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La Spada e La Strega


darteo

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@Herlan
In questi mesi, la signorina Fihan trascorre sempre più tempo con te.
La incontri spesso nella locanda dove lavora (insieme a Lisel) e il più delle volte ti offre una birra o ti fa un ottimo prezzo su quello che ordini da mangiare. Il suo volto si illumina ogni volta che posa i suoi occhi su te.

@Sole

Spoiler

Miran è un uomo anziano... molto anziano.
Ha la febbre e sospetti anche una polmonite.

-.-.-.-.-.-

 

Cita

"Davvero? E come fate a sapere che è proprio lei lei? E se non lo è? ... Conoscete questa donna?"

Miran ridacchia prima di tossire.
Lisel e Kias sono al suo capezzale. La nipote è visibilmente preoccupata.
L'anziano risponde: ricorda che i miei occhi vedono cose che un normale uomo non può vedere. Ho avuto una delle mie visioni... e non mi sono mai sbagliato in tutta la mia lunga, lunga vita.
Ad ogni modo, non conosco questa donna, non so che volto abbia ne il suo nome. Nella mia visione l'ho vista circondata da decide di candide luci.

Kias vi guarda e alza le spalle. L'uomo è perplesso e non sa cosa vogliono dire le ultime parole di suo suocero.

-.-.-.-.-.-.-.-

Raramente siete entrati di notte nel bosco, del resto le creature del Buio acquistano più forza quando il sole tramonta e i lupi continuano a spingersi sempre di più verso Salixass.
La foresta appare (ancora una volta) inquietante e paurosa.
Gli alberi e ogni altro elemento che vi circonda appaiono ai vostri occhi come delle sagome di creature mostruose pronte ad aggredirvi.
Seguendo le indicazioni di Miran continuate ad avanzare verso l'interno del bosco.
Una luce appena apparsa tra gli alberi attira la vostra attenzione.
Si tratta di un barlume ambrato.
Così come è apparso, ora svanisce all'improvviso.
Poi un'altra luce e un'altra ancora.
Si accendono e si spengono. Si alternano creando un gioco di flebili bagliori dalla trama quasi ipnotica.
Sono tutti concentrati attorno ad un punto e sembrano muoversi in linea eretta.
Ogni luce aleggia a circa un metro dal suolo... anche se alcune di esse si trovano ora un più in alto, ora un più in basso.

Superate l'ultima linea di alberi che vi bloccavano la visuale.
Scorgete così, a cinque metri da voi, la figura di una donna molto alta. E' circondata da queste luci che si accendono e si spengono di continuo.
La donna veste un enorme mantello vecchio e logoro. Avvolge tutto il suo corpo e nasconde le sue forme.
Il volto è coperto dalla larga falda di un cappello da strega.
In una mano stringe un lungo bastone di legno nodoso e torno. Alla sua estremità presenta una lanterna. Da lì viene emanata una fioca luce.
Scoprite ora che, quando una luce appare attorno a lei, scompare poi entrando nella lanterna.
La donna si accorge infine della vostra presenza.
Si gira verso di voi e finalmente potete vederla in volto: la sua pelle è pallida e candida, i suoi capelli sono lisci e neri e i suoi occhi sono grandi, espressivi e rossi come il fuoco.
Salve? Dice quasi sussurrando, anche se avrebbe voluto dirvi: "voi chi siete? Posso aiutarvi?"

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Sole

Come detto in precedenza prima di partire passo a prendere un dono, dei dolcetti come l'altra volta dovrebbero andare bene. Ne prendo 20 cosi faccio una moneta d'argento.

Durante la passeggiata nel bosco sto ben attento a cercare erbe o altri rimedi naturali che possano aiutare Miran con la sua polmonite. Chiedo a Altrich di aiutarmi nella ricerca mettendolo a conoscenza della malattia del vecchio. Conoscenze (natura) +4 Guarire +7 Cercare +0 Continuerò la ricerca anche al ritorno.

