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Un tuffo nell'assurdo


unendlich

Messaggio consigliato

Seduti nelle vostre stanze, state leggendo, o giocando al pc, o con la console.

E' una fredda giornata d'inverno e fuori diluvia, è sabato pomeriggio. siete soli.

Immersi nella vostra attività iniziate a sentirvi un filo strani.

Spoiler

a voi la descrizione dell'attività, del luogo e dell'abbigliamento

@Tarkus

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Ele ti dice che percepisce strani movimenti nella trama dalle parti della "tua" cascata.

 

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Morgan

GM

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"Altra gente in arrivo mà? Beh, vado a controllare al volo. Ci vediamo dopo." detto ciò vado alla finestra, l'apro e prendo la via più rapida per le cascate: saltando di ramo in ramo, con brevi voli tra i rami troppo distanti per i salti.
Arrivo alla zona con le ali "nascoste", per evitare di traumatizzare eccessivamente i nuovi arrivati.

Nota

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Solito abbigliamento, tutte le armi prese per sicurezza meno il bastone.

 

 

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Alberto Sampieri

 

Sabato peso... Sprofondato nella mia poltrona da gaming, studio l'immagine riflessa dallo schermo 28'' sulle lenti degli occhiali poggiati sulla scrivania, cercando un'altra prospettiva che possa aiutarmi a volgere a mio favore questo ennesimo turno di Civ VI dannati Babilonesi, cosa volete dalle mie città?! Io il potente Nobunaga ricaccerò indietro le vostre orde di barbari...

Rido sommessamente fra me e me facendo caso ai miei pensieri forse ha ragione mio padre, se continuo così prima o poi me la dovrò costruire una donna se continuo così... in fondo oggi che potevo fare? Mi hanno dato buca tutti, allenamenti non ce ne sono e di certo non mi metto a controllare le mail di lavoro oggi.

Intanto del blues leggero riempie l'aria

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Alberto e Pierluigi.

Sentire attorno a voi rumore di acqua corrente. Un fruscio che cresce, sino a divenire un rombo, uno scroscio, un........vapore acqueo che vi spruzza il viso.

@Morgan

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Non so, ma sento qualcosa di strano, insomma.....non sono io stavolta...

Arrivato alla cascata, percepisci uno strano rumore di .... Yes Sir ... picconi, clangore di armi, che però sembra finto. Ti sembrano quasi i rumori degli spettacoli teatrali del tuo tempo....

 

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Morgan
 

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"Ma che c... dovrò chiedere a Luc, roba moderna. Che ca**o succede..."
Estraggo silenziosamente la spada, e mi concentro cercando le loro auree e la loro mente...

GM

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Individuazione dell'Allineamento, del Magico e dei pensieri, rimanendo nascosto.

 

 

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@Alberto e Pierluigi

L'odore dell'aria attorno a voi muta, e sentite cinguettare gli uccellini. La vista si appanna. QUando riaprire gli occhi siete seduto su un masso, dietro ad una cascata.

Siete vicini, Pierluigi ha con se un gatto ed un cellulare.

@Morgan

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Niente magia, allineamento tendente al NG ma non perfettamente inquadrabile, pensieri in balia delle bestemmie e dell'incredulità

 

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Pierluigi

 

Mi guardo attorno esterrefatto e stranamente convinto di non vivere un sogno ma in qualche modo di essere in un qualcosa di... reale. Sono forse morto? Quel vapore, quell'acqua? Un incidente a casa? Ma Max è qui con... Max! esclamo nel sentire il mio gatto avvinghiato con tutte le unghie contro la mia felpa, tutto spaventato nel guardarsi attorno guardingo, Bambino, dove siamo? Tranquillo, se non vuoi scendere, resta in braccio a me. Mi guardo attorno percependo odori, suoni e... cercando un sentiero o qualcosa che mi aiuti a mettere ordine in tutto! Ho sempre letto di passaggi dimensionali accidentali. Due miei amici ci sono pure finiti dentro ma ho sempre pensato raccontassero ca@@ate!

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Morgan

Rinfodero la spada ed esco allo scoperto da dietro una roccia, facendovi cenno di seguirmi con la mano sinistra "Venite fuori da lì prima che vi buschiate qualcosa... mi chiamo Morgan, e sono un altro arrivato qui tramite un Varco. Venite dal 2000 dopo Cristo circa, dico bene? Dovrò spiegarvi così tanto su questo posto..."

