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La Spada e La Strega (2)


darteo

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Zantes-Senza Nome

L'estrattore mi cava gli occhi e un dolore lancinante colpisce contemporaneamente tutti i sensi. Il sangue inizia a colare sul volto e resto impietrito senza neppure una goccia di energia. Le orecchie mi rombano a tal punto da non sentire neppure le mie stesse urla. Ad un tratto percepisco una corda vicino a me la afferro come suggerito da una voce familiare, forse Hinox? 

Mi aggrappo con tutte le mie forze alla corda. Come farò d'ora in avanti... l'altro mondo si è preso il mio nome... questo i miei occhi... sussurro più a me stesso che per essere ascoltato.

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Oloth

-la situazione non è delle migliori

Penso, fra me e me, osservando il campo di battaglia.

Faccio un passo indietro, poi mi decido ad agire

"Herlan, Ieidorl, preparatrvi"

Urlo per avvisarli, mentre inizio a pronunciare le parole per un incantesimo 

@dm

Spoiler

 

Mi sposto accanto alle corde.

Standard: Casto benign trasposition, e scambio Herlan e Ieidorl.

Gratuita: Uso il secondo dei tre raggi di lantern light per attaccare il nemico in D19.

Raggio+5[buono, luce](1d6+1d6 furtivo, se presente)

Movimento: afferro la corda

 

 

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Sole

Quando vedo Leidorl comparirmi vicino lo afferro e mi attacco ad una corda per portare entrambi in salvo. Fuggi AURLINE! FUGGI! Spero riesca a sentirmi, non posso fare nulla per lei ora...

Spoiler

Dopo aver preso Leidorl faccio un passetto tattico in F10 e mi aggancio alla corda.

 

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Recuperate i vostri compagni stremati (Astilla e Leidorl) e afferrate le corde. Nel momento in cui le toccate, quelle funi vengono richiamate verso l'alto.

Le uniche persone che sono rimaste a terra sono Selexia, Aurline e Herlan. La strega dei ghiacci si sente sempre più debole, si guarda attorno e vede Selexia.
Con le sue ultime forze, Aurline si trasforma in un fascio di luce che sfreccia contro la dragonessa e penetra nel suo collo.
Che fai? Urla Selexia.
Si accorge solo ora che l'Uguf la sta fissando.
La dragonessa si paralizza per la paura... e ora che faccio? Devo fuggire da qui.

Herlan intanto si è scambiato con Leidorl.
Il barbaro si muove per raggiungere le corde ma i corrotti lo colpiscono alle gambe e lo fanno cadere a terra. Herlan ruzzola al suolo finisce con il volto in una pozzanghera.
Cerca di rialzarsi ma non ci riesce. Si accorge solo adesso che la tibia di una gamba è spezzata e parte dell'osso sporge dalla carne della gamba.
I corrotti lo accerchiano e iniziano a massacrarlo senza alcuna pietà. Herlan non sente più dolore.
Le immagini attorno a lui si fanno sempre più sfocate mentre le forze abbandonano il suo corpo.

Tutto si fa buio per Herlan e perde anche la cognizione del tempo.
Si sente leggero, si sta librando verso il cielo e avverte una sensazione di pace. Uno schiaffo in pieno volto interrompe bruscamente il senso di beatitudine di Herlan.
Selexia lo ha appena risvegliato colpendolo.
Il guerriero riacquista i sensi.
La dragonessa ha agguantato una corda con il suo unico braccio e ha avvolto Herlan con la sua coda di drago che le sporge dal vestito (ha schiaffeggiato l'uomo con l'estremità della coda). Entrambi si trovano a molti metri dal terreno.
Ora Herlan avverte tutto il dolore delle ferite. La corda scorre verso l'alto, oltre delle nuvole nere.
Il temporale si sta facendo sempre più intenso.

Herlan e Selexia superano i primi nuvoloni e solo ora possono vedere un enorme nave volante. Le funi sono ancorate a quel vascello.
I due raggiungono lo scafo.
Continuano ancora a salire verso l'alto.
Arrivati al parapetto della nave, una mano sporge verso l'esterno, agguanta Selexia e la tirano a bordo trascinando anche Herlan.
La dragonessa crolla a terra (o meglio... sul ponte della nave) lascia la presa dal guerriero e richiama a se la coda.
Herlan si guarda attorno e vede tutti voi.

