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I confini del mondo - Ciò che l'erba alta nasconde: di sogni e di profezie.


Dmitrij

Messaggio consigliato

@smite4life ho deciso di aprire una parentesi per te. Enjoy.

 

Apri gli occhi e la luce del giorno che penetra dalla grande finestra li fa bruciare. La vista torna a fuoco lentamente e realizzi di essere in un letto. Lenzuola di seta e una coperta di calda lana ti ricoprono. La stanza sembra appartenere ad un grande edificio, un maniero o un castello. I mobili che vedi attorno, un tavolo, sedie, poltrone, una libreria, un armadio, sono di fattura pregiata e al contempo molto diversa da ciò a cui sei abituato, quasi provenissero da un'altra cultura, un misto di antico, moderno ed esotico. Diverse candele bianche ardono, spandendo nell'aria dolci profumi.

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Ti sollevi a fatica e scopri il tuo petto bendato con fasce strette. Il dolore delle ferite è palpabile ad ogni respiro, ma sopportabile anche grazie ad un leggero senso di torpore in tutto il corpo, in particolare alle mani e ai piedi, come se il senso del tatto fosse offuscato.
Noti che sul tavolo sono posti dei cesti di frutta e due caraffe, una d'acqua, una di vino rosso, e del pane.

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Sempre più sorpreso, tasto i bendaggi con le mani, mentre rifletto furiosamente: Se sono morto, questo posto che cos'è? Forse sono stato chiamato al cospetto del Signore Dorato... Ma allora perché le fasciature? Lentamente, cerco di mettermi in piedi e avvicinarmi alla finestra. Non guardo nemmeno il cibo, troppo preoccupato di quello che mi circonda. Improvvisamente, un ricordo: E gli altri? Jonathan e Avindel, Svante e Nathaniel... Dove sono finiti?

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Ti alzi dal letto, muovendo qualche passo prima incerto, poi più sicuro. Raggiungi la grande finestra e lo sguardo si stende su una prateria sconfinata di cui non scorgi il termine. Il palazzo in cui ti trovi sembra parte di un castello che sorge su una collina rocciosa che spunta in mezzo alla prateria. Nonostante sia giorno, nel cielo scorgi un lieve effetto strano, come se onde multicolori attraversassero gli spazi azzurri*.

Non dovreste essere in piedi, viste le vostre condizioni, ma mi fa piacere vedervi di nuovo in forze.

La voce giunge a sorpresa, quando voltandoti noti che una splendida donna è entrata nella stanza in assoluto silenzio. Hai la sensazione di averla già vista, ma non ricordi in che occasione.

 

*Immaginalo come un'aurora boreale, ma debole

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Lo sbalordimento per il panorama che mi circonda, che mi lascia con la bocca semi aperta, è niente rispetto alla voce che mi raggiunge da dietro, facendomi voltare di scatto e perdere l'equilibrio. Sono costretto ad appoggiarmi al muro, complice anche la debolezza delle mie membra.

Con un filo di voce, chiedo alla incredibile figura che mi si è presentata davanti: Chi.... Chi siete? Sono forse morto? Devo esserlo, questo posto è troppo assurdo.....

Lentamente, le ginocchia cominciano a cedere, ma la forza di volontà che da sempre mi contraddistingue (più che la effettiva resistenza fisica) mi impedisce di accasciarmi al suolo.

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Sono Lady Myshella, signora di questo castello, e voglio rassicurarvi sul fatto che non siete morto, Ser Jormand. Ma vi prego, mettevi di nuovo a sedere e non affaticatevi oltre.
La donna si avvicina e man mano che la fissi ti accorgi di quanto sia splendida: capelli corvini che cadono a cascata, occhi bluverdi, il disegno pulito delle labbra e degli zigomi, non una singola imperfezione. Il nome tuttavia non ti dice nulla, anche se la sensazione di déjà vu rimane.
So che la vostra mente è tempestata di domande dice mentre versa del vino in un calice, prima di porgertelo. Il profumo è invitante e riccamente speziato.
Ho seguito con interesse la vostra nobile impresa, ardua, quando si combattono forze tanto potenti e che non si conoscono. E spero che abbiate capito, ciò visto, che in gioco v'è ben più delle mire espansionistiche dei nobili di Raschil.

