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Of Orcs and Men - TdG


Pippomaster92

Messaggio consigliato

Ghorn

Ho superato anche questa prova, non posso che essere orgoglioso.
Il mio corpo e' uscito pressoche' intatto da un'esposizione cosi' lunga al freddo e la mia mente viaggia di nuovo a quando mi divertivo a sbattere la faccia degli orchetti piu' deboli sul lago ghiacciato.
Proprio per questo, non batto ciglio mentre i nostri esaminatori lasciano morire il giovane nel lago o quando tagliano la gola della ragazza che non e' riuscita a resistere ad una manciata di colpi. Non mi smuovono neanche le botte piu' forti che vengono riservate agli "impuri": anzi, seppur molti di loro vorrebbero essere a tutti gli effetti dei membri del clan, semplicemente non potranno mai esserlo di fatto. Chi nasce da un umano non potra' mai essere forte come un vero orco e per questo non e' degno di stare tra di noi.

Osservo lo sciamano, in attesa di una nuova prova o di indicazioni.

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Dopo le bastonate vi viene permesso di asciugarvi e rivestirvi, e nel frattempo alcuni degli orchi spariscono verso l'accampamento: tornano poco dopo con delle veste di vimini, sacche e bisacce di pelle dalle quali prendono del cibo e dei piccoli orci di terracotta. 

Vi viene quindi permesso di rifocillarvi e reidratarvi, sedervi e riposarvi un poco. Il cibo è piuttosto semplice, ma nutriente: carne secca e sottili focacce non lievitate ma impastate con erbe e semi. Nell'acqua è stata lasciata qualche erba in ammollo, prima di essere messa negli orci, perché avvertite con chiarezza un retrogusto vegetale e aromatico. Vi viene detto di mangiare con calma e riposarvi senza timore, e anche quando avete tutti finito vi lasciano stare per un bel po'. 
Deve essere passata un'ora, quando l'apprendista sciamano fa il suo ritorno assieme a Vorrush e altri guerrieri. 

Il vecchio sciamano osserva il vostro numero, che si è ridotto di poco e annuisce soddisfatto "Giovani cuccioli, è giunto per voi il momento di lasciarvi dietro le spalle l'infanzia e dimostrare al vostro Clan che siete dei veri guerrieri. I più deboli tra voi sono già stati scartati e voi verrete dunque sottoposti ad una prova che non dimostrerà la vostra forza, ma la vostra dedizione alle nostre tradizioni" fa una pausa ad effetto "Un tempo veniva richiesto ai giovani di uccidere in combattimento un animale pericoloso, come un orso o una lucertola rossa del deserto. Ma in questi tempi non sono questi nobili animali i nostri nemici. No, noi dobbiamo combattere contro un invasore tanto crudele quando infido...e finalmente potrete dimostrare la vostra maturità uccidendo i nostri avversari!" 
Mentre parla, i guerrieri che lo hanno accompagnato cominciano a grugnire ritmicamente, battendo i piedi e picchiandosi le armi sul petto mentre l'apprendista sciamano picchia con forza su un tamburo di pelle di daino. Il tono di Vorrush cresce assieme a questa musica e i vostri cuori ne seguono il ritmo "Stasera, davanti ai guerrieri di tutto il nostro popolo, assaggerete il sangue dell'invasore e intingerete le vostre armi in esso. Stasera vi unirete alla grande guerra che combattiamo senza sosta da ormai molte primavera. Stasera dimostrerete che voi siete veri orchi!" con un ruggito fa cenno a due guerrieri. Questi prendono una cesta piuttosto lunga e stretta e la aprono davanti a lui: all'interno ci sono dei grossi pugnali dalla lama di metallo e il manico di legno o osso. La fattura è varia, segno che sono stati fatti da orchi di ogni Clan "Un tempo ogni orco riceveva un pugnale dalla propria gente...ma è finito il tempo in cui noi eravamo un popolo diviso! E comincia il tempo in cui noi ci uniamo per sconfiggere i nostri mortali nemici. Fatevi avanti! Fatevi avanti e prendete l'arma che vi porgerò: sarà il vostro feticcio, sarà la strada ce vi porterà all'età adulta!" 
Mentre vi fate avanti, ricevete uno dei pugnali. Vorrush ve li consegna direttamente, facendo attenzione a che ciascuno abbia un'arma creata da un altro Clan. Quando tutti avete il vostro coltellaccio al tamburo del giovane apprendista si uniscono altre percussioni mentre tre colonne di guerrieri escono dalla foresta per formare un grande cerchio attorno allo spiazzo dove vi trovate. Il sole sta già calando oltre le colline, ma nessuno accende fuochi o torce. Altri orchi si uniscono alla folla finché non siete circondati da almeno un paio di centinaia di guerrieri e guerriere. Sono tutti veterani, con almeno una dozzina di primavere più di voi, e sono abbigliati e pitturati come se dovessero scendere in battaglia. Ululano, grugniscono, cantano e cercano di incoraggiarvi e sostenervi con grida e gesti. Riconoscete alcuni membri del vostro Clan, che vi guardano con orgoglio. 

Poi, improvvisamente, il baccano diminuisce fino a sparire del tutto in un silenzio di tomba, e alcuni orchi si scostano per far passare sei guerrieri, tre maschi e tre femmine. In mezzo a loro, una ventina di prigionieri umani. Sono quasi tutti uomini troppo vecchi o troppo giovani per essere guerrieri, e donne, e solo un paio sembrano combattenti. Sono legati ai polsi e al collo, ma una volta entrati nel circolo vengono rapidamente liberati. Uno degli uomini prova a fuggire, ma il muro di orchi è impenetrabile e lo spingono nuovamente assieme agli altri. 
"La vostra Prova è semplice. Ciascuno di voi dovrà uccidere uno di questi umani. Uno solo. Fatelo e dimostrate la vostra forza nello spirito e nel braccio!"

