Vai al contenuto

[Consiglio] Il solito Paladino, ed i soliti problemi


Messaggio consigliato

Salve a tutti. Giochiamo a Ravenloft, 3.5. @Thorn Firestorm ha già parlato del suo gruppo composto da Paladino Umano Legale Buono, Orog Guerriero/Stregone Caotico Neutrale e Elfo Esploratore Neutrale Caotico. Sono il Paladino della situazione, e mi trovo in una situazione un po' particolare, dovrei valutare come agire e mi trovo, forse per la prima volta nella mia vita, ad un trivio. Ho sempre giocato il Paladino e, solitamente, non ho mai avuto problemi con il codice di condotta. Ora, forse per l'ambientazione, forse per il gruppo stesso, mi ritrovo con grossi problemi.

Descrizione sommaria del Paladino

Spoiler

E' nativo di Ravenloft, da madre Fauriniana e padre di Invidia. E' cresciuto tra la xenofobia Ravenloftiana e le favole di sua madre sul Faerun, posto dove tutti si vogliono un gran bene. E' entrato nell'ordine dei paladini di Ezra per difendere i deboli ed eliminare il male, è tutt'ora membro della guardia di Karina, una città di Invidia [una regione di Ravenloft]. E' sempre a metà tra il credere alle storie di amore di sua madre e le storie di pregiudizio di suo padre, anche se crescere su Ravenloft lo ha portato a diffidare un po' di tutto e di tutti.  E' buono come animo, non ha mai ucciso nessuno, ha sempre cercato, anche in combattimento, di fare danni non letali o, comunque, di non portare alla morte i suoi nemici. In alcuni casi ha anche guarito, tramite l'imposizione delle mani, nemici morenti. E' sempre stato fedele alle autorità quando queste agivano per il bene, quindi è più buono che dedito alla legge, anche se tiene molto fede alla parola data e ritiene che l'onore sia molto importante.

Primo problema: L'Orog

Ho in gruppo un Orog proveniente dall'esterno. E' una creatura nata in una cultura violenta e tribale, che non esita ad eliminare il più debole. L'ho conosciuto in una foresta dopo che quest'ultimo ha fatto strage di Ribelli, anche se questi fuggivano spaventati alla sua presenza. Onde evitare creasse disagi, Il paladino (cioè io) lo ha preso "in custodia", promettendogli di trovare un modo per rispedirlo indietro. Ho deciso di non affrontarlo perché si è dimostrato molto più forte di me, e avrebbe sicuramente fatto molto male ai miei compagni d'arme (che si trovavano, con me, nella foresta alla ricerca dei suddetti banditi per ordini dall'alto). Da allora il mio paladino ha cercato di "civilizzarlo", sebbene durante i combattimenti prenda sempre il sopravvento la sua parte malvagia e non stenti ad uccidere chiunque, anche indifesi o arresi. 

Il problema, qua, è che non so come fermarlo. Parlarci è complicato, visto che può ricorrere alla forza bruta per farmi tacere, e vorrei evitare di fargli del male. Tutto condurrebbe ad uno scontro fisico tra i due e, visto che (fuori gioco) lui sta ottimizzando abbastanza, mentre io ho un paladino con 14-14-16 in intelligenza, saggezza e carisma, temo non ne uscirò mai vincitore. Durante l'ultimo scontro ha caricato a testa bassa un ufficiale corrotto e, sebbene quest'ultimo si sia decisamente meritato una buona parte di odio, è comunque un attacco ad un ufficiale senza passare dalla diplomazia. Ha inoltre disubbidito ai miei ordini più di una volta. 

Come comportarsi?

Secondo problema: L'ufficiale

Questo Calibano (cioè un mezz'orco, o quasi) ha rapito, sotto ordini dall'alto, parecchie donne, uomini e bambini, praticando (non sappiamo ancora se direttamente o indirettamente) su di loro una sorta di rituale che li rende delle bambole di pezza (platonicamente parlando). Individui, quindi, non più in grado di provare sentimenti. Ha dato prova di essere malvagio, questo è certo, ma ha sempre eseguito ordini provenienti da Malocchio, presumibilmente, e rimane un ufficiale di rango più alto del mio Paladino. L'idea sarebbe quella di cercare di redimerlo, anche se i mezzi sono ancora da decidere. Anche qua, il rischio inchiappettata è alto, trattandosi di un png con alcuni livelli sopra il mio personaggio.

Terzo problema: il Necromante

Proprio quando pensavo di averne abbastanza, ecco che giunge da Ravenloft un necromante con una maschera, fusa nella sua faccia, di un medico della peste. L'ho incontrato per le vie della città e l'ho, ovviamente, posto sotto interrogatorio. Quest'ultimo ha dimostrato di essere una creatura deviata e leggermente folle e, alla richiesta da parte mia di palesare le sue intenzioni, ha risposto con frasi tipo "sono il mostro sotto il letto" o "la vita umana è insignificante" oppure "Ho molto potere e non penso tu possa fermarmi". A questo punto il mio paladino ha richiesto una dimostrazione del suo "immane potere" e il necromante, di tutta risposta, ha lanciato un "incuti paura". Il mio paladino, sgomento per la visione, è uscito dalla stanza dell'interrogatorio e ha afferrato la sua arma, poggiandola quindi davanti a se in modo intimidatorio ma senza utilizzarla, chiedendo quindi al necromante di collaborare e nel rinunciare ai suoi poteri fino a nuovo ordine. Il necromante ha negato e si è rifiutato, asserendo che probabilmente avrebbe fatto del male anche ai cittadini della città stessa. Ho quindi scostato il tavolo e ciò ha causato rumore, che ha causato l'entrata dell'Orog che ha aggredito, vista la situazione pesante, il necromante, che è stato portato in prigione.

Il giorno dopo si è svolto un processo per direttissima e, vista la natura xenofoba e decisamente contraria alla magia della regione, il Necromante è stato ritenuto colpevole ed è stato incarcerato per due giorni. Cosa che, però, non è avvenuta, visto che il Necromante ha corrotto una guardia ed è fuggito. Ci ha raggiunti durante lo scontro con questo ufficiale e, durante lo scontro stesso, ha utilizzato la magia necromantica in suo possesso per fare, letteralmente, esplodere quattro seguaci dell'ufficiale. Il paladino ha visto il tutto, per poi venir colpito quasi a morte, per poi rinvenire a combattimento praticamente terminato. Anche l'Orog è caduto a terra morente, e sono rimasti in piedi solo l'esploratore e il necromante. 

Questi due si sono detsreggiati nel combattimento e ne sono usciti vincitori, salvando prima l'Orog che ha, di conseguenza, salvato me. Io sono rinvenuto a combattimento terminato. Anche qui, grandi dubbi.

Linea di azione generale.

