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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)


Darakan

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Vittorio Manfredi

Parcheggio l'auto vicino l'ingresso e prima di scendere dall'abitacolo, guardo Miriam e appoggio una mano sulla sua.

Aspetta qui. Nell'auto i profumo dei fiori che ho regalato alla donna non riesce a coprire l'odore inebriante di lei.

Scendo dall'auto e passando dal lato posteriore lascio che la ragazza mi veda dallo specchietto retrovisore mentre raggiungo la portira corrispondente al sedile della ragazza.

Mi sistemo il fazzoletto da taschino che sporge dal gessato e il cappello a falda larga.

Con eleganza apro lo sportello dell'auto e tendo la mano per aiutare la cacciatrice a scendere.

Avvolgo la mano di lei sul mio braccio, senza che potesse replicare.

Massimo mi accoglie entusiasta:

Cita

Dopo voglio farmi un giro con quel bolide

Va bene, penso che sia uno dei piaceri da condividere.  Sorrido a Massimo vedendo Melissa prendere l'iniziativa.

Entriamo nel teatro e raggiungiamo velocemente i palchetti.

A quanto pare ci resta per noi quattro un palchetto. Guardo a Raffaele e ad Andrea.

Il mio sguardo nota l'apprensione dell'incendiario. Mi avvicino all'orecchio di Andrea con discrezione. Andrea. Lascialo pure guardare... e non pensare ad Aldapaci questa sera, divertiti... e poi... adesso stai dalla parte giusta della barricata... quella dei cacciatori e non quella delle prede. Questa sera Andrea sei incantevole, dico facendo l'occhiolino alla ragazza per cambiare il nostro discorso.

Entriamo? Dico rivolto ai tre rimasti sul corridoio.

Poi guardo Miriam. Signorina Astore... dico appoggiando la mano sulla  schiena nuda della ragazza facendola scivolare leggermete senza osare e sospingendola verso l'ingresso del palchetto. Mi pento immediatamente del gesto. Mi pento immediatamente.

 

 

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@Tutti

LaFayette è l’ultima donna del “vostro gruppo” che entra nel teatro.
E’ vestita anche lei con un abito nero e in testa porta un cappello con delle piume fagiano e una retina calata sul volto.

Effetto film

Spoiler

 

Non si offenda se le rivolgo una domanda un po' personale? Chiede la donna altolocata all’uomo seduto al suo fianco.
Ma certo che no! Risponde Fosciani.
I due si trovano in platea, tra le file centrali.
Come può un capotreno permettersi un biglietto per questo spettacolo?
Fosciani vorrebbe dirle che non ha famiglia e che ha risparmiato molto per essere qui. Preferisce però rispondere in un altro modo: madame, io credo che una vita che non sia dedicata all’arte non vale la pena di essere vissuta.
La sua frase scatena delle forti emozioni nella donna, la quale è costretta ad agitare un ventaglio vicino al suo volto: non credete anche voi che fa piuttosto caldo qui?

-.-.-.-

Avete già preso posto nei palchetti riservati a voi.
Melissa vuole continuare a ignorare tutti gli sguardi di Raffaele. Il templare è in un palchetto insieme a Andrea e si sporge oltre il balconcino per poter guardare la signorina Borgia.
Andrea, in questi giorni, è di poche parole ma trova le forze per parlare con il suo compagno: non puoi proprio fare a meno di cercarla? Almeno farlo con discrezione.
Tu non puoi capire, Andrè, i miei occhi bramano i suoi come la terra arida brama la pioggia.
Non posso capire perché ho sempre represso la mia natura di donna?
Raffaele si volta verso di lei, sorpreso di sentire quelle parole: cos…? Oh no! No, no!... Teme di averla turbata …non volevo offenderti.
Guarda che non sono gelosa!
Io non ho usato questo termine.

