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[TdG] Finzioni


Il Signore dei Sogni

Messaggio consigliato

Casa di Blake Moonweed, Almotasim, Consolato Ciariota. 1° Brumaio, Sera

 

"Non capisco..."

Blake Moonweed era chino sul telefonografo che aveva in soggiorno. La tromba dell'apparecchio gorgogliava uno stralunato impasto di voci e sibili cosmici: "Vuoi un Camembert? Un Camembert, un camembert... Vuoi un Camembert? Un Camembert...". La prima volta lo aveva trovato bizzarro, la seconda volta fastidioso ma questa volta era semplicemente arrabbiato. Abbassò una leva (la voce si zittì) e iniziò a vomitare astio nell'apparecchio: Signor Morloen, le ricordo che ho sottoscritto un contratto in base al quale tutti i miei dipendenti che lo vorranno, ed io, verremo a riposare nel suo Moratorium una volta deceduti. Ora, se questi disservizi continueranno – voglio dire, è la terza volta che provo a contattare mia moglie che esce fuori solo questo borbottio del ca**o! - sarò dolorosamente costretto a rivederne i termini. Moonweed attese la risposta; sulla larga tavola di legno che sovrastava la scrivania si formò l'immagine di un'individuo sulla cinquantina, pelato e dall'aspetto preoccupato e impiegatizio (prima non c'era nessun'immagine). Dalla tromba iniziò a uscire la sua voce esitante: Signor Moonweed, da tre anni è un mio cliente, dovrebbe saperlo ormai che il collegamento a distanza può funzionare male per una moltitudine di fattori. Se venisse qui di persona le assicuro che tutto andrà liscio come l'olio. Certo, sarà morale farle un forte sconto, ma-  Questo è un momento molto importante per noi, Morloen. Siamo in un settore d'affari che lei non può neanche immaginare. Non sono autorizzato a rivelare di che cosa si tratta in questa fase, ma riteniamo che al momento la situazione sia piuttosto minacciosa, sebbene non disperata. Ora capisce perché voglio contattare mia moglie?. Il proprietario del Moratorium attese qualche secondo in silenzio. Quando la società aveva grandi problemi Moonweed era solito passare a consultare la moglie, anche solo per pochi minuti: Sarò sincero Blake, lei non è stato l'unico caso difficile in questo periodo. I miei dipendenti ed io siamo al lavoro ma le garantisamo che entro due settimane il collegamento a distanza sarà nuov- Senta, lasci perdere. Dei miei dipendenti passeranno a Tlon per questioni di lavoro dopodomani. Avrei preferito evitarlo, ma verrò con loro e parlerò di persona con Laure. Se anche allora... vedo che Lei mi capisce. Arrivederci. Tirò un'altra leva e la tavola ritornò del lucido color frassino di prima. Nessuna parola poteva più uscire dal tubo acustico.

 

Stazione dell'Orologio, Almotasim, Consolato Ciariota. 3 Brumaio, mattina

Blake Moonweed era arrivato molto in anticipo. Ne aveva allora approfittato per collegarsi ad uno dei teatrofoni della stazione per passare un po' di tempo. Mentre stava ascoltando della musica preregistrata (nessun teatro eseguiva concerti a quell'ora) vide emergere dalla bruma un individuo corpulento ma non più giovanissimo: capelli rossi e lunghi, barba corta, occhiali dalla esile montatura e cappello da sottoufficiale della marina; una pesante custodia per contrabbasso sulle spalle e altre quattro valigie ma neanche uno sbuffo. Quello è sicuramente Steve. Ehilà, Capitano! Ti sei dato alla musica?  Oh salve Moonweed! Non ha idea di quanto sia difficile portarsi dietro un'alabarda senza attirare curiosità! Sei un bellimbusto fuorimoda, ormai! Un treno all'ultimo grido fendè le nebbie turbinanti e fosforescenti della stazione e si fermò davanti a loro. Lo so, 'o so. Posso portare la Sua valigia? Mi sembra un po' troppo pesante per Lei".

 

Treno diretto per Tlon, Scompartimento 7. 3 Brumaio, mattina.

Chi viene oltre a noi? chiese l'uomo dai capelli rossi quando finì di sistemare i bagagli A Tlon avevo inviato a inviato a investigare Mimi Mimolet, che sicuramente ci farà un po' da guida nel caso... Blake... Sì? Guarda che non è un ingenuo. IO NON LAVORO CON GNOMI FATTONI E FALLITI! scandì bene Steve. Voglio dire, uno che si fa chiamare Banana Allen, che testa sostanze psicotrope su sè stesso e il cui massimo scopo nella vita è quello di incontrare il Grande Guru della Birra Chiara non è affidabile! E che ca**o! Moonweed attese, poi rispose con gravità. Il treno ormai stava per fermarsi di nuovo. Steve, ci conosciamo da tanto, ma non ti permetto nè di dubitare delle mie scelte quanto di parlare male dei tuoi colleghi. Lo sai quanto tempo impiego a mandarti in una missione suicida facendolo sembrare una mia mossa astutissima? Due secondi e cinque decimi, il tempo di una firma. Banana Allen, chiamiamolo pure così, quando prende le sue... sostanze sviluppa una prontezza per i dettagli che impressionerebbe persino un razzistone come te. Ok? Continuando, si accese un sigaro con nonchalance. Per rassicurare la gente come te in un secondo momento l'ho fatto raggiungere da Shakti Yoni per aiutarlo. Su lei non hai niente da ridire immagino. Comunque, alla prossima fermata ci aspettano altri tre agenti, che forse conosci anche. Uno è Magnus, non so se hai presente... Sì, il Pignolo. L'altro è Asterix- Il minatore? Hai proprio una passione per i casi umani, Blake! Il treno si fermò sferragliando in una nebbia di gas azzurastri e giallognola. Sei noioso – l'altro è Maximilian Alexander Steinfeld, l'investigatore. Comunque, se non li conosci ora ne avrai l'opportunità, stanno salendo.

