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Queste Oscure Materie


Latarius

Messaggio consigliato

«Sei il primo Spettro che sento lamentarsi...» ma non sai quanti ne abbia realmente incontrati lui, forse a centinaia o forse sei solamente il primo per lui.

«O più probabilmente troveremo solo morte...» commenta sarcastico.

Quando gli chiedi di trovare un'altra via il suo sguardo si perde nel vuoto per una decina di secondi poi, sembra tornare in sé.

«Dobbiamo tornare indietro, alla tromba delle scale...»

Dice per poi farti strada «Ho chiesto un ping di Nirvana ma ci sono troppe interferenze, non so di preciso quanto sia profondo...»

Tornate indietro ed iniziate a scendere. Ti conduce con sicurezza giù per una mezza dozzina di piani poi ti ammette di non avere più informazioni sicure. Quindi vi ritrovare a dover raggiungere e controllare ogni piano singolarmente per essere sicuri che sia quello giusto.

Zedelghem ogni tanto ti lancia sguardi preoccupati, la tua caccia personale ti ha portato a deviare dal percorso principale.
Impiegate almeno un'ora a trovare il piano giusto. Le scale terminano quindi anche volendo non potreste più scendere.

Superate la porta e vi ritrovate in  una vasta sala, simile a quella di smistamento dove avete trovato per la prima volta le tracce dell'Obscura. Ci sono numerose uscite che si perdono in lunghi corridoio bui che il tuo globo di plasma non riesce ad illuminare.

Alla vostra sinistra capeggia un imponente portone d'acciaio a tutta altezza. È contornato da un gran numero di lampeggianti e sirene, oramai spente da secoli.
Al centro del portone scorgete un minaccioso simbolo nero grosso quasi quanto un uomo.

«L'ultimo piano del settore medico è quello di quarantena...» dice in un soffio di fiato.

Ma le sue parole sono superflue.

NErNZ8B.jpg

In basso, in un angolo sinistra uno squarcio nell'acciaio a dimensione d'uomo sembra essere l'unico modo per superare l'ostacolo.

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"Se non altro non può continuare a fuggire" osserva. Quel complesso gli appare immenso e senza la guida di Zedelghem molto probabilmente si perderebbe subito.

"Stammi vicino e non ti allontanare mai da me" dice al Purificato prima imboccare con decisione il passaggio.

All'inizio pensava che l'obiettivo di Sei fosse la Madre, ma ora comincia a non esserne molto sicuro.

Se l'Obscura continua a sottrarsi dovranno tornare sui loro passi. Stanno perdendo troppo tempo.

Modificato da Mezzanotte
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Vi infilate nello squarcio e vi ritrovate in una sala vasta, ma allo stesso tempo una decina di volte più piccola della precedente. 
L'unica altra uscita è un'altro portone in fondo. Sempre in metallo ma decisamente più piccolo di quello da cui siete appena passati.

Zedelghem ti indica alcune saracinesche incassate nella parete intorno alla porta in fondo. 

«Torrette di sicurezza... però sembrano inattive al momento...»

Anche la porta in fondo è stata squarciata.
Continuate il vostro inseguimento e vi ritrovate in un altro disimpegno. Una decina di metri quadri delimitato da pareti di simil-vetro. Originalmente l'unico modo per continuare ad addentrarsi nel complesso era una sorta di tunnel tappezzato di porte stagne da aprire in sequenza e sicuramente secondo certi protocolli a te sconosciuti. 
Ora invece una delle pareti di vetro, spesso una decina di centimetri, è stata infranta. Il nuovo accesso da su una delle postazioni del personale di sicurezza.

Scavalchi una console affiancata da un armadietto blindato, carico di armi da fuoco, quando un rumore infrange il silenzio. Un suono di vetri in frantumi e poi, una frazione di secondi dopo un poderoso boato. L'onda d'urto vi scuote e per poco Zedelghem non scivola rischiando pure di conficcarsi uno dei frammenti di vetro della parete nel fianco.

Si rimette in piede e ti lancia un'occhiata eloquente ma non dice nulla.

