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Il film di D&D prenderà spunto da Guardiani della Galassia


SilentWolf

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Il produttore Roy Lee rilascia alcune informazioni sul film di D&D in programmazione.

Di recente, il produttore Roy Lee è stato intervistato in occasione del DICE 2016 riguardo ai dettagli del film di D&D che la Warner Bross sta creando in collaborazione con la Hasbro.

http://www.enworld.org/forum/content.php?3252-D-D-Movie-Takes-Cues-From-GUARDIANS-OF-THE-GALAXY#.Vs40OUAoHwo

http://www.badtaste.it/2016/02/24/dungeons-dragons-paragonato-signore-anelli-guardiani-galassia/162332/

 

Durante l'intervista, il produttore ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti il tono della pellicola, lo stato dei lavori e le idee che la Warner Bros. ha riguardo a possibili seguiti:

"Questo film avrà il tono di Guardiani della Galassia in un universo come quello di Tolkien. I film dello Hobbit e del Signore degli Anelli hanno una serietà di fondo, quindi vedere qualcosa di divertente in quel tipo di mondo – qualcosa di spassoso in stile Predatori dell’Arca Perduta – sarebbe inedito per le persone."

"Immagino che partirà molto presto, non credo si andrà oltre quest’anno per il via libera, specialmente perché la Warner Bros. ha già svariati franchise come quello DC, quello LEGO e l’universo di Harry Potter in espansione. Vedono Dungeons & Dragons come un possibile multiverso, con spin-off del primo film ambientati nei Forgotten Realms e i film successivi in mondi diversi."

 

In base a quanto dichiarato, è possibile che i lavori di produzione (probabilmente stiamo parlando ancora della fase di pre-produzione, quando si deve scrivere la sceneggiatura, trovare gli attori e il regista) inizieranno a breve, mentre è certo che l'idea sia quella di dare al film un tono più leggero rispetto alla linea tracciata dai film basati sulle storie di Tolkien. Guardiani della Galassia, infatti, che Roy Lee descrive come il principale riferimento per D&D, è un film che fa dell'umorismo il suo punto forte, pur mantenendo il tono di una storia d'azione e d'avventura.
Un'altro dettaglio che merita grande attenzione è il fatto che, non solo la speranza della Warner sembra proprio esere quella di poter realizzare un intero franchise cinematografico su D&D, ma anche che, in caso di successo, i possibili seguiti potrebbero essere ambientati in mondi diversi dai Forgotten Realms (utilizzati per il primo film).

Quale ambientazione vorreste vedere nel secondo lungometraggio?


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Ormai i registi dovrebbero aver capito che il fantasy, se fatto bene, rende davvero tanti soldi. Certo, quel

1 ora fa, SilentWolf ha scritto:

ha già svariati franchise come quello DC, quello LEGO e l’universo di Harry Potter in espansione.

non mi fa ben sperare, però... speriamo. XD

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Cita

"Questo film avrà il tono di Guardiani della Galassia in un universo come quello di Tolkien. I film dello Hobbit e del Signore degli Anelli hanno una serietà di fondo, quindi vedere qualcosa di divertente in quel tipo di mondo – qualcosa di spassoso in stile Predatori dell’Arca Perduta – sarebbe inedito per le persone."

Non so se mettermi a ridere o prendermi la testa tra le mani, accasciarmi al suolo e scoppiare a piangere.

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45 minuti fa, Marchio_di_Ferro ha scritto:

Non so se mettermi a ridere o prendermi la testa tra le mani, accasciarmi al suolo e scoppiare a piangere.

Idem, mi preoccupa un pò la presa di distanza verso il canone della serietà di fondo...ma probabilmente c'era da aspettarselo, è l'ennesimo segno del passaggio del tempo e dei gusti. C'è anche da dire che per gusti intendo quelli della massa, che sono il target di riferimento per il cinema commerciale da blockbuster.

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Bè non avendo del materiale di riferimento di qualità letteraria, e parlando di un gioco, non di un dramma teatrale trasposto in film, l'idea di tenere un tono scanzonato e strafottente per i personaggi non è male.

Ma farlo bene sarà complicatissimo. Sfociare nel caricaturale/irritante/demenziale è dietro l'angolo, e quello ucciderebbe il franchise sul nascere.

Vabbè, tanto lo andremo comunque tutti a vedere...

