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Capitolo 3 - Death on the Reik (Parte 2)


AndreaP

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Gudrod

"E bravo il nostro bamboccio... parole più sagge di quelle di molti di noi, me compreso. Anzi solo delle mie, così iniziamo la giornata senza scannarci." al solito gli scompigliò i capelli e controllò che la sua arma fosse messa bene "Non dimenticarti di passare la cote quando hai tempo. Deve essere sempre ben affilata." non aggiunse altro, pensò che lui potesse essere molto più abile di alcuni di loro nel fare determinate cose.

Quindi ringraziò Mia non solo con lo sguardo "Questo era ciò che ci voleva." indicò i picchi "Perché andare a cercare quel che dobbiamo là sopra sarà davvero dura. Andiamo."

Si rivestì, controllò le proprie armi e la propria armatura. Valutò inoltre se il ragazzino era in grado di portare il suo zaino.

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nello zaino ci sono coperta, acciarino e gli abiti "da pioggia" per un totale di 52enc

 

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Bezahlt 11 Sigmarzeit 2512 i.c. - Mattina [Sereno]

Guidati da Luthor e Gudord i compagni tornarono al sentiero e ripresero il loro cammino verso oriente girando intorno ai picchi neri.

L'estate ormai incombeva e la natura rigogliosa si mostrava in tutto lo splendore che Rhya le aveva dato. La zona, seppur non selvaggia come la Great Forest che avevano attraversato in viaggio verso Unterbaum, mostrava come fosse poco frequentata dalla razze senzienti.

Fu solo verso metà mattinata che il gruppo incontrò il primo viaggiatore. Un uomo, vestito con un giacchetta di pelle a cui erano appesi molti monili e oggetti, si dirigeva verso di loro camminando affianco ad un carretto trainato da un mulo. sul carretto vi erano cianfrusaglie, teli e oggetti di ogni sorta.

Quando l'uomo vide i compagni avvicinarsi subito portò la mano ad una spada che aveva al fianco mantenendo tuttavia un sorriso e alzando l'altra in segno di saluto verso di loro.
 

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Mía 

"Buon mattino, signore. Non abbiate timore, nessuno di noi vuole recarvi alcun danno", fece subito Mía, il suo solito sorriso disegnato come una striscia sul grazioso volto. 

"Il mio nome è Mía, figlia del Sud, e sono una sacerdotessa della dea Myrmidia. Questi sono i miei fidi compagni, tra cui, come potete vedere, anche un prete benedetto di Sigmar.

Perdonate se ve lo chiedo, messere, ma visto che siamo forestieri, ci è ignota la strada innanzi a noi: cosa ci attende, lungo questo sentiero?".

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Jacob

Aiuto a smontare il campo e mentre stiamo per muoverci indico il versante dei picchi neri dove ho visto la costruzione.

Notate la parete dei picchi neri, vi è una costruzione, forse una torre. Direi che è li che ci dobbiamo dirigere.

Mentre ci muoviamo alla vista dell'uomo metto mano all'elsa della spada e lo osservo con attenzione

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Perception

 

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Bezahlt 11 Sigmarzeit 2512 i.c. - Mattina [Sereno]

@Jacob

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L'uomo pareva un robivecchi: in giro non si vedeva alcun pericolo

"Salute a voi viaggiatori" disse cordiale l'uomo "Di qui si raggiungono le fattorie in riva al Reik, a quasi un giorno a piedi. Nonché la strada che porta all'accampamento dei Turks, i boscaioli. Ma non ci andrei se fossi in voi: c'è la malattia e per un po' è meglio starvi lontani" 

Poi sorridendo aggiunse "Vi interessa qualcosa? Ho tutto ciò che serve per viaggiare, nonché delle belle stoffe che posso esaltare la vostra bellezza, sorella! Tutto quello che vedete è in vendita o lo baratto"

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Bezahlt 11 Sigmarzeit 2512 i.c. - Mattina [Sereno]

"Ma certo mia signora" disse rivolto a Mia conducendola al carretto. La cosa più di valore presente erano teli, di buona fattura e colorati in indaco ed in porpora. Per il resto vi erano utensili da cucina, zappe e picconi, ciotole e contenitori in stagno, due lanterne e e delle fiasche d'olio. Vi erano anche aghi di osso e due barili vuoti.

Intanto l'uomo rispose ad Alrik "La malattia della pancia" disse "muori nella tua merda. Meglio stare lontano"

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Alrik

Sfrutto l'occasione di aver incontrato un venditore loquace per chiedere informazioni sulla strada giusta per raggiungere la nostra meta.

"Il mio compagno di viaggio", dico indicando Jacob, "Ha notato una costruzione là sulle montagne, forse una torre: che tu sappia come si raggiunge? Forse stasera non sarebbe male chiedere ospitalità o rifugiarsi lassù per la notte."

 

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Bezahlt 11 Sigmarzeit 2512 i.c. - Mattina [Sereno]

"Le fiasche, certo" disse "Due per 15 scellini. Oppure puoi darmi qualcosa in cambio."
Poi rivoltosi ad Alrik aggiunse
"La torre sì. E' abitata da una donna, una nobile si dice, una solitaria. Fino a qualche tempo fa ci andavo, ma poi le miniere che stanno sotto la collina hanno iniziato a brulicare di pelleverde, e ho rinunciato. Troppo pericoloso. Non so come faccia a starci lei."

"In ogni caso se volete andarci dovete tornare indietro, e prendere il bivio delle miniere. Poi dopo poco, quando vedete le miniere ci sarà sulla sinistra un sentiero che risale la collina. Prendete quello"

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Mía

"E quanto per queste belle stoffe, messere? Avete ragione, credo sarebbero proprio giuste per me... sperando che anche il prezzo sia giusto! È troppo tempo che trascuro la mia persona; Myrmidia sa che non lo faccio per scelta, ma una seguace della dea deve curare corpo e mente. 

Spero possiate propormi un buon affare!", disse Mía, pur ben consapevole di quel che veniva detto. Gli insegnamenti della sua Signora le avevano trasmesso il senso della giusta attenzione, ma anche l'importanza della cura personale. Prima di una battaglia, non c'era nulla di male a concedersi un momento di soddisfazione. 

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Haggle 25%.

 

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Bezahlt 11 Sigmarzeit 2512 i.c. - Mattina [Sereno]

"Certo mia signora" disse l'uomo mostrando le stoffe "La qualità è ottima, viene direttamente da Marienburg. Sarebbe 1 Corona alla iarda, ma per voi mia signora facciamo 15 scellini" concluse sorridendo

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Gudrod

Procedette sempre in silenzio, dando giusto indicazioni e suggerimenti su dove mettere i piedi se necessario. Quando incrociarono il robivecchi lo squadrò e dopo un po' che rispondeva alle domande dei compagni ne aggiunse una "E tu che sai tutto. Le fattorie chi le sta assaltando? Hai detto che ci sono pelleverde." sputò a terra.

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Bezahlt 11 Sigmarzeit 2512 i.c. - Mattina [Sereno]

Mia scelse la sua stoffa scegliendo fra due di questi, colorati in indaco ma con sfumature diverse e uno porpora.

Intanto l'uomo si rivolse a Gudrod "Ne ho viste un paio nell'ultimo anno. Bruciate o saccheggiate. Dicono che siano stati i nani che vivono nella baraccopoli nei pressi di Grissenwald: per procurarsi i soldi per bere, da quando non hanno più la miniera. Non lo so amico: Nani o pelleverde, io non ci vivrei vicino."

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