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Tdg(pascolaio)cronache delle giungle della pioggia


Pascolaio

Messaggio consigliato

Falkas

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Questo annuncio è il primo grande evento dalla scomparsa di Tintaglia e vista la situazione ci saranno sicuramente centinaia di candidati. Data la situazione non posso che candidarmi, non vedo molte alternative ora come ora. Ho appena salutato parte dei miei vecchi compagni di viaggio che non sopportano più questa giungla e stanno tentando di tornare al mare, dicono che forse potranno guarire; altri invece o sono morti o hanno trovato la loro strada, ci siamo divisi, ormai. Torno a casa per controllare tutto il mio equipaggiamento e a ripassare qualche tecnica di combattimento in preparazione a domani.

 

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Swarge

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Erano passati già tre anni dalla nascita dei draghetti, evento tanto epocale quanto triste per il modo in cui quei draghi erano nati. Avevo provato delle emozioni contrastanti quando era successo, da una parte mi sentivo come loro che erano deformi e mutati ma fieri della propria identità e retaggio, dall'altro li invidiavo, perché Tintaglia non li aveva abbandonati, al contrario dei miei genitori. Poi anche lei se ne era andata, non sapevo bene che pensare al riguardo; forse si era resa conto che per loro non c'era futuro, che prima o poi sarebbero morti tutti di stenti o malattia, intrappolati in quel luogo, non potendo spiccare il volo, o forse era andata a cercare una soluzione per poter rimediare alle loro deformità alari. Non la conosceva bene quindi non poteva essere sicuro della ragione dietro il suo gesto improvviso. Comunque proprio la loro impossibilità al volo come anche i loro vari rachitismi disegnavano la differenza maggiore fra loro e me, le mie mutazioni potevano anche essere orribili agli occhi dei miei simili, ma non erano menomanti o debilitanti, anzi mi avevano reso un individuo assai più forte degli altri, erano un vantaggio e la loro origine ancestrale un motivo di orgoglio, al contrario le loro deformazioni li avevano resi disabili, deboli, costretti a non potersi muovere dal loro nido che ora era più un prigione, per questo aspetto provavo pena per loro a differenza propria.

Sta di fatto che questa loro impossibilità a prendere il volo creò un problema non da poco a me e a tanti altri, l'accesso all'antica Cassarik rimaneva inagibile. Ormai le rovine di Trehaug erano state setacciate fino all'osso, ogni anno sempre più rari e poveri erano i ritrovamenti, mercanti e cercatori di tesori davano sempre più segni di nervosismo mentre l'economia che gravitava intorno agli artefatti subiva un inesorabile crollo. Tutti guardavano all'antica Cassarik come all'unica soluzione percorribile, ma i draghi rimanevano un problema, chiunque osasse minacciarli o semplicemente avvicinarsi faceva una brutta fine, venendo considerato niente più che un pasto facile.

Quel giorno, caso volle, avevo bisogno di rifornirmi di qualche utensile che non potevo crearmi da solo e, come mio solito in questi casi, dopo aver raccolto dei prodotti della foresta, foglie pane in questo caso, mi ero diretto al mercato per ricavarne quanto bastava per comprare poi il necessario dai bottegai. Con l'aumentare della crisi, anche le tensioni sociali si erano acuite e molto più spesso di un tempo i mutanti venivano presi di mira ed ostracizzati, senza una vera ragione, ma solo per potersela prendere con qualcuno. Quando ero un ragazzo, sotto l'ala protettiva ed educatrice del precedente Eremita, mi portava spesso a Trehaug quando aveva delle commissioni o delle faccende da svolgere, diceva che non potevo restare isolato completamente dalla civiltà, che dovevo imparare a conoscere le persone, nel bene e nel male, che il solo rancore per essere stato abbandonato da loro non avrebbe portato a nulla di buono. D'altra parte non voleva però nemmeno che la mia identità e presenza al suo fianco fossero note agli abitanti, così in quelle occasioni mi faceva dono di un artefatto che usava in alcune occasioni, una specie di copricapo che indossato permetteva di alterare completamente il proprio aspetto in un altro individuo. Con quell'oggetto potevo apparire come un ragazzo od un uomo non tanto alto od un vecchio od un ragazzino molto più giovane e senza alcuna mutazione, potendomi muovere fra i Trehaugiani senza alcun rischio e seguendo a distanza l'Eremita nelle sue faccende. Anzi, spesso, quando la notizia che l'Eremita era in zona, i bambini spessi incuriositi dalle storie che circolavano su di lui si raggruppavano ad una certa distanza e lo seguivano, trepidanti nel vedere qualcuna delle sue fantomatiche abilità all'opera. Mischiarmi fra loro era facile e mi divertiva sentire quante se ne dicessero sul conto del mio mentore, sia buone che orribili, sia vere sia false, alle volte avrei voluto reagire o dire qualcosa per smentire certe affermazioni o per avvalorarle, io che sapevo davvero com'era andata, almeno così credo, dai suoi racconti diretti, però sapevo che avrei messo nei guai me e lui ed imparai a non farmi coinvolgere dai pettegolezzi. Da qualche tempo, dopo un paio di episodi spiacevoli, più che altro per loro alla fine, con alcuni abitanti del luogo, avevo deciso di ricominciare ad usare quel camuffamento per le volte in cui dovevo aggirarmi per l'insediamento e anche stavolta celai il mio aspetto quando dovetti recarmi al mercato. Lì trovai un annuncio molto interessante che annunciava la volontà di organizzare una missione per poter trovare un luogo adatto per i draghi, ovviamente affinché l'accesso alla antica Cassarik potesse essere liberato, non certo per ragioni animaliste.  Era curioso il fatto che alla spedizione avrebbero partecipato i draghi; sul momento pensai che fosse un'idea folle e strampalata, ma forse c'era qualcosa di più sotto, se davvero i draghi lì avrebbero accompagnati, senza mangiarli, in questa missione. Già solo capire come tirarli fuori dal quel luogo stuzzicava la mia curiosità ed interesse, poi se avessero avuto successo l'accesso alle rovine sarebbe stato di nuovo agibile ed avrei potuto ricominciare a scoprire di più sul significato della mia esistenza. Persino poter comunicare con i draghi, con i loro innumerevoli ricordi delle vite passate, avrebbe potuto fare meglio luce su ciò che più mi premeva sapere.

Decisi quindi di presentarmi camuffato all'incontro e vedere cosa ne sarebbe uscito fuori.