EDIT

Spoiler

I pugnali che ricevete sono dagger perfette. 

 

Modificato da Pippomaster92
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Garol

 

Finalmente mi posso rivestire e asciugarmi.

Ci portano anche del cibo e dell’acqua, anche se non è acqua pare più un infuso di un qualcosa. Poi Vorrush torna fra noi. La vera prova è vicina.

Tra poco potremo raggiungere gli adulti, e lo faremo uccidendo degli umani.

Sì. Potrò riscattare il male che hanno fatto alla natura della mia terra.

Il grande sciamano ci porge dei pugnali. Mi metto in fila con gli altri orchi e prendo dalle sue mani l’arma che lui ha scelto per me.

Poco dopo veniamo raggiunti da altri orchi. Hanno pitture di guerra sui volti e sui toraci. Intonano grida di guerra. Riconosco due guerrieri del mio clan. Le urla mi incitano, il ritmico martellare delle armi sui petti e sulle armature, il battito dei piedi sul terreno mi danno un senso di esaltazione e allo stesso tempo di potenza, un desiderio di scendere in battaglia che mai ho provato prima. Che sia questo l’essere adulti?

Poi, all’improvviso ogni suono cessa, amplificando il desiderio che ho in me. Mi sento eccitata come se volessi sentire ancora quella sensazione, ma la volessi in modo più forte, più potente.

Nel cerchio vengono portati degli umani.

Sento le vene del collo pulsare. Stringo la mano sul coltello datomi dallo sciamano.

Loro saranno il tramite che mi porteranno degnamente nel mio clan. Come in natura il più debole soccombe e la preda viene divorata dal predatore.

@ master

Spoiler

Cerco di capire che cosa ho bevuto: +6 in cura e +conoscenza della natura di classe (nessun grado).

Cerco anche di capire di quale clan è il mio coltello: nessuna conoscenza specifica

 

Modificato da Albedo
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Arkail

Il discorso di Vorrush mi entra nelle orecchie, mi ricorda la lettera di Urseg che il mio capoclan era solito leggere ogni sera, prima di coricarci. Forse proprio quelle parole scritte su pergamena hanno contribuito ad alimentare il mio odio per quella infida razza, o forse perché provengo da una tribù di confine con le terre degli umani e so di cosa sono capaci grazie ai loro sotterfugi. La prova che devo sostenere è semplice per me, è tutto ciò che ho sempre desiderato. Vorrush mi sta dando la possibilità di diventare adulto, ma più che altro, che ne sia consapevole o meno, mi sta offrendo l'occasione di riversare il mio odio sui pellechiara e di ucciderne almeno uno nel nome di tutti quelli falciati via dalla loro sete di potere. Non hanno risparmiato nessuno, né femmine né cuccioli, ed io non mi farò impietosire dai loro gemiti. Stringo il manico del pugnale talmente forte da farmi male, il respiro diventa affannoso per la rabbia che cresce. Non la faccio esplodere, non voglio che questo momento venga offuscato nella mia mente: voglio crearmi un ricordo indelebile di quando, finalmente, ho potuto sporcare le mie mani con il sangue dell'invasore. Sono come in trance e non faccio nemmeno caso ai rumori di guerra dei miei simili, né tantomeno mi accorgo di quando ogni adulto fa cessare il proprio incitamento. Non ho occhi se non per loro, per quelle luride creature che hanno ferito la nostra terra...il mio sguardo severo ne punta uno, il più vicino, e non mi interessa la sua età o il suo sesso: quella è la mia preda, quello è il mio obiettivo. Ringhiando e sbavando come un animale lo carico intento a travolgerlo con la mia mole, per poi infilargli la lama del pugnale in gola e sgozzarlo come un maiale.

dm

Spoiler

carico il più vicino.

EDIT modifico i valori per il pugnale perfetto

txc +8+1  danni 1d4+5+1

ca 10 (considero senza armatura giusto?) pf 15

 

Modificato da Hugin
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Garol

Spoiler

Nell'infuso riconosci biancospino e aneto, ma c'è almeno un'altra pianta che non riesci a riconoscere. L'aneto ha proprietà curative, il biancospino calmanti. Sai che i migliori erboristi sono quelli che sanno equilibrare le dosi di ogni ingrediente e probabilmente l'aneto qui ha la funzione di contrastare la leggera tossicità di un altro ingrediente. Visto che il biancospino non è velenoso, deve trattarsi dell'altro ingrediente. 

Arkail è il primo ad agire, ruggendo e caricando come un predatore affamato, si avventa su un giovane umano che gli arriva a mala pena al petto. Il ragazzo probabilmente è forte per gli standard della sua gente, e prova a resistere all'impatto con l'orco, a non cadere a terra: ma è evidente che non ha alcun addestramento. Si dimentica completamente della lama in mano al nemico, e quando questa affonda nel collo la testa dell'umano ha un sussulto e sul suo volto si dipinge un'espressione di sorpresa. 
A questo punto prova ad allontanarsi, ma così facendo la lama scava a fondo e allarga la ferita. Ancora tenendosi la mano sulla gola, come per trattenere il sangue, l'uomo cade a terra e boccheggia ancora qualche istante, poi resta immobile.

L'evento è come un segnale, per entrambe le parti: gli umani cominciano a correre o a cercare qualcosa con cui difendersi, e gli altri giovani orchi si avventano su di essi spinti dalla bramosia di sangue!