Eliminerei seduta stante il Necromante, anche vista la sua reticenza a scontare la pena e al non utilizzare energie oscure. Non so se lo renderei incapace di lanciare magie (magari infondendo in lui abbastanza energia positiva da rendergli impossibile l'utilizzo di quella negativa, che da ruolo si potrebbe anche fare, a mio avviso, o lo concederei) oppure agendo dal lato fisico (rubando il suo libro, anche se sarebbe una scelta temporanea, oppure in forme più truculente, come tagliandogli le mani, o la lingua, anche se lo trovo un modo molto estremo e non in linea con il personaggio).

Per quanto riguarda l'Orog, temo di non riuscire ad effettuare su di lui un controllo maggiore, e sono attualmente sguarnito di idee. Non posso sfidarli fisicamente parlando, o almeno potrei ma non ne uscirei vincitore, e questo è uno dei pochi metodi che ho per garantirmi il suo rispetto (che comunque è differente dall'avere la sua ubbidienza). Inizialmente potevo contare sul fatto che gli avevo salvato la vita ma ora, avendo salvato lui la mia durante lo scontro con l'ufficiale, mi trovo sguarnito di punti di forza. Non posso nemmeno negargli il mio aiuto, visto che fondamentalmente servirebbe a rispedirlo nel piano il più velocemente possibile.

L'ufficiale, invece, non so come trattarlo. E' malvagio, segue gli ordini di un malvagio sopra di lui probabilmente più per sfizio che per fedeltà (anche se di questo non sono certo) ma, essendo una creatura umana e non un esterno nativo, è possibile redimerlo. Potrei farlo, ma non appena è in forze questo qua mi pesta come uno straccio, essendo diversi livelli sopra di me. In sostanza, l'inchiappettata è quasi certa. Non posso nemmeno conferire con le autorità superiori, essendo loro le mandanti esecutive delle azioni dello stesso ufficiale.

Consigli?

Modificato da Arglist
Link al commento
Condividi su altri siti


Premesse:

  • Fai quello che farebbe il tuo personaggio, sempre.
  • Il tuo master non ha avuto un gran buon senso a mettere in un party gente così diversa, per poi proseguire in avventure simili, penalizzandoti assai.

Veniamo ai consigli:

  1. L'Orog: non esiste come tuo alleato se non si comporta bene, anche in metagioco ci si guarda e si dice: o il paladino o l'Orog. Non capisco che avete in comune...
  2. L'ufficiale: dipende come sono le leggi, ma se va fuori legge è giusto venga punito, incarcerato, giustiziato.
  3. Il necromante va tolto di torno, a mali estremi, estremi rimedi.

Non capisco i tuoi dubbi su cosa sono, tolte queste cose... diciamo che se segui i tuoi dettami fai sempre la cosa giusta.

  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Ho come l'impressione che tu e tuoi compagni non vi siate messi d'accordo prima, sui pg da fare.
Già fare il paladino può essere complicato, poi su Ravenloft è ancora peggio.
Se vuoi fare il tuo pg coerente, dovresti attaccare gli altri pg, pur sapendo che moriresti. Oppure cambiare gruppo (il pg, non tu).

 

EDIT: ninjato da Zaorn! :grin:

Modificato da MattoMatteo
  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti

5 minuti fa, MattoMatteo ha scritto:

Ho come l'impressione che tu e tuoi compagni non vi siate messi d'accordo prima, sui pg da fare.
Già fare il paladino può essere complicato, poi su Ravenloft è ancora peggio.
Se vuoi fare il tuo pg coerente, dovresti attaccare gli altri pg, pur sapendo che moriresti. Oppure cambiare gruppo (il pg, non tu).

 

EDIT: ninjato da Zaorn! :grin:

Massì è normale che si dicono le stesse cose, secondo me l'autore stesso sa cosa dovrebbe fare il suo pg, ma non ne può niente, manderebbe a monte il pg e/o la campagna!

6/2/2016: "A questo punto direi risolto!"

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Il problema è che anche solo "eliminare" fisicamente le persone, per me, risulta un atto brusco e, diciamocelo, malvagio. Ho sempre causato danni non letali, anche in combattimento con altri esseri. E si, diciamo che la composizione del party non aiuta per niente, ma lì non posso farci nulla io come giocatore, dovrebbe intervenire il master. 

I dubbi sono, in sostanza, sulla bontà di determinate azioni. L'esempio più palese è l'eliminazione, come voi la chiamate, del suddetto necromante. Non è un esterno malvagio (quindi creatura composta di pura malvagità, non redimibile, E' una persona normale (anche se questo termine è molto sottovalutato e non è propriamente corretto, almeno in questo caso) quindi si potrebbe portare, forse a rendimento. Ma anche qua, certezze non ce ne sono. La legge invidiana imporrebbe la morte al rogo ma, anche in questo, sono contrario, perché esiste sempre un'alternativa alla morte. In sostanza, sono il buono per eccellenza, che fa male solo quando è necessario e non lo ritiene quasi mai necessario.

Per quanto riguarda l'ufficiale, so bene che ai piani alti sono tutti dei gran corrotti, e farlo processare porterebbe ad una sua assoluzione in ogni caso (o almeno, questo è quello che temo) e, alla fine, alla mia capitolazione, avendo toccato uno degli ufficiali più vicini al regnante. In sostanza, non è un paese per il mio personaggio, ne sono consapevole, ma posso farci poco.

L'Orog è un'altra storia. Ho visto del buono in lui, alla fine gli ideali di fedeltà e onore ci sono, sono semplicemente da veicolare. Il problema è il rispetto e, fuori gioco, la sua ottimizzazione, che mi rende complicato ottenere il sopracitato rispetto se non con uno scontro sleale, che sarebbe completamente sbagliato per il mio pg. Ho provato anche a pensare di sfidarlo, magari, quando è debole o comunque debilitato, ma sarebbe poco giusto e, quindi, decisamente sbagliato. 

In sostanza mi trovo davanti a tanti vicoli ciechi, e non vedo la soluzione se non cambiare personaggio (cosa di cui si dispiacerebbe pure il Dungeon Master) e prendere a mano un personaggio...malvagio. Forse.

Link al commento
Condividi su altri siti

54 minuti fa, Zaorn ha scritto:

6/2/2016: "A questo punto direi risolto!"

Visto che si parla della mia campagna mi permetto di dire la mia: Come si può intuire benissimo dal post che Zaorn ha citato, per me fare il master è un'esperienza nuova e, caro Zaorn, non vedo il senso del "quote" al mio post, che pare più una scusa per schernire che un commento di qualche utilità. 
Comunque tornando al punto del discorso, ho dato totale libertà a tutti sui personaggi (cosa che oggi come oggi, col senno di poi, non rifarei), ma ho anche avvertito che le conseguenze ci sarebbero state ed ho informato i giocatori sul fatto che Ravenloft non premia i malvagi, al massimo li condanna. Per quanto riguarda il paladino su ravenloft non ha vita facile, ma quale posto migliore per combattere il male? Non è forse quello il dovere e l'aspirazione di chi gioca un paladino? 

