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Stranger Things


elamilmago

Messaggio consigliato

Finita oggi!
L'ho apprezzata un filo meno della prima come stagione in sé, mentre alcune puntate sono state decisamente ottime. 
A detrimento della serie, alcuni personaggi mi sono parsi un po' sottotono e manca un po' la coralità della stagione precedente. Inoltre il fatto che alcuni attori (imho) recitino maluccio non aiuta certo! In realtà credo che sia più un mix tra recitazione sotto tono e cattiva scrittura vera e propria.

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@Pippomaster92 Recensione della stagione praticamente finita: se tutto va bene, la pubblico domani. Non concordiamo sulla questione recitazione. Sicuramente non concordo sulla cattiva scrittura (anche se è sicuramente imperfetta). Sulla questione coralità sono d'accordo (nella mia recensione ho evidenziato i sacrifici imposti dalla necessità di espandere l'ambientazione).

Domanda: ma hai visto la stagione in inglese o in italiano?

Il doppiaggio cambia molto la resa dei personaggi (soprattutto oggi, che la qualità dei nostri doppiaggi è scesa molto).

Modificato da SilentWolf
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In questo momento, SilentWolf ha scritto:

@Pippomaster92 Recensione della stagione praticamente finita: se tutto va bene, la pubblico domani. Non concordiamo sulla questione recitazione. Sulla questione coralità sono d'accordo (nella mia recensione ho evidenziato i sacrifici imposti dalla necessità di espandere l'ambientazione).

Domanda: ma hai visto la stagione in inglese o in italiano?

Il doppiaggio cambia molto la resa dei personaggi (soprattutto oggi, che la qualità dei nostri doppiaggi è scesa molto).

Fifty fifty, alcuni episodi in inglese altri in italiano.

Purtroppo per me è anche una questione di scrittura dei personaggi.

Spoiler

Will e Mike sono praticamente spariti rispetto a Lucas e Dustin. Inoltre questi due sono più simpatici come personaggi e gli attori sono bravi: Dustin è accattivante qualunque cosa faccia, Lucas ha qual modo di fare un po' impacciato che rende naturale tutto quello che fa. Nella prima stagione gli si era dato poco spazio, qui si vede come sia il più maturo nonostante le sue velleità da Rambo.
Will è vittima della trama, nel senso che tra una cosa e l'altra è sempre sottomesso a qualche situazione...o è malaticcio, o ha gli incubi, oppure è direttamente posseduto. Quando c'è, l'attore non rende molto bene i mille problemi che un bambino con questi trascorsi dovrebbe avere.
Mike è il peggiore: l'attore non si sforza molto nella recitazione e ha un numero ridottissimo di battute. Il suo stesso apporto nella storia è nullo; il suo legame è Eleven e visto che lei corre su un filo narrativo parallelo ma lontano il personaggio è spaesato e senza nulla di importante da fare. Nella prima stagione era spesso il motore dell'azione o almeno di quella intrapresa di volta in volta dal gruppetto. Qui va in secondo piano rispetto a gente come Steve (che per carità, era già gestito da un bravo attore nella prima stagione, e qui ha avuto modo di gestire una crescita che Mike se la sogna).

Eleven è ancora brava, dovendo recitare con poche parole e sempre la stessa espressione spaventata/turbata/triste riesce comunque a trasmettere tutto benissimo. Qui proprio non ci sono problemi.
Max si è dimostrata bravina a sua volta, ma è suo fratello che tra capelli, smorfie e vocabolario sembra uscito da Karate Kid o simili...il classico bullo cattivo fino al midollo, di Kingiana memoria. Molto bravo secondo me. 

Hopper è sempre ottimo, non ci sono momenti di bassa e trasmette molto bene il suo difficile rapporto con la "nuova figlia". Per lui è spossante e doloroso, e ci si immedesima nella sua frustrazione. 
La madre di Will, invece è un disastro. Il problema è un po' la Rider, che si fossilizza nella sua faccia con occhi spalancati e capelli scompigliati. Un po' è il personaggio che è già ai limiti della nevrosi da psicofarmaci. E ormai risulta strano vederla sempre " a muso duro" affrontare ogni pericolo e ogni sfida per riavere il figlio. Non cede mai di un millimetro, e nemmeno la morte di Bob sembra poi scuoterla più di tanto...alla fine risulta troppo fossilizzata ed è difficilissimo empatizzare con lei.

