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Campagna 1400 [TdS]


Elguercio

Messaggio consigliato

Questa è una campagna privata, non sono in cerca di altri giocatori, e non ne cercherò altri. Mi dispiace se vi ho illusi, buona ricerca! :) 

Roma è caduta, ma il cristianesimo non ha mai preso piede ed oltre a questo un portale con altre dimensioni si è aperto, facendo sì che molte razze di inserissero in questo mondo. L'Italia è strutturata storicamente e politicamente come nel 1400 su per giù, ma oltre a questo dei e uomini sono in maggiore contatto, con le divinità romane e sassoni che lottano contro l’Unico, divinità simile al dio cristiano, ma molto più vendicativo. Inoltre il mondo è invaso da migliaia di strane creature, che abitano nei luoghi al di fuori delle civiltà, e che si stanno radunando per invadere il Bel Paese, lasciato dalle altre nazioni in balia di sé stesso. 

Le forze politiche in campo nel mondo sono:

Ducato di Milano: Fedeli alle divinità celtiche, i duchi di Milano hanno sempre retto la loro popolazione col pugno di ferro. Nessun contadino può ribellarsi, nessun mercante può sperare in una posizione migliore. La forza militare è l’unica cosa che possono capire, e vanno fieri delle loro prodezze sul campo. 

Marchesato di Mantova: Mantova la città mercenaria. Mantova la città delle meraviglie. Mantova la città delle libertà. Molte leggende girano intorno alle sue genti, uomini che basano tutta la loro vita a combattere le battaglie degli altri. La leggenda di Giovanni Acuto, re di tutti i mercenari, ha portato alla creazione di questo paradiso dei combattenti del soldo. Qui chiunque può fare la sua fortuna possedendo solo una spada, o morire nel tentativo. È però l’unico stato del nord a non ammettere i non umani, ad eccezione degli elfi. 

Repubblica di Genova: potenza marittima degna di nota, la sua forza sta nel commercio. Essendo praticamente uno stato satellite di Milano, rimane poco altro da dire su questa Repubblica. 

Repubblica di Venezia: la Serenissima è il luogo più libero d’Italia, anche se è il meno repubblicano. Non importa la tua razza o il tuo mestiere, nulla ti è negato (purché tu abbia denaro per pagarlo). La repubblica si basa principalmente sul commercio, e non risparmia nessun centesimo per difendere i propri affari. La sua principale rivale è Milano. 

Libera città di Bologna: in mezzo ad un mare di nemici, Bologna resiste in quanto sede delle maggiori conoscenze magiche italiane. La sua tradizione esoterica risale ai tempi dell’imperatore Federico Barbarossa, quando istituì la prima università magica, affiancata a quella della magia. Le sue mura sono invalicabili, protette da ogni sorta di sortilegio, ed è spesso stata sede di negoziati tra le più grandi potenze della penisola. Mantiene salda la sua posizione neutrale, senza aver mai messo dubbi sul suo coinvolgimento in alcun conflitto. 

Ducato di Modena e Ducato di Ferrara: queste due nazioni sono simili quanto litigiose. I loro confini si spostano continuamente, in una eterna guerra senza tregua. Il Marchesato di Mantova spesso è coinvolto in queste battaglie, lanciando i suoi più giovani ufficiali in cerca di gloria e fama in questa sorta di campo di prova, in vista di battaglie ancora più grandi. 

Repubblica di Lucca: la più piccola delle repubbliche italiane, la sua storia non ha come protagonisti grandi condottieri, soldati, uomini politici, neanche grandi scrittori o pittori o altre personalità. Resta però una forza costante in gioco, mai dominata o sottomessa da nessuno. Si è guadagnata il rispetto e l’amicizia di molte forze nel corso degli anni, tra le quali la più forte è quella di Firenze. Lucca è la città adatta per piccoli uomini che desiderano diventare grandi. 

