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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)


Darakan

Messaggio consigliato

Chianciano resta in silenzio per qualche secondo.
Vuole che il papa e la giuria ripensino a quello che hai detto. In seguito commenta (riferendosi a Riccardo Castaldelli): un templare sempre votato alla prima linea. Un templare che ha sempre lottato per la difesa del popolo di Dio.
Guarda la corte: quanti templari adepti o maestri possono vantare una carriera come quella di fratello Castaldelli?! E pensare che lui era solo un errante. Le difficoltà incontrate in Francia e a Ivrea lo hanno costretto a combattere di continuo. Eppure... nonostante le varie avversità ...è stato sempre devoto alla chiesa. Non ha mai trasgredito una regola.
Si potrebbe quasi dire che è stato questo suo rispetto verso le regole e il senso del dovere che lo ha portato alla morte.

Obiezione, risponde tranquillamente Santarosa.
Accolta, replica il papa con lo stesso tono di voce.

Chianciano ti rivolge un'altra domanda: fratello Felice, è possibile che l'imputato, il sotium Carducci... lo indica con la mano ...sacrificando cinquanta uomini, abbia dato un suo "peso personale" alla vita umana. Io mi chiedo: anche un templare giudica la vita di un uomo in questo modo?
O forse, un templare, farebbe di tutto per salvare ogni singola anima del gregge di Dio?

Si avvicina a te e si appoggia alla sbarra dei testimoni in modo tale da bloccare la visuale che hai verso Santarosa. Il grande inquisitore del resto non ti ha mai rivolto un solo sguardo.
Chianciano continua: fratello Felice... cos'è un templare? Vuole esporre alla giuria che cosa siamo e cosa facciamo? Qual è la nostra causa? Così che capiscano il comportamento di fratello Castaldelli. 

Modificato da darteo
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Felice Montinari

sentire l'obbiezione di Santarosa mi obbliga a fare un respiro profondo e calmarmi mentre Chianciano continua a parlare

cosa ha da obbiettare? è proprio perchè non voleva sacrificare nessuno che si è scontrato con Angelo... a dirla tutta che diritto aveva di decidere per lui quando non è neanche un inquisitore di Ivrea? ha fatto i suoi comodi in una città non di sua competenza e ha ucciso un templare nel mezzo dei suoi doveri... non la passerà liscia...

con questi nuovi pensieri ascolto attentamente il Maestro Templare e scelgo le mie parole prima di dirle ad alta voce

il compito di un templare è espressamente difendere le città italiane, i suoi cittadini, e alcune volte anche persone esterne, come i guerrieri francesi dai quali il defunto era andato, da ogni minaccia o pericolo, esterno o interno al suo dominio... nella maggior parte dei casi questo significa i morti, ed è quello che è successo al Castello Sabaudo... Castaldelli aveva un compito da svolgere e ha preso una decisione, che però è stata interrotta prematuramente... Un templare è lo scudo e la spada del Sanctum Imperium, la prima linea tra noi e i pericoli del mondo di oggi... la nostra causa è la giustizia, la sicurezza e la forza della nazione... questi sono i nostri compiti e obblighi

carco leggermente su "questi" per far capire che è il nostro mestiere prendere decisioni simili, per poi continuare

proprio perchè siamo templari è nostro dovere salvare fino all'ultima persona, prendendoci tutti i rischi del caso se necessario... noi abbiamo scelte diverse da fare e diversi pesi sulle spalle rispetto ad altri... non è un compito facile descrivere il nostro Ordine, ma spero di essere stato chiaro...

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Chianciano aspetta un po' prima di parlare di nuovo. Vuole infatti aggiungere drammaticità alla sua prossima domanda è vuole dimostrare al papa e alla giuria che sta soffrendo nel rivolgerti questo quesito: fratello Felice, lei cosa avrebbe fatto al posto del fratello Castaldelli? 

Modificato da darteo
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Felice Montinari

inalo profondamente quando Chianciano mi chiede cosa avrei fatto io in quella situazione, e senza un'attimo di esitazione rispondo seriamente

probabilmente l'unica cosa che sarebbe cambiata è che con la mia forza e resistenza fisica sarei molto probabilmente riuscito ad oltrepassare Carducci e aiutare quei 50 rimanenti cittadini ad entrare, anche a costo della mia vita per creare un'apertura... non ho lo stesso carattere di Castaldelli, ma senza ombra di dubbio avrei intrapreso una simile linea di azione... probabilmente avrei anche aggiunto che non stava a lui decidere su queste questioni prima di spingerlo via dalla mia strada...

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53 minuti fa, MetalG ha scritto:

probabilmente avrei anche aggiunto che non stava a lui decidere su queste questioni prima di spingerlo via dalla mia strada...

Obiezione, è un parare personale.
Il papa resta in silenzio per qualche secondo mentre ti fissa, poi risponde: respinta.
Qualcun'altro dei fratelli di Ivrea, o magari qualcun'altro soldato di Ivrea, ha mai sentito il fratello Castaldelli parlare delle sue tattiche di combattimento?
Obiezione: "sentito dire".
Accolta.
Pausa di riflessione di Chianciano: templare Felice, lei ha appena detto che avrebbe fatto di tutto per salvare la vita a quei cinquanta uomini. Ma si rende conto che, così facendo, avrebbe messo a repentaglio la vita di ben duecento anime? E' un numero quattro volte superiore a quello dei caduti.
E tenete a mente, templare Felice, che aprire le porte del castello non avrebbe garantito la riuscita delle sue intenzioni.