 

 

Entrate. I bagagli sistemati "con rilassatezza" in giro e la posa molto rilassata degli unici due occupanti lascia supporre che tutto lo scompartimento sia stato prenotato. Riconoscete immediatamente l'uomo in completo bianco elegante e dai capelli neri raccolti in un codino*: è il vostro direttore, Blake Moonweed, intento a fumare un sigaro con tranquillità. Sul signore seduto accanto a lui non avete molte certezze; sapete che è un vostro collega, che ha un rapporto molto stretto con il signor Moonweed e che per farlo infuriare basta chiamarlo Capitan Sottomarino, ma non ci avete mai lavorato insieme. Il direttore vi rivolge un sorriso affettato, mentre il Capitano, che sembra essersi alzato con la luna storta, vi squadra senza troppa gentilezza.

*

Spoiler

Una delle questioni più annose tra i dipendenti della Moonweed Associates, fonte di tante scommesse e causa di vere e proprie indagini, è se il Grande Direttore porti o meno il parrucchino. Tutti quelli che hanno scoperto qualcosa misteriosamente sono stati trasferiti per anni a lavorare nella Brughiera Sonnacchiosa, quindi siete SICURISSIMI che la bella chioma fluente del Grande Direttore è PERFETTAMENTE naturale.

@PG 

Spoiler

Il primo giro di post è in pratica dedicato alle presentazioni. Mettete sotto spoiler una descrizione, affinché tutti sappiano chi siate. Se allegate un'immagine, tanto meglio. Buon gioco

 

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Magnus

Sono il primo ad entrare. Sono sempre il primo a farlo, ovunque si vada. E' una specie di mia fissazione, forse per compensare un'altezza che pur meritandola, la natura non mi ha concesso. Alzo il lungo capello a cilindro in segno di riverenza verso gli unici due presenti, rivelando l'evidente calvizia.

Direttore Moonweed... Capitano... 

Poche parole che però trasmettono sincero rispetto. Non è chiaro se per le capacità imprenditoriali del primo o la stazza guerriera del secondo. Magnus Steinmauer, al vostro servizio signori. Presentazione rapida, veloce e senza troppe pretese. Se ci ritroviamo qui tutti assieme, quasi certamente sono state fatte delle scelte sulla base delle nostre capacità, rapportate alla missione di cui tra poco (immagino) saranno illustrati i dettagli.

Anche se adesso sono in abiti civili, mi sono portato appresso dei bagagli pesanti. Un baule da viaggio per l'esattezza. All'interno tutto quello che si presuppone occorra ad un agente cautelare.

Descrizione

Spoiler

Basso e tarchiato, il giovane nano osserva il prossimo con granitico cipiglio scolpito nel volto. La sua espressione è fissa in una specie di smorfia a causa di un leggero difetto della bocca, particolare malamente nascosto dall'incolta barba che cresce solo a chiazze.

Attualmente veste come ogni altro cittadino che si rispetti: giacca, pantaloni, una camicia chiara con sopra un panciotto più scuro, dalla cui tasta sporge la catenella di un orologio a cipolla. La qualità di fattura e tessuti sono sopra la media, anche se colori e taglio erano in voga più di un lustro fa. Indice che per quanto apprezzi omologarsi, le sue finanze non gli permettono di stare dietro ad ogni capriccio della moda.

IMMAGINE

 

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Asterix

Entro come secondo vestito di tutto punto con la mia armatura e sulla schiena il mio fedele spadone, saluto i presenti con riverenza, "asterix a rapporto",  conosco bene il direttore, avendomi salvato qualche anno fa, ma l'altro personaggio penso di averlo visto una volta, massimo due.

ho portato con me solo una piccola valigia contente i miei piccoli valori, anche se valori non possiamo chiamarli, sono solo oggetti utili al mio lavoro.

Non sono un dragonide di molte parole, preferisco i fatti, e se nei fatti bisogna menare le mani ancora meglio, dopotutto è la mia specialità.

Spoiler

Alto 2 metri e pesante quasi 100 chili, un dragonide giovane e in piena forma, il corpo ricoperto di cicatrici per via dei numerosi combattimenti che ho effettuato.

indosso sempre la mia armatura e non mi separo mai dall'unico amico fedele che ho, il mio spadone.

 

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Maximilian Alexander Steinfield

Arrivo trafelato, i bagagli che ondeggiano ai lati delle gambe, sbattendo contro i miei polpacci un passo sì e l'altro pure. Il logoro soprabito grigio svolazza lievemente mentre corro. Sono arrivato per ultimo, come sempre, le mie ricerche mi hanno tenuto impegnato più del previsto la scorsa notte. Guardo l'orologio da taschino. Almeno non sono in ritardo, credo. Appoggio lentamente le valige per terra, ci sono anni di ricerche e molti oggetti fragili al loro interno e prendo fiato per un secondo mentre un pipistrello si avvicina a me e inizia a svolazzare intorno alla mia testa. Non ho notato nulla di strano nei paraggi. Devo continuare a cercare? No, non sarà necessario Quas, qua è tutto sotto controllo. Il pipistrello si appoggia sulla mia spalla e chiude le ali attorno al corpo. Provo a sistemarmi i capelli ma so che è un'impresa impossibile, non sono andato dal barbiere questo mese, e neanche i tre precedenti, sono stato troppo impegnato. Mi tolgo la bombetta e sistemo al meglio gli occhiali sul naso, poi faccio un leggero inchino con il capo. Salve Direttore. Poi mi giro verso il capitano e faccio le stesso. Capitano, e anche a voi, signori sconosciuti. Allungo la mano destra al nano e quella sinistra al dragonide. Maximilian Steinfield e Quas al vostro servizio, ad ogni ora del giorno e della notte.

