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Sanguine Corona [TdG]


apetta88

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Ludovico Rigoni, Il Nonno

Arrivato il giorno dell'incontro ci presentiamo con un leggero antcipo nel luogo convenuto. Appena arrivati ci fanno accomodare in una sala d'attesa nella quale, qualche minuto dopo, ci raggiungono due prelati. Li accolgo alzandomi dalla poltrona su cui mi ero seduto. Hoplà! Buon giorno eminenze! Che piacere incontrarvi! Io sono Il Nonno... Ehm... Rigoni Ludovico intendevo dire. Loro invece sono Yelena Volkova ed Elvio Devizzi, i miei fidati compagni. Siamo stati convocati per una missione della massima urgenza! Concludo enfatizzando l'ultima frase.

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Yelena Volkova

in piedi, alle spalle del Nonno, dondolo da un piede all'altro guardandomi in giro. Quando sento pronunciare il mio nome, faccio un cenno di saluto con la testa, tentando un sorriso.

Salve, è un piacere. Quale sarebbe quindi il nostro impiego?

Chiedo con cortesia

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Frate Leo

Entrando nella sala, individua immediatamente i tre e subito gli rivolge un sorriso cordiale e un cenno del capo, in segno di primo saluto. E mentre il Nonno prende ad avvicinarsi, fa in tempo a sussurrare al Maestro: "Sono in tre. Due uomini, di cui uno anziano, e una signora."

Ai saluti decisamente informali il sorriso si fa divertito, ma mantiene il contegno confacente alla propria carica e necessario a non indispettire Padre Geremia.

"Dio sia con voi fratello Ludovico... sorella Yelena, fratello Elvio... io sono Frate Leo e costui è Padre Geremia. Benvenuti, spero che il vostro viaggio sia stato pacifico."

Attende sia il Maestro a dare le prime spiegazioni ai tre, rimanendogli accanto.

Modificato da Iri
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Padre Geremia fissa coi suoi occhi, chiaramente poco funzionanti, i tre sconosciuti mentre si avvicinano.

Grazie a dio la sua sordità gli impedisce di cogliere il carattere informale della conversazione e si limita a sorridere. Ode particolarmente bene le parole di Leo, la cui voce ode benissimo.

Li squadra tutti con insostenibile lentezza e poi altrettanto lentamente inizia a parlare

Come ha detto il mio giovane sotium, per il quale nutro infinita stima e affetto, poichè mi fu affidato tanti anni fa...

E probabilmente continuerebbe a declamare uno dei suoi soliti sproloqui pieni di dettagli  inutili a cui il povero Leo sarà anche abituato ma i tre cacciatori assolutamente no... 

Fortunatamente per tutti, alle sue spalle la porta viene spalancata e un giovane novizio fa cenno di entrare.

I cinque entreranno dunque nell'ambiente che Leo già conosce e che dall'ultima visita è rimasto pressocchè immutato.

Fra Candido è seduto alla scrivania e si alza immediatamente vedendoli. Alla sua destra un ragazzo occhialuto, magro e silenzioso.

La Pace sia con voi. Vedo che siete riusciti a ricevere il messaggio in tempo. Temevo avreste fatto un giro troppo lungo... 

Commenta il Magister.

Ma credo siate tutti avidi di spiegazioni, giusto?

Prende dalla scrivania un foglio scritto in bella grafia

Come anticipato, le informazioni saranno date solo dopo 'la firma di un regolare contratto, che il nostro notaio autenticherà

indica con un dito il ragazzo occhialuto che risponde con un cenno del capo. Il Magister fissa Geremia 

Prima gli ecclesiastici....

Padre Geremia rimane immobile, allorchè il Magister alza la voce

Ho detto, bisogna firmare il contratto...

Padre Geremia sembra svegliarsi

Castrare il gatto? Siamo venuti fin qua per questo?