 

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Il mattino seguente é un mattino di grandi chiacchere e dicerie. Già decine di teorie circolano sul viaggio. È stato appurato che sono stati i draghi stessi a chiedere di organizzarlo e il consiglio ha colto subito L occasione. Questo avveniva due settimane fa. In questo lasso di tempo tutto è stato prestabilito. La spedizione sarà guidata dal capitano Leftrin. Capitano del Tarman una delle più antiche navi viventi.

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Digressione sulle navi viventi: 

A giro per la giungla era piuttosto raro, ed è ora quasi impossibile, imbattersi in un materiale straordinario. È all apparenza legno ma è resistente come il ferro. È flessibile, facilmente lavorabile, immune all acido e ignifugo. È stato chiamato il legno magico. Con questo legno furono fabbricate alcune navi. Purtroppo un terribile segreto si celava in quel legno. Non si trattava di un materiale qualsiasi ma di quel materiale che i serpenti marini secernono per costruirsi il bozzolo e diventare draghi. A quanto pare in questa zona, moltissimi anni fa, i draghi erano di casa e il legno utilizzato per costruire le navi non era altro che il loro bozzolo e, in certi caso, anche la loro carne.

non passò molto tempo che alcune navi si animarono. Si ribaltavano uccidendo L equipaggio, inviavano sogni e incubi ai marinai e parlavano col capitano. Molte furono rottamate. Poche, le più ragionevoli, capirono che non c era nulla da fare ormai e si rassegnarono al loro destino di barca quando potevano essere stati draghi. In tutto ne rimasero circa 10. Parlano, sono timide, aggressive, simpatiche o scontrose..... vanno controcorrente, sono versatili e trasportano carichi enormi.

Girano voci che i poveri idioti che hanno accettato L incarico, sono solo sbandati e barboni il cui unico scopo è togliere i draghi dalle rovine di Cassarik e morire con essi consumati dall acido. Altre, ben piú ottimistiche, parlano di un ricordo ancestrale dei draghi..... un ricordo che li dovrebbe guidare verso la meravigliosa città dei draghi. La città di Kelsingra. 

Tutti i volontari si presentano di buon ora al consiglio. Pochi vengono accettati... i draghi sono pochi, così saranno i loro custodi. Si, si parla anche di "custodi di draghi" un nome che gira molto tra le bocche della gente. Le domande del consiglio ai volontari sono rapide e impertinenti:

hai una famiglia? Sei pronto a non rivederla? Vuoi lasciar loro il tuo pagamento? Hai conoscenze nella caccia o nella pesca? Sai qualcosa dei draghi? Sei disposto a vedere le tue scaglie moltiplicarsi per la vicinanza al fiume?

quando avranno finito di reclutare vi porteranno in barca direttamente a Cassarik.... per il momento i custodi si stanno riunendo nella terrazza posteriore del consiglio. Quasi tutti  ragazzi giovani tutti colpiti duramente delle giungle della pioggia.... tutti tranne uno in effetti....e un altro è completamente coperto da un armatura quindi non si puó dire. Comunque il gruppetto si riunisce. Volano sguardi imbarazzati.... c è ancora qualche minuto per fare conoscenza.

 

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Galfern Sert
Sulla strada per il consiglio sento la gente mormorare varie voci sia sull'entità di coloro che hanno deciso di presentarsi al consiglio per accettare l'incarico che sul fine ultimo dell'incarico stesso. Da un lato vi è chi sussurra con malignità che noi aspiranti altro non siamo che un gruppo di sbandati destinati a soccombere insieme ai draghi sotto i pericoli della giungla, dall'altro voci decisamente più benevole e ottimistiche dicono che, se il viaggio procederà bene e riusciremo a sopravvivere alle insidie che si pareranno di fronte, potremmo addirittura giungere presso Kelsingra, una città mitica che si dice ospiti i draghi e il cui ricordo pare essere riaffiorato dalle loro memorie. Se il primo insieme di voci mi provoca disinteresse e disgusto proprio per la malignità che le impregna, ben diverso è per le voci che parlano di Kelsingra che attirano pienamente il mio interesse poiché se riuscissimo effettivamente a raggiungerla, potremmo svelare molti misteri che avvolgono il passato di queste terre e potrebbero illuminarci sulla sparizione dei draghi dalle stesse e proprio in virtù dell'interesse suscitato provo a passare in rassegna la mia memoria per vedere se ho trovato qualche riferimento a questo mitico luogo tra i reperti che sono stati dissotterrati dalla Trehaug sotterranea.

@ DM

Spoiler

Vorrei effettuare una prova di Conoscenze(Storia) per vedere se nel corso delle mie indagini storiche sono già entrato in contatto con qualche fonte, magari qualche scritto antico, che accennasse a riferimenti su Kelsingra e a cosa ne pensavano e sapevano coloro che hanno provveduto alla produzione delle eventuali fonti con le quali sono entrato in contatto prima che se ne ricominciasse a parlare con il risveglio del ricordo dei draghi.
Il mio bonus a Conoscenze(Storia) è +10

Ancora assorto nei miei pensieri, finalmente giungo nelle sale del consiglio nell'attesa di essere scrutinato per vedere se sono idoneo a partecipare alla spedizione che ci condurrà verso l'ignoto in cerca di una nuova terra nella quale i draghetti superstiti possano stanziarsi per vivere in serenità.

Quando giunge il mio turno di sottopormi alle domande del consiglio con tono sereno e solenne rispondo "Certo, c'è una persona a me molto cara, Alstern, il mio amato padre adottivo, e sono ben conscio che l'impresa che sto scegliendo di affrontare è decisamente pericolosa, la giungla infatti può scegliere di non perdonare gli avventati, anche se sa essere anche benevola e offrirci quanto di cui viviamo, soprattutto se tratta con accortezza. Per la parte anticipata del mio pagamento desidererei che una metà fosse consegnata direttamente al mio padre adottivo e che le 500 monete rimanenti, mi siano date in forma di pozioni di cura e avvettovagliamenti per affrontare il viaggio. Per quanto riguarda la possibilità di sopravvivere nella giungla con quanto ci offre, ci sono stato abituato fin da ragazzo quando Alstern mi ha introdotto all'arte della caccia e della raccolta insegnandomi anche come aggirare i pericoli. Dei draghi so che sono creature antiche e che potrebbero aiutarci a dissipare le ombre che avvolgono il passato di questo mondo, sono certo che se riusciremo ad aiutarli a recuperare le loro memorie, loro aiuteranno noi a saperne di più degli scoinvolgimenti che ci sono stati e si sono abbattuti anche su queste terre, inoltre ho preso a cuore la sorte di questi cuccioli poiché tutti meritano premura e amore. Per il fatto che le scaglie possano moltiplicarsi, beh quello, almeno per me, non è un problema" e mentre lo dico la solennità del mio tono viene smorzata per un istante da una risata benevola poiché i segni del fiume in me sono già fortemente evidenti "in fondo il fiume mi ha già toccato pesantemente con i suoi marchi e il loro moltiplicarsi sul mio corpo non è un problema, soprattutto in rapporto all'importanza della missione che intraprenderemo di per sé, la quale vale ben più dell'aumento delle scaglie."