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Garol

 L' attacco di Arkail ha un effetto liberatorio, immediatamente lo imito caricando un pelle chiara che sta cercando inutilmente di scappare. Non mi importa s emi da la schiena, afferro il pugnale con entrambe le mani e lo affondo nella schiena della creatura, poi lo estraggo e lo riaffondo più volte dando sfogo alle sensazioni e agli istinti che covo dentro.

Al termine bagno le mie dita col suo sangue e con esso traccio dei segni sul mio volto

Spoiler

bab 6 =5+1, danno 1d4+3

 

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Gorarz

Sebbene le bastonate non siano proprio una passeggiata non sono un grande problema e ben presto finiscono. Mi asciugo mentre ascolto le parole delle sciamano, certo che la parte più dura sia già passata e che presto saremo a tutti gli effetti degli adulti.

Prendo il pugnale e lo osservo per un po'. Non la mia arma preferita, ma potrebbe andare peggio penso per poi osservare gli umani che vengono portati davanti a noi

aspetto un istante di troppo e  i miei compagni già scattano in avanti. Mi lancio anche io verso gli uomini, cercando un bersaglio che non sia troppo mingherlino.

Una volta sul bersaglio lo pugnalo e quando sono sicuro che sia a terra richiamo la mia lince per far banchettare anche lei col sangue del pellebianca.

Spoiler

txc +3 1d4+2

 

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Nagash

Le percosse infine cessano. Mi reggo in piedi a fatica, un rivolo di sangue cola dalla mia bocca. Sono ricoperto di lividi... ma ce l'ho fatta. Seguo gli Orchi muovendomi lentamente, debilitato, finché non ci viene permesso di asciugarci e vestirci, nutrirci e riposarci. Approfitto del ristoro il più possibile, rimanendomene in silenzio per tutto il tempo. Mi é passata la voglia di scherzare, e le condizioni pietose in cui verso non aiutano certo a mettermi di buon umore. Bevo e mangio senza farmi domande, usufruisco di una tinozza per pulirmi i lividi e i tagli. Quando infine é tempo di muoversi verso la reale prova, ho in parte recuperato le forze, e la tensione é tornata alle stelle. I nervi sono tesi, in ansia all'idea di capire di  cosa si tratterà: mi aspetto, dopo questa preparazione così massacrante, una prova di una difficoltà estrema... e invece. Aggrotto appena le sopracciglia, sorpreso e vagamente perplesso quando sento le parole di Vorrush e vedo i deboli schiavi umani. Prendo in mano il pugnale d'osso di buona fattura, ancora in preda alla sorpresa. Le grida, i suoni, le parole evocative dello Sciamano... tutto contribuisce a provocarmi una forte emozione ed esaltazione. Non solo: mi scopro sollevato allo scoprire che questa prova non é affatto difficile come temevo, anzi, é perfettamente alla mia portata. Ma comunque, la mia parte razionale rimane perplessa. Sarebbe questa la prova per diventare adulti ?? Sgozzare questi umani indifesi e innocui come si trattasse di maiali ?? sogghigno Tanto meglio. osservo gli umani con un misto di odio e interesse. Ho imparato a odiare gli invasori ma... non ne avevo mai visto uno. Non che io ricordi, almeno. Sembrano più deboli anche di me. Cosi piccoli, flaccidi e tremanti... piego le labbra in una smorfia. Il silenzio calato a creare un momento di estrema tensione viene spezzato dall'iniziativa di quello grosso, che salta letteralmente addosso a uno degli umani, infilandogli il pugnale nella gola. In quel momento, scoppia il caos. Anche gli altri orchi si gettano, in preda a una cieca furia, all'assalto degli umani. Ma io no. Il mio odio non é cieco. Mentre sangue, budella e feci esplodono tutt'intorno a me in seguito alla carneficina, io mantengo la razionalità... e me la prendo comoda. Ho contato ventidue umani. Noi siamo venti. E Vorrush ha detto di ucciderne soltanto uno a testa. Una spessa barriera di Orchi guerrieri ci circonda. Non hanno vie di fuga. Mentre gli altri uccidono, individuo fra gli umani che hanno optato per tentare un'inutile fuga quello che mi sembra più lento e debole. Probabilmente una donna, oppure un uomo poco in forma, considerato che i vecchi difficilmente avranno optato per la fuga. Individuato lo sfortunato, comincio a muovermi in sua direzione, a passo lento e calcolato, il pugnale sostenuto al mio fianco, tenuto abbassato. Lo sguardo deciso, colmo di risentimento. Vado lentamente a chiudergli le vie di fuga, ponendomi sempre in direzione opposta fra lui e il muro di Orchi verso il quale starà scappando.. quindi, quando questi si sarà scontrato contro gli orchi guerrieri, io sarò posizionato esattamente alle sue spalle. Ormai il grosso degli umani saranno stati ammazzati, e la vittima da me scelta dovrebbe aver compreso che non vi sarà alcuna via di fuga per lui. Smetti di fuggire. Non ha alcun senso. esordisco, con voce bassa e lugubre, parlando nella lingua degli umani. Sono certo che tu stia impazzendo dalla paura. E fai bene. assottiglio lo sguardo, avvicinandomi e fissandolo fisso negli occhi. Mi assicuro che non tenti di fuggire ulteriormente da me ponendomi col mio corpo a protezione di qualsiasi possibile via di fuga. Sono piccolo rispetto agli altri orchi, ma so come impormi. La mia posizione di superiorità, e la mia abilità nel mettere in soggezione gli altri individui, dovrebbero essere sufficienti a terrorizzarlo e annichilire la sua volontà di ribellarsi. Mi sembra quasi di sentire il flusso dei tuoi pensieri: "Mamma aiuto, perché mi stanno facendo questo ?? Non me lo merito !!" scatto in avanti col volto, ponendolo a un millimetro dal suo, lanciandogli uno sguardo terrificante Sbagli. Voi ve lo meritate. E oggi pagherete per quello che avete fatto al mio Clan.. al mio Popolo. la mia espressione si fa crudele .. e tu, caro mio, sei stato il più sfortunato fra tutti i tuoi fratelli. sentenzio minaccioso, prima di mettermi all'opera, o almeno provarci. Lo spingo a terra, forte di avergli annientato qualsiasi speranza di potersi ribellare grazie alle mie parole minacciose, e qualora io ci riesca, gli balzo addosso, mettendomi cavalcioni sul suo addome. Tenterei quindi, percuotendolo col manico del pugnale qualora tenti di ribellarsi, di incidergli la carne... lentamente, all'altezza del petto. Devi soffrire. provvederei a torturarlo, con una certa crudeltà nello sguardo, stando attento a non ucciderlo e a non provocarne lo svenimento prima del momento da me desiderato. Mi assicurerei infatti di essere l'ultimo a finire l'opera.. cosicché tutti possano vedermi mentre lo finisco. Aspetteró il momento in cui le urla degli altri cesseranno, e solo quelle della mia vittima rimarranno a riempire l'aeree. Quindi, porterò il pugnale al suo stomaco, e, aprendolo con un taglio netto, provvederei infine, con uno sguardo deciso e tremendo in volto, a infilare le mani nello squarcio e estrarne gli intestini, tranciandoglieli davanti con un ultimo colpo di pugnale, alzandomi infine in piedi e rimanendo a fissarlo morire agonizzante nel proprio sangue e nel proprio sterco. Lanceró quindi, a mio volta inzuppato di sangue umano, uno sguardo agli altri giovani orchi che fino a poco prima mi deridevano. Uno sguardo determinato. Sono anch'io uno di voi. Non ho nulla da spartire con questi esseri inferiori. E ve lo dimostrerò.