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La sua espressione non cambia. Non può cambiare perché non ne ha una.

Indica l'armadietto al Purificato, se è chiuso ne fonde al serratura.

"Armati" gli ordina

"Ci siamo spinti troppo oltre per fermarci ora"

ma è così? Oppure è semplicemente ossessionato dall'Obscura?

Al punto da mettere l'intera missione a rischio?

Lo scoprirà presto.

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  • 1 mese dopo...

Zedelghem osserva i fucili mitragliatori poco convinto, poi sospira e ne afferra uno. Controlla l'arma poi raggiunge le munizioni e controlla anche quelle, alla fine ti fa un cenno con il capo. Ha la stessa espressione lugubre di un condannato a morte ma a quanto pare non sembra più avere intenzione di lamentarsi.

Vi addentrate ancora più nel settore seguendo il suono di alcuni allarmi che sono scattati in seguito all'esplosione. Poi raggiungete la devastazione.

Un lungo corridoio d'acciaio è stato sventrato e devastato da un'esplosione, seguite la scia e dall'altro capo trovate una pesante porta di sicurezza sollevata a metà. La stessa pesante porta che da chiusa avrebbe contenuto l'esplosione. Il metallo e tutto il resto intorno a voi non è solamente fuso ma sembra anche corroso in qualche modo. I fumi chimici e tossici dell'esplosione vi ostacolano la visuale mentre avanzate e Zedelghem è costretto a premersi la manica della giacca sul naso.

Sebbene la porta a scorrimento verticale sia bloccata a mezz'aria è comunque abbastanza da non costringervi ad abbassarvi nel caso vogliate passare oltre.
Vi fermate sulla soglia ed osservate l'interno di una camera di contenimento cilindrica, qui la devastazione è ancora maggiore. L'esplosione ha cristallizzato un gran numero di materia hekath in articolati ramificati che sorgono dal pavimento quasi fossero dei sottili ed inceneriti coralli.

In alto sul lato della camera opposto alla porta sporge un vetro di osservazione infranto. E proprio da esso sentite un acutissimo ruggito di dolore. Subito dopo un pesante arto nero vola oltre il velo e si schianta al centro della camera. L'arto infrange le costruzioni coralline polverizzandole ed una volta a terra continua a dibattersi sebbene sia amputato.

 

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Cita

Come regalo di buon anno sono riuscito a postare, sebbene super di fretta.

Much appreciated.

Sta per chiedere al purificato cosa ne pensa quando l'arto strappato gli rotola praticamente fra i piedi.

Sei.

Chi altri?

"Rimani in copertura" ordina a Zedelghem.

E un istante dopo vola verso la procurata apertura con ali di plasma.

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Un battito delle tue ali di plasma e tutte le cristallizzazioni nerastre si infrangono tramutandosi in un particolato scuro che riempie la camera e soffoca la luce del tuo globo. Puoi facilmente supporre che possa essere buona parte dell'orda che avete inseguito fin qui, soprattutto per quello che vedi dopo.
Ti sollevi in aria ed in pochi secondi sei oltre quel vetro di sicurezza spesso una decina abbondante di centimetri. Ti ritrovi in una camera di osservazione più grande di quello che poteva sembrare dalla parte esterna del vetro.

È ingombra di strumentazioni scientifiche, schermi, tavoli ma soprattutto... Hekath!

Una massa furiosa, nera e ribollente, munita di artigli e ricoperta di chitinosi esoscheletri sta cercando di sopraffare una piccola figura umanoide al suo centro. Nella tua mente sai che può trattarsi solo di lei, Sei!* Ma non riesci a scorgerla tanti sono gli Hekath che la circondano.

 

Spoiler

*No pun intended! xD

Luogo: Sala di osservazione 03 - AF
Aspetti: strumentazioni scientifiche
 

Considera l'ingresso nella stanza come se avessi creato un vantaggio Troppo concentrati su di lei. Quindi vai, turn-based actions da ora.

