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Cyberpunk 2020 - Syndicate wars: i cacciatori


Stregonazzo

Messaggio consigliato

T.N.T.

Dopo la corsa tanta delusione... Nessuna esplosione udita... Che razza di programma autodistruttivo aveva messo.

E' stato più deludente del suo programma di sicurezza affidato ad un bambinello... E poi Daniel mi chiede se stessi scherzando sul programma di autodistruzione.

Mi piaceriebbe fuosse uno schierzo. Ma non lo è. Il vostro amico era parecchio strano. Mette vedette che non veduono, ha armi e cuorazze che non usa, mitragliatuori inutilizzati e sistemi di autodistruziuone che non espluodono.

Mi rivolgo poi al computer di bordo Stiellina cara, sorvuola bunker di Bashir che vediamo se almieno esce fumo !!!

E soprattutto se il magazzinetto è ancora in piedi.

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Jonathan Hekmatyar

«Merda!» commento nel sentire dell'autodistruzione «Ma non voglio lasciarla qui...» esclamo riguardo il metal gear.

Prima di scappare blocco Nick dal richiudere il tutto. Prendo il cinturone con le sei granate, afferro tutte e sei le spolette con una mano. Sorrido al russo «Ora corri!» strappo le spolette e getto il cinturone bomba sopra il metal-gear.

Poi me la do a gambe il più rapidamente possibile.

 

Sull'AV faccio un super-sarcastico saluto militare all'inglese quando mi comanda «Signor si, Signore!» esclamo ancora meno serio. Prendo i comandi del velivolo e faccio un sopralluogo alla lontana della zona esplosa prima di dirigermi verso la base. Non ho intenzione di passarci sopra. 

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«Non posso.» risponde Stella «Sono stati settati i comandi manuali»

Jonathan infatti conduce velocemente via il veicolo lontano dal bunker di Bashir, dallo sprawl, dalla zona verde e infine nella zona bianca, dove deve riaffidare di nuovo i comandi al computer di bordo.

«Tutto bene?» nel frattempo del viaggio risponde Guadalupe «Ho i dati davanti a me. E sono pronta per le vostre domande e per le vostre ricerche.»

Il sole è alto nel cielo e sicuramente sarà una giornata calda; l'orologio segnala che sono l'una e cinquantasei minuti; avete un po' di fame; questa è stata una lunga mattinata.

Una decina di minuti e arriverete alla casa base.

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Alcuni minuti di silenzio poi Guadalupe con la sua voce squillante: «Il rapporto di Arsen è gigantesco! Da dove posso partire? Uhm... Ecco! Un certo Omissis.» ridacchia allegramente la vostra cowgirl «versa ogni quindici del mese dieci milioni di eurodollari su un conto segreto alla banca nazionale di Taiwan. Il conto è intestato a un certo Yi Lieng, ma questo è indicato come un semplice prestanome di Arsen. Quest'ultimo si impegna di fornire a Omissis duecento vacche in buone condizioni, le quali saranno caricate su dei container e imbarcati su delle navi appartenenti alla compagnia Georgian Transport, che partono da diversi porti della Georgia con destinazione Nuova Derna. Arrivate lì vengono caricati su degli autotreni e trasportati verso un luogo Omissis.»

Daniel scuro in volto si rivolge a Jonathan: «Sicuramente sono quegli autotreni.» sottolinea con forza le ultime parole per poi domandare a Guadalupe «Puoi risalire a cosa sono queste vacche?»

