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The Thousand Thrones - (Chapter I) The Call of Caos [Gruppo 1]


Karl_Franz

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Gaël Roland de Glanborielle

Alla vista della donna roteò gli occhi e si girò dall'altra parte per non assistere alla scena e non avere modo di criticare la reazione di Jean Pierre. Sperò vivamente avrebbe fatto la scelta giusta, di suo non aveva alcuna sensazione particolare quindi non si pronunciò ma trovò più che normale che proprio una dama di accompagno si fosse proposta per andare in quel posto. D'altronde aveva avuto sin da subito l'intuizione che il Golden Lotus si trattava di una casa di meretrici.

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Baliano

Strinse la bocca alle parole del suo signore riguardo la dama di Marriemburg. Non poteva vedere Angelica ma pote immaginarla alzare gli occhi al cielo in segno di silenziosa disapprovazione.

Stimava il cavaliere errante, sapeva che la sua vita era dedita a nobili ed alti scopi, scopi che lui, un contadino del volgo, non avrebbe potuto capire. Ma quei pochi giorni passati in quella citta' gli avevano insegnato che nell impero nessuno fa nulla se non per qualosa in cambio e tutta quella storia sulla passione  per le religioni stonava come una papera in mezzo ai tacchini.

Tuttavia decise di rimanere in rispettoso silenzio, la sua era solo una sensazione e sicuramente proseguire nelle loro ricerche avrebbe dato conferma o smentito del tutto le sue ipotesi

Modificato da Pentolino
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Jean Pierre

Vedo la ragazza che mi si avvicina e le faccio un sorriso

" ... ecco ... una sbandata ... ma ci porterà al posto giusto ... "

Ma certo mia dama, e di che posto stiamo parlando? Sono un uomo curioso...

AdG

Spoiler

 

Mentre ci muoviamo tengo sempre stretto il borsello e soprattutto mi guardo sempre attorno

Perception

 

 

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Angelica

"Ma che bellezza, così, con questa, completiamo la mandria delle baldràcche di Marienburg!", commentò, quasi inevitabilmente, Angelica.

"Siam partiti con la cortigiana imbellettata dai doppi fini, siam passati alla finta religiosa con la lingua avvelenata e adesso facciamo amicizia con la meretrice sifilitica! Miglioramo ogni giorno...".

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6 Oltremisterio 2522 - Suiddock (Marienburg) - Pomeriggio

Jean Pierre

Spoiler

Non noti nulla di particolare; le persone sembrano non interessarsi a voi, e comunque non scorgi nessuno che vi guardi di nascoto. Ma per sicurezza mantieni lo stesso le mani sul borsello, non si sa mai....

La donna guarda Angelica con aria di sufficienza, ma sembra non capire le parole della giovane.

"Bene, non avevo dubbio che eravate un uomo curioso....temerario e di ampie vedute, dico bene?" ammiccando verso Jean Pierre.

Seguite quindi la donna, che vi conduce tra le varie stradine del Suiddock centrale. Mentre camminate, vi rendete conto che l'intero quartiere è costruito praticamente su tra grandi isolotti, dei quali voi avete visitato il più meridionale, quello nel quale è ubicato l'Orfanotrofio di Shallya. La donna, presentatasi come Gitte, vi guida attraverso un ponte a doppia percorrenza, che unisce l'isola centrale a quella più settentrionale. Alcune piccole imbarcazioni transito al di sotto di esso, anche se capite dall'altezza contenuta che il passaggio è consentivo solo a natanti di una certa grandezza

"Questo ponte è detto "Van de Weduve" emh..... della Vedova" traducendo dal mariemburghese stretto

Si muove con esperienza, salutando numerose persone lungo il tragitto

"Si dice che una donna, stanca dei continui tradimenti del marito, l'abbia fatto ubriacare, facendogli credere di volersi concedere totalmente a lui, e poi, quando lui era troppo brillo per capire.....zac!" fa il segno delle forbici in direzione di Baliano, sorridendogli maliziosa "....gli ha tagliato di netto l'uccello, gettandolo dal ponte....ops, con permesso madame..." dice verso Angelica, portandosi ironicamente la mano alla bocca "...è stata quindi imprigionata ed è morta nelle segrete, ma si dice che il suo spirito infesti ancora questo luogo"