Andrea arrossisce e china il capo.
Solo allora il templare si rende conto di quanto sia stato indelicato. Per anni Andrea ha sempre indossato abiti maschili e si è comportata sempre come un uomo. Sperava e ambiva più attenzioni, soprattutto per distrarsi da tutto quello che gli è capitato negli ultimi periodi.
Raffaele si siede al suo fianco e sospira mentre poggia un braccio sullo schienale di Andrea, dietro la sua schiena: come stai?
E’ una semplicissima domanda, ma per l’incendiaria ha lo stesso effetto un fulmine a ciel sereno che la colpisce.
Sai… non riesco più a ricordare come mi sentivo prima di venire a Roma. Non dico che prima la mia vita era bellissima, ma ora sono in un incubo senza risveglio.
E poi… sapere che mio padre non è in realtà mio padre …e che il cognome Vera non mi appartiene
.... non finisce la frase. I suoi pensieri vanno a Eleonora: perché mi lamento? Lei è nella mia stessa condizione, ma è una bambina che si trova da sola in qualche bosco.
Raffaele prova a consolarla: Andrè, stammi a sentire, la tua vita è finita ma la tua esistenza continua.
L’incendiaria ha l’impressione di sentire per la prima volta il suo compagno fiorentino pronunciare parole sincere e provenienti direttamente dal suo animo.
Raffaele è sempre stato dedito allo scherzo ma, almeno questa volta, è serio e determinato.
Il templare ha dovuto sporgersi vicino a lei poiché doveva sussurrare la sua ultima frase.
Melissa ha spiato la scena e ora ha il sospetto che Raffaele abbia baciato l’incendiaria. La gelosia divampa in lei.

 


@Massimo - (tutti)

Melissa si è seduta tra Massimo e Alessandro.
E’ rimasta in silenzio per tutto questo tempo. Lei, come il resto dei presenti, sta attendendo l’inizio dell’opera (che come sempre tarda di qualche minuto).
La signorina Borgia infine si volta verso Alessandro: conoscete la trama del Don Giovanni?
No, mia cara. Il romano non prova vergona nell’ammettere la sua ignoranza, del resto ha usato la sua vita per combattere i morti e difendere i deboli. Non aveva tempo per un’istruzione.
Melissa rimedia alla sua mancanza: don Giovanni è un uomo che nella sua vita ha fatto strage di donne, ne ha avuto circa duemila. Ottiene sempre quello che vuole.
Se una donna lo rifiuta, don Giovanni non si fa scrupoli a ordire uno stupro.
Una notte però i suoi peccati sono così gravi che il defunto commendatore, un altro personaggio fondamentale dell’opera, ritorna dal mondo dei morti per tentare di far pentire il don Giovanni. Quest’ultimo rifiuta e così una schiera di demoni lo trascina all’inferno.

@Tutti

Le luci si spengono e il vocio in platea si affievolisce fino a raggiungere il silenzio.
Il sipario si alza e le prime note dell’overture vengono suonate.
Inizia il Don Giovanni.
Ognuno di voi vive quel momento con le proprie emozioni e le proprie considerazioni… ma Sonia viene letteralmente rapita dalla “magia” del teatro.
I suoi occhi brillano e l’eccitazione le impedisce di respirare. Si sporge in avanti per poter ammirare meglio ogni singolo momento dell’opera.

-.-.-.-.-.-

L’opera procede.
Siete arrivati al secondo atto. Alessandro è piuttosto stanco e annoiato e ne approfitta per osservare con il binocolo i presenti del teatro. I suoi occhi ricadono su Aldapaci.
Senza pensarci due volte, Alessandro abbandona il palchetto.
Qualche minuto dopo, l’opera raggiunge il momento in cui lo spettro del commendatore appare al don Giovanni.

@Vittorio (è da solo con Miriam in un palchetto)

Miriam è rimasta in silenzio per tutto questo tempo.
Anche lei è meravigliata dall’opera.
In tutta la sua vita non aveva mai visto un simile spettacolo. Aveva solo conosciuto fame, guerra e morte. Alessandro le offrì un’illusione d’amore ma nulla può essere paragonato a questa sera.
Miriam è così suggestionata che crede di non poter più provare delle emozioni così forti.
Grazie al suo stato d’animo inebriato, ella trova il coraggio per dire quello che avrebbe voluto dire da molto tempo: Vittorio
Una volta richiamato l’attenzione di Manfredi, la donna si avvicina a lui e continua …sono innamorata di te. Parole semplici ma potenti, seguite poi da un bacio inaspettato.
Vittorio non riesce a sfuggire alle sue labbra, quasi come se fosse vittima di un incantesimo.