«Sì, datemi due secondi» con tono sempre squillante, ma poi dopo alcuni secondi di silenzio, il suo tono è totalmente cambiato è seria, impaurita, disgustata: «Le vacche... Le vacche... Sono uomini! Arsen ha formato due squadre che si dirigono verso le montagne del Caucaso, arrivando fino al confine turco; qui assaltano le piccole città periferiche, catturano uomini e donne che vengono successivamente caricati sui container. C'è allegato un rapporto di un certo dottor Miloslav Vasilievich su queste vac...  Uomini. Sono dei parametri precisi, quasi dei perquisiti: gli uomini devono essere di un'età compresa tra i quattordici a i quaranta anni, devono essere in buona salute, non avere dipendenze da droghe e soprattutto non devono possedere nessun tipo di impianto cibernetico o biotecnologico. Alla loro cattura...» commenta disgustata «devono essere immediatamente collocati in un serbatoio criogenico. Mantenuti in uno stato di sospensione criogenica per tutta la durata del viaggio. Eventuali uomini che non rispettano questi prerequisiti saranno immediatamente mac...ell...ati, le loro parti vendute alle diverse corporazioni mediche. Questi uomini sono destinati al progetto Andromeda, diretto dal dottor Vasilievich fino a giovedì diciannove di questo mese, perché sostituito dalla Malvezzi.»

«Il giorno prima dell'arrivo della Malvezzi in città.» commenta Daniel volgendosi verso T.N.T. «Hai ancora quei fogli? Quelli che abbiamo trovato nella cubobara?»

«L'autrice definisce Arsen come il secondo uomo più potente della repubblica socialistica sovietica armena. Qui a Nuova Derna ha diversi rapporti con Nikitovich, che si è impegnato di acquistare o di occupare con la forza alcuni terreni nello sprawl e nella zona verde. Vi mando le coordinate!»

Il piccolo proiettore olografico del veicolo si accende, facendo comparire una riproduzione in tre dimensioni della città, che si riduce immediatamente in una mappa in due dimensioni. Sono evidenziati tre luoghi: due nello sprawl e uno nella zona verde. Il primo coincide con l'origine di una delle due frequenze radio che avete ricavato, precisamente con quella collegata al "Luogo Caldo - Cuore", il palazzetto a due piani e diversi piani sotterranei di cui avete ricavato la planimetria ed altro. Il secondo luogo è interessante, controllando sulla mappa non c'è niente al di fuori di un vecchissima pompa di benzina del periodo precedente al Meltdown. Il luogo della zona verde è nientedimeno che il Good Nights and Coffins.

«Il primo luogo è denominato "Cuore"» scatta la voce di Guadalupe «è stato occupato da una squadra di mercenari Xango il dodici gennaio di questo mese. Da quel giorno Nikitovich di tasca sua ha ricostruito il palazzetto, acquistando di tutto e di più... È per tutto intendo dai lettini a castello fino a due sistemi missili antiaereo terra-aria, impiantati sopra al tetto e ovviamente occultati. Il secondo luogo è la "Sala Incontri", occupata il due di questo mese da una squadra di dodici uomini dei Desert Devils.»

«I Desert Devils? Perché affidarsi a loro? Sono una piccola banda di nomadi in motocicletta e poi non li vedo come amici dei sovietici.»

«Aspetta...» risponde Guadalupe «Questa squadra di motociclisti borchiati era guidata da Aravat, che sembra essere in buoni legami. Di questa occupazione alla SovOil ne era informato il solo Nikitovich; infatti l'autrice del rapporto chiedeva istruzioni da Kozlov, che ha risposto ordinando di infiltrare un agente nella sicurezza o di almeno entrare nella "Sala" e collocare diverse microspie. L'operazione è stata affidata a Avelina Yanovna, che giovedì venti ha arruolato Dina Maooz, una mercenaria israeliana. L'operazione era stata fissata per domenica scorsa.» alcuni minuti di silenzio. «Il terzo luogo? Nikitovich un paio di mesi fa, precisamente il sei aprile, ha affittato per la durata di sei mesi, dieci cubo-bare con tutti i servizi al Good Nights and Coffins»

«C'erano diverse spie a controllare Arsen in Unione Sovietica. Molte di queste hanno fatto una brutta fine. Comunque l'ultimo rapporto di Arsen risale a nove giorni fa, lunedì diciassette. Arsen è stato visto in compagnia della sua guardia del corpo Altintop Sensoy e di altri quattro fedelissimi a...» alcuni secondi di silenzio, poi una Guadalupe sorpresa scioccata «a Larnaca? Sud di Cirpo! I sei risiedevano in un piccolo albergo e sembrano aver incontrato lì alcune persone... Vi mando delle foto.»