Dopo circa un quarto d'ora, e senza ulteriori aneddoti piccanti di Gitte, arrivate davanti una costruzione in legno, prospicente la riva dell'isola. E' in legno scuro, a due piani più una piccola mansarda, le finestre quasi completamente oscurate, e una grossa porta di quercia come entrata. L'insegna, di un giallo scolorito, conferma che vi trovate davanti al "Golden Lotus". L'intero quartiere sembra meno degradato della parte meridionale, anche se di certo non è paragonabile al Winkelmarkt

Gitte si volta quindi verso di voi, avvicinandosi a Jean Pierre

"Eccoci qui, come promesso. Vi sconsiglio di prendere roba troppo pesante per voi buitenlander....emh, stranieri intendo. Può stonarvi per un giorno intero" . Attende quindi una sorta di pagamento da parte del giovane guascone

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Gaël Roland de Glanborielle

Il racconto della 'vedova' aveva incuriosito un poco il cavaliere, tuttavia non fece alcun commento. In realtà di storie simili ce ne erano anche in Bretonnia ma le donne che agivano in quella maniera in realtà non erano tali ma perlopiù fate maligne o succubi. Quindi mostri da distruggere.

Roland approfittò di quel momento di impasse dovuta alla richiesta di denaro o chissà che altro della donna per avanzare qualche passo e osservare l'edificio. Nemmeno la ringraziò, ci avrebbe pensato Jean Pierre, le dedicò però un cenno di saluto, elegante ovviamente, perché era un galantuomo. Le finestre oscurate davano un messaggio chiaro, sperò non sarebbe stato troppo difficile poter parlare con Osric. Si fermò qualche istante a osservare le finestre della mansarda.

Modificato da Landar
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Aigulf Chrodegang de Glanborielle

Aigulf si zittì al pubblico rimprovero del fratello. Odiava quelle situazioni ma sapeva di dover stare al suo posto.

Si mise al fianco di Angelica e seguì i compagni, anche quando incontrarono la meretrice. Lui aveva occhi solo per la bella ragazza delle sue terre: non condivideva la passione degli altri per  Madame Reiva e certo la meretrice non rappresentava i suoi canoni di bellezza.

Giunti davanti al postribolo guardò Angelica: era certo che la ragazza non si sarebbe fatta scrupoli ad entrarvi

"Andiamo allora?" chiese al fratello.

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Baliano

Segui la strana donna che li stava guidando cercando di prestare attenzione a quello che diceva. Era sempre stato affascinato da storie e leggende ed apprenderne una proveniente da un posto cosi lontano da casa sua era di per se una bella novita'

Giunti davanti all edificio che stavano cercando rimase un po confuso dal suggerimento dato dalla donna.

"Cosa intendete per stonati? Non capisco, non e' di un bordello che stiamo parlando?

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6 Oltremisterio 2522 - Suiddock (Marienburg) - Pomeriggio

La donna sorride a Baliano, passandogli l'indice sotto il mento, quasi ad alzarsi sulle punte, vista l'enorme stazza del ragazzo

"Ma no, ma no, non è un bordello. Certo, di sicuro qualche cosa succede, ci scappa sempre...." ridacchia "...però qui ci viene chi vuole fumare e stonarsi. Sapete, per non pensare ai problemi della vita, 'ste cose qua" gesticolando con le mani, quasi a volervi far capire che non condivide la cosa

Nel mentre, Jean Pierre porge un paio di scellini alla donna, che, soddisfatta, scrocchia un bel bacio sulla guancia del guascone

"Buona permanenza a Mariemburg, miei prodi cavalieri. Se volete "altro", sapete dove trovarmi...." facendo l'occhiolino, ed allontanadosi per la strada da cui siete venuti

Vi avvicinati quindi alla porta, di pesante legno di quercia, con un sportellino superiore scorrevole. Notate molte ammaccature e tagli su di essa, come se qualcuno l'avesse, di tnto in tanto, colpita

Bussate, e poco dopo lo sportellino scivola verso destra, mostrando il viso scuro di un uomo, incorniciato da due mustacchi neri come la pece.