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Felice Montinari

devo premettere che non ero sul posto, quindi non conosco se un'alternativa era possibile

dico quasi parlando a me stesso, prima di guardare di nuovo il Maestro Templare

quello che so è che una persona ligia alle regole e attaccata alla vita come Castaldelli non avrebbe tentato di salvare quelle cinquanta vittime con il solo obbiettivo di rischiare la vita di quattro volte il numero di persone e la sua incolumità, tutto per niente... sono conscio dei rischi che l'impresa avrebbe comportato... ma come ho già detto il compito di un templare è proteggere tutte le persone che è possibile e che sono alla portata della propria spada e scudo... devo ripetere che non ero sul posto per decidere in vece del Fratello, ma avrei molto probabilmente corso il rischio per salvare anche solo una persona in più, invece di lasciarli morire per la sicurezza che gli altri si salvassero... non è accattabile per un templare sacrificare una parte per salvare un numero maggiore di persone se è possibile fare qualcosa

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Spoiler

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Chianciano fa ora entrare una gigantografia del castel Sabaudo ripresa dall'alto. La foto poggia su un treppiedi di legno. Attraverso la tua collaborazione, e con qualche pennarello colorato, Renato ricostruisce tutta la vicenda dell'attacco dei morti rivolto al castello.
Indica con delle "X" gli accessi (tutte) alla struttura che erano stati bloccati in vista dell'attacco. Con dei cerchi indica la posizione di Castaldelli e Carducci durante il loro scontro e con delle frecce indica i movimenti dei morti e delle cinquanta vittime.
La vostra spiegazione è un "duetto" di frasi molto chiare, rapide e precise. Del resto Chianciano ha provato spesso questo punto del processo con te.
La vostra intesa e la vostra nitida spiegazione piace molto alla giuria. Più di una volta hai visto dei cappuccini annuire o scambiare delle brevi battute (sottovoce) tra loro.
Infine Chianciano si rivolge ancora a te: grazie infinite per il vostro intervento... guarda ora il papa ...l'accusa ha terminato, sua santità.
Il pontefice non perde tempo, si rivolge al grande inquisitore: a lei il test.

Santarosa si alza.
Il compito di un templare è proteggere tutte le persone che è possibile e che sono alla portata della propria spada e scudo... ripete le tue parole ...in altre parole: il templare Castaldelli caricava a testa bassa tutti i morti che minacciavano qualcuno?!
Obiezione! Urla Chianciano ancora in piedi.
Il maestro templare stava per sedersi quando, sentendo la provocazione di Santarosa, si è voltato verso il papa sbracciandosi.
Ritiro! Dice l'inquisitore così velocemente da anticipare il pontefice. Era ovvio che quest'ultimo avrebbe accettato l'obiezione di Chianciano.
Santarosa si rivolge ancora a te: il rispettabilissimo gran maestro ha presunto che il sotium Carducci ha dato un "peso personale" alla vita delle persone... e lei, templare Felice, ha appena detto che templare Castaldelli non avrebbe tentato di salvare quelle cinquanta vittime con il solo obbiettivo di rischiare la vita di quattro volte il numero di persone e la sua incolumità.
Ma non è da sconsiderati rischiare più di duecento anime innocenti quando si è solo in due
(Carducci e Castaldelli) ad affrontare una mandria di morti?
Aprire le porte del castello, e andare così all'inevitabile scontro con un numero esorbitante di defunti, compromettendo la vita di duecento anime... duecento ...non significa forse screditare l'importanza della vita di quei rifugiati?

Obiezione! Irrompe di nuovo Chianciano con la stessa energia di poco fa. Questa volta è balzato dalla sedia.
Santarosa alza la mano come se si volesse scusare: ritiro... ritiro.
Mentre Chianciano si risiede lentamente, pensa: ritiro un caz.zo! E intanto hai messo "la pulce nell'orecchio" della giuria e forse anche del papa.

Templare Felice, vorrei analizzare con voi lo stato mentale ed emotivo del templare Castaldelli durante l'assedio al castel Sabaudo...
Chianciano si alza di nuovo e si rivolge al papa: sua santità, il fratello Felice ha già risposto a queste domande.
Ma Santarosa specifica: il templare Felice ha descritto il carattere del templare Castaldelli, oltre che alle sue ammirevoli imprese. Ciò che chiedo io è quello di capire il suo stato mentale... se vogliamo possiamo chiedere allo stenografo di rilegge l'interrogatorio!?
Questa volta è il papa che alza la mano per acquietare gli animi: abbiamo capito, cardinal Santarosa, vada avanti.
Grazie, santità... si avvicina a te ...templare Felice, rammentando che è sotto giuramento, può dire alla corte qual'è stata l'ultima città che ha visitato il templare Carducci prima di raggiungere Ivrea? Può dire inoltre cosa gli è capitato in quella città?

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Felice Montinari

certo Cardinale...

rispondo calmo mentre reprimo gli istinti omicidi e la voglio di allungare le mani e spezzare il collo a Santarosa

"sarebbe così facile... so esattamente dove vuoi andare a parare..."

come ho accennato precedentemente, Carducci prima di venire a Ivrea è stato ad Avignone, e lì è stato partecipe di un enorme assedio da parte dei morti

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Sarò io più preciso per lei: il templare Castaldelli e i suoi compagni si fermarono nei pressi di Avignone. A quel tempo la città era stata assediata da un'orda di cadaveri.

Santarosa torna al suo tavolo per prendere un fascicolo di fogli, gli dà una rapida occhiata e poi dice: il templare Castaldelli, insieme al suo gruppo, ha dovuto lottare fuori dalle porte di Avignone, per poco più di una settimana.
Tutti loro
(il gruppo di Riccardo) credevano di morire in quei giorni.
Poichè si eravno visti condannati... quei sei soldati di Cristo decisero di combattere fino al momento della loro morte.
Accadde però quello che loro definirono un miracolo. Con le loro sole forze, il gruppo riuscì a sconfiggere l'intera orda.
Da quel giorno, i membri di tale gruppo ripetono spesso le parole: ricorda Avignone! Un loro personale "detto" per infondesri forza e coraggio.
Costoro erano andati nella città dei papi catturare colui che risponde al nome del cacciatore.

