combattimenti, significa che prenderanno molti pochi soldi. Al contrario se invece sono presenti molti combattimenti, ne avranno moltissimi. Come gestite voi le ricompense?

Non devi necessariamente pensare che le "ricompense di quest" debbano manifestarsi come monete od oggetti. I PG faranno molti "incontri sociali"?Otterranno preziose informazioni o contatti utili da sfruttare o una certa fama su cui fare leva. Meno soldi ma più prestigio. Non devi necessariamente pensare "eh ma sono PG di livello tot devono avere quanto meno Xmila monete d'oro o equivalenti. Anche perchè nel momento in cui non ci sono (teoricamente di base) oggetti magici di cui fare compravendita ottenere un titolo nobiliare o un edificio da usare come sede ha molto più valore di un mucchio o due di preziosi.

Essenzialmente la tipologia e quantità di ricompensa la leghi maggioramente alla storia e alle minacce che i PG incontrano. Se uccidono un drago ci sta che ottengano un mucchio di soldi e oggetti. Se eliminano un branco di worg famelici che minacciavano i villaggi montani è più plausibile ottengano fama e celebrità. Ci sono regole opzionali sulla Fama e Onore nella GdDM potresti darci un'occhiata

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Il 2/12/2017 alle 09:40, Edward Volth ha scritto:

Quindi voi come stabilite i quantitativi di soldi ?
Io nella 3.5 facevo così. Vedevo il loro livello (es tra il 6 e il 7), vedevo la tabella di prima della ricchezza (circa 15k a testa), facevo 15x6 (con 6 il numero dei pg nel party), e questa somma, 90k, era l'ammontare delle ricchezze che alla fine di quella quest gli avrei fatto trovare, composta da oggetti d'arte, gemme, ed occasionalmente (come nell'ultima quest), oggetti magici (gli ho fatto trovare 6 anelli +1 al modificatore caratteristiche, dal valore di 4k l'uno).
 

Nella 5e mi trovo leggermente in difficoltà. Ho visto che c'è una tabella a pag 136 del DMG, individual treasure, ordinati per grado sfida di un singolo incontro. Dovrei basarmi su questo? Però in questo modo, se una quest prevede molti "incontri sociali" e pochi combattimenti, significa che prenderanno molti pochi soldi. Al contrario se invece sono presenti molti combattimenti, ne avranno moltissimi. Come gestite voi le ricompense?

Ti trovi in difficoltà perchè stai cercando di applicare alla 5e un ragionamento che vale solo per la 3.5. ;-)
Come tu stesso hai riconosciuto, è meglio che ti alleni a slegarti dalle regole della 3.5. :)

Nella 5e non esiste l'idea che i PG debbano avere per forza una ricchezza minima in base al livello....ne all'inizio della campagna, ne alla fine di ogni quest.
Nella 3.5 questo dettaglio era necessario, non solo perchè la 3.5 si focalizzava principalmente sul Combattimento (dunque tutta la progettazione dei PG era focalizzata al renderli i migliori possibili in questo aspetto), ma soprattutto perchè la 3.5 considerava obbligatorio che i PG possedessero degli oggetti magici. La 3.5, quindi, ti forniva una ricchezza obbligatoria di partenza in base al livello, in modo che i PG avessero i soldi per comprarsi gli oggetti magici obbligatori per sopravvivere alle sfide di quel livello. E lo stesso avveniva per le ricchezze accumulate durante le quest: nella 3.5 erano presenti tabelle che servivano a stabilire l'esatto ammontare di denaro da far trovare ai PG durante l'avventura in base al loro livello, solo perchè i PG dovevano possedere almeno tot monete d'oro per potersi comprare gli oggetti magici necessari a sopravvivere.

Tutto questo in D&D 5e non esiste più. ;-)

In D&D 5e gli oggetti magici sono opzionali, dunque non obbligatori. Il che significa che NON esiste più la necessità di assegnare ai PG precisamente tot monete d'oro al livello o a quest per far comprare loro l'equipaggiamento magico minimo per sopravvivere alle sfide di quel livello. Nella 5e i PG possono sopravvivere alle sfide anche SENZA gli Oggetti Magici, dunque non hanno bisogno di spendere quintalate di soldi in simile equipaggiamento. Tutto questo permette al DM di essere maggiormente libero nella gestione dei tesori e dei premi da assegnare ai PG durante le avventure. Non ci sono più quantità di denaro obbligatorie: il tipo di premio e la quantità di premi sono a tua descrizione come DM (al massimo il manuale ti fornisce suggerimenti, non obblighi).
In D&D 5e, insomma, la matematica del sistema non mette più i bastoni tra le ruote nella gestione di equipaggiamenti, tesori e premi.

