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La mia visione della masterizzazione, la figura del Master.


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EDIT: Ho cancellato tutto quello che avevo scritto quotando Godric non volendo ritornare nel solito vecchio botta e risposta OT. (Artemis)

In merito alla figura del Master, io mi prodigo per fare il mio meglio, ma anche se vedo che solo un minimo di ciò che faccio viene apprezzato dai giocatori (piazzare i mostri da far uccidere...:-( ), continuo a masterizzare perchè piace a me.

Sì, è meglio un giorno da Master che cento da giocatore. Meglio essere il regista che l'attore (chissà perchè, infatti, fare il regista è la mia ambizione nella vita!).

Poi, ovviamente, rispetto le persone alle quali piace giocare. Anche a me piace, ogni tanto.

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Ciò che ha detto Fiore di Loto, credo che sia l'apoteosi del ruolamento, ciò che ogni master sogna di vedere perlomeno una volta nella sua vita in una sessione di gioco.

Sono convinto che non tutti ci riusciranno...

Comunque sia, il ruolo del master, è tutt'altro che semplice; e più si complica quando i giocatori sono in maggior numero, ed ognuno di loro ha esigenze e pretese diverse che non collimano tra loro...arduo allora è soddisfarli tutti.

Io come master sono dell'idea di partire con una ambientazione con le idee chiare per tutti, senza sorprese di mezza via, riguardanti regole strane, negazioni su Cdp o biclassi ecc...

Quando si parte, il master deve cercare di prevedere ciò che i giocatori potranno chiedergli, ed in base a quello, dire subito ciò che si può e ciò che non si può fare (della serie è inutile prendere i talenti per diventare berseker furioso, se poi il master non te lo fa fare)

Una volta fatto ciò, ed i giocatori messi al corrente, si evitano sprechi di risorse, in quanto i PG non imposteranno i loro personaggi su cose che non potranno fare, e magari non avranno nemmeno brutte sorprese nel caso il master voglia o non voglia applicare una regola prevista dal manuale.

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Ciò che ha detto Fiore di Loto, credo che sia l'apoteosi del ruolamento, ciò che ogni master sogna di vedere perlomeno una volta nella sua vita in una sessione di gioco.

Sono convinto che non tutti ci riusciranno...

Ritengo che questo sia un risultato difficile per un master solo se i giocatori sono maldisposti. Se è vero che un risultato del genere non è una cosa accessibile a tutti i gruppi io posso dirti che la situazione descritta da fiore di loto si presenta nel 90% delle mie sessioni... e (a vedere da come hanno parlato) sono pronto a scommettere che è è così anche per Fiore di Loto e per FeAr.

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Devo essere sincero: i miei giocatori la prendono con filosofia e se muore qualcuno, ci fanno una grande risata . Certo dispiace, ma alla fine è un gioco.

Quell oche mi piace delle sedute è l'impegno che ci mettono per fare il pg. Se s'impegnano vuol dire che io permetto loro di ottenere quello che loro s'aspettano dal gdr, altrimenti non troverebbero stimoli.

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Devo dare ragione a Randazzo, spesso la morte di un PG, finisce o con una risata, o con bestemmie sonore ed arrabbiature che comunque si manifestano prevalentemente fuori dal gioco, e non dentro, venendo ruolato dai PG.

Il fatto è che spesso viene considerato un gioco, e come tale va preso con filosofia, a volte si vince ed a volte si perde.

Nel caso del D&D purtroppo, una cosa del genere può essere intesa come un limite del giocatore, e di tutto il suo party, che non riesce a giocare a pieno tutte le situazioni che accadono all'interno del Gdr.

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Secondo me i concetti di vittoria e sconfitta non si applicano al master e ai giocatori, o almeno non dovrebbero applicarsi.

Piuttosto si possono applicare ai PG 8 che sono diversi dai giocatori), per quanto riguarda le loro ambizioni e i loro desideri.

@Dark Megres: infatti è così, i miei giocatori si immedesimano così tanto e si affezionano così tanto ai propri PG che se gli va male qualcosa ciò si riflette per un buon lasso di tempo anche nella vita fuori dal ruolo... :-D

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Ritengo che questo sia un risultato difficile per un master solo se i giocatori sono maldisposti. Se è vero che un risultato del genere non è una cosa accessibile a tutti i gruppi io posso dirti che la situazione descritta da fiore di loto si presenta nel 90% delle mie sessioni... e (a vedere da come hanno parlato) sono pronto a scommettere che è è così anche per Fiore di Loto e per FeAr.

Non ho giocatori espertissimi,eppure mi danno molte soddisfazioni.

