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[TdG] I Fiumi Neri della Morte Gruppo II


Zyl

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Melek Salundar

Annuisco silenziosamente alle parole del sacerdote mentre mangio quel poco che è rimasto commestibile in cucina e che ero riuscito a raccattare per me.

Quando poi invece idea il piano lo correggo. "Si c'è una finestra sbarrata, ma piuttosto che qualche piccolo oggetto propenderei per un paio di quei mastini che sono stati evocati prima. Il loro continuo abbaiare sarà più efficace e potremo guidare la "mandria" tramite loro. Però sarebbe solo un palliativo, prima o poi gli zombie torneranno a muoversi, proporrei di indirizzarli verso una di quelle pozze di olio creata proprio sotto la torre per poi lanciare un tizzone e bruciarli tutti. Che ne dite?"

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Calathes

Mi dispiace contraddirti amico, ma il massimo che può fare un mastino evocato è attaccare i nemici dell'evocatore... Non é una creatura addestrata... e richiamare più di una creatura per me non è possibile... potrei evocarne uno all'esterno per distrarre i nonmorti, ma non penso possa fare di più.

Io suggerirei di barricare la porta e riprendere le forze, se il posto è sicuro...

Calthes osserva con aria interrogativa Zeb per avere conferma ai suoi dubbi.

Oppure potremmo semplicemente prepararci a combattere subito con gli abomini qui fuori...

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Zeb Zauker

Annuisco alle parole del mezzelfo

"L'idea dei mastini non è malvagia....Calathes potrebbe evocarli all'esterno in modo da attirare via gli zombi alla porta..." mi gratto il mento, pensando a come gestire al meglio la cosa

"Eviterei di affrontarli, per ora, e sarei più propenso solo ad allontanarli, per il momento. Sono attratti dal rumore, per cui, una volta distratti dall'esterno, noi resteremo zitti zitti qua dentro, riposandoci ed attendendo l'alba. Domattina, appena il sole sorgerà, ci muoveremo, con il piano che potremmo studiare mentre riposiamo. Io almeno la penso così...altre proposte?" guardo sia Kain che Abrax, i quali non si erano ancora espressi

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Abrax Heavenmute

Ascolto il chierico mentre cerca di prevenire ulteriori scontri fra noi, per poi ascoltare le varie idee per sopravvivere alla nottata.
Guardo interessato il mezz'elfo quando propone l'idea dei mastini, per poi rabbuiarmi appena gli viene data risposta negativa per impossibilità di attuarla.
L'umano cerca ancora una volta di tirare le fila e di trovare una sintesi comune, che vada bene a tutti i prigionieri.
Per... per me va bene! Dico un po' esitante ma deciso sul finale 
Nel caso che il piano per allontanarli fallisca sarebbe meglio barricarci comunque dentro, no?

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Calathes

D'accordo allora... Lasciatemi concentrare... 

Calathes chiuse gli occhi, nella sua mente le rune ormai familiari si formavano ed emettevano scintille. Le sue mani si mossero precise, guardando fuori dalla finestra adocchió lo spazio ideale da dove attirare i morti. Nel momento in cui pronunció l'ultima parola arcana un mastino si materializzò all'esterno pronto ad attaccare i nonmorti.

Ecco fatto... ora cerchiamo di stare in silenzio e forse riusciremo a riposare...

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Calathes sale nuovamente le scale, sbircia fuori dalla finestra e evoca nuovamente un mastino. Il canide inizia a annusare l'aria e si allontana, facendo il giro della torre e uscendo dalla vista del suo evocatore. Non sa cosa sta succedendo, ma, dopo un po', i rumori alla porta finiscono improvvisamente..

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Zeb Zauker

Seguo con lo sguardo il mezzelfo che sale le scale per andare al piano superiore.

Poi guardo anche gli altri, portandomi il dito indice vicino la bocca

"Mi raccomando, massimo silenzio...non riattiriamoli qui. Se siamo fortunati, sentiranno qualche altro rumore nella notte e se andranno via...magari all'inferno....non sarebbe sbagliato.... Bel colpo, Calathes" annuisco verso lo smilzo mezzelfo, e me ne torno quindi in cucina a vedere di trovare ulteriormente qualcosa da mangiare in mezzo al casino già creato dalle ricerche precedenti.

Dopodichè, mi piazzo nell'ufficio, cercando di mettermi il più comodo possibile e di riposare, rimanendo comunque vigile.

