Vai al contenuto

[The Dark Eye 5ed.][Emmanus][Topic di Gioco] -Gli schiavisti di Reichforst


Emmanus

Messaggio consigliato

Gislald

Non c'è proprio fine alla sua mancanza di creanza! - appurò Gislald, non senza una certa amarezza di fronte al comportamento del giovane girovago.

"Ma forse è meglio di no, queste povere persone non si meritano di vedere i propri affari rovinati..."

Sospirò. Perché dovrei sorbirmelo io invece? Osservò per un attimo lo strano incontro tra il signore e il forestiero.

Poi alzò una mano in direzione della ragazza, facendole un sorriso un po' compassionevole.

Modificato da nanobud
Link al commento
Condividi su altri siti


Nayrell Etienne du Landerian

Presto attenzione allo scambio tra i due. Mi sembra di percepire una qualche strana, inspiegabile, impalpabile e, a mio avviso, ingiustificata tensione che si sottende tra il signorotto ed il suo interlocutore.

Guardo anche le sue guardie del corpo, in attesa di percepire un movimento aggressivo.

Senza scollare gli occhi di dosso dalla scena, faccio un cenno alla gioviale cameriera, invitandola ad avvicinarsi il più possibile.

Link al commento
Condividi su altri siti

Arlickfords- Locanda del Cinghiale infuriato/dintorni della locanda  - Sereno - Bonaccia

 

il nobile sorride sonoramente, anche se in modo elegante
"mio giovane amico, ma i ragazzi qui non potranno che dire che, qualsiasi scelta, sia quella giusta, sia come cibo...che come personale"
fa un inchino alla ragazza che asseconda con un ulteriore inchino "troop ogentile mia signora"
"ma vedo con piacere che non siate l'unico straniero , qui , mi fa piacere che il villaggio cominci a frequentarsi di visi nuovi"
sorride "spero che possiate un domani rilevare la nostra presenza e la nostra cucina, quando tornerete alle vostre città"
nel mentre la ragazza dopo un cenno di assenso verso il warlock , regalando un dolce sorriso ,  si avvicina verso il mezzelfo
"desiderate qualcos'altro? " poi fa come cadere e si poggia sui piedi del MEZZELFO "oh come sono sbadata....meno male che ci siete voi messere...." fa un sorrisino da ragazza impertinente toccando i capelli fino alle orecchie a punta con un viso curioso ,
"mio signore il vostro tavolo è pronto, come sempre" esclama l'oste dando uno sguardo torvo alla ragazza che si alza subito preoccupata


"bene" esclama l'uomo "se volete essere miei ospiti , potreste parlarmi un po ' di voi, ed io in cambio potrei farvi assaggiare le specialità della casa... cosa ne pensate "

poi volge lo sguardo al mezzelfo, per passare successivamente all'iniziato e al warlock" la proposta vale anche per voi , messeri, mi farebbe piacere un po' di compagnia durante il pranzo...le mie guardie si metteranno al tavolo accanto e non ci disturberanno.......spero " fa con un sorrisetto per poi  ossere i presenti,  aspettando una risposta


Orestas

dopo lo sguardo del nobile, accompagnato da un sorriso , che il mercenario non è riuscito a comprendere se fosse un sorriso di scherno o un semplice ed elegante saluto , appena fuori la locanda,Orestas nota tante tipologie di volti che lo osservano ,alcuni  spauriti , altri curiosi, altri ancora ammaliati.

Chiunque , chi tra le finestre di casa ,chi per strada o appena fuori dai locali , non fanno che osservare il giovane. 

Ad un certo punto , però la  cosa però finisce presto gli sguardi a breve si spostano verso sinistra , dove si sente vociare voltandosi il giovane mercenario nota un nugolo di persone poco distanti da dove si trova lui

Link al commento
Condividi su altri siti

Nayrell Etienne du Landerian

"Mio nobile signore, come potrei evitare un invito tanto caloroso? Evidentemente oggi i Dodici mi sono propizi, dacchè, sebbene temessi un pasto sciapo ed insulso, cattiva compagnia e incommensurabile noia, ho trovato tanta graziosa beltade, cibo curato e saporito ed una compagnia pregiata, amabile e raffinata.

