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[TdG] Al di la' delle Ombre


Tuon figlia delle 9 Lune

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Mizar (e Alcor)

Il filo dei pensieri continuava a srotolarsi e aggroviglirsi.
Temendo di rimanere intrappolato nella propria confusione, Mizar decise di prendere parola.
Centomila monete ssono una ssomma ragguardevole di denaro e non è un patto da prendere alla leggera quello che ci hai appena propossto, ma anche noi abbiamo necesssità di garanzie, Marcuss.
Sospirò, pensando alle disagevoli avventure che lo aspetteranno nel futuro. Ssono certo comprenderai che un approccio più equilibrato ssia di ausspicio. Io ho viaggiato per ssettimane per raggiungere quessto luogo e probabilmente mi recherò lontano.  L'ammontare di denaro che offri è generosso ma noi abbiamo ssosstenuto sspesse e ne ssossterremo di nuove. Prese un momento di pausa e si guardò attorno, in cerca di approvazione Ciò che chiedo è di raggiungere un accordo che ssoddissfi entrambe le parti e non ci ssobbarchi il pesso di una sspedizione che non ssappiamo di poter portare a termine, date le parche finanze nelle nosstre tassche.
Voi ssiete un uomo di affari.  
Poi pensò per un momento e cercò una leva emozionale che si facesse strada attraverso i suoi ricordi. Ssiate ragionevole e concedeteci una decima parte in anticipo. Quei luoghi ssono sspaventosi, bui e pericolossi, un vantaggio avere l'equipaggiamento giussto per affrontarli, non convenite con me? 
Mizar sorrise sinceramente all'uomo.  Non mentiva. Quando si era avventurato nel sottosuolo e varcato la Porta di Istara non aveva pensato che viaggiare nelle budella del primo piano materiale richiedesse una tale abilità nel gestire le proprie finanze.
Se il mercante ha viaggiato la metà di quanto ho viaggiato io, pensò Mizar, capirà ciò che voglio dire. 

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Mizar (e Alcor)

Mizar accettò con grazia il compromesso. Non era insoddisfatto, gli piaceva l'equilibrio nelle cose e nelle persone, forse retaggio del suo animalesco passato.
Volevo capire alcune facce di quessta intricata ssituazione, sse mi è conssentito. Qual'è il nome con il quale era conossciuto quessto luogo... quessto mercato di cui ci avete parlato poco fa? Sse ci perdesssimo potremmo localizzarlo in basse alle indicazioni delle genti che troveremo. I nomi delle perssone che conosscevate potrebbero altressì essserci d'aiuto e le loro desscrizioni, qualora cercasssimo informatori fidati, gente che conossce il vostro buon nome ed ha ssimili propossiti ed interesssi a reintrecciare i rapporti con voi, Marcuss.
Infine, i suoi occhi si illuminarono con un'ultima intuizione.
Potrebbe essserci utile asssieme alla mappa una copia dell'inventario delle merci in vostro posssessso che è nosstro compito riportarvi.

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Gojira 

Mi ritrovo di nuovo a fare complessi calcoli, con l'ausilio delle dita: "Quindi sono almeno dieci giorni di viaggio, solo per arrivare a questo piano e ritorno. Sono un bel po' di provviste, dovremo procurarci un mulo se non un carro, visto che dovremo anche caricare le tue merci"

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Mizar (e Alcor)

Mizar volse il collo verso il possente mezzorco e diede il suo consiglio
Sscarssi ssono i passcoli dove non batte la luce, guerriero.
Ssuggerissco besstie dal ssangue freddo, e che ssi nutrino dei parasssiti che incontreremo lungo il nosstro percorsso. 
Le profondità hanno la loro pletora besstiale e dovremmo trarre vantaggio da quesste diverssità.

Si compose poi nuovamente sulla sedia, attendendo risposta dal mercante.

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Vi forniro'  un ritratto dei miei due amici scomparsi. La donna si chiama Gretha e l'uomo si chiama Jonas. Il Mercato e' una cosa cosi' rara che tutti in quella zona lo conoscono. Non ha un nome vero e proprio, a parte appunto il Mercato. Era esteso come una piccola cittadina e sorge subito dopo l'uscita del pozzo. Le mie...cose...si trovano dentro quattro casse segnate con questo simbolo. Tira fuori una vecchia pergamena sulla quale e' disegnato questo:

aessedai.thumb.png.1a1d05b96895e4b0eb28fe80ae8c3a3d.png

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Zeras Caustian

ascolto attentamente le parole del mercante e quelle dei compagni. è oramai chiaro che non si tratta di uma missione che un singolo possa portare a termine da solo...

