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I figli della foresta


Drauen

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no no, va benissimo
non ho controllato la scheda, ma va bene lo stesso
solo entrando volevo una sicurezza al 100% e non l'hai scritto
la tua divinità è MIelikki

 

Rey non bada troppo alle tue parole.
Di sicuro non è un tipo socievole.
Risponde solo a quello che vuole e spesso punzecchia.
Forse è il suo carattere.

"Se ti fossi arenato da qualche parte, probabilmente sarebbe stato meglio per te.

Per quanto mi riguarda invece, fin da piccolo mi son sempre occupato solo di una cosa.
E di altro non ho memoria.
Io mi occupo del santuario di Mielikki, la mia dea."

Il nome della dea ti dà come un senso di un caloroso abbraccio.

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"Mielikki... è forse grazie alla sua guida che ho incontrato te e che sono ancora salvo." - esclamo quasi con tono di ringraziamento. 

"Forse ciò che in parte posso fare per ripagare le tue attenzioni è avvicinarmi al culto della tua dea; forse per la seconda volta."

Ora osservo in silenzio Rey, come a cercare qualche simbolo da lui indossato raffigurante la sua divinità o qualche particolare nel suo vestiario. 

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Rey ti guarda dubbioso.
Sta ragionando tra sè e sè sulle varie possibilità.

Tu guardi in cerca di un simbolo religioso.
Non lo conosci, ma individui subito quello che quasi sicuramente lo è.
Un ciondolo in legno, raffigurante la testa di un unicorno.

"Seguire una divinità non è solo una scelta.
Lo devi desiderare, e questo sentimento deve venire da dentro di te.

Hai già in mente cosa farai nel prossimo futuro?"

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"Capisco. Vedrò di lavorare su me stesso e cercare la mia vocazione." - rispondo dopo un attimo di riflessione.

Successivamente alla domanda di Rey mi scappa un sorriso - "Mio caro amico, il tempo è scandito in maniera differente quando non ricordi più chi sei. Ti sembra di avere ancora una vita per scoprire le tue radici, ma dentro di te sai che in realtà tutto scorre alla stessa velocità: dannatamente rapido."

Mi alzo poi in piedi, come se ciò che stesse per uscire dalle mie labbra richiedesse al mio corpo di stare in posizione eretta - "Probabilmente mi addentrerò nella foresta e comincerò a seguire il corso del fiume da una certa distanza ed in maniera discreta. Di solito i villaggi si trovano lungo di essi, sarà così più semplice trovare delle informazioni, qualsiasi esse siano."

Il tono poi cambia, mi fermo su due piedi e guardando Rey - "Più che altro mi chiedevo se ci fosse qualcuno che frequenta il tuo santuario, in grado di darmi informazioni riguardo la mia direzione o anche solo alcune nozioni riguardo la popolazione di elfi al suo interno: odio l'idea di addentrarmi all'interno di un luogo di cui non so assolutamente nulla."

 

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Mi chiedevo se durante il pomeriggio appena passato, fosse stato possibile acquistare una mappa, così da regolarmi con le distanze e fissare punti di orientamento. Se non sono disponibili non è un problema. 

 

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Per la mappa ok, appena trovo l'immagine adatta te la posto

Rey risponde immediatamente.

"Quel qualcuno posso essere io.
Il fiume continua e costeggia una grande foresta.
Questa foresta è immensa, come una nazione.
La parte sudest, cioè quella a noi vicina, è governata dagli elfi.
Loro non si immischiano in questioni esterne al bosco, ma non è un segreto che mirino a dominarla tutta.
Alla fin fine, in antichità vi era un grande impero elfico potente.
Ora gli elfi son molti di meno e son piuttosto isolazionistici.
Non vogliono intrusi nel loro territorio, se non invitati.
E raramente i non invitati vengono accettati.
Poi in sè, non è che siano malvagi, ma hanno una testa tutta loro.

Potresti penetrare di soppiatto nella foresta, ma credo prima o poi ti troveranno.
Il consiglio migliore che mi sento di darti è di rispettare la natura nel tuo viaggio, di non eccedere in comportamenti egoistici, di non rispondere a male parole qualsiasi cosa ti dicano, di non ribellarti qualunque cosa ti facciano.
Forse così qualche anima pia potrebbe lasciarti passare senza ridurti a come sei uscito l'ultima volta."

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Riesci a recuperare questa mappa.
Tu sei a Loudwater.
Considera che la distanza tra Loudwater e Llorkh è circa 200 km.