----------

Faccio qualche passo avanti con le braccia aperte, come se salutassi un caro vecchio amico e volessi abbracciarlo. La mia voce è carica di gioia Ti ricordi di noi? Il tuo portale ci ha salvato la vita! Ti siamo infinitamente grati, qui ci stiamo ricostruendo una nuova vita e senza il tuo intervento ora saremmo stati sciolti nell'acido da quel drago nero. Il mio nome è Sole, e fare la tua conoscenza è veramente un grande onore. In segno di riconoscenza ti ho portato questi dolcetti, so che non è molto... dico imbarazzato. Apro il mio zaino tirando fuori un sacchetto con i dolcetti ancora incartati e li porgo alla strega sorridendo (ma aspetto che sia lei a venirmi vicino) ...spero che siano di tuo gradimento.

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Miltor

Quindi è lei, bhè finalmente la reincontriamo

Quando sto per prendere la parola sole inizia a parlare, finito il suo discorso porge alla donna un dolcetto , aspettando la risposta della donna mi presento

io sono Miltor, e come Sole vi ha già spiegato, ci avete salvato la vita, vi ringrazio.

 

Voi sapete dove ci troviamo ? o avete aperto la porta su un posto sconosciuto? 

Modificato da Darakan
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Aldrich 

Aiuto Sole come posso, ma alla vista della donna mi blocco, e inizio a fissarla. 
le domande mi si affollano na dopo l'altra, ma la paura che ci faccia tornare indietro è troppa. 
-qui posso studiare, e sperare di poter usare, la magia, finalmente posso farlo... no. non tornerò indietro, a costo di dover morire qua- 
Sono troppo bloccato nei miei pensieri, tanto che non ascolto minimamente le domande degli altri. 
Passa qualche secondo, e solo una cosa riesco a dire. 
-ci farai tornare indietro?-

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Goffredo

Davanti a noi si palesa una donna che per certi versi sembra assediata da un'aria di fascino. Non so dire cosa sia, ma penso di provare quasi soggezione. Un potere tale da spostarsi fra i mondi. E pure, se non ricordo male, aveva anche detto di avere un maestro. Questa storia non mi piace affatto. Non mi fido di lei, come non mi fido di nessuno. Porto mano alla spada, con movimenti calmi e lenti, pronto ad estrarla in qualsiasi momento per difendermi. Mi metto in disparte e lascio parlare gli altri, sperando che non si accorga di me, o delle mie intenzioni. 

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Pierrot "P13RR07"

una volta raggiunto il bosco mi metto subito in testa al gruppo, preparandomi all'incontro con l'incantatrice, una volta trovata però perdo le parole, ritrovandomi sovraccarico di domande, e aspetto che tutti gli altri parlino prima di intervenire. mi avvicino e faccio un breve inchino

Salve a lei signora incantatrice... innanzitutto vorrei anche io ringraziarla per averci dato una possibilità di salvezza, pur non volontariamente, e in secondo luogo sono interessato a quello che risponderà ai miei compagni di disavventura... successivamente sarebbe gradito che si presentasse e ci spiegasse la situazione nella sua interezza, e mi riferisco alla sua capacità di viaggiare tra le realtà, dove l'ha acquisita e in generale la sua storia... a seconda delle sue parole potrei essere costretto ad aggiungere più quesiti alla mia lista... mi dispiace sottoporla a questo assalto, ma la prego di capire che siamo molto confusi, io in primis...

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Zantes - Senza Nome

Osservo con attenzione la donna cbe ha cambiato il mio destino. Ha gli occhi rossi... di certo un tratto distintivo, ma non ricordo di averla mai vista nel vecchio mondo.

Mi soffermo a guardarla. E' pur sempre una strega.

Prendo coraggio mi avvicino e con un cenno del capo assecondo le parole dei miei compagni.

Attendo le parole della strega.

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Dal cambio dell'espressione sul volto della donna, capite che vi ha finalmente riconosciuti.
Avanza verso di voi e si rivolge innanzi tutto a Sole (poichè è stato il primo di voi a parlarle): ringraziarmi?! Mi avete messo in un bel guaio quando mi avete seguito nel portale! Sono stata punita per colpa vostra.
La donna si avvicina ancora di più a Sole, è persino più alta del chierico: il vostro destino erano le lance dei vostri nemici o le fauci del dragone nero!