Spoiler

Intimidire +11

 

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Garol scatta a sua volta, presa dalla smania di uccidere, e colpisce alla schiena uno dei due uomini adulti: la lama non affonda bene, ma rompe un paio di costole e quando l'uomo incespica perde l'equilibrio e cade. L'orchesse gli è subito sopra e lo pugnala varie volte finché la vittima non smette di muoversi. Quando usa il sangue per pitturarsi in volto alza lo sguardo e incrocia quello del vecchio Vorrush, che annuisce con fare paterno; tra l'altro il gesto della giovane ragazza viene ripetuto e imitato da altri orchi a lei vicini, tra sguardi di ammirazione e comprensione. 

Non è l'unica: anche Gorarz attacca uno degli umani, aiutato dal proprio animale. La sua lince attacca una donna colpendola alla schiena e quasi spingendola contro la lama del cacciatore. Al giovane orco basta allungare il braccio per affondare il pugnale nel ventre della vittima e condannarla ad una rapida morte per dissanguamento...morte che viene velocizzata dall'intervento dell'animale, decisamente affamato. 

Mentre Nagash mette da parte la sua natura parzialmente umana e fa a pezzi l'altro adulto tra i prigionieri, il secondo mezz'orco esita. Nagash mette in piedi quasi uno spettacolo, torturando la sua vittima con una crudeltà e una violenza che bilanciano la sua mancanza di forza. Tale è la sua sete di sangue che l'uomo non riesce a reagire e confuso, spaventato, viene lentamente sventrato.

Nel frattempo altro sangue viene versato, ma non solo umano. Il secondo mezz'orco resta a lungo con la lama sollevata sopra una donna che sta proteggendo un ragazzino con il proprio corpo. Varie emozioni si alternano sul volto del giovane mezzosangue: paura, odio, rabbia e infine disgusto. Lascia cadere il coltello e si volta...ma non fa molta strada. Dal cerchio di guerrieri due orchi scattano in avanti brandendo delle lance, e trapassano il codardo contemporaneamente. Una terza figura, una guerriera, si unisce a loro alzando e abbassando la sua ascia una sola volta, e poi prendendo la testa del mezz'orco per i capelli e sollevandola verso la folla. Per i traditori non c'è spazio nel Clan.

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Ghorn

Voglio essere uno tra gli ultimi e godermi prima la scena di questa feccia che viene massacrata dai miei compagni.
Mentre mi rigiro il coltellaccio tra le mani, non vedendo l'ora di sporcarlo di sangue, rido sonoramente ad ogni uccisione, riservandomi di tanto in tanto alcuni commenti del tipo Ahahah, guarda quello come si dimena! L'ha sgozzato come un maiale! oppure Ottimo! Non si meritava una morte veloce.
L'unica nota negativa e' il ragazzo che esita di fronte alla donna. Come si permette? Crede che gli umani risparmierebbero le nostre donne e i nostri figli? Sono talmente indignato da rischiare di rompere il coltello per quanto ho stretto la presa: se potessi vorrei essere io a prendere la testa del traditore, ma i nostri adulti gli hanno gia' dato cio' che si meritava.