"Cosa volete? Volete entrare nel "Godden Lothus"?" il tono della voce ha un accento strano, del sud

Gael, Aigulf e Jean Pierre

Spoiler

Siete certi che l'uomo venga dall'Arabia, una regione lontana nelle terre del sud. Lo sapete in quanto la Bretonnia combatté numerose guerre dell'Erranza in quei territori, riportando anche delle vittorie decisive, e le tradizioni orali e scritte (per chi vive nei castelli), parlano spesso di questi ardimentosi e mai domi popoli delle lande meridionali.

 

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Gaël Roland de Glanborielle

Quella non era proprio cosa per lui. Rimase in disparte ma gli occhi si fecero come due fessure quando udì la voce del tipo che aveva aperto lo spioncino. Persone pericolose, infide, testarde. Sperò che quella moneta di legno potesse davvero adempiere al suo scopo. Lui semplicemente sentiva la necessità di parlare con questo Osric e poi affrettarsi a tornare alla stalla.

Si mise in attesa, incrociando le braccia ed assumendo un atteggiamento distaccato.

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Baliano

La vista dell energumeno oltre la porta lo aveva lasciato interdetto. Gli riporto' alla memoria i racconti che il suo signore era solito fare attorno al fuoco, storie di barbari dalla pelle scura, guerrieri dalla forza e determinazione quasi leggendarie, capaci dei gesti piu' arditi in nome del loro popolo e del loro dio.

La voce decisa di Sir Aigulf lo riporto' all attenzione. Si schiari la voce mascherando l imbarazzo e prese la parola.

"I miei signori hanno sentito parlare di questo posto ed hanno deciso di concedervi la grazia di una visita. Aprite le porte e preparatevi a mescere il vostro miglior vino per onorare questi gran nobilomi di Bretonnia con cui ho la fortuna di viaggiare."

Disse con il suo tono di voce migliore 

- Narratore

Spoiler

Charme o Gossip + Etichetta se lo ritieni necessario (45%)

 

Modificato da Pentolino
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6 Oltremisterio 2522 - Golden Lotus - Mariemburg) - Pomeriggio

L'arabo ti guarda corrugando la fronte,quasi non seguisse il.filo del.tuo discorso,grattandosi il naso

"Grazia?Nobiluomini?....nessuna garanzia,nessuna entrata. Oppure 1 moneta di oro a testa" vi dice in tono sbrigativo

Baliano

Spoiler

Tiro Charme - 56

E richiude lo sportellino della porta. È Jean Pierre a ricordarsi della moneta di legno datagli da Horst Breuer ai Docks. La estrae dal borsello,e ribussa alla porta.

Di nuovo il viso scontroso dell'arabo riappare

"Ancora voi? Cosa volete ancora?.. " alla vista della moneta, però, l'espressione cambia. Sentite il rumore del.chiavistello,e dopo pochi istanti la grossa porta di quercia si apre,mostrando un piccolo corridoio con una stanzetta sulla destra, di sicuro la postazione dell'arabo

Nella destra ha una balestra,scarica,e al fianco una lama ricurva,tipo coltellaccio.

Vi fa segno.di entrare,poggiando la.balestra al muro

"Prego,clienti. Se avete quello,siete i benvenuti. Rondaaaa!" chiama a gran voce un altro individuo,tornando poi a squadrarvi con il viso privo di emozioni.

"Arrivo Farouk,arrivo....non gridare..."