Sul monitor compaiono alcune foto, Arsen è seduto a un tavolino di quello che sembra un classico ristorante, accanto a lui un gigantesco uomo che indossa il doppiopetto e un paio di occhiali da sole; all'altro alto del tavolino una uomo dai tratti somatici asiatici in doppio petto e quello che sembra un uomo altissimo e longilineo, che presenta uno strano impianto cibernetico di colore nero al volto, dalla forma di una maschera da teatro greco classico; e che indossa una tutina attillata color latte.

«L'uomo senza maschera è chiamato con il nome di Mister X, molto probabilmente è legato all'ambiente delle Triade o addirittura esponente dei servizi segreti cinesi; il secondo è chiamato Mister Y, e non c'è nessuna altra informazione. Comunque il rapporto si conclude con l'affermazione che Arsen e la sua guardia del corpo lasceranno Larnaca per Nuova Derna nei giorni successivi. Ma non è specificato il giorno.»

Jonathan

Spoiler

Okay. Hai la conferma che Arsen è implicato nella storia dei container diretti nella base nel deserto. 

Dina Maooz? Hai già sentito questo nome! È la donna che voleva acquistare il vostro fucile da precisione! La cliente di Rowahn!

Al di là di tutto ciò hai la vaga impressione che se non trovate nessun altra informazione, dovete davvero assaltare il luogo caldo! O infiltravi, eh.

T.N.T.

Spoiler

Chissà se la Yanovna è ancora viva o morta nell'autodistruzione della base. Poteva darvi qualche informazione... Forse, sai che i corporativi della SovOil preferiscono le più crudeli e dolorose torture che confessare i segreti dell'azienda.

Diverse rivelazioni, okay... Sei abbastanza convinto che in futuro dovrete infiltravi, assaltare o far esplodere il luogo caldo. Forse c'è qualche altro tassello del puzzle, ma sei leggermente convinto che tutte le strade porteranno lì.

Vasilievich? È importante scienziato sovietico. Le sue ricerche sugli effetti degli impianti cibernetici sul sistema nervoso sono un vanto per la scienza sovietica.

 

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T.N.T.

Guadalupe ci bombarda di report scottanti, in parte che sospettavamo, in parte che non avevamo alba esistessero.

Ci ragiono un po': Dunque, Arsen fa affari con mafia cinese, questo Mister X che pruobabilmiente gli paga dieci miliuoni di duollari al mese per una fuornitura di DUECiENTO  cavie di labuoratorio, giuovani e senza implanti. Traspuortati da confine di Turchia con autotrieni... Guad ! Quanti viaggi di autotrieni c'erano nel file fuotografico di Aravat?

Poi Daniel mi chiede se ho ancora i bigliettini Cierto che ce li ho !!! Mica ci devo fare filtrino !!! Estraggo i foglietti e li mostro nuovamente

Spoiler

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Comunque quiesto perluomeno spiega perché truoviamo spesso tecnuologia cinese...

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Daniel voltandosi verso T.N.T. quasi letteralmente gli strappa da mano il primo foglietto: «Look! Se PTRC è Patriarca e se Patriarca è Arsen, vuol dire che Arsen sicuramente è da venerdì in città, dobbiamo scoprire solo quando e come è arrivato. Riguardo le foto con gli autotreni queste erano più vecchie e non collegate ai traffici di Arsen. Brevemente secondo i rapporti lui caricava i container; li faceva partire dai porti georgiani; per via mare arrivavano qui in città; erano caricati su autotreni guidati da nomadi dei Les Semerus ed erano scortati dalla sicurezza della SovOil; gli autotreni si dirigevano a delle precise coordinate, in pieno deserto, vicino a El-Giof per poi scomparire nel nulla»

