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A New Saga Begins


Huriel

Messaggio consigliato

Karanos, anno 1126 della Terza Era

Il suono dell'acqua che gocciola dalle fenditure della roccia ti scuote dal tuo torpore. Cerchi di aprire gli occhi per capire dove ti trovi, ma un dolore sordo all'altezza della nuca ti costringe a tenerli chiusi. Impieghi qualche secondo a renderti conto che hai freddo, e sei rannicchiato in una posizione abbastanza scomoda, i muscoli intorpiditi e doloranti.
Ti stiracchi lentamente, cercando di rimettere in moto il tuo corpo come tante mattine hai fatto durante i tuoi viaggi. E' allungando un braccio però che sfiori un'umida parete di roccia, probabilmente coperta di muschio.
Finalmente, dopo diversi minuti, il dolore alla testa si acquieta, permettendoti di aprire gli occhi e guardarti intorno.

Prision.jpg
Rimani per qualche secondo stordito da quello che ti si para davanti. Una cella umida e silenziosa, che puzza decisamente di chiuso e muffa. Nonostante diverse catene pendano dal soffitto non sei legato. Ti trovi su un basso giaciglio di paglia, che puzza di umido, macchiato qua e la da macchie verdognole. Sei abituato a riposare anche in condizioni molto avverse. Ma questo...

La grata che ti tiene prigioniero è arrugginita e vecchia, come noti dallo strato di polvere che la ricopre. Oltre essa vedi un corridoio illuminato pallidamente da una serie di torce. Ti sporgi, guardando a destra e a sinistra, ma l'unica cosa che riesci a vedere sono altre celle come la tua, anche se non riesci a vederne gli occupanti.

Improvvisamente ti sovviene un pensiero, le tue mani corrono sui tuoi abiti. Il tuo equipaggiamento sembra sparito, compresa la tua amata cappa. Non ti sei separato da quell'indumento per cosi tanto tempo che ora non averlo addosso ti fa sentire quasi nudo...

Come ultima risorsa agiti le mani, in un gesto che ormai compi come se fosse parte di te. Una semplice scintilla si anima nella tua mano, danzando qualche secondo prima di sparire in un minuscolo sbuffo di fumo. Una buona notizia, pare, la tua magia sembra ancora con te. Evidentemente chi ti ha chiuso qui dentro non aveva idea di chi fossi davvero.

Cerchi di riportare alla memoria gli eventi  precedenti alla tua cattura. L'ultimo ricordo che riesci a far riaffiorare è che ti stavi dirigendo a Orabaas, per una delle annuali fiere di mercanti che si tengono in quella città in occasione della festa della Regina. Eri riuscito a strappare al capo di una carovana il permesso di viaggiare con loro in cambio di qualche moneta d'argento, e ti stavi godendo l'aria primaverile a bordo di uno dei tanti carri. Il sole splendeva radioso risvegliando la natura, facendo sbocciare i fiori nei campi di migliaia di colori diversi. Stavi chiacchierando con un mercante, un halfling dalla capigliatura rossa che non finiva mai di gesticolare che ti raccontava orgoglioso delle sue merci, giocattoli in legno creati da lui stesso con un pizzico di magia arcana. 
L'ultimissima immagine è un villaggio, in cui avreste dovuto riposare per la notte. Poi il nulla.

Sei li, al centro della cella, ponderando il da farsi. Sempre che tu non voglia rimanere a marcire li....

Spoiler

Benvenuto @Pippomaster92
Regole di scrittura le solite
Grassetto per il parlato
Normale per le descrizioni
Colorato corsivo i pensieri
Colorato Grassetto per quello che leggi.

Preferirei usasti la prima persona, ma fai come ti senti meglio.

Buon divertimento^^

 

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Yaor

Per qualche minuto pondero il da farsi. Ritrovarmi in questo posto, per me, non ha alcun sendo. Invano richiamo alla memoria gli ultimi giorni, ma pare proprio che abbia avuto un'amnesia. Forse il colpo in testa...fa ancora male.