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C'è da tenere in considerazione il fatto che la gente si è un po' abituata ai Blockbuster Fantasy, seri e semi-seri (ovvero quelli che si prendono troppo sul serio, anche quando la storia da loro raccontata non riesce ad apparire allo spettatore chissà quanto credibile e seria).
Tirare fuori l'ennesimo film che si presenta come l'ennesimo epopea epica degli ennesimi eroi con l'ennesimo stile classico Fantasy, può non essere oramai la mossa giusta per attirare l'attenzione del pubblico.

Il Fantasy classico ha un estremo bisogno di rinnovarsi, perchè sono anni che usa gli stessi stratagemmi e le stesse tematiche. E' per questo che trovo perfettamente sensato il discorso fatto dal produttore del film di D&D.

La mia è solo una personale ipotesi, ma quando Roy Lee parla di Guardiani della Galassia, credo si riferisca all'idea di un gruppo di improbabili eroi, impegnati nella classica storia epica ma, proprio perchè improbabili, in grado di aggiungere a quest'ultima il tono umoristico che può fare la differenza.
Non credo proprio che la loro idea sia quella di trasformare il film di D&D in una canzonatura di D&D stesso. Al contrario, credo vogliano affrontare semplicemente l'epicità in maniera diversa dal solito, proprio per attirare l'attenzione del pubblico. Molto probabilmente meno storie su eroi drammatici, che la gente difficilmente (dopo anni e anni di Signore degli Anelli e imitazioni del Signore degli Anelli) riesce ancora a prendere sul serio, e più storie su eroi fuori dal comune, capaci di attirare la simpatia del pubblico per il loro modo di essere.

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5 hours ago, Shinsek said:

Idem, mi preoccupa un pò la presa di distanza verso il canone della serietà di fondo...ma probabilmente c'era da aspettarselo, è l'ennesimo segno del passaggio del tempo e dei gusti. C'è anche da dire che per gusti intendo quelli della massa, che sono il target di riferimento per il cinema commerciale da blockbuster.

Lol, state scherzando vero? Canone della serietà di fondo...? Ma di che state parlando?

Se vuoi fare un film rappresentativo di D&D ha perfettamente senso non volersi rifare a un film come LotR, che non cattura per niente il tono della tipica campagna di D&D. Al contrario, se ti vedi Guardiani della Galassia la prima cosa che ti viene in mente è che "questo potrebbe essere il mio gruppo di D&D". Guardians of the Galaxy ha esattamente il tono scanzonato della tipica campagna di D&D, e quando è uscito, praticamente chiunque abbia giocato a D&D ha fatto il parallelismo. D&D ha fin dall'inizio avuto un tono scanzonato (vedi illustrazioni come questa, questa, questa o questa). Ha iniziato a prendersi un po' più sul serio con AD&D 2e, e soprattutto con D&D 3.x, ma l'idea che ci sia un "canone di serietà di fondo" in D&D è semplicemente falso.

Poi come dice @Dracomilan resta da vedere se sarà fatto bene o se sarà un film che proverà troppo a far ridere e come conseguenza risulterà forzato/una parodia di sé stesso.

Però il tono di Guardians of the Galaxy di per sé è molto calzante.

Spoiler

E aprendo una parentesi, da appassionato sia di D&D che di Tolkien, non vorrei che prendessero LotR come riferimento anche perché D&D non ha quasi niente a che fare con Tolkien. Quello di D&D è un fantasy di *ispirazione Tolkieniana* nel senso che ci sono elfi, nani e hobbit ehr halfling. Però finisce lì. Letteralmente. Lo stesso Gygax ha negato per anni che Tolkien avesse avuto una grossa influenza su D&D - ora, questa è una colossale c*zzata, però è sicuramente vero che il tono è completamente diverso. La magia per esempio è tutta sbagliata. O meglio, non è sbagliata, semplicemente non ha nulla a che fare con la magia di Tolkien.

 

Modificato da greymatter
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13 minutes ago, greymatter said:

Lol, state scherzando vero? Canone della serietà di fondo...? Ma di che state parlando?