Guadalupe risuona dagli speaker del veicolo con un tono interrogativo: «Le foto? Duecentocinquanta! Quindi duecentocinquanta viaggi?» mantenendo un tono interrogativo «L'ultima foto è stata scattata il 02/11/2020, mentre la più vecchia il 26/06/2017»

Daniel annuisce e riprende la parola «Quindi queste foto sono precedenti all'incontro tra Malvezzi e Arsen a Bologna del sei gennaio.» per poi osservare il computer di bordo, precisamente il display della guida automatica, e domandare a Jonathan «Abbiamo altri cinque - sei minuti prima di arrivare alla casa base. Spari tu la prossima ricerca?»

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Jonathan Hekmatyar

«Se gli autotreni vanno verso El-Giof salta subito all'occhio quel loro bunker da quelle parti. Quello dove hanno portato il nostro carico...»

Resto a riflettere un po' in silenzio per poi rispondere sia a Daniel sia a Guadalupe «Progetto Andromeda»

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«Sembra che l'obiettivo del progetto Andromeda sia quello di creare un super-soldato della SovOil, l'asso nella manica per far fuori la Petrochem e la Biotechnica.» risponde seria Guadalupe «Questo progetto nasce dalla fusione tra due diverse ricerche: il progetto Brukhonenko e quello Gagarin. Il primo è stato avviato dal dottor Vasilievich un paio di anni e serve a rianimare... i morti?» il cambio di tono della voce di Guadalupe rivela i suoi dubbi «No, niente zombie o alba dei morti viventi, eh! Questo medicese e tecnicese è troppo per me, ma sono abbastanza sicura che Vasilevich fosse certo di poter estrapolare informazioni dal cervello di un morto, basta che non sia morto da molto e che sia stato ben conservato in un serbatoio criogenico. Sembra che il progetto sia stato sospeso per un po' e riattivato proprio nei primi giorni di gennaio»

Daniel commenta sarcastico: «Proprio il mese dell'incontro tra Arsen e Malvezzi.»

«Il progetto Gagarin ha più di quindici anni. Sembra che gli scienziati russi siano davvero fissati con la cyberpsicosi, eh!» riprende Guadalupe «Loro obiettivo era rendere i loro soldati dei cyborgs indistruttibili, cromarli al 99%, evitare che vadano in cyberpsicosi. Finché cromavano braccia e gambe non c'erano problemi, ma quando tentano di impiantare molti congegni nel cervello i loro soldati impazzivano con risultati piuttosto splatter... Le foto di questi esperimenti sembrano provenire da un set di un snuff movie.»

Alcuni secondi di silenzio, nel frattempo potete iniziare a osservare il piccolo magazzino riciclato a base delle Red Foxes. «Okay. Vi domanderete perché chiamare una scienziata italiana specializzata in bioingegneria e genetica? E metterla alla guida di Andromeda? Semplice, il progetto Andromeda si fonda sull'idea che spegnendo alcune parti del cervello, questo possa sopportare i diversi impianti cibernetici senza portare alla cyberpsicosi. Vi domanderete quale sia l'utilità di avere un vegetale ipercromato, beh... Diciamo che la Malvezzi è abbastanza brava a lavorare sui cervelli, e con i congegni giusti e le droghe giuste ti crea davvero un supersoldato zombie. Sembra che ci sono vari problemi oltre a diverse forme di cyberpsicosi, come il decadimento delle cellule del cervello e la coordinazione dei diversi impianti...» Guadalupe rimane silente per riassumere le idee «In poche parole questi superzombie durano massimo due ore per poi morire definitivamente. Ah, quindi non serve tagliargli la testa con una motosega» 

«Comunque è troppo complicato per me! Volete che passo i dati al dottor Vogel? Sicuramente ne saprà più di me.» domanda Guadalupe per poi concludere «L'arrivo della Malvezzi sembra aver rivitalizzato il progetto Andromeda, che con Vasilievich era arrivato a un punto morto. La nostra scienziata aveva promesso ai russi di creare un superzombie stabile in meno di un mese.»

