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cercasi gruppo e master "UNO SGUARDO NEL BUIO"


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La bellezza del gioco (ma ripeto che e' sempre una mia opinione) stava nella sua semplicità', mantenuta' fino alla seconda edizione. Da li in poi e' diventato un gdr fantasy "in linea con gli altri".

Ho letto la terza e vorrei leggere la quinta appena ne avrò' il tempo, ma non sono molto convinto di come si stia sviluppando. Un po' come dalla scatola rossa di D&D si e' arrivati ad AD&D. Il paragone non e' lo stesso me ne rendo conto, ma alle volte nei gdr "meno e' più".

Ciao ciao

P.S.

Forse stiamo andando off-topic, non so se i moderatori sposteranno il thread.

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2 ore fa, OcramGandish ha scritto:

Devo ancora darci un'occhiata in modo approfondito, ma devo dire che si e' persa un po' della filosofia "leggera" che caratterizza questo gdr. La prima edizione (quella a cui gioco) e' uno tra i gdr fantasy migliori a mio modo di vedere.

Ciao ciao

 

È sicuramente passato dall'essere un sistema light ad un sistema crunchy, soprattutto e decisamente nella creazione del personaggio.

C'è anche da dire che, nella prima edizione, la stragrande maggioranza dei PG erano "Avventurieri": adesso, che c'è un sistema di point-buy che potrebbe imbarazzare GURPS, Champions e Ars Magica, puoi veramente fare il personaggio come accidenti ti pare... solo che è decisamente laborioso e impegnativo. Quindi, a contrario che in D&D, ti becchi subito tutto l'impatto delle regole, fin dal minuto uno, a meno che non si decida di optare per un pregenerato.

Dopo, rimane comunque un sistema decisamente più regolistico che nell'"Introduzione all'avventura fantastica", ma il peso della parte di regolamento è meno invasivo che nella parte di creazione.

Resta il "problema" del 3D20, che è la vexata quaestio per eccellenza dei GdR europei: benchè sia un sistema non immediato, ha comunque una sua originalità e particolare flessibilità, tanto che, sebbene la Ulisses Spiele avesse fatto un sondaggio tra i giocatori della 4^ edizione, per capire se non fosse arrivato il momento di abbandonare tale legacy rule, il responso è stato nettamente a favore del mantenimento della discussa regola.

Discorso completamente diverso per quanto riguarda l'ambientazione: dal kitchen sink indefinito declinato su D&D dell'"Introduzione all'avventura fantastica", con le avventure che erano sostanzialmente dei classici dungeon crawl anni Ottanta in salsa germanica, passando per il tentativo di un high fantasy con elementi rinascimentali-quattro-cinquecenteschi-mitteleuropei del "Perfezionamento dell'avventura fantastica", si é giunti all'attuale Aventuria, che è di gran lunga il più definito, dettagliato, analizzato e approfondito mondo mai scritto per un GdR.

Aventuria si colloca (così dicono) a metà tra D&D e Warhammer Fantasy Roleplay: un fantasy europeo con elementi rinascimentali e forti risvolti politici, pur corredato di una nutrita serie di elementi fantastici e con un tono comunque sostanzialmente positivo, pur se talvolta sconquassato da degli eventi di grande portata, dovuti al continuo avanzare di un metaplot costantemente sotteso al susseguirsi delle pubblicazioni (e delle varie edizioni).

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All'interno di Aventura ci sono moltissimi elementi poi ripresi in moltissimi altri gdr (rinascimento et simili). Dopo tanti(issimi) anni di gioco ammetto che prediligo quei gdr con maggiore semplicità. Ma questo e' dovuto anche al fatto che avendo a che fare con "consumate jobbers" molte delle cose che sono poco definite dei gdr vengono definite dai giocatori stessi.

Certo e' che cominciare ex novo con un gdr dai contorni poco definiti potrebbe essere controproducente per il gdr stesso. Un bel dilemma, ma sebbene sia un dilemma e' una cosa molto bella da affrontare.

Ciao ciao

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13 minuti fa, OcramGandish ha scritto:

La bellezza del gioco (ma ripeto che e' sempre una mia opinione) stava nella sua semplicità', mantenuta' fino alla seconda edizione. Da li in poi e' diventato un gdr fantasy "in linea con gli altri".

