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Star Trek Nova - TdG


1701E

Messaggio consigliato


Reix

hangar

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Che botta! l nostro amichetto ha decisamente una vita e storia complessa... ma la nostra attuale situazione lo  è di più.

Grazie dottore, dico rialzandomi, ora vediamo di farci notare o di uscire da qui. Se ha qualche idea... l'esprima pure!

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fallito il sistema di comunicazioni cerco di capire se i sensori funzionano per individuare una porta e cerco di capire se la nave ha delle armi ad energia per farci strada in "altro modo"

 

 

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Sitark

@hangar

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Domanda interessante, prima di tutto dobbiamo comprendere le necessità di cui hanno bisogno, un sistema di teletrasporto sufficientemente avanzato da portare navi all'interno renderebbe superflua l'uscita dall'hangar, ma escludendo quest'ipotesi deve esserci un percorso per una nave che conduca all'esterno.

L'apertura è un problema più importante. Continuo. Sappiamo che i borg preferiscono strutture decentralizzate, senza ponti di comando e geometricamente simmetriche. inoltre sono creature che preferiscono la funzionalità, quindi sono portato a pensare che i controlli dell'hangar siano proprio dove servono di più, cioè nell'hangar stesso, oppure in un reparto adiacente.

Studio la posizione della navicella, cercando di interpretare come sia stata mossa e così da che direzione sia venuta, poi seguo la direzione in cerca di un muro apribile.

@master

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Provo ancora a cercare l'uscita con ingegnoso +3, però mi creo un vantaggio sempre con ingegnoso cercando di pensare come un borg.

 

 

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Hangar

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Reix inizia ad analizzare i sistemi ancora funzionanti per capire quanto di utilizzabile esista ancora a bordo della nave parzialmente assimilata dai Borg. I sensori a corto raggio sono ancora funzionanti, ancorché parecchio datati, e non riescono a scansionare oltre la struttura in tritanio del cubo. le armi sono invece state asportate completamente pertanto, la sola cosa utile per forzare un portello è la nave stessa. Essendo ancora presenti la maggior parte delle corazze dello scafo, infatti, sarebbe teoricamente possibile polarizzarle ed usare la nave come un ariete.

ironicamente, mentre il Betazoide cerca tracce di armi a bordo, scopre che le navette presenti nel piccolo hangar sono armate con laser ad alta intensità e siluri spaziali e, all'apparenza, non sono state ancora toccate dai Borg.

Nel frattempo il dottor Sitark cerca di immedesimarsi nelle logiche degli alieni cibernetici e utilizza i rudimentali sensori della nave per studiare visivamente l'hangar. per prima cosa cerca di capirne la posizione rispetto al percorso effettuato partendo dal centro del Cubo e, così facendo, individua le sole due pareti che potrebbero ospitare un portellone verso l'esterno. Fatto ciò inizia a studiare visivamente - a massimo ingrandimento - le zone interessate in cerca di indizi: le pareti sono prive di segnali distintivi (non necessari alla mente alveare dei Borg) e perfettamente identiche a quelle interne, ma il dottore riesce ad individuare un cerchio di emettitori di raggi traenti probabilmente utilizzato per guidare le navi catturate agli attracchi e - tramite essi - individua la zona ove è più probabile si trovi il portellone di attracco.

 

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reix

Hangar

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ottimo dottore! E forse ho anche trovato come uscire. Nell'hangar di questa nave ci sono alcune navette bene armate. E la corazza frontale di questa è integra. Prendiamo una o due navette e facciamoci strada. Oppure usiamo questa cone ariete e le navette per andarcene e tentare di comunicare con l'esterno. Dottore mi dia la sua opinione più lucida possibile.

 

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Hangar

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Appurata la scarsità di alternative, vi affrettate ad installare uno dei vostri tricoder collegandolo al computer della consolle del timoniere - o a quella che sperate esserlo - e guidate il tardigrado fino all'Hangar.

Si tratta di una camminata difficoltosa, per lo meno finché non entrate nell'ultimo locale dell'astronave, l'unico alto quanto entrambi i ponti e quindi a sufficienza per farvi stare ritti in piedi.