Elenoir

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"Sono due ragazzi, umani, primi anni [equivalente del 2000 d.C.], probabilmente arrivati qui per caso. Ed un gatto. Te li porto? Magari riesci a capire come mai sono arrivati qui..."


Descrizione

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Davanti a voi si para un ragazzo che dimostra 18-20 anni dalla carnagione molto chiara, insolitamente pallida anche per una persona nordeuropea, capelli rosso acceso lunghi fin sotto le spalle tenuti sciolti, lineamenti leggermente affilati e "nobili" ed occhi di un penetrante blu oceano, con una cicatrice sull'occhio sinistro. Indosso ha una lunga giacca con cappa di foggia ottocentesca blu scuro tenuta aperta, semplici braghe nere e stivali in cuoio nero, vestiti piuttosto larghi per la corporatura agile del ragazzo. Ha due guanti diversi: il destro è di cuoio nero, quello sinistro è un pesante di un metallo simile all'argento inscritto di strane rune incomprensibili con una gemma rossa sul dorso.
Come se non bastasse il guanto sinistro ha un fodero sulla schiena dalla quale spunta l'elsa di una spada ad una mano e mezza completamente nera, ed alla bandoliera che tiene la spada ha appuntati dei proiettili, ed ha un revolver ed un'elsa di pugnale (solo elsa, per quanto fatta d'oro e con un rubino al centro) appesi alla cintura.
La voce è calda e musicale, che rafforza la sensazione che il ragazzo, nonostante lo sembri, non sia umano. L'accento inglese con cui vi parlo è fortemente britannico ed un poco atipico, antiquato, nonostante il lessico che usa è perfettamente moderno.

Ve l'ho detto che il mio personaggio era diverso: per farla semplice è il personaggio di una partita precedente con Reira.

 

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Alberto Sampieri

 

Una serie di stimoli che non corrispondono a quelli che dovrei percepire mi lasciano completamente disorientato. La comodità della mia sedia, l'odore della stanza, i suoni... e l'acqua!

Mi ritrovo seduto su una roccia con uno strano tipo, che parla con il suo gatto come se fosse il figlio e una realtà che ancora faccio fatica a comprendere.

Se tutto questo non bastasse da dietro un sasso compare un ragazzo armato di tutto punto " Porca ***** devo aver decisamente esagerato con le impostazioni grafiche " Mi sposto da quella posizione infelice, lasciando però un po' di distanza fra me e lo strano ragazzo che ci ha appena parlato meglio uno armato di gatto che uno di spada...

Prendo un paio di manciate d'acqua sciaquandomi poi il viso, cercando di recuperare lucidità, mentre la mia testa cerca di rimettersi in pari sembra sapere e non sembra pericoloso; già sembra... la storia è piena di gente che si è fidata di altra che sembrava... e tutti sappiamo che fine ha fatto.

"Ciao mi chiamo Alb... "Ma si che mi frega... se non lo faccio ora non lo faccio più "Nobu, mi chiamo Nobu... ma toglimi una curiosità, questo posto di cui parli, che posto sarebbe?"

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Pierluigi

 

M-Morgan? dico con fare incerto mentre Max si sistema comodamente sul retro del mio collo a mo' di mezza sciarpa (OFF: master, eventuali altri comportamenti del mio Max gestiscili tu, se lo ritieni opportuno). I-io sono Pierluigi ma... siamo finiti in un parco divertimenti a tema o cosa? Mentre dico questo, mi ricordo di avere in mano un cellulare e subito controllo se c'è campo.

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Morgan

Le prime reazioni dei due sono diffidenza e paura. Più che comprensibile. Probabilmente non sanno nemmeno della realtà del loro mondo, di quanto si cela alla società, delle antiche razze e gli antichi segreti che l'umanità ha provato, invano, a distruggere.
"Questo... posto... come l'ha definito Nobu, è quanto di più lontano da quanto chiamate "normalità". Non serve cercare campo per il tuo cellulare Pierluigi, non c'è. Guardatevi intorno: una cascata nel bel mezzo di una foresta innevata, non sembra quasi l'incipit di una fiaba o di un fantasy, con elfi, magia, animali parlanti, orchi, angeli, demoni e stranezze del genere? E se vi dicessi che tutte queste "stranezze", in fondo... fossero reali?"
Prima che possiate rispondermi vedete spuntare dalle mie spalle un paio di ali piumate rosse, abbastanza grandi da potermi sostenere, che batto appena facendo muovere la neve a terra vicino a me "Questo posto è, innanzi tutto, 4000 anni circa nel passato rispetto al vostro tempo di provenienza, ed a giudicare dal vostro accento..." passo all'improvviso all'italiano, un italiano molto scolastico "... siete finiti molto a nord rispetto a casa vostra. Siamo nel bel mezzo della foresta di quella che chiamate "Norvegia", a cinque minuti di cammino da un villaggio elfico."
Alzo la mano sinistra ed il guanto si illumina appena mentre un venticello caldo vi asciuga (ed asciuga il povero gatto) "Se non mi credete ancora vi basterà seguirmi."