Con la mano salgo a sfiorare la spilla che chiude il mantello, un gesto che faccio quando sono nervoso. Ma la mia cappa non è più li. 

Respiro dal naso una, due volte. Devo trovare un modo per uscire, o almeno capire perchè mi trovo qui. Mi avvicino alle sbarre cercando di sporgermi il più possibile, e poi, a voce moderatamente bassa, provoba farmi sentire.

"C'è qualcuno, qui?"

DAL CELL NON HO I COLORI
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Spoiler

I colori erano per semplificare la lettura. Se sei da cell va bene anche cosi

La tua voce riecheggia nel vuoto corridoio, propagandosi nelle varie celle e tornandoti distorto e sconnesso. Aspetti qualche secondo, in attesa di una risposta, che però non arriva.

Spoiler

Percezione 6 + 4 = 10

Stai quasi per rinunciare quando per un attimo ti sembra di sentire una risposta. Un mugolio basso, attutito dalle pareti di roccia da qualche parte nelle cella alla tua destra. Ma è solo un attimo. Forse te lo sei immaginato?

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Cerco con le mani un qualche piccolo frammento di pietra, e lo uso per fare rumore dal muro alla mia destra, che mi separa dalla cella. Un paio di colpi, una pausa, un paio di colpi. Non c'é un significato nel numero o nella frequenza, comunque.

"C'é qualcuno? Stai bene?" cerco di sentire di nuovo una possibile risposta. Poi mi avvicino alla porta della cella, per controllarne lo stato. Visto l'usura di tutto il complesso, potrebbe essere in pessime condizioni.

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I tuoi colpi sembrano dare qualche effetto. Questa volta senti il mugolio decisamente più forte. Come se qualcuno cercasse di parlare attraverso un bavaglio. Dopo esseri assicurati che effettivamente non sei solo in quel luogo comincio ad analizzare la grata cercando qualche punto debole

Spoiler

Investigazione 19+5=24

Noti che effettivamente il metallo sembra corroso in più punti, e alcune piccole sbarre mancano completamente all'appello. Saggi con il tuo peso e senti un leggero scricchiolio all'altezza del tuo busto. A quel punto provi a forzare a mani nude, ma la struttura non cede, sebbene gema pietosamente. Probabilmente uno schianto improvviso e forte potrebbe staccare un pezzo abbastanza grande da lasciarti passare. Noti inoltre che la mancanza di una serratura e di qualsivoglia giuntura, aggiunta allo spazio vuoto superiore ad essa, implica che la grata si apre venendo sollevata, anche se ora pare sia bloccata da qualcosa, più precisamente un fine blocco di metallo ai due lati , troppo in alto per te per raggiungerlo a mani nude. Forse se li rompessi potresti sollevare il tutto abbastanza da uscire. 

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Una chiusura sommaria. Forse sarebbe stato peggio una serratura. Controllo se anche lecatene reggono il mio prso. Se riuscisdi a divellerne uma dal soffitto, potrei passarla tra le sbarre e usarla per scalzarne un paio. Oppure come arma di fortuna.

Se la catena non si stacca, riprovo a gettarmi contro la parte rovinata delle sbarre. Se non cedono, provo sd arrampicarmi sulla catena più vicina per vedere se posso sfilare i blocchi.

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Ti appendi alla catena che ti sembra più messa male , strattonandola con tutta la tua forza.

Spoiler

Atletica 16+2=18

Tiri e ti appendi, provi a dondolarti con tutto il tuo peso, ti ancori al terreno con tutta la tua forza, ma l'unico risultato che ottieni è quello di cadere a terra, stanco, sudato e dolorante. 
Rialzandoti rinunci all'idea della catena e, prendendo il massimo della rincorsa possibile, cerchi di abbattere la parte che ti sembra messa peggio della grata con una spallata

Spoiler

Forza 3

Il contraccolpo per poco non ti sloga la spalla, mentre finisci a terra sporcandoti gli abiti di acqua e muffa. La struttura metallica rimane li, dove si trova, senza nessun danno visibile.