valuto quindi coloro che sono accanto a me soppesando le nostre probabilità di riuscita ma mi mancano dei dati fondamentali e quindi ripongo la mia valutazione a un secondo momento.

sentire parlare di non morti e demoni non mi entusiasma affatto ma ingoio il rospo.

ascolto poi le contrattazioni e le proposte del mezzelfo, più parla e più mi convinco che egli sia in esperto di sopravvivenza che non può che fare bene in una misdione del genere. rimango invece stupefatta dalla disponibilità di Marcus a un anticipo...

qui nel sottosuolo molti potrebbero chiedere un anticipo, incassarlo e andarsene senza compiere i propri doveri... eppure.... per qualche ragione egli si fidava fi quattro sconosciuti... forse è davvero disperato.

veniamo forniti di nomi e indicazioni che annoto al volo sul mio diario, estraendolo dalla tasca mentre Marcus ancora parla. slaccio una tasca interna al petto del mio pesante giaccone e ne estraggo un pennino che intingo in una boccetta di inchiostro fissata a una cinghia interna sempre sotto alla mia giacca e inizio a trascrivere il tutto. 

presto particolare attenzione a ricalcare il simbolo che ci viene mostrato chiedendomi il suo significato e cercando simili marchi nelle mie memorie. talmente alta la mia concentrazione da farmi togliere gli occhialoni da lavoro rivelando i miei tremolanti occhi verdi spalancati in uno sguardo talmente insistente da sembrar molesto.

 

@master

Spoiler

cerco di riconoscere il simbolo in caso lo avessi già visto. conoscenze locali e nobiltà +4 per cercare di ricordare se ho visto il simbolo da queste parti o so di ricchi mercanti che trattano casse con quel marchio. 

valutare +10 per discernere se quel simbolo possa peovenire da qualche organizzazione mercantile e farmi un idea così di quel che trattano come merci. 

 

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Gorthaur 

Il chierico rimase in silenzio durante lo scambio di battute tra i suoi compagni ed il mercante, tuttavia rimase abbastanza sorpreso dalla diplomazia dell'elfo pallido. Inolte, a colpirlo fu la sua strana parlata sibilante, come se fosse una sorta di strano rettile. Doveva ammetterlo, quel gruppetto era formato da gente strana, ma altrettanto capace. Non dubitava del mezzorco, in grado probabilmente di.spappolare il cranio di un uomo a mani nude, non dell'elfo né della donna, dotati di un probabile acume fuori dal normale. Mentre parlavano Gorthaur si limitò a spostare il suo sguardo vitreo sugli interlocutori e a memorizzare nomi, luoghi e quello strano simbolo...cercò di concentrarsi per ricordare se l'aveva visto da qualche parte.

Dm

Spoiler

Conoscenze nobiltà +4 o locali sempre +4

 

 

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Gojira

"Davvero? Non sono un esperto, ma l'ultima volta che ho controllato, per sfamare un equino o simile bastava portarsi dietro un po' di biada e una sacca da appendergli al muso." rispondo al tizio con la esse con il fischio: "non sono certo appassionato di cavalcature di alcun tipo, preferisco usare i miei piedi, ma se proprio dobbiamo avere animali da soma preferisco qualcosa di più tradizionale, piuttosto che bestie a sangue freddo, qualsiasi cosa siano."

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Mizar (e Alcor)