Ho letto la terza e vorrei leggere la quinta appena ne avrò' il tempo, ma non sono molto convinto di come si stia sviluppando. Un po' come dalla scatola rossa di D&D si e' arrivati ad AD&D. Il paragone non e' lo stesso me ne rendo conto, ma alle volte nei gdr "meno e' più".

Ciao ciao

P.S.

Forse stiamo andando off-topic, non so se i moderatori sposteranno il thread.

Beh, il paragone non regge, soprattutto perché la "scatola rossa" è successiva alla prima edizione di AD&D!

Infatti, il cosiddetto "Basic D&D" nasce a fine anni '70 come sistema introduttivo a D&D, con una edizione detta, in genere, "Holmes edition". Di questa variante, esiste solo la scatola Basic. Aveva lo scopo di insegnare le regole del D&D originale, quello del 1974, in modo da canonizzarne l'apprendimento e anche ridurre il numero spropositato di house Rules, che all'epoca fiorivano diversamente stratificate nei vari gruppi, nelle varie aree, nelle varie università...

Seguirà poi la cosiddetta edizione "Moldvay/Cook" o "B/X", in quanto prevedeva le scatole Basic ed Expert.

Solo nel 1983 esce la "scatola rossa", ossia la prima delle cinque scatole dell'edizione Mentzer, comunemente chiamata BECMI (Basic, Expert, Companion, Master, Immortal), che costituirà poi la base delle regole della "D&D Rules Cyclopedia" dei primi anni Novanta.

Ma la prima edizione dell'Advanced è del 1977-79, uscita quindi a cavallo dell'edizione Holmes... il che creò in realtà una situazione di confusione ulteriore, giacchè, nel lasseiz faire dell'epoca, e nonostante una sforzo in tal senso di Gygax, i giocatori mischiavano allegramente le regole dell'edizione originale del 1974, della scatola Basic e dei manuali di Advanced!

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La storia la conosco Ghal, e dalla snocciolata direi almeno un 7+ B)

Forse per dare maggiore chiarezza avrei dovuto dire tra la scatola bianca (sempre mano sul cuore quando la accarezzo) e AD&D, o se vuoi tra quando si e' introdotta la diversificazione tra classe e razza. 

Il discorso riguarda più' la sostanza del gdr all'inizio e quindi quel suo gusto vintage di quando si giocava negli anni 80 (territori inesplorati, giocare senza plancia) e poi l'iper regoliamo che ne e' derivato. 

Magari una volta ci troviamo in giro e facciamo una bella chiacchierata

Modificato da OcramGandish
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Scusate l'intromissione, ma appena ho letto "Uno Sguardo nel Buio" mi sono fiondato :)

Ricordo quando da ragazzino mi è capitato di giocarci, e il regolamento mi pare fosse valido, anche se ho un ricordo speciale dell'ambientazione Atlantide/Aventurie: un mio amico aveva una mappa gigante in francese del continente, fantastica!

Ah, e ricordo anche un'arma: mi pare si chiamasse "Pettine di Rondra" o qualcosa di simile!

Fa piacere sapere che il gioco sia ancora "vivo" anche se, a quanto mi pare di capire, le ultime edizioni non siano proprio il massimo.

5 ore fa, OcramGandish ha scritto:

...

Ho letto la terza e vorrei leggere la quinta appena ne avrò' il tempo, ma non sono molto convinto di come si stia sviluppando. Un po' come dalla scatola rossa di D&D si e' arrivati ad AD&D. Il paragone non e' lo stesso me ne rendo conto, ma alle volte nei gdr "meno e' più".

...

Giusto una precisazione (che ci tengo a fare perché sono un appassionato di AD&D): la scatola rossa, quella di Mentzer, è del 1983, mentre il primo manuale di AD&D ha visto la luce nel 1977.

Scusate ancora l'intrusione (e l'off-topic spudorato) e buon gioco ragazzi!

EDIT: ho appena visto che la questione scatola rossa-AD&D è stata già chiarita qualche post prima...chiedo scusa :grimace:

Modificato da Checco
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