Senti la rabbia che comincia a ribollirti nel sangue. 
Come ultima alternativa cerchi di arrampicarti sulla catena più vicina alla porta e, lanciandoti, di sfilare il blocco che impedisce agli ingranaggi di far salire la grata

Spoiler

Acrobazia 7+5=12

La catena più vicina è circa ad un metro e mezzo dalla grata, quindi tenti di arrampicarti, dondolarti e lanciarti. Il salto è buono, ma non arrivi con abbastanza forza per riuscire a sfilare nulla. Atterri in piedi senza problemi grazie alla tua innaturale destrezza, ma la libertà sembra ancora lontana
 

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Per prima cosa asciugo e pulisco i vestiti, usando un pizzico di magia. Poi provo a fermarmi un attimo per ragionare. Devo trovare una via di fuga...oppure posdo aspettare che arrivi qualcuno e prenderlo alla sprovvista.

Tento di scalzare una sbarra, magari da usare come leva.

Uso prestidigitazione per pulirmi e asciugarmi. Provo di nuovo con. Forza. Se sento arrivare qualcuno dal corridoio, mi lancio mage armor 

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In pochi secondi, grazie alla tua magia, gli abiti che indossi tornano lindi come appena lavati. Anche una cosa cosi piccola è di conforto in una situazione strana come quella. 
Appena sei soddisfatto del risultato ti alzi le maniche e provi a staccare una sbarra.

Spoiler

Forza 20 CRITICO

Questa volta però succede qualcosa di inaspettato. Forse perché hai ammorbidito la struttura con i colpi precedenti, forse per la forza della disperazione, forse entrambi, ma sta di fatto che un intera sezione della grata viene via, rimanendoti in mano e sbilanciandoti per un secondo all'indietro. Il rumore, amplificato dal eco sembra l'ululato di una valanga, e dopo alcuni secondi puoi ancora sentire i rimbombi che si allontanano nelle due direzioni. Il varco è piccolo, ma abbastanza grande da farti passare. Sbirci a destra e a sinistra dal buco e aspetti per vedere se si sta avvicinando qualcuno: in una situazione acustica come quella ti aspetti che qualsiasi arrivo verrà annunciato dal suono di passi ben udibile. 
Invece non senti nulla. 

Facendo attenzione a non tagliarti sulle punte acuminate delle sbarre che hai estratto riesci a strisciare fuori indenne con una piccola capriola. 
Il corridoio esterno prosegue identico a come lo avevi davanti alla cella: una struttura di pietra, illuminata da delle torci sul lato sinistro, una lunga fila di celle sul lato destro.

Noti che a sinistra della tua cella vi è subito un muro, che da dentro non avevi notato, mentre invece a destra il corridoio prosegue, fino a dove una curva ti nasconde la visuale

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Ti sporgi leggermente per osservare chi occupi la cella vicino alla tua, e rimani un secondo perplesso per quello che vedi. In una cella identica a quella in cui eri tu si trova una fanciulla, vestita di un semplice abito verde, probabilmente da popolana, abbastanza sbrindellato.

Spoiler

Conoscenza Religioni 15+3=18

Ma gli occhi, quel colore dorato che le riempie le iridi non ti lascia dubbi: nel corso di tutti i tuoi viaggi hai incontrato una, massimo due persone che condividessero quel tratto particolare. E' di stirpe celestiale, sebbene non purosangue, ma mescolata probabilmente con un altra razza.

images.jpg

Non è imbavagliata ne legata, ma la sua grata sembra decisamente più robusta della tua.  
Appena ti vede fa un espressione stupita, e si rannicchia in uno degli angoli della cella, coprendosi pudicamente il corpo con le braccia. Sembra spaventata dalla tua improvvisa apparizione, forse perché intimorita dal rumore che precedentemente hai causato.
Rimane li, a fissarti, come se da un momento all'altro tu possa aggredirla in qualche modo

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Guardo la ragazza. Dal suo atteggiamento sembra giovane, anche se vista la razza mista non posso esserne sicuro. Con calma, faccio un passo lontano dalle sbarre e alzo i palmi aperti.