Aveva pagato a lui a da bere, gli aveva praticamente consegnato più di mille pezzi d'oro in mano ed ancora nessun ringraziamento proveniva dal rude guerriero, ma un biasimo, come a voler affermare l'autorità su un campo che non aveva mai esplorato. Alcune persone amano guardare il dito del saggio che indica la luna, ma non poteva colpevolizzare l'ignorante, solo un cattivo maestro l'avrebbe fatto. 
Dopo innumerevoli anni di insegnamento, Mizar era abituato ad essere contestato, apprezzava l'intelligenza pratica di alcune delle razze giovani e non biasimava la loro approssimativa visione del mondo, perciò sorrise teneramente al guerriero felice di condividere la propria saggezza con chi era disposto ad ascoltare.
Viaggiavo nelle terre sselvagge quando il padre di tuo padre conobbe la madre di tuo padre e viaggerò nelle terre sselvagge quando i figli dei tuoi figli conossceranno le loro ssposse. Il ssottossuolo è un luogo diversso dalla ssuperficie, con abitanti diverssi, regole che paiono incomprenssibili. Sse vuoi recarti al punto in cui il mercato è ssparito avrai bissogno di qualcuno che ti indichi il cammino ed io avrò bissogno di qualcuno che tenga al ssicuro il corpo che mi lega a quessto mondo. 
Mizar alzò un dito dalle falangette tinte ad indicare il soffitto, per sottolineare la sua affermazione, poi continuò 
Io mi fido delle tue capacità, e la tua ssicurezza in te sstessso mi è tesstimone, ma la fiducia è un legame che ssi crea tra due perssone capaci, non un giogo per sschiavizzare il prosssimo prima di accoltellarlo alle sspalle. Asscoltami dunque, guerriero. Ssei d'accordo con me che hai viaggiato per ssettimane per giungere in quessto luogo? Non troverai erba fressca in tutta la ssmissurata città di Ur'gun. Troverai orzo e avena, ssì. Ma una besstia di quattro quintali ha bissogno di un carro ssolo per ssé sse dovrai ssosstenerla per tutto il viaggio, non credi? Inoltre infliggeressti ad un animale di ssuperficie la maledizione di non vedere più il cielo, di non massticare più l'acquosso ssapore amaro dei prati? Ssii ragionevole e dammi la fiducia che la mia essperienza merita e non te ne pentirai 
L'elfo scosse lentamente il capo ad occhi chiusi e con la sua ultima frase cercò di allontanare le paure del mezzorco
Non vi è motivo di temere l'ignoto, rimani al mio fianco e ciò che non conossci ti ssarà inssegnato. Hai la mia parola che una lucertola gigante è asssai meno pericolossa di un cavallo imbizzarrito

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Mizar (e Alcor)

Quando Marcus rivelò la cartapecora cerata con il simbolo delle casse, Mizar non poté che provare nostalgia e anche un pizzico di orgoglio.
Qualcuno si identicava con la figura del serpente, la scoperta lasciò la sua gola secca e si ritrovò a pensare che non aveva ancora ordinato da bere.
E' bellisssimo riuscì a dire solamente, cercando di interpretare il simbolo. Il cerchio alla base pareva una ruota, simbolo del viaggio e molto comune nei mercanti, il serpente invece lo lasciava spiazzato.
Cercando nelle sue memorie primordiali, Mizar riuscì ad attingere alle esperienze di caccia e poteva escludere molte abilità che ora possedeva selezionando quella che era di vitale importanza per un serpente: la pazienza.
Davvero bellisssimo. Ripetè, come assorto in una trance.
Ricordava le ore, i giorni persi acciambellato sugli alberi a godersi il sole per poi spostare il proprio peso, sbilanciandosi e piombare dall'alto, mettendo a segno un singolo colpo e attendendo di nuovo che gli spasmi della vittima cessassero.
Di tutte le virtù elfiche che i serpenti possedevano la più marcata era indubbiamente la pazienza, il senso del tempo e la sua ripetitività.  
Pensando alla caccia, Alcor e Mizar si leccarono le labbra all'unisono.
L'elfo distolse lo sguardo dalla pergamena e cercò di memorizzare quanto più poteva delle informazioni che Marcus gli aveva dato metre si guardava attorno alla ricerca di una cameriera.
Notò solo in quel momento che la figura che era rimasta assai silenziosa, intabarrata in un pesante giaccone tintinnante era in realtà una ragazza umana che stava mettendo per iscritto parole che non poteva vedere dalla sua posizione. Non riuscì a giudicarla ma gli parve positivo questo comportamento perfezionista che ella aveva adottato.
Gli occhi attenti del cacciatore di nonmorti, glaciali e fissi sul mercante, non erano però da meno.
Mizar sapeva quanto era importante quel momento e conosceva la dura disciplina fisica e mentale che i sacerdoti da battaglia imponevano su se stessi, potevano recitare interi libri a memoria, od elaborare lunghi sermoni aggiustando i versi con semplice ginnastica mentale. Non avrebbe dubitato delle capacità mnemoniche del religioso.
Giudicò a quel punto che ad ognuno era chiaro lo scopo e il percorso.
Quando infine la cameriera colse lo sguardo dell'elfico viandante giunse al tavolo per sentirsi dire:
Quessto tavolo ha raggiunto un accordo, portatrice di calici, dacci da bere cossì che posssiamo ssigillare il nostro patto.
E detto ciò allungò cinque pezzi d'oro nella mano della giovane donna aggiungendo: non portarmi monete asssieme ai boccali, ussa il ressto per fare un regalo a coloro che ami.
Mizar aborriva il liquido nel quale le granaglie marcivano schiumanti, ma più di ogni altra cosa non voleva apparire inadeguato, avrebbe volentieri mandato giù qualche sorso amaro per adattarsi alle stramberie superstiziose della gente giovane, in modo che non lo considerassero diverso. 
Queste persone avrebbero dovuto seguirlo nei perigliosi cunicoli bui della terra e voleva fare ciò che poteva per conquistarsi la loro fiducia, il guerriero mezzorco e l'occhiataccia del nano avevano stabilito che non era un tratto da considerarsi gratuito.
Per vivere in un branco di lupi, sarebbe dovuto diventare lupo Gli insegnò un giorno lo Spettro Bianco.