Chiede al suo sotium guardandolo smarrito

 

  • Haha 2
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Frate Leo

Trattiene a stento un sospiro di sollievo all'arrivo del novizio, cui non può che rivolgere uno sguardo grato e un cenno di saluto, seguendolo assieme agli altri verso la sala dove li attende Fra Candido, sempre tenendo a braccetto il Maestro per paura che non colga un qualsivoglia ostacolo e rovini poco dignitosamente a terra (non sarebbe la prima volta...).

"E con il Vostro Spirito" risponde come sempre al saluto del Magister, chinando rispettosamente il capo e salutando così sia lui che il notaio. Poi rimane in silenzio, in attesa che anche ai nuovi arrivati vengano date le indicazioni che anche lui aveva ricevuto la volta scorsa. Spiegazioni che, a quanto pare, arriveranno solo dopo la firma del contratto.

Al silenzio del Maestro, già immagina di dover ripetere le indicazioni appena enunciate con un tono decisamente troppo basso, ma l'anziano riesce ancora oggi a sorprenderlo. E stavolta non c'è etichetta che tenga, al sotium scappa disperatamente da ridere. "Il contratto Maestro" cerca di celare quell'ilarità con le parole e quel tono di voce stentoreo "Siamo qui per firmare il contratto" e per rendere più evidente la cosa indica il foglio tra le mani di Fra Candido, per poi riabbassare il tono e domandargli gentilmente "Posso farglielo vedere da vicino?"

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Elvio Devizzi

"E con il Vostro Spirito." rispose all'unisono con il sotium.

Nonostante l'inaspettata concentrazione di scene buffe, il cacciatore sapeva di trovarsi in una situazione delicata e non si lasciò trasportare dalle risate. Piuttosto cercò di nascondere uno sguardo un po' incredulo non appena sentì l'improbabile risposta di Padre Geremia.

Aspettò che questi leggesse con il tempo che gli occorreva il testo del contratto, prima di chiedere di poterlo leggere.

Modificato da nanobud
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Ludovico Rigoni, Il Nonno

E con il tuo spirito Eminenza! Dico con un sorriso bonario! 

Quando l'inquisitore parla di firme mi gratto la barba un po' a disagio. Santità sapete come lavoriamo... Prima di parlare di firme di solito parliamo di soldi... Il vecchio prelato però reagisce togliendo qualsiasi forma di imbarazzo. Hahaha! Se avete chiamato dei cacciatori di morti per castrare un gatto non oso immaginare quanto sia grande! Hahaha!

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Yelena Volkova

E con il suo spirito, dico quasi all'unisono con gli altri, a voce un po' più bassa. Quasi in contemplazione.

Di solito è il Nonno che si occupa della parte burocratica, quindi lascio a lui il lavoro di contrattazione. Anche se dover firmare per un lavoro senza sapere la paga mi mette un po' a disagio. 

Un mezzo sorriso appare sul mio viso quando il prelato fa la sua scena, è un raro evento. 

 

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Il vecchio inquisitore guarda il foglio, poi il suo sotium, poi nuovamente il foglio e poi sorride

Ah, contratto! Si, si...

dice il vecchio mentre Leo gli avvicina gli incartamenti, che il Magister gli consegna, che il vecchio però respinge con un cenno della mano

Sai che è compito tuo...

mormora il vecchio, ricordandogli il motivo per cui da anni il ragazzo lo segue

Leggi ad alta voce, meglio se in italiano, così tutti comprenderanno...

aggiunge allora il Magister, osservando con la coda dell'occhio i tre cacciatori, particolarmente Elvio che sembra in attesa di leggere a sua volta il foglio.

Si rivolge poi al Nonno con tono mellifluo, dopo aver sentito il suo commento

Nel contratto vi sono tutte le condizioni, inclusa la paga che spero vi farà sorridere come state facendo ora...

Il testo, rigorosamente in latino, recita così

Cita

In Nome di Dio e davanti ad Esso testimone,

Le seguenti parti intendono stipulare codesto documento a sancire la reciproca volontà di collaborare al medesimo intento e le modalità utilizzate:

Il Magister Inquisitorum Fra' Candido, Magister di tutti gli inquisitori in terra toscana, detto anche "Magister"

L'inquisitore Padre Geremia e il suo sotium Fra' Leo, detti anche "inquisitori"

Gli uomini d'arme [largo spazio vuoto], detti anche "cacciatori".

