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[TdG] Dies Sanguinis [GURPSlite]


Mezzanotte

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Alarico

"Forse ha ragione Vibio: secondo me è meglio informarsi prima di cercare a casaccio tra tutti i carri, a meno che Gneo non ne veda già uno sospetto in partenza. Qui fuori, c'è solo un pompiere addormentato per ora, io entro e cerco informazioni."

Detto ciò, entro nellla caserma .

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Roma 23 marzo del 270 Dopo Cristo, primo pomeriggio - Caserma dei vigiles

1 giorno al Sanguem

 

Il vigiles addormentato sul carro ronfa sonoramente e si rigira nel mantello, perdendo bava dalla bocca. Dall'altra parte del casermone tre uomini con le divise del corpo sono intenti a giocare a dadi, accucciati fra la paglia.

Nessuno vi degna della minima attenzione.

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Alarico alla caserma dei vigiles

Mi avvicino ai tre vigiles intenti a giocare a dadi, mentre decido di continuare a raccontare di appartenere ad un altro corpo per depistare, chi possa essere interessato alle mie azioni.

"Sono Alarico dei frumentari agli ordini del centirione Nevio e devo conferire con chi comanda qui in merito ad una indagine."

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Roma 23 marzo del 270 Dopo Cristo, primo pomeriggio - Caserma dei vigiles

1 giorno al Sanguem

Spoiler

Alarico ottiene 4 alla Reazione. Pessima.

Gli uomini guardano Alarico e il resto del gruppo visibilmente infastiditi per l'interruzione.

"Non ci importa chi ti manda, barbaro."

"Porta la tua zucca pidocchiosa e il resto della tua banda di vagabondi pulciosi fuori di qui. Non vedi che stiamo lavorando?"

Gli altri due sghignazzano e si mollano manate sulle cosce, visibilmente brilli.

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Alarico alla caserma dei vigiles

Impugno l'ascia e la punto minaccioso verso i vigiles.

"Chi comanda questa operazione in alto mi ha dato licenza di uccidere: qualcuno di voi, ubriaconi senza disciplina, preferisce morire a collaborare?"

Ludi Magister

Spoiler

Intimidire 11

 

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Roma 23 marzo del 270 Dopo Cristo, primo pomeriggio - Caserma dei vigiles

1 giorno al Sanguem

L'uomo che ha parlato si alza in piedi con aria di sfida, troppo brillo per aver paura del gigantesco barbaro che lo sta minacciando.

Inizia ad agitare il dito teso sotto il naso di Alarico, come fosse una spada.

"Stammi bene a sentire, maiale puzzolente" inizia a biascicare.

Terzio gli pianta la sua manaccia in faccia e gli schianta la testa contro la parete. Due volte.

Il vigiles si affloscia a terra come una bambola di stracci, probabilmente morto stecchito.

Gli altri due uomini strabuzzano gli occhi. Uno inghiotte sonoramente e l'altro soffoca un singhiozzo.

"Cosa vi serve, domine?"

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Alarico alla caserma dei vigiles

Osservo senza scompormi la scena, constatando che Terzio non conosce la differenza tra minaccia e sua messa in atto, nemmeno quando comporta la morte di un cittadino romano per quanto indegno, però mi riserbo di parlargliene in futuro, perchè ciò, che è fatto, è fatto e ha sortito l'effetto desiderato di richiamare alla disciplina i vigiles ubriachi.

"Per prima cosa identificatevi dicendo come vi chiamate, poi esigo sapere chi era in comando dei vigiles ieri notte per stabilire turni, direttive e ordini e quali fossero questi ultimi; inoltre, esigo sapere se ci sia stato un movimento dei vostri carri stamane, chiaro?"

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Roma 23 marzo del 270 Dopo Cristo, primo pomeriggio - Caserma dei vigiles

1 giorno al Sanguem

I due uomini sono piuttosto male in arnese e dicono di chiamarsi Sannio e Vetulonio. Non sanno nulla di turni e carri: Locullo, il loro superiore, gli ha ordinato di restare in caserma e loro sono bravi vigiles, eseguono sempre questo genere di ordini. Sopratutto se... Vetulonio molla una gomitata nelle costole e Sannio tace. Capisce di aver detto anche troppo. 

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Gneo Felix Domitianus

 

" Non ho la più pallida idea di chi sia lo st***zo furbo fra voi due, ma a guardare bene quello sveglio del gruppo oggi è a casa a saltare col culo su un capitello... " avanzo leggermente dalla posizione defilata che avevo mantenuto fino ad ora, dando il tempo ai due di metabolizzare l'offesa " Voi invece avete conosciuto quello gentile del nostro gruppo, dico bene Marcus " mi volto verso il gladiatore con un sorrisetto sadico Giove fulminante, il ragazzo non va certo per il sottile per poi tornare a guardare i due, con lo stesso sorrisetto stampato sul volto " Vetulonio, saresti così gentile da completare il discorso che stava finendo il buon Sannio, non vorrai certo farci arrabbiare vero?! "

Giocherello con la frusta, tenendomi pronto ad usarla, continuando a fissare negli occhi i due.