Qui vi sono due navette, entrambi grandi più o meno come quelle federali anche se leggermente più basse e, con un po' di fatica, riuscite ad infilare a forza l'essere che vi segue nella zona di carico di quella posta più vicino alle porte di attracco, per poi entrare a vostra volta occupando i minuscoli sedili di guida (che per voi sono più o meno della taglia di sedie per bambini, costringendovi a stare seduti quasi con le ginocchia in gola). Fortunatamente la navetta è dotata di alimentazione autonoma e di supporto vitale, quidi potete liberarvi di parte delle tute per avere maggiore agilità.

Una volta preso posto ed avviato i motori della navetta (dispone solo di propulsori antigravitazionali e piccoli razzi rcs, quindi è probabilmente una navetta concepita per l'atterraggio o il trasporto internave, non per missioni nello spazio profondo) utilizzate il secondo tricoder per prendere il controllo remoto della nave madre e inviate il comando di apertura dei portelli di attracco, per poi decollare.

Quando siete finalmente fuori dalla anve aliena ne attivate le corazze (o quel che ne rimane) ed i motori ad impulso, dirigendola alla massima velocità concessa dai malconci propulsori contro le porte dell'hangar Borg.

Il piccolo proiettile (piccolo relativamente alle dimensioni dell'hangar, quantomeno) si schianta con violenza contro la parete del Cubo, penetrandovi per una decina di metri prima di arrestare il proprio moto in avanti, mentre la struttura (decisamente non progettata per questo genere di sollecitazioni) viene scossa da esplosioni e avvolta da incendi.

Il vostro piano ha avuto successo parziale, le porte dell'hangar sono state intaccate e deformate dall'urto, ma non a sufficienza da garantirvi una via di fuga. peccato che i sensori della navetta abbiano rilevato un importante aumento energetico da qualche parte dietro di voi, più o meno verso il centro del vascello Borg!

Nova & Delta Flyer

Spoiler

Mentre cercate traccia dei compagni ancora dispersi i sensori rilevano due distinti fenomeni, che potrebbero però essere collegati: un violento impatto contro una delle superfici interne del cubo, che ha deformato una porzione di scafo rendendo evidente la presenza di quelle che sembrano essere le porte di un hangar (o di qualcosa del genere) ed un incremento importante del tasso di decadimento del contenimento dell'antimateria.

Stando ai sensori, tra meno di due minuti il cubo subirà una nuova esplosione e non siete certi che stavolta possa sopravvivere!  

 

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Cpt. Evans

(intercom col Delta Flyer)

=^= Sig. Britt, si prepari a rilevare tracce dei nostri uomini al di là della paratia deformata! =^=

(Plancia)

Sig. T'kar, fuoco coi phaser su quella paratia: frequenza pulsata per ridurre i danni qualora dall'altra parte dovessero esserci i nostri.

Sig. Helin, concentri la sua attenzione su quel punto interfacciandosi col ponte sensorio creato dal Delta Flyer. Massima energia al raggio traente.

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Britt

@delta flyer

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L'ho rilevata anche io capitano, mi avvicino per capire cos'è. Dico, muovendo cautamente il delta Flyer nella direzione dell'impatto ed attivando i sensori della navetta.

Sitark

@hangar

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Tenente Reix, dubito che quell'esplosione abbia fatto abbastanza danni da farci passare, ma se alla Nova ci stanno cercando, devono averlo visto. Continuo a monitorare i dati della radiazione, se diventano insostenibili dovremo provare ad uscire dal buco che abbiamo fatto, anche senza navette se necessario. Almeno le tute potrebbero tenerci in vita nello spazio finché non veniamo recuperati dalla Nova. Non vedo alternative tenente.

 

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Hangar

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Reix studia un momento i comandi della navetta e, con tocco sicuro, attiva i sistemi di puntamento.

Purtroppo però l'armamento della navetta è limitato a un cannoncino laser probabilmente progettato per distruggere piccoli asteroidi ed il suo raggio si infrange innocuo sull'inerte scafo nero del Cubo Borg. Senza scoraggiarsi il Betazoide studia il relitto della nave aliena e, dopo aver individuato la posizione dei motori RCS, dirige lì il raggio.

Il laser intacca senza eccessiva difficoltà lo scafo d'acciaio già indebolito, incendiando il carburante contenuto nel sottostante serbatoio e generando una nuova esplosione, che coinvolgge tutta la nave deformando ulteriormente lo spesso scafo Borg.

