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[TdG] Le ombre di Hyboria


Darth Ronin

Messaggio consigliato

Venite lentamente risvegliati da una leggera pioggia che vi bagna il viso; nell'oscurità, vi occorrono diversi minuti per rimettere insieme i ricordi e percepire l'ambiente circostante.

Tre giorni prima siete stati letteralmente strappati dalle vostre case, armati alla meno peggio e costretti a marciare nel cuore della notte. Eravate convinti che per quest'anno il vostro nome non sarebbe stato chiamato, ormai il contingente era già stato formato ed era partito per combattere ai valichi più di due settimane prima. Durante la marcia forzata, nessuno degli ufficiali vi aveva degnato di una spiegazione, ma poco per volta avevano iniziato a girare voci di una disfatta del vostro esercito, e che non solo i valichi erano persi, ma che l'armata di Draqqar stava marciando su Jomsgraad.

Tre giorni e tre notti di marcia, con poche ore di sosta per dormire e ancora meno per mangiare: poco prima del tramonto del terzo giorno, siete giunti in vista di quello che restava del vostro esercito, accerchiato dai nemici. I vostri uomini avevano retto tutto questo tempo agli assalti pressochè incessanti di Daqqar, nella sempre più flebile speranza di rinforzi, isolati in una landa disseminata da centinaia e centinaia di cadaveri.

Senza esitare e attendere oltre, siete stati mandati alla carica: nonostante il vostro attacco di sorpresa, i numeri erano comunque a favore dei vostri avversari, ma la presenza del vostro amico e mentore Marcus Kjell vi dava conforto e vigore; avete combattuto fianco a fianco come eroi delle leggende, soverchiati dalle ondate di nemici, ma sempre senza cedere di un passo, e avete continuato fin dopo il calare del sole, sotto la debole luce di una falce di luna calante. Ma alla fine, il coraggio non ha retto contro la fatica e la violenza; uno dopo l'altro, gravemente feriti e stremati, siete stati separati, e infine abbattuti.

Eppure, in qualche modo, siete ancora vivi. La battaglia è cessata, sulla landa intrisa di sangue e ricoperta di corpi giace un cupo silenzioso, inframezzato solo dal gemito dei feriti. Sapete bene che al termine dello scontro i superstiti si sono affrettati a recuperare quanti più feriti possibili, ma sapete anche che il grosso dei superstiti viene lasciato ai corvi e agli sciacalli, sia quelli quadrupedi che i più infidi bipedi, feccia e derelitti che si nascondono al limitare dei campi di battaglia in attesa di poter depredare le vittime.

Ma questa notte c'è qualcosa di diverso.

Qualcosa di oscuro e sibiliante, forme indefinite che strisciano tra i cadaveri. Macchie di oscurità più buia della notte, al limitare del vostro campo visivo, che la poca e debole luce della luna non riesce a illuminare, ma anzi le rende più distorte e oscure, al punto che non sapete neanche se quello che percepite siano realmente forme solide, o soltanto allucinazioni causate dalle ferite. O forse sono le anime dei morti, risucchiate dalla terra irrorata del loro stesso sangue?

 

@TUTTi

Spoiler

In questo momento siete isolati uno dall'altro, non sapete dove vi troviate esattamente e dove siano i vostri amici, che vi ricordo sono per voi come fratelli, per cui le vostre priorità dovrebbero essere sopravvivere e assicurarvi che i vostri compagni siano ancora vivi. Ricordatevi anche che Marcus Kjell era con voi, ma anche di lui avete perso traccia.

Siete gravemente feriti; in questo momento i vostri PF restanti ammontano a metà del vostro dado vita (ad esempio Shanna, che come bardo ha 1d6 come dado vita, in questo momento ha 3 PF in totale)

Non avete equipaggiamento con voi, a parte armi e armature, perchè non vi è stato dato il tempo materiale di prenderlo. Non avete incantesimi residui, perchè li avete usati tutti durante la battaglia e perchè siete troppo provati per potervi concentrare a sufficienza per lanciarli.

@Regole 

Spoiler

Mette sempre il nome del vostro Personaggio all'inizio del vostro post.

Si scrive in prima persona presente (io vado, io faccio, io attacco).