Una terza voce compare all'improvviso ed è quella digitale di Stella: «Ricevute autorizzazioni per l'atterraggio!» infatti osservate aprirsi le porte del piccolo hangar per aerodynes.

Mentre il vostro aerodynes senza problemi conclude il suo ingresso e il suo atterraggio, Daniel, stranamente pallido come un morto e con un leggero affanno, domanda: «Mi domando cosa centra Arsen in tutto questo. Kozlov e la SovOil hanno questi piano, avevano davvero bisogno di rivolgersi ad Arsen? Non solo per fornire le cavie ai loro scienziati o le armi agli Xango, no... Avevano bisogno di lui per convincere la Malvezzi? Ha davvero questo carisma? O c'è qualcos'altro sotto?»

Atterraggio completo. Potete scendere.

Jonathan

Spoiler

Daniel sembra averlo dimenticato, ma il vostro carico era destinato al progetto Burkhoneko. Lo affermava la guardia del corpo di Kozlov a suo fratello, the King, il leader degli Xango. 

Ti domandi se i due mister colbacco fossero parte di questi progetti. Erano ben cromati, ma sembravano ancora... umani.

 

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T.N.T.

Muolto intieressante. Commento massaggiandomi il mento dopo le parole di Guad.

Potriebbe essere che la Malviezzi per Arsen sia stata la chiave per entrare in pruogetto. Del tipo: nessuno riesce a far ripartire pruoficuamiente il pruogietto Gagarin, ma Milena puotriebbe. Vado a Bologna incontro Malviezzi e tra una scuopata e l'altra le pruopongo di venire a dirigerlo lei. Lei arriva, lo fa ripartire con succiesso e faccio il duoppio gioco riviendendo tutto ai cinesi. In questo modo Arsen usa risuorse di SovOil per pruogietto e ci guadagna montagna di suoldi riviendenduolo ai cinesi. Tu che dici Juonathan?

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Jonathan Hekmatyar

Ascolto in silenzio per poi limitarmi a commentare il tutto con un «Pare la trama di un film. Di quelli che una volta andavano tanto di moda...» faccio spallucce.

Che quindi Kozlov abbia voluto la donna per scoprire qualche segreto celato nel suo cervello...?

«Non ne ho la più pallida idea. E non penso mi interessi neanche in realtà...» rispondo al russo, per poi voltarmi con fare splendente verso l'altoparlante del veicolo «Certo! Manda pure tutto al caro dottore e digli di dargli una bella lettura. Il tempo che finiamo da lui e poi passiamo a trovarti!»

Poi prendo la mia roba e scendo dal velivolo, con Vogel come destinazione.

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Scendete dal veicolo e leggermente sorpresi ad accogliervi nell'hangar non è Lauren, Kyu o qualche altro tecnico - avvita bulloni. È la cara Judith, la vecchia segretaria - tutto fare - colei che accoglie i visitatori e i clienti alla reception. Judith ha tra le mani un vecchio porta-blocco azzurro e sta scrivendo qualcosa sopra. e alza lo sguardo da lì solo quando siete scesi tutti e tre per poi dire con la solita espressione annoiata e con l'altrettanto solito tono di voce scocciato: «Buongiorno squadra. La signora Gallagher non è nel suo ufficio e tornerà solo nel tardo pomeriggio. Avete bisogno di qualcosa?»

Daniel, pallido in volto e leggermente tremolante, dice un debolissimo: «Sì...» per poi cadere a terra privo di sensi. Potete osservare come sul fianco dove ha ricevuto la ferita si è formato un brutto, grosso e poco simpatico alone rosso.