E' ovvio, inoltre, che la vicenda di Avignone ha creato un profondo trauma nella mente di questi sei soldati.
Si volta ora verso la giuria: i reduci della prima guerra mondiale traumatizzati dalle bombe, quando tornarono a casa e sentivano un forte un rumore, si andavano a nascondere, si buttavano al suolo o cadevano comunque in uno stato di shock.
E' possibile, mi chiedo, che anche il templare Castaldelli ha avuto questa razione durante l'assedio del castello? Ritenendo che l'attacco fosse la migliore difesa?!

Il soldato della prima guerra mondiale, traumatizzato, pensa: sento un rumore. E' una bomba. Devo nascondermi.
Il templare, anche lui traumatizzato, pensa: ci sono dei morti a Ivrea, devo affrontarli così sopravviverò come nel caso di Avignone. Non serve a nulla arroccarsi nel castel Sabaudo.

Templare Felice, c'è la possibilità... sottolinea questa parola (possibilità) ...che il templare Castaldelli, ad Ivrea, ha reagito al trauma di Avignone? Mi basta un "si" o un "no". Le ricordo che è sotto giuramento.
Obiezione, il fratello Felice non è un esperto di medicina!
Ma è stato chiamato anche come esperto di tattica e di guerra, altrimenti perchè parlare così tanto della strategia adottata nel castel Sabaudo con tanto di fotografia e pennarelli?
Obiezione respinta, il test deve rispondere.

 

Modificato da darteo
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Felice Montinari

sto ad ascoltare Santarosa per tutto il tempo che serve, fino a che non rivela quello che sospettavo e mi pone la sua domanda

"e bravo il furbacchione... vuoi far credere che Riccardo non era nel pieno delle sue facoltà... ma sei cascato male, so che non è per quello che lo ha fatto! Se fosse per quello anche all'attentato avrebbe dovuto avere reazioni simili... Avignone ha lasciato un segno su di loro, ma non un trauma simile..."

ci penso qualche secondo, portandomi una mano al mento per grattarlo, e poi guardare Santarosa diritto negli occhi

No Cardinale Santarosa, è improbabile che abbia agito in base ad un possibile trauma pregresso

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Ah no?! Santarosa alza le spalle.

Templare Felice, come lei sa... gli expiator sono armi sante date esclusivamente a voi membri dell'ordine del tempo.
Tali motoseghe sono costruite dai frati, i loro componenti ancora roventi vengono immerse nell'acqua santa durante la loro costruzione.
Sono poi portate qui, a Roma, per ricevere la più alta delle benedizioni... quella da parte del santo papa in persona.

Armi sante devono essere usate da uomini giusti e devoti.
Dio, così come ispira il cuore di un templare e dona la forza al suo braccio, ispira anche la sua mente.

 
L'esercito italiano non è riuscito a sconfiggere i morti... cosa che templari, excubitores e inquisitori stanno facendo.
Uomini con cannoni, aereri e una gran quantità di armi da fuoco hanno fallito lì dove guerrieri con spade e cavalli riescono... tutto grazie alla devozione di Dio.

Sua santità... qual'è la domanda?
Ci sto arrivando, santo padre.
Allora faccia in fretta.
Templare Felice... non è forse vero che Dio premia i giusti e condanna i peccatori? Non è forse vero che il trionfo di un uomo è stabilito anche dalla sua devozione? Dio ispira i suoi templari e, in qualche modo, gli suggerisce cosa è meglio fare?
Chianciano si alza: sua Santità... anche se tutto quello che sta dicento il grande inquisitore è vero ...che rilevanza ha con il caso?
Voglio testare una mia teoria.
Obiezione respinta.

 

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Felice Montinari

per un'attimo rimango paralizzato nel sentire le parole di Santarosa, rimanendo fisso a guardare il cardinale

"No... qui non va bene... ha in mente qualcosa e non mi piace... adesso capisco perché è in cima all'ordine degli Inquisitori... ogni fibra del mio corpo vuole allontanarsi da quest'uomo solo per la sua presenza... devo mantenere la calma... sono pronto a cadere se è per far cadere Angelo... questo non è niente... non mi piace come sta proseguendo la conversazione..."

deglutisco prima di rispondere

Quello che ha detto è completamente vero Cardinale, come ha appena detto anche il Gran Maestro... è il motivo per cui siamo qui oggi...

il mio istinto è anche chiedere anche "perché?", ma trattengo questa domanda, aspettando la risposta di Santarosa

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Ma allora, templare Felice, come può Dio ispirare la mente di un templare... se costui è un peccatore?

Chianciano si sporge in avanti, la sua concentrazione è interamente rivolta a Santarosa.
Se l'anima di un templare è macchiata dal peccato, come può quest'ultimo godere della benedizione di Dio? Come può un uomo definirsi "templare" se non rispetta le regole del Signore e del suo ordine?
Non è forse vero, templare Felice, che Riccardo Castaldelli ha tenuto nascosto per tutto questo tempo, insieme al suo gruppo, l'identità sessuale di un suo compagno? Andrea Vera, crociato nero, non è in realtà una donna spacciatosi per uomo per tutto questo tempo?

