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[TdG] La guerra dei Lord [TdG 2]


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http://www.dragonslair.it/forums/topic/43110-tdg-la-guerra-dei-lord/

Il pasto fu ottimo e abbondante, l'acqua del bagno piacevolmente fresca e profumata e le camere pulite e con le finestre non esposte al sole. Quando di ridestarono era quasi sera, da lontano si sentiva ancora l'eco della musica della festa di matrimonio, sembrava che non dovesse avere mai fine.

Il sole stava calando all'orizzonte e una fresca brezza muoveva le tende e le foglie della palme. La genasi li accolse con un sorriso, la sala comune era più animata del pomeriggio. Metà dei tavoli era occupata da artigiani e lavoratori che concludevano la giornata con un tè alla menta e qualche frutto, parlando sommessamente dei loro affari. L'arrivo degli avventurieri fu salutato da alcune brevi occhiate curiose, poi ognuno tornò alle proprie discussioni.

Modificato da smite4life
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Lucian Talvathar

Un riposo disturbato, sogni rossi, e caldi.
Mi sveglio imperlato di sudore. Porto una mano al collo, il talismano di Bastone Nero mi assicura che quelle immagini erano solo incubi.
Per ora..

Stiamo scappando. Nessuno lo vuole ammettere, certamente non l'orgoglioso guerriero che ancora ci vede come i predatori.
Non abbiamo mai smesso di scappare. E come potrebbe essere altrimenti, dopotutto?
Non abbiamo la forza per affrontare i nostri nemici in uno scontro diretto, nè le conoscenze per sfruttarne le debolezze. Brancoliamo nel buio attaccandoci all'esile filo della fortuna.

Per i nove..
Mi porto una stanca mano in volto, stropicciandomi gli occhi. Il mio sguardo vaga per qualche istante verso l'esterno portandosi dietro una mente assente.
Non abbiamo scelta. Ci servono più informazioni o presto ci sarà un altro Halbarad, un'altra Hawke...

Cerco di allontanare gli oscuri pensieri calandomi nei consueti riti arcani.
Dopo circa un'oretta scendo nella sala comune. A quanto pare non sono il solo a non aver trovato il riposo sperato.

Ioxana. il tono suona deciso e rassegnato al tempo stesso.
Andiamo dalla strega.

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Devon

La sera arriva, e mi sento abbastanza riposato. Prego il mio Signore come abitualmente faccio nei momenti di tranquillità e mi dirigo nella sala per incontrare gli altri. E' lo stregone a prendere parola e io non posso fare altro che annuire ma Geralt è più propenso a mettere qualcosa sotto i denti prima. Sta bene anche a me. Concordo con il guerriero.

Spoiler

ops, letto di fretta e furia. Editato

 

Modificato da Karsh
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Geralt di Mirabar

Dopo essersi rifocillato e rinfrescato cadde in un sonno profondo, il suo russare non disturbò i compagni che a quanto pare erano esageratamente stanchi. Fu un grido di un ragazzo all'esterno a ridestarlo, corse alla finestra notando la festa ancora in piena attività e quel giovane stava ridendo, nessun pericolo.
Gli altri ancora riposavano ma era ormai giunta l'ora di cena e lui non se la sarebbe persa per nulla al mondo, necessitava di energie e liquidi.
Evitò di indossare le piastre ma si vestì col gambeson e i gli spessi pantaloni, incredibilmente si erano asciugati dal sudore anche se certamente non profumavano di fiorellini da campo.

Udì un sussultò, poi delle parole, era Lucian "Stregone, prima dobbiamo mangiare."

@tutti

Spoiler

non mi risulta sia passata la notte, è stato un pisolino pomeridiano credo.

 

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Cadfael Llewelyn

Il riposo, assieme al pasto ed alle pezze di cotone intrise d'acqua fresca e menta, rinvigorisce il corpo e l'anima. Prima di coricarmi, elevo un ringraziamento a Torm per il suo aiuto nel affrontare il diavolo ed una richiesta di sostegno e aiuto costante nei giorni a venire. 