Premesso che:

Gli inquisitori, dato il loro voto di Obbedienza all'ordine, non possono sottrarsi dal firmare questo contratto ma è loro concesso rinegoziarne le clausole,

Ai Cacciatori è permesso tanto sottrarsi quanto rinegoziare le clausole di codesto atto,

Ogni informazione riguardo la missione andrà scambiata in forma esclusivamente verbale fra i contraenti ovvero in forma scritta secondo le modalità sotto indicate,

Dopo la stipula di codesto contratto, essendo ogni cosa in esso trascritta assimilabile alla volontà diretta di Sua Santità Leone XIV, di cui il Magister è latore, ogni infrazione ad esso sarà considerato come un tradimento della fiducia del Sommo Pontefice stesso e come esso punito.

E' accettato da ognuna delle parti quanto segue:

Il Magister incarica gli inquisitori e i cacciatori di recarsi nel luogo stabilito e di concludere la missione con la maggiore solerzia e discrezione possibile.

Agli inquisitori è richiesto di accertarsi della veridicità di quanto il Magister ha appreso ed eventualmente continuare a indagare, anche in altri luoghi, qualora le circostanze lo richiedano, informando il Magister di ogni evento rilevante.

In caso di non veridicità, gli inquisitori e i cacciatori si impegnano a tornare immediatamente presso il Magister per riferire quanto appreso.

In caso di veridicità, gli inquisitori e i cacciatori si impegnano a recuperare quanto richiesto e a recarsi direttamente presso la Santa Sede, previa missiva informativa al Magister che si occuperà di informare tempestivamente chi di dovere.

Ai cacciatori è richiesto di seguire gli inquisitori in ogni spostamento e di garantire la loro incolumità da qualsiasi minaccia possa nuocergli o rallentare la loro missione.

Il compenso per i cacciatori è stimato a 6 scudi cadauno per ogni giorno di missione, il cui inizio è fissato dalle Laudi, nonchè vitto e alloggio alle stesse condizioni degli inquisitori, ciò vuol dire a titolo gratuito negli ospizi ecclesiastici. Ogni altra necessità va esposta, specificando che si viene a nome del Magister, all'abate o alla badessa del più vicino convento che ne valuterà la congruità.

I cacciatori, qualora rimangano offesi nell'adempimento della loro missione, verranno immediatamente esclusi dagli obblighi materiali, ma non da quelli morali, previsti dal suddetto contratto. Essi verranno liquidati con l'importo dovuto fino a quel momento e ricoverati in un ospizio francescano fino a completa guarigione. Nel caso di menomazioni permanenti, sentiti gli inquisitori per l'accertamento della dinamica, si valuterà un eventuale risarcimento per il danno subito.

Tutte le comunicazioni per via scritta al Magister vanno trascritte in lingua latina e consegnate in plico sigillato con ceralacca e segnato dall'anello di Padre Geremia e consegnato brevi manu a un membro dell'alto clero (Vescovo o superiore) con la raccomandazione di avvertire il Magister di mandare un novizio di fiducia a recuperare brevi manu detta missiva.

Questo si pattuisce, nel Nome Santissimo di Nostro Signore Onnipotente.

Firenze, 2 Maggio 1958
 

[Firma del Magister Inquisitorum]
[Spazio per le altre firme]     

Conclusa la lettura il Magister vi scruta, studiando le vostre reazioni


_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

@Nivix @nanobud @Fog

Spoiler

L'offerta è indubbiamente vantaggiosa, a partire dalla paga (per darvi una idea : Padre Geremia, un inquisitore praticamente a fine carriera, prende quanto voi e la paga di un operaio è 3.5 scudi/die. Voi, per un incarico di scorta, chiedete intorno ai 4.5/5 scudi/die) fino al trattamento (vitto, alloggio, cure mediche, equipaggiamento) equiparato a quello degli inquisitori (solitamente, anche quando lavorate per gli ecclesiastici, siete abituati  a condizioni più modeste).
Il risarcimento, poi, è una clausola davvero eccezionale: solitamente la regola è "se succede qualcosa alla merce o al mercante voi non beccate un centesimo, se vi fate male fatti vostri!".