Descrizione

Spoiler

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Maximilian è un ragazzo alto e dinoccolato, magro più del dovuto. I suoi capelli rossi sono sempre incontrollabili e i suoi occhiali sempre sporchi. Indossa un lungo soprabito grigio logoro e un gilet di cuoio nero con i bottoni rossi, dono dei suoi genitori. Porta sempre i guanti di pelle nera, anche al chiuso e le maniche lunghe, anche d'estate. I suoi pantaloni sono sempre sporchi all'altezza delle ginocchia e frequenti macchie di inchiostro sporcano le sue camice. Al collo porta un pendente a forma di testa di demone, lui afferma che sia per allontanare gli spiriti malvagi.

 

P.S. per tutti

Spoiler

Visto che tra me e il mio famiglio c'è una relazione telepatica userò il corsivo rosso per indicare i momenti in cui lui parla e il corsivo semplice per i momenti in cui io parlo con lui

 

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Il Capitano vi alza a stringervi la mano vigorosamente, ma con distacco professionale, mentre Moonweed rimane seduto al suo posto, esalando una boccata di fumo argenteo e pungente. Quando vede Asterix, il Capitano abbozza un mezzo sorriso e si rivolge al Direttore con voce baritonale: Io sarò all'antica, ma lui è messo peggio di me, Buon dio! si toglie il soprabito, rivelando una camicia scarlatta larga e un pesante medaglione al petto* e lo porge al draconde. Tie', indossa questo. Ti starà un po' piccolo, ma aiuterà a far notare di meno l'armatura e lo spadone. Credo che tu sia abbastanza nuovo in missioni del genere; beh, devi sapere che la gente si spaventa quando vede qualcuno con un'arma così grossa. Vedete quel contrabbasso? Indica una custodia NON è un contrabbasso. Prende con leggerezza la custodia e la apre: con sorpresa vedete che non ospita uno strumento musicale, ma un'alabarda. La gente è proprio paranoica scuotendo la testa uno non può andare in giro con un'alabarda che qualcuno subito lo va a segnalare ai poliziotti! Codardi... anche se alla fine non ci fanno niente la segretezza, o una parvenza di normalità va subito a gambe all'aria. Tlon comunque è una città aperta a "esperienze di ogni tipo", quindi la gente non tirerà troppe grande. alla fine si rimette al suo posto; voi occupate i tre posti di fronte ai due superiori. Senza perdere ulteriore tempo, Moonweed cominciò: Riferisca quanto è accaduto, Steve. Il possente uomo disse: Il nostro è un caso di spionaggio industriale. Tre settimane fa la Proctor Enterprise, una società che inventa e produce totteri volanti, ci contatta dicendo che ritiene che la Block inc., una ditta concorrente, ne rubi o quantomeno spii i progetti. Avevano già dei sospetti, ma a loro avviso si sono palesati quando la Block ha denunciato un'irregolarità in un prodotto appena lanciato nel mercato. Qualcosa riguardante illegalità tecniche, mi sembra che fosse un motore a residuo con i bruciatori troppo sottili. Illegale, conveniente e a loro avviso praticamente impossibile da scoprire senza avere in mano i progetti originari. Peccato che si sono beccati una bella denuncia, dietro suggerimento della Block, il giorno dopo il lancio. I sospetti sono stati confermati un mese dopo quando la Block ha presentato all'Università di Tlon un tipo di propulsione rivoluzionaria, ma quasi uguale a quella che avrebbe presentato la Proctor la settimana dopo. Tutto corretto, Blake?. Sì. La cosa ci avrebbe riguardato fino a un certo punto - del resto non siamo una società di investigazione, ma di neutralizzazione - se non che diversi dettagli mi suggerivano la presenza della Motley, l'azienda storicamente nostra acerrima rivale. A quel punto ho mandato un agente, lo gnomo Mimi Mimolet a questo punto il Capitano cela uno sbuffo di disapprovazione Che nel giro di una settimana ci ha confermato la pista. A questo punto ho allertato la agente Shakti Yoni per dargli una mano e per verificare che le sue ipotesi fossero corrette, cosa che ha confermato. La Motley ha schierato in campo parecchi agenti - del resto non stiamo parlando di azienducole, stiamo parlando di colossi del settore. I nostri due ci han chiesto rinforzi, quindi eccovi qua. Normalmente prevediamo procedure più lunghe e sicure, ma la Proctor ci paga un'enormità per fare il prima possibile. Siamo la miglior combinazione che potessi mettere insieme sorrise nervosamente Io non sono solito espormi così in prima linea, ma ho pensato che potesse servire anche un esperto di legge, quale sono io. Spense scenograficamente il sigaro. Mimolet e Yoni ci aggiorneranno, quando arriveremo. YAAWN! qualche secondi di silenzio. Avete qualche domanda?

 

*

Spoiler

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Maximilian Alexander Steinfield

Mi tolgo il soprabito e mi siedo e cerco un taccuino nella valigia, leggendo velocemente un paio di righe per capire se è quello giusto. Alla domanda del capitano alzo la mano. Effettivamente ne ho una, quanto durerà il viaggio? Mentre parlo prendo un paio di fogli e una penna e mi metto a scrivere, senza degnare di uno sguardo gli altri. Ho un paio di cose da finire. Continuo a scrivere, mugugnando qualche parola ogni tanto mentre aspetto la risposta. Io inizio a farmi un giro, questo treno non mi piace, nessun treno mi piace. Accarezzo il pipistrello appollaiato sulla mia spalla. Andata, cerca di non farti beccare in giro, non è detto che alla gente piaccia avere un pipistrello che svolazza nelle vicinanze.  Sempre concentrato sui miei fogli chiedo ai presenti. Ah, è vero, ci porteranno anche da mangiare durante il viaggio? Non mangio da ieri a colazione, non sono riuscito a comprare da mangiare nell'ultima settimana.

