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[TdG] Lone Wolf (Chapter II) - Fire on the Water


AndreaP

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Volpe Nera

 

Erano salvi finalmente, parte della loro missione era compiuta. Tuttavia il ritorno sarebbe stato ben più arduo. Questo era il pensiero che non lasciavo spazio a ogni altra cosa. Non riuscì nemmeno a distrarsi guardando il paesaggio che correva veloce di fronte ai loro stanchi sguardi, quasi non riusciva nemmeno a riposare seppur ovviamente lo stava facendo. Anche quei soldati erano morti contro gli Helghast. Tutto volgeva al peggio e loro avrebbero avuto bisogno di una scorta importante per tornare... o forse passare totalmente inosservati. I ricordi tornarono stranamente al vecchio Otto.

Quando Tobias si rivolse a lui quasi lo scosse ricordando cosa era accaduto a Pelathar. Annuì solamente. Era giunto il loro momento. L'avrebbero vista... solo allora ricordò alcune parole dette in passato riguardo alla Spada del Sole.

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Μελανοπανθηρεύς

L'ultimo giorno di viaggio addirittura su una carrozza di lusso passa senza problemi e quasi mi sembra di essere in un sogno, sensazione che continua quando ci viene annunciato che stiamo per essere ricevuti dal re di Durenor. Quel che mi riporta alla realtà sono sia lo sporco degli abiti ormai logori, sia il puzzo dato che ho perso il conto dei giorni dall'ultimo bagno.

"Certo, non abbiamo un'apparenza da protocollo reale."

Ridacchio per stemperare la tensione, preparandomi per l'incontro col re.

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Philippe

Seduto sui soffici cuscini della carrozza il giovane ladro precipito' in un sonno porfondo e ristoratore. Svegliatosi alle prime luci dell alba passo' cio' che rimaneva del viaggio attaccato al finestrino del lussuoso mezzo ad osservare il panorama.

Rimase senza parole quando, incastonata tra le catene montuose, apparve Hammerdal. La citta' troneggiava sopra campagne rigogliose disseminate di fattorie, quando finalemente la carrozza varco' le soglie della capitale del di Durenor, le strade sterrate lasciarono il passo ad ampi viali di ciottoli.

Passarono pochi minuti e finalmente il gruppo giunse dinnanzi ad una costruzione di marmo e vetro denominata la torre del re.

Quando Il giovane ladro si rese conto di chi stava per incontrare il suo sguardo passo' sulle sue vesti e poi su scioglilingua che, dall alto della sua arguzia, stava sottolineando la loro apparenza non proprio dignitosa

"Forse dovremmo prima renderci presentabili..."

Disse timidamente

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Fehdag 21 Berkano Alba

"Sua maestà, re Alin IV, non è uomo da poltrona." rispose sorridendo a Philippe "ha un passato da combattente nel sud, nelle guerre contro i pirati. Non si spaventerà certo per l'odore della battaglia e del lavoro"

Intanto, mentre le porte della sala del trono si aprivano, Tiberius consegnò il Sigillo di Hammerdal a Volpe Nera dicendo "Ora è giusto che sia tu a consegnarlo"

Re Alin IV, un uomo robusto dai capelli neri e cinquanta primavere sulle spalle, era solo nella torre e dal trono osservava attraverso le finestre di vetro colorato l'ampiezza dei suoi domini. 
Un maggiordomo solennemente annunciò "Lord Axim e la delegazione del Sommerlund" e subito il comandante delle guardie fece un leggero inchino

"Axim, bentornato" disse il re venendo incontro all'uomo "sono contento che tu stia bene. Il tuo messaggero ti ha anticipato e ho già provveduto a comandare che soldati venissero inviati a Tarnalin" 

"Vi ringrazio Vostra Maestà" rispose il comandante delle guardie "Questi sono gli amici inviati da Sommerlund" aggiunse indicando con la mano i compagni. Lo sguardo del re passò su di loro.

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Philippe

Annui alle parole del militare pur continuando a sentirsi assolutamente in imbarazzo per le sue vesti di tela grezza e la sporcizia addosso di numerosi giorni passati in strada.

Quando vennero introdotti nella sala dove li attendeva il sovrano, alle parole di Lord Axim il suo cuore ebbe un sussulto. Fino a pochi giorni fa l appellativo migliore che gli era stato attribuito era stato avanzo di galera o , nel migliore dei casi, feccia. Ora veniva presentato a Re Alin come un amico del Sommerlud, era strano come poche azioni potessero di colpo cancellare gran parte delle malefatte compiute nella sua breve vita.

