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Capitolo 4 - The Black Sepulchre (Parte 1)


AndreaP

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Tutte le cattedrali erano grandi monumenti alla volontà del Dio Imperatore dell'umanità. La vasta architettura spingeva infatti lo spettatore a momenti di fede silenziosa.

La Cattedrale Dorata, rientrando in questa visione, era un edificio imponente di oro massiccio. Dove pietra o ferro avrebbe si sarebbero perse nell'orizzonte di perenne notte come un'ombra, la Cattedrale Dorata risplendeva come un faro. Un solo raggio di sole scendendo dall’orbita veniva proiettato su di lei da degli specchi posti nella zona diurna, facendola rispondere.
I cittadini di Kephistron Altis utilizzavano il bagliore della cattedrale per segnare i cicli diurni e notturni, segnando la loro vita con questo simbolo della volontà  del Dio Imperatore.

Dopo un breve tragitto la macchina si fermò davanti ai gradini dell’immenso edificio permettendo agli accoliti di scendere e di salirne la scalinata. 

A metà di questa sostava un uomo anziano incappucciato con un bastone in mano e un grosso tomo pendente dalla cintura e attaccato con una catena ad una piastra incastonata nella sua fronte.

L’uomo alzò la mano verso di loro “Benvenuti servi del Sacro Ordine. Sono l’abate Jurutas e vi stavo aspettando”

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Judith

La Sorella non osò sfidare lo sguardo dell'uomo né sembrò intenzionata a squadrarlo non per timore certamente ma per il rispetto che meritava per il suo ruolo. Osservò l'etichetta del caso per poi presentarsi "Ordine Militante dell'Adepta Sororitas, Cantus del Sudario d'Argento, Sorella Judith Heartphilia." era la prima volta che gli altri ebbero modo di sentire il nome al completo. Spiegare il motivo per il quale si erano presentati era davvero superfluo quindi andò dritta al punto dopo che gli altri si presentarono "Credo sia opportuno parlare." fece capire che forse quello non era il luogo giusto.

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“Bene entrate nella Cattedrale Dorata, segno della luce che il Dio Imperatore sparge nel mondo” disse l’uomo con un fare di orgoglio

L’interno dell’edificio manteneva la promessa che l’esterno faceva: grandi luci illuminavano le pareti dorate, mentre panche in bronzo completavano l’arredamento. Sul fondo, dietro il magnifico altare, una vetrata con incise le scene di vita di un Santo. Alcuni fedeli erano inginocchiati raccolti in preghiera mentre altri preti attendevano ad una qualche funzione.

L’abate condusse gli accoliti attraverso una doppia porta in una sala posta sulla destra: di forma ottagonale, aveva le pareti ricoperte di libri e un grosso tavolo di quello che pareva vero legno intarsiato posto al centro circondato da comode siede. Dal soffitto a cupola scendeva un lampadario con molte luci bianche che divenivano gialle una volta riflesse dalle pareti.

Jurutas si sedette al tavolo invitando gli altri a fare altrettanto. “Il Sacro Ordine mi aveva annunciato il vostro arrivo e chiesto di darvi tutto il supporto necessario.” disse subito “Bene sono qui per voi.”

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Judith

Senza avere intenzione di essere scortese si rivolse all'abate "Cosa sapete esattamente del motivo per il quale siamo qui? E a riguardo avete già svolto qualche indagine?" Jurutas da quanto saputo dal dispaccio era a conoscenza di tutto, del motivo per il quale si trovassero là e del fatto che lì sembrava anche esserci la fonte del male che avevano in parte eradicato altrove.
Lo sguardo era serio, la ragazza ben conscia della situazione e da parte sua non riusciva nemmeno ad escludere lo stesso abate dai sospetti di colpevolezza, poteva essere coinvolto in qualche modo.

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“Ho ricevuto dal Sacro Ordine il compito di aiutarvi” disse subito l’Abate “nella ricerca che state compiendo al fine di eradicare un nemico dell’Imperium presente qui su Barsapine. L’ordine era di darvi tutto il supporto possibile e di permettervi ricerche nella Cattedrale: ho già disposto che abbiate accesso al Librarium of Reflection, la biblioteca, il cuore del sapere della nostra Cattedrale Dorata” concluse in modo zelante l’uomo

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Judith

Guardò Ludovicus, sicuramente il più portato ad andare a esplorare quell'area della Cattedrale seppur anche lei era piuttosto curiosa di andare.
"Potete farci strada dunque. Vi seguiamo."
Rispose secca come suo solito volendo iniziare già a mettersi all'opera. Trovava però il modo di comportarsi dell'uomo poco piacevole.

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Solomon XIII

Seguo l'abate e gli altri in silenzio, ma continuo a tenere gli occhi fissi sulla schiena dell'uomo: egli è il vero responsabile di ogni possibile problema che sussiste in questo luogo. Come pastore delle anime e direttore dei corpi di chi vive e prega e studia nella Cattedrale, non può permettere che il più piccolo seme di eresia o anche solo disobbedienza possa trovare di che germinare.

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Annuendo l’abate condusse gli Accoliti fuori dalla stanza attraverso il corridoio che portava nella sala grande del tempio: qui si diresse subito verso l’altare

Giunti nei pressi i compagni videro che vi era una scalinata dorata che portava in basso verso una qualche cripta. In fondo vi era una coppia di spesse porte che, ad un cenno di Jurutas vennero avete da una dozzina di servitori subito accorsi.

La sala che si aprì davanti era molto grossa, circa la metà del tempio, con file di panche d’argento con cuscini di velluto essi posti su ogni lato intervallati da pilastri scolpiti con la vita di San Drusus.