Lasciate che mi presenti, eccellenza, poichè io già conosco il vostro pregiato nome, ma voi ancora non sapete il mio, e ciò solo a causa di una mia colpevole fallacia”, dico, per poi esimermi in una studiata riverenza, la mano destra sul cuore, ben lontana dall'arma. "Ho il pregio di chiamarmi Nayrell Etienne du Landerian, figlio tanto della splendente Horasia, quanto delle inarrivabili Radure Elfiche".

Master

Spoiler

Etiquette 8 (SGC 13 / INT 13 / CHA 14); Skill Specialization: Etiquette (Manners); Noble I.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Gislald

Gislald si alzò senza fretta dal tavolo e rimase in piedi lì vicino, lasciando libero per Andur il passaggio verso il suo tavolo. Se il signore dovesse invitarlo a camminare davanti, il sacerdote rifiuterebbe rispondendo con un "prego" e una gestualità sobri.

Modificato da nanobud
Corretto "Argur" in "Andur".
Link al commento
Condividi su altri siti

Arlickfords- Locanda del Cinghiale infuriato/dintorni della locanda  - Sereno - Bonaccia

Alaric - Danow  - Nayrell Etienne du Landerian  - Gislald

sorride a rikkardo "benissimo messere.......scegliete tranquillamente una sedia e....."
sente Nayrell Etienne du Landerian presentarsi e volge lo sguardo verso il mezzelfo
"diamine, messere, perdonatemi, ma il vostro modo di vestire da viaggio e il fatto di essere un mezzelfo,
mi avevano deviato dal fatto che siate un nobile, o perlomeno avete vissuto con loro.... sono imperdonabile....
ma sarei felice di sentire la vostra storia......prego, non vi pentirete ne del cibo , ne della compagnia...anche se quella di Mahena sarebbe migliore suppongo "

non c'è malizia nella sua voce, solo educazione , ma anche questo fa arrossire la ragazza.

vede il sacerdote fermo sul suo tavolo fa un gentile gesto di cortesia di passare davanti a lui , ma il "prego" del'iniziato , lo fa desistere.

poche parole, come richieste dalla loro divinità, capisce che è inutile insistere pertanto fa un inchino leggero col capo pronunciando una sola parola "bene" ,  per poi procedere a sedersi al suo solito posto "bene, signori miei, chi vuole sedersi lo faccia tranquillamente, conoscerete l'ospitalità di Arliksford, io sono Andur Meriba Birrak, il mio bisnon costruì con le sue mani la prima casa di questo paese, che pian piano continua a crescere e , anche se non abbiamo le mire di Gareth, Se Praios ci protegge dai demoni , Boron....." fa un cenno di saluto all'Iniziato "....dagli spiriti dei morti che dicono infestino la foresta vicino a noi, e Tsa ci allunghi la Vita, speriamo che non smetta mai"

Alza il boccale di birra richiamando Mahena "naturalmente non siete obbligati a sedervi qui, ma spero lo facciate per brindare alla vostra venuta...oste il cibo migliore che possiedi "

"subito mio signore" si prodiga l'uomo

un sorriso appare sulle labbra dell'uomo quando l'oste si dirige verso la cucina "il nostro amato oste, burbero per quanto cucina bene..quindi portate pazienza..poiché cucina benissimo" sorride guardandovi uno pr uno , aspettando la vostra prossima mossa

 