 

P.S.: Ti faccio presente principalmente per Zeddie (per il futuro visto che ora Zeddie è rimasto indietro) o comunque in generale che in un combattimento puoi in un qualsiasi momento intercettare un colpo per un tuo alleato. Sai no? Le classiche scene a rallenty tipo uno che si getta davanti davanti ad un proiettile per salvare l'amico xD

 

Modificato da Latarius
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Non sa bene da dove venga l'energia, ma lui può richiamarla per accendere l'aria in un plasma iperriscaldato e imbrigliarlo in un campo magnetico.

Stavolta vuole eliminare più nemici possibili in un colpo solo, perciò crea un anello più grande del solito, di svariati metri di diametro.

Spoiler

spendendo 1 fate

e lo scaglia in taglio sagittale contro l'ammasso suppurante degli hakath.

Se Sei è sommersa dai nemici, potrebbe anche sopravvivere alla piccola apocalisse che sta per scatenare nella stanza, alla temperatura del plasma che si avvicina a quella del sole.

La sua Sei non morirebbe per così poco.

Modificato da Mezzanotte
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  • 2 settimane dopo...
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Hai rollato in totale tipo un 12, hai sfellato in pratica un'intera orda. Vorrei poterti dare il log con i dati ma l'avevo scritto ieri notte poi mi è morto il pc mentre stavo postando e riaccendendolo mi sono reso conto che non era rimasto salvato nulla (e si, avevo già scritto la maggior parte di questo post) D:
Così, invece di spararmi in bocca ho optato per ficcarmi a letto e rimandare il tutto ad ora. Niente log comunque per questo turno. Dal prossimo si.

Un'altra orda si gira verso di te e ti sgratta lievemente. Casella di stress da uno barrata, solamente.

Modelli il disco di plasma e lo scagli contro la massa furente di Hekath, il disco fonde e trancia qualsiasi cosa sul suo tragitto. Apparecchiature elettroniche e scientifiche vengono fuse all'istante, grossi fasci di cavi che penzolavano dal soffitto vengono tranciati mentre la stanza viene illuminata da un gran numero di scintille. 
L'anello di plasma fende una parte della massa nera intenta ad assalire la piccola figura. Alcuni di essi si girano giusto in tempo per osservare la morte investirli, agli altri non è concesso neanche quello. 

La massa ribolle e senza un altro attimo di attesa si scaglia contro di te, uno di essi riesce ad azzannarti alla coscia. Ma una torsione della gamba ti basta a spezzare una delle zanne della creatura ed a liberarti.

Ma quasi non ti accorgi di tutto ciò, perché quando la nera marea si apre per assalirti, La vedi. Sei. Sebbene ora, nel suo aspetto non ci sia nulla di riconoscibile sai che è lei. Il tuo fiuto, e l'eco di quello che una volta chiamavi cuore, lo sanno.

Una piccola figura femminile ricoperta interamente di una nera corazza lucida, quasi come se fosse una tuta nera in materiale plastico aderente. Nessun lineamento è visibile, del volto non si scorge nulla se non la linea del naso e due tagli neri al posto degli occhi. I capelli, lunghi fino alle caviglie la nascondono quasi come un mantello e non sapresti dire se siano un'arma o una difesa. La mano sinistra è deformata, più grande del suo volto sembra quasi la zampa artigliata di una bestia. Il braccio destro invece è ancora peggio, penzola lungo il corpo senza vita, è stato dilaniato e squarciato all'altezza del gomito. Il tacco del piede destro invece sembra un lungo pugnale di materia nera lucida, è talmente lungo da impedirle di stare in piedi costringendola in un'innaturale posizione a quattro zampe.

La vedi mentre è china su un Hekath di classe Beta, lo costringe a terra con la mano artigliata. Alza il capo ad osservare gli altri, poi si sofferma per una frazione di secondo su di te. Dove prima, sulla maschera, non c'era una bocca ne vedi una, quasi con orrore, apparire. La materia di cui è fatto il suo volto sembra strapparsi e sfilacciarsi, come se la sua bocca fosse chiusa, sigillata, da un tessuto nerastro e cercasse di uscire a forza strappando la pelle. Lo squarcio sul suo volto si allarga in modo inquietante fin quando lei non alza il capo e ruggisce feralmente, in un modo quasi indistinguibile da quello delle creature che state affrontando. 
La sua bocca, o le sue fauci, non hanno nulla di neanche vagamente umano. Osservi lunghe ed acuminate zanne spuntare quasi dal nulla.

