Vai al contenuto

The Thousand Thrones - (Chapter I) The Call of Caos [Gruppo 1]


Karl_Franz

Messaggio consigliato

4 Oltremisterio  2522 - Winkelmarkt (Mariemburg) -Tramonto

Richiamato da Gael e Aigulf, Falisci viene al vostro tavolo; strofinandosi le mani sul logoro straccio appeso alla vita, ascolta la vostra richiesta.

"Mi spiace, ma purtroppo si è liberata solo una stanza, con un letto" vi dice in tono dispiaciuto "e non credo che vossignoria gradiste la sala comune.." inarca il sopracciciglio destro, inconsapevole delle varie storipiature del reikspiel

"Win...winzijacke?Il quartiere dei bretoniani dici?" rivolto ad Angelica che si era aggiunta alla conversazione "ho capito solo a quello" ride, con la pancia che sobbalza,  facendovi quindi capire che non conosce il bretoniano" comunque è dopo di qua, verso sud. Però dovete attraversà il Doodkanale...mmmh" strabuzza un po' gli occhi, facendo una smorfia con la bocca "..tra poco farà buio, è un posto un po' brutto, soprattutto se ci passi quando non è giorno. Brutti ceffi e tagliagole" annuisce

 

Link al commento
Condividi su altri siti



Aigulf Chrodegang de Glanborielle

“La ringrazio” rispose Aigulf

A questo punto direi di muoverci verso la casa della nobile e cercare lì vicino un posto per la notte, magari facendoci consigliare da lei” aggiunse rivolto ai compagni

Poi rivoltosi ad Angelica “Attraversare un quartiere malfamato non so se sia il caso di sera in questo luogo di barbari… Non vorrei procurarmi dei guai”

Link al commento
Condividi su altri siti

Gaël Roland de Glanborielle
 

Inarcò un sopracciglio all'avvertimento dell'Oste "Semplici delinquants." annuì comprendendo anche se l'idea di mettere in riga qualche fuorilegge non sembrava dispiacergli, certo non era suo compito in quella città "Sporca e insicura. Nel nostro Regno i banditi non si aggirano nemmeno nei quartieri poveri, temono di essere spazzati via. Abitano solo i boschi, dove si nascondono facilmente. Questa sfacciataggine è un chiaro segnale del malgoverno." discorsi a caso in realtà, tanto per mettere ancora il punto sulla differenza tra Impero e Bretonnia.

Si alzò ringraziando, avevano già deciso dove andare quindi e dove cercare per la notte. Lui però non aveva abbandonato l'iniziale idea e strinse quella pergamena che aveva in mano. Sarebbe stata però inutile affiggerla se non potevano dormire in questa locanda.
"Buon riposo, brav'uomo!"
Quindi verso Jean Pierre
"Abbiamo un po' di tempo. Compriamo quei pasticci come dono e vediamo se lungo la via incontriamo una locanda decente,"

Link al commento
Condividi su altri siti

4 Oltremisterio  2522 - Winkelmarkt (Mariemburg) -Tramonto

Falisci annuisce durante il discorso di Gael

"Ehh, vi dovete ritenere fortunati, voi della Bretonnia..qua la malavita è organizzata bene e i cappelli neri non riescono a fare nulla. Si girano dall'altra parte in certi quartieri.."

Vi alzate quindi dal tavolo, salutando l'oste ed uscendo dal Porco e il Fischio; l'aria esterna vi colpisce di nuovo, quel sapore di salmastro, legno ammuffito e acque non proprio limpide, al quale non siete per nulla abituati, provenendo da regioni montuose e collinari.