Se vuoi fare un film rappresentativo di D&D ha perfettamente senso non volersi rifare a un film come LotR, che non cattura per niente il tono della tipica campagna di D&D. Al contrario, se ti vedi Guardiani della Galassia la prima cosa che ti viene in mente è che "questo potrebbe essere il mio gruppo di D&D". Guardians of the Galaxy ha esattamente il tono scanzonato della tipica campagna di D&D, e quando è uscito, praticamente chiunque abbia giocato a D&D ha fatto il parallelismo. D&D ha fin dall'inizio avuto un tono scanzonato (vedi illustrazioni come questa, questa, questa o questa). Ha iniziato a prendersi un po' più sul serio con AD&D 2e, e soprattutto con D&D 3.x, ma l'idea che ci sia un "canone di serietà di fondo" in D&D è semplicemente falso.

Poi come dice @Dracomilan resta da vedere se sarà fatto bene o se sarà un film che proverà troppo a far ridere e come conseguenza risulterà forzato/una parodia di sé stesso. Però il tono di Guardians of the Galaxy è perfetto.

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E aprendo una parentesi, da appassionato sia di D&D che di Tolkien, non vorrei che prendessero LotR come riferimento anche perché D&D non ha quasi niente a che fare con Tolkien. Quello di D&D è un fantasy di *ispirazione Tolkieniana* nel senso che ci sono elfi, nani e hobbit ehr halfling. Però finisce lì. Letteralmente. Lo stesso Gygax ha negato per anni che Tolkien avesse avuto una grossa influenza su D&D - ora, questa è una colossale c*zzata, però è sicuramente vero che il tono è completamente diverso. La magia per esempio è tutta sbagliata. O meglio, non è sbagliata, semplicemente non ha nulla a che fare con la magia di Tolkien.

 

Verissimo. 

prima edizione, epica serietà

 

La cosa preoccupante è che anche i precedenti film tentavano di tanto in tanto la carta della comicità (in quelli che finivano a essere gli unici momenti non comici del film). Il problema è che essere divertenti è più difficile che essere comici e drammatici, e, mentre i fallimenti spettacolari nel tentativo di essere epici possono almeno essere redenti dalla comicità involontaria, i tentativi falliti di comicità sono solo tristi. E ho grossi dubbi sul fatto che lo script del film di d&d possa essere particolarmente ispirato.

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7 minuti fa, korgul ha scritto:

La cosa preoccupante è che anche i precedenti film tentavano di tanto in tanto la carta della comicità (in quelli che finivano a essere gli unici momenti non comici del film). Il problema è che essere divertenti è più difficile che essere comici e drammatici, e, mentre i fallimenti spettacolari nel tentativo di essere epici possono almeno essere redenti dalla comicità involontaria, i tentativi falliti di comicità sono solo tristi. E ho grossi dubbi sul fatto che lo script del film di d&d possa essere particolarmente ispirato.

I precedenti film hanno fallito perchè non erano film di D&D...erano film pieni di citazioni su D&D, senza un minimo dello spirito di D&D.
Non erano belli e sono stati un fallimento, perchè trattavano qualcosa che la produzione e i registi non hanno mai preso per un secondo sul serio.
Una storia può essere seriosa o umoristica, ma sarà di qualità se chi la crea ci crede davvero e la realizza facendo un lavoro serio.

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6 minutes ago, SilentWolf said:

I precedenti film hanno fallito perchè non erano film di D&D...erano film pieni di citazioni su D&D, senza un minimo dello spirito di D&D.
Non erano belli e sono stati un fallimento, perchè trattavano qualcosa che la produzione e i registi non hanno mai preso per un secondo sul serio.
Una storia può essere seriosa o umoristica, ma sarà di qualità se chi la crea ci crede davvero e la realizza facendo un lavoro serio.

In tutta sincerità credo che la mancanza dello spirito di D&D (ammesso che se ne possa definire uno) sia l'ultimo dei problemi di quei due film. Ritengo che il più marchettaro dei mestieranti potrebbe riuscire a fare di meglio senza problemi. Esistono un sacco di prodotti cinematografici senza un minimo d'amore per il materiale originale che riescono comunque a raggiungere la soglia della passabilità. 

Ma tralasciamo le due infauste pellicole e torniamo allo spirito di D&D: Credo che chiedendo a tre persone distinte si ottengano almeno 4 risposte completamente divergenti. Confesso di non avere la minima idea del lato che sceglierei per fare un film sul gioco.