Repubblica di Firenze: repubblica solo di nome, la città è guidata da una famiglia di “signori”, i Medici, che basano la loro forza sull’oro. Possiedono le uniche banche italiane, e finanziano le guerre degli altri per poi arricchirsi sulle loro spalle. La forza di questo stato è la politica e la diplomazia, ma anche l’arte e la cultura. La celebre Accademia dei Bardi istruisce chiunque voglia cimentarsi in questa tradizione fiorentina al mestiere del Bardo, non senza pagare un caro prezzo però… 

Repubblica di Siena: la repubblica degli Elfi. Difficilmente questa razza sceglie di organizzarsi in questo modo, ma la lettura della “Repubblica” di Platone e della “Costituzione degli Ateniesi” di Aristotele ha ispirato queste genti agli ideali dell’uguaglianza sociale e civile. La costante guerra con la Sacra Città di Roma mantiene alto il morale e l’unità di questo stato, di cui in pochi giustificano la sopravvivenza. 

Principato di Perugia: i nani vivono fra le montagne degli Appennini, ed hanno edificato kilometri e kilometri di tunnel, che confluiscono tutti nella invalicabile fortezza di Perugia. “Princeps” è il titolo che si sono dati i sovrani di questi luoghi, restii a scambiare le loro gemme e le loro ricchezze con le altre potenze. Schivi e sinceri, i burberi nani accolgono con poco calore gli stranieri, sperando se possibile di non essere mai coinvolti nei loro affari e nelle loro guerre. 
Marchesato di Ancona: di nobile il Marchesato di Ancona ha ben poco. L’imperatore Federico II, per contrastare Firenze e la Sacra Città ha favorito all’inserimento in questi luoghi di barbari e selvaggi, i Vareghi, che hanno riadattato le città di questa marca come basi da cui far partire razzie in ogni territorio circostante. Non si interessano della ricchezza o del loro sviluppo. Hanno solo uno strano appetito per il saccheggio. 

Sacra Città di Roma: incredibilmente, la città di Roma dopo le prime invasioni è riuscita a resistere, trovando nella fede nell’Unico il collante sociale per provare a tornare agli antichi fasti. Le sue città, i suoi eserciti, i suoi funzionari, tutto è riadattato in confronto alla lunga tradizione repubblicana, unita ad una tetrarchia illuminata che domina con incontrastata sulla città ed i territori circostanti. Per quanto non sia la più estesa, è una delle maggiori potenze d’Italia, temuta da tutti per le sue incredibili manie espansionistiche. È l’unica nazione in cui non sono ammessi non-umani per legge divina. 

Regno di Napoli: dopo la cacciata dalla Germania, gli Hohenstaufen (la famiglia di imperatori di Svevia) si sono stabiliti a Napoli, dove con il consenso di re Manfredi di Sicilia, hanno creato uno stato autonomo e ricco. Per quanto sia il più esteso e popolato, non brama di espandersi, ma solo di rimanere in pace e tranquillità, difendendosi solamente dagli sporadici attacchi della Sacra Città di Roma. 

Regno di Sicilia: incredibilmente, i normanni sono riusciti a mantenere il controllo dell’isola nonostante il mare di nemici che sono hanno provato a strappargliela. Sotto il regno di Ruggero III, la Sicilia sta rivivendo un momento di sviluppo che ricorda molto quello di 200 anni prima. La sua flotta formidabile, unita ad un esercito di terra di tutto rispetto, la rende una potenza da temere costantemente. 

Isola indipendente di Sardegna: Vareghi e Normanni non sono le uniche popolazioni ad esser giunte in Italia dal nord. I Danesi, scesi attraverso i fiumi francesi, hanno trovato quest’isola disabitata e ne hanno fatto la loro terra promessa. Hanno costruito città innalzato ponti, hanno creato pascoli, e poi sono tornati al mestiere che più gli si confà: la pirateria. Si dice che quando un danese vada a fare il Vichingo, torni solo con il suo scudo carico di ricchezze o sopra di esso. Non è ammessa la codardia tra le file di questi feroci guerrieri.

A livello base di gioco, per ora vi dico che tutte le razze sono più o meno concesse (magari chiedetemi così gli trovo un posto). Livello iniziale 1, 2 difetti e tratti, le caratteristiche le rollo io e anche i pf e tutti gli altri tiri. Le classi sono tutte concesse, solo come dicevo essendo alla mia prima campagna siate clementi e abbiate pazienza. Consiglio comunque caldamente il ToB, perché lo adoro alla follia. Piano piano nelle prossime settimane vi aggiungerò tutti i dettagli che potrebbero servire, come ad esempio divinità etc. Se avete domande chiedete, se avete consigli anche meglio. Grazie dell'attenzione! 