Vi spostate seguendo le direzioni fornite da Catrazza; lasciate ben presto il Wnkelmarkt, ed arrivate al bivio indicato sul pezzo di pergamena. L'occhio attento di Jean Pierre individua il piccolo chiosco dove vendono i pasticci. E' situato subito dopo un ponte che unisce il Winkelmarkt con l'Oudgelwjk, in una posizione molto favorevole visto il costante passaggio di persone. Infatti, appena vi approcciate, notate che ci sono almeno quattro o cinque individui intenti ad ordinare. Dietro il bancone, vedete muoversi un paffuto halfling, aiutato da un altro conterraneo più magrolino. Un insegna incisa su legno, di colore verde, conferma le parole di Catrazza

"I Pasticci di Verdecardo"; spostando l'occhio sul bancone, notate varie tipologie di cibo, tutte però sulla falsariga del famoso pasticci di carne dei mezzuomini; sembrano degli agglomerati di materia di vari colori, conditi, ai lati, con alcune verdure e salse dall'ignota composizione

Quando arriva il vostro turno, mastro Verdecardo vi sorride

"Prego signori, prego. Dei bretoniani, dico bene?" dice quasi in modo retorico " eh, i vostri palati dovrebbero essere fini...per cui vi consiglio lo sformato di aringa, per gli amanti del pesce, oppure il classico pasticcio di carne e sasizza" si porta le unte dita alla bocca, mimando un bacio "sempre delizioso"

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Aigulf Chrodegang de Glanborielle

Aigulf annuì e uscì seguendo i compagni. Il fratello dimostrava già la propensione al comando che lo avrebbe fatto un degno successore del padre. E Aigulf sarebbe stato sempre al suo fianco.

Poi gli occhi passarono sulla bella Angelica: il cavaliere sapeva che avrebbe attratto gli sguardi di tutti i passanti e un po’ ne soffriva. 

Finalmente giunsero al negozio di pasticci. Fermatosi vicino alla porta lasciò che il buon Jean Pierre si occupasse della trattativa: lui era bravo in quelle cose.

Link al commento
Condividi su altri siti

Angelica, figlia di Raimondo

Angelica si limitò ad annuire ed a lasciare fare agli altri. Non era il suo ambiente, quello, ed il suo ruolo sociale non la metteva in condizione di prendere decisioni. Si prese soltanto la briga di coprirsi la testa con il cappuccio del mantello mentre attraversavano la città: bastavano i due gemelli a dare nell'occhio.

Link al commento
Condividi su altri siti

Gaël Roland de Glanborielle
 

Salutò ancora con garbo l'oste anche se era un evidente saluto a un plebeo. Confabulò qualche attimo col fratello per decidere se recuperare subito cavalli e arma o lasciarli lì fino alla partenza. Agramante già gli mancava, al pensiero che presto se ne sarebbe separato ogni volte si intristiva, ma d'altronde quel destriero lo aveva accompagnato sin da quando era un fanciullo e stava iniziando ad invecchiare.

"Dici benissimo. Per quanto riguarda i palati fini dipende certamente dai punti di vista. A riguardo, quali sono i gusti delle nobili Dame di questa città? Dovessi ricevere un invito o farne uno, come potrei sorprenderne una?" a quanto pare Aigulf sembrava fidarsi di Jean Pierre tanto da lasciargli portare avanti le trattative, Roland invece lo conosceva troppo poco per riporre la propria fiducia quindi decise di dargli un aiuto, iniziando ad ammorbidire Verdecardo e cercando di cogliere qualche suggerimento.

AdG

Spoiler

Se utile uso Gossip 40, altrimenti non avendo Charm vado di Fellowship 40 da dimezzare.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Baliano

Lasciarono la locanda senza sapere dove avrebbero passato la notte. La cosa non era importante, aveva dormito talmente tante volte all addiaccio che farlo in una citta' non avrebbe certo cambiato l esperienza.

BAnditi e tagliagole quelli si lo preoccupavano, accompagnarsi a due nobiluomini ed una donna di tale rara bellezza come Angelica li poneva senza dubbio esposti a certi rischi.

Arrivati al banco dei pasticci il suo signore intavolo' una discussione circa i gusti delle nobildonne locali.

Lascio' le trattative al suo signore per concentrarsi su quelli che erano i suoi doveri, proteggerne l incolumita'.

