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Regalo: scrivere e stampare ambientazione


riddlecat

Messaggio consigliato

E' il mio primo messaggio al di fuori della presentazione, per cui se sbaglio qualcosa fatemelo notare per piacere :) 

Anni fa, correvano i tempi di AD&D (era il 93 per l'esattezza), tra i miei amici di scuola ero l'unico a cui piaceva fare da master. In quegli anni feci conoscere il gioco ad un gruppo in particolare, che restò unito fino alla fine del liceo e che mi segnò positivamente per tutto il tempo che restammo uniti a giocare: le campagne si susseguivano senza sosta e riuscimmo a creare un mondo che magari non brillava per originalità (ognuno di noi inseriva elementi dalle fonti narrative che preferiva) ma che riuscì a farci divertire per tantissimo tempo. Poi la vita prese il suo corso e il gruppo si divise, con ciascuno che andò per la propria strada... 

Recentemente però sono successe un po' di cose che si sono concatenate tra loro: ho ricominciato a giocare, usando le regole della quinta iterazione di Dungeons & Dragons; i miei consanguinei più giovani mi hanno illuminato parlandomi di Netflix e di Stranger Things; ed infine, rimettendomi in contatto con alcuni membri di quel gruppo storico, ho rimesso le mani su vecchi appunti andati perduti. 

In breve, sono stato vittima della nostalgia e in quello stato mi è balenata in testa un'idea folle: mettere in ordine gli appunti scrivendo qualcosa di sensato, fare stampare il tutto sotto forma di "campaign setting" e regalarne una copia a ciascun giocatore. Pochi attimi dopo aver realizzato ciò mi sono scontrato con le prime complicazioni, ovvero che le mie conoscenze informatiche sono nulle se si affacciano sul mondo dell'editoria e che non saprei a chi rivolgermi per la stampa: una copisteria? Un servizio online? E nel caso quale? 

Possiedo qualche nozione di grafica, quindi le immagini e la parte "estetica" non mi preoccupano, però trovandomi davanti alla pagina bianca di word non so davvero da dove cominciare. Mi piacerebbe usare un formato che all'ultima Lucca Comics & Games ho visto essere utilizzato da molti, più piccolo dell'A4 ma più grande dell'A5... Non saprei dire le misure precise, ma ricordo che praticamente ogni manuale dello stand dell'editore Narrativa aveva manuali di quella grandezza. 

Stabilito il formato, le prime cose a cui mi viene da pensare sono la grandezza del carattere e la larghezza dei margini, considerando anche lo spazio che occuperà la rilegatura. Ho un vuoto totale in merito... Al momento non mi vengono in mentre altri dubbi (ho moltissimo lavoro da fare anche solo per "decifrare" i vecchi appunti, è probabile che appena mi metterò a scrivere sarò pieno di problemi..) ma se qualcuno della comunità avesse già fatto una cosa del genere, o fosse un esperto in materia, gradirei moltissimo il suo parere. Potrei sempre scrivere a caso su word, stampare e poi spillare il tutto ma mi piacerebbe davvero fare qualcosa di più carino e di curato, ignorando per una buona volta il dio denaro e facendo una cosa proprio con il cuore. 

A presto e grazie :)

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Ciao Kelemvor, grazie per la risposta e per avermi fatto notare la sezione dei download, me l'ero completamente persa :D Comunque, certo, sicuramente mi guarderò in giro per avere un'idea su caratteri e "stili" di realizzazione, al momento però sono ancora alla fase precedente, ovvero alla formattazione della pagina, alla ricerca cioè, delle giuste proporzioni tra grandezza del carattere e grandezza del foglio. A tal proposito posso dire di aver guardato sul sito di Narrattiva (prima mi ero mangiato una t), i manuali a cui mi riferisco sono esattamente in formato A5. Inoltre sarei propenso a impostare il testo su due colonne invece che su di una soltanto, ma anche qui aspetto consigli e pareri. 

Ah, ho scritto qui sul forum principalmente perché non sapevo dove altro chiedere. Se qualcuno sa dell'esistenza di community più attive su questo fronte, o ha un contatto diretto con qualcuno del mestiere, tanto meglio. 

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Non sono un esperto di editoria, ma so una regola fondamentale: pensare a cosa scrivere e pensare a come* scriverlo sono due cose ben distinte.

Personalmente ti consiglio di concentrarti su quello che sai fare (il cosa) e lasciare a dopo il come. Anche se scrivi tutto come plain text (testo "semplice"), intanto grossa parte del lavoro sarà stata fatta. Per la formattazione si può risolvere in modo relativamente facile.