IL NECROMANTE

Per quanto riguarda il necromante, gli ho chiesto che allineamento avesse scelto e come avrebbe voluto recitarlo, e il giocatore mi ha risposto "CAOTICO NEUTRALE, un po' strano e perverso(ma esplicitamente non malvagio)"... al che ho detto: "OK.. un po' al limite ma se non sfocia nel malvagio mi può andar bene, visto che c'è il paladino". Poi la prima sessione se ne salta su con queste storie di lui che uccide gente e sacrifica bambini mentre mangia cuori di vergini, al che sono intervenuto facendogli presente che QUELLO non è Caotico neutrale, quello è SATANA. Ormai la frittata era fatta, e gli ho detto "Sei sicuro che è questo che vuoi recitare? Sappi che un personaggio così non può avere una vita lunga e sana in questa ambientazione. Forse sarebbe meglio se ci organizzassimo e sistemiamo un po' la sua psiche.."  E la sua risposta è stata "Lo accetto, e voglio comunque giocarmelo così." Ora più chiaro di così non potevo essere... Se morirà non penso che nessuno pianga il povero "SATANA", Giocatore compreso. Il dilemma del paladino riguarda il powercheck e la perdita dell'innocenza relativa all'uccisione del personaggio in questione.. Al che ho proposto di renderlo non pericoloso, bruciando il libro degli incantesimi e tagliando dita/mani così che non possa nuocere a nessuno. QUESTA SOLUZIONE EQUIVALE ALLA MORTE DEL PG, senza che il paladino lo uccida e quindi senza che realmente faccia un atto malvagio (Scegliendo quindi, a mio parere, il male minore).

Il capitano: 

Vedete voi cosa consigliare, questo è un PNG e se non ci metto i malvagi che cosa giochiamo a fare? :joy:

 

L'OROG

Questo è l'unico vero problema. Il personaggio non è nato come malvagio, è caotico. Ma il suo essere caotico, unito all'essere un orco e un guerriero lo sta portando sulla via del MALE. LENTAMENTE. 

La penultima quest ha ucciso a sangue freddo due banditi che si stavano arrendendo.. vedendo il paladino che non ha detto nulla in privato dopo la quest gli ho fatto presente la scena e chiesto se ci fosse un motivo. E lui mi ha esposto il suo problema (quello qui sopra). 

Ora chiariamo che L'OROG non è MALVAGIO. L'OROG è CAOTICO. Sta cedendo alla corruzione del male e ciò lo sta trasformando lentamente in un mostro (Powercheck fallito - regole di ravenloft). Il paladino sta vedendo quello che poco prima considerava un alleato e quasi, e dico QUASI, un amico, cadere nelle tentazioni offerte dalla malvagità. La soluzione più ovvia al problema è cercare di redimerlo, a mio avviso. Quello che credo il paladino stia chiedendo è come fare a convincere un orco che può essere migliore di quello che è. Sebbene sia molto demoralizzato dai comportamenti del compagno, un paladino non si arrende al male senza tentare di redimere il malvagio prima (sempre a mio parere), E qui di tentativi ancora ne ho visti pochi. In'oltre, statisticamente parlando, sebbene Arglist tema il confronto diretto credo che potrebbe vincere uno scontro con l'orog. Analizziamo un attimo i personaggi. 

Spoiler

 

OROG livello 2. 18 PF circa, Classe armatura 18. 24 in forza. Paladino: livello 4, 50 PF. 28 In classe armatura (difesa totale + maestria in combattimento), 10 in forza. 

La forza non è tutto. Il paladino ha quasi il triplo dei punti ferita e parecchia classe armatura in più. Tre colpi e vanno a terra (Sia uno, che l'altro).

 

A me sembra una sfida quasi equilibrata.

A parte questo, per me la cosa si potrebbe risolvere anche senza che i pg si sfidino a duello. Tutto dipende da come vogliono recitarli. C'è la redenzione, dipende se uno vuole prenderla o meno. Se il pg Orog continua questa strada diventerà un png nel giro di qualche mese a causa dei power check falliti. Ravenloft è un'ambientazione così, di storie di peccato e redenzione, spesso tristi, ma a volte trinfali.

Modifica: Per il paladino. Essere paladino significa anche e soprattutto punire il male. Sì essere buoni, ma non stupidi. Hai visto che non ha alcuna intenzione di redimersi, il necromante, giusto? Non vuoi ucciderlo? A mio parere hai comunque tutte le motivazioni per impedirgli di fare del male ancora. E detto fuori dai denti, il renderlo inerme è fin troppo misericordioso, ma è una soluzione ai problemi.

Chiaramente dopo di ciò dovrà farsi un'altro personaggio, ma il tuo paladino ha la coscienza pulita.

Direi di aver detto tutto quello che avevo da dire.

 

Modificato da Thorn Firestorm
  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti

5 minuti fa, Thorn Firestorm ha scritto:

Visto che si parla della mia campagna mi permetto di dire la mia: Come si può intuire benissimo dal post che Zaorn ha citato, per me fare il master è un'esperienza nuova e, caro Zaorn, non vedo il senso del "quote" al mio post, che pare più una scusa per schernire che un commento di qualche utilità. 
Comunque tornando al punto del discorso, ho dato totale libertà a tutti sui personaggi (cosa che oggi come oggi, col senno di poi, non rifarei), ma ho anche avvertito che le conseguenze ci sarebbero state ed ho informato i giocatori sul fatto che Ravenloft non premia i malvagi, al massimo li condanna. Per quanto riguarda il paladino su ravenloft non ha vita facile, ma quale posto migliore per combattere il male? Non è forse quello il dovere e l'aspirazione di chi gioca un paladino? 

Non ti volevo prendere in giro, spesso poi sono appunto i giocatori che vanno alla deriva, io fossi in te, a frittata fatta, direi: vediamo chi rimane a seconda di come va il gioco, gli altri si rifaranno un altro pg... dopotutto se la sono cercata.

La prossima volta sai che i pg del party un qualcosa in comune lo devono avere, che sia un obiettivo, un dio o altro, altrimenti finisce nel parapiglia!

La cosa migliore, quando si fa una campagna è partire assieme a fare le schede e a decidere i personaggi, di solito funziona e si parte già con dei buoni intrecci.

Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, Arglist ha scritto:

I dubbi sono, in sostanza, sulla bontà di determinate azioni. L'esempio più palese è l'eliminazione, come voi la chiamate, del suddetto necromante. Non è un esterno malvagio (quindi creatura composta di pura malvagità, non redimibile, E' una persona normale (anche se questo termine è molto sottovalutato e non è propriamente corretto, almeno in questo caso) quindi si potrebbe portare, forse a rendimento.

il necromante non è un esterno malvagio hai ragione, ma è comunque una persona che ha certamente venduto la sua vita alle forze del male. stiamo parlando di una persona che adora la morte e ne sfrutta i poteri per arrecare danno indiscriminato al prossimo, spesso nei modi più crudeli possibili, a mio avviso un Paladino è esattamente ciò che deve frapporsi tra questo genere di essere e la gente comune, adesso è nelle tue mani e aspetta solo il giudizio per i suoi (ripetuti) crimini, ritengo che come Paladino tu abbia una sola cosa da fare: proporgli di redimersi sotto il tuo sguardo vigile e la tua sorveglianza o accettare l'abbraccio della sua tanto amata morte per i suoi peccati contro tutte le creature viventi.