 

@ Narratore

Spoiler

Perception 30% per capire se siamo seguiti 

 

Modificato da Pentolino
Link al commento
Condividi su altri siti

4 Oltremisterio  2522 - Winkelmarkt (Mariemburg) -Tramonto

Baliano

Spoiler

I tuoi occhi, poco avvezzi alla folla di una grande città come Mariemburg, faticano a focalizzarsi sui tanti individui che transitano o stazionano lungo i canali e le strade. Ti sembra che qualche individuo stia fermo, sull'altro lato del canale, a guardare nella vostra direzione, ma non sapresti dire se sono in attesa di qualcuno o vi stiano osservando

Tiro

Spoiler

51

 

Verdecardo fa un occhiolino ad Aigulf

"Ahhh, un buongustaio da oltre i Monti Grigi, e non un semplice mangiarane, allora! Se vi riferite agli appetiti "culinari", beh, sono svariati. Qui si cucina di tutto, soprattutto manicaretti a base di pesce, prodotto locale e garantito, oppure carne, cucinata in vari modi. Il nostro vantaggio è che, quartiere che vai, cucina che trovi" facendo il segno del tutto a posto con le mani unte " mentre, se vi riferite ad altri appetiti, beh..." ridacchia, asciugandosi le mani sul grembiule" anche lì potremmo parlare per ore...senza offesa per la ragazza, lei non è di Mariemburg" indicando Angelica "le donne di  Mariemburg, soprattutto quelle dei quartieri ricchi, sono molto altolocate e sempre alla ricerca di ...uomini validi...." sghignazzando

"Comunque mio cugino Bistolf ha da poco chiusa la bottega, e si è portato dietro alcune cose che voleva rivendere domani" estrae due torte da sotto il bancone "sono di mele, con qualche pizzico di spezie provenienti dal quartiere degli orientali. Squisite, vi dico, con queste fareste una bella figura, magari abbinandole ad un bel pasticcio di aringa. Farebbero 2s le torte e 4p il pasticcio, ma se prendete le torte, ve lo do in omaggio" annuendo compiaciuto

Link al commento
Condividi su altri siti


Aigulf Chrodegang de Glanborielle

Aigulf osservò le torte. Dovevano essere molto buone e indipendentemente dalla nobile, poteva valere la pena di assaggiarle. ‘Sarebbero piaciute anche ad Angelica’ pensò

Lasciò proseguire come era giusto il fratello, restando ad osservarlo un passo indietro.

@all

Spoiler

Axxx il cavallo… Me lo ero perso.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Gaël Roland de Glanborielle
 

"Sembrano deliziose." parve non cogliere la battuta e i doppi sensi dell'ometto, probabilmente era così o forse anche per la presenza di Angelica evitò di far notare che aveva capito e anche solo di alimentarli "Penso prenderò tutto." disse tirando fuori le monete dalla scarsella che poi nascose ben bene in un punto dove si faceva ben fatica anche solo a infilare le dita senza tirare in dentro lo stomaco. Subito dopo portò una delle torte al naso, per odorarle "Parfumé, aromatique." Ne porse una ad Aigulf e poi tornò a guardare Verdecardo. Era un gran signore Roland quindi aveva acquistato prima di annusare e chiedere dettagli, poiché non voleva minimamente mostrarsi sospettoso "Consentimi la domanda. Quale è il motivo che ha spinto tuo cugino a chiudere bottega?"
Non voleva perdere troppo tempo là, quantomeno però assicurarsi che quello non avesse chiuso non perché vendeva roba scadente o con ingredienti ormai ammuffiti.

 

all

Spoiler

Che fai già confusione coi gemelli Karl? ahah

Per i cavalli suppongo debbano rimanere lì lo stesso. Non so se ci conviene portarli dalla "Signora"

 

Modificato da Landar
Link al commento
Condividi su altri siti

4 Oltremisterio  2522 - Oudgelwjk (Mariemburg) -Sera

Verdecardo lascia che i due 2s cadano sul palmo della mano grassoccia, ringraziando con lo sguardo Gael Roland

Alla domanda sul cugino, aggrotta la fronte, facendo un'espressione dubbiosa

"Chiuso la bott....ah, forse ci siamo capiti male, amici" sorride di gusto, dando una pacca sulla spalla dell'halfing più basso, "Bistolf ha chiuso per "oggi" il chiosco, non definitivamente, che Esmeralda lo eviti" fa un gesto scaramantico con la mano. "Purtroppo in alcune zone della città, e preferibile chiudere un po' prima e ritirarsi prima che si faccia buio. Al fine di evitare spiacevoli incontri, soprattutto con la ressa che c'è in questo periodo. Semplice prudenza, per noi halfing non è mai troppa" vi strizza un occhio.