Poco dopo, le cordicine e i nastrini che velano la porta di ingresso si muovono,e compare dall' altro capo del corridoio una donna,vestita con abiti sgargianti. Ha capelli biondo chiaro,lunghi,ed un viso grazioso,pieno di lentiggini.Si avvicina a voi con fare allegro e movenze sensuali

"Salute,stranieri. Benvenuti nel "Golden Lotus". Vedo che avete il token...per cui possiamo saltare i preamboli" indicando la moneta di Jean Pierre

"Sono Ronda,una delle titolari.Ditemi cosa posso fare per voi. Abbiamo anche stanze private per i gruppi,se volete...." vi dice sorridendo. Nell'aria sentite un odore dolciastro,piacevole, ma allo stesso tempo pastoso

Tutti

Spoiler

Mi sono permesso di "usare" Jean Pierre per un azione molto scontata,al fine di non attendere molto e di procedere con la storia che,spero,vi stia piacendo

 

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Gaël Roland de Glanborielle

Solo a quel punto Roland si fece avanti, non guardò dritta negli occhi la donna, forse in qualche modo tutta quella situazione lo imbarazzava. Si trovava in uno dei posti che probabilmente, fosse stato in potere di farlo, avrebbe raso al suolo senza pensarci due secondi. Ritrovo di reietti ormai abbandonati al vittimismo e signorotti borghesi assuefatti al vizio e alla depravazione. Solo un dubbio lo frenava dal prorompere in una noiosa filippica, avevano accolto e curato quello che secondo il suo giudizio era un uomo di fede e soprattutto retto e fermo nelle sue convinzioni "Una stanza privata." rispose col suo accento alzando lo sguardo ma abbassando molto la voce e badando bene non ci fosse nessun altro in ascolto "Assieme a un uomo che sembra stia passando in questo luogo un doloroso periodo di degenza." non fece il nome ma volle far capire che sapevano bene chi fossero andati a cercare.

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Aigulf Chrodegang de Glanborielle

Aigulf rimase per un attimo colpito dalla donna e si chiese se le donne di Marienburg fossero tutte così affascinanti o se fosse volere della Dea metterli alla prova facendogli incontrare nel poco tempo passato nella città del nord tante fanciulle di siffatta bellezza.

Poi spostò lo sguardo su Angelica per pulire i suoi pensieri da tali scomode memorie.

"Mio fratello ha ragione" disse "stiamo cercando un uomo che qui alloggia per dimenticare i suoi dolori"

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6 Oltremisterio 2522 - Golden Lotus - Mariemburg) - Pomeriggio inoltrato

La donna sorride,mostrando denti bianchissimi,particolare che stona molto.con le.ultime dentature viste tra gli sgherri di Breuer nel Suiddock

"Ah,capisco...non siete qui per fumare....avete il token,quindi siete stati mandati qui da persone fidate. Ma devo comunque farvi visionare da Farouk"

L'arabo rimane impassibile,limitandosi a richiudere la pesante porta di quercia

"In passato qualcuno ha approfittato di questa cosa per fare del.male ad alcuni nostri clienti,inermi ed immersi nei propri sogni. È una sorta di tutela da parte nostra,spero capiate. Per l'ingresso facciamo una corona per l'intero gruppo,prezzo di favore"

Rivolgendosi poi a Gael

"Ne abbiamo più di uno,ahimè. A chi vi riferite?"

 

 

Modificato da Karl_Franz
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Angelica

"Quell'uomo non mi tocca, Madame", intervenne la pastorella, non senza una nota di sarcasmo sul "Madame", "oppure gli mozzo la mano, gliela faccio ingoiare, lo prendo a calci nei gioielli di famiglia e gli cavo gli occhi a ditate, perché non si dimentichi di me...

Se qualcuno vuole perquisirmi -che sono sicura essere il vero significato di quel visionare -, deve essere una donna. Oppure io sto fuori, per quell'accidenti che mi frega".

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Aigulf Chrodegang de Glanborielle

"Mi permetto di aggiungere che siamo tutti armati ovviamente" disse subito Aigulf "e che se questo transige qualche regola va chiarito subito"

"Ora io e mio fratello siamo disposti a giurare sul nostro onore, che per noi è la vita, che ne noi ne i nostri compagni vogliamo fare del male ai suoi ospiti"

"Concludo dicendo che se qualcuno osasse mettere le mani addosso alla nostra compagnia contro la sua volontà, prima che lei potesse agire, le nostre spade parlerebbero ponendo fine alla questione"

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