Carina la side-story di Nancy e Jonathan, serve anche a chiudere il "problema Barb" e dare loro qualcosa da fare. Non male, dai. E gli attori sono piuttosto naturali nelle scene di imbarazzo e attrazione reciproca. Non male davvero. 

Due note un po' bizzarre sono lo scienziato (di cui tra l'altro non ricordo MAI il nome) e Bob. 
Il primo altalena troppo tra uomo buono a tizio che gestisce i segreti sporchi del governo. Invece che sembrare umanamente grigio è spesso percepibile come viscido e falso. Non si capisce fino alle ultime puntate se tenga davvero a Will e ad altre potenziali vittime o se invece faccia solo finta per tenere Hopper calmo.
Bob è un bel personaggio, e uno splendido cameo per Sean Astin con tanto di battuta sulla mappa del tesoro (Goonies!!!), purtroppo la sua morte è telefonatissima e ai fini della trama del tutto inutile. Barb morendo ha incanalato le energie di Nancy e Jonathan, Bob ha fatto...arrabbiare la mamma di Will? Non aveva bisogno di quella spinta emotiva con la vita del figlio già in pericolo. Peccato sia andato fuori scena così, era palesemente una finestra tra la prima e la terza stagione per una relazione tra Joyce e Jim Hopper.

 

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@Pippomaster92 In inglese rende meglio e si riesce a notare meglio l'interpretazione degli attori. Il doppiaggio italiano distorce. ;-)

Dopo aver letto tante recensioni sulla seconda stagione sei la prima persona che vedo fare questo tipo di critiche sull'interpretazioni degli attori. :D
Per carità, è lecito eh! Mica dobbiamo tutti avere le stesse opinioni, gli stessi gusti e fare gli stessi giudizi critici. ;-)
Personalmente non concordo con molte delle tue posizioni, ma il mondo è bello perchè è vario. :)


Mi sa che non sarai per nulla d'accordo con la mia recensione che posterò in questi giorni. :D

Detto questo:

Spoiler

Sì, Will e Mike sono i più sacrificati tra i ragazzini, ma - come ho evidenziato anche nella mia recensione - è successo per la necessità di espandere l'ambientazione di Stranger Things, ovvero iniziare a spiegare cos'è il Sottosopra, cosa contiene e come funziona. Espandere l'ambientazione richiede spazio nella trama, dunque spazio su schermo. Se si deve procedere con l'espansione dell'ambientazione si ha meno tempo per l'approfondimento dei personaggi. Will è vincolato alla trama principale, dunque inevitabilmente la sua storyline si fonde con quest'ultima. Mike è il migliore amico di Will e, trovandosi senza Eleven, inevitabilmente è ancorato a quest'ultimo. E' inevitabile, dunque, che la Storyline dei due ragazzi sia quella più sacrificata tra tutti i PG.

Non sono d'accordo sull'interpretazione dei 2 attori. Ricorda che sono dei giovani ragazzi che non recitano da molto, dunque, non bisogna pretendere da loro automaticamente la capacità attoriale di un premio oscar. ;-)
Detto questo, Noah Schnapp (Will) si rivela estremamente bravo nell'incarnare l'agoscia e lo spaesamento del suo personaggio, così come la freddezza della sua controparte malvagia, mentre mi è sembrato molto bravo a interpretare le scene di possessione.  Finn Wolfhard (Mike), invece, secondo me risulta molto convincente nella sua parte del bravo ragazzino che, però, è allo stesso tempo infuriato per tutto ciò che è successo. Naturalmente in questa stagione il personaggio è molto sacrificato, dunque l'attore non ha modo di spiccare particolarmente. Per notare meglio le abiltà dell'attore può essere utile sapere che quest'ultimo in realtà ha un carattere decisamente opposto a quello di Mike: per quello che si è visto in diverse interviste, Finn Wolfhard è una persona molto estroversa ed esuberante, molto diversa dal timido, insicuro e per molti versi ancora infantile Mike.

Millie Bobbie Brown è brava, c'è poco da dire. E il suo è un personaggio ingessato per necessità di script (è una ragazzina mai andata a scuola che sta pian piano imparando a conoscere il mondo, la gente e le sue capacità personali). Eppure, nonostante i suoi dialoghi non sempre le rendano giustizia, ha una strabiliante capacità di mostrare le emozioni del suo personaggio.