 

 

3 ore fa, Arglist ha scritto:

Ha dato prova di essere malvagio, questo è certo, ma ha sempre eseguito ordini provenienti da Malocchio, presumibilmente, e rimane un ufficiale di rango più alto del mio Paladino. L'idea sarebbe quella di cercare di redimerlo, anche se i mezzi sono ancora da decidere. Anche qua, il rischio inchiappettata è alto, trattandosi di un png con alcuni livelli sopra il mio personaggio.

per la questione dell'ufficiale mi trovo leggermente più in difficoltà, è sì un tuo superiore ma ha chiaramente agito sotto ordini e per fini malvagi quindi la sua auturità agli occhi di un Paladino non dovrebbe più valere nulla, direi che la cosa più saggia da fare sia cercare di interrogarlo e di accertarsi di quanto il male sia radicato nel suo cuore per poi scegliere il suo fato. La possibilità di redimersi anche appellandosi al suo onore e alla sua passata lealtà va tentata in ogni modo, ma se non vuole ascoltare la voce della pietà deve essere il Paladino ad accertarsi che non possa perpetrare ancora nelle sue malefatte, la via del Paladino è sempre costellata di sfide, dubbi, prove e avvenimenti spiacevoli ma è compito di un buon Paladino uscirne sempre in qualche modo, portando alta la fiaccola del bene.

 

per quanto riguarda l'Orog pensa che si debba cercare di convincerlo in qualche modo, facendo leva sul suo onore marziale magari, che ciò che sta diventando è un disonore per se stesso e per la sua gente, insomma lui voleva tornare a casa se ho ben capito, no? pensa che i suoi vecchi compagni e conoscenti lo accoglierebbero a braccia aperte se si trovassero davanti un mostro sanguinario (ben oltre gli standard della sua gente). Se fossi nella tua situazione da Paladino cercheri di giocarmela su questo punto e se non volesse ascoltarmi cercare di frenare la sua corruzione, qualora dovesse continuare in questa spirale discendente verso il male è sempre il grave compito del Paladino assicurarsi che non possa spezzare delle fragili vite innocenti e se devi spendere la tua vita per questo credo che sarebbe il giusto prezzo, in fondo molti Paladino possono morire ogni giorno nella lotto contro il male, ma il loro impegno e i loro ideali non devono mai vacillare


 

 

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

55 minuti fa, Zaorn ha scritto:

Non ti volevo prendere in giro, spesso poi sono appunto i giocatori che vanno alla deriva, io fossi in te, a frittata fatta, direi: vediamo chi rimane a seconda di come va il gioco, gli altri si rifaranno un altro pg... dopotutto se la sono cercata.

La prossima volta sai che i pg del party un qualcosa in comune lo devono avere, che sia un obiettivo, un dio o altro, altrimenti finisce nel parapiglia!

La cosa migliore, quando si fa una campagna è partire assieme a fare le schede e a decidere i personaggi, di solito funziona e si parte già con dei buoni intrecci.

Grazie, Questo è un ottimo consiglio, ed è anche il modo in cui penso di procedere. :)

Da parte mia io sono tranquillo per quanto riguarda la campagna, che in un modo e nell altro andrà avanti. 

Di buoni consigli ne sono stati dati vari ma bisogna sentire se arglist ha trovato le risposte che cercava.

Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, Arglist ha scritto:

I dubbi sono, in sostanza, sulla bontà di determinate azioni. L'esempio più palese è l'eliminazione, come voi la chiamate, del suddetto necromante. Non è un esterno malvagio (quindi creatura composta di pura malvagità, non redimibile, E' una persona normale (anche se questo termine è molto sottovalutato e non è propriamente corretto, almeno in questo caso) quindi si potrebbe portare, forse a rendimento. Ma anche qua, certezze non ce ne sono. La legge invidiana imporrebbe la morte al rogo ma, anche in questo, sono contrario, perché esiste sempre un'alternativa alla morte. In sostanza, sono il buono per eccellenza, che fa male solo quando è necessario e non lo ritiene quasi mai necessario.

Lo provi a redimere una volta, poi due, poi tre, ma se è recidivo non è che hai altri poteri per imbrigliarlo se non toglierlo definitivamente di mezzo.

1 ora fa, Arglist ha scritto:

Per quanto riguarda l'ufficiale, so bene che ai piani alti sono tutti dei gran corrotti, e farlo processare porterebbe ad una sua assoluzione in ogni caso (o almeno, questo è quello che temo) e, alla fine, alla mia capitolazione, avendo toccato uno degli ufficiali più vicini al regnante. In sostanza, non è un paese per il mio personaggio, ne sono consapevole, ma posso farci poco.

Combatti l'ingiustizia e cerchi di essere il più leale possibile, altrimenti te la prendi nel cxxo.

Cerca la via legale, qualcuno buono ci sarà più in alto o almeno prova a cercarlo, altrimenti...

SMITE SMITE SMITE!

2 ore fa, Arglist ha scritto:

L'Orog è un'altra storia. Ho visto del buono in lui, alla fine gli ideali di fedeltà e onore ci sono, sono semplicemente da veicolare. Il problema è il rispetto e, fuori gioco, la sua ottimizzazione, che mi rende complicato ottenere il sopracitato rispetto se non con uno scontro sleale, che sarebbe completamente sbagliato per il mio pg. Ho provato anche a pensare di sfidarlo, magari, quando è debole o comunque debilitato, ma sarebbe poco giusto e, quindi, decisamente sbagliato. 

Il tuo personaggio non sa che l'orog è massimizzato, ergo spera nei dadi se lo devi picchiare.

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Sei certo di esserti calato in toto nel PG?

D&D funziona in un certo modo ma ci si possono certo togliere belle soddisfazioni nel concentrarsi sull'interpretazione, a patto che questo sia un desiderio condiviso da tutti al tavolo da gioco. Il giocatore dell'Orog ha scelto una strada di maggiore ottimizzazione ma questo non è di per sé un ostacolo all'interpretazione, anzi: avere personaggi con potere differente (anche relativamente a una singola area) è ottimo per l'immedesimazione, perché i conflitti sono più profondi e non si possono ridurre alle stat.

Ora, non puoi piegare la sua volontà con la forza. Bene. se io mi metto nei panni del PG, posso pensare ad esempio "la soluzione è costringerlo a comportarsi nel modo giusto" oppure posso pensare "deve essere una sua libera scelta altrimenti non ha valore". Questo sta a monte di qualsiasi considerazione sui metodi pratici di farlo; se hai deciso di fare un paladino integerrimo, la scelta della soluzione deve precedere la ricerca dei mezzi per attuarla (che poi a loro volta dovranno rispettare i tuoi valori).

