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[TdG] Dies Sanguinis [GURPSlite]


Mezzanotte

Messaggio consigliato

Vibio - Foro di Cesare

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"Non faccio credito alle persone come te" ti risponde l'erborista "ma voglio venirti incontro: ai due aurei aggiungi uno dei tuoi famosi coltelli e l'affare è fatto"

"oppure", prosegue con un ghigno, "puoi sempre alleggerire qualche sprovveduto qui intorno"

"Sempre che non ti prendano e ti taglino le mani..."

 

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Gneo Felix Domitianus - Carceres del Circo Massimo

 

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Il variegato gruppo mi trova seduto a terra, con la schiena poggiata al muro. Le ferite ed i lividi sono stati importanti, nonostante questo sono ancora vigile ed attento, per quanto questo mi costi degli sforzi non indifferenti.

Nessuno dei presenti è di mia conoscenza; il primo ad avvicinarsi è il gigante barbaro "Amico mio, credo che tu possa rifarti sui mille aurei di... Per il ca××o di Priapo di quale mille aurei stiamo parlando? Per cosa?"

La mano dell'uomo sulla mia testa è un contatto strano, difficile definirne la natura "Grande Zeus, qualcuno può spiegarmi di che state parlando? Ma sopratutto qualcuno può ricucirmi?!"

La testa continua a girarmi e pulsare rendendo difficile parlare e pensare.

 

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Caio Giulio Camilio, Alarico e Gneo Felix Domitianus - Circo Massimo

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"Non è importante dato che tu sei ancora vivo"

L'uomo pelato si pulisce le mani vagamente disgustato, perché sei coperto di polvere e il sangue si sta mischiando alla terra, in croste scure.

"La fortuna continua ad assisterti, Domitianus, abbiamo qui con noi probabilmente il miglior medico di Roma" dice accennando all'austero aristocratico alle sue spalle 

"E se tutto questo non ti renderà storpio ed inabile, ti offrirò persino un lavoro, mio caro."

 

 

 

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Vibio

Master
 

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Le parole del vecchio mi irritano non poco e la mano destra scatta verso uno dei miei pugnali ma una rapida occhiata alle mie spalle mi fa capire che sarebbe una soddisfazione di ben poca durata Troppa gente in giro..

Torno tra poco dico al vecchio e mi allontano dal suo banco

Con calma mi allontano dalla zona dei mercanti facendo un ampio giro per poi tornare nella stessa zona ma passando da un altro punto; i miei occhi si appuntano sugli uomini in fila dal nummolario Proviamoci..

Mi guardo intorno per cercare di visualizzare la presenza di guardie del corpo o soldati di pattuglia; non vedendone, sollevo il cappuccio sulla testa e avanzo verso l'ultimo uomo in fila al cambio e lo urto "accidentalmente" per distrarre la sua attenzione

Chiedo venia dico all'uomo allontanandomi rapidamente e mescolandomi in fretta tra la gente presente; fatti una decina di metri svolto rapido in un vicolo e abbasso il cappuccio
 

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Tento un Pickpocket 12

Incorciamo le dita..

 

 

 

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Gneo Felix Domitianus - Carceres del Circo Massimo

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"Sembra quasi che debba ringraziare Giunone e quella dannata folle mascherata per avermi fatto schiantare sotto le tribune... Non ha importanza nemmeno il nome dei nobili patrizi con cui sto conversando?!" 

 

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Caio Giulio Camilio, Alarico e Gneo Felix Domitianus - Circo Massimo

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Erpice ride

"L'unico patrizio qui è il nobile Camilio, il degno medico di cui ti parlavo. Non mi chiedere perché un ottimate si sia scelto un lavoro tanto umile però!"

"Quanto a te, Gneo Felix Domitianus, so che sei la pecora nera della tua famiglia, oltre che un auriga fallito ora".

 

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Vibio - Foro di Cesare

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Saggiamente valuti di recarti dal nummolario di un altro Foro, ma ti accorgi di non averne il tempo.

Stanno scendendo le tenebre e presto le taberne chiuderanno perché, come tu ben sai, le strade di Roma sono un luogo estremamente pericoloso quando cala il buio.

 

 

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Vibio - Foro di Cesare

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Il vecchio fa una smorfia

"Visto che non te la passi bene..."

Travasa un po' di liquido in una boccetta più piccola

"Questo andrà bene per un cane, se riesci a farglielo bere" dice chiudendola con un minuscolo tappo di sughero e lasciandola sul banco.

"Due aurei."

 

 

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Vibio

Master
 

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Mormoro qualcosa di incomprensibile e consegno i 2 aurei al vecchio Verrò a riprendere tutto quanto con gli inteerssi molto presto..

Una volta presa la boccetta mi reco verso la zona in cui si trova la casa che dovrei "ripulire", fermandomi all'ombra di un androne per non dare nell'occhio nell'attesa di entrare in azione

 

 

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Vibio - residenza del mercante di perle

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Quando raggiungi la domus del mercante è ormai notte, ma tu vedi abbastanza bene al buio perciò non hai bisogno di portare una fonte di luce con te.

Hai incrociato diverse pattuglie di militari avvicinandoti al tuo bersaglio, un fatto piuttosto strano perché ti stai muovendo in una zona che sai non essere normalmente sorvegliata di notte. In ogni caso ti sei tenuto defilato e i militari, se anche ti hanno notato, non hanno mostrato interesse per te.