Effetto film

Spoiler

 

Alessandro percorre i corridoi del teatro per raggiungere la postazione di Aldapaci.
Entra senza permesso.
Alberto è da solo: fratello Alessandro, come mai qui? Chiede sussurrando (poiché l’opera è ancora in corso)
Voglio parlare con voi. Non ho mai trovato un momento in cui potevano star soli.
Aldapaci avverte la gravità delle parole di Alessandro: chiudete la porta.
Il templare obbedisce e poi si siede al suo fianco.
Aldapaci si sente come un topolino di fronte a un leone.
Si tratta di Riccardo!
Immaginavo.
Ho assistito al processo! Avete inviato il vostro rapporto a Santarosa e a Chianciano.
Quello che dite è vero.
E avete scritto che è stato Riccardo a levare la spada per primo.
Si.
Lui era un mio allievo, non avrebbe mai fatto un gesto simile.
Alessandro… comprendo il vostro dolore, ma avete pensato alla situazione che stava vivendo Riccardo?
Certo! Se Riccardo era indaffarato ad aprire la porta del castello… come poteva avere le mani libere per sfoderare la spada contro Carducci?
Aldapaci si irrigidisce di colpo. La sua voce cambia e diventa rauca, rivelando così la sua vera natura: non hai prove contro di me!
Ancora non riesco a capire come avete fatto a corrompere tutti i presenti dell’ospedale.
Corrotti? Oh no, gli ho semplicemente ricordato che lavoro per l’inquisizione.
E’ stato Santarosa a ordinarvelo?
Cosa ne farete di questa informazione?
Ditemelo o vi getto giù in platea.
Stai bleffando.
Alessandro si limita a posare la sua mano sulla spalla di Alberto.
Pontecorvo! E’ stato Pontecorvo!
Come ha fatto a comunicare con voi?
Preferisco la platea! Gettatemi di sotto!
Alessandro ha capito che l'ultima frase di Alberto era una supplica e non un atto di finto coraggio. Il templare lascia la presa su Aldapaci. Quest’ultimo si alza e abbandona il palchetto.

Rimasto solo, il templare torna a guardare i presenti con il binocolo.
Dalla sua (nuova) posizione Alessandro riesce a spiare Miriam mentre bacia Vittorio. Qualcosa di marcio germoglia nei suoi più oscuri pensieri.
In quel momento la musica dell’opera risulta ancora più tetra e lugubre per le sue orecchie.
Il suo cuore gli suggerisce di compiere azioni che la sua mente cerca invado di reprimere.

 

@tutti

Sul palco si sta consumando la scena in cui il don Giovanni rifiuta di pentirsi di fronte al commendatore. Il tutto è ambientato in usa sala da pranzo ma il luogo viene inghiottito dalle tenebre (un gioco di luci ben congeniato) e altri attori fanno il loro ingresso sul palco: rappresentano le anime dei defunti che reclamano don Giovanni. Hanno vestiti logori e sono stati truccati come se fossero dei morti: la loro pelle è grigia con ombreggiature nere.
Andrea ha la nausea: ho sempre combattuto i morti… e questi uomini (si riferisce al pubblico) ricchi e adagiati, non ne hanno mai visto uno da vicino. E’ così che credono che i defunti siano fatti? Sono rappresentati in maniera quasi romantica!
Io ho dato la mia vita per difendere queste persone?

La scenda continua e altri figure appaiono sul palco: i demoni.
Sono rappresentati come spesso viene rappresentata la morte, ossia uno scheletro ammantato da una cappa nera e una falce tra le mani. Uno di questi attorni si sporge in avanti, verso il pubblico e alza le mani… quasi come se volesse ricordare a tutti i presenti il loro triste ma inevitabile destino.
Un piccolo flash appare per un istante nel fondo del palco.

LaFayette balza in piedi. E’ spaventata.
Si sporge sul balcone del palchetto con così tanta irruenza che stava per perdere l’equilibrio e cadere di sotto. Una donna tra il pubblico in platea urla.
Rumori simili a esplosioni sovrastano la musica.
Si scatena il panico nel teatro.
L’attore vestito da morte si volta verso l’attore che interpreta il don Giovanni. Un secondo dopo, gli recide la testa con la falce.
E’ una falce vera! Urla qualcuno!
Ci stanno sparando! Grida un altro.
Non avete ancora capito da dove provengono gli spari. Le luci non sono state ancora accese.
Tutti i presenti cercano di scappare: pubblico, attori, musicisti…
Solo gli attori vestiti da demoni restano sul palco.
Colui che ha decapitato il don Giovanni raccoglie la sua testa e la solleva verso l’alto. Poco dopo la lancia contro gli uomini intenti a fuggire dalla platea.

 

Modificato da darteo
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Massimo

Bene nemmeno qui possiamo stare tranquilli, saranno ancora gli stessi del treno? in  ogni caso non possiamo prenderli a parolacce ci servono armi..