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Asterix

Prendo in mano il medaglione e lo indosso ringraziando il capitano. mi sarà molto utile in casi in cui debba infiltrarmi.

dopodichè mi siedo e ascolto quello che devono dirmi, spero che bisogna picchiare o minacciare qualcuno, quanto amo la violenza.

"ho io una domanda, esattamente cosa dovremmo fare?" 

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Magnus

Ascolto il brief asciugandomi la fronte con un fazzoletto. Accaldato dai fumi della stazione e per la corsa fatta, cerco di rilassarmi, trovando un po di sollievo nell'imbottitura del posto a sedere.
Quello che ascolto sembra lasciarmi piuttosto indifferente. La mia espressione ha una leggera inflessione quando apprendo della tecnologia dei motori in questione e rimango stupito che una simile informazione ci venga data senza almeno prima aver firmato un contratto di non divulgazione. Fissazione da nani.

Per adesso tutto chiaro. Solamente, per quale motivo i due agenti in missione hanno richiesto dei rinforzi?

E che rinforzi! Involontariamente lo sguardo si sposta sul dragonide e sul capitano a marcare il dubbio che stiamo scendendo in guerra più che in un azione di contro spionaggio.
Che poi... Per carità, anche io ho il mio personale contrabbasso, ma certo non sono incline a utilizzarlo come invece danno l'impressione questi due guerrieri.

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Quel medaglione, vedi di non perderlo. Ti chiederai perché debba darti una mano a nasconderti, è così vistoso!  È un trucco che presumo essere più fisico che magico. Quell'oggetto ha un'aspetto così appariscente che la gente si concentra più su di lui che su quello che sta intorno. Non è niente di che eh, se qualcuno dà poco più di un'occhiata disattenta può accorgersi di qualcosa di strano. Se vuoi posso cederti anche il soprabito finché non te ne compri un altro. Che dici Blake, gli detraiamo dal compenso il prezzo del noleggio della mia giacca? Non essere scortese! Fossi in te mi accontenterei che te lo restituisca sano e salvo. Non si trova molta lana di cammello valida in questo Consolato. Steinfield, il treno arriverà per ora di pranzo a Tlon. Ti vedo deperito, pöra bestia! Sicuramente ci sarà una carrozza ristorante, o almeno una carrozza lounge. Cerca di non combinare casini con il tuo pipistrello. A Tlon la gente comune è abituata ai vostri animaletti, ma in generale quello che ho visto reagire peggio sono i vostri simili. Sempre detto, voi incantatori siete paranoici. Anche lui inizia a darsi da fare: prende una valigia, la apre, e ne inizia a lucidare i vari attrezzi metallici che contiene. Sembrano essere quasi strumenti nautici: vedete distintamente un astrolabio, una bussola, un cannocchiale di ferro dalla lente arancione. Avete mai giocato a scacchi? chiede Moonweed rivolto ad Asterix e Magnus Ve lo chiedo perché è più o meno quello che andremo a fare. Mimolet e Yoni hanno subodorato la presenza dei migliori agenti di Motley, quindi serve loro un supporto sia di muscoli che di menti. I nostri colleghi hanno scoperto nient'altro che il primo anello della catena, quello più debole. Quello che dovremo fare sarà scoprire la rete di spie e smantellarla. Per usare una metafora metallurgica, progettare la spada e poi battere il ferro per formarla. Personalmente sospetto che siano impegnati alcuni dei migliori agenti di Motley, per questo non li lascio da soli, malgrado siano perfettamente in grado di cavarsela da soli. Steve, hai portato l'attrezzatura per la conservazione dell'integrità? Oh? Sì, si, eccola si alza e tira giù un'ennesima valigia Nuova di zecca, son passato da Addle's proprio ieri. Moonweed la prende in mano e la apre. Quello che potete scorgere è un'attrezzatura da chirurgo, con in aggiunta diverse bottiglie che contengono unguenti colorati. La nostra normativa prevede una convenzione con i Moratorium. Non sono come Motley, tengo a voi, tengo ai miei dipendenti! Se qualcuno di noi decedesse o venisse ferito a morte -cosa che mi auguro non accada- la procedura prevede che venga portato al Moratorium più vicino possibile per mantenerlo in vita. Una misura precauzionale: magari l'agente aveva scoperto informazioni importanti che altrimenti verrebbero perse. Chiaramente, solo corpi in un buono stato di conservazione possono essere utilizzati dai Moratorii, e questa attrezzatura serve appunto a mantenere un cadavere utilizzabile per un po' di tempo in più. Richiude la valigia seccamente.

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Maximilian Alexander Steinfield

Io non sono paranoico, sarei paranoico se mi guardassi attorno ad ogni angolo, ma sono troppo impegnato per farlo, però probabilmente lo farei se ne avessi le possibilità. Inoltre Quas è più intelligente di molta gente con cui ho avuto a che fare negli ultimi, uhm, quasi dieci anni Continuo a scrivere, senza alzare gli occhi dal foglio prendo un taccuino dalla tasca del soprabito appoggiato sul sedile di fianco a me e lo apro. Una serie di strani designi ricoprono i fogli. Mi metto a ricopiarli minuziosamente mentre Moonweed parla. Se serve un giocatore per una partita di scacchi io ci sono, non sono un gioco così difficile come la gente pensa, la complessità sta nel pensare alle prossime 100 mosse, quasi nessuno ci riesce. La mia penna finisce mentre parlo, quindi ne prendo una nuova dal taschino della camicia. Parlare da morto è una cosa che ho sempre voluto sperimentare ma ho abbastanza cervello per non farlo, e neanche per provarci con altri esseri, so cosa succede se si fanno esperimenti di quel tipo. Finisco di ricopiare i simboli dal taccuino e lo rimetto al suo posto nella tasca interna del soprabito. Quas se riesci cerca il vagone ristorante e prendi un paio di pasticcini o di biscotti, è ora di fare merenda. Una strana sensazione mi colpisce allo stomaco, anche il mio famiglio deve avere fame.

