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Sine Requie - La Congrega di Tullio


Hono-

Messaggio consigliato

@Sig.Vulkolan

Da Aristide, Pietro riceve la tanto attesa informazione sull'uomo nella gabbia. A quanto pare è un cacciatore di morti che sta a Belluno. Si chiama Roberto Da Canal ed è originario di Mel. Lui e i suoi compari servono fedelmente la città nel momento di bisogno, ma qualche giorno prima dell'arrivo dell'Inquisitore si è ubriacato, continuava ad insultare un uomo che gli aveva portato via la donna, imprecava e bestemmiava e per finire a messo le mani addosso prima all'oste che cercava di calmarlo e poi a un templare che è intervenuto in protezione del barista. Per aver posato le sue mani su una persona di Chiesa si sarebbe dovuto meritare una pena più severa, ma a detta di Aristide al cacciatore è stata comminata una pena leggermente più innocua perché i cacciatori di morte sono preziosi soprattutto a Belluno.

@Sig.Vulkolan @Alonewolf87

 

Federico vedendo la diffidenza di Pietro che ha per i medici, cambia discorso e chiede nuovamente delucidazioni in merito alla risposta che gli ha dato prima: "Dicevate che siete qui per controllare che tutti rispettino i dettami della Santa Chiesa, ma precisamente cosa vi aspettate di trovare? Avete notizie riguardo a qualcosa di grave? Sapete, se c'è qualcosa di cui aver paura è meglio saperlo, i Cristiani si danno tutti una mano se c'è da affrontare qualche difficoltà."

 

 

@Redik

1)Lauro sapeva che Francesco aveva un burattino, ma con lui non ne aveva mai parlato più di tanto.

  1. Pietro non è di Belluno, ma a volte ci passava per motivi personali o "lavorativi". La sua malattia è ora evidente più che mai, tuttavia la sua carnagione aveva assunto un colorito giallognolo già prima che diventasse un converso, da circa tre anni o poco più.

  2. Rosso conosce appena Aristide, glielo ha presentato Lauro, ma i due non hanno avuto modo di frequentarsi per quello che ne sa il templare. Redik, traine tu le conclusioni in merito all'assenza di Dumas.

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Pietro Scalabrin - cena da Aristide

Una volta che il bimbo spiega che l'"amichetto" in pericolo di cui parlava é in realtà un pupazzo, per un momento sto per perdere interesse.

Quando però nomina il Pinocchio....inorridisco dentro di me. Guardo attentamente e cerco di valutare il comportamento di Aristide, di Cesa e degli altri commensali: mi sembrano rigidi? O sciolti e naturali? circospetti o in fondo (giustamente) accondiscendenti visto che si tratta pur sempre di un bambino?

@hono

[Posso fare un test di intuito/osservare? Diciamo che ci perdo anche il tempo che serve per osservarli attentamente, rinunciando alla possibilità di intervenire nella discussione

Quello che volevo cercare di capire é se magari Aristide avesse portato via lui stesso il burattino a Francesco per farlo sparire magari. É un amico: diamogli fiducia và.... :) ]

 

Di sicuro questa é un'altra cosa di cui parlerò con fratello Lauro sulla via del ritorno! Come diavolo si é permesso Aristide di far tenere questa immondizia al piccolo!!!

 

 

Quando mi riferiscono del cacciatore di morti nella gabbia:

"Ah! Roberto da Canal... Bene! E...in che osteria é avvenuto tutto questo ambaradan????" 

Dopo questa domanda, aspetto la risposta e poi torno educatamente a parlare con i miei vicini a tavola, non voglio fare discorsi lunghi e noiosi.

 

 

Dopo aver sentito la storia di Cesa allora, capisco di essere vicino ad un altro medico!!! 

'Dalla padella alla brace. San Paolino da Nola, della tua paziensa stasera non lasciarmi sensa! ' - penso dentro di me ricordandomi una lettura fatta poche settimane fa sulla vita del santo.

"Caro dottor  Cesa sono qui a Belún a seguito dell' inquisitore. Non so bene neanch'io tutti i suoi piani ovviamente, ma di sicuro so che sono santi e giusti. Dal poco che posso dire per me comunque, siamo qui per rimettere in riga chi si oppone alla bontà della via della chiesa, e mette in dubbio... -dico sgranando gli occhi- ...la veridicità dei suoi insegnamenti!!!

Nulla.