@Iri

Spoiler

Da notare come la paga giornaliera offerta ai cacciatori sia il doppio della tua (3 scudi/die)!

Questo, il contratto e la segretezza imposta sono circostanze davvero eccezionali nel tuo lavoro.
Ti è inoltre facile comprendere quanto questo contratto sia "blindato", non lasciando nulla al caso.

 

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Ludovico Rigoni, Il Nonno

Mi lascio andare ad un fischio di soddisfatto stupore quando sento la cifra proposta. Molto interessante e sono lieto che diate il giusto valore a ciò che comprate ma... Cosa dovremmo fare in parole povere? Chiedo grattandomi la barba perplesso.

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Frate Leo

Riceve gli incartamenti e annuisce al Maestro, tossicchiando per impostare al meglio la voce e prendendo subito a leggere il contenuto del contratto che traduce simultaneamente e fluidamente in italiano. Naturalmente non commenta nulla, ma dal tono si potrebbe intuire un certo compiacimento per l'equità delle condizioni, oltre a un crescente interesse per quella che dev'essere una missione ben più importante di quanto non l'avesse frettolosamente descritta il Magister durante il loro precedente incontro.

Terminata la lettura, a meno che Padre Geremia non sia già pronto a firmare (e nel qual caso farebbe altrettanto), passerebbe il contratto a Elvio, attendendo che il Magister risponda alla domanda di Ludovico.

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Padre Geremia non ha chiaramente ascoltato una parola di tutto quel contratto ma appena il sotium finisce di parlare allunga una mano ossuta per prendere gli incartamenti in mano. Si muove lentamente verso il tavolo e, presa la penna che il Magister gli porge, piegato sul foglio, la testa a pochi centimetri dalla carta, verga attento e con mano malferma il proprio nome per poi voltarsi verso Leo e porgergli silenziosamente la penna. 

Nel frattempo la risposta del Magister non si fa attendere. 

Esattamente quanto scritto nel contratto, né più né meno. 

Voi seguirete Padre Geremia e Fra' Leo senza abbandonarli un solo istante, verso la destinazione prefissata e ne proteggerete l'incolumità ad ogni costo

Sottolinea queste parole ben scandendole

Facilitarli nel loro compito non è un obbligo ma ciò che farete in più per velocizzare la missione sarà sicuramente gradito e ben ricompensato. 

Aggiunge sorridendo

Insomma, una semplice missione di scorta, come tante ne fate per mercanti e altre persone che per necessità o piacere viaggiano per le strade del Sanctum. 

Lo sguardo va agli altri due cacciatori come a interrogarli sulla eventuale  presenza di ulteriori domande. 

Quando il giovane Leo avrà firmato il Magister gli consegnerà una busta chiusa con un sigillo di ceralacca recante lo stemma del Magister con un'aria quasi solenne. 

In questa busta sono contenute tutte le informazioni necessarie alla missione. Altro non vi serve sapere. 

Conclude lapidario. 

Modificato da apetta88
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Elvio Devizzi

Alle parole "semplice missione" Elvio fece una smorfia incredula, pur cercando di nasconderla dietro all'espressione pensierosa che stava mostrando dalla lettura del contratto. La mano sinistra sembrava premere con insistenza su un certo punto della casacca, e i diti indice e medio si distendevano e si ritraevano con un certo nervosismo, ma quando il cacciatore cominciò a parlare, smise di muoverli.