Dopo essermi rivestito, scendo nella sala comune e ricambio il sorriso della genasi, prima di sedermi assieme ai miei compagni. Saluto con un cenno chi è già arrivato e con un piccolo inchino Alianorah, prima di accomodarmi. Il morale è basso, le espressioni lugubri e, nonostante la mia fede, non posso fare a meno di condividere l'umore degli altri.

Abbiamo un compito da portare a termine, prima di poterci presentare nuovamente dalla strega. Ricordo ai presenti. La prima tappa è il porto.

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  • 4 settimane dopo...

La genasi portò altra birra ghiacciata, frutta e pane con miele.

Se volete fare un giro per Calimport siete fortunati disse sorridendo si è alzata la brezza dal mare e la serata sarà fresca. Se posso fare altro per voi, non esitate a chiedere.

Rimasero soli a mangiare la frugale ma fresca cena. Alianorah non aveva toccato cibo e non aveva proferito parola, rispondendo a malapena ai saluti degli avventurieri. La donna era chiaramente turbata da qualcosa.

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Lucian Talvathar

Povera ragazza, catapultata in un inferno senza apparente via d'uscita. regalo uno sguardo gentile alla gracile creatura prima di rivolgermi alla genasi.
La strada più breve per arrivare al porto e un altro dei vostri graziosi sorrisi.
Il viso una maschera di spensieratezza a coprire un tumulto interiore in continua crescita.

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Geralt di Mirabar


Ancora una volta non si fece pregare per bere e mangiare. Indossò l'armatura, finalmente i panni e il gambeson erano asciutti.
"Buon per noi..." disse alla genasi senza aggiungere altro mentre la sua attenzione veniva lentamente rapita dall'atteggiamento della ragazza.

"Sì e a parte i sorrisi dicci cosa è che ti turba." la fissò negli occhi "Non mi stupirei se dopo l'accaduto si fosse risvegliato in te qualche strano potere. Non voglio spventarti ma se hai perplessità o dubbi o intuizioni anche credo tu debba condividerli. Ormai si è deciso di stare insieme, non ci priveremo dei consigli di nessuno." il tono al solito era schietto e diretto, senza fronzoli. Non voleva metterla a disagio, tutto l'opposto.

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Il porto? disse la genasi E' quasi un'ora a piedi da qui, forse anche di più. Vi conviene andare in carrozza, è più rapido e sicuro, soprattutto di notte. Posso chiamare un mio amico, è onesto e non vi farà fare giri strani.

Sahasha si allontanò per fare tempo agli avventurieri di discutere il da farsi. Alianorah sollevò lo sguardo e guardò Geralt, indecisa se parlare o meno. Poi, lentamente, prese la parola.

Ho sognato di nuovo... quelle donne. Ero come un fantasma che rimbalzava da un posto all'altro senza sosta, senza controllo. Poi ho rivisto la donna con i vestiti di queste parti... ho cercato di fermarmi, di aggrapparmi ai mobili, alle finestre. Sentivo come una forza che mi risucchiava via, come se fossi dentro una grande corrente marina. Ma per un attimo sono riuscita a fermarmi... c'era una finestra nella stanza, con delle sbarre. Fuori si vedeva un palazzo, molto alto, con le pareti gialle... aveva delle grande finestra ad arco, decorate con delle foglie dipinte tutto attorno. E mi è sembrato di sentire un forte odore di sapone...

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Devon

Sogni alquanto strani, potrebbero essere delle premonizioni? Uno scorcio del nostro futuro? Da quando questa storia è iniziata non mi stupisco più di nulla. Dico con un tono quasi sconsolato. Va bene, direi di accettare l'aiuto di questa persona di fiducia della genasi e dirigersi al porto.