Niente e nessuno che abbia colpa resterà impunito, ci ha detto sua Ecelensa. E noi saremo umili il suo braccio destro in questa impresa."

Vedendo gli occhi un po' impauriti del piccolo, per rispetto del padrone di casa mi calmo un po' e torno a lasciare che gli altri tornino a chiacchierare. Diciamo che lascio a tutti poi la possibilitá di tirare le somme. Volevo restare 'vago' per mantenere un basso profilo, ma in fondo credo che il messaggio generale sia arrivato.

 

 

 

 

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Fratello Lauro

 

Accolgo lo sfogo di Francesco, fino a quando non rivela il nome del gioco, rimango per un momento perplesso, rigido, cercando di non darlo troppo a vedere, quindi cerco di rincuorarlo "Chi pensa che possa averlo preso? Ricordi dove ci hai giocato l'ultima volta? Magari è come dice tuo padre, sarà in casa da qualche parte, perché pensi che lo abbiano preso?" 

Ascolto le risposte del bambino, cercando di tranquillizzarlo, lanciando poi un'occhiata interrogativa al padre, cercando di capire qualcosa in più di questa faccenda senza metterlo nei guai.

Al momento dei saluti, annuisco leggermente al sollecito di Francesco sorridendogli, avviandomi poi verso la zona della città da sorvegliare.

@tutti

Spoiler

Scusate la lunga assenza

 

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  • 3 settimane dopo...

@Gizmo86

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Rosso sta nascosto dietro un angolo ad aspettare il mittente del messaggio, tiene sotto controllo gli uomini che ancora non si sono accorti di lui.

Un tonfo improvviso riecheggia lungo il vicolo dove è nascosto il cacciatore, non lo sente solo lui, anche le misteriose persone lo hanno avvertito:

"Hai sentito quel rumore?" 

"Sì, proveniva da via del Cansiglio. Andiamo a controllare!"

I passi degli uomini si fanno sentire sempre di più man mano che si avvicinano all'angolo do è nascosto Rosso.

 

@Sig.Vulkolan @Alonewolf87 @Redik

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Il 13/12/2016 alle 14:38, Sig.Vulkolan ha scritto:

Quando mi riferiscono del cacciatore di morti nella gabbia:

"Ah! Roberto da Canal... Bene! E...in che osteria é avvenuto tutto questo ambaradan????" 

Dopo questa domanda, aspetto la risposta e poi torno educatamente a parlare con i miei vicini a tavola, non voglio fare discorsi lunghi e noiosi.

Alla domanda giunge immediata risposta:

"Nella miglior osteria dove si possa purificarsi lo spirito con del buon vino benedetto" dice Aristide sorridendo, "all'Osteria del Vin Santo! Dove il vino viene benedetto da don Aurelio ogni volta che ne arriva un carico dalla trevigiana." 

Il 13/12/2016 alle 14:38, Sig.Vulkolan ha scritto:

"Caro dottor  Cesa sono qui a Belún a seguito dell' inquisitore. Non so bene neanch'io tutti i suoi piani ovviamente, ma di sicuro so che sono santi e giusti. Dal poco che posso dire per me comunque, siamo qui per rimettere in riga chi si oppone alla bontà della via della chiesa, e mette in dubbio... -dico sgranando gli occhi- ...la veridicità dei suoi insegnamenti!!!

Nulla.

Niente e nessuno che abbia colpa resterà impunito, ci ha detto sua Ecelensa. E noi saremo umili il suo braccio destro in questa impresa."

La passionalità di Pietro nel comunicare le sue convinzioni lascia basito il povero Cesa che non si aspettava una tale risposta, e i toni accesi intimoriscono Aristide e Francesco. Passano alcuni secondi di silenzio e le parti riprendono a parlare quasi normalmente.

 

La cena finisce, tutti si salutano e il templare con il converso, quest'ultimo sempre accompagnato dal fedele cane, si prendono alcuni minuti per parlare lungo la strada. Federico Cesa, prima che Gualtiero se ne vada, lo ferma per parlargli. Si guarda attorno controllando che gli altri uomini non siano troppo vicini per ascoltarli. "Fra Gualtiero, potrei parlarvi prima di tornarcene nelle nostre umili camere? Avrei una cosa di cui discutere unicamente con voi."

@Sig.Vulkolan

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Aristide sembra assai preoccupato per suo figlio, ma Pietro percepisce che del giocattolo non gliene importa molto, non sembra molto turbato dal fatto che raffiguri Pinocchio. Complessivamente l'idea che il converso si fa è che il bambino ha perso il gioco e per l'amico è un problema a causa del comportamento di Francesco scaturito dalla perdita di quell'oggetto a lui caro.

