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Tomb of Annihilation


Hicks

Messaggio consigliato


Probabilmente la città viene citata in qualche vecchio tomo dice Zitembe ma le informazioni disponibili non sono molte, posso riassumervele io.

Un tempo Omu era una città dallo splendore incomparabile. E' stata costruita sopra una miniera di metalli preziosi: i gioielli qui forgiati si diffusero nelle principali città del mondo, rendendo i suoi mercanti ricchi e avidi.
La richiesta di schiavi per lavorare nelle miniere aumentava ogni giorno di più. I tributi richiesti alle città vicine si fecero sempre più pesanti: chi si rifiutava di fornire le braccia necessarie avrebbe pagato col sangue.

La tracotanza e l'avidità degli abitanti di Omu crebbe a tal punto da disgustare il dio Ubtao, molto prima che Egli abbandonasse il resto di Chult. I chierici di Omu persero i loro poteri, e la città cadde nella rovina e nella malattia. Le rivolte di schiavi misero a ferro e fuoco la città, trucidando i nobili che non riuscirono a scappare. Le mappe che mostravano la posizione di Omu vennero distrutte, le loro monete vennero fuse e riforgiate. Caduta in disgrazia, Omu divenne conosciuta come la Città Proibita.

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Girgom

La città proibita eh? Domando, chiedendomi quanto del discorso fatto dal sacerdote sia leggenda e quanto verità.

A quanto pare qualcuno l'ha trovata. E l'ha usata come nascondiglio per il suo oggetto malefico. Vi ringrazio del vostro prezioso aiuto Zitembe, se c'è qualcosa che possiamo fare per ricambiare siate certo che saremo lieti di farlo.

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Talshiyi

Durante il rituale, improvvisamente mi faccio nervoso, allungando il collo per cercare di scrutare nel fumo, con gli occhi sgranati e le allungate pupille verticale strette in fessure indagatrici, cercando di carpire qualche presagio o segnale dalla presenza mistica risvegliata dal sacerdote. 
Mi ricompongo, recuperando la calma freddezza tipica dei miei antenati, avvicinandomi a padre Zitembre, dopo la sua descrizione della visione. "Intendete serpenti" con la mano mi prodigo in un gesto che potrebbe simulare lo strisciare di u serpente "o serpenti?" calco l'ultima parola leccandomi le labbra con la lingua biforcuta, giusto per rendere chiara la mia ascendenza Yuan-Ti. "Ubtao!" proseguo "Sembra che prima o poi sia destinato a trovarmi su un cammino che porti dritto al padre del chult" borbotto sottovoce, guardando in terra, perso nei pensieri. 

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Girgom

Non temete Aamon, ne verremo a capo di questa faccenda. Dico, cercando di mostrare coraggio per infonderne anche al mio compagno. 

Poi guardo Talshiyi, ascoltandolo fare strane domande su serpenti e serpenti come se parlasse di due cose diverse. 

Sbaglio o sembrate conoscere gli dei di questa terra? Domando poi all'uomo sentendolo parlare di Ubtao come se lo conoscesse già.

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Il 22/1/2018 alle 15:26, Roald Nordavind ha scritto:

"Intendete serpenti" con la mano mi prodigo in un gesto che potrebbe simulare lo strisciare di u serpente "o serpenti?"

Nella visione ho visto letteralmente dei serpenti risponde Zitembe scandendo piano le parole Ma non mi stupirei se ci trovassimo di fronte a un qualche tipo di allegoria. Agli dei piace essere criptici: tocca a noi interpretare le loro parole.

@tutti

Spoiler

Se non avete altre domande a Zitembe direi che vi congedate. Nel caso volete fare altro o tornate alla locanda?

 

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Hedras

Rimango pensieroso e assorto dopo la descrizione della visione di Zitembe. "La città sembra essere stata riconquistata dalla natura, dovrei sentirmi allietato da una notizia del genere, eppure la malvagità che invade quei luoghi mi fa sentire come privo di potere, temo che una volta arrivato lì anche la mia stessa protettrice sarà contro di me."

Torno alla realtà con i miei cupi pensieri ancora aleggianti nella testa. 

"Grazie Zitembe, il vostro aiuto è stato davvero prezioso." Chino il capo in segno di rispetto e ringraziamento nei confronti del sacerdote.

Poi mi rivolgo a Inete, "Siamo alloggiati alla Lucertola Fulminata e domattina dobbiamo incontrarci con la nostra guida, per non perdere tempo ti consiglierei di venire con noi e passare la notte lì, ma sei hai rituali da officiare o preparativi da fare qui possiamo capirlo. Fai comunque in modo di essere alla locanda alle prime luci del giorno." Parlo cordialmente, e finisco la frase sforzandomi in un sorriso.

"Credo sia il momento per noi di ritirarci", dico rivolto agli altri del gruppo, "abbiamo un viaggio da pianificare e dobbiamo discutere sull'itinerario. Grazie di tutto Zitembe, è stato un piacere conoscerti." 

Dopo un altro piccolo inchino mi avvio verso l'uscita del tempio.

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Talshiyi 

Annuisco al sacerdote, chinando leggermente il capo per ringraziarlo, quindi mi volto verso Girgom, per rispondergli. "Ubtao, il Padre dei Dinosauri, è anche il Creatore del Chult, o almeno così veniva chiamato" sibilo con un tono monotono, quasi accademico "Si dice anche che solo Ubtao possa fermare il...il..." mi fermo, scosso da un potente brivido, che cerco di dissimulare "niente, non credo a queste dicerie...niente o nessuno potrebbe fermarlo..." concludo a bassa voce, allontandomi dalla conversazione e scuotendo la testa, come avvolto da un alone di orrore indescrivibile ed impalpabile

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Girgom

uhm, certo. Rispondo a Talshiyi, intuendo che non vuole parlare di quello che sa. "Che sia un tasto dolente del suo passato? Possibile che quest'uomo misterioso venga dal Chult? Dovrò stare più attento alle sue azioni allora."