Mentre attendo il verdetto del consiglio in relazione alla mia candidatura, mi riunisco insieme agli altri aspiranti sulla terrazza posteriore. Nonostante il silenzio iniziale, mostro un sorriso benevolo e provo a socializzare un po' con i presenti per cercare di capire che tipo di persone sono i miei potenziali futuri compagni di viaggio e quale ragione li ha spinti a cercare di unirsi alla spedizione. Sebbene l'imbarazzo mi tocchi in modo pesante, provo a superare la timidezza e cercando di rompere il ghiaccio con tono gentile e amichevole dico "Io sono Galfern Sert e fino ad ora ho vissuto esplorando e studiando le rovine dell'antica Trehaug e interessandomi alla giungla nella quale viviamo. Penso che questa spedizione, seppur possa rivelarsi pericolosa a chi non è abituato alle insidie della giungla, oltre a permetterci di trovare una nuova terra per i draghetti, dove questi possano vivere serenamente, potrebbe avere anche un grande interesse storico e proprio questo mi ha spinto a cercare di unirmi alla stessa. Nel vostro caso invece cosa vi ha spinto a cercare di sottoporvi ai pericoli che essa ci offrirà?"

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Swarge

Spoiler

 

Giunto di fronte ai selezionatori, svelo il mio vero aspetto, tornando ad essere l'Eremita che hanno imparato a riconoscere.

Nonostante la mia fama, mi vengono comunque poste quelle che sembrano delle domande di routine, al che rispondo stando un po' sulle mie: "Non ho nessuno e dei soldi, nel caso non tornassi, potete farne quel che volete. Mi son sempre procacciato il cibo da solo, non ho mai avuto bisogno di andare a comprarlo. Io so tante cose su tanti argomenti, non ultimi i draghi, partecipo a questa spedizione per curiosità nei loro confronti, sono portatori di grandi conoscenze e ricordi del passato. Sapranno sicuramente molte cose sugli Antichi e mi piacerebbe scoprire questa fantomatica Kelsingra. Le scaglie non sono un problema, io ne sono completamente ricoperto fin dalla nascita, fanno parte di me e non me ne vergogno, mi hanno reso ciò che sono; se ne arriveranno altre ben vengano.".

Finito il colloquio, venni approvato per il viaggio ed io feci quindi una lista delle cose che mi sarebbero servite e che avrei pagato con l'anticipo. Sinceramente, non saprei dire se ciò sia successo per le mie innegabili competenze e capacità o se nella speranza di togliermi di torno per sempre.

Spoiler

Test di Knowledge (Arcana +5, History +1, Geography +1, Dungeon +1, Local +1) su Kelsingra

 

Ad ogni modo, con il mio solito aspetto, vado ad aspettare nel cortile interno del consiglio. Come prevedevo, tutti apparivano essere stati toccati dal fiume, chi più chi meno. Se non fosse che uno dei titoli preferenziali per la selezione sia quello di non avere una famiglia a cui badare o degli affetti da cui separarsi, cosa comune fra i mutanti come me e gli altri, sarebbe potuta sembrare una pulizia etnica.

Un certo Galfern Sert si presentò, non che la cosa mi interessasse, ma stetti comunque ad ascoltarlo, se non altro per educazione. Sembrava stesse cercando di farci conoscere tutti un po' meglio, ma la cosa non mi interessava minimamente. Il fatto che fossi lì assieme a loro non voleva dire che avessi voglia di socializzare, il mio unico interesse era avvicinarmi ai draghi e raggiungere Kelsingra. Speravo che, una volta lì, tutto potesse essermi più chiaro. E poi tutti sapevano già "tutto" di me, l'Eremita, quindi non sentivo nè il bisogno di presentarmi, nè il desiderio di aggiungere dettagli o negare aspetti delle storie che circolavano su di me.

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Malkos

Malkos si presenta alla commissione :"Mi chiamo Malkos Modram, e sono un mercenario di professione. Ho letto l'annuncio e voglio propormi come candidato per la spedizione. Ho già esperienza nel settore, e voglio i draghi lontani dalla città il prima possibile." Dopodichè attende il giudizio della commissione.

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@tutti

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Quando fo un mess così è per mia esigenza di rispondere velocemente a chi fa prove abilità. Sennó poi me ne scordo.... voi continuate con il giro

@Pyros88

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Kelsingra... difficile trovare qualcuno che non conosca questo nome ma difficilissimo trovare qualcuno che ne sappia effettivamente qualcosa. È la classica meta... se ne sono trovare testimonianze nelle rovine di Trehaug. Sai soltanto che era una enorme città di Antichi a misura di drago vicino al fiume. Conteneva invenzioni e poteri nascosti e immani

@Nereas Silverflower

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Ne hai letto molto molto spesso. Alstern ne parlava con desiderio e   Possedeva alcuni testi a riguardo. Chiamarli testi è un eufemismo.... per gli abitanti della giungle della pioggia L enorme sapere custodito a Trehaug non ha il più minimo valore. È utile solo ció che può essere commerciato con Calched e quindi trovare testi Antichi è quasi impossibile.

Kelsingra è una mitica città di Antichi a misura di drago piena di meccanismi e antiche magie. Sai per certo dalle tue letture che se davvero esiste, si trova a monte del fiume perchè a valle è già stato tutto esplorato. Non sai se la città è sommersa o emerge dal fango.... Dalle tue letture era vicina al fiume ma per quanto ne sai il fiume potrebbe essere kilometri e kilometri più a est (o a ovest) di dove era.