 

@Alonewolf87

Spoiler

Solo se il frate accetta l'invito:

Spoiler

In privato il medico muratore confida a Gualtiero le sue preoccupazioni:

"Mi è sembrato di capire che l'Inquisitore e i suoi fedelissimi uomini siano persone intransigenti, non è che potrebbero nascere problemi sia per me che per voi frati della Misericordia?" Guarda l'espressione del frate aspettando una risposta, poi capisce che non è stato molto chiaro e specifica l'origine dei suoi dubbi: "Poiché sono stato diverse volte a da voi a dare una mano con le mie conoscenze, non vorrei che poi mi puniscano per essermi sostituito a voi frati per curare i bisognosi, poi potreste avere delle rogne anche voi per avermi chiesto aiuto. Cosa ne pensate frate?" 

 

 

 

 

 

 

 

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@ tutti

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Mi sono accorto di un errore e vi metto qui la parte con la correzione:

Il 10/12/2016 alle 14:45, Hono- ha scritto:
  Contenuti nascosti

Belluno NON è del tutto sotto il controllo della Chiesa, perciò certe cose che sono state bandite forse si possono ancora trovare in questa cittadina. Se non ricordo male, e se anche sbagliassi in questa avventura sarà ugualmente così, la storia di Collodi è sta denunciata come eresia, i libri vennero bruciati e anche le raffigurazioni e i giochi distrutti.

 

 

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  • Supermoderatore

Gualtiero Raspanti

@ A casa di Aristide

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Le parole infervorate di Pietro mi lasciano perplesso e dubbioso e per il resto della cena parlo poco. La faccenda del giocattolo del bambino mi interessa poco fin dal principio quindi rimango sulle mie fino alla fine della serata. Salutati gli altri mi attardo un attimo a ringraziare Aristide dell'invito e della cena e quando il dottor Cesa mi chiede di parlargli un attimo in privato acconsento.

@ Hono

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Una volta solo con il dottor Cesa annuisco gravemente alle sue parole Ammetto di avere anche io questo timore, proverò ad informarmi domani in ospedale sulle intenzioni dell'Inquisitore. Capita purtroppo in un pessimo momento, la stavo cercando oggi per chiederle aiuto per un paziente in pessime condizioni, al di là delle mie capacità per operarlo, ma chiedere il suo intervento in questo momento sarebbe troppo rischioso....dovrò pensare a qualche altra soluzione...

 

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Pietro Scalabrin.

Mi allontano con Fratello Lauro. Ho bisogno di parlargli di dirgli che sono cambiato.

"Fratello Lauro....Io....Io...Non so come cominciare.

So che in passato ho fatto cose..discutibili.

Anche Gastone ha fatto cose...Discutibili.

Ma oggi -cough cough- oggi siamo tornati candidi come la neve che a Belluno scende copiosa.

Puliti come l'acqua del lago di Misurina, non come quella dei canali di Venezia.

Se dovrò pagare, quando sarà la mia ora, lo farò. Ma adesso il mio cuore é tutto al servizio di Don Antonio, il Grande Inquisitore.

per la nostra grande chiesa.

 

Vi prego....TI PREGO. 

Perdonami."

 

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Fratello Lauro

 

@ Pietro e Master

Spoiler

Prima di allontanarci dalla casa, ringrazio ancora il mio amico per la cena e i rari momenti di tranquillità; quindi con Pietro e il suo cane al fianco mi avvio verso la parte sud della città, dove dovrò fare il turno di ronda.

È il converso a rompere il silenzio che in quei pochi minuti si è venuto a creare. 

"Pietro, voglio essere sincero con te, come ho sempre cercato di fare nella mia vita " Mi fermo guardando l'uomo negli occhi con fermezza, cercando di percepirne le vere intenzioni non dico che  stia mentendo, ma voglio essere ben sicuro che sia totalmente sincero e convinto  elle sue intenzioni " So bene quali sono i tuoi trascorsi, come immagino li conoscerai anche tu. Don Antonio ha visto qualcosa in te e questo non è cosa da poco... non devi cercare il mio perdono, ma il tuo. Se l'Altissimo ha pianificato questo per la tua vita, non posso essere certo io, Suo umile servo, ad andare contro le Sue decisioni!