Dalla giuria si alza un vocio, il papa è costretto a richiamare all'ordine i cappuccini.
Il ruolo dei crociati è aperto anche alle donne, allora perchè Andrea ha dovuto nascondere la sua identità? Perchè si è preso... scusate ...presA gioco della Santa Milizia? E come possiamo fidarci di un templare se la sua "purezza" è stata spazzata via da questo peccato?
Il papa è costretto a interrompere anche Santarosa: Gregorio (usa il linguaggio informale questa volta) se è vero ciò che stai sostenendo, perchè non hai preso provvedimenti verso questa Andrea?
Il grande inquisitore si volta verso Carducci, poichè il sotium indossa un orologio al polso.
Santarosa legge l'ora e risponde al papa: Santità, ho già fatto incarcerare Andrea Vera quindici minuti fa.

Effetto film

Spoiler

Alessandro e Raffaele, dopo aver ascoltato quelle parole, iniziano a parlare tra loro.
Il fiorentino dice: devo andare da Andrea.
Il suo amico risponde: tu? Sei troppo lento, vado io. Avrò le stampelle ma sarò sempre più veloce di te.

Alessandro si alza e inizia a farsi strada tra gli altri uomini seduti in aula.
Il papa lo nota: lei, signore, che fa?
Alessandro si ferma.
Santarosa interviene: quell'uomo, santità, è fratello Leoni, uno dei compagni di Riccardo Castaldelli e di Andrea Vera. Scommetto che stava andando a dal suo compagno... scusate ...compagnA.
Il papa guarda Chianciano.
Non dice nulla, il maestro templare ha già capito cosa fare. Con la morte nel cuore si volta verso fratello Spartaco e Furio: voi due, prendere fratello Alessandro e mettetelo in custodia.

Mentre Alessandro viene portato via in manette, Santarosa ti rivolge (di nascosto) un appenna accennato sorriso provocatorio.

 

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Felice Montinari

sentendo che le neanche troppo velate accuse di Santarosa tiro un sospiro di sollievo nella mia testa, ma quando le accuse ricadono su Andrea mi concentro di nuovo

adesso sta andando su Andrea? per corroborare la sua causa sta screditando gli amici di Riccardo... ero pronto a questo... devo mantenere la calma...

mi preparo a rispondere quando Alessandro si alza e subito giro lo sguardo verso di lui, come tutti del resto, ma i miei occhi rimangono spalancati

perchè hai ceduto alle sue provocazioni? questo stratagemma era completamente rivolto verso di voi, e tu ci sei cascato completamente!

l'ultimo sguardo di Santarosa fa ribollire il mio sangue, ma invece di rispondergli congiungo le mani sul banco davanti a me e ci appoggio la testa sopra, coprendo gli occhi

smettila Felice! qui se tu cadi allora è tutto perduto! ora che sei in mezzo al mare devi nuotare, e devi farlo velocemente! puoi fare qualcosa ora, rimani concentrato sull'obbiettivo

alzo lo sguardo e rispondo a Santarosa mentre Alessandro è ancora nella stanza, cosicchè possa sentirmi

sono portato a credere che al momento della vicenda in esame, fratello Riccardo non fosse a conoscenza di questa informazione, come tutto il resto del suo gruppo... dopotutto avendo parlato con loro posso confermare che i compagni in vita di Andrea Vera hanno scoperto il suo vero sesso solo recentemente...

faccio una pausa abbassando lo sguardo come segno di rispetto verso il cardinale, guardando i suoi piedi prima di continuare

ora devo chiedere scusa in anticipo, ma ho bisogno di fare una domanda per aiutarmi in questo processo e chiarire la posizione di Castaldelli: se il templare defunto non era a conoscenza di questo peccato, si può lo stesso considerare un peccatore? ignorare l'esistenza di un peccato è esso stesso un peccato? mi scuso nuovamente se sto facendo domande fuoriluogo, ma non sapevo se la non conoscenza rappresentasse una colpa per il fratello Riccardo, o in generale per chiunque

lascio il braccio destro rilassato e puntando il palmo della mano verso Alessandro chiudo il pugno lasciando fuori il pollice, sperando che lo noti, per poi rimettere le mani sul banco

spero lo abbia visto... andrà tutto bene... ora che gli ho chiesto se l'ignoranza è un crimine queste accuse infondate sono cancellate!

continuo alzando lo sguardo verso Santarosa

se qualcosa deve essere fatto riguardo Andrea Vera molto probabilmente sarà trattato in separata sede, ma per rispondere alle sue domande, Fratello Riccardo al momento dell'assedio sapeva che la crociata era un uomo, e anche i suoi compagni erano all'oscuro della verità fino a poco tempo fa... come lo ero io... non hanno tenuto nascosto nulla... non so se sia importante per questo processo, ma probabilmente i compagni della crociata sanno le sue motivazioni, come fratello Alessandro, e parlandole potrebbero aiutare con il suo giudizo... ma quella è interamente un'altra questione... scusate se mi sono allungato nelle mie parole...

giro lo sguardo cercando quello di Chianciano per vedere la sua reazione alle mie parole