 

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Kain

Quando risalgo gli altri sembrano aver preso la decisione di restare qui per la notte. In effetti i rumori all'esterno sono cessati e la cosa facilita il riposo.
Valuto l'opzione di lasciare la torre da solo, il buio non è mai stato un problema per me e non sembra esserci nessuno oltre la porta, ma dopo un po' scarto l'idea e mi cerco un posto sicuro dove riposare senza il rischio di essere sorpreso nella notte.

 

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In una atmosfera surreale, fredda e tesa ognuno di voi si cerca un posto comodo per dormire, il piu' lontano possibile uno dall'altro. Il sonno, nonostante la stanchezza che rende pesanti le vostre membra, non arriva facilmente. Troppi pensieri, troppe preoccupazioni. Quando poi l'oblio del riposo cala finalmente su di voi, questo e' pieno di incubi, di artigli e denti che tranciano nell'oscurita', di urla, di sangue, di dolore e terrore! Quando vi svegliate avete ancora negli occhi e nelle anime quelle immagini paurose...sogni o destino?

Dentro la torre fa freddo e l'umidita' vi e' entrata nelle ossa. Nessun rumore proviene dall'esterno...

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Melek Selundar

al piano di sopra

Spoiler

Mi sveglio, segnato da un sonno tormentato, non so se esser felice di essermi svegliato da quegli incubi o di essere tornato alla terribile realtà circondati da morte o zombie.

Rivestitomi mi affaccio alla finestra inferriata per vedere alla luce del mattino i dintorni della torre in cerca anche degli zombie.

 

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Kain

Mi sveglio al suono di una voce familiare. Sono ancora mezzo intontito a causa della notte tormentata e faccio fatica a mettere a fuoco i suoni, così apro gli occhi e la stanza illuminata dalla luce del sole per un attimo mi lascia accecato.

Dai, pigrone, è tardi! Quanto tempo ancora vuoi dormire?

Di nuovo la stessa voce. Lilith? Domando incredulo.
La vedo in piedi sull'uscio della porta, che mi sorride. E' cresciuta, ma in qualche modo è ancora uguale. Balzo in piedi io stesso e mi fiondo ad abbracciarla mentre lei continua a parlarmi.

Proprio io. Per fortuna ti ho trovato. I tuoi amici mi hanno detto che stavi dormendo da tre giorni di fila. Pensa un po' che pigrone che sei diventato...

Dove... Come... Ti ho cercata ovunque... I miei amici?... Dove sei stata?... Tre giorni?... Come mi hai trovato?... Come sei cresciuta...

In un misto di euforia e confusione faccio fatica a mettere in ordine i miei pensieri mentre le mie guance vengono solcate da lacrime di gioia. L'unica cosa che conta è l'aver ritrovato la mia sorellina.

Non preoccuparti tontolone, è tutto finito oramai. Usciamo da qui, forza, ci stanno aspettando tutti fuori. Ti sei fatto davvero dei buoni amici, in particolare il prete è incredibilmente buono.

Mi lascio condurre per mano, mentre rimango a bocca aperta per lo stupore e la confusione, fuori dall'edificio.
Appena faccio i primi passi all'aperto, il sole e la luce cedono il passo alla notte e l'oscurità in maniere tempestiva ed innaturale. Rimango spiazzato da questo cambio repentino, ma anche se provo istintivamente a farmarmi Lilith mi trascina con una forza sorprendente per la sua corporatura e a me non resta che assecondarla e proseguire.
Bastano pochi passi e ci fermiamo di fronte ad una enorme tavola imbandita. Noto con orrore le teste dei miei ex compagni di cella in bella mostra sulla tavola con accanto i loro corpi in gran parte divorati, mentre una dozzina di non-morti sono seduti attorno tutti intenti a banchettare con carne umana.
Una chiara espressione di orrore mi si dipinge in volto.

Che.. che cosa sta succedendo? Che vuol dire tutto questo? L-Lilith?

Mi volto verso mia sorella solo per scoprirla incredibilmente pallida. Un dettaglio che non avevo notato prima.
Mi fissa e mi sorride con una bocca completamente insanguinata che sfoggia due canini incredibilmente marcati che anche erano sfuggiti precedentemente alla mia attenzione.

Te l'ho detto, è tutto finito. Sono morti... tutti. I tuoi amici poi erano davvero squisiti, vuoi assaggiare quel poco che ne resta?
Oh, non guardarmi così... credevi davvero che una ragazza indifesa potesse scappare da Necros? Non essere stupido.
Ma guarda il lato positivo! Mi ha donato poteri incredibili, ed adesso posso far diventare te come me! Allo stesso modo in cui io sono diventata come lui!

Sento il sangue gelarsi nelle vene ed il cuore fermarsi. Rimango senza parole, con un'espressione di disperazione mista ad orrore come unica riposta.