Ora c'è una piccola apertura nei portelli deformati, forse grande a sufficienza per far passare un umanoide in tuta, ma non il Tardigrado.

Prima che i due Ufficiali possano porsi il dubbio se passare da soli o meno, però, la paratia danneggiata inizia a tremare e viene divelta da quello che pare il fuoco di un raggio Phaser.

Ora il campo è libero e, nello spazio, si intravede la lucida sagoma del Delta Flyer.

Mentre i sensori energetici del tricoder impazziscono, rilevando una reazione antimateria al centro del Cubo, la navetta aliena inizia a muoversi con lentezza esasperante verso lo spazio aperto. Troppo lenta, forse?

Nova & Delta Flyer

Spoiler

Un'altra piccola esplosione - apparentemente di carburante solido - scuote la superficie del Cubo dando un facile bersaglio a T'Kar.

Tutti i Phaser frontali e di babordo della Nova si attivano, martellando le porte dell'Hangar con brevi scariche cremisi. Il robusto scafo Borg, progettato per assorbire e disperdere emissioni coerenti dirette anche in assenza di scudi, ne incassa un bel po' prima di iniziare a cedere, deformandosi e piegandosi fino a rilevare la presenza di uno spazio cavo - probabilmente una sorta di Hangar - all'interno.

Una volta aperto un varco i sensori rilevano il relitto di una nave aliena distrutta e, poco lontano, una piccola navetta che arranca lentamente verso l'uscita spinta solo da propulsori a razzo a carburante solido.

Probabilmente i vostri compagni sono a bordo, peccato che il centro del Cubo sia appena stato coinvolto in una violenta reazione di Antimateria ed abbiate pochi secondi per recuperarli e allontanarvi, prima che l'immenso vascello da assimilazione diventi il più grosso fuoco d'artificio della storia di questo settore di spazio!

@All

Spoiler

Il cubo sarà consumato entro 3 round, il Flyer sarà colpito in 4.

La Nova è lontana (6 round per essere colpita) e, se alza gli scudi, non dovrebbe dubire danni rilevanti, massimo agli scudi.

 

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Britt

Non c'è tempo da perdere, il cubo sta esplodendo per qualche strano motivo e i due da recuperare sono in una nave aliena che sembra stupidamente lenta.

Cerco una comunicazione con gli altri sulla navetta aliena. Dottore? Tenente? Mi sentite? Dovete lanciarvi nel vuoto! Fidatevi, vi recupero io! Quindi posiziono la nave davanti al buco e preparo l'apertura della stiva ad intercettare i due membri dell'equipaggio dispersi.

@master

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Niente da dire, rapido +3, con talento "esperto in guida frenetica" +5, punto fato su pilota nato se si mette male e ultimo punto fato su spericolato se neanche quello basta:lol:.

 

Modificato da Athanatos
Messa azione di salvataggio pazza
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Britt valuta rapidamente le proprie alternative, scoprendo di averne veramente poche: a causa dell'alto numero di detriti presenti nell'hangar il raggio traente non è una scelta praticabile e la massa radioattiva presente rende pericoloso il teletrasporto.

Quindi opta per un recupero decisamente più rocambolesco, piazzando la poppa del Flyer rivolta verso il buco nello scafo Borg, pronto ad accogliere i compagni.

Dal canto loro, Reix e Sitark fanno il possibile per tranquillizzare il perplesso Tardigrado mentre preparano la loro parte della manovra: dopo aver risigillato le tute, il Betazoide spegne i propulsori di dritta e accende quelli laterali, così da imprimere un improvviso moto rotatorio alla navetta, mentre Sitark tenta una breve fusione mentale con la creatura, per spiegarle tramite immagini il piano.

Quindi, mentre l'essere si appallottola su sè stesso per riuscire a passare dal piccolo portellone della navetta, i due ufficiali della Nova si ancorano alle sue massicce zampe e, quando Britt da loro il via, aprono di colpo il portellone posteriore.

La decompressione spara fuori con violenza tutta l'aria presente nel piccolo vascello alieno e, insieme ad essa, anche la grossa creatura a sei zampe con attaccati i due federali. Federali che, appena nel vuoto, accendono simultaneamente i razzi delle tute per aumentare la spinta e correggere la rotta verso il minuscolo vano di carico del Delta Flyer.