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Asterix

si penso mi faccio comodo anche il soprabito, appena potrò me lo comprerò uno uguale, le prometto che farò di tutto per riportarglielo intero.

indosso il soprabito, così nascondo ancora di più la mia armatura.

per quanto riguarda le menti io non sono quello che fa al caso vostro, io so fare solo la forza bruta. E farò di tutto per non cadere, costi quel che costi.

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Magnus

La mia espressione non cambia e alla domanda su gli scacchi, lascio che sia il tiefling a parlare. Rispondere ad una simile retorica la reputo del tutto superfluo e si sà, noi nani apprezziamo solo l'aspetto più pragmatico della vita.

Bene, ancora una volta tutto limpido. Abbiamo informazioni su questo anello debole?

L'idea di rischiare di provare i moratorium sembra non farmi felice, ma quantomeno le parole del dragonide mi fanno sperare in meglio, se le cose dovessero precipitare.

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Maximilian, oltre quante mosse la tua capacità di previsione si mostra inefficace? Poi, in tono meno confidenziale e più formale: Premettendo che Mimolet e Yoni saranno più precisi, hanno trovato una criticità in un delle modalità di trasmissione delle informazioni dalla azienda all'esterno. Presumiamo che questo sia solo uno dei modi in cui le informazioni evadano la fabbrica; non può avvenire tutto tramite un unico canale, Motley avrà piazzato qualche ridondanza di sicuro. Non sappiamo bene come accada, sta di fatto che i documenti più segreti vengono visionati brevemente da uno degli impiegati della Proctor -non sappiamo bene che mansione svolga, ma normalmente dovrebbe tenersi bene alla larga dai progetti. Penso sia un commerciale. Egli riesce a vederli, non più di qualche secondo ma a quanto pare sembra sufficiente, non importa quanto complessi siano. Riteniamo poi che tornando a casa sua li ricopi. La cosa interessante è che la Proctor ha già qualche sistema per proteggersi da casi del genere, i vostri colleghi hanno riferito che la Proctor ha ingaggiato degli incantatori appunto per sondare le menti dei dipendenti ma a quanto pare questo ingegnere è sempre stato trovato "pulito". Pausa. Vero anche che questa magia non mi ha mai convinto del tutto, a mio avviso è troppo debole. Secondo Mimolet, che ha già avuto a che fare con casi del genere, c'entra uno strumento, una sorta di memoria esterna che permette di conservare l'informazione all'esterno dei pensieri, che ad un'analisi sembreranno puri e incontaminati come acqua di sorgente. Steve si alza per aprire leggermente un finestrino: l'aria fresca e pungente, sebbene sporcata da un po' di particole di Residuo incombusto, aiuta a svegliarvi meglio. Maximilian apre leggermente la porta dello scompartimento per fare uscire il suo pipistrello. Eh, anche quando acciufferemo quel quattrocchi la missione sarà appena cominciata! Non so se avete mai lavorato in grandi aziende. No, neanch'io, ma ho conosciuto un po' di gente. Sono dei veri e propri castelli, delle fortezze dell'efficienza. I veri potenti si nascondono negli uffici! Burocrazia Steve. Potere degli uffici, appunto. L'organizzazione a questi livelli è tale che una cosa non può andare per sbaglio fuori posto senza che nessuno se ne accorga, punto. Se c'è una stortura del livello che un dipendente che sta in un reparto A viene a contatto con elementi del reparto D, significa che tutto il processo è stato lentamente alterato per permettere che avvenga una simile aberrazione senza che nessuno se ne accorga. Se permette un'illustrazione migliore, Blake, è come qualcuno avesse preso una trota, le abbia insegnat a risalire i fiumi e la abbia camuffata da salmone per far sì che nessuno la riconosca come tale. Qualcheduno ha mangiato trota anziché salmone, e siamo incaricati di trovare il colpevoli. Ma a quel punto,il qualcuno avrà istruito le trote anche ad aggredire i curiosi... Maximilian, da dove hai tirato fuori quella brezel? Il mago, poco fa concentratissimo, adesso stava mangiando una pretzel dolce tirata fuori chissà da dove.

 