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No, in caso di ignoranza del peccato non si è responsabili... ma a questo punto mi chiedo: perchè non lei, templare Felice, non ha denunciato il peccato di Andrea? Dato che ha appena affermato che anche lei sapeva della vera natura di Andrea Vera? E perchè i templari D'Este e Leone non hanno denunciato la loro compagna? So che può sembrare disumano farlo... ma i templari non hanno pensato al bene dell'anima di Andrea? E' dunque questo il valore che i templari danno all'anima altrui? O forse non hanno denunciato il peccato... o tanto meno preso le distanze ...per paura o perchè non si curano delle regole?
Chianciano si alza, sembra sconvolto da questa notizia di Andrea: sua Santità... nè templare Felice, Leoni o D'Este sono sott'accusa.
Il papa si rivolge a Santarosa: Chianciano ha ragione.
Santità, non posso e non voglio accusare alcun templare... e Andrea Vera riceverà la sua punizione dopo in un'altra sede. Ma è anche vero che Riccardo Castaldelli ha trascorso gli ultimi anni della sua vita stretto contatto con queste persone... sto solo cercando di far conoscere alla giuria chi sono questi uomini.
Faccia attenzione, Santarosa.
Si, Santità. Santarosa alza ora un foglio: questo, signori della giuria e Santità, è un reperto medico della signora Vera, la madre di Andrea. C'è scritto chiaramente che la povera donna, per un problema legato al suo stato di salute, non poteva avere figli.
Ora tira fuori un altro foglio: questa invece è una denuncia recuperata negli archivi di Torino. Per farla breve, signori della giuria e santità, secondo questi atti, il padre di Andrea Vera stuprò la sorella minore di sua moglie. Da quell'unione forzata nacque Andrea Vera.
I loro famigliari, per nascondere il crimine, decisero di dare il cognome Vera alla bambina e farla spacciare come figlia dei due coniugi.

In realtà Andrea è frutto di uno stupro da parte di un degenerato che ha usato violenza su sua cognata, Caterina Ombrosi... madre della famosa "Figlia di Satana", Eleonora Ombrosi. Entrambe condannate per eresia a Santa Barbara nell'autunno dell'anno scorso con l'accusa di essere streghe.
Adesso, templare Felice... lei mi sta dicendo che Riccardo Castaldelli non sapeva di avere nel suo gruppo una figlia di una strega?
Non si è mai accorto, inoltre, in tutti questi anni che un membro del suo gruppo era in realtà una donna
... inizia a parlare sempre più forte e velocemente ...vorrebbe far credere a questa rispettabilissima giuria e al santo padre in persona che un uomo, che passa molto tempo nelle terre perdute a stretto contatto con una donna, non si accorge del proprio sesso?
Andrea Vera avrà dovuto andare in bagno qualche volta, cambiarsi d'abito o magari si è ferita in punti del corpo che, anatomicamente parlando, avrebbero rivelato la sua natura femminile. Lei ci sta dicendo che nè Castaldelli nè altri quattro soldati hanno mai nutrito qualche dubbio?

Per un istante incroci lo sguardo con Raffaele: è sconvolto. Anche lui ha appena appreso che Andrea è la sorellastra di Eleonora.
Chianciano intanto sta parlando a bassa voce (ma freneticamente) con il suo "braccio destro". Sembra che il gran maestro voglia fare un intervento e il suo aiutante sta cercando in ogni modo di fargli cambiare idea.

E cosa mi dice della signorina Diana Astore?
Chianciano si alza: il suo nome è Miriam Astore, sua Santità.
Santarosa indica il gran maestro templare ed esclama: ed ecco un altro esempio dell'affidabilità dei templari. Diana Astore ha sempre mentito sulla sua identità. Il suo vero nome è Diana, figlia di Vito Astore, il noto mafioso siciliano di Corleone.
Adesso, fratello Felice, non provate a dire che Riccardo Castaldelli non sapeva del vero nome di Diana Astore.
Alberto Aldapaci ha raccolto delle prove che Castaldelli, così come il resto del suo gruppo, erano a conoscenza delle sue reali generalità.

Come posso fidarmi di un templare se nasconde simili informazioni? Come poteva Dio ispirare la mente di Castaldelli e suggerirgli che aprire le porte del castell Sabaudo avrebbe solo mandato al martirio duecento innocenti? Come poteva Dio dare forza al suo braccio al fine di contrastare il sotium Carducci?
Santarosa è inarrestabile.
Castaldelli, all'epoca della sua sconfitta, era un templare "solo di nome"... non credo che il rispettabilissimo Chianciano avrebbe permesso a tale persona di continuare a fregiarsi di tale titolo. Già fin durante lo scontro mortale con il sotium, Castaldelli aveva perso il favore di Dio... e perciò il titolo di templare.

Ora punta il dito verso Chianciano: vi ho visto espellere uomini dal vostro ordine per molto meno, non provate ad obiettare.
Il papa cerca invano di far calmare l'inquisitore: Santarosa, si rivolga al test.
Santarosa si rivolge a te: risponda prima a questa domanda: perchè non ha denunciato lei stesso la vera natura di Andrea? Del resto si trova a Roma!
Poi risponda a questa domanda: come ci si può fidare di un templare che nasconde nel suo gruppo la figlia di un noto latitante siciliano?

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Felice Montinari

che c'è Santarosa? mi sembri un pò alterato... vuoi un bicchiere d'acqua?

penso tra me e me mentre il cardinale incomincia la sua sfuriata, per poi prepararmi a rispondere

per tua sfortuna so come rispondere... la religione ahimè è un punto debole di voi papalini...

io sono un uomo semplice Cardinale Santarosa: mi occupo di un problema alla volta... quando ho scoperto che Andrea era una donna eravamo appena scampati ad un attentato sul treno che ci ha portato a Roma, e mi sono occupato dei feriti e di aiutare il più possibile... successivamente quando siamo arrivati qui, i feriti sono stati trasportati in ospedale, compresa Andrea, ma in quel momento ero andato a chiedere di partecipare a questo processo, e successivamente ho cominciato a prepararmi per oggi... potrà sembrare pigrizia o stupidità, ma non potevo occuparmi di denunciare Andrea e contemporaneamente prepararmi per oggi... inoltre non è per giustificarmi, ma ho preferito che se ne occupassero i suoi amici una volta completamente guariti: come sa hanno passato diversi giorni in ospedale, sempre a causa dell'attentato al treno, e quindi non hanno avuto molto tempo per denunciare la loro compagna, cosa comunque che poteva essere gestita in modo più "umano"... ma questo non sta a me deciderlo Cardinale...