La strega si allontana qualche passo da voi. Dopo un pò, un sorriso appare sul suo volto. Le sue spalle sono più rilassate.
Va bene! Va bene... ora sono tranquilla. Si sfila il cappelloarrow-10x10.png e scuote la testa per far sciogliere i capelli corvini.
Ora potete osservare a pieno i suoi grandi occhi rossi.
Quel colore vi suscita un certo senso di inquietudine: il mio nome è A... mmm ...facciamo così: chiamatemi Aris. Da dove vengo io significa spirito di drago.
Il mio compito è quello di viaggiare per tutte le realtà per raccogliere le anime dei morti e condurli nell'aldilà. Nonostante gli universi sono tantissimi, esiste un solo luogo dove nascono tutte le anime e un solo luogo dove vanno a riposare dopo la morte. Io traghetto le anime in quel luogo. E' uno dei miei lavori.

La strega indica una luce appena apparsa vicina a lei.
Quel bagliore si muove ed entra poi nella lanterna di Aris.
Vedete?! Tutte queste luci sono le anime degli esseri viventi morti in questo mondo. I miei signori mi hanno costretta a restare in questo posto per bel pò... tanto vale svolgere il mio lavoro.
Ad ogni modo... non ho alcuna intenzione di riportarvi a casa! Farvi attraversare il portale mi ha messo già nei guai... figuriamoci aprirlo un'altra volta di fronte a voi! All'inizio avevo pensato di uccidervi... ma questo significava "influenzare ancora una volta il vostro destino"!

La strega sfila da una tasca un piccolo quadernino: quando ero nel vostro mondo sono stata costretta ad aprire il portale per salvarmi la vita.
Non ho scelto di entrare in questo continente... ma era il mondo più facile da raggiungere.

La strega inizia a sfogliare le pagine del suo quaderno: potevo andare in ogni luogo, in ogni altra realtà... Kora, Drangleic, Lordaeron, Elencia, l'isola dei monaci grigi... avrei potuto mandarvi in uno dei tanti mondi ma non avevo tempo per concentrarmi, così ho aperto il portale per Valshenar.
Bhè... non è il continente più tranquillo di tutti ...c'è una guerra in atto e.... vi hanno già detto dei pericoli del Buio vero?!
Quando avete fatto il "salto" anche voi sono riuscita a controllare la vostra caduta e gettarvi sul carro pieno di paglia.
Purtroppo non sono stata in grado di salvarvi tutti.
Oh bhè... è stato un piacere conoscervi ...vi auguro di trascorrere una vita serena qui a Valshenar.

 

 

Modificato da darteo
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Pierrot "P13RR07"

non così in fretta signorina Aris

dico appena fa per salutarci, avvicinandomi di un passo

non può biasimarci per aver cercato la salvezza invece di accettare la morte, senza contare che la causa della sua condizione attuale è se stessa, e nessun'altro: per trovarsi in una situazione simile non deve essere stata attenta abbastanza nel suo lavoro... è da molto che opera in questo "settore"?

allargo le mie braccia metalliche facendo cenno verso gli altri mentre continuo

dato che rimarrà in questo mondo per un pò come punizione, che ne dice di accodarsi al nostro gruppo per questo periodo? forse se si prendesse la responsabilità di aver "cambiato il nostro destino", magari i suoi superiori chiuderebberoo un'occhio sulla sua trasgressione... senza considerare che lasciarla da sola in questo modo è oltremodo scortese... il Maestro mi ha insegnato ad aiutare le persone che ne hanno bisogno...

faccio un secondo passo verso la donna porgendole la mano

il mio nome è Pierrot, scritto "P13RR07", e ho molte domande da farle signorina Aris

la voce metallica è vivace, e anche senza espressioni facciali si può immaginare il sorriso che avrei adesso

prima fra tutte: come si entra a far parte del suo impiego? se il nostro destino è già alterato tanto vale uscirne del tutto ed entrare nella organizzazione di cui lei fa parte...

non appartengo a questo mondo... se l'unico modo per rivedere anche solo una volta il Maestro è entrare in questo gruppo allora farò quanto necessario per diventarne parte...

all'improvviso mi ritorna in mente un dettaglio

ah, vero... da quando siamo finiti in questo mondo sto avendo dei sogni come visioni sul passato di questo mondo senza averne conoscenza... in più io normalmente non potrei sognare... è un'altro effetto di questo "cambio di destino"?