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Molto lieto, mia Lady... Rispondo, ancora stordito mentre lascio che mi accompagni al letto nuovamente. Non ho mai visto dama più bella, quantomeno non in fase cosciente. In effetti, la sensazione di già vista potrebbe provenire da un sogno, mentre gli occhi continuano a bearsi di tanta bellezza.

Lentamente, avvicino il calice alle labbra ma ancora non bevo: in questo momento di debolezza, è essenziale che io mantenga una estrema lucidità mentale. Perciò, mi limito ad annusarne l'inebriante profumo prima di appoggiarlo nuovamente sul piccolo mobile vicino al letto e rispondere: Questa è una sensazione che si è fatta sempre più presente man mano che passavano i giorni: l'intero destino dei giovani regni mi sembra in gioco, con le oscure e mutevoli forze del caos in continuo movimento addirittura al di qua della barriera. Ma perdonate la mia insolenza, temo però di dovervi porre questa domanda: ci conosciamo? Qualcosa in voi mi è noto, che sia la postura o il vostro splendido aspetto... Siete la dama più bella che io abbia mai visto, se mi permettete, eppure io credo di avervi già vista altrove.

Spoiler

Posso fare prove? In tal caso Sense Motive +5

 

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La donna ascolta le tue parole con un sorriso delicato in volto. Non avevamo ancora avuto il piacere di incontrarci, Ser Jormand, né ho visitato i vostri sogni prima.
Poi, notando che non bevi dal tuo calice, ne versa un poco per sé, sorseggiando il vino speziato.
Il Caos giunge in questo universo per mano di chi lo venera, Ser Jormand. Ed il nemico ha molti volti, molti agenti, che talora lottano tra loro per compiacere i Duchi neri. Ad uno di questi agenti vi state avvicinando, e dovrete essere pronti perché grande è il suo potere. Altri hanno allungato i tentacoli verso di voi senza ghermirvi. Altri ancora non si sono rivelati. Ma la vera battaglia comincerà solo quando ci rincontreremo di nuovo, Ser Jormand, quando tornerete qui a Kaneloon, questo castello. Siate vigili fino ad allora. 
 

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Certo, mia signora. Il mio braccio non si tirerà mai indietro, se ci sarà fiato in questo corpo. Ma mia signora, come posso tornare dai miei compagni? Essi hanno bisogno del mio aiuto, contro quel vecchio dal bastone tonante. Eppure non so come raggiungerli, non so dove sia questo luogo... In effetti, aggiungo guardandomi attorno: Non so nemmeno da quanto sono qui, ne come io ci sia arrivato!

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Non vi preoccupate, Ser Jormand. I vostri compagni sono in buona salute, anche se temono di avervi perso. Confido che presto li rincontrerete e riprenderete la vostra missione. Quando l'avrete portata a termine, non dimenticatevi di me: per raggiungermi, dovete viaggiare fino ai confini del mondo. Cercate Kaneloon.
Ora riposate ancora un po' e rimettetevi: avrete bisogno di tutte le vostre forze.

 

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Guardo per qualche istante la donna, cercando di imprimermi bene a mente i suoi lineamenti, il suo profumo e la sua melodiosa voce: Grazie, mia lady. Credo di avere proprio bisogno di riposo... La mia mente è ancora confusa...

Mi appoggio lentamente alle morbide coltri del letto che mi ospita, lasciandomi cullare in un sonno ristoratore dall'immagine della donna e dal ricordo della sua voce.

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La donna sorride un'ultima volta prima di accomiatarsi Fate buon riposo, Ser Jormand. Attenderò il giorno che ci farà incontrare di nuovo. Vi prego solo di non allontanarvi dalla vostra stanza, questo castello è antico e antiche sono le sue difese. Approfittate del riposo di cui potete godere ora, vi aspettano giorni duri, di certo. E così dicendo chiude la porta dietro di sé.

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