Vedo dei cadaveri a terra , guardo tutti i miei compagni e gli altri, Ci sono dei morti , prendiamo io e Raffaele il comando, Rimanete qui e proteggete chi potete, io e Vittorio andiamo a prendere le armi, siamo i più rapidi

Detto questo mi giro verso Borgia , Signorina con permesso e scatto alla ricerca dei templari o di chi ha delle armi

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Vittorio Manfredi

Guardo Miriam lasciarsi coinvolgere dalle emozioni per essere in questo teatro.

Non guardo direttamente la ragazza ma di sfuggita di tanto in tanto, giusto per non perdermi queste sue reazioni senza farle pesare la mia presenza.

Vittorio, quante volte siamo stati a teatro? Però devo ammettere che questa volta ne vale proprio la pena... mi piace questa cacciatrice strizzata in raso e seta...

Piace anche a me...

Il mio sguardo incorcia quello verde di lei e resto incatenato.

Cita

Vittorio… Una volta richiamato l’attenzione di Manfredi, la donna si avvicina a lui e continua …sono innamorata di te. Parole semplici ma potenti, seguite poi da un bacio inaspettato.

Rimango sorpreso dalla dichiarazione della ragazza e ancora prima che possa gustarmi le sue parole, le sue labbra sigillano le mie.

La ragazza si è sbilanciata molto per baciarmi e per questo decido per questo di trarla a me. Con facilità la ragazza si siede sopra di me con le gambe unite sporgenti da un lato della sedia. Il vestito si apre leggermente schiudendosi, una mia mano si appoggia sulla sua vita, l'altra corre verso la sua nuca. L'iniziale sorpresa sfuma velocemente, lasciando trasparire il mio desiderio per la ragazza.

Si è  innamorata di me...

Eh Vittorio... non ci vuole niente ad innamorarsi di te... sei bello, sei ricco... le fai regali... le riservi attenzioni speciali... chissà  se la signorina Astore è disposta a controbilanciare...

Il bacio termina ma le mie labbra non si staccano dal viso di lei e inizio a seguire una strada invisibile fino a raggiungere l'incavo del suo collo.

Possibile che il suo sapore sia così... così...irresistibile... dolce... zuccherato...

La mia presa si stringe intorno la sua vita.  Sollevo lo sguardo torbido verso di lei , in quel momento un rumore di spari rompe l'atmosfera.

Spari? Nel Don Giovanni non ci sono spari...

A conferma dei miei dubbi arrivano le parole di Massimo.

Cita

io e Vittorio andiamo a prendere le armi, siamo i più rapidi

A questo punto, guardo Miriam e le sussurro all'orecchio: Signorina Astore... torno subito... 

Saluto la donna con un baciamano e seguo Massimo.

Chiunque sia  che ha deciso di fare questo assalto me la pagherà cara.....

Ce la pagherà cara... mi stavo divertendo pure io.

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Michele Della Torre

Tutta l'attenzione di Sonia è concentrata sullo spettacolo fin dal primo momento, passo un braccio sullo schienale della sedia dell'ex portavoce così che si appoggi a me e, pur essendo contento di vederla così emozionata, lo spettacolo mi annoia.

A concludere tutto però ci pensa un attacco a sorpresa: Chi caz.zo è stavolta?!

Intanto che i due vanno a prenderci le armi, resto con gli altri mettendomi davanti a Sonia. Mi guardo intorno per vedere se ci sono assalitori nei dintorni ed evitare che ci prendano a sorpresa.

@ Master

Spoiler

Ascoltare 6 e Osservare 6

 

Modificato da Carrie.4794
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Raffiche di mitra continuano a mietere vittime tra il pubblico.
Raffaele, preso da una furia cieca, si affaccia dal palchetto e urla: fot.tuti bastardi! L’uomo mascherato da morte, al centro del palco, leva la testa in alto.
Il suo sguardo incrocia quello del templare.
Quest’ultimo viene avvinghiato da Andrea che lo costringe a inchinarsi: sei impazzito?!... urla l’incendiaria…vuoi farti colpire?!
Raffaele inizia a gattonare per uscire fuori dal palchetto: maledetti incompetenti… dice tra se e se, poi si volta verso Andrea …non ti muovere!
Dove caz.zo credi di andare? Urla ancora lei.
Raffaele intanto è nel corridoio che collega tutti i palchetti. Si alza proprio mentre Vittorio e Massimo lo superano correndo.
Il fiorentino entra nel palchetto dove si trova Melissa.
La donna si è sdraiata quasi del tutto a terra.
I proiettili colpiscono il legno della struttura, generando così migliaia di piccolissime schegge.
Raffaele afferra per un braccio la donna: dobbiamo andare, mia cara.
E’ rischioso! Dice lei facendo resistenza al templare.
Quest’ultimo non si ripete due volte: carica la donna su una spalla e la porta nel bagno per le signore più vicino a loro.