Maximilian

Spoiler

Sei concentrato sui tuoi diagrammi. Molto. Sembri quasi addormentato. Ottimo, nessuno si accorgerà del cambiamento. Adesso ti senti... libero, è come stare in un sogno. Hai sensazioni, anche stravaganti, ma c'è una qualche sorta di risucchio di esperienza, l'attenzione sui dettagli è ridotta ma non te ne puoi accorgere. I sensi dei pipistrelli sono molto sinestetici per un umano, vedi con le orecchie in pratica. Vai verso la coda del treno, nessuno sta passando in questo momento. Nei vari scompartimenti noti molti ecclesiastici, sia Sacerdoti veri e propri che semplici Macchinisti. Forse c'è anche qualche Tecnarca. Ti colpisce vedere in uno scompartimento uno che sembra essere un politico, molto abbronzato, offrire a un tecnarca vestito di seta di qualche Proconsolato lontano quello che sembra un frammento di meteorite. Il tutto sotto lo sguardo di un uomo, vagamente effemminato, dagli abiti larghi e dai capelli lunghi ma radi. I tuoi sensi sono... turbati dalla presenza di un pipistrello tuo simile. A quanto pare però è chiuso dentro uno scompartimento, quindi le sue esperienze ti disturbano fino a un certo. Arrivi in coda. La carrozza ristorante per questo viaggio è trasformata in carrozza bar, ed è di gran lunga il locale più caldo e curato. Un cameriere distratto sta lucidando dei bicchieri. Quando entri nel vagone il ragazzone dall'aria non troppo sveglia ha un sussulto, ma semplicemente scaccia una mosca con un colpo di straccio. Vedi un cesto invitante di pretzel dolci. Ne prendi uno, ma mentre provi ad alzarti con il prezioso bottino rovesci il canestro. Il cameriere si volta e guardandoti si spaventa: dapprima immobilizzato, pian piano si scioglie e semplicemente rimette a posto il tutto, come se fosse caduto da solo. Che bello essere incantatori! La gente comune in genere non vuole grane, e importunare il famiglio di un arcanista è il modo migliore per cercarsele. Fai ritorno senza sorprese, e osservi di nuovo tutti i dignitari ecclesiastici. Un po' troppi oltre la norma, forse a Tlon si terrà qualcosa in questi giorni.

Tiri

Spoiler

Stealth all'andata: 6+5=11, superata.

Rapidità di mano: 1+3= 4 decisamente no

Stealth al ritorno: 12+5=17, superata.

 

 

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Maximilian Alexander Steinfield

Mentre con una mano tengo la penna con l'altra mangio. Decisamente gustoso, non molto saporito ma molto buono, ottima scelta oserei dire, anche se hai fatto più casino del previsto. Sento un moto di divertimento, quasi risate dal mio famiglio.  Magie da incantatori, inoltre chiamatemi Max, Maximilian è troppo lungo, troppe sillabe, Max è un semplice monosillabo. E se si tratta di previsione, diciamo tra le 150 e le 170, dipende dall'avversario, solitamente una partita media dura 100 mosse, saper prevedere quello che fa l'avversario è fondamentale, sempre, se non conosci il nemico hai solo il 50% di possibilità di vincere, per questo prendo sempre appunti, non si sa mai cosa potrebbe tornare utile. Quell'agente di cui parlavate, potrebbe avere una memoria simile alla mia, mi basta vedere una pagina per ricordarla, solitamente devo ricopiarla dopo poco tempo però per qualche minuti non ho problemi. Se la situazione fosse così sarebbe problematico, potrebbe ricordare la nostre facce senza problemi, se avesse un qualche sistema esterno il discorso non cambierebbe troppo alla fine. Rimetto a posto i fogli e mi siedo in maniera composta. Quindi ora andiamo a pesca di trote

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Asterix

Rimango assorto nei miei pensieri, il discorso che fanno gli altri è troppo per me, non riesco a seguirlo, inizio a vagare osservando fuori alla mia gioventù e al percorso che ho fatto fino ad arrivare su quel treno. Ripensare al dolore e al sangue che ho versato, sia mio, ma soprattutto dei miei nemici.

Osservo il tizio con il pipistrello, che esserino, mi sarebbe piaciuto avere un animale che combattesse con me, un animale bello grosso che avrebbe fatto molti danni, ma è inutile a pensare a desideri irrealizzabili, devo pensare a diventare più forte, devono temermi come se io fossi un esercito e non un semplice soldato.

Sbuffo un pò di vapore dal naso, quanto manca ancora ad arrivare? io voglio entrare in azione

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Magnus

Memoria eidetica... Concludo il discorso dei tre, utilizzando un tono di voce come se fosse un mio appunto personale.

Se abbiamo già qualche sospetto, potremmo agire all'esterno del luogo di lavoro spiando il soggetto e eventualmente interrogandolo senza che lui ne sia cosciente, ma suppongo abbiate già un piano di azione al riguardo. Non è così?

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Allora con un giocatore come te, Max, siamo abbastanza al sicuro. Con tono sentenzioso: Ricorda però: negli scacchi come nella vita è più importante saper improvvisare che pianificare. Pianifichi tutto, poi accade una cosa assolutamente imprevista, magari perché ritenevi illogica o estremamente improbabile o semplicemente perché non avevi gli elementi per prevederla, e puff! Tutto il piano crolla. Tutti i grandi uomini di Stato che dicono di aver pianificato un piano decennale che si è sviluppato esattamente come avevano pensato, anche nei minimi dettagli... mentono, mentono tutti. Sono stati tutti estremamente abili nel cogliere la palla al balzo, nel convertire tutte le situazioni impreviste a loro vantaggio, nel far sembrare tutto come realmente studiato a tavolino, ma in realtà nulla di questo accade. La Rifondazione dell'Impero non ha seguito un processo diverso. conclude soddisfatto, come se vi avesse rivelato una verità segreta nota solo a lui. Magnus, ti vedo nel corretto ordine delle cose. Questa mossa forse era la più facile da programmare, ma è esattamente quello che faremo. I colleghi  già a Tlon ci spiegheranno il resto, ma a quanto pare quest'impiegatucolo abita in un modesto quartiere residenziale, tranquillo e lontano dai pescecani. Non dovrebbe essere complicato interrogarlo a casa sua. Sai Steve, a quanto pare sembra che viva neanche tanto distante dal luogo dove vivevo io, se le informazioni di Mimolet sono corrette. Moonweed appare beatamente perso per qualche istante, poi riprende la sua postura, composta ed elegante.Va detto che, incasinate come sono, posso aver capito male questo dettaglio. Steve fa una smorfia a queste ultime parole.