Non dirmi che preferisci unirti ai tuoi amici sul tavolo, piuttosto che unirti alla tua sorellina. Che delusione...

Prima che possa rendermene conto, Lilith mi salta al collo mordendo e lacerando la carne. Il dolore fisico è enorme... eppure è solo una minima parte.
Le urla mi si strozzano in gola, mischiate ai gorgoglii del sangue che esce dalle lacerazioni. Chiudo gli occhi per un momento...

Mi sveglio. Mi sveglio di soprassalto. Cado in posizione genuflessa mentre provo ad alzarmi, grondando sudore e con le guance solcate dalle lacrime. Ho pianto davvero mentre sognavo di abbracciare la mia sorellina. Ma in che incubo si è poi trasformato...
Ancora inginocchiato mi piego su me stesso, raggomitolandomi.

No... No... No, no, no!
Niente di tutto quello è vero. Lilith è salva! E' salva e si sta nascondendo da qualche parte. Devo solo continuare a cercare!

Passa parecchio tempo prima che io ritrovi la forza mentale per alzare semplicemente la testa, ed altro ancora prima di alzarmi.
Fuori è ancora buio, ma non ci vorrà molto prima dell'alba. Provare a dormire un altro po' è fuori discussione, non mi resta altro da fare che aspettare le prime luci.
Vanamente provo a distogliere la mente dal sogno, provando con scarsi risultati a concentrarmi sugli esercizi e le forme di spada che alleno ogni mattina fino a quando non sento i primi rumori provenire dal di fuori della stanza e non vedo le prime luci dell'alba.

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Zeb Zauker

Passo una nottata funestata da incubi.....quelli peggiori, nei quali rivedo mia moglie...e mia figlia....

Sono sul ciglio di un burrone, come sempre, e le tendo la mano, per afferarla...gli occhi spalancati, le pupille dilatate, e la bocca contorta in un silenzioso quanto inutile urlo di terrore.

E come sempre la mia mano non le raggiunge....si allontanano da me, inesorabili, verso il buio del baratro senza fondo.

Mi desto lentamente, scacciando con una scrollata di testa i brutti pensieri. Mi alzo, e mi avvicino lentamente al barile di acqua indviduato la sera prima. Prendo con le mani a coppa un pò di acqua, e la spruzzo più volte sul viso, cercando di ridestarmi completamente.

Le sognavo spesso, le mie principessa, ma stavolta c'era qualcosa di diverso....stavolta c'erano mani artiglianti e braccia putrefatte che mi allontanavano da loro, tirandomi indietro, negandomi il tanto agognato contatto.

Mi reco poi nella sala principale, quella che conduce alla porta di uscita; i rumori sembrano cessati, ma per sicurezza sto ben attento a non fare troppo chiasso. COn la coda dell'occhio noto che anche Kain è sveglio.

Mi avvicino a lui, con la faccia cupa

"Per Pharasma!...che brutta dormita.....tu?" annuendo lentamente nella sua direzione, lo sguardo quasi consapevole degli orrori appena passati

 

 

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Abram Heavenmute

I passi pesanti dei miei compagni di cella mi svegliano, anche se non saprei dire se ho dormito o se la notte è passata soltanto tra allucinazioni e momenti di veglia.

Sento ancora il calore della mano della suora che mi accarezza il viso, una sensazione familiare e rassicurante. Mi guardo in giro, osservando gli altri presenti.

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Kain

Scuoto la testa, ad indicare che la mia nottata non è stata affatto delle migliori.
Lo fisso e ripenso alla sua testa mozzata posata sul tavolo imbandito e, inaspettatamente, la cosa mi dà un certo fastidio.

Credo sia arrivato il momento di uscire di qui e scoprire cosa è successo.

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  • 2 settimane dopo...

Vi avvicinate alle grandi porte di legno della prigione e appoggiate le orecchie per cercare di percepire eventuali rumori esterni. Non sentendone nessuno decidete di aprire la porta. I cardini fanno rumore, ma voi la aprite solo quel tanto che basta per sbirciare fuori e uscire uno per volta. La mattina e' uggiosa e il cielo e' grigio e carico di pesanti nuvole nere, che promettono pioggia imminente. La strada verso la citta' e' vuota e nei dintorni non si vede nessuno. Vicino a degli alberi ci sono i corpi sgozzati di quattro cani. I cadaveri sono pieni di mosche ronzanti. A parte la strada principale che porta alla citta', ci sono due sentieri di terra battuta che sapete che portano a dei casolari e alle fattorie che sorgono alla periferia dell'abitato.

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