La situazione che ho riportato è una delle tante,ed è l'ultima in ordine di tempo.

Quello che intendevo è che spesso ci sono delle situazioni nelle quali i miei PG riescono ad essere una cosa sola con i loro PG ed essere una squadra. Una vera squadra.

Il silenzio e la tristezza per la morte di quel PG era reale e impressionante ma non è solo la morte di un PG l'effetto scatenante di queste immedesimazioni al 100% anche vederli pianificare gli attacchi ad un accampamento nemico parlando da PG per esempio è fantastico.

Poi ci sono momenti molto più scherzosi e rilassanti ma in certi frangenti le emozioni ricreate sono reali e l'immedesimazione totale.

E quando ciò accade il Master ha raggiunto il suo obiettivo. :cool:

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Quello che intendevo è che spesso ci sono delle situazioni nelle quali i miei PG riescono ad essere una cosa sola con i loro PG ed essere una squadra. Una vera squadra.

Il silenzio e la tristezza per la morte di quel PG era reale e impressionante ma non è solo la morte di un PG l'effetto scatenante di queste immedesimazioni al 100% anche vederli pianificare gli attacchi ad un accampamento nemico parlando da PG per esempio è fantastico.

Poi ci sono momenti molto più scherzosi e rilassanti ma in certi frangenti le emozioni ricreate sono reali e l'immedesimazione totale.

E quando ciò accade il Master ha raggiunto il suo obiettivo.

Fiore di Loto

Questo è quello che intendevo anche io. non importa in che modo manifestano (entro certi limiti) il gradimento, ma quando il gruppo è contento dell'ambintazione e della campagna, la gratifica è quella.

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Erigo il mio personale totem in onore di megres.

La mia personale visione del gioco di ruolo è sostanzialmente questa, la più grande soddisfazione per un pg è la crescita e lo sviluppo del suo personaggio e trae la maggior soddisfazione secondo me quando questo pg è posto in un mondo vivo e plausibile, quando ha il respiro necessario per far vivere il suo pg insieme agli altri.

Il master trae la sua maggior soddisfazione nel vedere il frutto del suo lavoro apprezzato vissuto e in alcuni splendidi momenti valorizzato e migliorato dai giocatori.

Qui non si tratta di chi fa la musica e chi l'ascolta, ma di un orchestra ed il suo maestro, ogni uno in egual misura importante ogni uno con il suo ruolo ogni gruppo coi suoi equilibri.

Sono un master mediocre almeno dal punto di vista regolistico e un pò ne soffro :banghead: ma per le regole c'è rimedio, alla poca passione no, e questo credo sia il collante più importante cosi nel gdr cosi nella vita :-D

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Qui non si tratta di chi fa la musica e chi l'ascolta, ma di un orchestra ed il suo maestro

Nightshade,spero tu non me ne voglia se uso la tua frase x esprimere il mio concetto di Master...

La metafora(o similitudine che sia) funziona particolarmente bene...con il solo fatto che a "scrivere la storia" sono i giocatori!!

Il Master "dirige",è il mezzo con cui i giocatori possono vivere...ma sono loro a scriversi la storia...questo è il motivo e motore che smuove il mio gruppo...la loro totale libertà d'azione,e la reciproca collaborazione...

Quando iniziamo una nuova missione,mi è sufficiente dire:" ragazzi preparate i PG e relativi BG"comunicando il LEP x la creazione e l'ambientazione...Il resto è fuori dai miei compiti...provvederò a controllare quanto necessario ma non pongo alcun limite...e dove necessario assisto e aiuto nella creazione del pg...

Secondo me,quello che rende forte un gruppo di persone (amici) che giocano è la collaborazione...il Master sarà pure il regnante,ma c'è differenza tra essere Autorevoli e Autoritari...personalmente non trovo di mio gusto imporre limitazioni (che non siano necessarie s'intende) solo xchè non mi piace la classe/razza/progressione ecc...e tantomeno imporre tali limitazioni senza prima aver discusso e ragionato con chi non è del mio parere..."Il Master ha sempre ragione?NO...il Master ha sempre l'ultima parola su tutto!...ma non c'è scritto che ha sempre ragione,cosa su cui bisogna riflettere assai!

Se l'obiettivo è divertirsi,la collaborazione ed il rispetto reciproco ne sono i mezzi nonche le basi fondanti,privo di ciò lo stesso rapporto ne risente...

Il Master non è il padrone!..."Il mondo è mio e fate quello che volgio io"...trovo questa frase oltre che oltremodo scortese anche infantile...si dà per scontato che siamo tra persone adulte e responsabili,capaci di capire quando una limitazione è arbitraria e quando è necessaria x così dire " x esigenze intrinseche della storia"...