Judith terrorizzata, sbianca letteralmente e con gli occhi sgranati corre verso l'interfono: «Dottor Vogel. Salga nell'hangar. Daniel ha perso i sensi» 

Nemmeno il tempo di battere le palpebre e fare qualsiasi cosa che entrano correndo nell'hangar il dottor Vogel e i suoi due assistenti, i due spilungoni di colore dai capelli rasati. Uno di loro ha una barella.

Vogel posiziona Daniel nella posizione laterale di sicurezza e inizia a controllare le sue condizioni, si volta solo per un secondo verso di voi per dire irato: «Scomparite per sole otto ore e non solo mi trovo addebitato sul mio conto le vostre scorribande, ma mi state quasi per uccidere Bryce. Hekmatyar, perché non sono meravigliato di tutto ciò?»

Daniel riprende i sensi e sta per dire qualcosa. Vogel lo zittisce: «Bryce. Non è ora di parlare.» dice con un tono stranamente paterno, poi si rivolge ai suoi assistenti  «Portatelo in infermeria, somministrategli 2ml di Dopoxanin. Non è niente di grave, un po' di riposo e tornerà a scorrazzare come sempre.»

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Jonathan Hekmatyar

«Non lo so...» faccio spalluce «Perché mi conosci?!» commento lanciandogli un sorriso splendente.

«Ottimo...» esclamo quando dice che non è nulla di grave.

«Vi accompagniamo di sotto. Abbiamo qualche graffio anche noi. Ma, ovviamente, occupati prima di lui. Tanto a me è roba da poco, le palle 7.65 o 5.56 sono troppo veloci per restare dentro...»

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«Hekmatyar... Ovvio che ti conosco bene, come tutti i miei pazienti...» poi voltandosi di scatto verso T.N.T. commenta in tono sarcastico «La vecchia scuola comica sovietica, la mia preferita... Davvero, non sto scherzando»

«Ho dato uno sguardo al rapporto inviato da Martinez» dice il dottor Vogel mentre a passo svelto scendete le scale che conducono all'infermeria «Teoricamente questo progetto finale funziona... Teoricamente!» sottolinea con forza. «Prendiamo un soldato addestrato, lo riempiamo di diversi congegni cibernetici e soprattutto lavoriamo sul cervello, inibisco alcune parti, anzi glielo spengo lentamente, non lo faccio morire cerebralmente perché mi serva che respira, ma molto probabilmente rischio di ridurlo allo stato vegetativo. Devo risolvere solo due problemi:» mentre con la mano fa il segno del due «Evitare la morte di quelle poche cellule ancora non cromate e soprattutto rendere autonomo il mio soldato cromato. Quindi devo modificare di nuovo il cervello, però evitare nuovi congegni... Imprinting.» si volta e si tocca la tempia con l'indice «Ficco nel suo cervello tutto quello che deve sapere un supersoldato vegetale con la bava alla bocca e i congegni arrugginiti. Biotecnologia, impianto di nuovi tessuti cerebrali, il vecchio e caro elettroshock. Tento di trasformare quel poco che rimane del suo cervello in una sorta di computer digitale; non parliamo più di esseri umani, ma di intelligenze artificiali di carne.»

Arrivate a pochi passi dall'infermeria, Vogel aumenta il passo «Sfocio nella filosofia, però sono abbastanza certo che a stento di qualche scoperta da premio Nobel o premio Pepsi non sono riusciti a ricavare molto. Devono lavorare su animali o su uomini privi di qualsiasi congegno cibernetico, quindi i congegni portano dei problemi, fosse il collasso del cervello oppure è impossibile annullare totalmente la cyberpsicosi. Inoltre ho bisogno di materiale non solo umano: serbatoi criogenici di ultima generazione, droghe speciali difficili da trovare sul mercato, software adatto per riprogrammare il cervello delle mie cavie. Devo fare tutto segretamente e lontano da occhi indiscreti, perché sto infrangendo una quarantina di leggi.» 