 

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Falkas

La folla presente è mimore di quanto mi aspettassi, molti sono stati scacciati appena arrivati. Le domande di routine mi ricordano quelle che venivano fatte ad aspiranti bucanieri che volevano unirsi alla nostra ciurma.

"No, non ho una famiglia, i soldi li terrò io e nel caso non dovessi sopravvivere sarete voi a decidere cosa farne." attendo una reazione e rispondo alle domande successive: "Ho diversi anni di esperienza come marinaio coscritto, ho navigato per molto tempo in mare aperto, e sono in grado di portare una barca; vivo qui nella giungla da alcuni anni e mi occupo tra le varie cose di procacciare il cibo per la città. Ho assistito in prima persona alla schiusa delle uova di tre anni fa e ciò che so non è molto, per lo più storie e racconti. Ho imparato a convivere con queste scaglie, non sarà un problema per me affrontare il viaggio."

Mi viene fatto cenno di allontanarmi, non appena avranno finito le selezioni, comunicheranno il risultato. Mentre aspetto il giudizio finale, noto tra la folla Malkos, il fabbro di Trehaug, qualche altro volto conosciuto e perfino l'Eremita. *Non pensavo si presentasse per partecipare a una spedizione come questa. Dicono gli interessino soltanto la storia passata e i draghi e soprattuto che odi stare in mezzo alla gente...*

Raggiungo Malkos per salutarlo aspetto il responso finale.

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VECCHIO 'KITA'

Tutta questa situazione mi eccitava: una vita diversa, un occasione di mostrare il meglio che posso dare... ma a chi? Poco importa, voglio mostrare ai giovani e soprattutto ai draghi che sembrano essere a volte troppo lesti a sottovalutare gli umani. Alla loro presenza mi mostro con i miei soliti abiti, gli stessi di sempre. 

Famiglia? Nessuna replico dapprima tranquillo. 
Conoscenze di caccia o pesca? continuo soddisfatto. Giovanotti, qui avete uno dei piu' grandi esperti di natura, draghi e qualunque cosa viva! Se so' qualcosa dei draghi? Oh oh, sì, posso scommettere di essere il massimo esperto! Ho studiato parecchio le antiche scritture e.. beh, voi per un po'. Faccio ben soddisfatto e disposto a mostrare quanto so' a dei giovani. Poi mi avete un po' annoiato e son passato a cose piu' interessanti. L'ecologia delle farfalle mi ha colpito perticolarmente in quel periodo se ben ricordo.  
Tranquilli per il fiume: mi ci faccio abitualmente il bagno, ho la pelle molto tosta e resistente agli acidi io! I poteri delle antiche danze!... o forse era per la magia? 


Guardando gli altri presenti, giovanotti a mio confronto (anche se anagraficamente tanto vecchio non sono). 
Lancio un occhiata alle persone tutte attorno e poi cerco di riconoscerle. Incredibile a dirsi, ho un ottima memoria e quando mi sono buttato a studiare un po' le persone a me attorno mi son documentato. 

Falkas! Come vanno le cose? chiedo riconoscendo per primo lui. Lo sapevo che ti avrei trovato qua!

Uh... mi rivolgo verso Swarge non riconoscendo chi fosse per poi passare oltre

Malkos! Il giovane mercenario! mi rivolgo poi a lui. Sempre tosto eh? Come va' con il tuo talento nel fare armature? 

Galfern! Si si, ti conosco! Ti ho visto girare per i tunnel mentre studiavo! riconosco poi lui. Non so' se l'ho detto, ma sono anche io un esperto di giungla... forse il PIU' esperto che ci si... oh, si... devo averlo gia' detto... dico rendendomene conto. ...Ma comunque! Ritornando alle cose serie... ah! Si! Nella giungla mi so' muovere divinamente: riesco pure a manipolare con la magia della natura, la natura stessa! Bello eh? Una delle tante applicazioni della antica danza Kita. 


Mi rivolgo ai presenti, sorridente. 
Per i giovani impudenti di voi che non mi conoscono, potete chiamarmi ''Vecchio Kita''. Mi piace. 
Il motivo per cui lo faccio? 
mi rendo ora conto di una domanda a cui non mi aspettavo di dover rispondere. ...noia, credo. I soldi non mi servono e i draghi li ho gia' studiati. Oh, potrei studiarli ancora pero'! Uhm...

 

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Anche gli altri custodi di draghi si presentano..... siete tredici in tutto. Sono in effetti sbandati o orfani.,...comincia le presentazioni un arzillo giovane che tutto eccitato dice di chiamarsi Rapskal. Seguono una ragazza colpita dalle giungle in modo terribile di nome Thymara e probabilmente un suo caro amico Tats. Il ragazzo non ha nessuna mutazione ma è facile capire perchè è qui. Sul suo volto sono tatuati un cavallo in corsa e una ragnatela. È un "Tatuato" uno schiavo di guerra preso da Calchediani e marchiato con i tatuaggi bianchi. In seguito sono stati liberati ma molti, ormai estranei ad una vita normale, sono diventati malviventi o semplici ladruncoli. Una ragazzina a nome di Sylve è senza dubbio la più giovane, avrà a malapena 15 anni. Greft è un grosso ragazzo colpito così pesantemente che ha già dovuto smettere di portare la maglietta. Completamente inutile e addirittura scomoda quando sei ricoperto da uno strato di scaglie molto spesso e coriaceo. Jerd è uno di quei rari casi dove le mutazioni rendono più belle le femmine. Warken è alto,allampanato e probabilmente molto timido.

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Pyross hahaha 🤣 se vai a riguardarti il messaggio dove ti dicevo tutti i nomi tipici delle giungle della pioggia potresti notare una certa somiglianza.

Prima ancora di riuscire a sapere qualcosa più dei soli nomi arrivano degli uomini con dei bigliettini. Prendetene uno ciascuno. Non c è bisogno che compriate altro materiale vi forniremo tutto il necessario, sulla barca non c è altro spazio....avanti!  Tutti si riuniscono a prendere i bigliettini. Il consiglio compare su una terrazza di poco più alta. Parla la mercante Finbock. Date questi bigliettini all armeria qui dietro l angolo. Vi forniranno l indispensabile. Ora dovete tutti firmare una copia del contratto. Gli stessi uomini dei bigliettini fanno girare dei fogli.  Il contratto dice così:

affermi di voler  prendere posto nella spedizione per il reinserimento dei draghi come custode? I tuoi compiti saranno: rispondere di tutto le esigenze del tuo drago e procacciare cibo per lui e per te. Dovrete lasciare i draghi nel primo posto abitabile per loro. Nel caso del ritrovamento di reperti Antichi la procedura che dovrete seguire è scritta nel contratto del capitano Leftrin del Tarman che vi accompagnerà accogliendovi come base stabile quando non ci sarà terra ferma. 