Massimo e Vittorio intanto stanno cercando di raggiungere i templari per avere delle armi.
Svoltando un angolo, i due trovano un uomo mascherato da morte che gli punta un mitra. Da dietro di loro si leva un urlo: a terraaaaaa!
Massimo e Vittorio scivolano sul pavimento e si riparano dietro una colonna e un grande vaso che ospita una palma. Un istante dopo si scatena una pioggia di piombo rovente.
Il vaso va in frantumi e della terra travolge Vittorio.
Nessuno di loro capisce cosa stia accadendo.
Poco dopo però le raffiche (di questo corridoio) cessano e i due possono sollevare lo sguardo: dietro di loro si trovano cinque uomini armati di fucili e mitra, hanno appena abbattuto l’attentatore.
Quello che se sembra essere il capo del piccolo gruppo si alza mentre inizia a ricaricare l’arma. Apre la bocca per rivolgersi a Massimo e Vittorio ma una granata esplode vicino a lui e ai suoi uomini.

Massimo e Vittorio vengono tramortiti dall’onda d’urto.
La loro condizione di “non-morti” gli permette di riprendersi in poco tempo. Una gran nuvola di polvere si è alzata nel punto in cui è stata fatta brillare la granata.
I cinque uomini sono stati smembrati: c’è carne e sangue ovunque… persino sul soffitto.

Un uomo mascherato da morte si sta avvicinando proprio in questo momento.
Ha un mitra tra le mani e lo usa per scaricare una raffica.

-----

LaFayette entra nel palchetto in cui si trovano Sonia e Michele.
La francese si china per non essere un facile bersaglio. Controlla rapidamente se l’inquisitore e la donna sono feriti, poi si concentra a fissare un punto del muro.
I suoi occhi si tingono di rosso. Ha appena preso il controllo delle vittime di questo teatro.
LaFayette sembra furiosa.
 
Michele sente ora dei passi provenire dal corridoio.
Chiunque sia costui ha appena iniziato a sparare. Sonia si affaccia solo per un istante, richiude poi la porta e sussurra: è uno di loro! Ha la maschera da teschio.
La donna si strappa la gonna per avere le gambe libere.

IS0OiGJ.png

-------

Alessandro non ha idea di cosa fare.
Si affaccia dalla porta del suo palchetto. Quello che può vedere è Aldapaci sfoderare una spada nascosta nel suo bastone da passeggio e continuare a camminare per il corridoio.
Il templare richiude la porta e osserva la platea dal balconcino. Sta pensando di calarsi di sotto usando uno dei tendoni del teatro.

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Massimo

Guardo i cadaveri dei nemici, non hanno armi che posso usare...

Vittorio io con queste dico mentre prendo le armi da fuoco posso fare poco, pensaci tuù

Prendo anche io un arma e provo comunque a fare fuoco contro l'uomo con il mitra

@DM

Spoiler

Provo a sparare contro il tipo con la maschera, con una pistola o con un fucile. Uso 2

 

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Vittorio Manfredi

Vedo l'uomo mascherato avanzare con il mitra. Questo non ci voleva proprio.

Inizio a guardarmi intorno cercando qualcosa da usare come arma. Massimo osserva i miei movimenti e capisce i miei pensieri.

Cita

Vittorio io con queste dico mentre prendo le armi da fuoco posso fare poco, pensaci tu

Forza Vittorio, azzoppiamo questo bastardo che ha interrotto il nostro divertimento.

Grazie Massimo... dicendo così mi acquatto dietro l'angolo e sporgendomi miro al braccio che sostiene il mitra.

 

@Master

Spoiler

Colpo mirato al braccio che usa per il mitra

 

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Michele Della Torre

sento qualcuno passare dietro la porta e sparare, Sonia mi conferma che è uno degli assalitori.

caz.zo mi serve un'arma.

mi guardo velocemente intorno ma nel palchetto non c'è nulla di utile a questo scopo, guardo anche la balconata che dà sulla platea. 

se ci caliamo da lì ci troviamo pieni di piombo ancora prima di toccare terra.