Quando arriva il mio turno, mi avvicino lentamente ai sopravvissuti, squadrandoli con attenzione per decidere chi scegliere.
Mi sarei scelto volentieri un guerriero. Tutti meritano di morire, ma uccidendo qualcuno in grado di difendersi avrei sicuramente impressionato gli altri.
Non avendo opzioni del genere punto al ragazzino piu' grande che trovo, possibilmente maschio, e mi avvicino cosi' tanto da fargli sentire l'odore del mio alito. Poi lo strattono e lo prendo per i capelli, alzo la testa, guardo gli altri umani preoccupandomi che loro abbiano gli occhi bene aperti per vedere cosa sta per succedere.
Gli stringo i capelli abbastanza forte da sentirlo gemere di dolore e mi posiziono dietro di lui, mentre continuo a strattonarlo con una mano in modo che non abbia nessuna possibilita' di fuga. Con calma alzo il coltello, prendo bene la mira e cerco di dargli un fendente sul collo con tutta la mia forza.
Nonostante l'arma sia piccola, il mio obiettivo e' quello di decapitare la mia vittima con un solo colpo.

Una volta terminato mi chino verso il cadavere, prendo la testa (o tutto il corpo se non sono riuscito a reciderla del tutto) e mi cibo del suo sangue.
Poi mi alzo, pulisco la lama del coltello con la lingua e mi ricongiungo in silenzio ai miei compagni.

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Ghorn è colui che mette fine al massacro. Afferra un ragazzo per i capelli e con due crudeli colpi di lama lo decapita, bagnandosi la bocca e il volto con il suo sangue caldo mentre solleva il macabro trofeo. 

Attorno a voi anche altri stanno dimostrando la propria forza e il proprio coraggio finendo di fare a pezzi le loro vittime: il terreno è diventato a tratti fangoso dove il sangue ha impregnato il terreno e il tanfo di morte aleggia nell'aria. Restano solo tre umani ancora in vita: una donna matura, una più giovane e un ragazzino tremante. Uno dei giovani orchi si volta verso di loro con intento chiaramente omicida, ma Vorrush avanza e solleva le braccia al cielo 
"Questi tre prigionieri sono stati graziati: ciascuno di voi ha bagnato le proprie mani nel sangue del nemico, e questo è ciò che dovevate fare. Ma gli spiriti li hanno risparmiati e noi non li faremo adirare facendo loro del male. Portateli via, date loro cibo e acqua per quattro giorni e spediteli verso sud. Se avranno fortuna potranno raccontare ai loro simili quanto spaventosi e potenti sono i nostri giovani!" alcuni guerrieri ubbidiscono subito trascinando via i tre umani, che gridano e scalciano non sapendo che destino li attenda: ovviamente non conoscono la vostra lingua.

Una volta che sono rimasti solo orchi, Vorrush vi fa avvicinare a gesti finché non siete tutti vicini, e più o meno in due rozze fila. 
"Miei cari figli, sono lieto di potervi accogliere tra le nostre genti. Oggi avete abbandonato la vostra infanzia, e potete chiamarvi guerrieri: il sangue dei vostri nemici vi ha fatto rinascere così come il sangue di vostra madre vi ha fatto nascere la prima volta. La lama che stringete in pugno è il simbolo del vostro nuovo stato, tenetela con cura. Ora siate un esempio e una difesa per il vostro Clan!" i guerrieri intorno a voi gridano e ululano di nuovo, rompendo le righe e cominciando a darvi pacche sulle spalle, pugni leggeri sul petto, facendovi complimenti e apprezzamenti. Anche Nagash, il mezz'orco, viene accolto con favore ora che ha dimostrato di essere duro e forte come tutti gli altri. 

Ben presto venite a trovarvi nuovamente all'accampamento, dove alcuni falò sono stati accesi e alcuni animali sono già sugli spiedi. Orchi del vostro Clan e altri che non conoscete vi prendono da parte e vi presentano ad altri guerrieri, più giovani, che non hanno presenziato alla prova, e da lontano vedete i cuccioli di varie età che vi guardano con ammirazione e invidia.
Insieme al cibo cominciano a girare degli orci pieni di un liquido ambrato e dall'odore forte, che non avete mai assaggiato. Si tratta del succo di bacche che solo il Clan del vecchio Albero sa produrre e che uccide all'istante i giovani ma fortifica i guerrieri.

All

Spoiler

Potete festeggiare come più volete, fate conto che ora siete adulti e gli altri guerrieri vi trattano come loro pari. 
Se volete passare oltre, il TdS esiste per quello (e per domande varie, ovviamente)

 

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Ghorn

Non essendo un tipo molto religioso, non sono molto d'accordo sul lasciare andare gli umani. Ora che sono liberi di tornare tra le proprie fila, le donne potranno rinfrancare i loro uomini, mentre il ragazzino avra' l'opportunita' di crescere e di imparare ad uccidere orchi.
Tutto questo non e' un bene per noi. Sarebbe meglio porre subito fine alla loro miserabile esistenza, ma ho imparato ad essere disciplinato con i miei superiori e a non mettere in discussione apertamente la loro volonta'.

Passo il resto della giornata a godermi la nuova vita da adulto.
Nonostante la mia grossa stazza, non gradisco molto il succo di bacche e cerco di berne il minimo indispensabile per non fare arrabbiare gli altri guerrieri. Non mi piace la sensazione che da', quella nebbia nella testa che indebolisce i sensi e fa raffreddare il sangue. L'unica forma di alterazione della mente che posso accettare e' la rabbia, quella cara e dolce sensazione che rende ancora piu' gustoso il sangue dei propri nemici.

Oggi ho bevuto sangue umano, finalmente!
Ormai ho perso il conto di tutte le volte in cui ho visto i guerrieri del mio clan tornare a casa con i vestiti e le zanne imbrattate di sangue. Oggi e' toccato a me, finalmente sono adulto!

