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Messaggio consigliato

I martelli picchiavano ininterrottamente a ogni ora della notte...

Il freddo suono di nuove armi e nuove armature, strumenti di morte...

Nuovi morti da sacrificare alla fucina delle anime...

Alla donna Morte, a Colei che  mai dorme...

Tratto dalle "Memorie di un Generale" Nel centodecimo anno dall'inizio del conflitto delle Antiche Razze.

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La guerra si trascina ormai da piu' di un secolo. Piu' di un ciclo intero di una vita umana. Rancore che alimenta rancora, vendetta che alimenta rabbia, odio che alimenta furore!

Migliaia di morti da entrambe le fazioni, villaggi e citta' distrutte, raccolti persi per sempre, montagne rase al suolo, foreste incenerite. Forse il mondo non si riprendera' mai piu' da questa catastrofe...se mai un giorno dovesse terminare!

Re sono caduti, Regni sono stati conquistati e persi, principesse sono state rapite dalle loro stanze da bruti notturni, assassini tra le ombre hanno brandito le loro armi velenose per carpire la vita di un nobile nemico, magari di un generale. Ma la guerra ora sembra ferma in un punto di stallo, nessuno dei contendenti sembra riuscire a prendere il sopravvento sull'altro.

Poi un sussurro portato dal vento, una leggenda leggera come una piuma raggiunge le trincee dei soldati...la Pietra del Bianco e del Nero, la Vita e la Morte, L'Origine e la Fine di Tutto , cammina di nuovo nel mondo. Il suo potere potrebbe scomvolgere gli equilibri del conflitto...o potrebbe distruggere il mondo intero! Tutti lo vogliono, nessuno vuole che finisca nelle mani degli altri, degli odiati nemici, di coloro che non perdonano! La Pietra deve essere nostra!

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Bentrovati avventurieri di tutti i Reami! Cercasi 3 e solo 3 coraggiosi Nani e 3 e solamente 3 coraggiosi Elfi per una avventura che vedra' i due gruppi competere uno contro l'altro nella ricerca della terribile e leggendaria Pietra dei Due Volti!

L'avventura iniziera' a livello 1 per terminare a livello 5 e si concludera' con uno scontro tra i due gruppi. Il gruppo che riuscira' a trovare la Pietra avra' un vantaggio nello scontro finale!

Il mondo dell'avventura vuole essere scuro, violento, pericoloso...e' un mondo devastato da oltre un secolo di guerra continua. Carestia, Fame, Pestilenze, Massacri sono all'ordine del giorno.

Per cui...fatevi avanti! Se ci saranno piu' di 3 e 3 personaggi , decidero' in base alle idee personaggio migliori secondo il mio punto di vista!

ALLE ARMI!

 

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Queste sono le mie proposte per un pg nano o elfo, a seconda di cosa potrebbe servire :)

Doldric - è il tipico guerriero di razza nanica che ha intrapreso la professione per necessità. Con la secolare guerra c'è stato bisogno di guerrieri più che di contadini e Doldric ha fatto esattamente quello che serviva per cercare di assicurare un futuro ai suoi figli, unici eredi di un clan ormai sull'orlo dell'estinzione. Ha un obbiettivo fisso in mente: il benessere della sua famiglia e, forse proprio mosso da questo spirito, è stato in grado di ottenere discreti risultati tra le file dell'esercito.
Indurito dalla bruttezza di questo mondo sfregiato è comunque in grado di proietta il suo sentimento paterno su le più giovani reclute, convinto che è meglio un nano vivo che una vittoria incerta.