Stai giù e resta dietro di me. dico a Sonia facendola abbassare in modo che stia dietro di me. Mi abbasso anche io nei pressi della porta per poter controllare il corridoio.

Modificato da Carrie.4794
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Massimo si appresta a raggiungere i corpi dei cinque uomini sul corridoio.
Uno di loro però solleva il capo.
Il suo corpo è stato dilaniato dall’esplosione: non ha più le gambe e parte del bacino. Gli intestini si stanno riversando sul pavimento insieme a sangue e organi tritati.
Le budella si sono lacerate in più punti, rilasciando all’esterno del cibo parzialmente digerito.
L’uomo è morto e i suoi occhi sono rossi.
Sulle sue labbra è stirato un sorriso la cui smorfia ricorda il ghigno tipico di LaFayette.
Quell’uomo afferra dei fucili che erano a terra e li lancia a Massimo.
Il templare li prende al volo e ne lancia subito uno verso Vittorio.

Massimo si rende conto solo ora che si trova in linea di tiro con il tizio mascherato.
Ricordando gli insegnamenti di Chris, il templare carica l’arma, poggia il calcio del fucile sulla sua spalla e lo solleva contro il suo nemico.
Preme il grilletto.
Il rumore dello sparo è intenso. Il nemico non è stato colpito ma, per lo spavento, ha sollevato le mani a protezione della faccia. Un gesto istintivo.
Vittorio si getta al fianco di Massimo eseguendo una capriola.
Punta ora il fucile contro l’attentatore e fa fuoco.
La mano del nemico “esplode” e sangue, carne e ossa schizzano da tutte le parti. Il mitra che reggeva in quella mano cade a terra e l’uomo inizia a urlare come un pazzo.
Scivola su suo stesso sangue e inizia a contorcersi per il dolore e la paura.

Tutto quel baccano spinge Raffaele ad uscire dal bagno.
Che sta suc… il templare non finisce la frase. Sente la canna di una pistola che gli preme la nuca. Un secondo attentatore è uscito dalla porta affianco a quella del bagno.
Anche lui ha una maschera da teschio ma la sfila perché si sente soffocare. Lo potete vedere in volto: è un ragazzo, giovane e spaventato.
Ha occhi chiari e capelli corti e neri.
Trema e cerca di reprimere le lacrime. Non sa come affrontare questa situazione.
Raffaele alza le mani. Il templare è nervoso… sa che un uomo che punta un’arma in quello stato emotivo può compiere una strage.
Sta calmo! Dice il templare.
Tieni le mani alzate! Urla lui (piagnucola) anche se Raffaele le ha già sollevate.
La pistola trema sempre di più.
Adesso… vediamo di star calmi! Raffaele cerca di nascondere l’ira che cresce nel suo animo.
Sta zitto! Devi... stare... zitto! L’attentatore gli preme con forza la pistola sulla sua testa.
L’uomo si è messo in modo tale che il templare gli faccia da scudo umano per Vittorio e Massimo.

Melissa osserva tutta la scenda dallo spiraglio della porta del bagno.
Raffaele la fissa negli occhi. Non uscire! Pensa lui.
Andrea fa per aprire la porta del suo palchetto ma l’attentatore gli spara un colpo! Torna subito a puntare l’arma su Raffaele.
Sonia e Michele stanno osservando tutta la scenda.
Miriam invece è uscita sul corridoio. Si trova alle spalle dell’attentatore.
I suoi occhi cercano Vittorio.
Manfredi però non può ricambiare il suo sguardo o tradirebbe la sua posizione. Miriam fissa ora il cadavere che c’è tra lei e l’attentatore.
Si tratta dell’uomo colpito da Vittorio. E’ morto pochi secondi fa per il troppo sangue perso.
Gli occhi di Miriam si fermano sul mitra di quel cadavere.
Inizia pian piano ad avvicinarsi a lui.
Il morto riapre gli occhi, sono rossi.
E’ LaFayette a comandarlo. La donna potrebbe usarlo per sparare contro l’attentatore… ma al cadavere gli è rimasto solo la mano sinistra e LaFayette teme di sbagliare la mira e colpire Raffaele. Ordina quindi al cadavere di afferrare l’arma da fuoco e di porgerla a Miriam.
Quest’ultima continua ad avvicinarsi lentamente sperando di non far rumore.
L’attentatore è sempre più agitato: dov’è Della Torre? E’ lui che voglio! Ditemi dov’è o faccio un buco alla testa di questo st.ronzo (Raffaele)!
Stai facendo un grave errore!
Ti detto di chiudere quella caz.zo di bocca! Dov’è Della Torre?