Non vi nascondiamo che il vero scopo della spedizione è togliersi queste bestie dai piedi. Un ascoltatore attento, può facilmente notare che non è stato specificato se le bestie nelle parole della Finbock sono i draghi o voi. Ma se doveste veramente ritrovare qualche cosa di interessante e qui i vari mercanti del consiglio si lanciano sguardi e ammicchi. Allora questa spedizione potrebbe avere un senso. 

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Se qualcuno vuole controbattere o aggiungere qualcosa lo faccia, poi andiamo avanti.

 

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Swarge

Elementi curiosi quelli che compongono la spedizione, qualcuno più strano di altri, altri ancora sembravano saper il fatto loro mentre altri parevano dei pesci fuor d'acqua per una missione simile, però avevo imparato fin da subito a non giudicare un albero dalla corteccia.  Speravo soltanto che nessuno ci creasse impicci o problemi di sorta, ma tanto sapeva che questa era una missione abbastanza disperata e che molti non sarebbero tornati a casa.

Sono stato da sempre un solitario, forse per la condizione che la vita mi ha imposto, forse perché in fondo stavo bene con il mio mentore e basta o più semplicemente perché mi sono sentito da sempre diverso. Fin da quando mi era stato spiegato il mio retaggio ancestrale, molti anni fa, non mi consideravo più un umano, o comunque non solo semplicemente un umano qualsiasi, ero qualcos'altro, qualcosa che gli altri esseri viventi di Trehaug o do qualsiasi altro posto non erano. Ero unico, speciale, potente, qualcosa di nuovo ma allo stesso tempo molto antico, tutti vedevano le scaglie come un mutazione, un effetto spiacevole che imputavano al fiume, una maledizione per certi versi, per me invece era una benedizione, era parte di me, era quel qualcosa in più dentro di me, proveniente dai draghi e dal passato, che mi aveva plasmato in un essere nuovo, per molti versi superiore. Nemmeno più le consideravo brutte le mie escrescenze cornee e la mia pelle spezza e cheratinizzata del tutto simile a quella dei draghi; avevano innumerevoli vantaggi pratici come il proteggermi dai colpi esterni, dalle acque acide del fiume e dalle punture degli insetti. Ormai anche il mio senso estetico era cambiato, da anni le donne umane non erano più attraenti ai miei occhi, per quanto ne riconoscessi la graziosità non mi provocavano alcune fremito interiore, al contrario trovavo attraenti le donne che mostravano segni di mutamento, più il loro aspetto era inumano e simile al mio e più erano attraenti, con le dovute variabili estetiche da persona a persona. Per me i mutanti non erano degli sfortunati da compatire o a evitare, non erano dei disagiati, invece vedevo tutti loro come un passo avanti nell'evoluzione dell'uomo, altri individui che come me, seppur in maniera minore, portavano dentro di se quel retaggio passato che forse ci accomunava e che si esprimeva con intensità variabile in ognuno di noi. Le mie erano, ovviamente, tutte supposizioni; dovevo scoprire di più sul proprio passato, sul proprio retaggio, sui draghi e sugli Antichi per capire le origini ed il significato di queste mutazioni, avevano un significato ed uno scopo, ne ero certo. Guardando il gruppo, composto quasi solo esclusivamente da mutanti, mi sentì un po' meno solo, come se fosse di nuovo in mezzo a dei suoi simili dai tempi in cui il suo patrigno era deceduto. Li vedeva come individui unici e speciali come lui, forse un po' meno di lui, ma comunque al di sopra dei semplici umani, la cosa che però lo irritava maggiormente era che la stragrande maggioranza di loro si considerava sfortunata, segnata da un male orribile ed incurabile, afflitti dal pregiudizio di quelle sciocche persone umane, che vedevano con ribrezzo e paura la loro diversità senza rendersi conto del loro potenziale, del loro essere speciali. Li compativa tutti per il loro compiangersi e non rendersi conto che il loro era un dono e non una malattia.

Iniziai a fare mente locale su tutto ciò che mi serviva, avevo a disposizione un bel gruzzolo, anche se i soldi non mi erano mai serviti a granché nella vita, solo a comprare altri artefatti, per tutto il resto me l'ero sempre cavata da solo o con il baratto. Stavolta potevo equipaggiarmi al meglio, gli sarebbe servito tutto l'aiuto possibile per sopravvivere.

"Credo che sarebbe più corretto farci vedere ora il contratto del capitano, come pretendete che firmiamo un contratto che ne include un altro di cui non sappiamo nulla? Potrebbe esserci pure scritto che qualsiasi reperto antico che troveremo sarà consegnato al capitano e che a noi non andrà nessuna ricompensa. Vorrei vedere il contratto adesso, non dopo!" annuncio a gran voce, prima di firmare. Non mi piacevano affatto quei termini, conoscendo la furberia che accumunava tutti quegli avidi mercanti temeva ci fosse qualche clausola o cavillo che permettesse loro di mettere le mani su tutti i tesori di Kelsingra oltre a quelli che si sarebbero accaparrati non appena l'accesso a Cassarik sarebbe stato di nuovo agibile. Le ragioni che lo spingevano ad unirsi alla missione erano proprio quello di scoprire di più sul suo passato sull'era degli Antichi e le conoscenze raccolte o scritte su alcuni reperti erano fondamentali per questo fine. Non poteva permettere che tutti quei manufatti finissero nelle sole loro mani. I draghi sarebbero stati sicuramente una miniera di informazioni e conoscenze del passato, ma non poteva contare solo su di loro e solo; voleva avere il diritto di potersi tenere una quota di quanto trovato o che perlomeno potesse averne libero accesso ed analisi fino a quando non fossero tornati indietro.