Vogel spalanca le porte dell'infermeria, all'interno c'è solo Matubo l'assistente: «Le condizioni di Bryce?» domanda severo Vogel strappando dalle mani del povero assistente il piccolo computer portatile a forma di taccuino per poi avviarsi verso la stanza sulla destra borbottando, ma prima di spalancare una nuova porta si volta verso Matubo «Controlla le condizioni dei nostri eroi. Abbiamo solo due serbatoi criogenici liberi e non sei stato capace di aggiustare quello rotto. Il mangia-gelati è meglio che lo ripari entro stasera o farò preparare le brandine.»

Il dottor Vogel scompare dalla vostra vista entrando nella stanza sulla destra, mentre Matubo prende da sopra la scrivania un piccolo kit medico «Dove siete stati feriti?»

Modificato da Stregonazzo
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Jonathan Hekmatyar

«Allora perché ti sorprendi?» seguo il dottore per poi accostarmi «Doc... ma quindi Guadalupe... è proprio il nome... o più un nome d'arte?» mi gratto la nuca «Cioè... non è che l'ho capito...».

Al termine del grosso spiegone gli faccio il segno dell'ok come se avessi capito tutto «Grazie Doc. Non ci ho capito quasi nulla, ma apprezzo lo sforzo di spiegarlo ad un idiota!» gli strizzo l'occhio «A proposito. Abbiamo trovato queste in giro...» gli dico rovistando nel borsone e prendendo la scatoletta metallica trovata nell'appartamento di Aravat. La apro e mostro al dottore le boccette con il liquido strano ed il simbolo cinese «Analizzi queste e ci dici che diavolo sono? Ci dovrebbe essere anche un po' di merda classica, ma per scrupolosità analizza tutto...» nel frattempo già che mi trovo faccio pulizia nella scatoletta, prendo gli aghi e li getto nel cassonetto per i rifiuti tossici dell'infermeria.

Poi inizio a spogliarmi. Mi sfilo il trench, il giubbotto tattico e la bandoliera con le granate. 

«Spalla sinistra, coscia destra» dico a Matubo quando mi chiede delle ferite.

Se serve per farmi medicare mi sfilo anche il pantalone.

@Master

Spoiler

Faccio analizzare al doc tutte le sostanze trovate nella scatoletta sotto il letto di aravat

Come si chiama il tizio delle armi qui? xD

 

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T.N.T.

Ascolto attentamente le parole di Vogel Secuondo te la Malviezzi potriebbe riuscire nell'impriesa di ultimare il pruogietto? Suppuongo di si, dato che dei killer a muolti zeri di Pertuochem la vogliono far fuori subito.

Il dottore poi nomina un serbatoio criogenico da riparare Ci pienso io ! ed estraggo gli attrezzi per ripararlo. O almeno valutarne tempistiche e fattibilità...

Modificato da Fiore di Loto
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Prima di cambiare stanza il dottor Vogel risponde a T.N.T. con il suo tono leggermente sarcastico: «Non so. Lei ha mille pubblicazioni ed è contesa da due megacorporazioni. Io faccio da babysitter a bambini cresciuti che giocano ad ammazzarsi a vicenda.» si massaggia il mento per poi affermare con tono serio «Mia semplice opinione? No, troppo, ma troppo complicato. La Malvezzi sta vendendo fumo e se continuerà così, si brucerà» poi si avvicina a Jonathan e afferra le diverse bustine, le osserva attentamente commentando «Sicuramente la polverina è cocaina sintetica, comunque ho lo scanner nella sala dei serbatoi. Dieci minuti, massimo un quarto d'ora e ti darò i risultati.»

Il dottor Vogel si avvicina alla porta, ma alle parole di T.N.T. si volta verso di lui facendo spallucce: «Non deve farsi medicare? Comunque mi segua e dia anche lei uno sguardo. Tanto cosa può succedere? Mette microspia in serbatoio e vende i tremendi segreti delle Red Foxes al Politburo?» poi fissando Jonathan caccia un sorriso da sornione «Maria Carmen Guadalupe Martinez. Triplo nome e cognome. Sì... È single. Inutile che me lo chiedi, claro?» conclude imitando un accento spagnoleggiante.