Jean Pierre

Spoiler

La gente intorno a te sembra intenta perlopiù a rientrare a casa dopo una lunga giornata lavorativa, oppure in visita a qualche locanda. Ci sono un gruppetto di perditempo vicino ad uno dei canali, intenti a lanciare piccoli ciottoli in acqua, mentre in direzione dell'Oudgelwjk, la strada che dovete prendere per proseguire verso Casa Reiva, ci sono solo alcuni gruppetti di persone, due di preciso, intente a parlottare tra loro. Noti anche due Black Hat, le tipiche guardie di Mariemburg, che stanno facendo il loro servizio di ronda.

Verdecardo, aiutato dal servizievole cugino, vi incarta le due torte e posiziona il pasticcio su un vassoio chiuso.

Dopo aver preso le torte ed il pasticcio e salutato il commerciante, riprendete il cammino verso casa Reiva. Il flusso di persone sta lentamente ma in modo costante, scemando. Ormai rimangono solo alcuni ritardatari, che rientrano a casa dopo la giornata lavorativa, oppure perditempo o semplici passanti, intenti a fare le ultimi commissioni.

Dopo neanche un quarto d'ora d quando avete lasciato il chiosco di Verdecardo, e dopo aver sbagliato solo una volta la svolta, vi ritrovate davanti la casa indicatavi dal signor Catrazza. E' un bell'edificio a due piani, con un piccolo tetto mansardato dal quale spunta una piccola finestra. Le altre aperture, al piano primo e terra, sono coperte da tende, lasciando intravedere poco dell'interno. Lo stile è quello classico di Mariemburg, con uso massiccio di elementi a punta, vetrate,legno e pittura bianca e nera. Un piccolo cortile con un cancelletto divide l'ingresso principale, un bel portone di quercia, dal ciglio della strada. Il cancelletto è semiaperto, per cui entrate e bussate alla porta tramite un batacchio decorato, un bocca urlante di bronzo massiccio.

Dopo pochi minuti, lo stesso Catrazza vi viene ad aprire. Il volto sorridente

"Salve, signori, e benvenuti a casa Reiva. Vedo che non avete avuto problemi a trovare la casa. Puntualissimi" voltandosi ad osservare un grande orologio a pendolo a colonna, posizionata lungo il corridoio che intravedete dal portone

"Prego entrate, la signora vi sta già aspettando nella sala da pranzo" facendovi cenno di accomodarvi lungo il corridoio, che intuite, divide la casa in due, conducendo in fondo ai locali cucine e a destra e sinistra, invece, nelle stanze più importanti.

Difatti Catrazza vi fa entrare sulla destra del lungo corridoio, rimanendo sulla soglia della porta, reggendo il pomolo della porta con la destra e invitando l'accesso con la sinistra.

L'ambiente è una grande sala da pranzo, con un lungo tavolo di quercia da dodici posti, imbandito per la cena, con candelabri già accesi. Un camino, nell'angolo sinistro, una grande credenza in vetro ed un divano con due poltrone vicino la vetrata principale, completano il quadro.

A capotavola è seduta la signora Reiva; dalla prima occhiata, notate subito un grandissimo fascino ed una bellezza fuori dal comune. E' vestita con un abito da sera, pieno di sbuffi e  merletti, i cappelli a boccoli rossi e lo sguardo sorridente e sicuro di se.

"E' un piacere vedervi qui. Grazie per essere venuti senza il minimo preavviso. Prego, entrate e sedete alla mia tavola " vi dice in tono semplice, senza alzarsi dalla sedia, la voce melliflua ed armoniosa

Selena Reiva

Spoiler

592f240c6b0f2_SelenaReiva.jpg.a8e92d944ddafc2e46394436b46984f4.jpg

Gael e Aigulf

Spoiler

Scusate, refuso di scrittura :D . Per i cavalli vi ricordo che avete pagato la permanenza per due giorni, per cui scade domani sera il loro stallaggio (nella locanda appena fuori Mariemburg). Ricordo anche che non potete andarvene in giro per la città  in sella a meno di avere un permesso speciale, come accennato nel primo post.