Poi di scatto si china sulla creatura intrappolata, spalancando le fauci per azzannarla.

Spoiler

Va un po' così però è tutta nera come ti ho detto xD 

 

Modificato da Latarius
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Non c'era bisogno dell'immagine. La tua descrizione risulta eccellentemente vivida.

Galgano il Santo Perduto

Sei, ferita, sembra in difficoltà. Gli è corso dietro, dentro questo buco d'inferno, come un ragazzino alla prima cotta mettendo a rischio la missione.

Non è da lui fare errori di calcolo così madornali.

La giustificazione che continua a darsi è che gli serve il suo aiuto per sconfiggere la Madre. Ma potrebbero uscire troppo malconci da questo scontro o non uscirne affatto. Oppure lei potrebbe non voler collaborare. Ha fatto rapire e picchiare il suo ragazzo dopotutto. Potrebbe volerlo morto per questo. E probabilmente è così, ma se Lutz è vivo lui ha ancora qualcosa da usare.

Chi ama è prevedibile e facile da manipolare.

L'obscura avrebbe dovuto essere più riservata nei suoi affetti.

Volge il suo sguardo vuoto sui suoi nemici. Sperava di ripulire tutto quel marciume con un unico attacco. Invece dovrà sporcarsi le mani. Ma farà meglio a conservare le forze.

Afferra uno dei cavi che sprizzano scintille e ne affonda l'estremità elettrificata nell'immonda massa ribollente di hekath.

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Metto direttamente i totali (tralasciando il modo ordinato dell'inizio) che altrimenti ci metto le ore e poi non ti rispondo mai xD

Galgano vs Orda 3 (vermi)
7 vs 2
Uccidi due membri, ferisci un altro.
------ Membro morto dell'Orda 3 vs Galgano (esplode)
3 vs 3
Non fanno danno ma mettono un vantaggio = Rallentato
------ Membro morto dell'Orda 3 vs Galgano (esplode)
5 vs 4
Uso il rallentato portando il tutto ad 7 vs 4
Barri la casella di stress da 3 a meno che tu non faccia qualcosa.
--------------

Orda 2 (segugi) vs Sei
4 vs 1
Sei barra la casella di stress da 3

Orda 1 (assimilatori) vs Sei
3 vs 6
Sei ottiene un vantaggio =  Scossi

Orda 3 vs Galgano
4 vs 4
Non fanno danno ma prendono un vantaggio = Circondato

 

Afferri i cavi tranciati e li affondi nel corpo chitinoso di uno degli hekath più vicini. Una mostruosità simile ad un centipede gigante con tenaglie e zampe in grado di tranciare l'acciaio e di scavare nel cemento. L'essere sussulta producendo un suono acutissimo. Mentre la corrente si scatena dentro di lui lo osservi gonfiarsi e ribollire iniziando a gonfiarsi sempre di più. Poi, proprio come se fosse andato in sovraccarico di anti-energia, esplode fragorosamente. Riesci a scansare la prima esplosione ma non senza uscirne rallentato, così quando esplode a catena il secondo verme non riesci a reagire abbastanza in fretta. 
Il tocco della materia Hekath è pericoloso per voi Hyonos, è un veleno per la vostre mente che interrompe e disturba la vostra concentrazione.
Quanto ti riprendi e recuperi il controllo sul tuo corpo artefatto ti ritrovi circondato da altre bestie immonde.

Il resto degli Hekath cerca di sopraffare Sei. Osservi in particolare un segugio saltare e mutare in una saetta nera che a velocità supersonica si scaglia contro di lei. La raggiunge su un fianco abbattendosi sulla sua corazza, che nonostante il tremendo colpo ricevuto resiste.
La ragazza, o quello che una volta era la ragazza, interrompe il banchetto sul MkBeta e ruggisce violentemente, in modo così ferale da scoraggiare temporaneamente alcuni hekath dall'attaccarla. Osservi attonito alcuni di loro scossi e spaventati come se di fronte ad una bestia simile ma più grande e pericolosa.