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Mmm... non posso negare che un pochino sia anche colpa mia... un ghigno travestito da dolce sorriso si stira sulle sue labbra ...ma non potevo morire in quel tunnel, non era il mio destino... ma il vostro.
Rifiuto la tua offerta! Non posso alterare di nuovo il vostro fato. Io devo essere un osservatrice indifferente... figuriamoci unirmi a voi.
Inoltre... non è possibile fare il mio lavoro. Io sono unica... solo io posso portare le anime nel regno dell'aldilà. Non sono neanche in una organizzazione. Diciamo che la mia è una vita molto solitaria... io pochi mi hanno vista e in pochissimi conoscono il mio vero nome
e ancora meno creature mi hanno amata.

Aris si avvicina a Pierrot e gli tocca con la punta dell'indice la sua fronte.
Un secondo dopo, la strega sorride di nuovo: ho capito cosa ti è successo.
Dovete sapere, tutti quanti voi, che quando si compie "il salto", la mente si collega a quella della creatura senziente più vicina a voi e più simile alla vostra razza.
Nel vostro caso, le vostre menti si sono collegate a quelle di quei due uomini sul carro
(si riferisce a Lisel e Kias)... per questo motivo parlate la loro lingua. Voi credete di parlare ancora la vostra lingua ma in realtà state parlando quella di Valshenar.
Nel tuo caso, Pierrot, non sei esattamente un umano e per questo la tua mente si è collegata a qualcos'altro... deve esserci nei paraggi qualcosa legato alla nazione dei Valang. Questo "qualcosa" ha creato un legame con te.
Prima o poi la tua mente farà ordine e inizierai a sognare le vicende della guerra dei Valanghi e l'ascesa della strega dei ghiacci in ordine cronologico, dall'inizio della battaglia fino alla sua fine.

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Pierrot "P13RR07"

Un vero peccato... la solitudine è un brutto nemico da combattere... magari cambierà idea prima che la punizione finisca...

commento alle parole della donna per poi continuare

Questo non è il mio mondo, e i miei sforzi sono volti a tornare dal Maestro... vedere se è sopravvissuto e in caso contrario dargli la sepoltura che merita... appena sarò sicuro di sopravvivere, ovviamente... non so se esistono poteri simili al suo, ma ogni consiglio è bene accetto... non mi sono ancora abituato a questo mondo senza di lui...

rimango in silenzio per un po' ascoltando la seconda parte, e rispondendo alle sue parole

non sono... solo? Esiste una creatura simile a me in questo posto? A quanto sembra ho un obbiettivo aggiuntivo in questo mondo...

Rimango poi in silenzio, cercando di elaborare il fatto che potrebbe esserci qualcosa a me affine in questa dimensione

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Zantes - Senza Nome

E' vero parliamo naturalmente la lingua di questa regione pur non avendoci mai vissuto prima... e per questo all'inizio credevamo di essere semplicemente in un'altra regione....

Ascolto con attenzione le parole della donna.

Di sicuro non l'ho mai vista e i suoi tratti sono molto particolari...me la ricorderei sicuramente.

Alla fine decido di parlare.

Grazie per essere stata disponibile con noi. Mi chiamano Zantes.

 

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Aldrich

Rimango in stato catatonico finché non ammette di non voler farci tornare indietro. 
A quel punto quasi mi sciolgo, e dopo un grosso respiro, riprendo la solita vivacità di sempre, iniziando a tirar fuori un blocchetto di appunti, e scrivere tutto quello che dice. 
Ma solo ora, a volto scoperto ho finalmente modo di apprezzare i suoi occhi, che stanno così bene su di un viso del genere. 
-wow. Aris. Che bella-
Rimango a fissarla, interrompendo per un attimo il mio scribacchiare.
Poi faccio un sorriso, e inizio a scribacchiare qualcos'altro sul libretto. 
Dopo poco mi avvicino. 
-Ciao, piacere, io sono Oldrich, scritto con la A iniziale.-
Inizio, continuando a fare qualche passo, per poi prendere più coraggio e continuare
-E' un lavoro molto interessante il suo, ci vogliono grandi poteri magici... Io mi approccio ora allo studio della magia, l'ho sempre voluto fare, ma solo in questo mondo posso finalmente esprimere questo mio interesse. 
Ti ringrazio, come ti ringraziamo tutti. 
Si, magari dovevamo morire, e mi spiace se così ti abbiamo messo nei guai...
Ma ci hai salvato facendoci atterrare sul morbido e il tuo rispetto per noi, che ti abbiamo così tanto incasinato, e per le nostre vite, è davvero ammirevole. Avrei così tante domande da farle...- 