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Restrizioni classi/origini/razza.

Repubblica di Venezia: i veneziani avranno accesso a tutte le razze “civili” (umani, elfi, nani, gnomi etc). Le classi principali sono quelle che saranno abili nel commercio, e quelle orientali saranno concesse solo qui e a Genova. Le classi combattenti saranno concesse, ma solo quelle classiche come il guerriero o il knight (oltre a Swordsage e Warblade). Classi magiche concesse, solo quelle che si adattano ad un ambiente civile, e soprattutto ricordarsi che i maghi veneziani studieranno a Bologna.

Ducato di Milano: il ducato di Milano avrà accesso a tutte le classi combattenti tranne quelle orientali (e ad eccezione dello swordsage). È l’unica nazione del nord ad ammettere i barbari. Non ci sono maghi a Milano, se ci sono vengono perseguitati. Sono ammessi solo umanoidi.

Repubblica di Genova: Le restrizioni sono le stesse di Venezia, con l’aggiunta che i maghi vengono trattati come in Milano. I rapporti con Milano favoriscono personaggi Genovesi che studino in Milano. Razze stesse che per Milano

Marchesato di Mantova: Ogni classe combattente è concessa, tranne barbaro e swordsage. Classi magiche nessuna, ma al solito volendo coloro interessati alla magia possono studiare in Bologna, ma sappiano sempre di essere in netta minoranza in Mantova. Ampia è però la tradizione di Chierici in questa nazione, unica nel nord ad utilizzarli. Origini Mantovane solo umani.

Ducati di Ferrara e Modena: Valgono le stesse regole di Mantova, ad eccezione dei Chierici. Nessuna particolare restrizione raziale

Città di Bologna: A bologna nessuna classe combattente è concessa, tranne swordsage e duskblade. Ogni tipo di magia qui viene praticato, nessuna razza viene esclusa, purché ci sia la ricerca della conoscenza.

Repubblica di Lucca: Classi combattenti concesse solo Guerrieri e Knight. Si accettano le classi magiche “naturali”, unico posto oltre Siena. Nessuna restrizione di classe particolare.

Firenze: Unico posto in cui si può imparare ad essere bardi. Razze solo quelle “civili”. Classi combattenti solo guerrieri e knight. Si favorisce molto le classi di sotterfugio. Classi magiche la solita regola di Bologna.

Repubblica di Siena: Nessuna restrizione di razza o classe, tranne i chierici, che vengono sostituiti socialmente dai druidi (chiamati anche “filosofi” nella repubblica).

Principato di Perugia: Razza solo nanica, nessuna classe magica, solo classi combattenti di tutti i tipi (tranne swordsage e warblade).

Marchesato di Ancona: Ad ancona sono note solo razze “selvagge” e  “barbaresche”. La magia concessa è solo quella legata alla natura e incarnum, e l’unica classe combattente è quella dei barbari e le sue varianti.

Città sacra di Roma: Non ci sono limitazioni di classi se non che non ci sono maghi ma solo chierici e paladini, le uniche razze concesse sono gli umani.

Regno di Napoli: nessuna restrizioni, se non quella magica solita di Bologna. Napoli e Sicilia sono gli unici posti in cui si può studiare da monaco. Nessuna limitazione di razza, tranne che ci sono solo quelle “civili”.

Regno di Sicilia: vedere regno di Napoli

Isola di Sardegna: Restrizione sulle classi combattenti solo su quelle del ToB, nessuna classe magica e nessun chierico o paladino. Razze concesse, più o meno tutte, ma c’è maggioranza di razze ferali ed umane.

 

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  • 3 settimane dopo...

Per quanto riguarda il Pantheon di gioco, le divinità sono quelle del pantheon elfico, scandinavo, greco e celtico (le potete trovare tranquillamente su Sigil), al quale si aggiungono due divinità, Helion che è praticamente Pelor, e l'Unico, che metterò solo se qualcuno di voi è interessato a fare un chierico o paladino di Roma (non che non ci sia, solo che ci devo lavorare). 

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