Nel primo caso, laddove la tua forza non basti, puoi reclutare altre persone (possibilmente probe) per aiutarti. Ricordo per esempio un'avventura in cui un PG si alleò con un gruppo di mafiosi per avere il sopravvento su un altro PG che infatti finì trucidato in una taverna. Il primo PG mercantggiò un attimo e il capo dei mafiosi gli disse ok, ricorda che mi devi un favore e te lo chiederò quando mi servirà.

Nel secondo caso, è particolarmente importante che ci sia accordo al tavolo da gioco. Se l'altro giocatore non è interessato ai conflitti interiori la cosa non si risolverà. Se invece ha scelto di creare quel PG anche per giocare i suoi valori, allora c'è eccome spazio di gioco. anche in questo caso è necessario mettersi nei panni del PG e chiedersi "lui cosa farebbe?" piuttosto che "qual è la soluzione più logica in termini di regole e stat?"

 

Una domanda marginale: ma i paladini non sono immuni agli efftti di paura? Come ha fatto il negromante a spiazzarti con Incuti Paura?

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

In 1/4/2016 at 15:42 , Cormac42 ha scritto:

il necromante non è un esterno malvagio hai ragione, ma è comunque una persona che ha certamente venduto la sua vita alle forze del male. stiamo parlando di una persona che adora la morte e ne sfrutta i poteri per arrecare danno indiscriminato al prossimo, spesso nei modi più crudeli possibili, a mio avviso un Paladino è esattamente ciò che deve frapporsi tra questo genere di essere e la gente comune, adesso è nelle tue mani e aspetta solo il giudizio per i suoi (ripetuti) crimini, ritengo che come Paladino tu abbia una sola cosa da fare: proporgli di redimersi sotto il tuo sguardo vigile e la tua sorveglianza o accettare l'abbraccio della sua tanto amata morte per i suoi peccati contro tutte le creature viventi.

Per la questione dell'ufficiale mi trovo leggermente più in difficoltà, è sì un tuo superiore ma ha chiaramente agito sotto ordini e per fini malvagi quindi la sua autorità agli occhi di un Paladino non dovrebbe più valere nulla, direi che la cosa più saggia da fare sia cercare di interrogarlo e di accertarsi di quanto il male sia radicato nel suo cuore per poi scegliere il suo fato. La possibilità di redimersi anche appellandosi al suo onore e alla sua passata lealtà va tentata in ogni modo, ma se non vuole ascoltare la voce della pietà deve essere il Paladino ad accertarsi che non possa perpetrare ancora nelle sue malefatte, la via del Paladino è sempre costellata di sfide, dubbi, prove e avvenimenti spiacevoli ma è compito di un buon Paladino uscirne sempre in qualche modo, portando alta la fiaccola del bene.

Per quanto riguarda l'Orog pensa che si debba cercare di convincerlo in qualche modo, facendo leva sul suo onore marziale magari, che ciò che sta diventando è un disonore per se stesso e per la sua gente, insomma lui voleva tornare a casa se ho ben capito, no? Pensa che i suoi vecchi compagni e conoscenti lo accoglierebbero a braccia aperte se si trovassero davanti un mostro sanguinario (ben oltre gli standard della sua gente). Se fossi nella tua situazione da Paladino cercherei di giocarmela su questo punto e se non volesse ascoltarmi cercare di frenare la sua corruzione, qualora dovesse continuare in questa spirale discendente verso il male è sempre il grave compito del Paladino assicurarsi che non possa spezzare delle fragili vite innocenti e se devi spendere la tua vita per questo credo che sarebbe il giusto prezzo, in fondo molti Paladino possono morire ogni giorno nella lotto contro il male, ma il loro impegno e i loro ideali non devono mai vacillare

Comprendo perfettamente, ma è un paladino che rifiuta in parte l'utilizzo della violenza come metodo per risolvere eventuali divergenze, e ritiene che la morte sia il fine ultimo di situazioni davvero al limite. Sarebbe quindi alquanto un peccato eliminarlo così, e mi chiedevo come fare, senza utilizzare la violenza, ad eliminare il problema.

Questione ufficiale: il fatto che l'ufficiale sia legale è ancora da vedere, potrebbe aver commesso crimini e atrocità anche secondo il suo istinto anziché seguendo degli ordini. Resta il fatto che nemmeno lui è un esterno malvagio, e pertanto può essere portato a redenzione, anche se con enormi rischi. Anche in questo caso, le precauzioni sarebbero le stesse: prigionia, amputazione di arti, robe così, cosa al quale il mio paladino preferirebbe non appellarsi sia perché si tratta di incarcerare un suo superiore, sia perché se realmente questo superiore avesse compiuto tali gesti sotto ordine di qualcuno dall'alto, la sua prigionia sarebbe alquanto breve.

Per quanto riguarda l'Orog, vi aggiornerò quanto prima, anche perché sì, il consiglio è davvero utile. Proverò la via della diplomazia, sperando di incontrare un minimo di dialogo.

In 1/4/2016 at 16:42 , Zaorn ha scritto:

Lo provi a redimere una volta, poi due, poi tre, ma se è recidivo non è che hai altri poteri per imbrigliarlo se non toglierlo definitivamente di mezzo.

Combatti l'ingiustizia e cerchi di essere il più leale possibile, altrimenti te la prendi nel cxxo.

Cerca la via legale, qualcuno buono ci sarà più in alto o almeno prova a cercarlo, altrimenti...

SMITE SMITE SMITE!

Il tuo personaggio non sa che l'orog è massimizzato, ergo spera nei dadi se lo devi picchiare.

Il problema dell'Orog emergerebbe solo nel qual caso ci fosse uno scontro vero e proprio di tipo fisico, cosa che l'Orog utilizza sempre e volentieri per appianare divergenze. Il vero problema è proprio questo. Per quanto riguarda il Punire, è comunque utilizzo di violenza, cosa che vorrei evitare visto i miei precedenti, ed ora più che mai visto il fatto che mi ha "salvato" la vita ed ha ricambiato il favore.

7 ore fa, Ji ji ha scritto:

Sei certo di esserti calato in toto nel PG?

D&D funziona in un certo modo ma ci si possono certo togliere belle soddisfazioni nel concentrarsi sull'interpretazione, a patto che questo sia un desiderio condiviso da tutti al tavolo da gioco. Il giocatore dell'Orog ha scelto una strada di maggiore ottimizzazione ma questo non è di per sé un ostacolo all'interpretazione, anzi: avere personaggi con potere differente (anche relativamente a una singola area) è ottimo per l'immedesimazione, perché i conflitti sono più profondi e non si possono ridurre alle stat.

Ora, non puoi piegare la sua volontà con la forza. Bene. se io mi metto nei panni del PG, posso pensare ad esempio "la soluzione è costringerlo a comportarsi nel modo giusto" oppure posso pensare "deve essere una sua libera scelta altrimenti non ha valore". Questo sta a monte di qualsiasi considerazione sui metodi pratici di farlo; se hai deciso di fare un paladino integerrimo, la scelta della soluzione deve precedere la ricerca dei mezzi per attuarla (che poi a loro volta dovranno rispettare i tuoi valori).