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Galgano vs Orda 3 
8 vs 3 
Anche utilizzando il vantaggio muoiono entrambi
----- Verme1 esplode vs Galgano
8 vs 6
Barri anche la casella di stress da due (hai finito lo stress!) a meno che tu non faccia qualcosa.
----- Verme2 esplode vs Galgano
3 vs 4
Niente di fatto

 

Sei vs MkBeta
7 vs 0
Direi che è abbondantemente morto

Orda 1 (assimilatori) vs Sei
6 vs 7

Orda 2 (segugi) vs Sei
8 vs 4
Usa il vantaggio scossi per portare il tutto a 8vs6
Barra caselle di stress da 2 

 

Affondi ancora una volta il cavo elettrico nel corpo di un verme scatenando una pericolosa ed irruenta esplosione a catena. Tutti i vermi esplodono distruggendo e demolendo la sala di controllo. Ancora una volta riesci a cavartela ma la corazza esterna del tuo simulacro è ormai andata. In più punti è corrosa e incrostata di putrefazione hekath. La percepisci vibrante nella tua mente come piccoli e vivi filamenti elettrici che ti rallentano i pensieri ed i movimenti.

Un ruggito strozzato infrange la cacofonia dei versi hekath. Sei ha afferrato e spremuto, con la sua mano artigliata, il cranio del MkBeta; facendolo passare dallo stato solido a quello liquido, e dipingendo il pavimento, più di quanto già non fosse, con quell'infame sostanza nera. 
Gli altri hekath si avventano su di lei ma sembrano, per ora, troppo intimoriti dalla sua ferocia.

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Sei vs Orda 1
4 vs 5 nulla

Orda 1 vs Sei
4 vs 3
Sei barra la casella di stress da 1 e finisce lo stress fisico.

Orda 2 vs Sei
4 vs 4
Prendono un vantaggio: soverchiata numericamente.

Osservi Sei gettarsi all'interno di quel branco di creature infernali agitando il suo unico arto funzionante. Ma gli assimilatori sono sfuggenti e riescono a sottrarsi agilmente alla sua presa. Nel frattempo i segugi si gettano di nuovo in avanti, non riesco a ferirla ma iniziano a saettarle intorno per confonderla. Osservi Sei iniziare a ruotare sul posto cercando di afferrarli inutilmente.

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Galgano il Santo Perduto

Rimane a guardare per un po', ma l'obscura è sempre più logorata dal protrarsi del combattimento.

Non va bene. Sei gli serve integra ed in grado di combattere contro la Madre. Perciò, anche se mette in conto il rischio di venir aggredito a sua volta, decide di intervenire.

L'aria attorno al suo polso destro turbina e viene compressa da una forza eccezionale prima di incendiarsi in candido plasma a decine di migliaia di gradi.

L'elettronica semi distrutta della stanza ronza ed emette scariche rabbiose quando, imbrigliato in forti campi magnetici, scaglia l'abbagliante anello contro l'Orda più vicina.

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  • 1 mese dopo...
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Nonostante siano le quattro di notte mi son detto, o posto adesso oppure non lo faccio più D:
Mi dispiace averci messo così tanto tempo. 

Skippando il log del combattimento Sei si guadagna una condizione lieve Ferita al fianco. Che si aggiunge alla moderata Arto dilaniato. Perché si sta divertendo insomma.

Tu distruggi un'orda, Sei l'altra.

 

Il tuo halo di plasma trancia, fonde e annichilisce qualsiasi cosa sul suo cammino lasciando una scia di devastazione dove prima c'erano gli hekath e la vecchia elettronica. Alla fine quello che resta è fumo, cenere e scintille. Parte del soffitto danneggiato e fuso dal plasma crolla a pochi passi da te. Cede il controsoffitto d'acciaio e polimeri che si trascina in terra alcuni metri di condotti d'areazione, strappandoli dal cemento a cui erano fissati.

Mentre la polvere si posa senti prima un ruggito strozzato e poi un altro più violento e ferale.