faccio una pausa, aprendo un attimo un blocchetto e scribacchiando un paio di cose.
-Alla fine, magari, era davvero questo il nostro destino.-
Aggiungo, annuendo
 

Modificato da sani100
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Goffredo

Che immensa perdita di tempo. Come tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora. Le risposte della donna sembrano semplici e suonano enigmatiche, sembra proprio il tipo di persona che ti porge la destra stringendo un coltello nella sinistra. Mi sono stancato, non solo di questo ma di tutta la nostra situazione. 

Ragazzi, è chiaro che questa sottospecie di traghettatore non può esserci utile. E mi pare anche abbastanza chiaro che non ce ne andremo via di qui tanto presto. Per cui, direi di tornare indietro e pensare alle cose più impellenti, come ad esempio questo "collezionista" che ci minaccia con la sua sola presenza da fin troppo tempo. Direi che è tempo di tirare fuori le palle, dannazione. 

Mi penso subito del tono e delle parole che ho usato, mi rendo conto che mi tirerò addosso le antipatie di molti del gruppo, e che, dopo mesi di silenzi, mi sono buttato troppo di testa. Ma ormai il dado è tratto, e dannazione devo imparare ad essere delicato.

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Herlan

Io sono herlan e come tutti ti sono riconoscente e dispiaciuto per la tua punizione.

Le tue parole mi hanno incuriosito molto, vorrei sapere se chi ti ha punito ha dei piani per risolvere il fatto che dovremmo essere morti invece di vivere un'altra vita su un nuovo mondo. Sono incuriosito anche del fatto che una donna con la tua importanza e le tue capacita si trovasse ad Issèral proprio nel momento in cui la città cadde senza lasciare vie di fuga.

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Sole

Dannazione Goffredo! Porta un po' di ripetto per la donna che ci ha salvato, non è importante per te conoscere l'unico motivo per il quale sei ancora in vita?

Torno a volgermi verso la donna, mi si è avvicinata e sembra piuttosto amichevole per cui le metto in mano il sacchetto di dolcetti. Per me significa molto se accetti questo dono, sono venuto qui per ringraziarti e nulla di più. Questa seconda vita che ci hai concesso non ha prezzo e nel profondo tutti ti siamo grati.

Devo essere sincero il tuo lavoro mi incuriosisce molto, devi essere una sorta di mezza divinità o qualcosa del genere e in qualità di Chierico ci sono tantissime cose che vorrei chiederti... ma non lo farò, non voglio importunarti oltre. Già sei stata punita per averci salvato e non ci conosciamo così bene infondo, non mi sembra opportuno tempestarti di domande sulla tua vita. Però se tu volessi parlarne o anche sono passare del tempo con noi di tanto in tanto ci fa sicuramente piacere. Sono un ottimo cuoco, e noi tutti insieme siamo una compagnia abbastanza allegra. Non te ne pentirai. Le sorrido cordiale.

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Cita

non sono... solo? Esiste una creatura simile a me in questo posto? A quanto sembra ho un obbiettivo aggiuntivo in questo mondo...

Non mi sono spiegata bene: il fatto che tu non sei un semplice essere umano ti ha permesso di collegare la tua mente a qualcos'altro... e questo "qualcos'altro" è a sua volta legato alle vicende della guerra dei Valanghi. Non credo esista qualcuno come te in questo mondo.

Cita

Le tue parole mi hanno incuriosito molto, vorrei sapere se chi ti ha punito ha dei piani per risolvere il fatto che dovremmo essere morti invece di vivere un'altra vita su un nuovo mondo. Sono incuriosito anche del fatto che una donna con la tua importanza e le tue capacita si trovasse ad Issèral proprio nel momento in cui la città cadde senza lasciare vie di fuga.