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Pierluigi

 

Inebetito da tutte queste stranezze mi volto a guardare l'altra persona (l'unica altra persona!) accanto a me vestita in abiti civili... del mio tempo, cercando in essa le risposte che altrimenti mancano. Il gesto di questo Morgan richiama una corrente di aria calda che asciuga i miei abiti bagnati restituendomi una sensazione di agio e conforto. Sento Max rilassarsi sulle mie spalle, anche se, poveretto, non accenna a voler scendere... E ci credo! Con mio grande rammarico mi rendo conto che le parole dello strano figuro sono veritiere: sono tagliato fuori dal mondo, il cellulare è praticamente morto, senza tacche di ricezione.

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Il gatto non sembra affatto intimorito dal ragazzo dai capelli rossi, anzi, da quando si è avvicinato, Max sembra calmarsi.

Intorno a voi iniziate a notare alberi ben più alti e maestosi di quanto credevate plausibile e qualche animale feroce qua e là che però non sembra minimamente attratto dalla fonte di cibo che, in teoria, rappresentate per lui.

L'ambiente sembra anzi molto ... sereno e tranquillo, pacifico.

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Alberto "Nobu" Sampieri

 

Non solo il dove è completamente "inadatto", ma sopratutto il quando non corrisponde rispetto a ciò che dovrebbe essere 
" Quindi mi stai dicendo che non si sa bene in che modo, due perfetti sconosciuti, da due posti diversi, sono arrivati in Norvegia, dall'Italia, in un battito di ciglia, nello stesso luogo... ma non solo abbiamo anche fatto un salto indietro nel tempo di circa 4000 anni?!?! "

In un primo momento sembra quasi che non mi accorga di quello che mi circonda, poi mi soffermo ad osservare attentamente l'ambiente in cui ci troviamo, la strana natura del tizio che ci ha appena asciugato andando ad incrociare lo sguardo con Pierluigi, che come me sembra stia cercando di comprendere quello che ci sta accadendo.

È una sensazione strana quella che mi pervade sto forse vivendo una delle tante avventure che ho giocato e immaginato in tutti questi anni? Ma com'è possibile tutto questo? 

"Difficile non crederti, basta guardarsi intorno per capire che quello che abbiamo davanti non è simile a niente di quello che ho mai visto... e se anche fosse un sogno non vedo perché non dovrei godermelo fino in fondo!" 

Mi avvicino al ragazzo, studiando lo con attenzione, specialmente le ali " E dimmi un po' Morgan, com'è volare? "

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Morgan

"A quanto pare... si, ed è una grande opportunità, soprattutto per qualcuno che pare non accettare nemmeno il proprio nome... "Nobu" un italiano, ma per favore! Sei per caso fissato di storia giapponese?" commento con una nota stizzita per poi venir ignorato palesemente dai due, troppo impegnati a disorientarsi per calcolarmi.

Quando è ormai palese che siate partiti nel panico mi avvicino e vi schiocco le dita a due centimetri dalla faccia, accigliato "Piuttosto che morire congelati qui cosa ne dite di seguirmi? Mia madre avrà di sicuro le risposte che non posso darvi." dopo di che sussurro qualcosa di incomprensibile al gatto e vi aspetto a braccia incrociate.

Lingua dei gatti

Spoiler

"Max, bello, vieni con me. Il tuo padrone è troppo impegnato a dare di matto per darmi retta... ti porto dai gatti del villaggio. Sono un bel branco grosso e tranquillo, pieno di belle gatte, ed in qualsiasi casa degli elfi tu voglia entrare troverai cibo ed un posto caldo dove riposare.
E gente con cui parlare."


 

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