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Massimo

Potrei dirgli dove è Michele, ma se si gira potrebbe vedere Miriam, Andrea non rischia nulla considerata la sua condizione...

Ok ok, stai calmo, della Torre è in quel palco, gli indico il palco dove si trova Andrea, è l'uomo con lo smoking bianco

Appena si avvicina abbastanza alla porta lo carico.

@dm

Spoiler

Correre 10 e Rissa 10 (ho contato il malus doppia azione) e provo a immobilizzarlo dato che non penso di poterlo uccidere con un pugno.

 

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Michele Della Torre

sento le parole dell'attentatore.

saranno gli stessi del serafino?... Mi lusingano sempre di più questi bastardi.

Voglio uscire ma capisco che se lo faccio tutta la trappola va in fumo perciò resisto e resto dove sono.

 

Modificato da Carrie.4794
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Vittorio Manfredi

Miriam... che tu sia maledetta.

Vittorio, è più forte di lei... si deve cacciare nei guai... e poi ecco ti cerca... vedi di non guardarla!

Che tu sia maledetta, che sia maledetto il giorno in cui ti ho incontrato...

Il mio sguardo si fissa sull'uomo.

E ora che faccio?

Vittorio... non penso che ci sia scelta... La ragazza rischia davvero di morire per colpa di questo esaltato.

Ascolto le parole di Massimo, spero che ci creda...

La speranza Vittorio è l'ultima a morire ma alla fine muore pure lei...

Ca.zzo.

Vittorio... da quanto i tuoi occhi si sono persi in quelli verdi della cacciatrice, il tuo cuore ha ripreso a battere ma ogni cosa ha un prezzo... batte sì... ma nel fragile corpo coperto di seta e raso di lei... se avessi immaginato che quel giorno ti saresti innamorato di lei... non ti avrei mai permesso di ammirarla...

Devo attirare l'attenzione su di me.

Dai spara... forza così ti faccio saltare quel poco cervello che ti è rimasto.

Dico tirando su il fucile mirando alla testa dell'uomo.

Se solo provi a girarti costi quel che costì ti secco all'istante.

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Il ragazzo che tiene in ostaggio Raffaele resta ad ascoltare Massimo e Vittorio con aria confusa.
Miriam ne approfitta per prendere l’arma del cadavere di fronte a se ma fa rumore.
L’attentatore si volta verso Miriam e le punta la pistola.
Raffaele però si scaglia contro di lui e gli fa cadere l’arma a terra.
Miriam stringe i denti e preme il grilletto.
Una scarica di proiettili perforano l’addome dell’attentatore, per poi risalire verso il torace.
Raffaele, spaventato, si tasta il corpo per vedere se è rimasto ferito (non ha riportato alcuna ferita).
Il ragazzo colpito da Miriam è incredulo. Del sangue inizia a uscirgli dalla bocca e dai buchi aperti dai proiettili. Barcolla e cade a terra privo di vita.
Andrea? Urla Miriam.
L’incendiaria apre la porta del suo palchetto: sto bene, non mi hanno colpita.
Raffaele intanto vede come sta Melissa.
Anche Sonia esce dal palchetto, raggiunge il corpo del ragazzo e prende la pistola.
Sei ferita? Gli chiede Miriam.
Ferretti non risponde ma alza la pistola contro Astore e spara.

Miriam sobbalza.
Il proiettile le ha sfiorato la spalla, ha viaggiato per tutto il corridoio ed è penetrato nel cuore di un attentatore appena apparso dietro Miriam (a circa dieci metri da lei).
Altri quattro attentatori sono spuntati nel vostro corridoio.
Qualcosa “scatta” nella mente di Sonia: avanza con la pistola puntata in avanti, scansa Miriam e continua a sparare verso gli attentatori.
Il primo colpo colpisce solo una parete, ma i successivi uccidono tre attentatori.
Il caricatore si svuota e Sonia se ne accorge solo dopo aver premuto il grilletto per altre quattro volte. Non sapendo cosa fare, lancia la pistola contro l’ultimo attentatore ancora in vita.
Quest’ultimo si era rifugiato dietro un muro, ora però fa capolino verso il vostro corridoio e punta un fucile contro Sonia.
La donna spalanca gli occhi per la paura.
Uno dei cadaveri degli attentatori però spalanca gli occhi. Sono rossi.
Quel morto afferra una doppietta (l’arma che aveva con se) e spara a distanza ravvicinata all’uomo che sta puntato il fucile contro Sonia.
Il colpo della doppietta raggiunge quell’uomo all’altezza del fianco. Il suo corpo si squarcia in due e lui muore sul colpo.