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Galfern Sert
Alla fine anche gli altri custodi che sono stati scelti si presentano e per alcuni provo una forte empatia poiché sono colpiti dalle mutazioni quanto me o addirittura più di me. Tuttavia, mi colpiscono in particolare due dei prigionieri: Tats e Sylve. Nel caso del primo appena vedo i marchi, questa volta non frutto della giungla, che segnano il suo volto, il mio cuore si riempie di una profonda rabbia, non rivolta contro di lui ma contro quelli che sono stati i suoi padroni per gli orrori e la perdita di libertà alla quale lo hanno sottoposto poiché la schiavitù è uno dei mali che maggiormente non accetto e penso vada eradicata in ogni modo, anche se il fatto che sia stato liberato mi concede e non sia più sotto il dominio di altri mi dà una nota di felicità. Nel secondo caso provo tenerezza poiché la ragazza, di cui non conosco le abilità, sembra poco più che adolescente e non vorrei che i pericoli della giungla la deprivassero della vita, soprattutto a questa età, da cui mi riprometto di fare tutto il possibile per fare in modo che il viaggio non le sia grave e torni qui sana e salva e nel mentre penso "Qualora non avesse una famiglia, una volta di ritorno dal viaggio, potrei chiederle se vuole venire a vivere con me e Alstern in modo che così abbia un luogo dove poter vivere in serenità senza dover essere esposta a pericoli."
Inoltre dico all'uomo che si fa chiamare "vecchio Kita" "Apprezzo molto la giovialità che stai mostrando".

Poco dopo ci consegnano dei bigliettini da dare in armeria e in cambio di scorte e un contratto che, come al solito, sembra una trappola ben congegnata. La parte in cui mi si dice di prendere cura del draghetto che mi viene affidato non è problematica e se sarà necessario avrò premura di aiutare anche gli altri in queste mansioni laddove mi sia possibile. La vera trappola risiede in quanto vogliono fare ai reperti che eventualmente riusciremo a reperire poiché invece di indicarla in modo chiaro nel testo stesso del contratto sul quale apporremo le nostre firme, hanno provveduto ad inserirla solamente nel contratto del capitano. Tuttavia, essendo il contratto stato scritto perlopiù da mercanti, penso già di sapere dove andranno a parare con la questione dei referti e in me si fa strada fulgido un pensiero "Non autentico interesse per la storia e per quanto essa ci offre, ma ancora una volta solo avidi cacciatori di tesori assetati di denaro che vedono il passato solo come un ninnolo da rivendere." e questa cosa trova conferma non appena vedo il consiglio scambiarsi sguardi ammiccanti non appena il focus passa dall'occuparsi dei draghi, neanche aver premura, ma proprio occuparsene come merce da portar semplicemente via, ai reperti che eventualmente troveremo che loro vedono soltanto come merce con del valore e che ritengono possano dare un senso ad una spedizione che di per sé ha già un senso fortemente rilevante, ossia trovare un luogo dove i draghi possano riposare sereni, e non ha bisogno di essere dotata di altri sensi il mio sguardo verso il consiglio passa dal disgustato al totalmente rivoltato. Nonostante ciò scelgo di apporre la firma solo per due motivi: poter proteggere Sylve dai pericoli della giungla e poter far sì che Alstern possa beneficiare di parte del compenso iniziale per vivere tranquillamente in mia assenza.

Dopo che il consiglio ha finito di deliziare sé stesso e disgustare, almeno per quanto mi riguarda, noi altri poiché non ha a cuore né il reale destino dei draghetti né la storia mi dedico ad altre attività che ritengo sia più rilevante svolgere

@ Master

Spoiler

Cerco di stringere amicizia con Sylve poiché l'ho presa autenticamente a cuore data la sua giovane età e cerco capire cosa l'ha spinta a partecipare alla spedizione e se ha una famiglia dalla quale tornare. Nel caso mi dicesse di non avere nessuno, le offro di poter venire insieme a me e ad Alstern non appena torneremo dal viaggio, in modo che abbia un luogo dove possa vivere in tranquillità. Indipendentemente da ciò, le dico che durante la spedizione potrà contare su di me e farò tutto il possibile per aiutarla



 



 

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Malkos

"Vecchio Kita, vedo che c'è anche lei. Senza offesa, ma non pensa che sarebbe meglio lasciare le imprese rischiose ai giovani?" dice, ma si corregge subito "Anche se non è che mi ispirino molto neanche gli altri. Non tutti almeno :  qualcuno sembra preparato, ma gli altri mi ispirano davvero poca fiducia. Speriamo bene, vediamo di non seppellirne troppi". 

Dopodiché firma il contratto ("Un lavoro è un lavoro, anche se devo fare da balia a una bestia" pensa tra sé e sé) e si dirige a recuperare ciò che gli spetta.

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Falkas

Incontro gli altri selezionati, saluto il vecchio Kita e gli chiedo: "Ehi Kita! Dimmi la verità, tu non sei veramente un vecchio di 80 anni come dicono in città o sbaglio?" vedo poi che oltre alle facce conosciute di Trehaug sono stati scelti altri mai visti prima, alcuni sono anche messi peggio di noi dal punto di vista delle deformazioni.

Ringrazio i nostri datori di lavoro per il pagamento e la fornitura di equipaggiamento che provvedo subito a integrare, dopodiché cerco di fare conoscenza con i nuovi compagni di squadra, per capire le loro personalità e la loro preparazione.

@DM

Spoiler

Come equipaggiamento prendo 5 pozioni di cura ferite leggere e 2 di Enlarge Person. Ho già segnato le spese sulla scheda

 

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Tutto il gruppo, conosciuti e sconosciuti entra nell armeria tra sguardi curiosi e auguri di buona ortuna. Facendo vedere il bigliettino vi vengono forniti: una coperta, un pugnale, una lancia da pesca un arco e scorte di carne secca e fagioli.

wow come sono fortunato dice quello di nome Rapskal. Sembra euforico e entusiasta di tutto. la mia coperta è del mio colore preferito!  Ma sono tutte uguali! fa notare qualcuno dal mucchio. Appunto ribatte Rapskal sono fortunato ad avere l azzurro come colore preferito.

Siete scortati da delle persone, vi conducono verso il porto. Toccare terra ferma a volte può dare qualche vertigine dopo giorni con un dondolio sotto i piedi che a volte è quasi impercettibile ma mai assente. Comunque dura poco perchè salite quasi subito sul Tarman. Il capitano Leftrin è li ad attendervi. Tutto è già pronto per salpare. Montate a bordo e vengono staccati gli ormeggi con rotta su Cassarik dove incontrerete i draghi. 

Il viaggio è breve... ma per alcuni dei partcipanti è già una distanza enorme da casa. Chiaccherate tra voi quasi esclusivamente della missione che vi attende... alcuni più silenziosi di altri. Sylve si apparta con Galfern Seryt.