Nel primo caso, laddove la tua forza non basti, puoi reclutare altre persone (possibilmente probe) per aiutarti. Ricordo per esempio un'avventura in cui un PG si alleò con un gruppo di mafiosi per avere il sopravvento su un altro PG che infatti finì trucidato in una taverna. Il primo PG mercantggiò un attimo e il capo dei mafiosi gli disse ok, ricorda che mi devi un favore e te lo chiederò quando mi servirà.

Nel secondo caso, è particolarmente importante che ci sia accordo al tavolo da gioco. Se l'altro giocatore non è interessato ai conflitti interiori la cosa non si risolverà. Se invece ha scelto di creare quel PG anche per giocare i suoi valori, allora c'è eccome spazio di gioco. anche in questo caso è necessario mettersi nei panni del PG e chiedersi "lui cosa farebbe?" piuttosto che "qual è la soluzione più logica in termini di regole e stat?"

 

Una domanda marginale: ma i paladini non sono immuni agli efftti di paura? Come ha fatto il negromante a spiazzarti con Incuti Paura?

Per rispondere alla tua domanda: in Ravenloft l'immunità alla paura del paladino si trasforma in un +4 ai TS contro paura, nient'altro. Avendo fatto 4 sul tiro di dado, ne sono comunque stato colpito, seppur marginalmente, e le conseguenze hanno portato all'attuale situazione.

In realtà non so nemmeno io quanto il giocatore sia portato a cambiare il proprio atteggiamento, dato che sia l'Orog sia il Giocatore stesso tendono ad essere molto testardi su alcuni piani e discorsi. Senza volerne, gli voglio bene, ma molto spesso alcuni discorsi anche banali (tra pg) si prolungano sul Paladino che cerca di far cambiare idea all'Orog in mille modi, e l'Orog che semplicemente non ascolta.  Proverò di nuovo la via della diplomazia oppure, visti i suoi crimini ripetuti, lo consegnerò alle guardie accusandolo di violenza, lasciando che sia la Legge della città a bandirlo o, ancora meglio, riportarlo sul suo piano d'esistenza.

Thorn ha già espresso la sua consapevolezza nell'aver sbagliato a dare troppa libertà ai giocatori, cosa che ha causato questa situazione, ma alla fin fine se il mio Personaggio morisse ci si potrebbe concentrare meglio su questi personaggi, che alla fine nascono solo per frapporsi al Paladino (ovvero al mio personaggio) o non so bene per quali altri motivi. Problema: senza il paladino a fare da controparte si perderebbe molto colore, almeno penso, e questa è una situazione che Thorn non vuole accada, anche perché sta venendo fuori una bella storia.

Vi aggiornerò. Se avete domande/proposte, fino a domenica sono tutt'orecchi (la prossima, s'intende).

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao.

Scusa se sarò sintetico ma ho poco tempo.

Io ti consiglierei di provare con: 

Il tuo PG dice all'Orog di pensare lui all'ufficiale mentre lui combatte il necromante, e gli dice di poi aiutarlo contro il necromante

Visto com'è L'Orog ucciderà l'ufficiale ma il tuo PG non voleva quello.

l'ufficiale non è + un problema o se non lo uccide lo lega e non ci dovrai pensare, se lo uccide avrai la scusa di farli la paternale per redimerlo

puoi sempre sfidarlo non è detto che perdi e magari ti rispetta se combatti con onore ma non vinci 

se riesci taglia le mani al necromante quando arriva l'Orog se lo uccide non dovrai pensarci ma potrai fare una paternale per redimerlo anche su questo, che non era necessario e cosi via

 

in alternativa invece di cambiare PG fai avere una crisi di follia al tuo PG che vista la situazione non impazzisce ma ci va vicino MA  cambia allineamento diventa malvagio, forse proprio uccidendo l'ufficiale quando è svenuto, e con il necromante o lo uccide ora che è cambiato o si allea 

Link al commento
Condividi su altri siti

In 8/4/2016 at 04:10 , Vassallo del Regno ha scritto:

Il tuo PG dice all'Orog di pensare lui all'ufficiale mentre lui combatte il necromante, e gli dice di poi aiutarlo contro il necromante

Visto com'è L'Orog ucciderà l'ufficiale ma il tuo PG non voleva quello.

A parte il fatto che qui stiamo andando sul puro e semplice metagame, che, a quanto mi pare di capire, non è molto ben visto dai giocatori dell'avventura, né tanto meno dal master, il paladino sa benissimo qual è il carattere dell'orco e la facilità con cui uccide (anzi, è uno dei problemi), quindi dirgli di occuparsi dell'ufficiale per fargli fare il lavoro sporco non è assolutamente degno di un paladino, né del personaggio in questione (da quello che ho letto finora, almeno). Andrebbe bene su un neutrale, che vuole fingere di avere la coscienza pulita, ma un paladino sa che avrebbe le mani sporche di sangue tanto quanto l'orog.

 

In 8/4/2016 at 04:10 , Vassallo del Regno ha scritto:

magari ti rispetta se combatti con onore ma non vinci 

Io credo sia improbabile. L'orog ragiona in termini di forza, non tanto di onore e capacità. Il più forte vive, il più debole muore. Fine. 
Potrebbe sperare, al massimo, nella passata alleanza/amicizia, ma sarebbe molto rischioso.

In 1/4/2016 at 11:57 , Arglist ha scritto:

mi ritrovo con grossi problemi

Domanda: sei sicuro di voler mantenere il tuo paladino? Il gruppo mi pare pesantemente sbilanciato verso il male e l'ambientazione favorisce ancor di più questo sbilanciamento. Se vi diverte, continuate allegramente, ma se ti crea tutti questi problemi, non ti converrebbe fare un altro personaggio (anche per cambiare classe, visto che fai spesso il paladino XD). La scusa per l'uscita di scena del paladino già c'è: potrebbe doversi allontanare per indagare sul proprio Ordine (vedi sotto "ufficiale"), cosa che gli occuperà molto tempo e che lo costringerà a separarsi da personaggi così lontani dalla condotta che desidera Ezra (nonché così estranei all'Ordine).

Da quel che ho capito, se tu cambiassi, non ci sarebbero più problemi di sorta. L'orog non avrebbe problemi con la follia malvagia del necromante, anzi, lo aiuterebbe a completare il processo di malvagizzazione già in atto, e al necromante farebbe comodo la forza bruta dell'orco.

Orog: secondo me, nel "tempo libero" dovresti cercare di parlargli, di convincerlo a desistere e cercare di cooperare. Avrete pure un obiettivo comune, voglio sperare. Digli chiaro e tondo che non potrà comportarsi così, perché se continua, tu dovrai fermarlo e qualora voi due combatteste, uno dei due morirà. Se anche fossi tu, il gruppo ne risulterebbe indebolito e l'orog si ritroverebbe in svantaggio e magari incapace di raggiungere l'obiettivo prefissatosi (quale sarebbe, a proposito?). 
Quando, poi, vedi che l'orog si accanisce su qualcuno che si è arreso o che ritieni possa essere lasciato in vita, prova a bloccare i suoi colpi, senza sfociare nel combattimento, specificando che non vuoi combattere con lui. E' un lavoro duro frenare un carattere del genere, ma almeno prova.