-.-.-.-

Siete stati tutti issati su una grande nave volante dalle vele nere (senza simboli).
Il temporale è così violento che avete la sensazione di trovarvi nel mezzo di un mare in burrasca. Nel caos del diluvio e nel buio della notte riuscite a scorgere le figure della ciurma. Sono quasi tutti umani: energumeni alti e dai corpi possenti.
Cercano di governare la nave ma è un'impresa dato il violento temporale.
Alcuni di loro urlano dei comandi, parlano un gergo marinaresco e non comprendete il significato di molti termini. Ciò che avete intuito è che le vele devono essere ammainate e che la nave deve virare per poter uscire dall'acquazzone.

Sulla prua, in questo momento, compare un gigantesco gufo.
Si tratta dello stesso volatile apparso nella sala da ballo di Icrandis. Gli uomini della ciurma iniziano ad armarsi per affrontare la creatura.
Il collo di Selexia si illumina. Dalla sua pelle fuoriesce un fascio luminoso che in pochi istanti si (ri)trasforma in Aurline. La strega dei ghiacci rotola sulle assi del ponte. Ora siete sicuri che tutti voi vi siete salvati e siete a bordo della nave.
Un uomo corre verso di voi.
Ha una corta ma folta barba scura, lo stesso colore degli occhi e dei capelli (è un pò stempiato).
Veste abiti di cuoio nero ed è uno dei pochi della ciurma a indossare qualcosa sopra la cintura. Sul volto ha tatuato un cerchio blu, simbolo di Selaflon, il Dio dei mari. Molti di voi sono accasciati a terra.
L'uomo si inchina e vi urla: siamo tutti figli dello stesso Dio!
Un altro uomo, una vera montagna di muscoli, si trovava a passare proprio vicino a lui e ha sentito la sua esclamazione. Si volta e lo ammonisce: stolto, li devi curare, non convertirli!
Il tizio con il volto tatuato inizia a recitare delle formule magiche.
Una luce blu si sprigiona da un cristallo sotto i suoi vestiti. Vi siete accorti della pietra solo ora che sprigiona della luce. Le vostre ferite iniziano a rimarginarsi e venire curati quel tanto che basta per evitare la morte. Chi era svenuto riprende i sensi in questo momento.

Il gufo non vuole andarsene dalla prua della nave.
E' ostinato come lo era nella sala da ballo. Talissa si alza e raggiunge un marinaio non molto lontano: dov'è il capitano? Chiede la ragazza.
La nave, in questo momento, sussulta.
Talissa perde l'equilibrio, cade e rotola per qualche metro.
Si ferma proprio a due centimetri da un "uomo". La ragazza fissa prima i suoi stivali, poi alza lo sguardo per vedere chi è.
Si tratta di un nano. La folta barba, del colore del grano maturo, è unita ai capelli per via delle spesse basette. Ha anche due grandi baffi dorati.
L'acconciatura è bizzarra: ha una treccia attaccata al cuoio capelluto che parte dalla tempia e arriva fino a metà schiena. Il resto dei capelli sono "piegati" verso sinistra, sporchi e arruffati.
Non vedete i suoi occhi perchè sono ridotti a due sottili fessure.
Veste abiti marrone scuro e un grande cappello tricorno. Alla vita porta una larga cinta di stoffa su cui pende un grande falchion.
Il nano ignora la presenza di Talissa. Il suo sguardo è diretto al gufo.
Sfodera la spada, rivelando la sua lama fatta di un cristallo cremisi. Si getta contro l'animale.

Il suo intervento rompe l'equilibrio dello scontro.
Ora il gufo è in difficoltà. Il nano è lento nei movimenti ma i suoi colpi sono possenti e non sembra subire danno dagli attacchi del volatile. Quest'ultimo decide di abbandonare la nave. Spiega le ali e scende il picchiata.
Il nano lo segue balzando nel vuoto.
Il resto della ciurma urla per lo spavento: oh no! Lo ha fatto di nuovo! Esclama qualcuno.