Gli esseri che hanno creato tutto mi hanno incaricato di traghettare le anime. Sono creature che vivono al di fuori del tempo e di ogni altra realtà.
Mi trovavo a Issèral perchè il vostro mondo era in guerra e avevo molte anime da raccogliere, ma ho sottovalutato i guerrieri che vi hanno invaso e ho rischiato di morire... lo ammetto, è stata una leggerezza da parte mia.

Cita

E' un lavoro molto interessante il suo, ci vogliono grandi poteri magici... Io mi approccio ora allo studio della magia, l'ho sempre voluto fare, ma solo in questo mondo posso finalmente esprimere questo mio interesse. 
Ti ringrazio, come ti ringraziamo tutti. 
Si, magari dovevamo morire, e mi spiace se così ti abbiamo messo nei guai...
Ma ci hai salvato facendoci atterrare sul morbido e il tuo rispetto per noi, che ti abbiamo così tanto incasinato, e per le nostre vite, è davvero ammirevole. Avrei così tante domande da farle...

Mpf!... siete troppo galante! Aris accarezza la guancia di Oldrich, scritto con la A iniziale.

Cita

le metto in mano il sacchetto di dolcetti. Per me significa molto se accetti questo dono

Maledizione... sono troppa ingorda per rifiutare.
Aris accetta l'offerta di Sole e lo ringrazia dicendo: se li troverò buoni allora ci rivedremo un giorno.
La strega parla ancora un po con tutti voi, ma non rivela nulla di se, mantenendo perciò una certa distanza.

Abbandonate la foresta e tornate nel villaggio.
Venite così a scoprire che il vecchio Miran è venuto a mancare. Si è spento serenamente poco fa nella sua casa, circondato dai suoi cari.
Il giorno dopo si svolgono i funerali del capo villaggio. A Valshenar, i corpi dei defunti vengono dati alle fiamme. Un rituale che si consuma solo di giorno.
Vi spiegano che è imprudente seppellire i morti, poichè il Buio potrebbe servirsi di loro per creare i mostri.
Durante la celebrazione viene cantato un inno funebre. Si tratta di un momento solenne che impone il silenzio totale da parte di tutti coloro che assistono al rituale.

Il titolo di capo villaggio passa a Kias, così come il medaglione dorato che aveva Miran. Questo titolo, in futuro, passerà a Lisel solo se la ragazza, al momento della morte del padre, avrà trovato un marito (è la legge di Salixass) altrimenti tale titolo andrà alla seconda persona più influente del villaggio, ossia il fabbro Doherte.

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

Sei mesi dopo

Avete trascorso un anno intero a Valshenar, eppure Salixass è l'unico posto che avete visitato. Il villaggio è la vostra unica realtà.
I suoi abitanti continuano a dirvi che è rischioso il "mondo esterno".

Giunge infine la notte in cui si festeggia Aurilla (la prima senza Miran).
Per le stradine del paese aleggia una certa malinconia ma gli uomini del paese hanno voglia di divertirsi. Ancora una volta vi radunate al centro di Salixass per la recita in maschera che racconta la storia di Eltheria.

Seela recita la stessa parte dell'anno scorso, durante la scena finale.
Gli abitanti di Salixass si zittiscono e la musica si interrompe. Cala il silenzio nel paese.
Dopo la sua solita pausa ad effetto, Seela inizia il monologo: non proverai più nulla...

La sua maschera viene attraversata da una freccia che gli va a perforare l'occhio. Entra in profondità nel capo.
Vedete la ragazza levare di scatto la testa all'indietro e subito sul suo vestito inizia a scorrere il sangue. Cade a terra priva di vita.   
Dopo l'istante di confusione iniziale, gli abitanti iniziano a gridare e a scappare in ogni direzione. Salixass è caduta nel panico.
Vi voltate verso il punto in cui la freccia è stata scagliata: intravedete una figura sul tetto di una casa vicina a voi.
Sembra un essere umano ma la sua carne e scura, cadaverica e a tratti mancante. Alcune delle sue ossa sono esposte all'esterno. Veste abiti logori e stringe un arco tra le mani.
Continua a scagliare frecce contro la popolazione.
Altri dardi partono ora da altri punti del paese, oltre la vostra visuale.

 

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