Quando si parla si usa il grassetto

Eventuali pensieri vanno scritti in blu, ma preferisco se non li usiate, ma descriviate le vostre sensazioni in modo indiretto. Ad esempio, invece di scrivere:

"Temo che non succederà nulla di buono - penso preoccupato"

preferirei se scriveste:

"La mia preoccupazione diventa sempre maggiore, temendo che non potrà succedere nulla di buono."

ma se la cosa vi mette in difficoltà e diventa troppo lungo usate pure i pensieri in blu.

Tutte le note tecniche vanno messe sotto spoiler (punteggi e valori per le prove e per i combattimenti). Vi chiedo di essere il più chiari possibili: ad esempio se fate un attacco con Attacco Poderoso mettetemi il TpC totale (ad esempio: TpC +4 (+6 - 2 per Attacco Poderoso), danni 2d6 + 8 (+4 +4 per attacco poderoso con arma a due mani)

 

 

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babaya smirt

mi guardo attorno e senza dare nell' occhio mi metto a strisciare tra un corpo e l' altro per cercare i volti delle mie migliori "sorelle"

DM

Spoiler

faccio un tiro osservare e ho un +5 e cerco le mie sorelle ma in particolare il pg di muerete e cerco di orientarmi 

faccio un tiro sentire e ho un +2 e cerco la voce delle mie sorelle e sento se ho qualche nemico vicino 

 

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Shanna

Riprendo lentamente i sensi, gli occhi si aprono su quel macabro spettacolo. Questo non mi pare proprio il Valhalla, per un motivo che mi sfugge sono ancora viva. Faccio una lunga e attenta panoramica su quello che mi circonda per valutare se ci siano ancora nemici nei dintorni e se qualcun altro, oltre a me, fosse sopravissuto, ma senza muovermi troppo.

 

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Herger

Apri' gli occhi e vide il cielo stellato sopra di se pezzato qua e la da nuvole grigio bluastre. Se era finito all inferno era sicuramente meno brutto di quanto glielo avevano descritto. Sentiva sul viso una sensazione viscida ed appiccicosa,  passo' la mano su di esso, sangue... ma non il suo, la prima buona notizia della giornata.

Era infreddolito ed indolenzito, la testa gli batteva come un tamburo nei giorni di festa ma era vivo. Lentamente si giro' riverso sul ventre, gli occhi cercavano di bucare l oscurita' in cerca di dettagli che potessero aiutarlo ed in cerca di eventuali minacce, sciacalli erano soliti aggirarsi sui campi di battaglia pronti a tagliare la gola ai sopravissuti e rubare tutto cio' che avesse un po' di valore...ma non questa volta.

La sua attenzione fu catturata da strani movimenti al limitare della boscaglia, ombre indefinite che sembrano essere state vomitate dagli inferi danzavano contorte alla luce pallida della luna.

Era sopravissuto a quell massacro, non si sarebbe certo lasciato portare via dagli spiriti maligni tanto facilmente, lo sguardo percorse velocemente la piana in cerca di eventuali sopravissuti, se fosse stato costretto a combattere ancora ,avrebbe preferito farlo spalla a spalla con un suo conterraneo.

@ Narratore

Spoiler

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"Resisti ... resisti ... resisti ... resisti!"

La mia anima mi urla questa cantilena da ... non so da quanto tempo di preciso, ma da troppo da poterne sopportare altro. Non ricordo da quanto sono sveglia o se tutto questo sia solo un incubo. Magari lo fosse.

 Secondi, minuti, ore, non so cosa più vogliano dire. Sento solo la mia mano sinistra stretta convulsamente al mio arco, scivolosa ... bagnata di sangue. Odore ferroso ovunque, odore di morte. Penetra nelle mie narici e mette sottosopra il mio stomaco. Sono totalmente fradicia di sangue. La mia testa ... è come se un cavallo avesse deciso di passarmici sopra con gli zoccoli. Tutto mi rimbomba, tutto è così dannatamente confuso e privo di senso in quel mare di carne ancora calda. Riesco a sentire la sporcizia fin nei miei capelli, nella mia treccia sfatta e anch'essa intrisa di tutto quel sangue. Corpi ... ovunque vedo ci sono persone fatte a pezzi. Alcuni mi sembra pure di riconoscerli, quelli trafitti dalle mie frecce. Istintivamente porto la mia mano davanti alla spaventosa ferita all'addome che mi il colpo di una spada mi ha inferto. Ma il potere degli Dei non mi risponde. Non ho più le forze per sostenere una tale cosa.

E quindi ... quindi vomito. Bile nera mista a sangue si va a confondere con tutti gli altri fluidi corporei lì, davanti a me.