Beh, Winona Ryder è Winona Ryder: è un po' stramba e stralunata di suo. :D
Nonostante questo, secondo me continua a interpretare decisamente bene il suo personaggio. Sicuramente appare ripetitiva, ma questo è per ragioni di trama (la seconda stagione verte ancora sulla perdita di suo figlio, anche se in una forma differente). Questa direzione, però, era inevitabile visto le premesse della scorsa stagione.

Su Hopper concordo: David Harbour è un ottimo attore e interpreta un ottimo personaggio. Sicuramente uno dei migliori attori della serie.

Sadie Sink (Max), invece, secondo me è brava. Per poter fare un giudizio a tutto tondo può anche qui essere utile sapere che è praticamente agli inizi della sua carreria d'attrice e che lei possiede un carattere radicalmente opposto a quello di Max (dalle interviste che mi è capitato di vedere in queste settimane negli show americani si nota che è una ragazzina timida e tranquilla, mentre Max è ribelle, maschiaccio ed esuberante). E' importante ricordare che per gli attori giovani non è automaticamente facile interpretare dei PG che si discostano molto dalla loro personalità. Tralasciando tutto questo, secondo me Max è un PG decisamente interessante. Il peccato è che non è stato sfruttato a dovere nella seconda stagione.

Stesso discorso vale per il Billy di Dacre Montgomery. Quest'ultimo ha interpretato il suo PG in maniera egregia (ottima performance, in particolare, durante lo scontro nella casa dei Byers). Il peccato è che questo personaggio aveva uno straordinario potenziale, ma non è stato sfruttato in questa stagione. Anzi, ancora più del personaggio di Max, si perde in una conclusione debole.

Sicuramente buona interpretazione anche per gli attori di Nancy e Jonathan. Lì il problema è stato, forse, l'eccessivo distacco della loro Storyline rispetto a quella di tutti gli altri. A parte questo dettaglio, il modo in cui la loro storyline è stata resa è buono (in particolare, divertente la scenetta con il complottista che li costringe ad affrontare la verità). Un po' più ridicola la parte in cui si pretenderebbe che loro riescono ad uscire da un laboratorio governativo con la registrazione di un incontro segreto, senza che i militari li perquisiscano all'entrata.

Lo scienziato chiamato Dr. Owens (e interpretato da Paul Reiser) è creato apposta per apparire viscido e ambiguo. E' un riferimento al personaggio Burk del film Aliens, sempre interpretato da Paul Reiser e famoso per essere un viscido opportunista. L'intenzione era creare ambiguità attorno al personaggio, così che lo spettatore non potesse capire se il Dr. Owen è buono o cattivo, affidabile o viscido. Come fai notare tu, ancora alla fine della stagione non si capisce se è davvero buono o no.

La morte di BoB, beh, è telefonata perchè è un grande classico di questo tipo di storie, oltre ad essere necessaria per questioni di scrittura (se Bob sopravviveva, è difficile trovare una ragione perchè Joyce si rifiuti di partire assieme a lui con Will per trasferirsi nel Maine, come da Bob proposto). Inoltre, beh, la morte di bob dona al personaggio molto valore e - come da me descritto nell'articolo sulle storie Gotiche e Horror - le conseguenze concrete subite dai protagonisti (tra cui la morte) sono necessarie per far apparire la minaccia un pericolo serio, e non solo una vuota promessa.

Riguardo alla scrittura della sceneggiatura, infine, sono in totale disaccordo. I Fratelli Duffer dimostrano una grande abilità nel creare una trama interessante, con spunti orginali, personaggi a tutto tondo e ben caratterizzati. Ti appare cattiva come scrittura solo perchè si è posta l'obbiettivo di raccontare vicende oramai considerate classiche. E' un po' come accade con il film Alien oggi. Non è raro trovare in giro ragazzini o inesperti che dicono che Alien è scritto male o che è banale: di solito chi fa questi commenti dimentica che Alien appare classico e "già visto", perchè è stato uno dei primi a raccontare un certo tipo di storie, di situazioni e di atmosfere. Stranger Things mira a citare proprio quelle storie classiche, riproponendole in una rappresentazione originale e svecchiata. Certi personaggi o certe situazioni sanno di banale, perchè sono omaggi alle storie che hanno reso quelle situazioni dei classici.
La qualità della scrittura di Stranger Things la noti più nei dettagli, nel modo in cui riesce a mischiare tante storie separate riuscendo a inventarsi un insieme organico, ben fatto e fluente, capace di seguire poi una propria originale direzione.