Alla fine della sala vi era una cupola alta molti piani ricoperta da un drappo unico di velluto nero su cui troneggiava l’Aquila appesa con una catena dal soffitto

L’abate si fermò un istante osservando le reazioni degli accoliti alla vista per poi dirigersi verso una coppia di porte di legno con simboli del Dio Imperatore poste dietro la struttura.

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  • 2 settimane dopo...

Judith
 

La vista dell'Aquila Palatina fece fermare la sorella che invece non badò ai movimenti dell'abate. Senza indugiare portò le braccia al petto incrociando i polsi davanti allo sterno, era quello il segno dell'Aquila in uso da tutti i figli dell'Imperatore e così anche per le Sue spose.
Non disse nulla, sussurrò qualche cosa di impercettibile ma tra le parole si percepì un po' più chiaramente la parola 'purificare'.

Quindi guardò la loro guida e gli altri, appena pronti fece cenno di proseguire.

 

tutti

Spoiler

riiitardissimo. pardon

 

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“Si vede che siete del Sacro Ordine” disse l’abate con fare un po’ deluso “mi aspetto sempre domande guidate dalla curiosità a questo punto”  

Finalmente l’uomo condusse i compagni in una grade sala al di là di un paio di grosse porte di legno. La sala era costellata di grosse libreria tra le quali dei servo-skull si muovevano spostando gli antichi tomi.

Lunghi tavoli con panche erano disposti nel centro e dei chierici, in silenzio stavano consultandone uno dalla copertina in pelle rossa discutendo a bassa voce fra di loro

Attraverso una coppia di porte in vetro si vedeva un piccolo giardino circondato da un chiostro. La luce della cattedrale si rifletteva da esso all’interno dell’ambiente.

“Questa è il Librarium” disse l’abate “Mi hanno detto che dovrete fare delle ricerche sulla storia di questi luoghi ed io sono qui per assistervi, nel limite delle mie possibilità. Vi chiedo comunque di evitare di discutere con altri della vostra ricerca, poiché non tutti i chierici sono pronti a capire ed accettare ciò che il Sacro Ordine deve affrontare”

@all

Spoiler

Disperavo :-)

 

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Victor

Victor guardò Solomon con attenzione. Aveva iniziato a comprendere i suoi compagni e cominciava a porsi delle domande su quanto sarebbero stati utili o, piuttosto, al contrario, di intralcio in quanto lui era stato ed era tuttora addestrato a fare. 

Non era il momento di parlarne, comunque: si limitò a ringraziare l'abate sorridendo. 

Tutti 

Spoiler

Scusate, mi erano saltate le notifiche. 

 

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Judith

La sorella con lo sguardo si rivolse soprattutto a Ludovicus che era certamente il più adatto a quel compito, lì probabilmente si sarebbe sentito come a casa o ancora di più un bimbo felice circondato da giochi.

Non ritenne nemmeno utile commentare la raccomandazione dell'abate, si limitò ad annuire e poi ringraziare. Attese quindi che tutti facessero le loro domande e che l'uomo li lasciasse soli.
Di suo non aveva idea particolari su come procedere ma probabilmente sarebbe stato necessario. Si avvicinò all'accolito studioso, abbassando la voce "Inizierei con lo studiare l'origine di questa cattedrale, l'oro di cui è fatta, le profondità del deserto dalle quali è stato estratto qui a Barsapine. Poi lo collegheremo alle altre informazioni in nostro possesso."

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Le ricerche non furono semplici e solo con l’aiuto di Ludovicus gli accoliti riuscirono a venire a capo dell’immane serie di atti che costituiva la storia della Cattedrale, dalla sua costruzione, alla sua costituzione.

Il risultato della loro ricerca fu un inatteso foglio, recuperato dagli inventari dei possedimenti assegnati alla Cattedrale Dorata.

Seppur nel Librarium ci fosse ancora molto materiale da esaminare quello pareva un punto di partenza.

@all

Spoiler

 

Mi sono permesso di far agire Ludovicus e far fare a lui la ricerca con l’aiuto degli altri pg.

Questo è il risultato in relazione a ciò che avete cercato.
https://drive.google.com/file/d/0B6WhRefTA9oOa2xZRjhndWVwWHM/view?usp=sharing

 

 

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Victor

"Che cos'è questo Sepolcro Nero? Non mi sembra di averne mai sentito parlare prima ed è l'unica nota strana nella voce dell''"inventario" riferita alla Cattedrale. Peraltro, una tomba nera all'interno - forse? - della struttura potrebbe anche collimare con quel "cuore di carbone" cui fa riferimento il dataslate", si interrogò Victor a voce alta.

Modificato da Ghal Maraz
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Ma il Nero Sepolcro è quello che avete visto nella stanza accanto, coperto dalla sacra tenda.” disse subito l’abate “E’ la tomba di un santo senza nome del Dio Imperatore. La storia dice che detto la tomba vi sia un’arma contro il nemico esterno che, quando il Nostro Signore lo riterrà necessario, sarà il martello della sua giusta furia.”
“Non so a quale dataslate vi riferiate ma non credo che un tale santo luogo possa interessare l’Inquisizione. Il Sacro Ordine in passato si è occupato di ben altro…” aggiunse

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Judith

Lesse con molta attenzione ciò che era scritto nel foglietto e continuò a leggere anche quando intervenne l'abate senza distogliere lo sguardo. Alla fine però alzò gli occhi mantenendo la testa ancora abbassata e molto lentamente si mise in posizione totalmente eretta "Questo è poco rilevante eccellenza. In passato probabilmente non era in possesso di determinati elementi e motivazioni, ora sì. Quale procedura dovremmo avviare per avere il permesso di fare esaminare il Nero Sepolcro?"

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Ospite
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