Jonathan

Spoiler

T.N.T. entra con il dottor Vogel nella stanza alla tua destra. Nel frattempo Matubo con un piccolo kit medico si avvicina, chiede di mostrarti le ferite e di spogliarti.

Cosa che fai senza problemi. Matubo le controlla e le disinfetta con tono serio: «Ferite superficiali. Nessun corpo estraneo. Buona medicazione. Una bella giornata di riposo non farebbe male.»

T.N.T.

Spoiler

Segui il dottor Vogel e ti ritrovi in un gigantesco stanzone. Alla tua sinistra quattro serbatoi criogenici piuttosto vecchiotti: uno occupato da quello che sembra una donna dai lunghi capelli neri, due vuoti, un altro leggermente spostato e con diverse parti rimosse; alla tua destra diversi lettini nascosti da delle tendine su rotelle; dinnanzi a te diverse scrivanie e un paio di monitor.

Il dottor Vogel indica il serbatoio criogenico più vicino a te: «È quello. Kyu ha detto che deve essere sostituita la scheda addetta al controllo delle funzioni vitali. Vedi se riesci a fare il miracolo.» per poi scomparire dietro a una tendina, molto probabilmente dove è disteso Daniel. Intravedi l'ombra di due persone dietro alla tendina, una terza distesa su un lettino o su una barella tenta di alzarsi, risuona la voce di Vogel «Bryce... Bryce... Vediamo dove ti sei fatto male. Yabutu, controlla queste sostanze. Ora. Hop, Hop!» dinnanzi a te compare l'assistente del dottor Vogel che si avvicina a un piccolo scanner su una scrivania e inizia a lavorarci sopra

Ti soffermi sul serbatoio rotto. Okay, puoi fare qualche piccola modifica a una paio di schede, spostare qualche condensatore, recidere qualche cavo, saldare qualche chip. Fatto, piuttosto facile, ora bisogna solo controllare l'aspetto software. Bene, il serbatoio si accende, però deve essere riprogrammato e ricollegato alla rete. Cosa che non sai fare, dovresti chiedere le istruzioni o perderci almeno un paio di ore.

Beh, almeno non dovranno sostituire scheda.

Tutto in meno di dieci minuti.

T.N.T. - Tiri di dado:

Spoiler

(Tecnologia di base - Controllo scheda) = 10 (Tecnica) + 3 (Abilità) + 4 (Dado) = 17! 

(Serbatoio criogenico - Riavvio) = 10 (Tecnica) + 6 (Abilità) = 16!

 

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T.N.T.

In nemmeno dieci minuti riparo il serbatoio criogenico... O almeno la parte meccanica. Ecco fatto... Ora basta ripruogrammare e collegare a rete. Dico ad alta voce di modo che mi possano sentire anche nell'altra stanza.

Mi soffermo un attimo a guardare la donna dai lunghi capelli neri nel serbatoio... Prima di andare di nuovo dagli altri e farmi medicare la ferita al fianco.

Modificato da Fiore di Loto
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Jonathan Hekmatyar

«Ok Doc. Allora attendiamo i risultati...» dico prendendo la cocaina sintetica per poi gettarla allo stesso modo degli aghi, nel cassonetto dei rifiuti tossici.

Rido alla risposta del dottore su Guadalupe «Questo già lo sapevo!» esclamo in riferimento al fatto che era single «Ti pare che io perda tempo in chiacchiere?!»

- Master

Spoiler

Ringrazio Matubo e mi rivesto.

Nel frattempo che torna TNT e che finiscono le analisi  sulla sostanza prendo la mia borsa degli attrezzi e mi metto a rammendare il trench. Cercando di fare un lavoro pulito, in modo da poter continuare ad usarlo anche per le occasioni buone.

 

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