Il nano precipita nel vuoto ma il gufo è troppo veloce per lui e scompare nell'oscurità della notte.
La suola delle scarpe di quel marinaio si illuminano, bloccando così la sua caduta (le suole sono simili alle verghe inamovibili).
Il nano resta a testa in giù scrutando il buio di fronte a se. E' seccato per aver perso di vista il gufo.
La nave si è allontanata dalla tempesta e ora naviga in un cielo tranquillo.
Sono tornate visibili le stelle e la luna.
La ciurma si affaccia verso il basso e individua il nano. Un marinaio indica una fune arrotolata vicino a un barile e dice: ripescate il capitano.

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Hinox Stonetalon

c'e roccia sotto il tuo mare, e calore ancora più a fondo! Kratoa mi ha dato la vita...

rispondo ai tentativi di conversione del chierico mentre ci cura, confuso da dove ci troviamo. Appena siamo al sicuro mi rivolgo a Talissa

dove ci hai portato e dove stiamo andando?

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Caradoc, il Guerriero Esiliato

Mi avvicino alla fune indicata dai marinai, poi la lancio verso il nano in modo da sollevarlo. Però. Non sarebbe male imparare da lui qualcosa sui combattimenti. Speriamo apprezzi il mio gesto e decida di insegnarmi. 

Il mio nome è Caradoc, Guerriero Esiliato. Chi siete voi, e chi è quel nano smisuratamente coraggioso? Chiedo mentre srotolo la fune sotto la nave in modo che la afferri. 

dm@

Spoiler

Non penso di dover fare prove di forza per sollevarlo o di precisione per prenderlo con la fune (mi pare di aver capito sia molto vicino). Penso comunque di poterlo sollevare da solo, e se possibile vorrei farlo senza l'aiuto di nessuno. Per il resto forza +9.

 

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Zantes-Senza Nome

Mi arrampico sulla corda e ad un certo punto vengo tirato su.

Dove siamo? Metto le mani tese avanti a me. I miei compagni?

Dopo poco ascolto la loro voce e mi tranquillizzo.

Rhaen... anche tu? cerco di trovare la posizione di Rhaen e aspetto la risposta alla sua richiesta da parte di coloro che ci hanno aiutati.

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Sole

Prendo per mano i miei compagni rimasti senza vista e li conduco dove hanno un appiglio e non rischiano di cadere dalla nave in caso ci fossero movimenti imprevisti della nave. Troveremo un rimedio per i vostri occhi, già che siamo ancora tutti vivi è piuttosto sorprendente.

Attendo il ritorno del capitano per le presentazioni e per sapere la nostra meta.

 

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herlan

una volta sulla nave capisco che il peggio è passato ,vedo che tutti i miei compagni sono salvi mi stendo a terra per riprendere  fiato ,rido di gusto pensando di essere sopravvisuto dopo tutto quello che è successo.

Una volta che le mie ferite sono state curate mi avvicino a selexia e aurline ,dopo averle ringraziate di avermi salvato come promesso alla strega gli presento la dragonessa.

 

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Oloth 

Mi stringo la ferita al fianco, e osservo la scena, cercando di ricordare tutti i particolari, gli attacchi del gufo, e le parate del nano.

Alzo le sopracciglia quando si butta di sotto, ma non mi sconvolgo più di tanto. 

Mi volto di nuovo verso Talissa, sorridendo.

"Be', grazie ancora"

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Cita

 

herlan

Una volta che le mie ferite sono state curate mi avvicino a selexia e aurline ,dopo averle ringraziate di avermi salvato come promesso alla strega gli presento la dragonessa.

 

Aurline ti risponde sussurrando: ti rammento che ho una taglia da trenta milioni sulla mia testa. Fa quello che vuoi, mi fido di te, ma non fare il mio nome... specialmente quando siamo in mezzo a questo bucanieri.
Presenti la donna a Selexia.
Quest'ultima si limita a salutare Aurline con un cenno del capo. La dragonessa vuole apparire distaccata ma il suo occhio brilla di stupore quando riconosce di avere di fronte a se la strega dei ghiacci.

-.-.-

@tutti

Caradoc srotola la fune e i marinai la usano per riportare sulla nave il nano biondo. Quest'ultimo, una volta sul ponte, si risistema il vestito e il cappello.
Avanza poi verso di voi e vi scruta uno alla volta.
Capite che si tratta di un tipo austero. I suoi uomini lo circondano in attesa dei suoi ordini... ordini che non tardano ad arrivare: mastro Ksandei, al timone. Mastro Bjorik, lei è di vedetta... si volta ora verso il chierico del Dio dei mari ...padre Jaskorb, lei pensi ai feriti. Dispone poi tutti i suoi uomini, infine si siede su uno sgabello posto vicino alla porta della sua stiva. Si accende la pipa.