Orestas

i mercenario  avvicinate verso il gruppo di persone e riesce a capire , tra il nugolo di frasi , alcuni discorsi
che hanno un tono più alto di altri "...ma cosa è successo...."  "dove è Severin" "....accidenti...chiamate un guaritore"
tra queste , successivamente, una volce sovrasta le altre, una voce di donna, disperata
"toglietevi di torno...mi...mi ...miserve il borgomastro...o il mio signore...deve ascoltarmi...deve ...TOGLIETEVI!!!"
Il muro di persone si apre ed esce una donna, capelli bruni, scarmigliati, occhi color nocciola, o almeno un occhio , poichè l'altro è chiuso
da una chiazza di sangue che si sta seccando, il sangue proviene dalla parte destra dei capelli della donna, che probabilmente
 ha subito un colpo alla testa, un taglio nella spalla dimostra un'altra ferita che sporca i vestiti che indossa , inoltre ha una contusione sul braccio destro.
La donna barcolla e cade verso il mercenario , per una decina di secondi guarda l'uomo  , il viso e lo sguardo chiamano pietà e disperazione
"vi prego.........il borgomastro , o il nobile del paese...vi prego ditemi che li avete visti...."
una voce da dietro le mormora " il borgomastro è in giro per il paese, mia signora, ma ho visto il nobile Andur entrare nella locanda "
la cosa viene confermata da altre voci
"bene, scusatemi " cerca di scostarsi dall'uomo ma cade un attimo " la locanda...ci sono quasi....." dice a se stessa come se fosse sola
"un altro passo..." si rialza dirigendosi verso la locanda

Link al commento
Condividi su altri siti

Orestas (umano meridiano mercenario)

"Lasciate che vada a chiamarlo io, voi restate qui, non affaticatevi oltre. Va bene?" dico in tono gentile ma deciso. "Ad ogni modo ho bisogno di sapere come vi chiamiate e da dove veniate."

Modificato da Pyros88
Link al commento
Condividi su altri siti

Nayrell Etienne du Landerian

Mi siedo, stando ben attento a fare movimenti lenti, misurati, non aggressivi. Non voglio far irritare i due bruti armati, allarmandoli per un nonnulla. 

"Accolgo volentieri l'invito, mio signore, e vi ringrazio per la generosa disponibilità. Mi scuso per la rozzezza dei miei abiti, che devono indubbiamente avervi tratto in inganno, ma spostarsi solitario a cavallo per decine e decine di miglia, esposto alla polvere, alla pioggia ed agli sguardi degli sconosciuti prevede l'accortezza di vesti semplici e pratiche. 

Vorrei che mi accordaste l'onore del primo brindisi di oggi, poichè è in vostro onore che lo eleverò... sperando vi si uniscano anche gli altri variopinti personaggi che paiono curiosamente affollare questa osteria!".

Link al commento
Condividi su altri siti

Alaric

Mi guardo intorno alla ricerca di Orestas, ma non lo vedo, quindi mi siedo al tavolo, mentre ascolto l'interloquire tra il nobile ed il cortigiano tanto cortese, quanto noioso; tuttavia, sembra un prezzo più che ragionevole da pagare per un pranzo offerto.

"In realtà ero entrato qui con un mio compagno di viaggio, ma non lo vedo.

Che sia uscito?

Brinderemo anche agli assenti."

Prendo un boccale di birra ridendo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Danow

«E' uscito di gran fretta quando ti sei alzato per andare a parlare con i contadini sul cibo migliore della locanda. Forse non ama granché la carne.» dico sghignazzando un poco verso Alaric mentre mi metto anche io a sedere al tavolo del nobile. Guardo poi Gislald con il che di curiosità sul perché non si sia ancora seduto.

Link al commento
Condividi su altri siti

Gislald

Il prete lasciò passare il nobile, il mezzelfo e il giovane mercenario e s'incamminò con loro verso il tavolo. Lasciò che questi scegliessero i posti che preferivano e poi si sedette anche lui. Al cenno del nobile verso l'arciprete rispose semplicemente con un breve sorriso. Trovò buffo che il giovane Alaric non si fosse accorto dell'uscita del suo compagno, e, mentre Danow gli spiegò come era successo, Gislald afferrò il boccale per unirsi al brindisi iniziato da Alaric.

