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Il sogno del nord [TdG]


Drauen

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Mord Ljotsson

Sì è meglio che stiamo vicini, rispondo alla ragazza, è vero che sono irruento ma non così stupido da non considerare il terrore negli occhi di quegli uomini quando il tipo ha nominato Esso. Guerrieri di quella stazza che immediatamente si sono zittiti come bambini dopo una sculacciata. Guardate poi come piange quello là al bancone. Chissà cosa avrà visto o subito, andiamo a sentire la sua storia, che ne dite?

Ho sempre detestato la magia ed il soprannaturale, cerco di mantenere la calma ma questo posto mi mette sempre più i brividi, non sono adatto a risolvere le questioni complicate se non con l'uso della mia possente ascia da battaglia. Il resto l'ho sempre evitato come la peste, ma purtroppo questa volta ci sono dentro fino al collo, senza nemmeno sapere perché.

Modificato da Brenno
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Mord Ljotsson

Allora Tzael vieni con me, andiamo a sentire se quel tipo ha paura anche della sua ombra, o se piange per un motivo valido. Poi però andiamo a vedere se c'è qualcosa in cucina, sei capace a cucinare?

Aspetto che la ragazza mi segua prima di alzarmi.

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Tzael "marea"

aspetto sistemandomi i capelli che il piano venga completato per rispondere a Mord. Sono una ragazza e quindi so cucinare? Chiedo con una nota di sarcasmo Sinceramente non lo saprei. Comunque il tono di voce si fa serio non essere così duro con tutti, ora non sai cosa può fare quella cosa. Potresti piangere e avere paura anche tu della tua ombra, forse anche della luce del sole e del rumore dei tuoi respiri... Se continui a fare così quando succederà a te questa situazione invece di sembrare preoccupante come dovrebbe essere, sembrerà divertente. Appena mi rendo conto che il discorso fatto sembra una ramanzina poso una mano sul braccio del vichingo Mord, non so cosa hai passato per essere così scontroso, ne so se riuscirai a combattere nuovamente quelle avventure, ma so che anche tu come me non ricordi nulla dei demoni del tuo passato. Non devi dimostrarci nulla.. È solo grazie al fatto di essere uniti che siamo arrivati qui.. sospiro per tornare con la mente alla stanza Evitiamo di marcare la mano nulle sue paure e forse sapremo qualcosa. Ho paura che intimorirlo possa solo scatenare problemi qui dentro. Finita la scenata mi alzo teniamoci in contatto visivo, ho paura e non so ancora sw voglio fidarmi mi diriggo verso l'uomo in lacrime scrollando la tensione dell'ignoto.

 

@Dm mord e chi ci segue

Spoiler

Mi siedo vicino a lui con e con un sorriso dolce lo guardo negli occhi. Avvicino la mano per prendere una sua lacrima che lascio scivolare sul palmo della mano. Non so cosa ti è capitato, ma sono certa che ogni cosa in questo mondo può essere vista in modi diversi. Magari noi stiamo vedendo solamente l'inizio mi sforzo per provare a ripetere la magia fatta nella radura e congelare la sua lacrima in una sfera di ghiaccio

 

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Mord Ljotsson

Ascolto la paternale della ragazza senza esprimere emozioni, mi desto solo quando sento la sua mano sul mio braccio...non ricordo nulla, avevo una compagna in passato? Da quanto non giaccio con una femmina? Allontanati questi pensieri le rispondo,  non ho nemmeno ascoltato tutto quello che ha detto...

Bè certo, sei una donna immagino sia più brava di altri a cucinare, non ci vedo nulla di offensivo, sento che per me è normale così, ma non ti so dire da dove vengano le mie convinzioni, comunque puoi stare tranquilla e preoccuparti piuttosto per gli altri, il pittore o il druido che parla poco, io devo ancora trovare uno che faccia piangere Mord Ljotsson, questo te lo posso assicurare, non succederà mai, Esso on non Esso.

Ora andiamo a sentire la sua storia, ti prometto che non lo deriderò.

 

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@ Tzael e Mord

Spoiler

L'uomo rimane inizialmente sorpreso che qualcuno gli badi.
Poi interdetto dal vedere una donna e il suo atteggiamento.
Ma le parole lo riportano indietro.
Ride come uno senza molto senno.

"L'inizio?
Questa è la fine!"

Il tizio che è seduto a parlare con Tzel e Mord si alza dalla sedia.
Comincia a indicare tutti i presenti nella sala come accusandoli.