Il pensiero di essere una volta tanto dalla parte dei buoni lo mise di buon umore

 

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Tobias

E' un onore, Vostra Maestà esordisco in tono formale Sono Tobias Whitecrow, e porto i saluti e gli omaggi della Confraternita di Cristallo continuo con un breve inchino Il nostro viaggio è stato lungo e costella di agguati dei servi dei signori oscuri. A questo proposito, se permettete, vorrei recitare un incantesimo a protezione delle persone raccolte in questa sala.

Spoiler

Se il Re mi dà il consenso, sense evil sui presenti nella sala.

 

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Fehdag 21 Berkano Alba

Il re scosse la testa "Vi ringrazio, confratello" disse sereno "ma questo è un luogo sicuro"

Poi rivolgendosi a tutti i compagni riprese "I messaggeri mi hanno anticipato il motivo della vostra visita. E non vi nascondo che la notizia mi a riempito il cuore di angoscia. Ma aspettare ad affrontare la dura realtà non serve a nulla. Consegnatemi ciò che dovete!"

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Volpe Nera

Il cavaliere gli affidò il sigillo reale, simbolo dell'alleanza tra i due Regni. Il suo valore era inestimabile giacché rappresentava l'unica speranza dei popoli liberi. Lo prese con gran cura e lo ringraziò anche se non comprendeva appieno quel gesto.
Non si preoccupò di rendersi presentabile, i suoi pensieri come prima erano affollati solo dalla preoccupazione per la riuscita della missione. Erano passati 21 giorni, ne avevano 40 in totale per tornare quindi rimaneva meno di metà del tempo a loro disposizione. Il ritorno sarebbe stato certamente più duro.

Giunti di fronte al Re ascoltò cosa disse a Tobias, il Re rifiutò le precauzioni e a lui non rimaneva altro da fare se non fidarsi.
Si inginocchiò "Io sono Volpe Nera, forse ultimo sopravvissuto dell'Ordine Kai cui appartengo." sarebbe stato superfluo portare i saluti del suo Maestro "Sono onorato. E' stato il Cavaliere Tiberius Jax a proteggere il fardello dell'Anello col Sigillo Reale ma sono ora io a consegnarvelo. Mi perdonerete se vado oltre i convenevoli." d'altronde non era nemmeno in grado. Quindi semplicemente, già in ginocchio estrasse la custodia con l'anello a l'aprì mostrandolo.

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Fehdag 21 Berkano Alba

Pensieroso il Re osservò il Sigillo di Hammerdal prendendolo fra le mani. Poi dopo un lungo silenzio "Ahimè, i Signori delle Tenebre minacciano di nuovo la pace, e Sommerlund ha di nuovo bisogno del nostro aiuto, Io pregavo che il mio regno venisse ricordato come un'epoca di pace, ma in fondo al cuore sapevo che non sarebbe stato così"

Poi estratta da sotto il vestito una chiave d'oro appesa ad una catena si diresse al lato della stanza dove vi era un blocco di marmo. Quando il re ebbe inserito al la chiave nella toppa, un'eco misteriosa riempì la stanza ed il marmo si aprì sulla sommità lasciando vedere l'impugnatura di una spada.

"Una profezia dice che solo in mano di un vero figlio di Sommerlund, questa spada manifesterà la sua vera forza. Chi di voi la brandirà?" chiese.

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Tobias

La vista dell'antico artefatto, simbolo di tutto ciò che è buono e giusto nel Sommerlund, per un momento mi toglie il fiato. Le mie dita si contraggona involontariamente ma la parte razionale prende subito il sopravvento. Oltre che un simbolo, la spada è un'arma da brandire in battaglia e io sono sicuramente il meno adatto.

Guardo rapidamente i miei compagni di viaggio, la scelta è tra Volpe Nera e Tiberius. Per quanto valoroso quest'ultimo, la sua impulsivitià mi fa temere per la sorte della spada, un simile cimelio deve essere gestito con saggezza oltre che con valore.

Senza una parola, appoggio una mano sulla spalla del Kai e lo spingo leggermente in avanti.

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Philippe

Osservo' l intera scena rapito dalla situazione che stava vivendo. Quando il re apri' la nicchia di marmo ed estrasse la spada la sua bocca si spalanco' per lo stupore. Alla domanda del reggente inizio' a guardarsi intorno, chi tra quei grandi eroi avrebbe avuto la fortuna di impugnare quella spada magica in battaglia? Tutti sembravano intimiditi, di sicuro il peso della responsabilita' del possedere un simile oggetto non sarebbe stato facile da gestire.

Lui non aveva questi problemi, non era un grande eroe, era solo feccia...peggio ...era la feccia rimasta incrostata nelle fogne dopo che un esercito di pulitori aveva finito di pulirle e se ne era andato a casa esausto.