In quel momento mi rendo conto di essere accasciata a terra. A fatica mi alzo. Gemo: i muscoli tirano come corde vecchie di anni.

Non posso cedere, non io. Cosa direbbero gli altri se mi vedessero in questo stato? Si fiderebbero ancora di me? Confiderebbero ancora nei miei incantesimi?

Ed ecco che mi rendo conto della più terribile delle circostanze: sono sola, in mezzo ai morti. Ma nessuno è con me. Non vedo Shanna, né Herger, né Marcus né ...

Oh, no. Mio ...

fratello ...

"Oh, Dei ... dove siete? Vi prego ... c'è nessuno?! Mi sentite?!"

Non ho il controllo della situazione, neanche un po', e quindi eccomi a sbraitare disperata come una bambina impotente. Ho fallito. Ho ... fallito.

Le lacrime corrono ai miei occhi, li annebbiano e sgorgano come un fiume in piena. Caldo, bollente. Vorrei strapparmi via la pelle di dosso pur di non sentire più il dolore.

"Sono qui, sono io, Rebekka, mi sentite?!"

 

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Dopo che avete ripreso i sensi, per alcuni lunghi attimi tutto attorno a voi sembra confuso e indistinto; tuttavia, forse anche per merito della pioggia che bagnandovi i volti vi porta un po' di refrigerio, dopo pochi minuti potete ritenervi nuovamente lucidi. Feriti, spossati e sul punto di svenire per la stanchezza e per la perdita di sangue, ma abbastanza lucidi da tamponare grossolanamente le ferite e cercare di capire meglio dove vi trovate e dove siano i vostri amici.

Eppure, le tenebre che vi circondano sono fin troppo fitte, in maniera forse quasi innaturale, e i sordi e cupi rumori che arrivano alle orecchie non fanno che aumentare la vostra inquietudine. Tutta la situazione ha qualcosa di alieno: i gemiti dei feriti, per quanto macabri, sono forse l'unica cosa che vi fa comprendere che siete ancora nel mondo reale, perchè tutto attorno a voi sentite uno strano fruscio, come di pelle e cuoio bagnato che striscia e si contorce lentamente. Il fatto di non riuscire a localizzare il rumore, neanche da poterne determinare la distanza da voi, è comunque di secondaria importanza. Quello che veramente vi fa rabbrividire è il rumore che udite dopo che il viscido strisciare si ferma: uno schiocco secco, per quanto debole e a malapena udibile, seguito da un leggero risucchio gorgogliante, un rumore che, sebbene non riusciate ad identificare ed associare a nulla che avete già udito, alle vostre orecchie suono in maniera repellente ed abietta.

Solo dopo alcuni minuti di questo inquietante sottofondo udite finalmente una voce reale, umana e ben identificabile: è Rebekka, che da qualche parte nel buio sta chiamando ad alta voce.

@Muerte

Spoiler

Per favore non dimenticarti il nome del PG all'inizio del post.

 

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Shanna

Sento una voce che mi e` conosciuta
voce di donna da tanto e` acuta.
Sembra Rebekka la sacerdotessa
anche se l'odo un po' ancor sommessa.

M'alzo a fatica sulle mie gambe,
lo sguardo stanco che spazia tra i corpi
quel che ho davanti e` un'opera turpe
e` una disfatta, e` un'ecatombe.

Rebekka son Shanna, la cantastorie,
riesci a sentirmi che io non ti vedo?

Mentre nel buio, pian piano, incedo,
di quel che e` successo cerco memorie.

DM

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Herger

Dolorante si alzo' in piedi rimanendo accucciato. Come un segugio in cerca di prede cerco' di acuire tutti i suoi sensi per capire se vi fossero sopravissuti preoccupato per la sorte dei suoi amici. Era sull orlo della disperazione quando una voce portata dal vento giunse alle sue orecchie. Era Rebekka, che con voce rotta cercava aiuto, ad essa si aggiunse la risposta della cantastorie. 

Non era saggio rispondere al loro richiamo, i predatori in caccia avrebbero facilmente localizzato la posizione delle due "prede" in difficolta'

Aveva il suo arco, tanto bastava, se era arrivato il suo giorno avrebbe raggiunto il valhalla al fianco dei suoi fratelli, tenedosi basso inizio' a camminare in direzione del richiamo di Rebekka

- Narratore

Spoiler

(Muoversi Silenziosamente +3 Nascondersi +3) Mi muovo verso Rebekka

 

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