Queste, ovviamente, sono le mie personali considerazioni. Tu giustamente puoi dissentire. ;-)

 

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Attento, ho parlato di cattiva scrittura di alcuni personaggi, non della sceneggiatura nella sua interezza. Del resto l'originalità, contrariamente a quel che si pensa, non è importante nella narrazione di una buona storia.

Spoiler

In particolare, Wolfhard l'ho visto di recente in IT dove ha avuto una performance nettamente migliore e con molto meno tempo a disposizione.Il problema è che Will e Mike dovrebbero essere stati più al centro...il primo soprattutto.

 

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@Pippomaster92 Scusa per il fraintendimento. ;-)

Come immaginavo, però, descrivi come "cattiva scrittura dei personaggi", specificatamente di Will e Mike, ciò che in realtà è una inevitabile conseguenza dello sviluppo dell'ambientazione. Nella prima stagione la trama principale era esile, il che lasciava molto spazio all'approfondimento dei personaggi. Nella seconda stagione, invece, gli autori si sono trovati inevitabilmente con la necessità di espandere l'ambientazione. Questo significa che nella seconda stagione hai una trama principale molto più ingombrante, che richiede decisamente più spazio di sceneggiatura. Di conseguenza, si riduce lo spazio garantito all'approfondimento dei personaggi per fare spazio ai momenti "della trama". Will e Mike non sono interpretati male o scritti male....semplicemente hanno meno spazio su schermo perchè serve molto spazio per descrivere i nuovi dettagli del mondo di Stranger Things. E poichè Will e Mike sono fortemente collegati alla trama principale, il loro timing in sceneggiatura è molto ridotto, perchè la loro Storyline è la trama principale della stagione (dunque la loro Storyyline e la trama principale si fondono, sono la stessa cosa).

Non è cosa rara che gli attori si tronino ingessati dalla necessità di trama. Non è colpa loro. Ad esempio, è quanto succede nel film Mad Max Fury Road: nonostante abbia una trama esile, è un film talmente strozzato in una storyline frenetica che vuole mostrare principalmente solo scene d'azione, che i personaggi inevitabilmente hanno poco spazio, cosa che non permette agli attori di valorizzare al massimo la loro performance.
 

Nel caso di Stranger Things 2 non è una conseguenza di una mal calcolata gestione delle tempistiche della trama. E' una conseguenza inevitabile quando si tratta di dover espandere improvvisamente il proprio mondo immaginario, soprattutto se hai a disposizione ben poche puntate per tirar fuori tutti i dettagli. Considerato il tempo messo a disposizione degli autori (9 puntate da circa 1 ora ciascuna), sono riusciti a creare una stagione molto equilibrata, anche se sicuramente imperfetta. Se avessero avuto a disposizione 13 puntate al posto di 9, immagino che il risultato sarebbe stato migliore. Ma in 9 puntate hanno fatto un lavoro egregio e gli attori hanno dimostrato comunque abilità, nonostante il ridotto minutaggio a disposizione.

Come tu stesso hai notato, ad esempio, in IT Finn Wolfhard ha dimostrato grandi capacità attoriali (è uno dei 3 attori giovani che ha brillato nel film, assieme agli interpreti di Eddie e di Beverly Marsh). E ha dimostrato grandi capacità perchè di per sè si sta rivelando un bravo attore, solo che in questa seconda stagione ha avuto poco spazio per mostrarsi. E ha avuto poco spazio perchè in 9 ore circa i Fratelli Duffer hanno avuto la necessità, oltre a esplorare diverse storyline personali, di spiegare agli spettatori maggiori dettagli sul Sottosopra e sulla cospirazione governativa che ha prodotto un personaggio come Undici. Figurati lo spazio che avrebbero avuto i personaggi se si fosse deciso di mostrare di più ancora. ;-)

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8 ore fa, SilentWolf ha scritto:

Come immaginavo, però, descrivi come "cattiva scrittura dei personaggi", specificatamente di Will e Mike, ciò che in realtà è una inevitabile conseguenza dello sviluppo dell'ambientazione. Nella prima stagione la trama principale era esile, il che lasciava molto spazio all'approfondimento dei personaggi. Nella seconda stagione, invece, gli autori si sono trovati inevitabilmente con la necessità di espandere l'ambientazione. Questo significa che nella seconda stagione hai una trama principale molto più ingombrante, che richiede decisamente più spazio di sceneggiatura. Di conseguenza, si riduce lo spazio garantito all'approfondimento dei personaggi per fare spazio ai momenti "della trama". Will e Mike non sono interpretati male o scritti male....semplicemente hanno meno spazio su schermo perchè serve molto spazio per descrivere i nuovi dettagli del mondo di Stranger Things. E poichè Will e Mike sono fortemente collegati alla trama principale, il loro timing in sceneggiatura è molto ridotto, perchè la loro Storyline è la trama principale della stagione (dunque la loro Storyyline e la trama principale si fondono, sono la stessa cosa).

Beh prima di tutto una cosa non esclude l'altra. E poi la trovo una giustificazione un po' traballante: proprio perché la loro storyline è quella principale ci si sarebbe aspettati un po' di più. Tu stai dicendo che, siccome sono i protagonisti intorno ai quali ruota tutto (poi, su questo non concordo particolarmente) è giusto che abbiano meno spazio dei comprimari. 

Dovrebbero avere più tempo sullo schermo, e uno sviluppo maggiore. Invece Mike ha semplicemente un numero di battute esiguo e pochissime scene di una certa rilevanza. Will è uno strumento e un tramite per incanalare la storia ma non è quasi più un personaggio.

Semplicemente i Duffer, che apprezzo come autori, hanno messo troppa carne al fuoco. Ma è normale, è una seconda stagione e storicamente le seconde stagioni o le secondi parti di una trilogia sono quelle un po' sacrificate perché fanno da ponte tra l'inizio e il pieno svolgimento della trama. Semplicemente prendo nota della cosa e non giustifico i Duffer per qualche leggerezza qui e là, capita anche ai migliori e il compito di un Avventuriero è uccidere i mostri, anche i Mostri Sacri XD

Detto questo, a me la seconda stagione per alcuni versi mi è piaciuta più della prima. In parte per aver espanso la trama, per la maggior parte però perché salvo le eccezioni riportare sopra, ho trovato che lo sviluppo dei personaggi sia stato piuttosto buono. Alla fine per me solo Will, Mike e Joyce non sono stati all'altezza, ma tutti gli altri hanno svolto un ottimo lavoro. 

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@Pippomaster92 No, in realtà sto dicendo esattamente il contrario, ovvero che questa volta (per Will in realtà la seconda) i due personaggi sono necessariamente costretti ad essere il contorno della trama principale. ;-)

Quando si tratta di dover sviluppare la trama principale di una storia, inevitabilmente i personaggi sono al servizio della trama, non il contrario. Senza trama non c'è storia, quindi i personaggi si trovano costretti ad essere sacrificati per raccontare la storia. Questo non succede quando si ha più tempo per approfondire. Ma visto che la Storyline di Mike e Will coincide esattamente con la Storyline principale,è quest'ultima che prende il sopravvento.

Infatti:

Spoiler

Il vero protagonista della Storyline principale è il Sottosopra, con le sue creature e il suo funzionamento. Ovvero, la Storyline principale è l'espansione dell'ambientazione...espansione che è raccontata tramite l'azione dei personaggi, come fanno di solito i bravi scrittori, invece che semplicemente spiegata e buttata lì.

Poichè, però, lo spazio su schermo è ridotto, inevitabilmente i personaggi si trovano sacrificati per il bene della Storyline principale.

Lo stesso sarebbe successo anche ad altri personaggi collegati alla Storyline principale (come Bob o Hopper), se non fossero stati necessari per sviluppare anche la Storyline di altri personaggi importanti. Hopper, ad esempio, ha ottenuto un approfondimento maggiore solo perchè è necessario all'esistenza della Storyline di Eleven. Prova a ripensare alle vicende di Hopper e a immaginare come sarebbe stata senza tutte le parti relative alla Storyline di Eleven. Pure la sua storia sarebbe risultata sacrificata allo scopo di sviluppare la trama principale. Senza i momenti con Eleven, infatti, le azioni di Hooper riguardano solo l'investigazione dei fenomeni del Sottosopra.