Negare una classe xchè la si ritiene troppo forte è sbagliato...non lo è se è fuori contesto...5 pg psionici in Faerun è un pò dura...ma 1 ci potrebbe anche stare...

Trattare tutti alla pari è un requisito,xchè si è tutti alla pari...il Master è un altro giocatore...certo su di lui gravano pesi maggiori,questo è innegabile,ma questa è una sua libera decisione,di cui poi dovrà dimostrarsi all'altezza...ma questo non dà diritto di prevaricare...solo di arbitrare!e come tutti sappiamo c'è modo e modo di arbitrare,sta solo a noi Master essere all'altezza di un arbitraggio corretto ed equo...anche xchè,a ruoli invertiti,sono sicuro che chiunque sarebbe contento di poter "dire la sua" senza essere azzittito da una frase categorica come "Io sono il Master";-)

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Trattare tutti alla pari è un requisito,xchè si è tutti alla pari...il Master è un altro giocatore...certo su di lui gravano pesi maggiori,questo è innegabile,ma questa è una sua libera decisione,di cui poi dovrà dimostrarsi all'altezza...ma questo non dà diritto di prevaricare...solo di arbitrare!e come tutti sappiamo c'è modo e modo di arbitrare,sta solo a noi Master essere all'altezza di un arbitraggio corretto ed equo...anche xchè,a ruoli invertiti,sono sicuro che chiunque sarebbe contento di poter "dire la sua" senza essere azzittito da una frase categorica come "Io sono il Master";-)

Gaudio e tripudio!!!!

Mi stavo convincendo di essere un alieno su questa terra...e di essere solo a pensarla così...

Grande Dweo!!!la pensiamo uguale...chissà perchè?:-D

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Il Master "dirige",è il mezzo con cui i giocatori possono vivere...ma sono loro a scriversi la storia...questo è il motivo e motore che smuove il mio gruppo...la loro totale libertà d'azione,e la reciproca collaborazione...

Parto affermando che condivido appieno quanto hai scritto e che dietro ad un buon gruppo di gioco ci deve essere un buon gruppo di amici a cominciare dal Master. Anche io sono solito nella mia politica di arbitraggio del gioco non partire da un canovaccio di storia ben definito, ma dare solo informazioni e stimoli ai giocatori derivanti dall'ambiente che circonda i personaggi e coinvolgerli poi nel ciclo di azioni, reazioni e conseguenze che le loro stesse scelte hanno causato, ma non tutti i Master giocano in questo modo, vuoi perché non hanno il tempo o l'inventiva di prevenire con un po' di programmazione o anche solo qualche piccolo appunto presessione buona parte delle possibili vie che le scelte che i membri del gruppo potrebbero intraprendere o perché le regole sono divenute troppo complesse per buttare giù un incontro in pochi istanti, specie quando non si parla di personaggi dei primi livelli o perché si va diffondendo sempre di più il desiderio (che io non condivido) da parte dei Master che ogni incontro debba essere all'altezza o quasi dei PG, come se nel mondo tutti i PNG salissero di livello insieme ai PG.

Ci sono però numerosi Master che per i motivi sopra indicati od altri ancora meno lineari hanno già scritto/a la storia alla base della campagna o ne hanno un canovaccio abbastanza ben definito e offrono ai giocatori un buon numero scelte apparentemente importanti ma magari irrilevanti potendo vedere la trama nel complesso ed un numero limitato di scelte fondamentali o di colpi di scena in cui il gruppo o i suoi singoli membri sono costretti a fronteggiare delle minacce o dei test che deve necessariamente superare in un solo modo predeterminato. Questo sistema caratteristico di numerose avventure di lunga trama preconfezionate e di varie campagne incentrate su una lotta che si fa via via più epica tra bene e male può richiedere il filtraggio da parte del Master di certe razze, classi, abilità o classi di prestigio perché incoerenti con l'ambientazione, con determinati eventi o dotate di abilità in grado di modificare in modo sostanziale l'evolversi della campagna così come è previsto. Il tutto ovviamente fornendo le spiegazioni che la campagna permette senza svelarne i retroscena.

E' un limite? La risposta è soggettiva. C'è a chi può piacere di più giocare così e chi può trovarlo inaccettabile.

