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Sanguine Corona [TdG]


apetta88

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Frate Leo

Studia quelle incisione, le sopracciglia aggrottate e lo sguardo che si assottiglia e allarga in continuazione. Si morde le labbra prima che un sospiro ne sfugga. "Riconosco questi simboli, ma fatico a comprendere perché siano assemblati in questo modo." Risponde a mezza voce a Yelena, alternando ora l'attenzione tra lei e la testiera del letto, verso cui allunga il dito indice pur senza toccare nulla. "Simboli cristiani, simboli ebraici, musulmani..." Il dito passa lentamente da un punto all'altro. "persino pagani. Formule differenti o in contrasto tra loro..." Quasi sussurra adesso, rivolgendo uno sguardo preoccupato alla donna.

Quindi di nuovo si rivolge a Filomena, recuperando un tono normale: "E tuo padre quando li ha intagliati?" Annuisce alla risposta della bambina e prova a specificare ancora: "Ricordi quando ha iniziato ad essere turbata e a stare male? Nemmeno allora è successo nulla di insolito?" Non si lascia sfuggire alcun commento riguardo chi sia entrato nella casa prima di loro, del resto era solo una conferma. Ma qualcosa parrebbe non convincerlo del tutto, per cui è con un sorriso e un assenso del capo che accoglie la richiesta di Elvio. "La lettera l'ha Ludovico, ma per quanto mi riguarda fate pure. Mi pare una buona idea." 

Esita a rispondere a Ludovico, trovandosi la bambina ancora lì con loro e non volendo spaventarla o innervosirla. Prova quindi a percorrere un'altra strada: "Non sappiamo perché la tua mamma abbia deciso di lasciare questa vita, Filomena. Non ancora. Ma nessuno conosceva la tua mamma come te, nessuno meglio di te potrebbe aiutarci a capire la tua famiglia. In ogni caso, Dio Padre ama i propri figli, specialmente i più piccoli e fragili, quelli per cui è più facile sbagliare. E' giusto, non credi? Chi è più in difficoltà ha bisogno di più cure. Quindi, qualsiasi errore abbia commesso la tua mamma, se durante tutta la vita è stata una brava persona e, soprattutto, una brava madre, Dio avrà sicuramente pietà di lei, la perdonerà e l'accoglierà in paradiso." Sa di rischiare con un discorso del genere, ma confida nei compagni e nella propria posizione tutto sommato favorevole. Non guarda sempre negli occhi la piccola, temendo di impressionarla troppo, però ne spia attentamente le reazioni. "Perché... la tua mamma ti voleva bene, giusto? E anche il tuo papà e i tuoi nonni te ne volevano... non ti hanno mai fatto o detto nulla di strano o di male... è così? Non ti avrebbero mai... coinvolta in qualche guaio... vero?"

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Lo sguardo di Filomena si fa ancora più confuso alla spiegazione evasiva di Ludovico. Sembra voglia rispondere, con la boccuccia semiaperta, ma a quella ruvida carezza tace richiudendola e abbassando lo sguardo pensosa.

Appare fortemente allarmata all'idea di essere portata via ma invece di parlare si paralizza, quasi smette di respirare, limitandosi a fissare Yelena e il Nonno alternativamente mentre decidono il suo destino. In questo ignora Leo che continua a interpretare i simboli incisi sulla testiera del letto.

Quando il frate la interroga la piccina sobbalza e torna a guardare il giovane carica di timore

No-non lo s-so, si-signore. Cre-Credo pri-prima che na-nascessi...

Risponde la bambina con gli occhi dilatati dall'ansia

Si-signore... Io... No-non lo s-so... Ma-mamma cercava se-sempre di so-sorridere, di-diceva che anda-dava tu-tutto bene ma ce-certe no-notti la se-sentivo pia-piangere e i suoi ma-mal di testa da un pa-paio di me-mesi sono stati più fre-frequenti...