faccio una pausa cercando lo sguardo di Raffaele sugli spalti e vedere la sua reazione al tutto, per poi ripartire

per la seconda domanda mi permetto di recitare un passo dell'Antico Testamento, Numeri 14,18: "Il Signore è lento all'ira e grande in bontà, perdona la colpa e la ribellione, ma non lascia senza punizione; castiga la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione"... questo però non si intende come un castigo automatico e definitivo, ma un perdono graduale per le possibili bontà fatte che contrasta le malefatte dei genitori... ora non sapevo che la signorina Astore avesse un passato simile, ma considerando le azioni compiute da quando si è unita al gruppo di Riccardo fino ad oggi, come ha rischiato la vita non solo in nome del Sanctum Imperium, ma anche proteggendo i servi sel signore che stavano al suo fianco, e adoperandosi in ogni modo in tutte le sventure che hanno colpito Ivrea, posso permettermi di dire che sta gia pagando per le colpe di Vito... questo non redime l'uomo, che ancora è un criminale, ma separa almeno in parte il padre dalla figlia... per questo credo fermamente che Castaldelli e gli altri invece di "nascondere" le origini di Astore abbiano semplicemente giudicato la donna in base alle sue azioni e solo dopo molto tempo abbiano deciso che l'ombra del mafioso non doveva più macchiare Miriam... o Diana se preferisce il suo vero nome... questa decisione presa in privato potrà sembrare sospetta e fuori luogo magari, ma non nega tutto il bene che la signorina Astore ha fatto per le persone attorno a lei e quanto ha fatto per distanziarsi dal padre... quindi non stavano "nascondendo la figlia di un latitante" ma stavano giudicando le azioni di una compagna... inoltre se Diana è ancora nei paraggi le possibilità sono che a Vito non importi più niente della figlia oppure che i suoi uomini non siano riusciti a raggiungerla e riportarla a casa, che poi perchè dovrebbe aiutare l'istituzione che cerca di portare alla giustizia suo padre se avesse ancora qualche rapporto positivo? e...

mi fermo spalancando gli occhi e poi mettendomi una mano sulla nuca imbarazzato

scusatemi infinitamente, mi sono lasciato trasportare... non avrei dovuto dilungarmi così tanto su un solo punto...

dico guardando tutto tranne la giuria, Santarosa e Chianciano, per poi continuare

se posso rispondere anche alla domanda che era stata fatta in mezzo al suo discorso cardinale Santarosa: ho assistito personalmente al momento in cui Templare Raffaele D'Este ha scoperto che Andrea era una donna, e la sua reazione è stata così sconvolta e sincera che dubito fortemente che lo sapesse e avesse "preso in giro tutti"... come ha detto lei avrà dovuto scoprirsi, figurativamente o letteralmente, ma dalle reazioni dei compagni credo che la sigorina Vera sia stata davvero impeccabile nel mantenere il suo segreto... oppure il continuo proteggere Avignone, i soldati francesi e Ivrea li avrà distratti... ma preferisco attenermi ai fatti, e dire che non sapere il sesso di Andrea non era una mancanza da parte di Castaldelli o gli altri, ma un grosso impegno da parte di Vera per non farsi scoprire... per quanto riguarda la sua parentela con la figlia del diavolo e sua madre mi legherei ancora al discorso fatto precedentemente sulle colpe dei padri sui figli, ma preferisco aggiungere in questo caso che purtroppo tra le ispirazioni che Dio ci dona, la forza e la purezza e tutte le protezioni, non si trova nessun tipo di preveggenza, visione o capacità di percepire informazioni simili senza scoprirle in prima persona... io per esempio non ne avevo idea, e se guarda il viso di Raffaele in questo momento potrà convincersi che neanche lui lo sapeva... come ha detto lei l'ignoranza non è una colpa, quindi credo che Castaldelli al momento della sua morte fosse ancora sotto il favore divino... e mi sta capitando di ripetermi, ma questa non è una decisione che posso avanzare io

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Cita

[...]e quindi non hanno avuto molto tempo per denunciare la loro compagna, cosa comunque che poteva essere gestita in modo più "umano"

Chianciano stava ancora discutendo sottovoce con il suo aiutante.
Entrambi però si zittiscono quando pronunci questa frase. Contemporaneamente, Raffaele si copre il volto con la mano, sconvolto, mentre si china in avanti come se fosse schiacciato dal peso delle sue spalle.

Persino Santarosa si è pietrificato, fissandoti con occhi spalancati. Ti fissa come un lupo fisserebbe un angellino che ha smarrito il suo gregge. E' incredulo e un microscopico movimento delle labbra rivela un sorriso trionfale sul suo volto.

Cita

 

questo però non si intende come un castigo automatico e definitivo, ma un perdono graduale per le possibili bontà fatte che contrasta le malefatte dei genitori... ora non sapevo che la signorina Astore avesse un passato simile, ma considerando le azioni compiute da quando si è unita al gruppo di Riccardo fino ad oggi, come ha rischiato la vita non solo in nome del Sanctum Imperium, ma anche proteggendo i servi sel signore che stavano al suo fianco, e adoperandosi in ogni modo in tutte le sventure che hanno colpito Ivrea, posso permettermi di dire che sta gia pagando per le colpe di Vito... questo non redime l'uomo, che ancora è un criminale, ma separa almeno in parte il padre dalla figlia... per questo credo fermamente che Castaldelli e gli altri invece di "nascondere" le origini di Astore abbiano semplicemente giudicato la donna in base alle sue azioni e solo dopo molto tempo abbiano deciso che l'ombra del mafioso non doveva più macchiare Miriam... o Diana se preferisce il suo vero nome... questa decisione presa in privato potrà sembrare sospetta e fuori luogo magari, ma non nega tutto il bene che la signorina Astore ha fatto per le persone attorno a lei e quanto ha fatto per distanziarsi dal padre... quindi non stavano "nascondendo la figlia di un latitante" ma stavano giudicando le azioni di una compagna... inoltre se Diana è ancora nei paraggi le possibilità sono che a Vito non importi più niente della figlia oppure che i suoi uomini non siano riusciti a raggiungerla e riportarla a casa, che poi perchè dovrebbe aiutare l'istituzione che cerca di portare alla giustizia suo padre se avesse ancora qualche rapporto positivo? e...