"Pensate di potercerla fare voi qui?
E' tutto solo uno scherzo!
Ormai siamo tutti dannati per l'eternità!!!"

Poi sia avvia ancora mentre ride verso l'uscita.

 

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Mord Ljotsson

Rimango basito dal comportamento del tipo, un misto di pazzia e rassegnazione, deve sicuramente aver vissuto questo incubo da più tempo di noi senza venirne a capo, anzi la permanenza in questi luoghi deve avergli dato alla testa.

Cerco di alleggerire la tensione rivolgendomi a Tzael, direi che non ci è stato di grande aiuto, e allora se questa deve essere la fine, almeno attendiamola a pancia piena, che ne dici di andare in cucina a vedere se c'è qualcosa da mettere sotto i denti? E tanta birra...spero che questo branco di caproni non se la sia già scolata tutta.

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Mord propone di mangiare, mentre l'altro uomo sclera tentando di uscire.

Proprio in quel momento si apre la porta d'ingresso e compare un essere incapucciato.
Il volto non si scorge, ma dall'aspetto non pare altro che un uomo comune.
L'aria però si fa immediatamente pesante e i presenti si zittiscono.

L'uomo che stava uscendo si ritira in velocità in un angolo tremante.

La figura fa qualche passo.
Notate dopo che ha una specie di tavoletta d'argilla sotto un braccio.
Si guarda attorno mentre dà un'occhiata a quello che c'è scritto sulla tavola.

"Ayn.
Tu e il tuo gruppo, all'alba di domani, al molo, pronti per partire.

I cinque appena arrivati.
Stesso posto, stessa ora.
Avrete di seguito un colloquio con me."

La voce è baritonale e perentoria.
La figura non attende risposta e fa per andarsene.

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Oswin Beirne

Vedendo la figura incappucciata, rimando il mio proposito di interrogare il nano. Attendo che finisca di parlare, ma prima che se ne vada chiedo ad alta voce E voi chi siete, signore? Siete voi colui che può rispondere alle nostre domande? Non ve ne andate così in fretta, tornando al gelo là fuori. Sedete un poco con noi, scaldatevi. Raccontateci una storia. Sorrido, il sorriso minaccioso di un lupo, mentre scosto una sedia da uno dei tavoli, un invito sottinteso.

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Ifrit

Partire? E per dove? E chi è? Tutti ne hanno timore, si percepisce chiaramente. Perchè tutto questo timore?
L'elfo poi rimane a bocca aperta dalla sbruffonaggine di Oswin.
Ma non vede che tutti ne sono terrorizzati? Non ci tiene alla vita?
Ifrit si fa allontana, mettendosi al capo opposto della stanza, temendo l'ira di quella strana figura.

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La figura prende e se ne esce dalla locanda.

Ormai è sera.
Qualcuno al bancone cade ubriaco a terra.

Ayn saluta pleatealmente tutti adducendo al bisogno di riposo e insieme al suo gruppo, va al piano di sopra dove ci sono le camere.

Resta solo un gruppetto a un tavolo.

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Spoiler

Muovo Mord. In caso Tzael voglia andare in cucina, vede le stesse cose.

@ Mord

Spoiler

Entri in cucina e la trovi un po' malmessa.
Vedi dei tegami usati e sporchi, ma volendo si può trovare qualche pentola usabile.
Nella dispensa trovi provviste di vario tipo.
Niente di alto livello, ma ci si può mangiare bene e più che a sufficienza per tutti.
Vedi patate, carote, cipolle, uova.
Dietro, in una buca refrigerante, trovi dei pezzi di carne da poter bollire.
Appesi invece, dei filari di carne essicata.

 

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Mord e Tzael recuperano qualcosa dalla cucina.
Vi sedete a un tavolo e vi mettete così a cenare.

Finita la cena, andate al piano superiore anche voi, cercando una stanza dove poter riposare.
La trovate, ce ne sono varie.
C'è qualche branda confortevole, vi ci adagiate e dormite beatamente.

Alla mattina vi svegliate riposati.
Scendete al piano terra, dove non notate nessuna presenza.
Fate quindi colazione con quello che trovate nella dispensa e vi preparate a uscire.

Vi dirigete quindi al molo, dove dovreste incontrare la figura inquietante.
Non avete troppi problemi a trovarlo e mentre arrivate vedete che una barca sta salpando.
Una vela è aperta a prendere il poco vento presente e sopra il ponte vedete Ayn e il suo gruppo che sta partendo.
Sul pontile e visionare tutto c'è la figura incapucciata con cui avrete il colloquio.