Il balbettio della piccola si intensifica. Ascolta però in silenzio e con attenzione la spiegazione teologica che il frate le espone e ciò sembra consolarla e tranquillizzarla

No-no, mi ha-hanno se-sempre prote-tetto e amato... E per i gua-guai... Ma-mamma dice-ceva se-sempre di non me-mettermi nei guai che la vi-vita di pro-problemi no-non è ma-mai avara... Lei non amava i gua-guai, amava so-solo pa-papà, Ge-gesù e me.

Risponde subito dopo, veloce perchè un'altra questione sempre angustiarla

Qui-quindi, pa-padre, lei cre-crede che ma-mamma sia in pa-paradiso con i no-nonni, pa-papà, la zi-zia Marta, Ge-gesù e Sa-San Lorenzo?

Chiede speranzosa mentre un sorriso, il primo sprazzo di serenità che le avete visto in volto fino a quel momento, fa capolino sul faccino ancora sporco di lacrime.

Elvio nel frattempo, prende la lettera da Ludovico e, dopo una veloce scorsa, torna nella stanza della donna e inizia a frugare nel cassetto del comodino.

Elvio

Spoiler

Nel cassetto. fra i vari effetti personali vengono ritrovate le seguenti cose (6 di Picche Osservare:check 7 (5 + 2 per azione banale)):

- La ricetta del medico (Padre Giulio) che prescrive effettivamente due cucchiai di cicuta.

- un diario malamente rilegato, con carta maltagliata, tipica di una famiglia povera, compilato con la stessa scrittura malferma della lettera, che copre circa gli ultimi 7 mesi. Il diario mostra una progressiva tristezza da tre mesi a questa parte, forte sfiducia e frustrazione perchè la figlia veniva emarginata per il suo difetto, di punto in bianco (il maestro del paese non voleva più seguirla, dicendo che era stupida, Padre Matteo durante i suoi sermoni tuonava contro “coloro che sono stati maledetti da Nostro Signore sfigurandogli la parola”), fino a pensieri suicidi (ma il diario si interrompe due giorni prima).

- una banderella di raso di 4 cm di larghezza e lunga 20 con su ricamato il nome "Licia".

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Elvio Devizzi

Narratore

Spoiler

Elvio decise di dare una seconda lettura al diario. Forse avrebbe trovato tra le pagine un nome più ricorrente di altri come oggetto delle doglianze della vittima, oppure parole particolarmente aspre verso qualcuno. Qualunque cosa avrebbe trovato, ogni nome su quel diario avrebbe potuto fornirgli degli indizi.

 

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Elvio

Spoiler

Osservando meglio il diario e la banderella nuovi dettagli vengono alla luce (quattro di fiori, check 5)
Nel diario è il nome di Padre Matteo a ripetersi spesso, anche se le cause del malessere della donna sembrano imputabili ad altre persone (il prete, il maestro, la vicina...) il Padre Castigatore è indubbiamente una presenza sottilmente presente e richiamata, l'oggetto della disperazione, della rabbia  e della frustrazione della sarta.

Riguardo la banderella, il tessuto sembra vecchio ma non ci sono segni di usura.

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Elvio Devizzi

Il cacciatore prese con sé ciò che aveva trovato e si diresse verso la finestra.

Spoiler

Guarda se c'è qualcuno vicino alla casa, se si sta avvicinando qualcuno o se ci sono movimenti sospetti.

Se ci sono guarda anche attraverso finestre che guardano in altre direzioni, si ferma solo alla finestra dalla quale vede qualcosa dalla quale non dovrebbe togliere lo sguardo.

Quanto manca a mezzogiorno?

 

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Elvio Devizzi

Tornato nella stanza della piccina, Elvio parlò ai suoi compagni. "Stavo pensando... nella lettera si accennava a un certo padre Franco..." poi si rivolse a Filomena "È in paese? Ci puoi accompagnare da lui?"

Spoiler

Per ora Elvio fa finta di non aver trovato nulla degno di nota. Al massimo se gli chiedono della ricetta risponderà di averla presa con sé.

 

Modificato da nanobud
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Elvio Devizzi

"Devono decidere gli inquisitori..." rispose Elvio a Yelena.