La casa del mercante di perle è abbastanza piccola, ad un solo piano. Dalla strada vedi il suo muro di cinta, alto circa 4, 5 metri: è senza finestre e l'unico accesso sembra essere un pesante portone di bronzo.

Ecco cosa devi sapere:

  • non puoi scalare il muro senza un rampino.
  • la domus è circondata da insule più alte.

 

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Gneo Felix Domitianus - Carceres del Circo Massimo

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" Piano con i complimenti, o potrei anche arrossire... vedo che siete molto informati sul mio conto non posso dire lo stesso sul vostro. Avete intenzione di dirmi o propormi qualcosa o guardacaso ora non è il momento adatto?"

Mentre parlo scruto attentamente i presenti, interrompendomi diverse volte, ora per prendere un respiro profondo, ora per tenermi la testa o il braccio ferito.

 

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Alarico al circo massimo

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"Il mio nome è Alarico."

Mi fermo di lato all'auriga con braccia conserte e sguardo severo, in attesa che la situazione si sviluppi, perchè non mi sembra assolutamente il caso di rispondere alle altre domande dell'auriga, precedendo il princeps e svelandone i piani.

 

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Caio Giulio Camilio, Alarico e Gneo Felix Domitianus - Circo Massimo

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"Io sono Tito Vero Erpice, responsabile degli approvvigionamenti delle legioni e capo degli speculatores, gli esploratori imperiali" si presenta l'uomo pelato

"Alarico è uno dei miei uomini, mentre questo vecchio taciturno" dà una poderosa pacca sulla spalla di Camilio, "è il nobile patrizio Caio Giulio Camilio"

"Credo conoscerai presto il suo famoso ospedale, mio caro Gneo"

Sospira con finta afflizione

"Ora che non puoi più correre avrai difficoltà a tirare avanti. Ho saputo che tuo padre ti ha diseredato."

"Ma io sono un uomo buono, vedrò di aiutarti"

Sorride

"Ovviamente a suo tempo ripagherai la mia gentilezza"

Non attende una risposta ma si sfrega le mani soddisfatto, come se avesse appena depennato qualcosa da una lista di cose da fare.

"Dai una mano a traportarlo all'ospedale del nobile Camilio" ordina ad Alarico

"E fai in modo che ci arrivi vivo. Ora è tutto tuo."

Dopodiché trae un fico da qualche piega della tunica e si allontana, mangiandolo rumorosamente.

 

 

 

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Vibio

Master

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Le pattuglie di militari che incrocio mi preoccupano un pò ma, dato che loro mi ignorano, le ignoro anche io; raggiungo la casa del mercante di perle, il cui muro è un pò troppo alto per i miei gusti; defilandomi in una zona d'ombra, osservo le costruzioni di fianco per vedere se una di queste potrebbe aiutarmi a superare il muro di cinta della case del mercante

 

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Vibio - casa del mercante di perle

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Senso del pericolo

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Avverti un vago senso di inquietudine e non capisci bene a cosa sia dovuto. Potrebbero essere tutte quelle pattuglie che hai incrociato prima ovviamente.

Decidi che c'è qualcosa di strano, nell'aria.

La via è deserta, non passa neanche un cane. Le insule attorno alla casa del mercante sono alte quattro piani. Le botteghe al piano terra sono sbarrate, ma intravedi il bagliore di una lucerna, qui e lì, ai piani superiori. 

Le domus signorili sono tutte uguali: hanno le stanze che si aprono su uno o due cortili perciò, se trovi il modo di salire, potresti dare una sbirciata all'interno e magari calarti da lì.

Altrimenti c'è il portone. Magari potresti semplicemente bussare ed inventarti una scusa per farti aprire. Essendo notte i servi saranno molto sospettosi ma tu ritieni di essere bravo con le parole.

E, ah! Sai anche che molte di queste case hanno una entrata più piccola chiamata posticum, per i servi, da qualche parte.

 

 

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Alarico al circo massimo

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"Agli ordini, princeps!"

Mi avvicino scattante a Gneo Domiziano e lo aiuto a alzarsi, sostenendolo di lato col braccio.

"Non fare quella faccia da moribondo, anzi non hai proprio il permesso di svenire o morire, finchè non te lo dico io, chiaro? Forza, andiamo!"

Guardo Giulio Camilio e cambio decisamente tono di voce da militaresco a rispettoso.

"Giulio Camilio, ti prego di farci strada verso il tuo ospedale."

 

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Gneo Felix Domitianus - Carceres Circo Massimo

 

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Tito Vero Erpice... Speculatores, giganti dall'Alemagna e patrizi che fanno i medici. Dove mi sta infilando questo imperiale?

"Bene bene e così avete pensato a me per più di qualche notte... spero che siano stati momenti lieti"
Accenno una risata, ma una fitta al costato mi ricorda la mia condizione "Anche se sono sicuro che non è questo che intendete Tito Vero, non penso di avere molta scelta. Accetterò la vostra gentilezza, sperando siate altrettanto gentile quando sarà il momento di chiedere il vostro corrispettivo"

Mi aggrappo con fatica al braccio del militare, stringendo i denti per evitare di ridere al suo divieto di morire senza il suo permesso "Spero solo che non sia troppo lontano da qui... Un'ultima cosa ci sono notizie di Murena? Credo che anche lei abbia bisogno di cure..."

 

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