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Vittorio Manfredi

Tiro un respiro di sollievo quando la situazione si risolve e finalmente sollevo gli occhi verso Miriam. Ragazzi credo che sia giunto il momento di scappare. Ho già fatto l'eroe una volta penso che possa bastare. Sorrido complice a LaFayette mentre raccolgo da terra le armi e le distribuisco tra tutti i miei compagni.

La Fayette. Guardo la donna. Corpimi. Vado in avanscoperta.

 

 

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Michele Della Torre

Esco dal palchetto e vedo Sonia uccidere quattro uomini da sola in pochi secondi.

Ricordami di non farti mai arrabbiare! le dico con un mezzo sorriso ammirato e divertito.

Faccio un cenno col capo a LaFayette per ringraziarla poi controllo se tra le armi degli attentatori c'è una spada o un machete e lo prendo.

Andiamocene da qui.

Modificato da Carrie.4794
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Prendete le armi e cercate l'uscita di emergenza più vicina a voi.
Percorrete diversi corridoi mentre sentite ancora i rumori degli spari e la gente che urla. LaFayette ha ancora gli occhi rossi ma li copre con le mani, cercando comunque di vedere dove sta andando, poichè teme di essere vista da un templare o da un excubitor.

Raggiungete un'intersezione tra due corridoi.
A questo punto Raffaele si ferma bruscamente e torna indietro... da solo.
Dove vai? Urla Miriam.
Lui, voltandosi solo una volta, risponde: a prendere Alessandro... poi si rivolge a Vittorio ...porta via Miriam e Andrea.

Sentite degli spari farsi sempre più vicini.
Seguendo ancora le indicazioni sulle pareti, scendete delle scale e raggiungete un altro corridoio.
Una granata viene lanciata vicino a voi.
Non avete modo di ragionare... vi dividete e scappate in ogni direzione.
L'ordigno esplode e solleva un enorme nube di polvere.

@Massimo

Per proteggerti dall'onda d'urto ti sei rifugiato oltre la prima porta che hai trovato. Si tratta di un piccolo ripostiglio.
Sei sorpreso di vedere che non sei solo. Seduto a terra c'è un templare ferito al ventre da una pallottola.
Si era rifugiato qui dentro per poter riprendere fiato.

@Vittorio - Michele

Siete appena entrati nel grande salone principale.
Massimo e LaFayette sono scomparsi. Di fronte a voi c'è un fiume di persone. Si stanno accalcando verso l'uscita principale del teatro ma per qualche motivo la porta non si apre. Un uomo viene schiacciato dal peso delle persone che premono il suo corpo contro una delle ante.

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Vittorio Manfredi

Il rombo dell'esplosione ancora fa fischiare le mie orecchie e solo quando la nube di fumo e polvere si dirada riesco a vedere chi è accanto a me.

Vittorio... questa non ci voleva.

Lo so... è un problema.

Raggiungiamo velocemente l'ingresso principale dove le persone si accalcano e si pestano a vicenda. Non va bene... l'ingresso è stato bloccato. Sanno che chi stanno cercando è qui, ma non sanno chi sia... e hanno bloccato l'ingresso per essere certi di trovarlo prima o poi. 

Vedo Michele avanzare e parlare con alla folla. Fermati! Urlo all'inquisitore.

Guardo a Miriam e poi Andrea. Stanno cercando un uomo di cui non conosco l'aspetto ma solo il nome e probabilmente la carica. Avranno chiuso tutte le porte. Sia quelle di sicurezza che quelle di emergenza. Facciamo scendere le ragazze dalle finestre usando le tende che decorano l'ambiente. E poi eventualmente scendiamo noi.

Quella che stanno applicando è una tattica... un piano mirato a far ammassare la gente alle uscite di sicurezza. Le bombe che hanno lasciato esplodere hanno lo scopo di spaventare e far regredire allo stato animale le persone... dico indicando il modo osceno in cui si stanno accalcando davanti alla porta senza risultato.

E se tu ora scendi giù... e fai quello che hai intenzione di fare. Capiranno che sei un uomo dedito alle armi e sarai nel loro mirino.

Guardo Miriam e Andrea a costo di legarle come due caprette non permetterò loro di fare neppure mezzo scalino nella direzione dell'ingresso. 

 

Modificato da Asteroid
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