 

@Nereas Silverflower

Spoiler

si ho una famiglia......la ho almeno credo. Ho iniziato a mutare a 5 anni....ormai non potevano più uccidermi i miei.....

Non potendomi sposare sono rimasta a casa e dato che non sono molto brava a cacciare ero solo un peso... mi hanno consigliato di unirmi a questa missione.  Stò cercando di convincermi che sono stata io a volerlo per aiutare loro.......

Sembra molto timida e inesperta. Capisci di aver fatto bene a dirti disponibile con lei aveva proprio bisogno di sfogarsi.

le sue leggere scaglie rosa sul volto e sulle braccia sono ancora agli inizi ma hanno aggredito per prima cosa la testa e la nuca. Già alcuni capelli sono caduti ma ciò non la fa brutta.....il lungo ciuffo di capelli biondi rimasto pende da un lato in modo strano ma piacevole alla vista.

Anche altri si appartono per conto proprio. Tats e Thymara per esempio..... a conferma che Il ragazzo Tatuato e la ragazza già si conoscono. 

L equipaggio del Tarman sa fare bene il proprio lavoro. La chiatta fila che è una meraviglia e l acido non la intacca. Deve aiutare molto anche il fatto che sia una nave vivente. Il capitano Leftrin vi ha ammonito una volta saliti sul potere della chiatta: Tarman non è una di quelle navi viventi a cui piace parlare molto. Lasciarlo in pace è spesso il modo migliore per non avere problemi....quindi lasciate a me il compito di comunicarci CHIARO? Tarman è la MIA nave e se questo per voi è un problema vi sbatto giù a calci.

nonostante questo......se qualcuno dovesse fare sogni strani o incredibilmente realistici  E qui fa una lunga pausa, mi avverta subito.

arrivate verso mezzogiorno alla radura dei draghi. Niente poteva prepararvi allo spettacolo che vi si para davanti. I draghi non sono animali.....questo è chiaro.

Il sole di mezzogiorno risplende sulle scaglie di mille colori delle creature. Molte sonnecchiano al caldo, altre sguazzano come nulla fosse nell acqua acida. Diversi cacciatori stanno portando loro carne e pesce. 

Tarman accosta alla spiaggetta della radura. Viene calato un pontile e l equipaggio scende ad ormeggiare la chiatta. Il silenzio è surreale. Dovete scendere e cercare ognuno un drago da accudire.  Vi viene incontro una donna che si presenta con il nome di Alise, amica di Leftrin e esperta di draghi.  Dovete scendere e cercare ognuno un drago da accudire. Potete conversarci e prima di sceglierne uno dovreste parlarci.

Spoiler

Sorpendetemi ;)

Primo approccio coi draghi....cercate di presentarvi come si deve ad uno di loro....datemi i requisiti con i quali lo scegliete.

@athelorn ti ricito.....mi dispiace ma qui sennò stiamo fermi......se vuoi (rivolto anche agli altri) dire qualcosa su eventi passati potete farlo bwnissimo.

 

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Swarge

Spoiler

ho comprato un sacco di cose usando sia i soldi dell'anticipo sia i soldi in possesso in base al livello di partenza, la scheda è aggiornata con tutto, accanto ad ogni oggetto vi è il prezzo.

Avendo già un arco lungo composito, rifiuto quello che mi viene offerto e chiedo se in cambio posso avere un incremento di pari valore nel mio anticipo iniziale. Assieme all'arco vengono fornite anche delle frecce? quante?

Finalmente giungemmo a Cassarik. Avevo viaggiato poche volte in barca e non mi era mai piaciuto, il rollio mi nauseava. Fu con immenso sollievo che finalmente toccai terra e mi ripromisi di rimettere piede il meno possibile sulla Tarman. Un po' mi dispiaceva perchè in fondo era incuriosito enormemente da quella nave e dalla coscienza draghesca che vi risiedeva, speravo tanto di poter avere una conversazione con Lei, ma a quanto pareva la nave non era molto loquace ed il capitano aveva fin da subito messo in guardia da cosa sarebbe successo a provare ad infastidirla. Sperava almeno che lo contattasse in sogno ogni tanto, anche se la cosa mi inquietava non poco; un essere capace di entrare nei miei sogni e nella mia testa mi allarmava, la vedevo come un'invadenza.

Una volta che mi fui ripreso, potei ammirare appieno lo spettacolo che i draghi rappresentavano nella loro fierezza e possanza, nonostante fosse incrinata dalla loro deformità. Ce ne erano di tutti i tupi e colori, un vero caleidoscopio di scaglie e fogge. Però non provavo timore o reticenza al pensiero di avvicinarmi, anzi non vedevo l'ora di camminare fra loro e parlare con essi, il mio sangue sembrava rimescolarsi in un modo che non saprei definire, proprio come quando mi avvicinavo a Tintaglia. Decisi di lasciarmi guidare da questa sensazione, in maniera istintiva, senza freni. Iniziai ad avvicinarmi ai draghi a camminare fra di loro a testa alta, sguardo sicuro e fiero ma senza alcuna traccia di sfida, senza alcun tipo di arma o protezione e le  braccia conserte, camminando prima ai margini della radura e poi sempre più in mezzo al branco man mano che percepivo di potermi inoltrare e di essere in armonia con loro. Rimasi lì ad acclimatarmi con loro, ad entrare in sintonia, a cercare una particolare affinità di spirito e di sangue fra me ed uno di quei draghi. Aspettavo che fosse qualcuno di loro si avvicinasse e mi parlasse o mi guardasse intensamente negli occhi, mentre entrambi cercavamo di scrutare nell'anima dell'altro. Se ci saremmo scelti saremmo stati non solo un drago ed il suo guardiano, saremmo stati compagni d'avventura, amici, fratelli di sangue. Non avevo assolutamente fretta, le cose sarebbero venute da sé al momento giusto, quindi rimasi lì tutto il tempo necessario, a contemplare loro e me stesso assieme.