Il chierico torna ad occuparsi delle vostre ferite.
Un uomo (la montagna di muscoli) si avvicina di nuovo a voi e dice: signori, dame, benvenuti a bordo della Salamantar. Io sono il nostromo, mi chiamo Lon Drain Syl... indica il nano ...e lui è il capitano, Arnok Maira Nover.
In questo momento ci troviamo a sud-ovest di Icrandis e siamo diretti a Faisson.
Il consiglio di quella città, e la sua regina, ci hanno ingaggiato per recuperare tutti quanti voi. Madama Talissa ha avuto il compito di avvicinarsi a voi e di chiamarci per potervi prendere e portarvi via.
So che questo può sembrare un rapimento ma... per quello che ci pagano non ce ne può fregare di meno.
Il consiglio di Faisson è molto interessato alle vostre persone e farà di tutto per avere udienza con voi.
Arriveremo in quella città tra due giorni... il tempo per ricucirvi e di rendervi presentabili.

Si rivolge ora verso padre Jaskorb: a che punto sei?
Il chierico risponde: posso curare tutte le loro ferite ma non so proprio come ricreare gli occhi e gli altri pezzi mancanti.
Selexia si alza da terra spazientita: ohh insomma, lascia fare a me! La dragonessa tocca prima la sua testa, poi quella di Rhaen e Zantes. Gli occhi si rigenerano all'istante (per il braccio di Selexia ci vorranno alcune ore). Il chierico intato vi cura del tutto.

La dragonessa si allontana dal gruppo e si siede vicino la prua della nave.
Talissa, intanto, si rivolge a tutti voi: scusate se non vi avevo mai detto nulla del mio piano... ma avevo degli ordini da rispettare.
Il nostromo torna a parlare: immagino che avrete fame.

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Hinox Stonetalon

dopo quello che avete fatto potete portarci anche a Feral per quello che mi riguarda

dico seduto per terra con la schiena sul legno di babordo, accennando una mezza risata mentre aspetto che si occupino delle mie ferite per poi continuare

anche se essere portato nella "capitale della magia" non mi alletta per niente...per quanto cerchi di allontanare la magia con tutte le mie forze questa mi viene direttamente a rapire... sto cercando di conviverci, ma questo è ancora troppo per ora... anche se in quel posto potrebbe esserci qualcuno capace di aiutarmi ad entrare più in contatto con il cuore di Kratoa... come pietra primordiale e fonte magica dovrebbe essere il loro campo

mi rialzo cercando di camminare un pò in giro per vedere un pò attorno rivolgendomi a Talissa

se sei così dispiaciuta perchè non ci metti al corrente dei fatti? non andiamo certo da nessuna parte ora, e sono curioso di sapere cosa vuole la Strega Regina da me... ho una vaga idea degli altri, ma io mi sento fuori posto in questa chiamata... non ho fretta, hai due giorni per dirci tutto quello che ti è permesso dire...  questo vale anche per voi Nostromo, ma penso che la signora sia più informata...

concludo guardando Drain, per poi girarmi e notare che Selexia si è allontanata dal gruppo verso la prua della nave

non ho fame ora...

rispondo al nostromo prima di raggiungere la dragonessa, fermandomi alla cima delle scale. dopo una pausa per farle capire che non è sola prendo la parola, cercando di farmi sentire solo da lei

@Selexia

Spoiler

Selexia, ti devo parlare... e non si tratta solo della luce e simboli magici che hanno coperto te e le mie braccia, ma anche di scaglia di notte e del tuo comportamento suicida: bada bene, non mi importa della tua salute, ma non ho intenzione di vederti di nuovo in una situazione simile, come se fossi abbastanza forte da affrontare il re teschio insieme ad un suo luogotenente e quel tizio che dovrebbe essere tuo fratello contemporaneamente... non sei una Dea... non ti interessa più il Cuore di Kratoa o ritornare al vulcano nella tua pila di tesori? andare a cacciare scaglia di notte per averti ucciso non ha lo stesso sapore che farla pagare a te... poi conoscere i nostri nemici potrebbe aiutarci in futuro, quindi se sei comoda in questi due giorni potresti dirci quello che sai su Scaglia di Notte

do un colpo di tosse guardando verso gli altri per poi continuare

detto questo ora non sei ferita, quindi puoi rispondermi se vuoi: perchè quei simboli luminosi hanno avuto effetto sia su di te che su di me? non è tanto importante sapere cosa facevano quanto capire se in quel libro ci sono altre cose simili e quante: voglio sapere cosa devo aspettarmi dal futuro e a cosa appartiene questo potere... devo sapere se posso controllarlo o rifiutarlo senza essere legato in alcun modo a te...