Rilitar - orgoglioso, quanto spietato cacciatore, concentra tutto il suo odio verso il "nemico", soprattutto quando si parla di nani, che giudica colpevoli di aver eroso la terra con la loro ignominiosa ingordigia di metalli preziosi. Non a caso, lui dell'oro non se ne fa nulla. Grande cultore delle lame, prova un'autentica devozione per questo tipo di arma, tanto da collezionare tutte quelle che strappa dal corpo dei suoi avversari. Ha una storia per ogni spada, che ripete con piacere alla prima occasione, senza risparmiarsi su i particolari più macabri delle circostanze in cui ne è venuto in possesso. E' una compagnia inquietante e per apprezzare il suoi lati più spiccati, bisogna condividerne almeno la distorta passione per le armi. Se la guerra dovesse aver termine, lui continuerebbe comunque a combattere, per il solo piacere che lo scontro armato gli provoca ogni volta.

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Allora, rispondendo qua e la'.

Il sistema e' Pathfinder.

Il livello di partenza e' il primo, con l'intenzione di arrivare al quinto.

Le regole di creazione del personaggio sono le seguenti:

Point Buy 20

Classi consentite: tutte le Core, le Base e le Hybrid. Vietato il Summoner.

Equipaggiamento da fare con i soldi medi della classe scelta

Allineamento libero, basta che non siate dei sociopatici

HP pieni al primo livello.

Invito tutti a scegliere una fazione e presentare un personaggio per quella fazione, con un minimo di descrizione come ha fatto @Jareth . Pero' anche per te, scegli una fazione sola, cioe' scegli uno dei due personaggi.

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Vado di nano allora, dato che tra i due forse è quello più iconico e che meglio si adegua ai requisiti che hai richiesto :)
Non ho capito però se ti serve anche la scheda fatta e finita o basta la descrizione generale su come si intenderà giocare il proprio pg.

Modificato da Jareth
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Maenvera, è una giovane sacerdotessa della gloriosa razza dei nani. 

La mia avventura inizia nell'accogliete casa di una famiglia di minatori nani. Gente umile e con un gran cuore.

Essendo nata femmina, i miei genitori non erano intenzionati mandarmi assieme ai miei fratelli ad imparare il mestiere di famiglia, e per diverso tempo mi insegnarono a controllare il valore delle gemme e dei metalli che venivano riportati a casa. Oltre ad insegnarmi come svolgere le faccende domestiche.

Quel continuo stare a casa però, non si adattava alla mia natura, molto più vivace e combattiva. Ogni quando potevo, infatti, sgattaiolavo fuori casa al seguito dei miei parenti e li osservavo nel loro lavoro, arrampicandomi spesso e volentieri lungo i costoni di roccia per non essere scoperta.

Nelle mie varie “fughe”, venni a conoscenza che alcuni nani e nane, si addestravano nell'arte del combattimento e dell’uso della magia guidati dal potere degli dei, e pian piano a iniziò formarsi nella mia testa l'idea di unirmi a loro, così da poter combattere i cattivi e rendere orgogliosi i miei.

Non passò molto tempo prima che i miei genitori scoprirono la mia passione, e da subito riposero in me molta fiducia. Nella società dei nani solo i più valorosi possono aspirare a diventare dei nobili (se non lo sono di nascita) e speravano che facessi strada fino a dare importanza al nome della nostra famiglia. Non appena raggiunta l'età giusta entrai come novizia nel tempio di Torag e iniziai ad addestrarmi con altri giovani nani. Quasi tutti i miei compagni venivano da famiglie ricche ed avevo già avuto la possibilità di studiare e prepararsi prima di intraprendere il noviziato, quindi per me fu molto difficile stare al passo. Fallì molte prove e venni derisa dai miei compagni e rimproverata dai miei superiori. Inizialmente continuai a ripetermi che per me era tutto nuovo mentre gli altri erano già pronti per affrontare tutto questo ma più passavano i mesi e più il mio morale scendeva e i fallimenti si accumulano. Ad un certo punto mi ritrovai a voler abbandonare il tuo sogno.

Stavo andando a comunicare al gran sacerdote le miei intenzioni, ma il suo ufficio era occupato e aspettai fuori. Mossa dalla curiosità, con nessuno in vista, mi avvicinai alla porta per origliare e sentii parlare il gran sacerdote con uno dei nani più facoltosi del corso. Scoprii che la famiglia di quel ricco nano ha pagato il tempio per rendere la vita impossibile a tutti quelli che come me non avevano origini nobili o comunque famiglie facoltose. Mi avevano reso la vita impossibile di proposito, per farmi abbandonare. Tornai ai miei alloggi, decisa più di prima a finire il noviziato.