Tu sei arrivato in città costeggiando il fiume che va verso nord.
Non eri venuto dalla foresta dall'affluente che si vede dalla mappa, ma da un torrente piccolo molto più vicino alla città, ma che comunque si addentrava in maniera similare.

map.jpg

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Ascolto le parole di Rey con molta attenzione, pur rimanendone leggermente deluso.

In fin dei conti non sono che nozioni molto vaghe. Ma al momento è tutto ciò che ho.

"Il fatto che stia entrando dentro un territorio elfico non aiuta di certo, se chi sto cercando è lui stesso un elfo. Potrebbe appartenere a quelle terre o forse no; come potrebbe essere un grande esponente di qualche altra forza militare e non sarà magari così facile approcciarlo.
Valuterò con cura le mie mosse e le mie parole, ma al momento la foresta è la mia unica strada."

Estraggo la mappa e con le dita mostro a Rey il mio possibile itinerario.

"Vedi, la mia idea più plausibile è quella di costeggiare il fiume che attraversa la città in direzione Nord, dove si divide ed entra nella foresta. Potrebbe essere quella la mia linea guida e da li vedrò il da farsi.
In ogni caso, penso di esser pronto per domani mattina. Mi porterò dietro la mia solita incertezza." 

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Rey studia il percorso da te deciso.

"Mi pare il più semplice e adatto.
Credo ti porterà al centro del loro territorio, e sicuramente così potrai trovare quel che cerchi.

Se così è deciso, ti saluto e ti auguro di capire chi sei veramente.
Lascia che faccia una cosa per te..."

Lo vedi che pronuncia delle parole magiche, dopodichè ti senti più in salute e certe cicatrici nemmeno si vedono più.

Spoiler

ti ha castato cura ferite leggere, guarisci 10 pf

La notte passa tranquilla.
Crolli in men che non si dica, avevi proprio bisogno di riposarti.
Alla mattina ti svegli pronto per la tua impresa.

Spoiler

Nella notte guarisci altri 3pf
se vuoi far altro dimmi, altrimenti ti faccio partire per l'itinerario che hai scelto

 

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E' mattina e cominci i preparativi per andartene.
Rey, ti guarda senza dire nulla e ti lascia avvolgere dalla nebbia mattutina mentre cammini verso le mura.
Esci dalla città di mattina presto, le guardie non ti badano.
Ripassi il ponte e cammini lungo il fiume.
Dopo due ore il sole filtra tra le nuvole e il giorno diventa un bel soleggiato.
Mangi qualcosa e ti rimetti in viaggio.
Verso sera arrivi alla biforcazione del fiume.
Una parte continua verso nord, l'altra penetra nella foresta.
Devi decidere se appostarti qui sulla riva preparandoti per la notte o se preferisci addentrarti nel bosco.

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"Finalmente un punto riconoscibile sulla mappa, iniziavo a pensare di viaggiare a vuoto."

Mi guardo attorno come per assicurarmi che la zona sia tranquilla e decido di addentrarmi di circa 30 metri in direzione del bosco alla mia sinistra, così lasciando il bivio alla destra. 
Entro alla ricerca di un albero grande e robusto dove poter arrampicarmi e dormire la notte, evitando la maggior parte dei predatori di terra ed eventuali creature di passaggio. 

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Entri nella foresta e ti metti a cercare un albero adatto a dormire.
Lo trovi non troppo distante.
E' alto e i rami son grossi, anche se dormire non dovrebbe essere molto gradevole.
Comunque riesci a issarti e ti sistemi per la notte.
Mentre sei appoggiato, vedi un gufo qualche ramo più in là.
Ha lo sguardo fisso e pari che ti studi.
Dopo poco fa un volo per catturare un topo e vola via.
Nella notte, prima che il sonno ti colga, noti qualche cinghiale andare ad abbeverarsi nei pressi del fiume.

Alla mattina ti svegli, deciso a continuare lungo il fiume penetrando nella foresta.
Il viaggio è piuttosto monotono, ma all'improvviso qualcosa ti fa bloccare.
A 10 m vedi una ragnatela gigantesca, in cui è intrappolato un merlo.
La tela raggiunge terra e sarà un 6m per 9m d'altezza.

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Mi sveglio la mattina, e seppur non sia stato il migliore dei miei riposi, per lo meno non ho avuto problemi di nessuna natura. 

Quando finalmente riprendo il viaggio mi imbatto subito in una enorme ragnatela. 