È una corsa contro il tempo mentre la paratia di fondo dell'Hangar comincia a fondere e l'intero Cubo è squassato da violente esplosioni. Il Tardigrado vola rapidamente verso il foro nello scafo mentre Britt, monitorando lasua telemetria, esegue piccole correzioni di posizione per tenersi esattamente di fronte a quello strano essere, sulla cui spessa corazza rimbalzano all'apparenza innocui frammenti di acciaio e tritanio del peso di diversi quintali.

All'ultimo istante, quando mancano pochi metri prima che il Tardigrado col suo carico federale impattino sul bianco scafo del Flyer, Britt apre il portello di carico facendo fuoriuscire l'atmosfera della stiva e creando una spinta contraria, che rallenta la corsa dei tre fughiaschi.

Complessivamente il portello della stiva resta aperto meno di quindici secondi poi, mentre i tre si schiantano senza troppi danni sulla parete divisoria interna del Flyer e un violento fuoco di plasma ne investe per un istante la coda, il pilota federale attiva i motori ad impulso al 110% della potenza nominale, facendo scattare la navetta in avanti a più di un wuarto della velocità della luce.

Il Delta Flyer, incolume ma con lo scafo posteriore sbruciacchiato, schizza come una freccia d'argento (non il treno) oltre la massa di plasma incandescente, subito imitato dalla Nova che, con un ampio arco, si porta a distanza di sicurezza dall'esplosione dell'un tempo maestoso Cubo Borg.

@Britt

Spoiler

Consumi 1 punto fato

 

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Sitark

Appena ascolto l'idea del guardiamarina Britt aggrotto le sopracciglia. "Questo piano non può funzionare, non riuscirà mai a raccoglierci in tempo!" Tuttavia non abbiamo alternative all'esplosione assieme al cubo, quindi mi rassegno a fare tutto il possibile per portare il tardigrado con noi.

La manovra che sembrava folle, si rivela ancora più folle. Saltiamo ed atterriamo per fortuna molto più che per abilità del timoniere.

Britt

Dopo una grandiosa azione, sento il peso degli uomini sulla navicella e parto alla massima velocità che riesco a mantenere, e forse qualcosa di più. Solo quando arriviamo mi accorgo che il betazoide ed il vulcaniano hanno portato a bordo una strana creatura. Ma che... quel coso è un... borg? Domando, intimorito.

Sitark

Non è un borg guardiamarina. E la sua azione di salvataggio è stata sconsiderata a dir poco, quasi stupida. Ma non è il momento per questo.

Quando compare il capitano ed Helin, li saluto e gli presento il tardigrado. Sono lieto che tutta la squadra sia sopravvissuta, purtroppo siamo rimasti indietro ma per fortuna abbiamo incontrato questa misteriosa ma importante creatura che potrebbe nascondere più di quanto sembri.

Quindi comincio a parlargli del mio legame avuto con lui, spiegando che ho percepito un'entità proveniente da un'altro universo, sperduta nel nostro in un corpo che forse non gli appartiene.

Mostra un'intelligenza superiore al normale, inoltre sono sicuro abbia assistito al disastro che ha colpito il cubo. In lui ci sono sicuramente risposte ad alcune delle nostre domande, ma prima chiedo il permesso di aiutarlo a rimuovere tutti gli impianti borg che possiamo.

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La creatura che scende dal Flyer con l'equipaggio è enorme. Lungo più di tre metri dispone di sei zampe - di cui una sostituita da un arto bionico Borg inerte - ed è ricoperta da una corazza Borg.

L'aspetto è decisamente feroce, anche a causa degli artigli di 30 cm, ma il suo atteggiamento è remissivo. Dopo essere sceso si guarda attorno, studiando l'hangar e ciò che contiene.

@Evans

Spoiler

Hai visto immagini di una creatura simile in vecchi studi sulle forme di propulsione non convenzionale, ma non riesci a ricordare molto. Forse le informazioni rilevanti erano protette o, più probabilmente, non hai dato molto peso alle teorie di cui si parlava.

 

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Cpt. Evans

Arrivo nell'hangar di gran lena, accompagnato dal mio Numero Uno.

