Vai al contenuto

Gli occhiali di Superman


Pardo

Messaggio consigliato

Da quando usci' per la prima volta il fumetto di Superman alla fine degli anni 30 lo sapete quale e' stata una delle critiche piu' accanite? "Come fa la gente a non accorgersi che Superman e' in realta' Clark Kent, cambia solo che porta gli occhiali!".

Perche' scrivo questo? Per rendere, mediante questo esempio, un concetto: Perche' le persone si stupiscono di questo dettaglio quando in realta' vi sarebbero altre mille cose di cui stupirsi molto di piu'? Siamo di fronte ad un alieno uguale a noi, con poteri magici che violano ogni legge della natura e ci stupiamo per gli occhiali?.

 

La risposta a questa domanda sta nel fatto che, quando leggiamo (o guardiamo un film) di Superman noi stipuliamo un tacito accordo con la nostra mente razionale, scegliamo di non stupirci dei poteri di questo alieno, scegliamo di accettare questo elemento che viola ogni legge di natura che conosciamo. Si chiamo Sospensione dell'incredulita'.

Pero' noi accettiamo questo nei riguardi di Superman, non nei confronti degli altri "semplici" umani che ruotano intorno alla storia.. se Lois Lane si mettesse a volare ci si drizzerebbero i capelli!.

 

Questa riflessione ci insegna una cosa (riguardo al gioco di ruolo): I giocatori sono disposti a interpretare e confrontarsi con personaggi e situazioni che coinvolgono il soprannaturale, sono disposti ad accettare l'esistenza di mostri, maghi e quant'altro ma non applicheranno mai la stessa tolleranza nei confronti di un oste di locanda che si comporta in modo illogico, mal tollereranno vistose violazioni del buon senso etc.

 

La morale e' quindi di prestare attenzione alle motivazioni, ai comportamenti e alle azioni dei personaggi, PNG e mostri, perche' il nemico meglio costruito della storia diventa rapidamente una parodia di se stesso se le implicazioni che hanno portato i personaggi ad affrontarlo sono malfatte.

  • Mi piace 4
Link al commento
Condividi su altri siti


47 minuti fa, Pardo ha scritto:

Questa riflessione ci insegna una cosa (riguardo al gioco di ruolo): I giocatori sono disposti a interpretare e confrontarsi con personaggi e situazioni che coinvolgono il soprannaturale, sono disposti ad accettare l'esistenza di mostri, maghi e quant'altro ma non applicheranno mai la stessa tolleranza nei confronti di un oste di locanda che si comporta in modo illogico, mal tollereranno vistose violazioni del buon senso etc.

La morale e' quindi di prestare attenzione alle motivazioni, ai comportamenti e alle azioni dei personaggi, PNG e mostri, perche' il nemico meglio costruito della storia diventa rapidamente una parodia di se stesso se le implicazioni che hanno portato i personaggi ad affrontarlo sono malfatte.

Non riesco però a capire ciò che vuoi esporre nel post, a volte dipende con chi si gioca.

Ad ogni modo è normale, per l'essere umano, vedere cosa c'è lontano tralasciando le cose più ovvie, dandole per scontate.

Link al commento
Condividi su altri siti

Concordo in pieno, ci sono cose per le quali i giocatori decidono implicitamente di ignorare ogni parvenza di verosimiglianza con la realtà ed altre dove invece sono più intransigenti. Penso ad esempio a tutte le volte a d&d dove nessuno si meravigliava che il guerriero potesse sopravvivere dopo essere stato colpito dalla clava di un gigante alto nove metri o dal soffio di un drago che può fondere la roccia, ma le stesse persone che non trovavano realistico che lo stesso guerriero non morisse automaticamente cadendo da una rupe di una ventina di metri.