"Ma che diavolo...è gigantesca!" - sussurro tra me e me. 
Nel frattempo lentamente estraggo l'arco e controllo nelle mie vicinanze per far si che la zona sia sicura. Successivamente mi concentro poi sulla ragnatela, cercando di capire l'esatta estensione della stessa.

"Sono rimasto sempre affascinato dall'abilità dei ragni di tessere le tele. Una trappola perfetta per immobilizzare le loro prede, nonostante renda la caccia più sedentaria che altro." - penso tra me.

"Vorrei cercare di evitare inutili scontri se possibile. Se la sua preda è già nella ragnatela, il predatore non dovrebbe essere lontano"


 

 

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Ti metti a osservare la scena con l'arco in mano.
Alla fine li noti, due ragni grandi come mai non ne avevi visti.
Larghi ad occhio più di un metro.
Uno si nasconde tra le foglie, proprio poco sopra la preda intrappolata.
L'altro, anch'esso per ora immobile, si trova qualche metro sopra la tua testa, ma non dà segnali di alcun tipo.

All'improvviso un piccolo di orso spunta dalla radura e si catapulta addosso alla ragnatela rimanendone intrappolato.
Le sua urla disperate si sentono per tutta la foresta.
Solo a quel punto, il ragno poco sopra il merlo intrappolato, comincia a muoversi.
Molto adagio e con circospezione.

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Il mio sguardo rimane fisso verso il ragno che si trova sopra la mia testa, quando le urla dell'orso mi prendono di sorpresa facendomi quasi sobbalzare. 

"Diamine, non ci voleva! Il trambusto non aiuterà la mia marcia nella foresta." - sussurro tra me.


"Non mi pare il caso di sprecare tempo ed energie qui; il mio scopo è un altro e di certo rimanendo qua attirerò solo attenzioni indesiderate" 

Immediatamente arretro fino ad una quindicina di metri dal punto in cui ero, tenendo lo sguardo fisso sul ragno appena sopra di me. Una volta in zona sicura valuto un eventuale allungamento di traiettoria per evitare ti ritrovarmi nello stesso casino.

Prima di andarmene lancio un'ultima occhiata all'orso incastrato nella ragnatela -
"È affascinante come il predatore sia a sua volta anche preda. È un ciclo che non posso modificare... non ora."

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Pian piano ti allontani dalla scena.
Il ragno sulla tua testa resta immobile, mentre l'altro comincia a scendere in direzione dell'orsetto.
Il piccolo si agita ma non può fare niente per liberarsi.
Alla fine il ragno lo raggiunge e gli dà vari morsetti.
Vedi che molto lentamente l'orso si immobilizza.
E' vivo, lo vedi dalla luce negli occhi, ma dev'essere paralizzato dal veleno.
Il ragno è sempre lì, e sta per finirlo.
Succede una cosa inaspettata che blocca un po' la scena.
L'orsetto si trasforma in un bimbo umano.

 

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Rimango fermo più del previsto ad osservare la scena, quando il piccolo di orso si trasforma lentamente in un bambino umano. 

"Ma..." - sono quasi pietrificato; le dita della mia mano destra sono ferme in cima alla faretra come a voler caricare un colpo, colpo che so non partirà mai. 
Riporto però alla memoria le parole dette da Rey in merito ai muta forma e al territorio circostante.

"Devo esternarmi da questi fatti. Non mi appartengono...per il momento". 

Lentamente cammino all'indietro, come a voler allontanarmi ma allo stesso momento non riuscire a distaccare gli occhi dall'accaduto. 
Lancio un'occhiata attorno per assicurarmi i dintorni sicuri e riprendo a valutare una via alternativa per il mio tragitto. 

Quasi mi maledico per aver lasciato un bambino essere il pasto di qualche creatura. O per lo meno ciò che ne rimane di un'essere umano in un corpo del genere...
 

 

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Sei indeciso su cosa fare.
Decidi di allontanarti, ma lo fai sempre guardando la scena.
All'improvviso si scatena la furia.
Un essere metà orso metà umano si getta sul ragno, spazzando via la ragnatela.
Lo prende tra le sue poderose braccia e con un solo gesto, lo uccide, aprendogli il corpo.
L'essere ti vede ma non ti bada. Prende il piccolo umano e se ne va nella foresta.

Scosso da quel che è successo, valuti il tuo percorso.
Stando attento ad altri pericoli, e circoscrivendo la zona, non dovresti avere problemi a seguire il corso del fiume.
E così fai.

Ti addentri sempre più nella foresta, sempre non troppo distante dal fiume che vedi e senti.
E' quasi ora di pranzo e ti sta venendo fame.

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