Passo il resto della serata a sentire racconti di guerra e a fantasticare su quando saro' io a poter raccontare dei miei massacri.
Se mi trovo vicino a qualche orchessa, cerco di sedurla mostrandole il mio coltello e facendole sentire il profumo del mio sudore. Ora sono un guerriero, anche le orchesse non potranno fare altro che rispettarmi!

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Gorarz

quando la prova finisce mi lascio andare in un urlo liberatorio e stringo il mio compagno animale che sembra aver capito l'importanza del momento I visi bianchi la pagheranno! grido mentre mi complimento con i miei compagni di clan e con altri orchi che non ho mai visto Ora si festeggia! aggiungo ridendo assiemei ai miei compagni

Spoiler

per me si può skippare

 

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Dedico solo un'occhiata di sbieco all'altro mezz'orco, quasi vergognandomi di lui. Che stupido... ma mentre questi esita, decretando la propria fine, io sono ancora impegnato ad accanirmi sulla mia vittima. Come previsto, sono uno degli ultimi a terminare... insieme a un altro giovane Orco abbastanza massiccio, che, evidentemente condividendo la mia passione per la teatralità, esegue un'esecuzione in maniera molto vistosa e truculenta. Rimango  infine di fronte allo scempio che ho commesso, ansimando. Solo ora comincio ad accorgermi con maggior cognizione del pungente odore di sangue, bile e feci che si eleva dagli intestini tranciati dell'umano da me ucciso, comincio a percepire la viscosità e il calore del suo sangue sui miei abiti leggeri, e mi rendo conto del disgustoso scenario di carne e budella in cui mi ritrovo. Trattengo i conati, colpito da cotanta violenza e schifato dai materiali organici riversi a terra. Mi rendo anche conto, in parte sorpreso e in piccola parte spaventato, di quanto sono stato terribilmente sadico e crudele.. come se avessi riversato tutta la rabbia e l'odio accumulati in questi anni contro quel pover'uomo. Ma l'odio e la rabbia... erano davvero rivolti a lui ?? Vederlo lì a terra, agonizzante, ora non mi dona alcun piacere. L'umano ai miei piedi sta probabilmente ancora rantolando mentre la voce di Vorrush ci santifica come Adulti, le voci degli Orchi guerrieri esplodono in festa... e il momento da me tanto atteso infine giunge. Quando arriva la prima pacca sulla spalla, aggrotto le sopracciglia nervoso, voltandomi pronto a litigare con l'ennesimo bullo intenzionato a farmi pesare la mia struttura fisica e l'impurità del mio sangue... ma devo sbattere un paio di volte le palpebre, incredulo, a ritrovarmi di fronte a un viso sorridente e amichevole. Vengo travolto dagli eventi mentre mi viene offerto quell'ottimo liquido ambrato che sono ben lieto di bere a profusione, vengo sommerso dai complimenti e probabilmente dalle donne. Ben presto mi ritrovo a raccontare cavolate in gruppo, gesticolare divertito, sedurre giovani Orchesse e comportarmi come se tutti questi Orchi fossero per davvero miei fratelli. Quegli stessi Orchi che fino a ieri mi disprezzavano e maltrattavano, che mi hanno sempre reso la vita un inferno... non ho mai bramato altro che essere considerato loro pari. E ora che sta accadendo... sono inebriato. Mi gira addirittura la testa. O forse è questa strana bevanda a causarmi questi effetti ?? Che importa. Stasera sono l'anima della festa. Salto sui tavoli e comincio a declamare, esibendomi in vari spettacoli. Mangio e bevo come se non avessi un fondo al mio stomaco, e mi getto con noncuranza fra le grazie delle più belle fra le Orchesse, sfruttando tutto il mio charme per conquistarle. Cosa sarà domani ?? E chi ci pensa ?? Io no di certo.

 

Spoiler

Anche per me possiamo proseguire.

 

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Arkail

La differenza tra me e gli altri è che io non ho bisogno della teatralità né di dimostrare il mio sadismo. Sono una macchina da guerra e come tale il mio scopo è mietere vittime nel più breve tempo possibile ed eliminare una minaccia prima che essa elimini me. Non mi serve sventrare un corpo ed accanirmi su di esso quando posso falciarne due, tre, quattro e massacrarli con colpi brutali del mio martello. Tuttavia lo sguardo cade su uno dei due mezzosangue. Non posso credere che abbia passato la prova: il modo in cui trucida il suo avversario mi fa capire che il suo è un destino che non si è scelto. Probabilmente voleva farsi accettare stando al centro dell'attenzione, questo è ciò che mi suggerisce la ragione. La mia mente però è guidata più dall'istinto che dalla razionalità e non riesco a tollerarlo in pieno, nonostante una parte di me lo rispetti per essere sopravvissuto fino a questo punto. Non mi unirò a lui durante i festeggiamenti, ma non tardo comunque ad ubriacarmi e perdere completamente il senno con i miei modi sgraziati e bizzarri, e quasi sicuramente avrò modo di sfidare qualche grosso orco in prove di forza e di combattimento. Le bevande inibiscono la mia furia, così non devo preoccuparmi troppo di trattenerla :in quelle condizioni non posso perdere il lume della ragione nemmeno per sbaglio. Per questa sera un ampio e beffardo sorriso mi compare sul muso. È tempo di godersi l'età adulta. Ed è tempo che mi trovi una femmina per lenire la mia bramosia e il mio desiderio di "carne fresca"...

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Quella che trascorre è una notte di allegria e divertimento.
Ora che siete adulti tutti i Clan vi festeggiano: siete una nuova generazione di guerrieri e siete anche i primi tra di loro.