Poi la bambina rispose alla domanda e Ludovico sembrò dell'umore giusto per recarsi in chiesa. Elvio annuì alle sue parole.

"Spero che la messa termini presto, non ho voglia di aspettare. Cambiando argomento, Filomena, ho sentito che padre Matteo ti rivolgeva delle accuse piuttosto dure: cosa mi puoi dire sul comportamento degli altri adulti nei tuoi confronti? E dei bambini? So che non è un argomento piacevole, ma cerca di rispondere in modo dettagliato..."

Modificato da nanobud
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Frate Leo

Si morde il labbro inferiore e, nel rispondere a Yelena ed Elvio, abbassa appena il capo, come si stesse scusando. "Io non posso tirarmene fuori. Sono il Sotium di un Inquisitore, un giorno sarò al posto del mio Maestro e situazioni come questa saranno la mia principale responsabilità. Inoltre Padre Geremia mi ha affidato questo caso, quindi non posso abbandonarlo finché non sarà stato risolto." 

Si volta di nuovo verso la bambina, con un piccolo sorriso "Se è così, non vedo proprio perché Dio non dovrebbe perdonare la tua mamma. Magari prima la rimprovererà per averti lasciata, ma poi... Il nostro è un Dio d'amore..." Non aggiunge altro in proposito e si stringe appena nelle spalle. Poi però reclina appena il capo e ascolta le parole della piccola, con l'attenzione di chi stia prendendo vari appunti mentali. "E chi era zia Marta?" chiede ancora, con aria curiosa.

Attende poi che Filomena risponda alle domande di Elvio, facendo anche un passo indietro per lasciargli campo libero e non far sentire troppo pressata la piccola. Annuisce alla un paio di volte, con convinzione, alla proposta di andare a parlare con Padre Franco, pronto a seguire i compagni quando siano pronti ad andare.

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All'espressione  "Dio d'amore" Filomena guarda Leo con gratitudine ed è più tranquilla nel rispondere alla domanda seguente

Zia Ma-marta era la so-sorella di papà. E' mo-morta tre anni fa.

spiega con un sorriso per poi chinare il capo

E-era una do-donna molto buo-buona. E' mo-morta mentre aspetta-tava il mio cu-cuginetto

ricorda con malinconia e affetto.

La domanda di Elvio sembra non turbarla

Ne-nessun pro-problema si-signore! Ho sme- messo di andare a scuo-cuola ma è pe-perchè mi segue pa-padre Franco... Con gli a-altri bambi-bini gio-gioco molto me-meno di pri-prima ma pe-perchè la ma-mamma che non sta-tava bene e mi ha chie-chiesto di sta-tarle accanto per aiuta-tarla. Ci sta-tava ta-tanto da fare in bo-bottega!

 

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Frate Leo

"Mi dispiace molto, dev'essere stato così triste..." E parrebbe davvero dispiaciuto per la storia della zia, ma forse per curiosità forse per non tralasciare nulla aggiunge: "E... il padre del tuo cuginetto?"

Poi si concentra sulla domanda di Elvio, nonché sulla risposta della bambina, decisamente interessante. Solleva un sopracciglio, poi guarda i compagni e gli si rivolge. "Forse è davvero tempo di andare a parlare con Padre Franco. Ma prima..." 

Che l'abbia con sé, debba chiederli o procurarseli in casa, andrebbe alla ricerca di un foglio e una penna, su cui trascriverebbe i simboli intagliati sulla testiera del letto, riponendo poi accuratamente il foglio nella tasca interna alla manica del saio. 

"Potremmo continuare a parlare strada facendo..." azzarda, come a suggerire effettivamente agli altri di avviarsi. Notando il fastidio di Yelena si stringe nella spalle, in un gesto di scuse silenziose.

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Lo sguardo della bambina si fa smarrito.

Vi-vive in un pa-paese vici-cino... Zio Le-leonardo non po-poteva più sta-tare qui... Dice-ceva che si senti-tiva mo-morire...

confessa candidamente.

Vi fissa preoccupata quando parlate di andare via, per poi pigolare timida

Vi-Vi aspe-petto qui?

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