Dopo un duro anno passato a subire ogni tipo di violenza psicologica atta a cacciarmi, lottando contro il volere di tutti, riuscii a diventare una sacerdotessa a tutti gli effetti. Mi guardavano tutti con aria di sufficienza ma sotto sotto molti di loro ammiravano la mia tenacia. La mia famiglia è fiera di me, ma non avevano abbastanza denaro per aiutarmi con l'acquisto dell'equipaggiamento. Iniziai quindi a guadagnare soldi come curatrice  o come aiutante nei riti con gli incarichi più umili. Ma un giorno, arrivò un occasione: vieni assegnata ad un unità che doveva scortare una carovana mercantile in una altra città. Ero euforica, per la prima volta un incarico importante!

Eravamo partiti ormai da qualche giorno quando un gruppo di elfi ci attaccò mentre percorrevamo una strada sterrata che attraversava una foresta. Prima fecero cadere dei grossi tronchi all'inizio e alla fine della nostra colonna e poi ci tempestano con due rapide scariche di frecce dai lati. Molti nani vennero feriti e quelli che rimasero illesi si lanciano tra le piante per neutralizzare la minaccia, ma sembrava che gli elfi invece di fermarsi a combattere stessero indietreggiando.

Questa strategia mi puzzava di marcio e decisi di rimanere a guardia della carovana.

Scoprii ben presto di aver fatto la scelta giusta. Gli elfi che ci avevano assaltato prima dovevano solo decimarci per poi farsi inseguire in modo che i carri rimanessero indifesi. Infatti non appena i miei alleati si allontanarono nel bosco un gruppo di elfi uscì dal loro nascondiglio e si avvicinò ai carri per depredarli. Pochi erano i soldati feriti veramente in grado di combattere e c’ero io che però ero mal equipaggiata. Eravamo in inferiorità numerica e i miei compagni sembravano iniziare a buttare a terra le armi per aver salva la vita. In preda a tutte le ire gli urlai di combattere e caricai un elfo isolato dal resto piantandogli il martello nel cranio. Gli altri nani mi guardarono ad occhi sgranati, ero la meno esperta e la meno equipaggiata, ma ebbi coraggio più di tutti loro. Ne uccisi un secondo frantumandogli lo sterno e subito gli altri nani si unirono allo scontro. Vincemmo la battaglia ma con gravi perdite, ma riuscimmo a proteggere il carico. Quando i soldati che si erano dispersi nel bosco inseguendo i nemici, si congratularono con me assicurandoti che una volta a casa avrebbero raccontato al gran sacerdote e a tutti delle mie gesta. Il giorno prima della ripartenza beccai una giovane bambina a rubare da uno dei nostri carri. Aveva preso del pane e una mela. Era molto magra ed era vestita di stracci, probabilmente un orfana.

Sospirai rattristita da tale scena e lanciai un sguardo alla bambina così da farle capire che non era passata inosservata e aspettai che si allontanasse con le due cose che ha preso, una volta che si era allontanata presi dei soldi dal mio tascapane e pagai al carovaniere il cibo preso dalla bambina.

Il carovaniere mi ringraziò:

Grazie giovane nana, solitamente cacciamo questi piccoli a calci nel sedere! Derubare i loro simili, pfh.

Al ritorno nella mia città natale gli altri nani mantennero la parola e parlarono con il gran sacerdote riuscendo a farmi finalmente rispettare. Per la mia famiglia ero motivo di grande orgoglio, come se fossi avessi appena raggiunto l'apice del successo.

Con il compenso per il lavoro svolto riuscì finalmente a comprarmi un equipaggiamento di tutto rispetto, pronta per portare i miei servigi a chi ne avesse bisogno.

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