Alcuni segugi sopravvissuti l'hanno raggiunta nuovamente, questa volta al ventre. Azzannarla però è l'ultima cosa che fanno quando il brutale arto della ragazza li agguanta e li stritola fino a farli scoppiare in una pozza nera.

Nulla più si erge in piedi, a parte voi. Tra di voi il varco generato dall'anello di plasma e delle macerie.

Poi, lei crolla sul ginocchio destro mentre viscoso icore nero le gocciola dalla ferita al fianco e dall'arto dilaniato. La lama nel tacco striscia nel pavimento tagliandolo con un fastidioso stridio metallico. Da quella posizione scivola in avanti, quasi gattoni, con lo sproporzionato arto che artiglia il pavimento. Sembra una belva, un felino, pronto ad usare gli arti inferiori per balzare in avanti ed attaccare. Inizia ad emettere un basso e ferino ringhio.

Sembra preda di un qualche tipo di furia hekath. Qualcosa che ha strappato al lato umano il controllo delle sue azioni. E non sai se non possa o non voglia riprendere il controllo.

Ti studia. Ringhia, minacciandoti. Attende, pronta a balzare. Gli artigli della mano sinistra graffiano il pavimento.

Poi un urlo di Zedelghem si intrufola nella sala. Sembra confuso, domanda cosa c@zzo stia succedendo e se vada tutto bene.

Lei grugnisce, intensificando il ringhio.

L'hai cercata. Hai deviato dalla tua strada. E l'hai trovata. Forse questo vi ha condannato tutti alla rovina. Non lo sai, ma sai che le tue prossime azioni potrebbero porre fine a tutto, in un modo o nell'altro. Vedi in lei ora tutto ciò che non avresti voluto vedere, tutto ciò che Sandii non era. Ma forse la vera domanda è se la bestia che vedi davanti a te sia Sei nella sua intera e scoperta verità, o solo parte di quella verità, come una sporca ed inscindibile faccia della medaglia.

A cosa credi quindi, Galgano? Cosa vedono realmente i tuoi occhi? Cosa dice quel tuo gelido inerte cuore?

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Ignora la grida del Purificato. Ha problemi più grandi da gestire ora.

Il panorama devastato dalla  furibonda battaglia della sala di controllo, nelle viscere di una installazione militare dove dormono sepolte armi dimenticate, è un palcoscenico adatto alla fine del suo amore, gli antichi spasimanti ormai ridotti a macchine da guerra sull'orlo della rovina. Quale bizzarra, folle legge fisica di questo mondo impazzito ha permesso all'anima divorata della sua pricipessa di venir assimilata in un tale corpo corrotto?

"Possiamo farla finita ora" dice lo Spettro cercando ancora di intravedere tracce dell'amata nelle contorte, ferine sembianze di Sei.

"Distruggerci  a vicenda"

"Oppure dare un senso a tutto questo"

"Salvare il Dromo, e forse anche il tuo Lutz"

"Ricordi ancora Lutz, vero?"

Può usare il nome del ragazzo per riportare in superficie il suo lato umano.

O ricordargli che lui l'ha fatto rapire.

Ma vale la pena correre il rischio.

Vuole parlare con Sei, non con l'obscura.

Modificato da Mezzanotte
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Continua a studiarti con le gambe flesse, come se fossero molle pronte a farla balzare in avanti.

Quando parli intensifica ancora il ringhio, minacciandoti proprio come farebbe una belva.

Poi a quel nome. Lutz. Sembra reagire, seppur solo in minima parte.

Smette di ringhiare ed inclina il capo prima a destra e poi a sinistra, come se riconoscesse quel suono.

Poi Zedelghem ti urla di rispondergli e che sei uno stronz0.

Sei ruggisce, alza la mano artigliata e la sbatte di nuovo in terra, sferrando un poderoso pugno al pavimento in acciaio. La lunga massa di capelli che le copre la schiena si agita e le punte si sollevano, animate di vita propria. La superficie del suo corpo freme come se fosse uno specchio d'acqua al cui interno è stato gettato un sasso.

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