Per voi è un buon auspicio essere stati scelti per primi: è comunemente ritenuto che gli orchi che diventano adulti per primi nella Festa di Primavera siano destinati a grandi cose.
Attualmente, siete destinati a bere, gozzovigliare e esplorare le vostre possibilità da adulto. 

Ciascuno di voi passa una notte come più preferisce, chi bevendo chi astenendosi. Le giovani orchesse rispondono positivamente alle vostre avances, e alla pari alcuni orchi si fanno avanti dimostrando interesse nei confronti di Garol. Difficilmente si stabiliranno delle relazioni durature, ma è chiaro che ora che siete adulti venite guardati come potenziali partner anche da individui più maturi di voi. 

Alla fine, chi prima e chi dopo, cadete esausti tra le braccia del sonno.

Arkail

Spoiler

Anche se non sei abituato a bere, sei grosso e ti ci vuole del tempo prima di perdere del tutto il senno. Nel frattempo vieni sfidato da alcuni giovani guerrieri a rapide prove di forza, quasi sempre una specie di tiro alla fune in cui due sfidanti afferrano i lati opposti di un corto bastone e si posizionano ai due lati di un falò. Il primo dei due che si scotta, trascinato sulle braci dall'altro, perde. Sono gare di coraggio e prodezza che vengono disputate senza alcun premio in palio: i guerrieri cercano solo il divertimento. 
Il mattino dopo ti svegli mezzo coperto dalle pellicce, con un'orchessa grossa quasi quanto te che russa leggermente al tuo fianco. Non è del tuo Clan. Entrambi avete qualche livido sul corpo e ti senti tutto ammaccato: un peccato non ricordarsi molto della notte appena trascorsa. 

Garol

Spoiler

Durante la serata vari giovani guerrieri si mettono in mostra "casualmente" vicino a te, cercando di far colpo. 
Ad avvicinarsi direttamente, con altre intenzioni, è però lo sciamano che ti ha scelto per la Prova. Si siede al tuo falò e condivide con te un cosciotto di cervo, passandoti una coppa ricavata da un corno di uro con dentro del succo di bacche acidulo.
"Avevi ragione, hai reso il tuo Clan orgoglioso. L'unico rammarico di tuo padre sarà quello di non aver potuto assistere al tuo cimento! Ma di certo la tua gente racconterà ancora come tu ti sia fatta valere...cosa pensi di fare, adesso, della tua vita? Seguirai le orme dei tuoi antenati e cercherai il contatto con gli spiriti? Oppure ti limiterai a diventare una guerriera?"

Ghorn

Spoiler

Non bevi, ma riesci comunque a divertirti: un paio di guerrieri ti sfidano a lottare con loro. Si tratta di combattimenti quasi rituali, lotte simulate che di rado lasciano uno dei contendenti ferito...ma di certo lividi ed escoriazioni sono comuni. Riesci a batterli entrambi, uno dopo l'altro, conquistandoti un posto d'onore presso un falò piuttosto affollato. Non c'è nessuno del tuo Clan qui, ma la cosa non sembra un problema e i guerrieri e le guerriere ti accolgono come uno di loro.
Senti storie di guerra, molto recenti, e un combattente con la barba brizzolata mostra la mano mutilata di due dita raccontando come le abbia perse per un colpo di lancia fortunato da parte di un gracile umano. Scopri così come i prigionieri usati per la Prova siano stati catturati dal Clan del Corvo mentre raggiungeva il luogo della Festa: la colonna di guerrieri è incappata quasi per caso in una specie di carovana, dove si trovavano quasi solo umani non combattenti e una misera scorta armata.
Alcuni orchi esprimono disagio alla notizia, visto che gli umani non si erano mai spinti così a nord se non con piccoli gruppi di esploratori a dorso delle loro strane bestie dal pelo corto...cavvali o cavalli a seconda di chi racconta la storia.
La tua forza impressiona anche una giovane orchessa, non ancora adulta, che si è infilata di straforo nel gruppo di guerrieri, anche lei del Clan del Corvo. La gente attorno a voi fa finta di non vederla per non doverla rimandare assieme agli altri giovani, ma tutti sono attenti a non farle toccare il succo di bacche e a non raccontare nulla della tua prova. 

Più tardi lei ti segue mentre la conduci alla tua tenda e resta con te fino al mattino, quando sparisce per tornare dalla sua gente con un sorriso complice. 

Gorarz

Spoiler

Trascorri una notte tranquilla, festeggiando con moderazione e sentendo i racconti di guerra di alcuni vecchi guerrieri. Adesso però ti sembra di poterli ascoltare con maggior diritto: sei uno di loro e non più un cucciolo assetato di storie e favole. 
I tuoi coetanei ti guardano in modo diverso e ricevi diversi complimenti; molti sottolineano con rispetto e forse una punta di invidia come il tuo animale sia ubbidiente e fedele. Alcuni ammettono che deve trattarsi di un segno degli spiriti; quasi per caso finisci presso un falò dove quasi tutti i presenti sono apprendisti sciamani. Non ti trattano come se fossi diverso da loro, e un paio condividono le loro esperienze mistiche con tutti i presenti spiegando come hanno incontrato un loro antenato o uno spirito guida. 

Alla fine, stanco ma decisamente felice, ti addormenti di fianco alla tua lince.