Non so se lo conosci, ma in questo settore esiste un "programma" di nome LaTeX che secondo me è molto indicato sotto questo punto di vista: una volta capito come funziona (e non ci vuole tanto se ci si appoggia ad apposite guide) ti permette di concentrarti sul contenuto lasciando al programma stesso la gestione della formattazione attraverso una serie di istruzioni che dai nel testo. A quel punto, si da il testo in pasto ad un compilatore che analizza le istruzioni e produce un pdf di alta qualità estetica (in genere). Per capirsi, quando vuoi iniziare un nuovo capitolo non scrivi il titolo in centro o in grassetto, ma dai il comando \chapter{Titolo} e quando il testo verrà compilato, il compilatore capirà che quello è un capitolo e lo formatterà adeguatamente. In realtà è più facile a farsi che a dirsi, perciò ti suggerisco di dare una occhiata alla guida che ti ho linkato (nella parte iniziale, viene spiegato ben bene il principio di funzionamento e le basi tecniche, mentre il grosso del testo sono in pratica collezioni di comandi con la loro spiegazione che non ti servono ad una prima lettura e che ti basterà cercare quando avrai bisogno di una specifica cosa). In caso di necessità, poi, troverai una community molto attiva al forum del GUIT.

Tutto è gratuito nell'ambiente, e open source soprattutto, perciò (per dire) se ti piacesse lo stile in cui è scritta la guida potresti ottenerlo e scrivere la tua ambientazione esattamente nello stesso modo. Questo vuol dire che ti basterà cercare template Latex fantasy books per trovare cose come questa [5 secondi scarsi, e perché ho una connessione lenta!]: template già pronti in cui ti basterà inserire il tuo testo! :D

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Smite4life ti ha consigliato una soluzione molto pratica e penso che per il tuo caso sia l'ideale.

Provo anche io a darti qualche dritta, ma ti parlo da amatore, non professionista.

Sul formato delle pagine io ti invito a riflettere sull'A4. Molte stamperie o copisterie, per progetti così piccoli, aumentano o diminuiscono sensibilmente il prezzo a stampa. Sottolineo a stampa, non a pagina. Uno dei primi errori di chi si affaccia per la prima volta su questo genere di argomento è pensare che i costi si quantifichino per numero di pagine e non per facciata :(.

Quando progetterai l'impaginazione ragiona sempre in quartine. Le facciate dovranno essere sempre un multiplo di 4, copertina e retro copertina incluse. Sempre in fase di impaginazione, ragiona sul numero di immagini che vuoi inserire e usa temporaneamente dei riempitivi (anche dei rettangoli colorati vanno bene, batsa che occupano lo stesso spazio).

A priori evita quelle copisterie vicino alle università. Solitamente non sono economiche e arrivano a far pagare una tesi di una sessantina di pagine con rilegatura e copertina in simil pelle anche 50-60€.

Una stampa in bianco e nero di 60 pagine (10 a colori), su carta media buona, copertina semi rigida e rilegatura, puoi riuscire a trovarla anche a 20-25€. Se te le fai provenire dalla cina, anche a meno, ma dipende moooolto dal numero di pezzi e soprattutto aspettati tempi di consegna biblici. 

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3 ore fa, smite4life ha scritto:

Non sono un esperto di editoria, ma so una regola fondamentale: pensare a cosa scrivere e pensare a come* scriverlo sono due cose ben distinte.

Personalmente ti consiglio di concentrarti su quello che sai fare (il cosa) e lasciare a dopo il come. Anche se scrivi tutto come plain text (testo "semplice"), intanto grossa parte del lavoro sarà stata fatta. Per la formattazione si può risolvere in modo relativamente facile.

Non so se lo conosci, ma in questo settore esiste un "programma" di nome LaTeX che secondo me è molto indicato sotto questo punto di vista: una volta capito come funziona (e non ci vuole tanto se ci si appoggia ad apposite guide) ti permette di concentrarti sul contenuto lasciando al programma stesso la gestione della formattazione attraverso una serie di istruzioni che dai nel testo. A quel punto, si da il testo in pasto ad un compilatore che analizza le istruzioni e produce un pdf di alta qualità estetica (in genere). Per capirsi, quando vuoi iniziare un nuovo capitolo non scrivi il titolo in centro o in grassetto, ma dai il comando \chapter{Titolo} e quando il testo verrà compilato, il compilatore capirà che quello è un capitolo e lo formatterà adeguatamente. In realtà è più facile a farsi che a dirsi, perciò ti suggerisco di dare una occhiata alla guida che ti ho linkato (nella parte iniziale, viene spiegato ben bene il principio di funzionamento e le basi tecniche, mentre il grosso del testo sono in pratica collezioni di comandi con la loro spiegazione che non ti servono ad una prima lettura e che ti basterà cercare quando avrai bisogno di una specifica cosa). In caso di necessità, poi, troverai una community molto attiva al forum del GUIT.