faccio una pausa stringendo i pugni per poi concludere

il succo della questione è che ancora ti odio, ma sei un male necessario che non posso eliminare e che può uccidermi in ogni momento se desidera... uno dei dettami di Kratoa però è di vivere con pienezza, energia e vigore, diretto e senza paura, e mi rifiuto di vivere temendoti... non siamo amici nè compagni... solo alleati... è accettabile per te o uccidermi sul posto è più comodo?

sto fermo sul posto aspettando una sua risposta, pronto a tutto, anche ad essere ucciso, tremando leggermente al pensiero

 

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Rhaen

Quando torno a vedere mi rivolgo a  Selexia Grazie

Come mai si preoccupa così tanto per noi? ok avere dei "credenti" , ma il suo comportamento mi sembra troppo protettivo..

Torno finalmente a vedere e comincio a scrutare la ciurma

Rapiti da una questi corsari.. e dovrei rimanere qui senza fare niente? di solito sono io quello che fà queste cose, ma ci hanno salvato da morte certa , approfitterò del passaggio, in ogni caso ho concluso la mia missione.. per ora.

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Sole

Capitano Nover, Syl, Talissa, non possiamo lasciare a morire tutta quella gente in città! Sono sicuro che con una nave come questa possiamo facilmente recuperare alcuni superstiti, abbiamo la possibilità di salvare molte vite! Quelle persone innocenti hanno bisogno del nostro aiuto. Siete pirati, lavorate per soldi, ma anche voi avete un cuore... sapete bene che sono tutti spacciati senza un nostro intervento. Pensate alle persone a voi care, in una situazione simile sperereste fino all'ultimo che qualcuno possa salvarle. Quel qualcuno possiamo essere noi oggi. 

Mi sporgo sul parapetto e scruto l'orizzonte  in cerca della città dalla quale siamo fuggiti. Non possiamo essere troppo lontani. Provo a capire se laggiù si combatte ancora oppure è tutto finito. Lancio Cercare e/o Osservare. 

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Caradoc il Guerriero Esiliato

Parlo a Sole. Cocco, se ci tieni tanto a salvarli puoi tranquillamente volare sotto dal parapetto. Io non ci tengo a ributtarmi in una mischia da cui sono appena uscito a malapena intero per salvare qualcuno che non conosco e con cui non ho nessun legame. E poi, sono sicuro che quel coso teschioso ha preso quello che voleva e che ora se ne andrà. Alla fine, chi glielo fa fare di stare lì a perdere uomini per nulla? 

Mi rivolgo poi al capitano, cercando di non essere rude. Come stavo dicendo ai vostri uomini, il mio nome è Caradoc. Avete affrontato una bestia incredibile e senza battere ciglio, oltretutto gettandovi all'inseguimento senza esitazione, siete formidabile! Comunque, io vado dove va la ragazzina, i miei ordini sono chiari, ma non mi opporrò a voi, a meno che lei non lo voglia. Astilla, ordini?

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Rhaen

Sono in accordo con Caradoc, non intendo morire nel tentativo di aiutare qualche persona che è rimasta lì, quando noi stavamo combattendo gli invitati sono scappati pensando a loro stessi, intendo ricambiare il favore.

Dico a Sole

Mi rivolgo poi al Capitano, io sono Rhaen e accetto volentieri qualcosa da mangiare.

 

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38 minuti fa, Elguercio ha scritto:

Caradoc il Guerriero Esiliato

E poi, sono sicuro che quel coso teschioso ha preso quello che voleva e che ora se ne andrà. Alla fine, chi glielo fa fare di stare lì a perdere uomini per nulla?

Sole

Vi faccio presente che lui corrompe con il buio i morti e li fa combattere al suo fianco, tutti quelli che non salviamo oggi saranno nostri nemici domani.

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