C'è poi da dire che è vero che ai giocatori spetta scegliere che genere di personaggio/razza/classe vogliono giocare, ma dal canto suo il Master si aspetta che vi sia anche da parte loro una certa costruttività e che si tenga conto che ciò che si sta creando deve non solo essere coerente di per sé ma anche accettabile (o quanto meno sopportabile) dai personaggi degli altri giocatori e dall'ambiente che li circonda. Può darsi che ci siano Master che si divertano se i PG combattono tra loro all'ultimo sangue o che sono ben felici di scantenare potenze ben al disopra del livello dei PG appartenenti a chiese e culti divini contro PG di razze ritenute abominevoli nella loro ambientazione, ma mi auguro che non siano la maggioranza. In questi casi trovo più adatto dire un no, motivato se l'ambientazione e la storia lo permettono, piuttosto che far rifare qualche PG dopo poco.

E la stesura del BG? Vogliamo parlare di quelli che io chiamo stiratori di BG, che sono capaci di trasformare un PG (usualmente di livello medio) in una accozzaglia di numeri e abilità piazzate e migliorate solo per far posto a questa o quella CdP e stirate, appunto, in un BG di anche 5-10 righe (fatto perché dovevo-fare-il-BG) in cui la vita di questo povero PG viene usualmente trasformata in un incubo tale che come minimo dovrebbe suicidarsi o massacrare il gruppo entro la prima settimana di convivenza.

Ci tengo a sottolineare che la mia non è una accusa a nessuno, ma solo che ci tengo a puntualizzare che così come è importante che il Master sia bravo e saggio, così è necessario che almeno parte dei giocatori siano altrettanto bravi e saggi e riescano a trainare quelli che non lo sono o sono ancora alle prime armi.

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dico la mia

il master dev'essere il narratore e arbitro delle avventure non un despota che comanda a bacchetta i giocatori

anche perché un master da solo non fa nulla

Il master dovrebbe essere il tramite del divertimento dei giocatori, ed i giocatori i tramiti del divertimento del master.

Il fatto che non sempre sia così, questo è un'altro paio di maniche.

E con questo penso che possa pure essere chiusa la discussione, tanto vedo che bene o male le cose dette, sono sempre le stesse.

Bye!

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  • 3 settimane dopo...

Scena: il mio gruppo si trova a dover affrontare un gruppo di briganti nascosti in una foresta e che nei giorni precedenti hanno saccheggiato i villaggi vicini.

Il mio master mi confiderà poi in seguito che lui ha inventato solo la situazione sopra descritta ed ha deciso di improvvisare man mano che i fatti si susseguivano (improvvisando sui PNG e sui Mostri) aspettandosi che l'avventura durasse una sessione e mezza allo scopo di fare da intramezzo tra due avventure più complesse ed elaborate.

risultato? Abbiamo giocato per 5 sessioni perché il mio personaggio e gli altri non riuscivano a mettersi d'accordo su come fosse meglio attaccare i briganti: se affrontarli nel bosco, se attirarli fuori.. e come? io personalmente (anzi non io ma Avery, il mio stregone) volevo dar fuoco all'intero bosco così o morivano e utto era fatto oppure venivano fuori e li avremmo fatti a pezzi.

Il mio master si è divertito un sacco perché trovava fantastico che noi interpretassimo i nostri personaggi in modo così appassionato tanto da far durare 5 sessione una roba da 5 minuti.

Ma questo lo abbiamo potuto fare perché lui si divertiva a vederci giocare, lui non era DIO sceso in terra altrimenti avrebbe trovato il modo di farci finire l'avventura in una sessione così come aveva pronosticato lui.

Il discorso è lungo e inconcludente forse, lo so, ma volevo dire che il master gioca CON i giocatori e non PER i giocatori.

Noi ci fidiamo di lui e se non siamo d'accordo su qualcosa comunque giochiamo alle sue regole e poi nei giorni seguenti e quindi fuori sessione discutiamo anche animatamente su ciò che ci è piaciuto e no, su quello che troviamo giusto e no.

Tuttavia quando un master crea un mondo e un'avventura può creare il mondo come vuole e porre tutte le limitazioni del caso, l'importante è rendere partecipi di ciò i giocatori PRIMA di giocare... se uno non è d'accordo allora sene può parlare ma PRIMA di giocare. Dopo quel che è fatto è fatto e il master fa il brutto ed il cattivo tempo.

IO fra poco diventerò master e sbagliando oppure no farò un'avventura con personaggi pre-generati, ma darò ai giocatori schede vuote 5 minuti prima di giocare, perché? perché l'avventura comincerà con loro che hanno perso la memoria e dovranno scoprire le proprie capacità... provandole! quindi avrò CARTA BIANCA :)

Se vi interessa vi farò sapere come finirà

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