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Geralt di Mirabar

"Io credo siano fatti presenti, non futuri. Questo è un motivo in più per muoverci." si alzò dalla sedia mandando giù tutta la birra gelata rimasta e mettendosi in bocca un altro dolce e succoso frutto. Masticando e con ancora il succo che colava dalla bocca guardò Alianorah "Stai serena e non avere timori. Passeranno sul mio cadavere prima che ti accada qualcosa di simile e prometto che faremo l'impossibile per salvarle tutte." ovviamente nella sua testa c'era una delle ragazze che aveva la priorità ma questo contava poco. Iniziare e sfilargliele dalle mani una dopo l'altra li avrebbe resi meno arroganti, forse però più suscettibili.

"Ho intenzione di chiedere al cocchiere se conosce quel luogo che hai descritto. Magari siamo fortunati e si trova qui, ma non penso. Tentare però non nuoce." quindi col pensiero dell'odore di sapone raggiunse di nuovo Sahasha per chiederle di far chiamare l'amico.

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Cadfael Llewelyn

Credo che Geralt abbia ragione. Se una magia o un destino comune lega queste dodici ragazze, ha senso che possano percepire quel che accade a ciascuna di loro, mentre accade o nel periodo immediatamente successivo. 

Rimango per alcuni istanti pensieroso, soppesando le parole di Alianorah. 

A questo punto, dobbiamo supporre che, catturarle vive o morte, non faccia differenza per i nostri avversari. Una prospettiva inquietante, come minimo.

Tengo i miei pensieri per me, per evitare di caricare un ulteriore fardello di preoccupazioni e paura sulle spalle di Alianorah. Concluso il pasto, controllo di aver tutto il mio equipaggiamento, prima di seguire gli altri verso la carrozza. 

Vediamo di risolvere questo incarico alla svelta. Prima otteniamo altre informazioni da Ioxana, meglio è.

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Dopo circa una mezz'ora, la genasi si avvicinò al tavolo degli avventurieri accompagnata da un uomo sulla cinquantina, con una folta capigliatura bianca e un viso abbronzato e rugoso. 

Questo è Jafar disse la donna possiede una carrozza abbastanza grande per tutti voi ed è abbastanza onesto con i prezzi.

L'uomo sorrise facendo un leggero inchino con il capo.

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Lucian Talvathar

Salve Jafar -saluto con un breve inchino- abbiamo appuntamento con un nostro amico presso un palazzo della vostra amabile cittadina.
Ci è stato descritto come un palazzo molto alto dalle pareti gialle, con delle grandi finestre ad arco decorate con foglie dipinte tutto attorno.

Dovrebbe trovarsi nei pressi di una lavanderia -aggiungo dopo un attimo, mostrando un volto pensieroso- ci ha detto di non fare caso al forte odore di sapone.

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Geralt di Mirabar

A suo modo Lucian chiese quello che avrebe cheisto in maniera ben diversa il Mastino. Quetso si limitò a posare, pesantemente una mano sulla spalla del cocchiere e allungare l'altra per stringerla in segno di saluto.
Rimase in silenzio attendendo la risposta e nel caso la risposta fosse stata poco soddisfacente lo avrebbero dirottato verso il porto.

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Jafar, nonostante la stazza vistosamente inferiore rispetto a Geralt, rispose con vigore alla stretta del guerriero, poi si mise a riflettere sulle parole di Lucian.

Mmmh, mi pare di conoscere il palazzo di cui parlate, è nel quartiere dei mercanti ma non mi pare ci siano lavanderie in zona... forse la vostra amica voleva indicare il grande bagno pubblico di El-Sulayman?

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Geralt di Mirabar

"E bravo Jafar!" si girò prendendo la via della porta "Andiamo al quartiere dei mercanti, senza perdere tempo."
Non si fermò nemmeno un attimo a pensare se Alianorah se la sentisse, tanto non l'avrebbero lasciata sola considerando che i nemeci in città sembravano essere più presenti del dovuto. Inoltre doveva darci la certezza che il palazzo visto in sogno fosse quello.
Giunto all'ingresso, se necessario, a suo modo invitò gli altri ad accelerare il passo.

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