"Eminenza, Vi chiedo di credere alle mie parole. Condividerò la Vostra volontà nel garantire la massima sicurezza per l'inquisitore e il suo socio a partire dal momento in cui firmerò il contratto. Tuttavia, affinché noi cacciatori possiamo svolgere quest'obbligo nel migliore dei modi, Vi chiedo di aggiungere delle righe al contratto e di modificarne delle altre."

"Dopo le parole "Ai cacciatori è richiesto di seguire gli inquisitori in ogni spostamento e di garantirne l'incolumità da ogni minaccia che possa nuocergli o rallentare la loro missione." vorrei che aggiungeste "Agli inquisitori è richiesto di astenersi dallo spostarsi senza aver ricevuto prima il consenso, per ogni spostamento, da parte di tutti i cacciatori presenti al momento della richiesta dello spostamento.". Vi chiedo la grazia di perdonarmi queste parole, perché si fondano sul presupposto di una possibile mancanza di coesione tra inquisitori e cacciatori, ma, nonostante la mia fede che tale mancanza non si presenterà, queste parole servono a mantenere buoni rapporti nel gruppo. Vi chiedo anche di fidarsi del coraggio che ho messo nella mia richiesta - la missione non rallenterà. Se certi passi dell'indagine dovessero essere rischiosi per gli inquisitori, valuterò se portarla avanti personalmente."

Elvio guardò il Magister col fiato sospeso, ma con determinazione.

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Yelena Volkova

Le condizioni del contratto paiono buone, di questi tempi non è scontato lavorare in ogni caso. 

Quando il Magister mi guarda, come per sollecitare qualche domanda, dico

Tutto chiaro, seguire e proteggere i membri della Santa Chiesa. Sarà fatto.

Alla precisazione di Elvio, annuisco con serietà. Non è una cattiva idea rimanere sempre uniti e giustificare ogni spostamento. Ancor di più considerando che sappiamo davvero poco dello scopo della missione. 

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Frate Leo

Silenzioso e obbediente, prende la penna che il Maestro gli porge e firma a propria volta il contratto. Quindi riceve dal Magister la busta sigillata annuendo e riponendola con cura in una tasca cucita all'interno di una delle maniche del proprio saio. 

Attende e ascolta le osservazioni dei Cacciatori, non potendo che appoggiare la richiesta di Elvio "Effettivamente, in questo modo, gli spostamenti e le indagini procederebbero più fluidamente. Senza contare che lor signori conoscono meglio di noi la pericolosità o la sicurezza delle strade da percorrere e dei luoghi da visitare" si permette d'osservare, sperando di non risultare inopportuno.

Non riesce a trattenere l'ennesimo sorriso divertito alla battuta del Nonno "Perché? Davanti si sta più comodi? O si gode meglio del panorama? Perché in tal caso ci sto!" Per quanto si sforzi di apparire serio e solenne, è pur sempre un giovane uomo cresciuto in campagna.

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Fra Candido ignora la battuta del Nonno, liquidandola con un sorriso tirato, per poi prestare completa attenzione alle parole di Elvio. Lo scruta severo, come se ben stesse ponderando ogni virgola della modifica al contratto. Quando la voce di Elvio si spegne un attimo di silenzio precede un cenno di assenso col capo

Ferdinando, aggiungiamo la postilla in calce, così come da lui formulata.

Il ragazzo magro allunga le mani silenziosamente verso Leo, una muta richiesta di farsi ridare l'incartamento. 

Il magister sorride della risposta di Leo. Un breve sguardo al vecchio Geremia che sembra, come al solito, aver capito nulla prima di dire

Visto che siamo concordi, direi che voi potete firmare nuovamente sotto la postilla e i cacciatori firmeranno il tutto in calce.

Incrocia lo sguardo con il notaio che a sua volta annuisce.

Quando tutti hanno firmato apre leggermente le braccia

Perfetto, le informazioni sono state date a chi di dovere, i patti sono chiari a tutti e voi potete partire già domani.

Si rivolge ai cacciatori

Avete già un mezzo o dovete esserne provvisti? Avete bisogno di qualcosa in particolare?

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