Gael

Spoiler

Sei quasi sicuro che lo sguardo della signora Reiva si sia posato più a lungo su di te, rispetto agli altri membri della compagnia. E non puoi fare a meno di notare quanto sia bella ed affascinante.....con un abito del genere e con un'aura di sensualità così, farebbe sfigurare anche una nobildonna bretoniana!

Baliano e Jean Pierre

Spoiler

In tutta la vostra vita, non avete mai visto una donna così bella e sensuale

Aigulf

Spoiler

Riesci a stento a trattenere il tuo sguardo, quasi temessi di offendere inavvertitamente Angelica. Ma devi ammettere che Lady Reiva è davvero una donna di innata bellezza

 

Modificato da Karl_Franz
Link al commento
Condividi su altri siti

Jean Pierre

Appena la porta viene aperta noto gli abiti curati e sembra essere Tileano. Sorrido e faccio un piccolo inchino al servitore. 

Buonasera a voi.

Mi faccio portare dalla dama padrona della dimora e la sua vista mi lascia per qualche istante senza parole. Poi riprendo il controllo di me e con etichetta impeccabile mi avvicino facendo un baciamano degno di questo nome

Buonasera mia dama. Permettetemi di presentarmi. Jean Pierre Claude de Tallerand. Evito di doverni annoiare con titoli nobiliari, vezzi di una società' che e' lontana dal mio animo. Mi compiaccio, se permettete il commento, assolutamente disinteressato, che la bellezza della casa sia solo un pallido riflesso della sua padrona...

E poi faccio un passo indietro lasciando spazio ai miei compagni.

" …. che donna … "

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Baliano

La trattativa si concluse velocemente. L odore dei pasticci di Verdecardo gli fece ricordare che aveva molta fame, fu quindi ben felice di ritrovarsi a casa della dama prima dell orario previsto.

Entrati in quella che era una delle case piu' lussuose in cui avesse mai messo piede si ritrovo' davanti ad una dama la cui bellezza sembrava quasi provenire dai libri di fiabe di cui aveva tanto sentito parlare.

Rimase incantato, la bocca semiaperta, in attesa, senza provare ad interrompere quel momento con parole inutili che probabilemnte sarebbero suonate stupide e banali alle orecchie di una donna cosi sofisticata.

Modificato da Pentolino
Link al commento
Condividi su altri siti

Aigulf Chrodegang de Glanborielle

Per un momento il giovane Aigulf rimase folgorato dalla bellezza della donna. Più matura di Angelica rappresentava un tipo di fascino verso cui il giovane nobile non rimaneva indifferente

Scoccò subito uno sguardo a Jean Pierre: il giovane aveva ancora una volta mostrato maleducazione a parlare per primo, a differenza di Baliano, inappuntabile come sempre. Nel suo viaggio Aigulf aveva imparato che fuori Bretonia certi rituali non erano comuni. Tuttavia lì erano in presenza di una nobildonna.

Aigulf si limitò ad un inchino, aspettando che fosse il fratello maggiore ad avere la parola. Poi, quando Gaël li ebbe presentati, aggiunse “Mio è l’onore ad essere alla vostra tavola.”, per poi andare a sedersi alla sinistra della nobildonna lasciando il posto a destra al gemello.

Link al commento
Condividi su altri siti

Gaël Roland de Glanborielle
 

Fortunatamente non impiegarono più del dovuto a trovare la dimora della Lady, tuttavia non ebbero tempo di cercare anche un alloggio per la notte. Quello dei Reiva era un edificio importante, ben incastonato nel contorno del quartiere. La sorpresa fu enorme però subito dopo che Catrazza aprì loro. L'interno era magnificente, Roland preferiva ambienti più spartani e sobri ma non v'era dubbio che tutta quella ricchezza era elegantemente distribuita. Aveva lasciato a Baliano il compito di tenere i pasticci e le torte. Non per trattarlo come un servo ma sarebbe stato poco garbato presentare se stesso e gli altri con le mani piene.