Come hai detto tu penso che sia una specie di automatismo involontario: gli elementi fantastici e volutamente "spettacolari" del gdr vengono intesi come elementi di fiction e quindi si impone la sospensione dell'incredulità, ma quando ad entrare in gioco sono elementi diciamo "ordinari" (come il cadere da un'altezza) immediatamente il buonsenso impone a molte persone di protestare contro la mancanza di realismo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Allora, il discorso è semplice a mio parere.
Nella fiction tutto è possibile.
Questo non significa che tutto sia possibile contemporaneamente.
Se due affermazioni sono in contrasto, credere a entrambe contemporaneamente è impossibile.
Io posso credere che il mondo sia una simulazione virtuale come in Matrix, oppure posso credere che la Terra sia in decadenza dopo un olocausto nucleare come in Ken Shiro, ma non posso credere entrambe le cose: la terra o è dominata dalle macchine, o è un gigantesco deserto con metallari in motocicletta armati di asce che rubano acqua e stuprano gente. 

Affinché la fiction risulti convincente, quindi, è necessario che segua un principio di coerenza interna.
Al lettore è richiesto di accettare dei presupposti inventati, ma tali presupposti non devono essere in contraddizione l'uno con l'altro, tutte le regole vigenti devono essere in armonia.
Non esiste insomma un livello di credibilità oggettivo, ma solo un livello di coerenza interno, che è quello che determina se una storia sia credibile o meno, per quanto lontana dal reale.

Per questo motivo possiamo accettare che Superman abbia straordinari poteri, ma non che non venga riconosciuto.
Il fatto che gli bastino gli occhiali per camuffarsi non è compatibile con l'idea che gli esseri umani presenti in Superman siano uguali a noi in tutto e per tutto. Infatti noi sappiamo che gli esseri umani hanno una capacità di riconoscimento facciale raffinata, che non può essere ingannata da un paio di occhiali. Allora come mai gli esseri umani in Superman non riconoscono Kal-El?
Forse nel mondo dei fumetti DC gli esseri umani hanno scarse capacità di riconoscimento facciale; ma se così fosse, come fanno a riconoscersi fra loro e a condurre delle vite normali?
Questa incoerenza di fondo rende la situazione impossibile da accettare perché contraddittoria con sé stessa.
Di contro, i poteri dei kryptoniani sono sì fantasiosi, ma coerenti e concepibili senza contraddizione.

E quindi, in conclusione, ogni volta che qualcuno dice "siamo in un mondo in cui la gente spara palle di fuoco, perché non puoi accettare questo comportamento?" quella persona non ha capito che la credibilità non dipende dalla somiglianza col reale, ma dalla coerenza interna.

---

Per quanto riguarda i danni da caduta (ma anche la presenza dei teletrasporti), il problema di D&D è che i manuali non spiegano abbastanza chiaramente il tipo di narrativa che intendono trattare. Se ci fosse scritto chiaramente che le regole del gioco superato il livello 5 sono volutamente orientate a personaggi sovraumani che bypassano i limiti della narrativa fantsay classica, il problema non si porrebbe.

Modificato da D@rK-SePHiRoTH-
  • Mi piace 5
Link al commento
Condividi su altri siti

On your topic...

Mi hai fatto pensare a questa scena di The Big Bang Theory: per chi non masticasse l'inglese, la scena parte da Leonard & Co. che invitano Penny a guardare una maratona dei film di Superman; lei, incerta su quanti film possano esserci su quel franchising, afferma di aver visto solo quello in cui Lois Lane cade da un elicottero e viene afferrata al volo da Superman. Sheldon, a questo punto, domanda a Penny se si renda conto del fatto che la scena sia scientificamente non accurata; al che, la ragazza, risponde che, certo, gli uomini non possono volare; ma Sheldon si riferisce al fatto che la forza dell impatto inevitabile fra Superman in accelerazione e la caduta di Lois, avrebbe dovuto causarne la mutilazione del corpo; scatenando una accesa diatriba scientifica con Leonard e Haward sui principi scientifici inerenti al fenomeno in questione, e tralasciando completamente l'originale affermazione di buon senso di Penny.

Modificato da RexCronos
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...