Come ricordato da @Alonewolf87, ad esempio, in D&D 5e non si è nemmeno obbligati ad assegnare solamente premi in denaro o in oggetti magici. Si è liberi di fornire anche premi quali informazioni, contatti preziosi per ottenere aiuto, possedimenti terrieri, posizioni in una organizzazione/fazione, titoli o cariche, diritti speciali, oggetti che introducono una nuova avventura, ecc.. Contrariamente alla 3.5, infatti, che era incentrata principalmente sul Combattimento, D&D 5e si basa su 3 pilastri (Combattimento, Interazione Sociale ed Esplorazione). I premi che fornisci durante le quest o alla loro conclusione, dunque, possono avere a che fare con altri aspetti del gioco, e non riguardare solo denaro o equipaggiamento necessario a potenziare le abilità combattive dei PG.

Tu come DM, comunque, sei liberissimo anche di far trovare ai tuoi PG montagne di denaro, di gemme preziose e di opere d'arte. Queste risorse, comunque, non dovranno per forza essere investite in quintalate di Oggetti Magici. Se nella tua campagna vuoi che gli Oggetti Magici siano rari o addirittura non esistano, i PG possono investire i loro gadagni nelle Attività di Downtime. Per fare in modo che per loro sia interessante utilizzare queste ultime, fai in modo che esse costituiscano una sfida. Intanto fai in modo che delle possibili minacce (rivali nelle attività di dowtime o eventi negativi che le influenzano) ogni tanto rendano problematico l'andamento di simili attività, rallentandole, bloccandole o facendo diminuire i guadagni da esse derivati, temporaneamente o fino a che la minaccia non viene risolta. Inoltre, fai in modo che i tuoi giocatori possano combinare le loro risorse (denaro, contatti, titoli/cariche, dipendenti, ecc..) e le varie attività di downtime tra loro per poter ideare soluzioni creative interessanti: ad esempio, pagare più Hirelings/dipendenti per creare tanti oggetti comuni velocemente, così da venderli nel mercato di un luogo in cui simili oggetti sono richiesti (e in cui, dunque, sia possibile vendere gli oggetti a un prezzo maggiorato) e farci dei guadagni; dopodichè è possibile investire i soldi nella costruzione di carri con cui trasportare più merci in differenti mercati, ecc.

Tornando all'ammontare delle ricchezze da far trovare ai PG durante le quest, tu DM sei molto libero nella gestione dei tesori. Alle pagina 136-139 della Guida del DM esistono, sì, delle tabelle per l'assegnazione dei testori in base al GS del mostro o (al massimo) al livello medio dei PG, ma non hanno la funzione che avevano le tabelle di D&D 3.5. Infatti, NON sono più delle cifre obbligatorie che servono a consentire ai PG di acquistare il giusto quantitativo di Oggetti Magici. Le tabelle delle pagine 136-139 sono uno strumento creato per alleggerire il lavoro del DM e rappresentano la quantità di ricchezze ottenibili "nella campagna tipica", non una quantità obbligatoria. Infatti a pagina 133 della Guida del DM, praticamente alla fine del paragrafo "Using the Treasure Horad Tables", è scritto:

"You can hand out as much or as little treasure as you
want
"

Ovvero, "puoi assegnare tanti o pochi tesori quanto vuoi".
Nelle tabelle alle pagine 137-139, inoltre, gli oggetti magici sono elencati in una colonna separata. Non sei obbligato ad inserire oggetti magici nei tesori trovati dai PG. Puoi solamente far trovare denaro, gemme o altri oggetti di valore.
E nulla ti vieta di modificare quelle tabelle e permettere ai tuoi PG di trovare altri beni più particolari, come mappe per altri luoghi misteriosi, schemi per la costruzione di tecnologia innovativa, libri che testimoniano l'esistenza di un animale considerato estinto o mitico, ecc.

Per concludere, nella 5e i tesori possono essere gestiti liberamente senza l'ossessione per il bilanciamento del potere combattivo dei PG. Il tesoro in D&D 5e è pensato solamente in funzione del tesoro stesso e delle occasioni di gioco che può fornire, non più in funzione del livello di potere combattivo dei PG. In D&D 5e il tesoro serve ai PG per fornire loro nuove occasioni di avventura o di investimento fuori dall'avventura (Downtime), non per consentire loro di acquistare obbligatoriamente l'equipaggiamento magico fondamentale per riuscire a battere i nemici del loro livello.

Quindi non porti il problema di trovare una tabella per fornire un preciso quantitivo di denaro in base al livello dei PG. Non serve più, perchè il denaro nella 5e non ha più la funzione che aveva nella 3.5. Dunque, sei libero di assegnare il denaro tanto quanto descritto nelle tabelle alle pagine 136-139 della Guida del DM, quanto costruire i tesori in maniera più libera, in base alle necessità narrative dell'avventura più che alle necessità combattive.

L'importante è che i tesori che assegni divertano te e i tuoi giocatori. ;-)

Modificato da SilentWolf
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