Attendo con ansia l'apertura del boccaporto del Delta Flyers. Il primo a uscire è il sig. Britt, seguito dal sig. Reix e dal dottor Sitark. Avvicino il timoniere e lo guardo con piglio severo: Guardiamarina Britt... (pausa drammatica), lei non è stato all'altezza delle mie aspettative!  (e qui il povero Britt inizia a farsi mille film mentali preoccupandosi del suo destino immediato). Il mio volto cambia rapidamente espressione passando dal piglio severo a un sorriso felice: Sei andato ben oltre le mie aspettative, ragazzo! Complimenti, sono fiero di te! e gli porgo la mano per stringergliela calorosamente: Avrà un encomio per questa azione di salvataggio, sig. Britt. E ora... vada a darsi una rinfrescata: si merita un po' di riposo.

Mi rivolgo quindi ai due ufficiali salvati quando una gigantesca, grottesca creatura si affaccia dal Flyer. Guardo istintivamente il tenente Reix per una pronta risposta ma la sua calma mi sorprende. Il medico vulcaniano è rapido ad aggiornarmi con la sua solita calma meditativa.

Al dottore: Continui a mantenerla calma, dottore, visto che vi ascolta. Portatela in infermeria e fate tutto il necessario per rimuovere gli impianti borg inerti dopodichè vedremo il da farsi. Forse con gli impianti rimossi, le sarà più facile stabilire una fusione mentale... più efficace, dottore.

Al Reix: Sig. Reix, assegni una squadra fissa a presidio dell'Infermeria. Non vorrei che, rimossi gli impianti, la creatura riacquisti piene forze e possa mettere in pericolo l'equipaggio. Dobbiamo essere pronti a tutto: indubbiamente essa rappresenta una risorsa per la nostra insolita situazione, ma la sacrificheremo qualora dovesse rappresentare un pericolo concreto per la nostra incolumità.

Mi congedo, quindi, dagli ufficiali e invito il sig. Helin a seguirmi verso il turboascensore:

@ Helin

Spoiler

Quella strana creatura mi sembra di averla già vista da qualche parte, comandante, ma le informazioni in merito della Flotta Stellare erano secretate. Qualcosa di collegato a propulsioni non convenzionali. Il fatto che il dottore dica che, dietro quelle sembianze bestiali, si nasconda un'intelligenza superiore corrobora i miei sospetti. Veda di gestire questa cosa con discrezione finchè non ne sapremo di più. Non dica nulla nemmeno al dottore, finchè non abbiamo risultati più soddisfacenti dalla fusione mentale.

 

Modificato da The Scarecrow
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Britt

Scendo fiero dal Delta Flyer, consapevole di aver concluso un salvataggio che tutti avrebbero detto impossibile. "Impossibile per gli altri, non per il grande Britt! Chissà cosa direbbe il capitano Steiger se mi vedesse salvare vite... Probabilmente troverebbe il modo di lamentarsi, quel brontolone, ma dentro di lui mi darebbe una medaglia."

Il capitano Evans incombe su di noi e... comincia a sgridarmi peggio di Sitark. Cerco di capire che cosa ho fatto, mi guardo intorno cercando lo sguardo degli altri e trovando solo quello severo e giudicatore del dottore vulcaniano e quello inquietante del suo nuovo animale da compagnia.

Poi noto che Evans sorride e capisco che si trattava di uno scherzo. Porgo la mano al capitano e accetto volentieri di andare a riposarmi, ma non prima di aver dato un'ultima occhiata di vittoria verso Sitark.

Sitark

Ancora una volta il capitano si mostra troppo accondiscendente nei confronti del guardiamarina Britt. "Un'azione stupida che ha successo non diventa un'azione saggia. E un'azione saggia che fallisce non diventa stupida. Questi terrestri continuano a non capire le basi della logica!"

Quando il timoniere se ne va, torniamo tutti a concentrarci sul nostro misterioso ospite. Lo porto subito signore. Organizzerò una squadra ed inizierò le operazioni immediatamente.

Rispondo quindi ad Helin. Decisamente vorrei lavorare sulla fusione mentale, tenente. Lavorando di più sui suoi ricordi potrei scoprire cosa sia successo a quel cubo e forse di più. Inoltre cercherei di capire meglio cosa vuole e perché, al momento ho solo compreso che cerca dei funghi luminescenti che non so cosa siano.

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