DM

Spoiler

Mi tolgo 5 pezzi d'oro

 

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Zeras Caustian

ascolto le parole dell'elfo dalla strana parlantina, egli è non solo riuscito a farci avere un buon anticipo ma sembra sapere più di molti altri come vanno le cose qui sotto la crosta del mondo.

non distolgo l'attenzione dal mio diario dove sto ancora finendo di trascrivere il simbolo mostratoci ma la mia voce inespressiva si  sbilancia in una lode al ranger. l'esploratore ha ragione. invero potremmo avere una bestia da soma a sangue caldo ma il suo mantenimento potrebbe essere dispendioso, tenete conto che un erbivoro, sopratutto quelli di superficie, ha bisogno di svariati chili di biada o fieno al giorno e quel tipo di merce, che in superficie non costa quasi nulla, qui risulterebbe molto costosa poichè si trova solo d'importazione... a questo punto meglio affidarci a un rettile o simili ed eventualmente comprare carni, funghi e uova di provenienza locale così da abbattere i costi.

finisco di trascrivere e chiudo il mio diario accorgendomi di aver snocciolato una delle lezioni di economia insegnatami da mio "padre". nel frattempo arrivano cinque bicchieri ricolmi per noi e non posso fare a meno di cercare di vedere attraverso il vetro il colore e la densità del liquido, soppesandolo e cercando di valutare la qualità degli ingredienti singoli... ma poi mi accorgo del mio comportamento a volte fuori luogo e inizio a sorseggiare il liquido cercando di carpire le sfumature del suo gusto.

ad ogni modo, se abbiamo tutte le informazioni necessarie sarebbe necessario che parlassimo tra noi di organizzazione del viaggio e altri dettagli. dettagli che non credo interesseranno al signor Marcus.    nuovamente presento i fatti per ciò che sono, dimenticandomi di essere perlomeno "cortese" nei confronti del nostro datore di lavoro

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  • 2 settimane dopo...

Mizar (e Alcor)

Le parole della donna colpirono Mizar fino ad ora incerto sul percorso della concordia. 
Il di lei assenso fu un incoraggiamento che non volle lasciar cadere nel vuoto e la ringraziò:
Le tue parole ssono bene accette, figlia delle genti giovani. Ti ringrazio per la tua analissi, poiché ammetto di non avere competenza ssul campo delle valute.
Lo sparire dell'incertezza e la ritrovata sicurezza di sé fece emettere al giaguaro un sonoro riverbero di fusa. Il suo atteggiamento, ora rilassato, si focalizza sulla pulizia del corpo, leccandosi la zampa larga e passandosela sulla testa.
Immagino che, per avere l'anticipo il nosstro benefattore abbia bissogno di ssapere quantomeno i nosstri nomi, ora che i nosstri volti ssono sstati a lui rivelati.
A me è sstato dato il nome di Mizar, ssiccome ssono ssenza un padre non posssiedo un nome per la mia linea di ssangue. Il mio compito ssarà quello di guida nelle terre sselvagge, vi metterò a conosscenza dei pericoli che ssi aggirano per le buie gallerie e mi occuperò di vegliare i vosstri lunghi ssonni, rifornire le vostre sscorte di cibo e tenervi al caldo. Sso lavorare il cuoio, le pellicce, i piumaggi, le ssquame e le sscaglie, ma non ssono un capace combattente. Come potete vedere, dopo un voto rivolto al mio ordine, non indossso armature. 

Mizar apre la guardia come ad abbracciare l'aria attorno a se. Sotto la pelliccia indossa solo una camicia viola dall'aspetto elegante, fatta indubbiamente da un artigiano elfico. Il braccio si abbassa poi a toccare un ocello del grosso felino e aggiunge: Egli rissponde al nome di Alcor. E' un bravo cacciatore e un capace guerriero.
Alcor, infastidito durante la toeletta, prende con delicatezza la mano di Mizar tra le zanne.

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