Link al commento
Condividi su altri siti

Arlickfords- Locanda del Cinghiale infuriato/dintorni della locanda  - Sereno - Bonaccia

 

Alaric - Danow  - Nayrell Etienne du Landerian  - Gislald

 

il primo ad avvacininarsi è il giovane mezzelfo "nobile ed avventuriero .......aaaaaahhhh, se fosse vivo sareste il pupillo del mio bisnonno...anche lui era un avventuriero

io invece....."  alza le spalle "...io preferisco l'agio, sono sempre ..o almeno quasi , chiuso dentro la mia tana ....anche se lo faccio per il mio popolo , cerco in ogni modo di migliorare la loro sorte e renderli felici secondo le mie possibilità....e come vedete , loro spesso mi riconpensano"

alla frase di Alarci sta per rispondere, ma viene preceduto dallo stregone........sorride amichevolmente "il nostro amico ha ragione messere....ho incrociato un ragazzo abbastanza robusto armato fino ai denti all'entrata della locanda ...deduco che stiate parlando di lui....avrà voluto esplorare il mio villaggio "

aspetta che tutti si siedano , sorridendo del fatto che tutti si siano avvicinati al suo tavolo , per poi fare cenno alla ragazza che comincia a versare il vino nei classici boccali , la ragazza appena si sofferma da Danow pronuncia a voce bassa "ma sbaglio o volevate birra scura? noi abbiamo solo quella chiara, ma conosco un posto dove potrete assaggiare anche quella di vostro gusto messere" subito appare la sua solita risatina impertinente prima di passare ad un altro calice .

quando tutti hanno avuto la sua parte , in attesa del cibo il nobile comincia a parlare ..."Arlickfords non ha molto tempo...non certo come Gareth, Punin, i monti cocci o il deserto di Kosh...nossignori......anzi non viene neanche considerata dai cartografi come villaggio da inserire nella mappa di aventuria....ma sapete che vi dico? meglio così....questo villaggio è stato creato dal mio Bisnonno........aveva deciso di fuggire da Gareth per alcuni problemi con i feudi del regno, aveva perso  tra incursioni di orchi, ladri  , tasse....decise di mettere casa qui, lontano da tutti vicino alla foresta maledetta...lui non aveva paura, i dodici lo avrebbero protetto e così è stato " fa un sorriso alzando le spalle "poi un giorno è venuto un avventuriero, ha visto il posto , ha proposto di aiutarsi a vicenda e creare una casa li  e lui accettò, poi ne venne un altro e un altro ancora ...fino ad arrivare ad oggi ..Arlik si chiamava il mio bisnonno .......il villaggio ha preso il suo nome"   alza il suo calice "ad Arliksford, ai nobili e gli stranieri che vengono a conoscerla" volge lo sguardo all'iniziato, facendo un leggero inchino col capo "ed ai dodici Dei che ogni giorno ci proteggono ".

il brindisi viene accompagnato anche dai paesani all'interno della locanda a cui partecipano , anche se solo a voce , anche l'oste e Mahena

 

Orestas

 

la ragazza cerca di guardare il giovane mercenario con l'occhio ancora aperto, nei suoi occhi si vede la stanchezza, il suo viso mostra il massimo della sofferenza , una resistenza

a rimanere vigile e cosciente sarebbe visibile anche un cieco anche se risulta un po' più robusta di una donna normale e, probabilmente,

si capisce che non è il classico tipo  da farsi mettere i piedi in testa, or ora la donna mostra la fragilità e la paura di un persona indifesa

"Gi-Gisla....il mio nome....è Gisla...s-sono il maniscalco del paese..dopo la morte di  mio.....marito....ora.. vi prego...devo arrivare.....arrivare...."

gli occhi si chiudono, barcolla un paio di volte prima di svenire , il corpo , alla fine,  ha ceduto hai colpi e or ora sembra che esiga , anche solo per un momento, un meritato riposo.

Boron esige quello che gli spetta dalla donna....bisogna capire se come Dio del Sonno o della Morte....

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Danow

Lancio il mio sorriso più splendido alla ragazza, mentre ascolto con la “coda dell’orecchio” i discorsi. 

Una foresta stregata?! Mi si allargano gli occhi per la curiosità mentre lancio un’occhiata al mio compagno di viaggi. Forse alzò il boccale leggermente in ritardo al brindisi a causa dei pensieri. 

Modificato da Zellos
Link al commento
Condividi su altri siti

×
×
  • Crea nuovo...