Nagash

Spoiler

Il tuo corpo non è abbastanza robusto (o abituato) per sopportare il succo fermentato: ben presto perdi il controllo e ti ritrovi con altri giovani a danzare nudo intorno ad un grosso falò alimentato costantemente da frasche. La danza è frenetica, alcuni orchi saltano sopra le fiamme mentre la maggior parte semplicemente corre in cerchio. Il calore e l'attività fisica vi fanno sudare copiosamente, ma continui assieme agli altri in un vortice di musica e corpi. 

Non hai una buona memoria di quello che è successo il resto della notte: ti risvegli in una tenda non tua, sotto le coperte con due orchesse tra quelle che hanno partecipato alla Prova con te, e una che deve avere un paio di stagioni in più. 

Nella tarda mattina del giorno dopo la vita all'accampamento riprende come prima, ma per voi non è più la stessa: siete adulti, guerrieri, e avete adesso diritti e doveri diversi. Alcuni di voi vengono cooptati per le prime ore affinché vi uniate ad alcune piccole battute di caccia. Altri invece devono dividersi i turni di guardia presso i recenti delle bestie da soma e vicino alla scorta di succo di bacche. Così per tutti trascorre la prima parte della giornata, in attesa della cerimonia che aprirà finalmente le porte della Primavera.

 

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Nagash

Mi sveglio in dolce compagnia, accompagnato dall'odore di sudore che affonda nelle mie narici. Strizzo le palpebre e provo a muovere la bocca, impastata. La testa mi fa malissimo, e mi sento decisamente stordito. Cos'è successo ieri sera ?? Sicuramente mi sono divertito. Sposto lo sguardo sulle orchesse al mio fianco. Mi ritrovo a tirare mentalmente il filo della situazione... realizzo che dovrei essere al settimo cielo. Ho infine ottenuto ciò che cercavo, l'accettazione dei miei simili. Ora sono adulto. Ho potuto macchiarmi del sangue degli odiati umani. E mi sono appena svegliato nel letto con tre Orchesse. E invece... non mi sento per nulla soddisfatto. Mi ritrovo a fissare il soffitto della tenda, meditabondo. Continuo a tornare con la mente a ieri.. al momento in cui squartavo l'umano. Non ho provato alcun piacere nel farlo. Al tempo, l'emozione e l'adrenalina non mi hanno permesso di rendermene conto... eppure, ora lo realizzo. Si è trattato di una rivalsa. Per mio padre. Per il mio Clan. Dovrei esserne contento. Perché non è così ?? Sospiro, quindi vado lentamente alzandomi dal letto. Tutto l'odio che ho provato ieri verso quell'umano... era falso. Un inganno ben orchestrato alla mia mente. Io non ce l'avevo con lui. Non sapevo neppure chi fosse, o come mai si trovasse lì. Egli è stato il capro espiatorio della mia rabbia e frustrazione.. ma essa non era rivolta a lui. Nemmeno agli Umani, a dire il vero. Non è con loro che sono furioso.. non è a loro che è riserbato il mio odio. Cerco i miei vestiti, e non li trovo. Cerco le mie cose... e non le trovo. Faccio spallucce, prendo un panno a caso dalla tenda, me lo avvolgo intorno alla vita ed esco. Vado a cercare di recuperare i miei abiti, la mia armatura, la mia ascia e il resto delle mie cose, ovunque esse siano state portate. Quindi, svolgerò annoiato i compiti che mi verranno assegnati (probabilmente alcuni fra i più banali e semplici vista la mia stazza), in attesa che arrivi la sera e quindi la Cerimonia della Festa di Primavera. Spero che per allora mi sia passato questo tremendo mal di testa...

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garolo

Spoiler

Dopo l'ennesimo orco che cerca di fare colpo su di me nel modo piu' assurdo arriva lo sciamano che mi ha scelta con riluttanza mi offre della carne e mi chiede cosa faro'.

Addento il codciotto , e' buono credo sua carne di cervo.

ho scelto che saro' la guida spirituale del mio clan quando gli spiriti chiameranno a loro mio padre.

 

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Gorarz

mi risveglio accanto al mio compagno animale, felice delle esperienze della notte precedente. Far parte finalmente degli adulti ed essere accettato come un pari tra gli sciamani è una delle cose più belle che mi siano capitate. Fortunatamente le mie capacità non rimangono inutilizzate e assieme ai miei compagni riesco a procacciare un po' di selvaggina per la sera Zaun ti sei meritato un bel premio! Stasera festeggeremo nuovamente!

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Arkail

L'indomani, dopo una notte di bagordi, ho il corpo tutto un livido: fitte di dolore si propagano sotto la mia pelle e mi pungono la carne come milioni di spine. Riapro gli occhi a fatica, la vista annebbiata per via dei fumi dell'alcool. Devo aver bevuto parecchio ieri sera per conciarmi così! Sono nudo sotto a pelli di animali, al mio fianco non tardo nel percepire una massiccia presenza femminea, quello che più adoro. Non so cosa sia successo, so soltanto che sarò l'ultimo a presentarmi stamattina: ho voglia di spassarmela ancora un pò con quel bel pezzo di creatura...

Quando esco dalla capanna respiro a fondo l'aria del mattino stringendo l'ultimo legaccio della mia armatura. Non so i compiti che mi verranno assegnati, so che devo mettere qualcosa sotto i denti per recuperare in pieno dalle fatiche della notte...e di questa mattina. Mi presento quindi dagli anziani con le mani ancora sporche di sangue, sangue della mia vittima, sangue umano, quel sangue che ha sancito il mio passaggio dall'età fanciullesca a quella adulta. Sono ormai pronto a qualsiasi compito, qualsiasi ordine. Ho già dimostrato quanto io possa essere affidabile e letale e continuerò a farlo finché ci sarà fiato ad animare il mio corpo...

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Ospite
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