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Molti dei libri sui Forgotten sono tutto tranne che seri, da Elminster… che dai tutto gli si può dire tranne che sia serio, ai personaggi (future divinità) del periodo dei disordini, ai primi libri di R.A. Salvatore. Quasi tutti avevano Eroi ed antagonisti spesso improbabili, ma alla fine era anche e soprattutto quello il divertente.

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1 ora fa, Nesky ha scritto:

Molti dei libri sui Forgotten sono tutto tranne che seri, da Elminster… che dai tutto gli si può dire tranne che sia serio, ai personaggi (future divinità) del periodo dei disordini, ai primi libri di R.A. Salvatore. Quasi tutti avevano Eroi ed antagonisti spesso improbabili, ma alla fine era anche e soprattutto quello il divertente.

Francamente i personaggi future divinità nel periodo dei disordini (trilogia dell'avatar), mi sono sembrati molto seri. Non è affatto mia intenzione o abitudine fare il bastian contrario intendiamoci, eppure:  

-Kelemvor era tormentato dalla sua maledizione di famiglia e dalla conseguente impossibilità di operare del bene disinteressato.

- Mezzanotte/Midnight/Mystra manifestava un forte senso del dovere, un attaccamento incrollabile alla sua "missione" da arcanista al punto da anteporlo al suo amore per Kelemvor.

-Cyric era così serio e immerso nelle elucubrazioni mentali pessimiste da sfociare in un carattere megalomane e malvagio.

Continuando a limitarmi a ciò che ho letto direttamente nei romanzi, per esempio in "Elminster la nascita di un mago" o il più recente "the herald", il protagonista intraprende una quest "seria" contro creature maligne.
Non posso certo negare per altro che il personaggio di Greenwood sia magistralmente caratterizzato anche dalla sua ironia, irriverenza e sarcasmo; tuttavia questo aspetto emerge di tanto in tanto, è sapientemente centellinato per stemperare la serietà delle quest e delle trame pericolose che egli deve sventare. 
In quest'ottica IMHO l'ironia è godibile e funzionale.

Se prendiamo le serie di Dragonlance, non è anche quello fantasy epico? Ok, c'è il kender Tasslehoff Burrfoot, ma sta lì molto per sdrammatizzare e ravvivare un pò anche lui.

Consapevole che i romanzi che ho citato sono una frazione dell'universo di d&d, che il lore di d&d non si esaurisce ai romanzi, che un'evoluzione è buono e giusto che avvenga (non mi sono scagliato con furia ideologica neanche per le Shannara Cronicles recenti), dico solo che ispirarsi ai siparietti visti nei guardiani della Galassia, probabilmente genererà un prodotto troppo leggero per i miei gusti.

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1 ora fa, Shinsek ha scritto:

Consapevole che i romanzi che ho citato sono una frazione dell'universo di d&d, che il lore di d&d non si esaurisce ai romanzi, che un'evoluzione è buono e giusto che avvenga (non mi sono scagliato con furia ideologica neanche per le Shannara Cronicles recenti), dico solo che ispirarsi ai siparietti visti nei guardiani della Galassia, probabilmente genererà un prodotto troppo leggero per i miei gusti.

Bisogna, però, fare attenzione a non pensare che inserire dell'umorismo o dei PG "eroi improbabili" significhi creare una sorta di film parodico che tratta la storia come una sorta di film comico in cui nulla viene preso sul serio. ;-)

Se ci si fa caso, infatti, Guardiani della Galassia è un film con una storia seria, presa sul serio e con momenti drammatici quando è necessario che siano drammatici. NOn è la versione parodica di un film di Fantascienza o di un film di supereoi, pensato per buttare tutto sul ridere.
Quando il prodotture del film di D&D ha citato i guardiani della Galassia, secondo me, ha voluto semplicemente spiegare che stanno creando un film con momenti di umorismo e con personaggi non seriosi in una storia dai risvolti seri.

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Io penso solo una cosa, le capre a cui viene dato il compito di scrivere storie per film, non hanno un minimo di fantasia, perchè penso che per prendere spunto per un film nuovo basterebbe passare qualche ora a qualche tavolo di gdr di una compagnia media.

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Salve,

 

non credo sia già stato detto, ma per come la intendo io, lo spirito di D&D si racchiude bene in un film come Willow, dove i protagonisti alternano momenti di goffaggine ad attimi di vero eroismo. Senza parlare della loro dubbia moralità, così differente dallo stile tolkeniano.