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Galfern Sert
Giunto all'armeria mi vengono date le scorte che mi spettano per i bigliettini, ma di quanto mi viene dato scelgo di tenere solamente la lancia da pesca, il pugnale, le scorte e la coperta avendo già il mio arco, da cui sono bendisposto a cedere l'arco che mi è stato dato a chiunque lo desideri e qualora nessuno lo voglia, lo restituisco all'armeria. Inoltre faccio anche qualche spesa utilizzando la metà del compenso che ho scelto di tenere per me e spero che le altre 500 monete d'oro vengano invece presto consegnate ad Alstern

@ Master

Spoiler

Ho provveduto ad aggiungere alla scheda la coperta, il pugnale e lancia da pesca (per questa mi serve sapere il peso perché non ho trovato l'oggetto di riferimento sul manuale, non ho capito se si tratti proprio di una lancia intesa come arma o altro) ma non le razioni e l'arco. Per le razioni mi serve sapere quante ne devo aggiungere alle quattro che già avevo e per l'arco avendo già il mio preferisco cederlo ad un altro dei miei compagni se qualcuno lo vuole avendo già il mio o, nel peggiore dei casi restituirlo all'armeria. Inoltre faccio ricorso a parte delle 500 monete d'oro che mi vengono date per comprare 8 pozioni di cura ferite leggere e tengo le altre 100 rimanenti in inventario. Delle pozioni ne segno solamente 6 perché durante la conversazione con Sylve le regalo due di quelle che ho acquistato. Appena mi avrai dato le informazioni mancanti, provvederò a terminare l'aggiornamento della scheda

Terminata la sosta in armeria per prendere i nostri approvigionamenti, veniamo scortati al porto per salire sul Tarman, la nave vivente che ci scorterà fino alla nostra meta e non appena saliti mi metto in disparte a conversare con Sylve

@ Master

Spoiler

Sapere che Sylve abbia una famiglia in parte mi rasserena, ma il fatto che nonostante la sua inesperienza i suoi familiari abbiano scelto di farla comunque unire alla spedizione non mi lascia ben presagire e un pensiero si fa strada tra la mia mente "Non vorrei che abbiano esercitato pressione sulla ragazza mandandola volontariamente incontro a gravi pericoli soltanto per potersi prendere la parte anticipata del compenso poiché sarebbe un atto che non potrei accettare. Il fatto che lei stia cercando di autoconvincersi ad aver accettato di partire di sua sponte per aiutarli purtroppo non fa che suffragare questo sospetto. In virtù di ciò penso proprio che il mio aiuto le tornerà utile" Poiché mi ha raccontato di lei, le racconto un po' la mia storia "Differentemente da me sei stata fortunata poiché hai iniziato a mutare molto tardivamente. Nel mio caso gli effetti del fiume hanno cominciato a manifestarsi già alla mia nascita, cosa che ai miei genitori biologici, che non ho mai conosciuto, non è piaciuta e proprio per questo hanno deciso di abbandonarmi nella giungla quando ero ancora in fascia affinché i suoi pericoli ponessero fine alla mia vita. Tuttavia, le cose non sono andate come si aspettavano poiché prima che per me fosse troppo tardi un cacciatore solitario, Alstern appunto, udì il mio pianto e, nonostante i marchi del fiume su di me fossero molto evidenti, scelse di prendermi con sé e mi crebbe con amore e affetto, di fatto è a lui che devo tutto ciò che so ad oggi e indipendentemente dalla mancanza di legami di sangue lo considero la mia unica e vera famiglia. Inoltre mi ha insegnato una cosa fondamentale, un individuo va sempre giudicato per le azioni che compie e mai per il suo aspetto e fino ad oggi ho sempre fatto tesoro di ciò. Per quanto riguarda la spedizione, io ho scelto volontariamente di unirmi alla stessa poiché i soldi del compenso avrebbero potuto aiutare Alstern ad avere una vecchiaia agiata ed è una cosa che per me lui merita davvero molto poiché ormai è anziano e ora è giusto che sia io a prendermi cura di lui dopo che lui si è preso cura di me per tutto questo tempo." Finito il racconto faccio una breve pausa e poco dopo riprendo dicendo "Questi luoghi possono essere molto pericolosi e all'armeria ho preso qualcosa che possa aiutarti. Usale nel momemento" le porgo le due pozioni di cura ferite leggere che ho acquistato appositamente per lei. Dopo averle dato le pozioni, squadro un po' meglio il suo aspetto e mi focalizzo soprattutto sul suo viso, le sorrido molto dolcemente e mentre mi perdo nella dolcezza dei suoi occhi, le dico "Comunque nonostante le mutazioni rimani davvero un bel bocciolo e sei davvero molto carina, inoltre il delicato colore rosato delle scaglie che ti stanno cominciando a coprire accentua molto la gentilezza dei tuoi lineamenti, soprattutto di quelli del tuo viso. Mi dispiace che a causa del fardello che porti con te tu sia stata costretta a vivere ai margini della società e a non poter provare le gioie della dolcezza dei sentimenti..."

Dopo aver finito di parlare con Sylve sento il capitano parlare del fatto che il Tarman sia una nave vivente non molto loquace e poco incline alla conversazione e in parte posso comprendere questo suo distacco poiché penso sia dovuto al fatto che gli sia stato impedito di vivere per essere trasformato in nave. L'accenno agli incubi di certo non mi spaventa, ciò che mi tocca è la possibilità che siano provocati dal dolore che il Tarman provi e condivide con noi e la cosa mi fa tenerezza.

Al sopraggiungere di mezzogiorno finalmente raggiungiamo la nostra meta e il momento si rivela particolarmente propizio poiché il forte splendore della luce di questo momento della giornata fa risplendere le scaglie dei giovani draghetti generando un suggestivo e meraviglioso spettacolo di colori che avvolge la zona generando un'atmosfera quasi incantata. Ora è per noi giunto un momento fondamentale, il tempo di scegliere il nostro compagno di viaggio, il draghetto con cui viaggeremo in cerca di un'oasi in cui questi possano vivere in pace e, magari, riacquisire i loro ricordi. Per scegliere colui o colei di cui diventerò il custode punto a valutare le azioni e l'indole dei singoli draghetti poiché so bene che se l'aspetto può tradire non possono farlo allo stesso modo azioni autentiche perpretrate nei confronti dei propri simili in presenza di un estraneo e preferisco orientarmi su qualcuno con un'indole più vicina alla mia, da cui comincio a studiarne l'agire nel rapportarsi con i loro simili con lo sguardo nella speranza di vedere se ne individuo uno di indole maggiormente gentile e benevola e più incline ad offrirsi di aiutare gli altri draghetti al quale presentarmi per vedere se la nobile creatura mi accetterà come suo guardiano e amico nel corso di questo viaggio

 

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