 

Tutti

Spoiler

Se avete qualche altra osservazione, questo sarà ultimo giro di post prima dell'azione

 

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Maximilian Alexander Steinfield

C'è del materiale che dobbiamo visionare prima di arrivare oppure dobbiamo aspettare il rendev-vous? Richiamo il mio famiglio con uno schiocco di dita. D'ora in poi staremo molto vicini, ti concedo massimo 20 metri di libertà, non un centimetro di più. Lo accarezzo lievemente sul dorso mentre comunico con lui. Lo sai come funziona, io posso andarmene quando mi pare, solo che non lo faccio perchè ho paura del pezzo grosso, hai scelto veramente il Principe giusto con cui fare un patto, senza dubbio ti sei infilato in un bel guaio. Allontano la mano di scatto, una smorfia di disgusto sul viso. Come se non lo sapessi di già, ora vai a dormire, voi demoni non dormite mai? Quas lascia la mia domanda in sospesa, riesco solo a percepire solo la sua soddisfazione. 

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In viaggio per il Consolato Ciariota; 3 Brumaio, mattina

Sarò sincero, mi sono interessato del vostro caso abbastanza tardi, quindi non ho tante informazioni in più, e sono sicuro che Mimolet e Yoni le troverebbero poco esatte. Piuttosto penso che dobbiate sapere qualcosina in più su Tlon, visto che dovrete passarci un po' di tempo. Io la conosco discretamente, ci sono nato e vissuto fino a vent'anni. Sul volto si disegna un'espressione sognante come poco fa. Nel frattempo il paesaggio è diventato più incontaminato: case e strade vengono progressivamente soppiantati da ampi campi coltivati, con enormi trebbiatrici cubiche che pascolano automatiche tra le messi. Zecche meccaniche su un pelo dorato. Quando sono nato era poco più di un paese di campagna: malgrado fosse un porto fluviale, non è mai esplosa poiché era solo una cattedrale nel deserto paludoso delle Tal Hills, troppo pericolosa per viverci, troppo isolata per avviare floridi scambi, troppo paludosa per coltivarla intensivamente. All'epoca in pratica c'erano solo l'università e la stazione del Corvo come parti interessanti. L'università era nata per scommessa qualche secolo prima, ma anche all'epoca era una valente scuola; sconosciuta, ma valente. La Stazione forse è l'edificio più spettacolare della città. Si dice che l'architetto fu internato, completamente pazzo, sette anni dopo il suo completamento. Fu la sua unica grande opera: forse lo sforzo profuso nel fu eccessivo e si bruciò come una candela, ma c'è chi dice che sia stato in realtà incarcerato perché eretico intenzionato a costruirsi il proprio dio. Quello che è certo è che non è una normale Stazione: è un castello industriale, un agglomerato di chilometri di rete ferroviaria e di stranezze architettoniche. È tanto ampia che la polizia ne ha preso possesso; ad oggi è anche la centrale della milizia cittadina. Negozi, laboratori, uffici, camere di tortura e spazi vuoti ne riempiono il grasso ventre. Moonweed si blocca in un silenzio eloquente. Fuori dal finestrine, le ultime incrostazioni della civiltà lasciano il posto ad una grande pianura, piatta e stepposa. Per continuare la storia della città, quando trent'anni fa si scoprì che in realtà era un ottimo posto per estrarre il Residuo, ci fu una vera e propria corsa all'oro. Il fatto che ci fosse l'Università contribuì all'ascesa come polo tecnologico; il progetto imperiale di bonifica delle Hills, che prosegue ancora oggi, ha contribuito all'ascesa come centro amministrativo della regione; il Residuo abbondante le ha dato la forma di città industriale. Io me ne sono andato trent'anni fa -è più corretto dire che Tlon mi ha scacciato- ma queste sono ancora le tre anime della città: tecnologia, burocrazia e duro lavoro. Inoltre rimane una città commerciale nel crogiolo di persone che tuttora la abitano, e una realtà contadina nell'attaccamento di buona parte della gente verso le tradizioni. Tlon è come un gatto, o una tigre: non vorresti mai lisciarla contropelo. La devi saper interpretare e saper accarezzarla nel verso giusto. Manifesta interesse verso di te, ma quasi unicamente per ottenere qualcosa. Ti fa capire cosa vuole e devi accontentarla per impedire che ti renda la vita impossibile. Devi capire quando non vuole essere toccata, e dove non toccarla se non vuoi finire graffiato. Se non ti mantieni interessante per Tlon per qualche motivo... Puff! Ecco che non ti degna più della minima attenzione! Lasciai Tlon prima di aver finito gli studi arcani all'Università; poco dopo iniziai a lavorare sui progetti per la Società. Pensate, ho capito che il mio tempo era giunto quando smisi di fermarmi davanti alla finestra della mia camera per guardare le luci delle strade illuminate. Ho capito allora che si era creato una sorta di muro tra me e lei. Questa perdita di contatto con la città fu una specie di morte per me. Dopo che me ne andai mantenni qualche contatto; il successo aiutò e la Tlon che mi conosce mi ricorda con piacere. Credo che nel quartiere dove sono vissuto, il Poggio di San Ludd, ci sia una statua o una targa in mio onore. Moonweed si ferma per asciugarsi il sudore: il sole ormai è a picco. Non ricominciò più.