Tuttavia la cosa più stupefacente doveva ancora palesarsi, quando accadde ci fu un attimo di silenzio da parte di tutti. Silenzio rotto solamente dalla sfacciataggine di Jean Pierre che, probabilmente non resisteva dall'usare la sua lingua anche per spezzare il proprio imbarazzo. Lady Reiva era meravigliosa, probabile la sua bellezza fosse pari a quella di Angelica o forse anche inferiore ma... l'atteggiamento, l'eleganza, la femminilità, la sicurezza, gli abiti e tutto il resto le donavano un fascino impareggiabile.
Si prodigò in un inchino morbido e garbato che però celava l'impostazione marziale della sua educazione, d'altronde Carcassonne era abitata da robusti e prodi guerrieri, Cavalieri educati ad esserlo sin dalla nascita e non solo, poiché anche ai plebei, contadini o pastori che fossero, era concesso un addestramento militare. Era anche un Ducato dove spesso si manifestava la Fata Incantatrice, profetessa portavoce della Dama. Di lei si diceva ogni cosa, che la sua bellezza fosse divina ad esempio.
Pensieri, imbarazzo, portarono via alcuni attimi. Alla fine però Roland rialzò la testa, notando lo guardo di Reiva su di lui sorrise per non mostrarsi timido poiché lo era "Gaël Roland de Glanborielle, onorato dell'invito alla Vostra meravigliosa dimora e enchanté" l'ultima parola in Bretonniano fu pronunciata con evidente sincerità "Lui è mio fratello Aigulf Chrodegang de Glanborielle." lasciò al gemello il tempo di parlare quindi poi proseguì in ordine, indicando i presenti "Jean Pierre Claude de Tallerand." evitò anche lui i titoli nobiliari poiché spesso confusi e poco verificabili "Angelica, ormai da molti lustri fedele e leale alla nostra famiglia e ultimo ma non ultimo il forte e coraggioso Baliano, che mi accompagna nell'Erranza da alcuni anni." proprio a quest'ultimo fece cenno di porgere torte e pasticci a Catrazza, così che fossero in breve condotti nelle cucine per essere serviti a fine pasto "Un umile dono."

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

4 Oltremisterio  2522 - Oudgelwjk (Mariemburg) -Sera

La donna inclina leggermente il capo, sorridendo alle parole di Jean Pierre, prima, e Aigulf e Gael poi. Si alza poi da tavola, invitandovi con la mano a sedervi

"Prego, prego, il piacere è mio. Ho da sempre un debole per la vostra cadenza, è così....croustillant, si dice così, Marco?" guardando verso Catrazza, che annuisce sorridendo sull'uscio. Nel mentre, un valletto, dalla carnagione più scura del solito e dal viso anonimo, entra nella sala, prendendo in consegna il pasticcio e le due torte dalle grandi mani di Baliano.

Selena attende che tutti abbiano preso posto a tavola, e mentre un altro valletto, questa volta più anziano, con i capelli bianchi, versi ad uno ad uno del vino rosso, vi sorride, mostrando dei denti bianchissimi ed un viso cristallino.

"Come detto prima, grazie per essere venuti. Mentre attendiamo la cena,che sarà servita a breve, voglio brevemente spiegarvi il motivo della mia lettera. Come anticipatovi da Marco" che nel mentre si è unito a voi, prendendo posto all'altro capo del tavolo, di fronte a Selena" il mio nome è Selena Reiva. Adoro definirmi una privilegiata, una persona che fin da piccola ha potuto fare quello che desiderava, vale a dire studiare ed approfondire tutte le materie degne di nota, dalla storia alla teologia, dalla medicina alle tradizioni ed al folklore di tutti i popoli del Vecchio Mondo, ed anche oltre, fino al lontanissimo Cathay e alle sperdute terre di Lustria. Sono cresciuta negli agi di una famiglia ricca, che mi ha permesso di studiare e di acculturarmi a dovere. Amo, alla follia, il sapere, e lo bramo ogni giorno della mia esistenza" chiude leggermente gli occhi, quasi aspirasse a fondo, per riaprirli subito dopo" Proprio per questo motivo, ci siamo trasferiti a Mariembrug da circa cinque anni, ormai, proprio al fine di stare più vicino a questo coacervo di culture che si mescolano, caoticamente, in questo grande porto" fa una pausa, attendendo che assaggiate il vino. Anche lei ne approfitta per berne un sorso, asciugandosi in modo sensuale le labbra con il tovagliolo.