mi fermo spalancando gli occhi e poi mettendomi una mano sulla nuca imbarazzato

scusatemi infinitamente, mi sono lasciato trasportare... non avrei dovuto dilungarmi così tanto su un solo punto...

dico guardando tutto tranne la giuria, Santarosa e Chianciano, per poi continuare

se posso rispondere anche alla domanda che era stata fatta in mezzo al suo discorso cardinale Santarosa: ho assistito personalmente al momento in cui Templare Raffaele D'Este ha scoperto che Andrea era una donna, e la sua reazione è stata così sconvolta e sincera che dubito fortemente che lo sapesse e avesse "preso in giro tutti"... come ha detto lei avrà dovuto scoprirsi, figurativamente o letteralmente, ma dalle reazioni dei compagni credo che la sigorina Vera sia stata davvero impeccabile nel mantenere il suo segreto... oppure il continuo proteggere Avignone, i soldati francesi e Ivrea li avrà distratti... ma preferisco attenermi ai fatti, e dire che non sapere il sesso di Andrea non era una mancanza da parte di Castaldelli o gli altri, ma un grosso impegno da parte di Vera per non farsi scoprire... per quanto riguarda la sua parentela con la figlia del diavolo e sua madre mi legherei ancora al discorso fatto precedentemente sulle colpe dei padri sui figli, ma preferisco aggiungere in questo caso che purtroppo tra le ispirazioni che Dio ci dona, la forza e la purezza e tutte le protezioni, non si trova nessun tipo di preveggenza, visione o capacità di percepire informazioni simili senza scoprirle in prima persona... io per esempio non ne avevo idea, e se guarda il viso di Raffaele in questo momento potrà convincersi che neanche lui lo sapeva... come ha detto lei l'ignoranza non è una colpa, quindi credo che Castaldelli al momento della sua morte fosse ancora sotto il favore divino... e mi sta capitando di ripetermi, ma questa non è una decisione che posso avanzare io.

 

Santarosa interrompe tutto questo tuo discorso alzando la mano e dicendo: grazie, può bastare così... a sua volta però, il grande inquisitore viene interrotto dal papa.
Il pontefice è turbato e sorpreso. Si sporge verso di te e dice: scusate, fratello Felice, ma si rende conto che lei è un test dell'accusa, chiamato da fratello Renato? Con la sua citazione del vecchio testamento sta dando ragione a Santarosa.
I cappuccini sghignazzano tra loro ma vengono fulminati dallo sguardo del papa.
Il grande inquisitore ne approfitta: io, a questo punto santità, ascolterei il consiglio del templare Felice e seguirei alla lettera ciò che è riportato nelle sacre scritture.
Avete ragione... il papa chiama alcune delle sue guardie ...mettete agli arresti Diana Astore.

Santarosa, ora baldanzoso, continua: avrei un'altra domanda, templare Felice, perchè la giuria e il santo papa dovrebbero credere alle vostre parole riguardo l'innocenza di Castaldelli? Lei lo ha definito come un templare sempre ligio al dovere, sempre a favore del bene e sempre votato alla giustizia.
Perchè dovremmo fidarci della vostra testimonianza?.... Perchè mai dovremmo ascoltare le parole di un assassino?

Cala il silenzio in aula.
Santarosa prende altri fogli che erano sul suo tavolo e dice: templare Felice, dica alla corte cos'è accaduto ad Antonio Dalmasso.

 

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Felice Montinari

spalanco gli occhi quando la stanza cade nel silenzio

cosa ho detto?

riesco appena a sussurrare prima che tutto crolli completamente, le mie parole completamente travisate, altre semplicemente ignorate

no, non è quello che significava... avete frainteso!

cerco di dire, ma la situazione è disperata, Miriam viene mandata ad essere incarcerata e Santarosa mette il chiodo finale sulla questione citando il caso Dalmasso. Lascio andare la braccia ai fianchi e con sguardo spento rispondo

Antonio Dalmasso era un cittadino di Ivrea che nella sua follia aveva mutilato sua figlia e le aveva attaccato ali sulla schiena, mentre il bambino appena natonella famiglia lo aveva messo a bollire in una pentola d'acqua...

faccio una pausa e a denti stretti finisco

e io gli ho versato quella pentola d'acqua bollente in faccia, mentre era ancora a terra, preso nei suoi deliri

lascio che l'informazione entri nelle orecchie di tutti i presenti prima di continuare, occhi umidi dal ricordo dell'orrore

Ed è li che è morto... non era nei miei piani ucciderlo, ma così è andata... si può dire che non ho avuto il cuore di lasciar andare quel mostro senza un ricordo di me...

strizzo gli occhi per non scompormi, aspettando un resoconto

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no, non è quello che significava... avete frainteso!

Interviene il papa: no, templare, siete voi che non avete capito quel passo della bibbia.