Mad Martigan è un abile guerriero, ma fa della taverna il suo habitat naturale, tra alcolici e bordelli; non gli interessa salvare il mondo, preferirebbe di gran lunga salvare se stesso. Tuttavia rimane invischiato in un affare più grande di lui ed è un osso duro, quindi accetta la sfida.

Gli gnomi (brownie nella versione originale) del film, Sgembo e Strambo come li chiama Mad, sono figure spassose, ma non risultano caricature come Gimli nella trilogia di Jackson.

Willow stesso è un apprendista mago che da prestigiatore da mercato apprende i veri segreti dell’Arte.

Oltretutto diversi personaggi, durante lo svolgimento della storia cambiano fazione, dimostrando come l’animo umano possa essere mutevole.

 

Per questo credo che la strada sia quella giusta.

 

Negli anni ‘80/’90 i giocatori si dividevano, molto genericamente s’intende, in due tronconi e così il loro approccio al gdr. I giocatori che desideravano un fantasy altisonante giocavano a MERP, mentre quelli che desideravano un approccio più scanzonato si dedicavano a D&D. Poi, naturalmente c’erano una miriade di altri giochi  e proposte: Runequest, Warhammer, ecc. Spesso si andava a periodi: una volta giocavi uno, una volta l’altro. Tanto al 20° mica ci arrivavi, ti accontentavi di un onestissimo 7°/8° livello (attorno ai 80/150.000 PX).

Morto MERP e nata la terza edizione (simile per molti aspetti a Rolemaster), molti giocatori nati nell’era della versione cinematografica del Signore degli Anelli hanno tentato di riprodurre quel fantasy nel lavoro di Gygax.  Piano piano anche D&D si è trasformato per accontentarli, ma lo spirito originario rimane latente. Prendetevi un manuale dei mostri di MERP, non troverete Mimic, Elfi Neri, Draghi Rubino e via discorrendo. Per certi versi l’universo creato dal professore inglese è più credibile, forse sono i personaggi ad esserlo meno (salvo Boromir, Tom Bombadil, Celeborn e pochi altri), almeno nella rappresentazione di un mondo moderno.

 

Tutto questo pistolotto per dire che è necessario fare bene attenzione a distinguere tra una caricatura (Gimli) e un personaggio come Indiana Jones (che per certi versi è un anti-eroe). D&D è anche, forse soprattutto, antieroi un po’ sfigati, o almeno il mio D&D. Il bello di questi sfigati è che sono capaci di azioni incredibili. Ripeto, se questa è la strada tracciata, ritengo siamo su quella giusta.

 

Saluti a tutti!

 

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In 24/2/2016 at 00:21 , SilentWolf ha scritto:

Questo film avrà il tono di Guardiani della Galassia in un universo come quello di Tolkien.

Questo esempio mi ha fatto preoccupare... MOLTO! :sorry:

 

In 24/2/2016 at 00:21 , SilentWolf ha scritto:

qualcosa di spassoso in stile Predatori dell’Arca Perduta

Questo esempio invece mi piace.

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Vorrei far notare che D&D non è esattamente pensato per fare campagne serie. O non serie. Puoi fare entrambe ma ci sono giochi migliori per quello, soprattutto se da quei giochi devi tirarci fuori un film.

Per fare storie drammatiche basate sul tormento interiore, intrighi e una lenta caduta verso il disastro c'è Vampire. Ne verrebbe fuori un film psicologico horror non male.

Per fare storie cupe, che mescolano mistero, orrore, azione e una lotta titanica e a volte impossibile contro le forze del male c'è Warhammer 40k. Epicità, navi spaziali, Inquisizione ed eretici, battaglie che coinvolgono mondi, Exterminatus. C'è talmente tanta roba che potrebbero farcene mille di film.

D&D è adatto a fare storie in cui gruppi di amici passano da essere Mr.Nessuno a semidio randellando mostri. Poi dentro puoi ficcarci tutto quello che ti pare: drammi, misteri, ecc, ma il fulcro del gioco è sempre quello: quattro-cinque tizi che insieme randellano nemici per risolvere la situazione.

Per questo trovo che l'idea di avvicinarsi al tono scanzonato di GotG è una buona idea. Le migliori partite sono quelle in cui si ride e si scherza. D&D non è un gioco pensato per essere serio. Porterò sempre nel cuore la Compagnia dell'Inetto proprio per quello.

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