Ufficiale: cosa dicono le norme del tuo Ordine? Io direi che dovresti denunciarlo all'Ordine. Si tratta pur sempre di paladini di Ezra, cavolo, come fanno ad essere corrotti e rimanere dei paladini? Mi sembra alquanto assurdo. Il problema, direi, che non l'ufficiale, ma l'Ordine stesso. L'ufficiale è solo un sintomo visibile, ma è evidente che i paladini di Ezra sono in qualche modo contagiati. Il paladino, a questo punto, dovrebbe indagare nel proprio Ordine per capire chi è veramente rimasto fedele ad Ezra e chi, invece, le ha voltato le spalle. Quindi, cercherei le prove della corruzione per mostrarle ai paladini e poi guidare una rivolta per ristabilire l'ordine.

Necromante: voler redimere è molto nobile, ma bisogna guardare anche la realtà dei fatti. E' possibile redimere quella persona? Un esterno non può essere redento, quindi lo uccidi senza troppi problemi morali, mentre un umano potrebbe e quindi ti blocchi. Ma considera che quell'umano, evidentemente, è molto addentro alle "forze del male" e le probabilità di riuscire a redimerlo sono molto basse. D'altra parte, le probabilità che molte altre persone innocenti vengano uccise, torturate, trasformate in non morti o a loro volta corrotte dal male, sono molto alte. Devi pensare anche questo.
Non puoi certo permettere di lasciare una persona con questo potere e malvagità in giro per il mondo, il quale, tra l'altro, è già pieno di malvagità. Quello che farei, probabilmente, sarebbe intrappolarlo, bruciargli il grimorio e porgli un sigillo di giustizia. Nel momento in cui si libererà dalla prigionia, scatterà la maledizione (potresti lavorare con il master. Potrebbe permetterti una maledizione che gli faccia percepire in prima persona ogni azione malvagia che compie). Se si libererà, a quel punto il tuo dovere sarà ucciderlo. D'altra parte, finché sarà in prigionia, potresti cercare di redimerlo. 
C'è una regola di D&D che permette di far cambiare allineamento di un grado con 7 tiri riusciti di diplomazia (spalmati su un periodo di tempo che ora non ricordo, qualcosa come un tiro ogni 12 ore).
Il problema è che si tratta di un pg, il che significa che con tutta probabilità il giocatore dovrà cambiare scheda.
 

Modificato da ithilden
  • Mi piace 3
Link al commento
Condividi su altri siti

L'ufficiale non fa parte dell'Ordine dei Paladini di Ezra (e, almeno per ora, non sembra nemmeno esserci questo ordine :) ) bensì fa parte di una guardia armata, personale, di Malocchio, Signore Oscuro (forse) di Invidia. Il mio paladino, essendo volontario all'interno della milizia locale, lo vede come un superiore, anche se in realtà fanno parte di due rami ben distinti.

Per quanto riguarda il mio fare il paladino, ammetto che con il senno di poi del master e mio avrei evitato di impelagarmi in certe situazioni. Certo, all'inizio della campagna si è parlato delle classi, purtroppo non c'è stata la lungimiranza da parte del giocatore dell'Orog, o forse da parte mia, di fare un passo indietro. 

Per quanto riguarda quest'ultimo, dubito che un conflitto armato possa portare ad una soluzione; attenderò quindi che sia lui a gettarsi nelle mischie più impossibili, finché non verrà eliminato da mostri a loro volta malvagi. Questa, e la soluzione di antepormi ai suoi colpi indirizzati verso i malvagi, sono le uniche soluzioni che mi vengono in mente.

Per quanto riguarda l'ufficiale, il vero problema, qua, sono le sue conoscenze in alto: processare, a Ravenloft, un comandante/capitano della guardia armata del tuo signore è la via più veloce per la fossa; nonostante tutto lo farò, sperando nel beneplacido dei cittadini, sperando in una risoluzione legalmente accettabile. Questo potrebbe, tra l'altro, far evolvere in modo piacevole la situazione anche grazie al punto X, sotto citato.

Per quanto riguarda il necromante, invece, sono abbastanza convinto sul fatto che sia possibile redimerlo, anche se ha dato più e più volte dimostrazione di essere malvagio: la sua psiche, difatti, è lasciata a sé e, anche a livello descrittivo, il personaggio non sembra una vera e propria cima (il fatto che il giocatori gareggi con il necromante stesso a punteggi di INT è un discorso a parte). Gli toglierò il grimorio (anche se lo custodirò, senza bruciarlo) e cercherò di portarlo sulla via delle redenzione. In caso contrario, l'impiccagione in pubblica piazza per delitti reiterati giungerà da sola.

Il Punto X

Alla luce degli avvenimenti qui proposti il Master ed Io (che sembriamo, nondimeno, Camillo e Peppone) abbiamo deciso in un cambio dei personaggi, utilizzando un climax (roba segreta che solo il master conosce) che porterà un cambio di massa dei personaggi, per meglio adattarli alla campagna. Passerà anche del tempo e, come ho già deciso, il mio paladino diventerà un guerriero. 

Qualche idea sul motivo e/o tono da dare al personaggio? Per ora avevo in mente solo ed esclusivamente un vecchio barbone da osteria, tormentato dal suo passato, ma mi sembra tanto di sfociare nel cliché.

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

7 minuti fa, Arglist ha scritto:

Il Punto X

Alla luce degli avvenimenti qui proposti il Master ed Io (che sembriamo, nondimeno, Camillo e Peppone) abbiamo deciso in un cambio dei personaggi, utilizzando un climax (roba segreta che solo il master conosce) che porterà un cambio di massa dei personaggi, per meglio adattarli alla campagna. Passerà anche del tempo e, come ho già deciso, il mio paladino diventerà un guerriero. 

Qualche idea sul motivo e/o tono da dare al personaggio? Per ora avevo in mente solo ed esclusivamente un vecchio barbone da osteria, tormentato dal suo passato, ma mi sembra tanto di sfociare nel cliché.

Sono contento che avete risolto il problema, forse appunto si è partiti col piede sbagliato, sul nuovo personaggio ci sono così tante possibilità che è troppo generico chiedere, più che altro decidi dopo il "climax".

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 4 settimane dopo...

Aggiorno questo topic per sottoporre alla giuria eventuali problemi.

Lo spoiler contiente un dubbio e il resoconto di come si è risolta la questione. Anzi...numerosi dubbi.