La figura vi fa cenno di seguirlo e si incammina per il villaggio.
Arrivate a una costruzione che non avevate notato prima.
Si tratta di una piccola costruzione totalmente di pietra con davanti un portico colonnato.
La figura entra e voi lo seguite.
L'interno è quasi completamente spoglio, ci son delle piccole fessure alle pareti che fanno passare la luce, ma l'ambiente è piuttosto buio.
Vedete in fondo alla sala un portone in ferro.
Ai lati dei ripiani con molte pergamente e su un lato un tavolo.
La figura si siede su una sedia dietro di essa e vi fa cenno di accomodarvi sulle cinque sedie di fronte.

"Qui abbiamo...
Mord Ljotsson, Tzael marea, Ifrit Flare, Brom Occhiolupo e Oswin Beirne..."

Ad ogni nome vi guarda attentamente in faccia.
"Sì, dovreste essere tutti."

 

Spoiler

Per ora mi fermo qui.

Se volete scrivere qualcosa su qualsiasi scena (cena, molo, o altro) o intervenire in questo momento, fate pure.
Altrimenti vado ancora avanti.

 

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Ifrit

Ifrit intimorito prende posto su una delle sedie messe a disposizione. La gamba continua a tamburellare sul pavimento, segno di evidente nervosismo. L'elfo fa appello a tutto il suo coraggio e guarda diritta negli occhi, o meglio, nel cappuccio la strana figura.
M-mi scusi, signore, ma possiamo sapere dove siamo e dove ci vuole mandare?
A rischio di farlo adirare, ma DEVO sapere dove stiamo andando e cosa diavolo sta succedendo!

 

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La figura risponde a Ifrit senza inflessioni di rabbia o altro.

"Io non voglio mandarvi da nessuna parte.
Sarà una vostra libera scelta."

Poi si toglie il cappuccio.
Si tratta di un vecchio uomo calvo, dalla pelle bianca grigia.
I suoi occhi son completamente bianchi, ma si comporta come se ci vedesse benissimo.

"Questo luogo è posto sotto la mia sorveglianza e controllo.
Vi è stato permesso di arrivare fin qui con un permesso particolare.
Potete decidere se ritornare al mondo reale o restare qui, fino a che ve lo si lascerà fare."

L'uomo rimane molto sul vago, ma le sue parole suonano senza nessuna falsità.

Spoiler

Aspetto un attimo a continuare con la spiegazione, sia per il carattere del vecchio, sia perchè se volete potete porre le domande che vi vengono in mente.

 

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"Hai ragione Mord Ljotsson.

Il mondo reale, anche se reale è un termine relativo, è il mondo da cui venite.
E nel mondo da cui venite siete morti.

Non so dirvi come, dove o quando.
Ma posso assicurarvi che se siete qua, è solamente perchè un grande potere ha interceduto per voi.
Con l'obiettivo di permettervi di ritornare.

Ma tornare non è così semplice.
Il mio Signore, Colui che mi ha posto qui a Suo servizio, è il Padrone delle vostre essenze.
E non gli piace lasciarle tornare così facilmente indietro.
Di volta in volta, può accettare la richiesta di qualche grande potere, ma richiede sempre una prova.
Una prova che richiederà tutte le vostre forze.

Sarete voi a decidere se tentare la prova, o se rifiutarla, accettando la sorte che vi è già toccata.

Chiaro fin qui?"

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Oswin Beirne

Seduto dinanzi al misterioso vecchio, rifletto sul significato di ció che ci ha rivelato. Sono morto? E cosí giovane per giunta! C'erano tanti posti dove volevo andare, e cose che volevo fare... E farmi fare! Aspetta, ha detto qualcosa su di una prova per tornare indietro. Vediamo di scoprire qualcosa di piú. Schiarendomi la gola, intervengo dopo le farneticazioni di Mord. Dunque siamo qui per essere giudicati, per sostenere una prova. Ma perché non ricordiamo nulla del nostro passato? E perché i nostri corpi sono integri, senza i segni di ció che li ha portati alla morte? Dubito che il mio amico Mord se ne sia andato in un comodo letto, e non combattendo contro schiere di nemici con coraggio. Inoltre, riguardo a voi, ci dite che il vostro signore é il padrone delle nostre essenze: chi é questo dominatore? E chi siete voi? Vi ha posto qui al suo servizio, ma a quale titolo? E quale é il "grande potere" che avrebbe interceduto per permetterci di affrontare questa prova? il mio sguardo scruta il volto del mio interlocutore, spiando la sua espressione.

 

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