Dopo qualche ora iniziate a notare un cambiamento nel paesaggio. Da veld a boscaglia, da campi a fattorie (qua ricompaiono le trebbie, sebbene siano più lunghe e schiacciate, come dei poderosi lumaconi a vapore). La ferrovia si dirige verso un varco tra due montagne, le prime che vedete da un po' di tempo (ma all'orizzonte ne scorgete diverse altre), finché non inizia ad spuntare dal terreno qualche edificio in rovina. Le case iniziano a circondare il treno, crescono, sono più alte, più grandi e rumorose. Il vento accarezza ora le tegole, non liscia più la paglia, i muri si modificano per colmare gli spazi: le decine di case sono diventate centinaia, migliaia. Una leggera frenata suggerisce ancora di più la fine del viaggio. Luride e avvilenti torri splendono, alcune vomitano sozzura nel cielo. Non è il treno a portarvi a Tlon, è la città stessa che vi trascina. Come per magia topografica, questo mostro scompostamente disteso è riuscito a nascondersi nel nulla per ore, e si è manifestato quando ormai è troppo tardi per fuggire. La rotaia inizia a salire, fino a portarsi sopra i tetti. Grazie allo sguardo dall'alto potete vedere un ampio fiume, che interrompe la continuità della città; sembra che abbia provato a opporsi allo sviluppo della città, ma dalla lotta ne è uscito sconfitto. Il motore del treno rallenta. Sfruttando una piccola esse riuscite a vedere la fine del viaggio. Signori, la leggenda di Tlon e un caposaldo della mitologia della strada ferrata, la Stazione del Corvo!

Stazione del Corvo, Tlon; 3 Brumaio, ora di pranzo

Cinque linee ferroviarie si incontrano a formare un’enorme stella di legno e ferro. Questo "castello industriale", irto di parapetti irregolari, invade il cielo con noncuranza. Una torre ad un estremo della stazione incombeva sulle altre torrette, facendole sembrare piccole; ma per quanto alta non era che uno degli annessi dell’enorme stazione. Quella grande torre là che vedete all'estremo Ovest è "La Cuspide", la sede principale della milizia cittadina. Cinque enormi bocche di mattoni si spalancavano per inghiottire ognuna delle linee ferroviarie cittadine. Le rotaie si srotolavano sulle arcate simili a lingue gigantesche. Molte sculture ornano l'edificio: tradizionali gargoyle, ma anche fantasie infernali di uomini semitrasformati in alberi, in barche, imprigionati in pesci-prigione; più si guardate in alto, più i mostri sono appena abbozzati; sugli ultimi piani le diverse figure paiono molli, in disfacimento, sciolte. La stazione usa una moltitudine di materiali: cemento, ferro battuto (arrugginito per ampi tratti), pietra annerita dall'inquinamento; nelle sculture cogliete anche i riflessi del vetro, dell'acciaio. L'edificio è di grande suggestione policroma. Il treno attraversa le fauci incatramate della Stazione ed entra in un ambiente dalla sezione triangolare. La banchina è posizionata sul lato più lungo, mentre le porte e una vetrata in ferro e vetro sono disposti lungo il cateto maggiore. Dal treno non riuscite a vedere il cateto minore, ma dovrebbe essere una sorta di parete poiché il binario è unico. L'ambiente è pervaso da una luce diffusa a causa dei vapori azzurrognoli emessi dal treno, che infine si ferma in un'atmosfera irreale. Sulla banchina si sviluppava un traffico simile a quello di un vicolo movimentato: gente attendeva impaziente, campanelli suonavano, alcuni pubblici impiegati (li riconoscete dalla livrea con la bandiera imperiale) spingevano carrelli contenenti documenti e altri generi di prima necessità, intrattenendosi in trattative rissose con le persone che urtavano.

Blake, Mimolet è quello che fa le facce da mostro? Sì, presumo che si stia divertendo a spaventare i bambini che gli passano accanto. Shakti avrà veramente bisogno del nostro supporto... Mentre venite trasportati dalla fiumana di gente in uscita dal treno, individuate la coppia di colleghi, ma non riuscite a vederli bene. Grazie all'autorevolezza dei muscoli di Steve riuscite a farvi strada tra la folla, finché ...a te bisogna dire cose che normalmente neanche si osa pronunciare, altrimenti non capisci neanche quelle essenziali! Per causa tua... Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, il tuo insegnante, il tuo prete o qualche tizio che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti! Ehilà dandy! Agente Mimolet, vedo che ha già capito come funziona Tlon! Agente Yoni, enchanté... sa cosa ho sempre apprezzato di lei? La Sua adorabilità e la sua sensibilità femminile! Sono certo che l'agente Mimolet avrà apprezzato e finanche valorizzato queste qualità... Maximilian, Magnus, Asterix, l'agente Mimi Mimolet e l'agente Shakti Yoni! Il Capitano Steve presumo che già lo conosciate...

L'agente Mimolet indossa i panni di uno gnomo male in arnese con cilindro e giacca di seconda scelta. La pelle leggermente squamata, il pizzetto irregolare, un paio di ciuffetti che si ribellano alla forza di gravità, i modi scattosi ve lo fanno associare a un insetto. I suoi occhi guardano insistentemente dietro Magnus, l'ultimo della fila, come se fissasse un'ottava persona invisibile alle vostre visioni. Indossa un guanto in pelle ormai logoro ad una sola mano. L'agente Yoni è una biondina insignificante con gli occhi stanchi e le guance incavate, che però sorprende per il particolare sguardo di superiorità. Intuite per questo che sia un'elfa (ne avete viste di più belle comunque). Indossava un vestito attillato di un blu scuro che rendeva più intensa la sua pelle candida; era un abito semplice ma elegante, con pantaloni stretti e una sopravveste più corta davanti. Una fusciacca nera era l'unica sofisticazione concessa.

 

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Maximilian Alexander Steinfield

Salve signori, quando si comincia a fare sul serio? Mi tolgo il cappello e saluto i miei nuovi interlocutori, porgendo loro la mano destra. Ah, già, lui è Quas, il mio animaletto da compagnia. Dico indicando con la mano sinistra il pipistrello appollaiato sulla mia spalla.

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