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Roma 23 marzo del 270 Dopo Cristo, primo pomeriggio - Caserma dei vigiles

1 giorno al Sanguem

Alarico

Hai l'impressione che l'uomo sul carro non si desterebbe neanche se Giove tonante decidesse di dare una festa in questa fogna, accompagnato da una torma di baccanti ubriache e satiri zufolanti.

Terzio si china per pulirsi le mani sulla tunica dell'uomo abbattuto, e Sannio e Vetulonio cominciano a parlare uno sopra all'altro.

Dopo qualche istante di caos in cui non si capisce nulla, Sannio dà una spinta al compare ed impone la sua versione dei fatti.

"Lucullo e gli altri sono andati a festeggiare. Ma doveva lasciare qualcuno a guardia della caserma perciò ha scelto noi, i suoi uomini migliori!"

"Voleva solo scoparsi più puttane, stupido!" lo corregge indispettito Vetulonio.

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Vibio

Seppur di controvoglia, gli uomini alla caserma dei vigiles si lasciano sfuggire un pò troppe parole e, per fortuna, anche i miei compagni se ne rendono conto; ben sapendo che non ho ne gli indumenti ne l'aspetto di uno che questi uomini potrebbero rispettare, lascio che siano gli altri a condurre "l'interrogatorio"

Vediamo se riusciamo a trovare una pista da seguire..

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Alarico alla caserma dei vigiles

Quando i vigiles raccontano che il loro capo sia andato con gli altri colleghi a puttane, volgo lo sguardo verso Vibio, che mi aveva informato riguardo al giudizio di Paride, il lupanare usato dal congiurato Varo come base operativa; un attimo dopo afferro repentinamente Vetulonio per l'orecchio, che torco, mentre gli punto la lama dell'ascia alla gola.

"Tu vorresti fare la parte del duro, che non parla, ma adesso mi dici in quale lupanare sia andato Lucullo con gli altri vigiles, altrimenti ti apro la gola e ti strappo la lingua, perchè tanto non ti serve a niente."

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Roma 23 marzo del 270 Dopo Cristo, primo pomeriggio - Caserma dei vigiles

1 giorno al Sanguem

"Per la fica di Giunone!" piagnucola il biscazziere

"Allontana la lama, speculatores! Ieri sono venuti gli uomini di Varo offrendoci bagordi al Giudizio di Paride invece della nostra ronda notturna al Palatino!"

"Quello, o ci avrebbero squartati come maiali!"

Vetulonio guarda Vibio con occhi imploranti, quasi riconoscesse nel ladro un balordo suo pari da cui ottenere solidarietà

"Voi che avreste fatto al posto nostro?"

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Alarico alla caserma dei vigiles

Afferro con più forza l'orecchio di Vetulonio, che si è preso troppa libertà nel parlare.

"Non sei certo tu che fai le domande qui, quindi rispondi a quest'ultima domanda: qualcuno oggi ha usato i carri dell'acqua per trasportare o tenere qualcosa di nascosto?"

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Roma 23 marzo del 270 Dopo Cristo, primo pomeriggio - Caserma dei vigiles

1 giorno al Sanguem

"No, eccellentissimo" geme il vigiles.

"I carri vengono usati solo in caso di incendio e grazie agli dei non ve ne sono stati negli ultimo giorni!"

"Potete controllare voi stessi!"

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Alarico alla caserma dei vigiles

Ora come ora, valuto di aver spremuto tutte le informazioni possibili da costui, inoltre la dichiarazione riguardo i carri la prendo come veritiera, considerando soprattutto che non ho tempo da buttare in un'ispezione minuzione delle botti per un mio sospetto senza indizi, tuttavia non posso certo andarmene e lasciarli così dopo quanto scoperto. 

"Bene, adesso datemi le chiavi di questa stalla, così vi chiudo qui dentro e per un po' non scappa nessuno."

Poi mi rivolgo ai miei compagni.

"Qualcuno di voi è pratico coi nodi? Sarà meglio dargli una legata con la prima corda qui a disposizione prima di procedere."

 

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  • 2 settimane dopo...

Gli uomini si fanno legare in silenzio, intimoriti da Alarico ma sopratutto dal ferocissimo Terzio che ha dato buona dimostrazione delle sue spettacolari capacità assassine.

Leghi anche l'ubriaco addormentato, che neanche si sveglia.

Le chiavi, invece, le trovi addosso al vigiles steso dal dimacherio, morto stecchito con la testa fracassata.

"Non potete, è un abuso di potere che non resterà impunito!" protesta Vetulonio con voce tremante, chiamando a raccolta tutto il coraggio e lo sdegno di cui è capace.

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