Sorrise al pensiero di quella scena

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Volpe Nera

La gestualità del Re che era definito come uomo d'azione anche se egli stesso aspirava alla pace era più che significativa. Quasi come fosse una cerimonia aveva preso il sigillo, dopo averlo guardato aveva emesso quasi un sospiro dopo un lungo silenzio.

Presa la chiave si diresse dritto verso il muro con stupore del giovane Kai, un blocco di marmo  era la custodia dell'oggetto che ora era il più prezioso al mondo. In quell'istante il respiro del giovane quasi si bloccò e nell'istante successivo, quando anche il marmo parve sospirare come se mai avesse voluto aprirsi, il suo cuore quasi si fermò.

Era lì. Bellissima, l'arma in grado di infrangere anche le Tenebre più oscure, il bene assoluto. Sarebbe stata di nuovo portatrice di Luce in quella battaglia? Non ebbe nemmeno la forza di muovere un dito, il petto era come se scoppiasse. Non riuscì  ad articolare una sillaba fino a quando un colpetto del Mago della Confraternita lo scosse. Solo allora emise un suono scomposto, sorpreso. Tiberius Jax era fermo, di Philippe non conosceva nemmeno le origini mentre Melanopanthereus era estraneo, non lì per caso però. Tobias aveva già preso la sua decisione.

Non sapeva che fare, non riusciva ancora a parlare. Alla fine fece un'altro passo avanti e s'inginocchiò di nuovo.

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Fehdag 21 Berkano Alba

Volpe Nera fece un passo avanti e di nuovo si inginocchiò

Il Re Alin, osservatolo, disse "Sarai tu giovane Kai a provare ad estrarre l'arma che può salvare le terre libere?"

Quindi si spostò lasciando campo aperto verso lo scrigno "Avanti Volpe Nera. Prova!"

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Volpe Nera

Ecco... era un passaggio che il Re aveva omesso e che Volpe Nera proprio non si aspettava. In qualche modo confidò che le prove superate per diventare un iniziato Kai servissero anche a quello. Era cosciente di non essere perfetto, quantomeno aveva dedicato tutto lui stesso alla causa e sperò che dentro di lui albergassero gli spiriti di tutti i suoi confratelli caduti. C'era molto di più in quel ragazzo rispetto a ciò che si potesse carpire ad una prima occhiata ma allo stesso tempo c'era molto, ma molto di più che il Kai doveva apprendere. Tanto da migliorare, correggere, raddrizzare.

Lo aveva invitato a provare... era giorni, mesi che vivevano una prova continua. Era forse questo il destino che lo attendeva, che attendeva tutti loro? E lui che pensava sarebbe durata poco ormai la sua vita. Ancora ne era certo ma prima di morire... doveva sperare che Kai stesso gli concedesse la forza necessaria. O forse non vi era bisogno di forza, forse quel che era necessario c'era o più semplicemente non c'era.

Si rialzò con sguardo risoluto ma la mano, tutto il braccio, tremavano. Si guardò, invocò una semplice preghiera a Colui che fino a quel giorno lo aveva protetto. Non era un prete né un sacerdote. Loro non imparavano preghiere semplicemente seguivano alcuni suoi precetti con l'unico scopo di raggiungere la perfezione fisica, mentale e spirituale.
Fa che la Luce torni a risplendere. e tentò di afferrare l'arma con delicatezza ma anche con risolutezza.

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Μελανοπανθηρεύς

Giunti al cospetto del re, restiamo tutti come imbambolati per diverso tempo vuoi intimiditi dalla vista dell'artefatto divino, vuoi dal senso di sollievo per la tappa raggiunta, poi finalmente Volpe Nera prende in mano la spada, al che io, trasportato da questo momento lungamente agognato, applaudo.

"Bravo!" 

Poi mi ricompongo e, dopo un attimo di silenzio, chiedo scusa per l'atteggiamento poco formale.

"Maestà, chiedo perdono, se ho mancato di rispetto."

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Fehdag 21 Berkano Mattino

Volpe Nera allungò la mano verso la spada, afferrandone l'elsa

Con facilità la lama uscì dal duro marmo con un flebile sibilo mostrando la lama affilata che subito risplendette alla luce del sole che penetrava dalle finestre.

Tutti i presenti osservarono la scena ed un espressione di angoscia proruppe dai loro volti quando la lama si frantumò in briciole arrugginite.

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Volpe Nera

Rimase letteralmente paralizzato quando vide la lama disgregarsi e divenire polvere, era sicuro di essere nato a Toran, inoltre seppur non perfetto né puro avrebbe solo dovuto trasportarla, non maneggiarla. Cosa era successo? Tutto era completamente bianco dinnanzi a lui. Non si avvide nemmeno di Tobias vicino a lui ma era lì fermo a guardare la polvere di ruggine.

Modificato da Landar
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