"Mi chiamo Yaor, ero nella cella qui a fianco. Cercheró un modo per farti uscire, non avere paura" mi guardo attorno, cercando qualcosa per aprire la sua cella. Purtroppo, temo che dovrò esplorare oltre per ottenere qualcosa. Ma mi dispiace lasciare qui la ragazza da sola.

"Come ti chiami?" le chiedo strattonando le sue sbarre. 

Guardo la ragazza. Dal suo atteggiamento sembra giovane, anche se vista la razza mista non posso esserne sicuro. Con calma, faccio un passo lontano dalle sbarre e alzo i palmi aperti.

"Mi chiamo Yaor, ero nella cella qui a fianco. Cercheró un modo per farti uscire, non avere paura" mi guardo attorno, cercando qualcosa per aprire la sua cella. Purtroppo, temo che dovrò esplorare oltre per ottenere qualcosa. Ma mi dispiace lasciare qui la ragazza da sola.

"Come ti chiami?" le chiedo strattonando le sue sbarre. 

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Le tue parole sembrano rincuorare per un secondo la tua interlocutrice. Noti che tenta di risponderti, ma dalla sua bocca esce solo un mugolio strozzato. Ti indica la sua lingua e poi scuote la testa, sconsolata. Quando strattoni le sbarre si ritrae leggermente, tentando inutilmente di mascherare il suo disagio in quella situazione.
Le sbarre sono decisamente solide. Questa volta fare affidamento alla forza bruta probabilmente non basterà.

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Pensa un secondo alla mole di domande che gli stai facendo. Alla prima domanda risponde alzando un solo dito. Alle altre sta per rispondere, ma poi ha come un dubbio, e si ritrae. La vedi mordersi un labbro, probabilmente per la frustrazione, per poi scuotere il capo due volte, muovendo i lunghi capelli biondi che le ricadono a ciocche sulle spalle. Sul suo volto leggi le stesse domande che ti stai ponendo tu. 
Con tua sorpresa la vedi alzarsi timidamente, con una mano a coprire gli strappi più vistosi del vestito e l'altra all'altezza del volto. Si mordicchia nervosamente l'indice mentre con passi incredibilmente lenti e aggraziati si avvicina a te, ma suoi passi non fanno alcun rumore, probabilmente perché noti solo ora che è scalza. Ha un attimo di esitazione, poi ti sfiora il volto con un dito, come se volesse controllare che si, sei reale e si, sei davanti a lei. Il suo tocco è delicato come una piuma, ma la sua mano è fredda, probabilmente per il prolungato contatto con la pietra. Non puoi fare a  meno di sentire l'odore della sua pelle, una fragranza dolce , ma effimera, che per un attimo ti ricorda il profumo delle erbe nelle verdi valli di Karanos.
Soddisfatta, ritrae la mano, mostrandoti un radioso sorriso, tornando a sedersi al suo posto. Indica se stessa, poi il pavimento, poi te e il corridoio. 
 

Spoiler

Intelligenza 17+3=20

Sembra che ti stia dicendo che ti aspetterà li mentre tu vai a capire come liberarla

 

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"Va bene. Troverò un modo per tirarti fuori. Stai attenta...se arriva qualcun'altro e ti chiede se mi hai visto...scuoti la testa"
Con cautela, mi metto in cerca dell'uscita e di possibili modi per aprire le celle. Mi sposto tenendomi contro un lato del corridoio, quasi rasente alla parete. 
Sono disarmato, ma posso comunque difendermi in caso estremo. 