Quando racconti gli orrori di Dalmasso, vedi il "pubblico" in aula e i membri della giuria turbati e inorriditi.
Santarosa prende un foglio dal tavolo e lo legge: si tratta di una testimonianza scritta da parte di un uomo che era presente con te nella casa di Antonio.
Attraverso quel racconto, l'inquisitore spiega alla giuria e al papa i fatti avvenuti in quella mattina, confermando tutto quello che hai appena letto. Poichè quel documento è una prova, Santarosa consegna una copia al pontefice e a Chianciano.
Infine solleva oltre la sua testa il foglio che ha appena letto e dice: questa è una testimonianza raccolta da uno dei testimoni oculari che entrarono nella casa di Antonio Dalmasso con voi, templare Felice.
Alla fine di questo documento c'è la firma di questo testimone: Riccardo Castaldelli.

I cappuccini sospirano sorpresi, il papa deve zittirli.
L'inquisitore si volta ora verso Chianciano: l'ordine dei templari non ha di meglio da offrire a questa corte se non degli assassini per difendere dei traditori?!

Il gran maestro templare balza in piedi: sua santità, posso parlare con lei in privato?
L'aiutante di Chianciano si mette le mani tra i capelli.
Anche il papa scatta dalla sua sedia: voi due... indica Chianciano e Santarosa ...nel mio ufficio, ora! E' adirato.

Il processo viene interrotto per un numero interminabile di minuti.
La gente in aula inizia a mormorare e i membri della giuria ne approfittano per scambiare qualche opinione.
Angelo Carducci si sente nervoso senza Santarosa al suo fianco.
Il sotium si volta all'indietro e cerca con gli occhi l'uomo elegante con l'anello d'oro. Quest'ultimo ricambia il suo sguardo, per poi annuire leggermente con la testa e stirare un sorriso appena accennato. Un gesto per tranquillizzare Carducci.

Dopo altri minuti, il papa e i due maestri ritornano i aula.
I membri della giuria, Angelo Carducci e l'aiutante di Chianciano si alzano in piedi quando vedono il pontefice tornare in aula e tornano a sedersi solo dopo che lui si è rimesso a sedere. Santarosa è rosso di rabbia. Qualunque cosa Chianciano ha detto a loro due deve averlo fatto infuriare.
Il papa rilegge brevemente alcuni appunti, poi solleva gli occhi verso l'inquisitore: ha altre domande da fare al test?
Santarosa si alza per rispondere: la difesa ha finito, santità.
Il pontefice si volta verso Chianciano. Anche quest'ultimo si alza: l'accusa ha terminato, sua santità.
Il processo riprenderà domattina alle otto e mezza! Il papa batte un colpo di martelletto.

I presenti iniziano ad andar via.
Santarosa riprende i suoi fogli, Carducci gli sussurra qualcosa e lui risponde solo con movimenti del capo per dire "si" o "no".
Raffaele cerca di abbandonare l'aula il più velocemente possibile. Sa benissimo di essere lento, quindi lascia delle istruzioni a Massimo.
Chianciano è immerso nei suoi pensieri, cerca di far ordine nella sua mente.
Si alza solo ora e si rivolge ad alcuni templari di guardia all'aula: prendete fratello Felice e mettelo agli arresti.
Quattro uomini ti scortano nelle prigioni della rocca romana.

@Massimo - Vittorio - Michele

E' quasi mezzogiorno e Felice ha terminato la sua testimonianza nel caso Carducci.
I giornalisti sono i primi a lasciare l'aula, hanno molto su cui scrivere.
Un'ora fa, degli uomini armati sono entrati nell'ospedale e hanno portato via Andrea Vera e Miriam (Diana) Astore. Quest'ultima ha cercato di resistere all'arresto, scalciando e urlando il nome di Vittorio tutto il tempo.
Per precauzione, alcuni excubitores spingono Manfredi contro una parete fino a quando Miriam non viene portata via.
Poco dopo scoprite che anche Alessandro e Felice sono in carcere. Il primo è nella zona del Vaticano, il secondo è stato rinchiuso nella rocca romana.

 

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Massimo

Santarosa è pronto a tutto, è riuscito a screditare Felice in un attimo, la pena da parte di Renato sarà sicuramente alta, per quanto possa aver sbagliato mi ha pur sempre salvato la vita, almeno posso pareggiare il conto.

Mi dirigo dal maestro e cerco di parlarci

@da Chianciano.

Spoiler

Gran Maestro mi scusi se la disturbo, ma vorrei parlarle di quello che è accaduto, in particolar modo di fratello Felice, so che Felice ha sbagliato , ma non ha agito per uccidere, Dalmasso era totalmente fuori controllo e avrebbe attaccato anche noi, e sappiamo tutti che chi minaccia un Templare minaccia sua santità... non penso che debba essere punto troppo duramente per questo, Felice ha salvato centinaia e centinaia di persone ad Ivrea , insieme a me ed altri fratelli, aver ucciso per errore un pazzo omicida non può cancellare tutto questo, capisco che non è possibile che rimanga nell'ordine, ma penso che per i servizi resi la pena non debba essere troppo alta, e sopratutto che il suo nome non venga infangato.

Come Carducci ha agito in "buona fede" e per questo dovrebbe cavarsela, Felice non merita di essere totalmente distrutto da questa storia, io ero lì con lui e posso dire che Dalmasso era completamente fuori controllo, e proprio come Carducci per difendere tutti i presenti Felice ha agito di conseguenza, può usare questa cosa per avere un occhio di riguardo, sono anche portavoce di Raffaele e Alessandro che sono più che sicuro che la pensino come me. Verrei a testimoniare anche io al processo ma sono sicuro che Santarosa mi farebbe perdere la pazienza e potrebbe finire male. Chiedo questo come Templare e soprattutto per non dare una vittoria completa all'inquisizione che sta facendo passare l'omicidio di un nostro fratello per un atto di bontà.

 

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