Spoiler

La sessione comincia con noi davanti all'ufficiale, ormai completamente indifeso e incapace di poter affrontarci. L'Orog, ripresosi in seguito alle guarigioni dell'esploratore del gruppo, si rialza e, con lo spadone, lo finisce. Ricordo a tutti che l'Orog è finito a terra a seguito dell'utilizzo di un incantesimo distruttivo del necromante (Danza Macabra di qualcosa) che, oltre a danneggiare noi ha anche fatto a pezzi diverse guardie, sottoposte all'ufficiale incriminato. Si è poi ripreso a fine combattimento. 

Morto l'ufficiale il necromante ci si avvicina e comincia a strappargli il cuore per chissà quale pratica. L'Orog fa due più due, capisce che il necromante aveva usato le energie malvagie per arrecare danno a lui oltre che altri altri e, con un colpo di grazia, finisce anche il necromante, attaccandolo alle spalle ma uccidendolo sul colpo grazie alla sua immane forza. Il mio paladino, nel frattanto, cerca di soccorrere la sorella dell'esploratore (reale motivo per il quale ci siamo infiltrati, per così dire, nel castello) e vedendo il tutto, rimane di stucco. 

L'Orog afferma poi (non so per quale meccanica nella sua testa) di volersi prendere il castello, e si avvia quindi verso morte certa. Il mio paladino, preferendo soccorrere la sorella che gettarsi in una battaglia suicida, gli dona la sua balestra. L'Orog crepa poco dopo mentre il mio paladino se ne va con l'esploratore e sua sorella. Non so se è stata un'azione buona o meno lasciarlo andare senza opporre resistenza, quindi vorrei il vostro parere.

Passano alcuni giorni dal momento X, risoltosi, come mi ha confermato anche il master, "nel peggior modo possibile". Rimangono molte domande ma, in ogni caso, il mio paladino continua ad aiutare la sorella dell'esploratore e l'esploratore stesso, provenienti da un'altro piano, a tornare a casa. Non sono nativi di Ravenloft quindi, per forza di cosa, vogliono tornare alla propria dimora. Cerco informazioni in giro e, secondo alcune leggende, dovrebbe esserci un oggetto, una piuma di un celestiale, capace di rendere i desideri dei due realtà (di riportarli, quindi, sul loro piano). Decido quindi di mettermi in viaggio, seguito da un bardo-cantastorie che sembra conoscere l'ubicazione di questo tumulo. 

Durante il mio viaggio incontro entrambi gli altri giocatori, con i nuovi personaggi, interessati come me alla tomba per i più disparati motivi. In realtà il mio Paladino non si è unito formalmente a loro (tant'è che rimane tutt'ora per le sue, senza condividere troppo con nessuno) però ufficiosamente sarebbe il nuovo gruppo. In base a quanto mi piacerà la loro giocata vedrò di mandarli a quel paese o meno, a seconda di come si giochino la cosa, anche perché...sono perplesso. 

Primo Giocatore

Spoiler

Il primo giocatore interpreta un guerriero con una maledizione sulla sua spada. Appare disarmato ma, all'occorrenza, sfodera questa spada che gli si materializza sul palmo e la utilizza come più  gli pare comodo. E' un tizio scontroso e sulle sue ma, a parte questo fatto, non mi sembra aver grossi problemi. Il tatuaggio che ha sulla mano (ne ha uno in corrispondenza dell'impugnatura dell'arma) non mi è sembrato malvagio, anche se...mi piacerebbe indagare. Non vorrei, però, fosse un atto fuori dal personaggio: d'altronde si tratta comunque di farsi gli affari degli altri. 

Secondo Giocatore

Spoiler

Il secondo Giocatore interpreta un artefice abbastanza pacato. E' un personaggio strano ma, per ora, non mi è sembrato malvagio. Unica nota di fastidio, più per un fatto personale che altro: tende ad andare a letto un po' con tutti. Non so se fosse insito nel personaggio, oppure altro, ma l'ho trovato un po' fuori luogo (anche perché si è portato a letto la cantastorie alla prima serata assieme...) e non so bene come comportarmi. Sono abituato ad un gioco un po' più maturo e...beh, mi è sembrata un po' una bambocciata, oltre che fuori luogo e fuori dal personaggio. Considerato anche che questo giocatore è lo stesso ad aver interpretato l'Orog, e ha scelto di morire a caso, penso di trovarmi davanti ad un giocatore forse non troppo capace, anche se potrei sbagliarmi di grosso. D'altronde è un mio amico, e mi spiacerebbe molto se le cose in gioco si riducessero, per colpa dei movimenti del suo o del mio pg, ad un litigio.

Arriviamo dunque alla tomba che esploriamo quanto basta, per poi riparare su un villaggio vicino. Qui alloggiamo in un fienile, facendo presto conoscenza con un paio di eventi strani: il fatto che la città sia molto guardinga nei nostri confronti ci fa subito stare all'erta, tant'è che il mio paladino si offre più di una volta come aiuto per qualsiasi problema affligga la città.

Dopo tanto girovagare e tanto richiedere, con mezzi gentili, il perché di tutto questo incupimento scopro che il piccolo villaggio (fluviale) è stato assoggettato al volere di una strega che, prontamente, faccio fuori. Riporto la testa della strega (e anche qua, vorrei parlarne, ma rischio davvero di farmi un dubbio per ogni cosa) al villaggio; alcuni cittadini rimangono così colpiti da adularmi. Un ragazzo in particolare, figlio del contadino che ci ospitò nel suo fienile, parte senza colpo ferire verso la Chiesa di Ezra. 

Ed io sono assillato dai dubbi: inseguire il ragazzo e riportarlo da suo padre, che lo vorrebbe contadino come lui, o farlo proseguire verso la chiesa da solo? Ancora peggio, accompagnarlo e mettere da parte, per il momento, l'attuale obiettivo, ovvero ricercare la piuma di celestiale per riportare l'esploratore al suo piano? Sono assillato dai dubbi :|

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

la questione dell'orog e del necromante non si è certamente risolta nel modo migliore, ma non direi che è stata colpa tua.
certo avresti potuto cercare di fermare l'orog quando cercava di buttarsi contro la morte ma ritengo che aiutare a curare la sorella dell'esploratore ferita fosse una cosa più nobile e giusta, anche se il tuo personaggio non dovrebbe sentirsi sereno al 100% di come sono finite le cose con i suoi compagni di sventure, anche se se la sono cercata.

per il guerriero con la spada maledetta non gli starei dietro come un segugio, ma una persona con una spada del genere merita di essere almeno osservata un minimo, se fosse un qualche oggetto malvagio che lo controlla mentalmente o cose simili in fondo è compito tuo fermarlo e magari aiutarlo

per il ragazzo direi che dovresti inseguirlo e parlare con lui, chiedere se è assolutamente sicuro della sua scelta di abbandonare la famiglia ed unirsi alla chiesa. se il tuo personaggio vede il lui una vera fede dovresti accompagnarlo per permettergli di realizzare il suo sogno, se invece ritieni che sia troppo giovane o che questa sua storia della religione sia solo una fase passeggera io cercheri di riportalo da suo padre, anche solo per il fatto che le strade possono essere pericolose e potrebbe uccidersi per un capriccio giovanile dettato dalle emozioni del momento.

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...