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Furtività 16+5=21

Ti muovi come un ombra per il lungo corridoio, dando un occhiata alle varie celle mentre passi. Stranamente oltre alle vostre nessun altra sembra aver contenuto un prigioniero per molto tempo.
Man a mano che ti avvicini all'angolo un odore strano comincia ad avvolgerti le narici. Putrefazione. Morte.
Avanzando ancora più cauto, sbirci oltre l'angolo, e devi trattenerti per non dare di stomaco.  Un umano vestito con un armatura di maglia e armato di un alabarda giace in mezzo ad una piccola stanza, con un lungo squarcio all'altezza dell'addome. Alcune mosche banchettano già con le carni del malcapitato, deve essere morto da un po. L'armatura sembra ormai inutilizzabile, ma l'arma pare ancora in buono stato.
La stanza sembra una guardiola, con tanto di piccolo cancello, ora completamente divelto, per impedire l'accesso a chiunque. A fianco al cadavere noti una serie di leve con dei numeri dal 1 al 10 , probabilmente il meccanismo per sbloccare le porte delle celle. 

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Cerco di ricordare quale cella sia quella con la povera prigioniera, ma poi scuoto la testa e le apro tutte (o almeno ci provo).
Sollevo l'alabarda e la stringo tra le mani...non è un'arma con il quale sono abituato ad avere a che fare. Troppo pesante e ingombrante. Ma non posso fare lo schizzinoso.
Mentre prendo l'arma osservo rapidamente il cadavere per capire chi sia...magari vederne il volto mi ricorda qualcosa in più rispetto al vuoto totale che ho in testa. Ma poi mi do dell'idiota e torno indietro rapidamente: Se qualcuno o qualcosa ha ucciso quest'uomo, allora può ancora essere in giro...e lei è disarmata!

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Sollevi tutte le leve una ad una, raccogli l'arma e ti precipiti indietro a controllare lo stato della fanciulla. Le porte delle celle sono effettivamente tutte sollevate, e al tuo arrivo trovi la ragazza in piedi che si rassetta gli abiti e ti accoglie con un sorriso smagliante. Attraversa con un momento di indecisione lo spazio dove prima si trovava la grata. Appena oltre fa un piccolo saltello di gioia, per poi buttartisi al collo con un abbraccio. 
Passa un imbarazzante secondo, dopo il quale lei ti molla all'improvviso, arrossisce vistosamente  e fissa il pavimento. Poi fa per schiarirsi la voce e ti fa cenno di fare strada, sempre senza guardarti negli occhi.

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Sorrido alla ragazza, e quando si separa dall'abbraccio le sorrido di nuovo, per nulla imbarazzato. "Stammi qualche passo dietro...se ci sono dei problemi, ti terrò lontana dal pericolo" 
Ho dei sentimenti contrastanti per lei. Da un lato la trovo molto bella, e l'idea di averla salvata mi rende orgoglioso e felice. Ma il suo atteggiamento e la sua età mi ricordano rapidamente che io sono molto più vecchio di lei, probabilmente. E nonostante il suo sangue celestiale, potrebbe essere una differenza davvero grande. In generale, ho deciso di non provare troppo attaccamento per chi non ha una vita lunga come la mia.
Per questo, il più delle volte, mi ritrovo ad aiutare un gruppo di persone o una comunità, e non una singola persona.

Non è però il momento di discutere di questo: dobbiamo uscire di qui prima che l'assassino della guardia torni indietro. Quando passiamo nei pressi della guardiola (fuori vista dal corpo), mi volto verso di lei "Stai qui. Torno subito" mi avvicino al cadavere e lo sposto da un lato del passaggio. 
Torno indietro "Tieni gli occhi chiusi finchè non te lo dico. Puoi tenermi per la cintura, così ti posso guidare io" 

Se accetta, proseguo arma alla mano.

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