"Negli ultimi tempi la guerra ha praticamente bloccato tutto ciò inerente la cultura, almeno in questa parte di mondo; tutti sono focalizzati sul combattere il Caos ed i suoi servitori oscuri, per cui, studiare gli usi e i costumi dei Beorsling o recuperare dei tomi perduti in una tomba Stirogena risulta essere una cosa fuori luogo, quasi un oltraggio verso i poveri uomini che sanguinano e muoiono sui campi di battaglia, ahimè" alza gli occhi al cielo, facendo un lieve sbuffo

"Ultimamente, però,soprattutto nel quartiere del Mercato e in quegli più poveri, sono accaduti dei fatti che hanno rotto la monotonia che regnava da molti mesi. Non so se avete sentito parlare della Crociata del Bambino, una sorta di culto nato sotto l'egida di un ragazzo sacro, nato con un simbolo, quello della cometa a due code, impresso sul petto. I profughi, che ormai raggiungono Mariemburg con costanza, si sono radunati sotto la sua ala protettrice, agognando protezione e comprensione. Ecco, sono proprio questi...eventi...questi episodi particolari.....questa voglia del popolo di un leader imberbe, ma allo stesso tempo "sacro"....mi interessa sapere perché e per come è nato questo amore per il ragazzo, il cosiddetto Sigmar Rinato" nel mentre arrivano i due valletti, portando due vassoi con varie pietanze. In una c' è una sorta di zuppa di pesce, in bianco, mentre nell'altro contorni di verdura vari. I due poggiano al centro del tavolo, e Reiva da tempo a tutti voi di servirvi, interrompendo il discorso

"Allora, come vi stavo dicendo....sono particolarmente attratta dalle capacità di questo ragazzo, Karl lo chiamano. Dicono abbia il potere di influenzare la gente, di fare in modo che lo seguano, credendo in lui come nella reincarnazione di Sigmar stesso. E siccome ne è nata una Crociata, che ha da poco lasciato Mariemburg diretta verso il cuore dell'Impero..." fa un lieve sorriso, inarcando le sopracciciglia "vorrei anticipare tutti, cercando di capire come, dove e quando tutto questo è cominciato" fa un'altra pausa, rendendosi conto che continuando a parlare, non vi dà modo di mangiare

"Oh, scusatemi, comunque, la mia parlantina è sempre così vivace e spensierata! prego, servitevi pure, prendetene" portandosi una mano alla bocca, ed indicando i vassoi "continueremo il discorso dopo"

Link al commento
Condividi su altri siti

Aigulf Chrodegang de Glanborielle

Aigulf assaggiò la pietanza trovandola decisamente buona. Il nobile adorava i piatti delle terre diverse dalla sua.

Mentre mangiavano però volle riprendere il discorso “Mi scusi mia Signora” iniziò “non so se ho compreso pienamente la sua richiesta. Io non conosco molto l’Impero, ma ho sentito che Sigmar abbia avuto diverse manifestazioni nei momenti difficili della storia Imperiale. Capisco che questo giovane viene creduto dalla gente essere l’ennesimo Sigmar rinato e comprendo la vostra curiosità sul fatto.”
Sorseggiò il vino
Ebbene a quanto ci racconta questa crociata è appena partita da Marienburg: ora lei vuole che indaghiamo nei luoghi dove il fanciullo è cresciuto e che ora ha lasciato, o che seguiamo la folla verso l’Impero di Sigmar?” 

Link al commento
Condividi su altri siti

×
×
  • Crea nuovo...