Tutto è gratuito nell'ambiente, e open source soprattutto, perciò (per dire) se ti piacesse lo stile in cui è scritta la guida potresti ottenerlo e scrivere la tua ambientazione esattamente nello stesso modo. Questo vuol dire che ti basterà cercare template Latex fantasy books per trovare cose come questa [5 secondi scarsi, e perché ho una connessione lenta!]: template già pronti in cui ti basterà inserire il tuo testo! :D

Ciao, a prima vista sembrerebbe una cosa laboriosa (o, per dirla meglio, più laboriosa che usare Word) ma voglio fidarmi. Provo a buttare giù una bozza di qualche pagina solo testo, poi proverò a cimentarmi con Latex. Una domanda, e se non volessi usare un template ma imitare uno "stile"  di un altro manuale ad esempio?Sono certo che sia possibile farlo, ma ne varrebbe la pena? 

E grazie a Jareth per le dritte ;)

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9 ore fa, riddlecat ha scritto:

Ciao, a prima vista sembrerebbe una cosa laboriosa (o, per dirla meglio, più laboriosa che usare Word)

Diciamo che la curva di apprendimento del software è abbastanza ripida all'inizio (e quindi per scrivere un testo qualsiasi è decisamente più laborioso rispetto a Word), ma diventa rapidamente piatta: l'enorme vantaggio di software di questo tipo è l'incredibile facilità con cui si generano tutte le cose accessorie che con Word sono un inferno (per esempio, la gestione dei numeri di pagina è praticamente automatica, e basta un comando per dirgli di non numerare la pagina/titolo. Prova a fare una cosa del genere con Word... Oppure l'indice: in LaTeX produrre un ottimo indice prevede soltanto: \tableofcontents. Fine! E ancora l'indice analitico, i riferimenti incrociati... tutto è praticamente ad un solo comando di distanza!). D'altra parte, all'inizio, è un po' estraniante perché mentre scrivi non hai idea di come apparirà il testo, oltre ad essere molto simile ad un linguaggio di programmazione (è un markup language) e quindi risultare ostico da vedere.

9 ore fa, riddlecat ha scritto:

se non volessi usare un template ma imitare uno "stile"  di un altro manuale ad esempio?Sono certo che sia possibile farlo, ma ne varrebbe la pena?

Ecco, molto più avanti della fase piatta nella curva di apprendimento c'è un'altra fase relativamente ripida, che prevede l'imparare a modificare pesantemente l'estetica in modi non già previsti dai comandi base. D'altra parte, sbirciare il codice di un template e stiracchiarlo secondo le proprie necessità è già molto più facile, e questo si può fare molto più facilmente.

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Il 17/2/2017 alle 09:24, smite4life ha scritto:

Diciamo che la curva di apprendimento del software è abbastanza ripida all'inizio (e quindi per scrivere un testo qualsiasi è decisamente più laborioso rispetto a Word), ma diventa rapidamente piatta: l'enorme vantaggio di software di questo tipo è l'incredibile facilità con cui si generano tutte le cose accessorie che con Word sono un inferno (per esempio, la gestione dei numeri di pagina è praticamente automatica, e basta un comando per dirgli di non numerare la pagina/titolo. Prova a fare una cosa del genere con Word... Oppure l'indice: in LaTeX produrre un ottimo indice prevede soltanto: \tableofcontents. Fine! E ancora l'indice analitico, i riferimenti incrociati... tutto è praticamente ad un solo comando di distanza!). D'altra parte, all'inizio, è un po' estraniante perché mentre scrivi non hai idea di come apparirà il testo, oltre ad essere molto simile ad un linguaggio di programmazione (è un markup language) e quindi risultare ostico da vedere.

Ecco, molto più avanti della fase piatta nella curva di apprendimento c'è un'altra fase relativamente ripida, che prevede l'imparare a modificare pesantemente l'estetica in modi non già previsti dai comandi base. D'altra parte, sbirciare il codice di un template e stiracchiarlo secondo le proprie necessità è già molto più facile, e questo si può fare molto più facilmente.

Sapresti invece parlarmi di un programma chiamato Scribus? A prima vista mi sembrerebbe più "comodo". 

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Scribus è ottimo. Quando stavo in azienda lo si usava continuamente. E' abbastanza intuivo anche se a prima vista l'interfaccia grafica ti disorienta, ma poi ci prendi subito la mano. A differenza di Latex (bada, quest'ultimo l'ho usato solo durante il periodo universitario, quindi può aver subito grossi cambiamenti da allora :D ) che è un linguaggio di programmazione, Scribus invece è una piattaforma che a grandi linee ti da gli strumenti a vista.

Se vuoi appoggiarti ai template di impaginazione, Scribus perde punti, perché quelli che ho visto di Latex linkati da Smite4life sono graficamente moooooooooooooolto più curati e appaganti.

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