Mike non ha ricevuto altri sviluppi, perchè i suoi principali agganci narrativi sono Eleven e Will. Eleven non c'è fino a quasi la fine, mentre Will è inevitabilmente ancorato alla Storyline principale per le premesse create con la prima stagione. Al momento, infatti, la Storyline di Will è esattamente la trama principale, ovvero il Sottosopra.

 

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Finita da un paio di minuti, qualche commento voglio farlo anch'io.

A livello recitativo, a mio parere, siamo sullo stesso piano della prima stagione: gli attori "adulti" principali (la Ryder e Harbour) continuano ad essere convincenti nei rispettivi ruoli, anche se non sono sempre molto sfaccettati (non che sia un male, Joyce deve essere abbastanza monotematica. Non è un vero e proprio personaggio dinamico, ma ha il suo senso all'interno della serie), i bambini continuano a mantenere un livello eccelso (ma qui forse sono di parte, dato che dopo tante delusioni su attori bambini questa è una bella ventata di aria fresca) e i ragazzi (Nancy, Jonathan e Steve) sono personaggi abbastanza complessi interpretati da attori capaci di calarsi nella parte (in particolare mi è piaciuto come Joe Keery abbia gestito l'evoluzione del suo personaggio). Le nuove aggiunte sono state particolarmente ben scelte, in particolare Dacre Montgomery: credo di non aver mai odiato tanto un personaggio in qualunque film o serie io abbia visto! :D

La trama non è originale (e d'altronde non bisognava aspettarselo), ma è decisamente capace di tenerti attaccato allo schermo. I momenti che non mi sono piaciuti sono per gusti personali, complessivamente è molto ben scritta (a mio parere anche più della prima, sotto spoiler il perché).

Spoiler

Semplicemente perché mentre nella prima stagione il "mostro" era una singola creatura umanoide (interpretata da un attore, quindi facilmente mostrabile in scena per non far perdere il senso della minaccia agli spettatori) qui abbiamo un vero e proprio mondo che si ribella. Il Mind Flayer viene visto poco, ma rimane costantemente al centro dei pensieri dello spettatore grazie all'influenza indiretta sulle azioni dei protagonisti. E non è cosa da poco riuscire a non far dimenticare il senso della pericolosità ad uno spettatore. In fondo la possessione di Will viene percepita solo nelle ultime puntate come qualcosa di effettivamente dannoso per tutti, prima sembra quasi solo l'ennesima pena per quella povera anima.

I momenti che non mi sono piaciuti son due principalmente, uno più sostanzioso a livello di trama. Il primo è la storyline tra Jonathan e Nancy. Non so perché, ma ero contro al nostro "freak" preferito (uno dei personaggi che più apprezzo, già dalla prima stagione) e speravo in qualcosa di diverso da uno scontato lieto fine. C'è speranza che il rapporto diventi qualcosa di interessantissimo nella prossima stagione, ma per ora mi ha lasciato l'amaro in bocca. Speravo in una conferma dell'amore per la tranquillità di Nancy, ma probabilmente i Duffer riusciranno a stupirmi comunque. Il secondo, invece, è l'intero episodio 7, che potrebbe essere chiamato semplicemente "Eleven si esercita per battere il bid bad guy". Eight/Kali e la sua banda di anarco-punk sono degli strumenti interessanti ai fini della trama, non capisco perché abbiano avuto questo ruolo tanto marginale. Anche qui spero tanto nella prossima stagione, per ora li considero più come uno spunto gestito male (io avrei eliminato la scena, o almeno l'avrei sostituita con qualcosa di meno "pesante").

Ultima cosa, la colonna sonora. I Police, i Bon Jovi e moltissimi successoni degli anni 80 che ti calano al meglio dell'atmosfera. Tra l'altro è molto carina la scelta di introdurre i pezzi con materiali di scena (giradischi, autoradio,...), l'ambientazione ne trae un enorme profitto a mio parere. Rende anche questo dettaglio normalmente innaturale qualcosa di normalissimo: non sono musiche di scena, ma le canzoni che i protagonisti ascoltano.

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