Non avendo altro da dire, faccio un mezzo inchino di rispetto a Zitembe e mi dirigo fuori.

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Vi ringrazio, ma preferisco fermarmi qui per questa notte, in modo da prepararmi per il viaggio vi risponde Inete. Prendete appuntamento con la donna per la mattina successiva, e vi congedate dai due sacerdoti.

Tornate alla Lucertola Fulminata, ma qui trovate un intoppo: sembra che la stanza di Girgom non sia stata fermata. A parte la vostra stanza in comune, ora tutte le altre stanze sono occupate.

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Girgom

Guardo il locandiere con occhi di disprezzo e disgusto. Molto bene signore, rammenterò questo segno di incompetenza. "Ed io che ti avrei anche offerto un ottimo lavoratore! Adesso dovrò cercargli un'altra sistemazione."

Lo lascio senza aspettare una replica, andandomene verso la stanza.

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Talshiyi 

"Coraggio, cavaliere" sorrido, posando in terra la pesante sacca e sedendomi accanto, mentre il corvo, che diligentemente era rimasto sulla spalla, entra in una delle larghe maniche, scomparendo come in un gioco di prestigio. "Da domani marceremo nella giungla, anche a dormire sul pavimento sarà l'ultima notte comoda che ci rimane"

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La notte che passate non è tra le più comode, e il rumore di baldoria proveniente dal piano inferiore vi accompagna fin quasi al mattino. All'alba scendete assonnati nella sala comune. A parte qualche ubriaco addormentato che non è riuscito a tornare a casa, nella stanza trovate Inete seduta ad un tavolo, mentre Undril (la mezzorca dell'Ordine del Guanto) sta facendo colazione al bancone.

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  • Supermoderatore

Steven

Mi alzo tutto scricchiolante dopo la nottata poco riposante, il collo tutto irrigidito. Mi alzo a fatica e raggiungo di malavoglia gli altri nel salone comune Un pessimo inizio, speriamo gli umori migliorino, il mio compreso...una spedizione del genere è già molto rischioso con un gruppo affiatato e carico di energia...

Mi metto poi con gli altri a discutere degli ultimi preparativi mentre studio nuovamente la nostra guida e  Inete Chissà quali segreti e desideri nascondono...

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Girgom

Alzarmi la mattina mi da un'unica soddisfazione: non dovrò sopportare questa locanda per molto. Cercando di ignorare il più possibile il locandiere, mi dirigo invece a salutare Inete e cominciare la mattina allenando un po' le mie cortesie.

Per colazione chiedo un pasto corposo e nutriente, facendomi consigliare dalla chierica, che conosce più di me i cibi del posto, sapendo che avrò bisogno di energie prima di avventurarmi nelle terre selvagge.

Infine avviso gli altri che ho intenzione di fare un'altra visita a Syndra prima di partire.

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Hedras

Nonostante non abbia realmente bisogno di dormire, né del letto rimango divertito dalla malasorte di Girgom e mi sistemo il più comodo che posso sotto le coperte. Il divertimento finisce quando Talshiyi gli offre il suo letto per la notte. Più tardi nel buio mi sistemo a sedere sul letto e cerco di meditare e di entrare in contatto con quel che rimane della natura in questa città. I rumori dal piano di sotto mi ricordano costantemente che la natura non ha molta voce in capitolo da queste parti.

Al mattino scendo nella sala comune un po' frustrato dalla nottata di meditazione poco riuscita, e quasi impaziente di avventurarmi nella giungla nonostante l'essere cosciente dei molti pericoli che ci attendono. Saluto Inete gentilmente e poi mi dirigo al tavolo dove si è seduto Aamon. Saluto Undril e faccio un cenno in direzione dell'oste per ordinare la colazione.

"Meglio mangiare abbondantemente, sarà l'ultimo pasto decente per lungo tempo.Poi sarà il caso di procurarci delle canoe." 

 

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Il 3/2/2018 alle 15:59, Fog ha scritto:

Spero che tu abbia dormito bene perché per me è stato un inferno...

Non me ne parlare, non ho chiuso occhio risponde Undril reprimendo uno sbadiglio. Non so cosa mi abbia fermato dallo scendere e mettere a tacere tutti aggiunge lanciando uno sguardo di disprezzo ad un uomo malamente addormentato su un tavolo.

Ordinate tutti la colazione e vi rimettete in sesto per partire. Dopo qualche minuto Hew Hackingstone, la vostra guida, fa il suo ingresso nella locanda. Dopo un breve saluto, si dirige subito dall'oste per ordinare una birra. Bene, sembra che la combriccola si sia allargata ghigna alludendo a Undril e Inete. Avete infine deciso la vostra destinazione?

Suppongo che siamo tutti qui per dirigerci verso Campo Vendetta gli risponde Undril, guardandosi intorno cercando eventuali obiezioni.

Ottimo! ribatte Hew trangugiando un sorso della sua bevanda. Come vi dicevo ieri, ci conviene risalire il Soshenstar. Se avete delle canoe - almeno un paio, direi - potremmo ridurre un po' i tempi, ma la scelta è vostra.

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