Certo per la simpatia ci vorrà del tempo, ma non dovrai temere alcuna ripercussione da me, ma vedermi solo come uno strumento di Dio e del suo fedele generale delle schiere celesti"

Termino il mio discorso porgendo la mano verso Pietro.

 

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@Gizmo86

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Rosso raggiunge velocemente il punto di provenienza del rumore. La strada non è illuminata ed è difficile distinguere le forme degli oggetti che contornano la via.

Sciack!

Mentre cammina, il cacciatore fa inavvertitamente rumore mettendo il piede su una piccola pozza di liquido formatasi sul suolo, è un liquido denso e scuro e proviene da un sacco vicino a un muro. La densità e un'odore metallico che si sta espandendo nell'aria ricordano all'uomo qualcosa che conosce bene: sangue!

Finalmente la luce di una torcia illumina la schiena di Rosso e la via.

"Voltati lentamente e dicci chi sei." Tuona una voce minacciosa.

"Ehi! Ma quello è sangue?" Commenta sorpreso una seconda persona. 

Il cacciatore non ha il tempo di proferire parola che un grido richiama l'attenzione degli uomini:

"AAAHHH!" 

Proviene dalla via appena abbandonata. Rosso si gira e vede che i due uomini sono un templare in armatura ed un excubitor che tiene una torcia con una mano e con l'altra punta una pistola contro il cacciatore di morti. Il primo prende la parola:

"Tu tienilo d'occhio, io vado a vedere cos'ha fratello Bino!" 

@Sig.Vulkolan

 

Spoiler

Quando Pietro torna alla casa non riceve dai suoi sottoposti alcuna novità riguardante il caso.

Spoiler

puoi organizzarti il resto della serata come vuoi.

 

@Redik

Spoiler

Fratello Lauro comincia la ronda poco dopo che è ritornato  dalla cena. Si trova accompagnato da due excubitores e da fratello Silvio, costui non sarebbe stato di turno, ma a fratello Temistocle è venuta la febbre alta e il Maestro della Rocca ha ordinato a fratello Silvio di sostituirlo.

La serata inizia tranquilla, ma in prossimità del parco in Via del Piave, mentre fratello Lauro e l'excubitor Sauro, un'uomo di mezza età completamente vestito di nero, vanno a controllare un vicolo, fratello Silvio e l'excubitor Piero, un giovane uomo sui venticinque anni anch'esso vestito tutto di nero, vanno ad ispezionare il piccolo parco e tre colpi d'arma da fuoco scoppiano nella loro zona.

Fratello Silvio si accascia al suolo ansimante, mentre Piero crolla a terra...

@Alonewolf87

Spoiler

"Domani potrei passare a farmi medicare un taglio da voi e se mi capitasse di vedere quel vostro paziente, magari potrei dire la mia opinione in merito. Nel frattempo penseremo a qualcosa nel caso in cui qualcuno venisse a ficcare il naso alla Misericordia."

Saluta Gualtiero e si dirige a casa sua.

 

Quando il frate se ne sta tranquillo nella sua cella, all'incirca ad un'ora dall'inizio della Compietà, tre scoppi esplosi in lontananza lo mettono in allerta. Poi un altro frate viene a bussare alla sua porta: 

"Fra Gualtiero! Si svegli è successo qualcosa in città! Dobbiamo essere pronti se dovesse servire il nostro intervento."

 

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  • Supermoderatore

Gualtiero Raspanti
@ DM

Spoiler

 

Mi pare una buona idea, penserò anche io a qualche scusa. saluto poi il dottor Cesa e torno nella mia cella per dormire un pò.

Il mio riposo viene però interrotto da scoppi, forse spari in lontananza, e mi inizio subito a vestire, pronto ad intervenire laddove necessario.

 

 

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Fratello Lauro

 

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Sono tranquillo, mentre pattuglio con alcuni confratelli ed un paio di excubitores la zona della città a noi assegnata. La "svolta" di Pietro mi ha lasciato piacevolmente sorpreso. La temperatura non è altissima, com'è normalmente in questo periodo, ma sembra che questa sera la soffra meno del solito. Leggermente assorto nei miei pensieri, ma comunque vigile ed attento, nel momento dei colpi di arma da fuoco mi precipito verso i due uomini colpiti, cercando al tempo stesso di ripararmi e richiamando l'attenzione dei due rimasti come se ce ne fosse bisogno cerco di scorgere da che punto siano partiti i colpi ed individuare il colpevole

 

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